la Fiera Letteraria - XII - n. 13 - 31 marzo 1957

Pag. 2 LA FIERA; LETTERARI~ Domenica 31 marzo 1957 S T lJ D I . D A ,\' T E S C Il I L',\l,HUH DI Sll,1 7 10 ì\'1<:;GBO * BARBI -SOPR,\No Si\PEGNO A TO ~o G IA Poesia foto~rafica di 11na Ro1na sparita ,li /Jionc1olillo PORTA CHIUSA Gli occhi dell'angoscia m'accecano s'10 m':ibb&tto sulla soglìa, desolata, Dopo la scomparsa di Mi• fiammato da Dio da credere discorso che Giovanni Gen. d1 questa porla chiusa. Non discioglie chele Barbi, che godette Ca- di essere stato investito. co- tile tenne a Roma. alla Casa il mio pianto le serranti catene, ma di grande filosofo e di me gli antichi profeti di Israe- di Dante, nel 1918. e intito- nC rimuovono le mani battenti dotto umanista. sono stati le. dell'altissima missione di Jato appunto La profezia di sigillati, di ferro. La porta C chiusa: * pubblicati di lui (ed. Sanso. rivelare in pro' dc'l mondo iJ Danre. aìta e potente arre,;tll la contrada ni) alcuni Problenti fondo- male presente e le sue cau. E come accade a coloro che ove s·è rotto il r:-iio passo !~::~~lid:r~~ bivi~: 0fo1 ~:~~ ~fri1~i~ 1 d~i~r~iui~w;,1~n~a~~I~ ~!~regoc~~cl~:ionta ac~~tJ~lia:. ~:~ ~~~à h:l'S~~O:I~~·a.E~Kudisperata dia. La « forma mentis )J de! In bontfl nivina )>; fino a tal che a lui. al Barbi. di non ombra di 11>.crime imperlata: Alla comprensione della I l'uomo ma la natura stessa è siastica. Un'autentica frenesia ha tramandale entrambe con 6 lJ l IJ O 'I' 'I' I ,li ~tf•:K:iiii'l~l~:?~! t!i:i ~l~iJ•:iiff}i:~1i;~~r,i~~r ~~\{;~{:~~ i~n~~~:i~~1in: ~i~\~}j;~, :;~;~':;~;,;~: 0 ~::: ~~!:~m}:\~~:~;!f.~~~:\'J~}'.; :i~tl R::. ::~:::· p.:::: ::~.:~Y:{tc~\ff7: ;~ 1 :rr,;;fl ~~!~!r~~à: 1 :,0:ess~:~ii~:~::::: meno il più grande di. essi. c-osl a lui. Dante, iJ Signore visione dantesca: a sentil·e, che tutto investe. Liscia e splendente prestigioso « Album romano• gola e pigra del Belli e di da tutti quegli ardenti pio- camera oscura del periodo Dante. Egli, che aveva pub. della terra e del cielo aveva cioè. e nella struttura e nel tutta d'oro è la porta aldilà, ora la vedo, di Silvio Negro (Casini EdiLO- Pio IX. la fotografia penetrò nieri. Negli incunaboli della della carta e del collodio. non b\icato un'ottima edizione cri. concesso di violare il miste- movimento dei personaggi rJcl ., iJ suo hi!gore rWette alrinfimto re. L. 8000} che non tutte le facilmente: già nel 1840 "arti- fotografia Roma è esalta~a ,e si proposero che di servire lo tica del1a Vita Nova, aveva ro della morte e di penetrare triplice mondo dantesco. l'ac. •rnlla gran via che nell'azzurro sfuma. numerose opere storiche o di sti » francesi eseguivano da- mortificata come poche c1tta. Interessamento estetico per i pur dato più volte segni di nei regni d'oltretomba. per cento vibranle di chi ha vi- Con piedi alati per lucenti sentieri co'Slume che si sono succedute gherrotipi a Roma; In pochi. Nel 1861 si diffuse l'istant9ò- luoghi comuni del tempo, In non intiendere appieno lo spi. attingere forza e, autorità alla slo realmente. nella mente svolerò al tuo richiamo 10 questi ult.imi tempi. Si trat- minuti un certo Ferraud fa- nea e I gabinetti si molti pi!