la Fiera Letteraria - XII - n. 14 - 7 aprile 1957

LA. FIERA LETTERAR Anno XII - . 14 SETTIMA N.4 LE DELLE LETTERE DELLE .4RTI E DELLE SCIENZE Domenica 7 aprile 1957 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 fllHEZIONE AMMINISTRAZIONE: ROMA. Via di Porta Castello. 13. TeJefoni· Redazione 555.487. Amminif;t.r 555.1 58. PUBBLICl'tA: Amrum1slr.. 1, LA FIERA LET'l'l::RARIA II V di Porta Cast.elio. 13 · Rofna TAR :Commercial1 L ISO Ed11oriali L 80 al mm ABBONA.MENTI Annuo L. 2700 • Semestre L 1.400. Trimestre L. 750 . Estero: Annun L. 4.000 . {;cpla arretrata L. _100 SPE'd1z1onE' in Mnln corrente postale (Grupp0 Il) • Conto corrente postale 1'3 1426 NEL VIVO DELLA STORIA DI RO~IA * di ETTORE PARATORE Orneore 1\1etelll: "Natura. morta col gatto" CLAMQBOSO A \l\ 1 ENT~ Il' UN NUOVO SCRITTOBF. INGLESE * LASORPRESA DICOLIN-WILSON * di GIAC0,110 ANTOilllJl'I POEIIE DI GHERARDO DEL COLLE * CANTI D UN CAPPUCC , * Una voce nuova, dunque. Eppure p,rofondamente radicata nel- la nostra tradizione novecentesca e appunto per questo efficace! ... di GIOIIGIO CAPRONI La Val Polcevera; la Val Bisagno: le zone infernali d'una nostra perduta ;n_ fanzia. E come può, nella prima di tali 1 ere biche conche genovesarde ( in quel terribile entroterra, e fra quei terrib1i1 ruvidi contrafforti di spellato grJgiover. de, che in un aere sempre pomeridiano di foschi fumi industriali mostrano tl cuoio fra i radi peli dell'erba) esser na– to un poeta così chiaro, come Gherardo Del Colle? L'esordio. ce ne rendiamo conto~ è for. temente retorico da parte nostra: frugo. niano addirittura. Ma dovevamo pur di– l'C che fra' Gherardo da Ceslno lCesmo iè una. frazione di Pontedeclmo) è - anche lui! - ligure. e per di più tumino– samente ligure: e cioè, nonostante •/ luu– go dov'è nato (nel 1920), più appartenen. te all'iridata sponda salina d'Angelo Ba. rile, rivierasco che non a quella ~upa. mente urbana, del pur rivierasco Camillo Sbarbaro: anche se poi, come in tutti i ligustici, a reggere gli,archi e i ìegnl, fi– no all'ottavino. sono pur sempre i profon– di bassi sbarbariani: ultimo pentagram. ma di base - sempre - in ogni ligure partitura. Vieni con me, ti porto ai miei ortl d'aulunno senza foglie: c'è ancora {t Jermo sole dell'eslate che dd luce e calore. c'C ancora qualche fiore a consolare le 'l'lOStre giornate. Non ti trattenga al tuo livido scoglio fl brivido del mare: sono amare le rive senza vele e le onde travolgono glf alcioni; ma, nei miei orti, rondini e rondoni stridono ancora. e sono mesi f cieli. Vieni con me, tog/lt{ dal groviglio dei tuoi pensieri grami; nell'intrico dei rami, anche se spogli. rileggeremo cand1do! parole forse ... A quel certo tepore di sole vieni, che sard dolce fl nostro esilio ... A l'accent familier - verrebbe vogìia di dire - nous devi.nons le spectre. i\1a sarebbe lecito paragonare Sbarbaro (la poesia ligure) a Satan? E per di più men.. tre stiamo parlando d'un cappuccino (pro. fessore di belle lettere a Savona, ma mo– naco a Sestri Ponente) quale è l'autore del Biancospino ora ricevuto (La locusta editrice, Vicenza - e chi se la sarebbe .:::i.spettata una tal cara città - 1957), che appena conoscevamo tramite il Reperto– rio di Falqui, e qualche raro verso pub. blicato sul Gallo, « curiosa n rivistina - bisogna per forza dir cosi, qui a Roma - genovese, Ci era infatti sfuggito, e lo confessiamÒ, Rosso di sera (1946), di Gherardo Del Colle. Ed è per questa nostra distrazione che consideriamo prima questa sua altra raccolta (cb.e del resto comprende, di Rosso di sera, una scelta). col compenso, davvero non indifferente, che il libro viene a prendf'" oer noi l'allegro colore delle novità. Una voce nuova. dunque. Ma quant.o profondamente radicata nella nostra tra. dizione novecentesca (siamo abbastanz.:::i. inoltrati da poterlo dire), e appunto per questo efficace al nostro orecchio, e sor. prendente: e quanto profondamente radi. cata nella corrente ligure: Non ti trattenga al tuo livido scoglio I[ brivido del mare ... Vieni con me, tf porto af miei orti d"aut11nno ... Là Liguria senza mare della Val Pol– cevera: la Liguria degli orti. Ma diven. tata cara, anch'essa che ci faceva paura, dopo un cosi musicale invito. D 1 a1tronde, questa a Giannino Galloni che abbiamo con insistenza citato (forse per i rimorsi che abbiamo verso 11 • di. menticato » amico), non è nemmeno (an– che se cosl bella) una delle poesie più si– gnificative di Del Colle. Bisognerebbe citare intera la sequenza da pagina 48 a pagina 55, per dare una idea della forza (drammatica anche. me– glio che elegiaca) di questo poeta. ricco di passione non in esclusivo senso relig10. so (anche se religiosissimo rimane sem– pre) ma soprattutto umano. E forse tutlo intero bisognerebbe citarlo, fino alla ìlat. tellante energia (dalla grazia di Ora rosa, pag. 16) di Ballata per la città di Bdlal, dove davvero risuona, nelle tronche f·. nali, una non remota eco di Villon: Per la vostra Bi/al. ri, porteremo laterlrf e catrame s-udore sangue e ossame ed altro ancora .-altro cl vorrà: e solo se vorrete pof morremo. Voi frattanto educateci alla fame. sorvegliate la nostra castitd. o Ca-pi. della slerile BàlaL .. O. più che Villon, è una !orte ricordan– za accitanica? Ma noi dobbiamo giustificare ancora. a proposito di Del Colle, l'aggettivo « chia. ro » avanzato al principio di queste ri. ghe. E poichè meglio di noi lo sa fare Angelo Barile, che accompagna af!ettu o. samente il libretto, sono le sue parole r.be al proposito riferiamo: <( Qualunque giudizio letterario se ne voglia dare (di Biancospino), si avverte subito e piace, in queste pagine, una tra– sparenza, una tenerezza di !uci che può. ancbe qua e Ht' (come avviene di solito ai giovani) colorarsi e compiacersi di ma– linconia. ma che più spesso si rialza a una vera giocondità del cuore ». Rosso dl sera, e lu bel tempo speri. anima mia.! Chiusi messaggi porlano le nubi da lontane riviere alla mia cella. chiusi messaggi porteran le stelle lungo la notte, e le fioche rugtade Ma, dalla strada, un po' di venlo reca al cuore. attento nella: primavera, il clamore festoso e i gridi acuii def ragazzi giocanti a moseacteca.. Gioia df bimbi, nella rossa sera: cpme ti ra.ssereni. vita mia! O. se vogliamo una musica ancor; ... ;ù « allegra >l, e_ ancora più chiara: Primo di maggio! li vento, che percosse !e proletarie porpore ed aU'a.ste falci e martelli aM"Otolò, si an-ende: l'Oltraggio della polvere ora scende !Opra i trtsti aarofant rlma.sti per terra ... .!Ifa per.sfste e tf riafferra violento il canto di Bandiera Rossa. Che possiamo dire a conclusione, se non vogliamo insistere nel ma!inconicq_ gioco dei riferimenti? Gherardo Del Colle, del quale qui non abbiamo mostrato, in !retta. che dei lat!. appare. dalla lettura completa del suo Biancospino. un giovane quanto ma, :1c. co di possibile avventura. e di probabil. multi!ormj sviluppi. Ma anche se si (er. masse qui, a queste pagine. già avrebbe dato molto di quanto un uomo può dare; sia nella direzione della « fortezza » cri. stìana, sia in quella - che qui particolar– mente interessa - della poesia. GIORGIO CAPRONI .I.J J\I A 1\T1JOl11l lfl!IZIATIJTA * ED I 'l' O Il I A L E A li' insegna di. "Aretusa,, una * collana di lelleratura di ELIO FILIPPO A.CCllOCCA. sto siamo d'accordo. Ne esisto– no già molte di collane di poe– sia atte ad accogliere il parto (senza dolore: anche se non sarà il momento più bello del.– l'omonimo film) di quanti, scri– vono versi per diletto o per vizio di una malcongenita na– tura. la An~~~~o c 8 o~a~~ri!~~~ìgh~~t~ al di là da ogni polemica divi– sione di poeti.che o di scuole - i giovani e giovanissimi, ma di sicuro valore. Questi sono i progetti e i propositi della imminente ini– ziati\•a siculo-romana. la qua– le si ripropone di presentare sei volumi l'anno nelle due se– rie: quella saggistica e quella narrativa, rispettivamente con i titoli in verde-nero e in ros– so-nero, su copertina riprodu– cente un disegno dl Puri.t:icato. I pnlmì volumi, già pronti. sono Isola dètl'angelo di Giuseppe Dessl. che comprende raeconti intonati al motivo fondamen– tale di questo scrittore che è sempre rimasto fedele a se stesso (..uno scrittore serissimo ELIO F. ACCROCCA (Continua& pa.:. Z) "

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