- particolare i monumenti ,e le ~~~o:; aD~;~;id~era~~ is:~~:i~: r: 0 to~~s~;~~~ 0 d~~1:;1 ~~e d~[:~~ !1\~~d~~awg 1 ~en~!tiv~~ 0 ~h~uj: f.o:~ 0 rasi;:r~1: ~~~~st~~éò ae~~ barriere !f ~~.~\~lfi~~a~~ f!b~~flc~i~i~~~ ~e~~lorji~r~t~u!is~I i~ p~~~~ss~~~ ~:~~~i11.S~P~ft~ualt~ ~~ 1 ~ici~l~ ~o~~~;ar~fn ~s~lcl~~~r~~r:i,~~ i~,meeadd~~: ;e~~:1i,~~l;si~{:: roeri: ~eà~11·!~~~~:n;foi:s~;~~ :i~rebid\ 1 \t~;\~ 1 ~crtlfo~ 11 ~itut !~~ecnhla 1 ta g~~~~ fede. ~.è« ~~~etonda~;;~:~i~:fin~ 0 ; ~!-~~; dn:~~~stii :~m~~i( 0 ~ 0 al~ ~~?1zaa~~;:h~~! 0 » p~:a l~~~~tt~ r~couii aa~~i:~r:ione~c~~t~~ 0 :i: stica tutto un. fondo corpu- immancabih'nenie ci procura ta mediocre, 'oltre che insur- la nost.algia. fra la storia e cuni pitto~i- del~si. Secondo sulla por.ta d'i_ngresso d1 un per i suoi aspetti, e le loro lento di storica re'altà. Rifug. la 1tostrn terrena milizia >i ficiente. il costume, fra la fotografia e Negro la p1u ant.1ca fotografia laborat<?no di . "Fotografia pro-ve ingiallite esercitano og- ~~~e !~ og~!naJ~r~~tef::tt; bdi (pg0~~ 6 ·Ziù fosse arrivat-0 a Il caratte;e •p;ofelico d_elln * ~~ot~~ft~;:r:i~opnue; l:a~}~n~~fs~ ~~e.~f;g~~fat;~m;n;{,e~f: 0 ~~~ ~fi;. 0 ;~s~~.~i.a:Z~: J:~~~:.n- !~c~~a p~~~~é:?P::s~~~!~~n!i uno spirito alto e fermo co. questa interpretazione del visione dantesca non è visto, simo. e certi spunti mevita- ~uita da V1ctor Prevost ·al Quei p1on1en e I loro 1mme- nostri occhi cariche di quelle me quello di Dante, bisogna Poema sacro. non s'indovina per contrario, da un recente bili di lirismo. Gior~alista d! Colosseo. Nel 185? u~ sacer- diati success?ri « ritraeva:10 •1ansie. di quelle speranze. di vedere pieni di concretezza dalla bibliografia. ch'è d'al· commentatore: Edoardo So. PRI~10 COLCHICO grande fama e scnttore d1 dote abruzzese. v1agg1atore e (orse con mmor commozione Quelle solidarietà. di quel anche i suoi f8ntasmi, e pro- tra parte ricchi$sima: nè da\. prano (ed. Vallecchi). E for. uguale livello. Silvio Negro ci amante delle novità. riportò di quanto noi non « guardia- dramma». ~~~eide~ll~elj:~i\àt~~~~\~!i~J:~ ~~tàTz~~~l~~dt~~~~r 0trs~1~ftt~ ~~m~:~~~o s!ei~:Ìic~e~c~~è p~Ò In un tramonto d'autunno offre 0 ggi u~ lavoro in ~ui h~ ~a ~arigi una macchina ~el- mo» e riviviamo la R~ma c~e (Da questa stessa breve cl- trasfigurazione di essa, ma che s'intitola Al 1e9oria e let. impegnarsi a fondo in una in. nel bosco di quercioli ~n;~;~~t~~\ ~~e!uien~~t~\\f ~t ~~t~~ou~ods,~~ia(NJ!1~?ei~1~~ ~~li~/~~~\t:o d~ ~~l~i.'~~; ~ftàiod;i/~ 1 ~~~s~~~lrde:Ìa ~~= ~i~n~o~~~ ~~~ ~~~l~~t~~z~Il~ /~':.ie'tlèl/~1t?~v~n~ef~~nr'~:;'dd;i ~:~~r~~~~~~rs~h~a~it ~~~/~ ~~~le~~!t~·ei~b;rimo colchico, to e nobile), e le sue qualità ZIOne della tecnica ro.tografl- Roma b~ll1SS1mae mbl\ncont- pida e densa prosa di Negro mente di Dante che non c'era suoi studi danteschi. e vie. deve piuttosto essere testuale Era il settembre dorato d~r::~~f· Jr :~:g~t7i~~e~z~ ~:~sfi~al~e~~: 1 ~ae~e~~~~ ~~e~ ~!ù 1 \~~~fs~ic!nceor:rd~te i! f~~~o~~f vibrante di quelle modo di scorgere alcun diva. ne pubblicato postumo per aCCinchè il giovane compren- ricco di uve, dolce suoi criteri selettivi dinanzi approvato dall'autorità eccle- seconda. La fotografia ce le g )d.. . h' B 11 . rio fra sogno e realtà. Egli cura di Mario Casella. spen- da anzitutto la lettera del te. dt succhi. splendeva alla cronaca e alla storia. il ------------,-- ~orna 1. G1~acc m~ e .1 vedeva il suo mondo come lo tosi ormai anche lui. E pure sto. vale a dire la parola e al sole, nell'aia suo vecchio amore per Roma , prima e d1 O Ann_ur:iz10 poi. vedevano i profeti. veri e il bel lavoro di Ernesto Bo. il senso dell'espressione e i il granoturco. Qualche e la sua non clandestina pas- BI d d I M I I R [ Ecco Piazza Bar~er~m QU:ando grandi visionari. naiuti su Dante come profeta fatti che diedero luogo a cer. ~e~a~::1/roagll!sa\~~\~ 1 !~i:a sione di studioso e ricet·cato o o a o a a era ancora penfena; VI so- Ora il Barbi. in questi Pro. (ed. 2.. Guanda, 1936) era te rappresentazioni. E in que. re. Da tutti questi elementi IC 11 I LI r1z1 . . sta~qno carri ~rainatj da buoi blemt, mostra a poco a poco. noto da· un pezzo: per non sto H Soprano è d'una pre. i~~~~ 1 ir!scv~;~~i smeraldo. peculiari di un uomo che da , ma1emmanl. ,u oascolaVano le di saggio in saggio, di v~l- p~rlare di ,al~re pubbl.ica~io: cisiC?_ne. q•una ch_iarezza non mentre nelforto il brillare tanti anni guarda Roma dal P.ecore: ecco Il forno c,asarec- ~:~sie aco~:s~~~b~~~:rrt~~l~~ ~~le~Vi~ %~1\tfJc;~l~~°u~~r~'. d~~i:11.e:~~~\jefl~ s~~-~~è~h!~ ~f{i~~ae:i i;u~;~tate. la vampata. ;thisd.uia~n;o.f,1_·t:a~lr'.·a~napot~l·ù.i~d,~a°nlhdpe,.èùq~r~o:- * ~t.~ommb~~.:_1,1;~01\oo;"ryert:=d~,v.P~afotl sofem1 di Mario Rossi e l'al. ma delle quali non st può ta. 2:iovane capisca, e SI avv1ci- Solo a prima sera , , Iegorlsmo del Flamini. e più cere, per dovere bibliografico. ni al poeta. e non al costrut- quando il cipres,;o dondolando lento mantico ed eloquente mate- '-.ulCamp~dogl!o che fu demo- ~~fo~~nlu~j~~l ~~lm~:~ilil'e~ ~~n\~sia~~~~~;er,;:~i,.{i:~t/i: ~r~·~ a1i ~~rr:o~ihee p~ir/1/igd; stormiva riale fotografico. è nata I~ di 1-\ ljHERrl'O Fll:\rlVl'J~I hta per l :rez1one del monu- stetismo del Croce e dei SUOI tu.aie della D1vma Commedia. que!Pevo medio corrusco di ~~c~;~mj~ ~rl;i~ouo~~ freddo, pubblicazione di cui oggi Cl mento a Vittorio Emanuele II. seguaci. E giunge infine ad o la Poetica di Dante, deri• avvenimenti _sinis!r_i. percor. sotto il porticato. ~c~i~iè:~· 1 f~~~b~faf~fong~·atha~ SI ~ spento il I. marzo d~ r~, i ~ill autoreiioli esponenti LuvJ~t\sf~~apr~~:niA~fm~~~~ affermare che la Divina Com. vanti l'uno e l'.altra dalla ce~- s~ ,da correnti f>:Olit1c~e e re: Partiv<1no le rondini... é 'b• d' t . .. San Remo, pe~ 11n male che d1 opnt Tamo del sapere. verso divoratori di aree edllizie· 1 t ~!~1i:zi~;e ~n~ ~~~fe~i:~t~~~~ ~~~z: ~~io sd~.~~~n~~s~~ofs~~~ ~:,~ri;b~z~~~i ~~ci~wr~ai ~g~: ~ot"~\1,1an:~r~~1: 11 ~~;i~da, ~ma~~i/a \fom~ :a~r~aPe~ i~~ ~~;:: 0 R~,f~~s}::c1aat,0~ 0 d:·1 ~~~= !l~l~ v~s; 0 ;~,s~n~:t~:~~~ ree:~: s;ttece~tesco campanlle d'e1- sentì «Cino• a tal punto In- to al Barbi anche il vigoroso sorta. Il nostro commentato:e salutavnno, le rrmdini. ~~~~id~~l~ s~~~t!ud:~g~t ~~ ri~t!it!"~fi~!t~~:ipJ;O!io~:s: {em~oraneo _ questo era il ~1;~~~~~nl:d~?b~~~~t~ntge/f! .------------:-------,---, i;~~i~~e~d~a1~~~\tt~s~~~~o :~~ r st~~;~t~h~·ev i:i:o colchico diario inedito della vita che segna Responsabilità del Sape- nucleo conce/Luale antmatoTe ap~rtura d1 Via Vene!o: ecc~ • • , ~fi~~azi~s~~reiif:i\~fttiafi~tf~h~; delicatamente ~tae ~i1~t~a~~ &~~ 1 :c~~i~:~1!Wi ;fOnc;~e ~ia~!!~ 1 ~ ~ir 0 r!ne;:~~f~ ~~~ 0 s. l~~jfn e - ~~~~ .:~~~eto d~ ~~ 1;i~ez1;,~e ir;~~~s~ad:i g}f~~~I Scrl •ttor•, so·c1eta e dividendo mentalmente 11 come tener1.toppa e arriva a D'Annunzio•. Ma S111lastampa. l'o,t. Giusepoe soltanto.una crtst.\tguard~,:it~ tra il tempio di Minerva Me- e . canto in vari e brevi tratti. :uret~~~~e s 1 i8el~rn le immagini - aggiungiamo Pella e Frnncesco Se.i,eri. _che pro.bl ~nu ep~~omtct. pohttct, dica, e i turisti stranieri del- questi riassume con un }in. il sorflo d'un pem,iero bianco'-lilla. noi - senza l'amoio saggio del Centro era1to r!spcttiva- s~7 1 ~\/ecnic{ al. ~e!lt~f. della l'epoca, gli studenti con il (Contlnua'Zionc dallu l. pa,.) sapranno far rivivere, oltre che gli strumenti espres– sivi, le ragioni, le idee, gli atteggiamenti umani e i motivi di ispirazione di ogni singolo scrittore. Specie nelle provincie del meridione· resiste un'opi– nione accademica e convenziqnale della cultura. una concezione dell'intellettuale astratta, e in aperta contraddizione con la vita moderna. La letteratura destinata alle éhtes è ormai un controsenso: bi– sogna, al contrario, rendere cosciente lo sCrittore dell'importanza nazionale, del suo lav?ro. . . E' giusto quindi, che 1 'anche 1,101 reg1stnamo questi Incon{ri non_.soÌ,o c:ome.,,{,ma jniziativa .stret– tamente letterar.ia, ma con1e un vero fatto d1 cro– naca. Noi parliamo spesso della popolaritP, della cultura francese. senza considerare quanto il feno– mèno sia il naturale riflesso di un'abitudine alla democrazia. E se questi incontri col libro sono stati un segno di democrazia, v'è da con_fidare, per l'av– venire, in una più stretta connes~1one fra la cul– tura e la vita italiana: una conness10ne che sarebbe, nel medesimo tempo, sintomo ed origine di una maggiore consapevolezza mornle, P. FESTA CAMPANILE Preferibile la bombetta 1 (ConUnuazlone dalla 1. pag.) schere dei vizi, delle virtll e dei caratteri umani -. Il suo omino è lo stampo e la. percussione a secco di uno stato d'animo collettivo eontro il sel– ciato dell'attuale società nel mondo. E' la personifi– cazione stringata e paradossale di milioni di chilo– metri quadrat-i di devastazioni solitudini e miseria; è un un concentrato vibratile, a'lla cartavelina, di tutti gli attributi di provvisorietà che minano la consistenza stessa dell'uomo moderno. Misteriosa - inesplicabile con mezzi d'indagine ordinari - ispirazione ... Oltre Sessanta sono le co– miche di Charlot. e in tutte è questo segno. E' c-urioso come il suo camuffamento tradizionale sia caricatissimo e lontano da ogni verità, e tuttavia 5ia facile e direi istintivo in ciascuno di noi rico– noscersi nel suo portamento. Questo vuol dire che almeno due radioscopie è possibile proiettare sulla materia-uomo. Una è quella che, in cinema come in letteratura, rende la realtà con profondi mezzi realistici, e la verit8 anche nella sua più minac– ciosa infiltraziorié: ma l'altra radioscopia sc-opre addirittura il disagio dell'anima contemporanea e tale disagio è mitizzato nell'idolo in bombetta. e dal tight rattoppato. con quell'espressione di' dolo– roso e ferito automatismo. Charlie Chaplin ha inciso più forte dei realisti; egli ha inciso per sempre il discorso di un personaggio che è addirittura la 1Jeri.td come astrazione. Per trenta anni e più. Chiarlie Chaplin è stato lo specchio spettroscopico del prossimo. Nessuno s! e mai chiesto perchè avesse la bombetta e t b3ff1 finti se voleva interpretare l'Uomo. Solo adesso. in q~esti ultimi tempi. <lacchè è uscito dalla crisa– lide della sua astrazione, si sono accorti che esi– steva un quadro nel museo dello York, dove appa– riva fra la folla un omino dell'ottocento. di cui . Chaplin avrebbe preso a prestito integralmente il modo di vestire. Ma questa indagine retrospettiva è superflua. Nessuno si è mai ribellato che r.uomo fosse interpretato da Charlot con quei panm. co~ quel ridicolo, con quella miseria. Nessuno ha mai detto: questo ritratto dell'Uomo non è somigliante. Non- c'è anzi fotografia più somigliante all'Uomo che questi fotogra'mmi un po' sfocati delle co1:7iiche. Un po' sbiaditi daJ tempo, soltanto. come il da– gherrotipo di quando qualcuno di noi s'è sposato. trent'anni o quarant'anni fa, Il fantoccio Charlot, per questo, sarà sempre un mistero come il tracciato inspiegabile di una trance. egli è la somiglianza i~v.isibile, I~ si~patia astratta. egli è un monumento d1 1mmedes1_maz1one. ~ella su~ personalità privata, in tante comiche, appaiono ran sottabiti. di cui s'è appropriata per tanto tempo la critica; per sentenziare e glossare ~utto. con un eccesso di amore che può, aver tradito non poche parti del messaggio chapliniano. . Poi, Chaplin è invecchiato. Al suo e ntra~to di Uomo> semovente è mancata la corda. Scanco e finito il movimento. nelle mille invenzioni e articolazioni. Distrutto l'aspetto piU labile e grot– tesco dell'immedesimazione. Charlie Chaplin sem– bra oggi scendere dai suoi fil~ p(ù recenti come da una vettura di lusso a cui stia per mancare la ·benzina. MASSIMO FRANCIOSA guaggio nitido e suggestivo. Primo colchico che le pre~ede «( Prima e do- ;;e:~~en~;e~lft~7t\~ 0 d :n~are n/ ~o~s~. i I v~fonri c;;J!it~ ~li.uo~ ~ precettar~. i pe~sonagçi d~l dandone insieme la interpre• ~o'm' ·,'g'i',.P,id 11 o, bmo_ 1 s_,çov·it"·. po la breccia )I). sarebbero solo 11 • . • i aspettata basta dzuzque preoccuparsi di tempo. 11 onnc1pe V1ttor10 lazione più aderente al testo " § .. docum~ntl curiosi. . degni d! 11 : 1 ~· 11 :~ra~~v~~:ar.,ir1t pii nmi,,.j problemi .d'ordtn~ m,ateriale. ~a~simo, lo ~cultore Tenera- e alla più um8na intelligen- brevi gli ardori d'estate breve interesse: e c1ascui;:iad1 del ...Centro. i! piil profo,ido de! petrolio e dell'acciaio. del ~t, il Card. G1~como Antonel- za. Il lettore così. avviato di. e dell'incerto autunno e$iSesottintenrle una paz1entP d r carbone e della tecnica della h, lo stesso _Pio IX sul trono ~:~~{~~~~erc~i:~nÌ~tes~~~rc~tf~ ~r: ;~c~~f~ 1 ·hi ;gon ~~;i;cael~~~ec~ ~t;\fv~l~i~~ co~o;~.'~.affa era nato a Naiar- ~!si;;~~:~!i 0 a1f.:~~~ea;;[rft~~:i~: ~~p~~nfe a~~:n;~.~~!~ioeneu:~• lettera e, quando' che sia. il dalla stretta corolla; r>ossesso esore,.slvo e meriti do di San Remo nel l~OB.. e a q1ta11do trascende i fini so- «galleria• di artisti e nobili simbolo, procede. quasi per e nell'amaro cuore documentari ed evocativi che t)~~~!.~n~~.dlit~di:;: 0 Ss~'::1:~d~~~ stanz!almente materiali e ter- e dame d.ell'alta aristocrazia conto suo facendosi cioè stra- presagio di morte. $ienza questa consapevolez7,a nel 19 ., 9 era stato per vari an- Testri. E per far questo occor- e anche d1 popolani (« ll gob- da col proprio intelletto, a ROSETTA PERNIGOTTI noi non 1·ileveremmo; un det- ni inÌ.Pi~t:rntopresso la s. Con- re fav?rlre co~ 0 011:t ~ezzo lo bo Tacconi», I giocatori di ~~~r::~la~~~:\~:;~ 10la;~rati~ t~eliato e raeio1:1ato comm.ento gregazion.e del_ Concilio. finch.~ 1~an;~~~it~ 1 ~:i~~~i st ,!:e~,~~~;~ morra ,presso l'Arco degli ~r- in ombra. Con questo metodo • ~~17~e i!1~arl~~n~r 1 i~ 0 i~t~fo~~ :~fo.1"~t~~~i ~a:n, e;!~,.~~e~~:!:t ~7i:!e desitip::~u!n u~~t 1 a J1;~=· ~;n;a~~~;chts;,r~~~èah~r!~°o~, r~~i ~:l~a ~~ssd~%~~~d~~elel~ ~;i\~:~~ ..~oa:i;~~;~~!. molteplt- }};fJ;~ieo, :i~~n~~~~; Ìaeii~~- ,aJi ~hi\7;~n°i,a~~::e~~ --~~~,~~~::~ ~~~s~g!ngona T~;~s~~utgo~ ~~erv;~~~/eldfon~i~\j~i~\~;rel? NEL CERCHIO Diciamo subito che queste dir~zione e di orQanizz 1 a~one esisten.te int.orno a scienziati Prospero Colonna su di una idealmente con lui. e di riso\. ~~li;;~f~~~~g~~an~o•t~;r;n: fr~.l'f~ 1 !ri~f 0 c~~w:~af~ont::~ artisti, filollofi.. st1idiosi di opni ~~~~enier!me automobÌli. senza vere. con lui ancora, la in. Seguace alitare è il tuo, invisibile, nel cerchio, via Negro sono più suggesti- 1942, un periodo particolarmen- ramo .del sapere e. c;eando. in- · tepnizione del testo. mia donna, della lampada: si stancano ve ed eloquenti e penetranti te prave e difficile nella sto- contri. ponendoli stst~mattc~- . ~ues.t: e tante. altre lmma- So:~n~odà ~ro~:'d'~~·;o s~t~~ ~li P~~~~1~ e;;;i~~7~e~s!~ron:r3c~r;~~mi f/e q::~itoianoiu~~ds~a(i~sf!~: ;!a a~f~nc::~:~r~;:.se. già avvia- :~,;!fo:i. ~oa~tart!~~i::vat~:e idd;; ~~:b~:. s~;;is~~~a~oe;r~e~~ sibilità che gareggia con que!. della cara luce mi sei sempre, tu sei, a molte a1t're dell'epoca) fu- H Centro Romano di Compa- più vive. spingere verso ap- h::i fattq • ragionare.,, e ci ha la dei Momigliano. e talvo\. 1nv1sibile, nel mio respiro. rono esposte a 'Palazzo Bra- Taz!one e Sintesi. e/te aveva profondi.menti intesi precisa- permessq un autentico incan- ta la supera. è negli episodi schi in una mostra che pu- sede nel Chiostro dei. Genove- mente ad a11imare. in ogni idea. tamento. dopo che ci ha fatto i~\f:~ 0 s;taLqd:\1~~r ~tl~:~: SAPIENZA re riscosse un meritatissimo si. cosi suppest-!v? e raccolto, i valori più interni ed cssen- deliziare m;,i anche dopo che tamente messi in luce, ven• successo. Quella era una mo- f1t l'opera da lm tdeata ed alla zia!i: per riportare la cultura ci ha con affettuosa sollecitu stra. coh tutti gli inconvenien- quale dedicò U ~e9Uo delle site verso i suoi originari carat- di · - ~f;~i ~~t~U~·i. s;n~~a:t~1;;~: :ar;i'e~~~r~~;r:s~~t."fn d~a;t~\~estre cerchio ti della «staticità• e della e_nf":gt~:scopo Cl! essa - come teri, per vivificare i fonda- ne verso I~ e:rande prota.go- ra\mente, svelati nella loro forse al cuore del mondo il vecchio, e il tempo fissità tipica del i:n,~seo: que- ~'e1t~~j~;v~u~~ 1 : 0 ... J?~~!~~an: mentali 1'apport! unitari esi- ~~ta I del li~ro. amn;~nit~~ più palpitante umanità. Fran. nello splendenle cahce filtrava. st0 «album• è _vivificato ap- sabilità del Saoere rivista ap- stenti tra i diversi aspetti del- g? ··· non e per .gre O mi cesca e Farinata e Manfredi Immota accanto era la donna ignuda. punto dall'intelligenza. dal la- parsa nel 1947 e 'giunt.a opgi l'attività dello splTito con ciò soneismo che molh gua rd ano e Nino Visconti e Piccarda e V?ro critico. e st are.mmo per al n. 46-47 - era di ..-promuo- riconducendo al senso.di quella con sgomento alle nuove città Carlo Martello si levano dal LA CITTA'GRIGIA dir~ filoloçi~o. dalia prosa ve;e tm efflcace. 7ont-ribt1to ~i responsabilità del sapere che indif'.l'erenziate che sorgono ~i commento nel loro aspetto ai::_cwl~n e vigilata maa pu~ sem- ort~ntamento spm~uate e uni- si confonde appunto con quel contmuo intorno aHa vecchia pi\Ì vivo. nel loro significato ~~~nJ/~f=~~~a~tes~';~:f~~:re: ~~;ir;~' ~~n:,~1"~ 1 ~~,~~~~~ :i~ eh.e di universale è nel più in- e vedono n. centro glorioso d.ei :~biU::rJ~~cis~. 6 's~ia ~. ~~ ;~;:~:.:t~f,{F:~t:~J:!i;°i:'"di SP"-I . f."; ~~~~; 0 rfi P;~·t~n~~-;~~ 01~ ::,1~~··~ 0 h:..~~0 t 0 •::~,1i:\~ :::·,:: 0 ! .~':::r •. d :·~::•~i;:,~ ~ :~;·;;~:; d;i~n:' 0 07c":~~ ~~l a\~~~ ~~~~~f~co~~~~,~ 0 ~t/ ~~~ c:i,: 1 ~e ~~~eé~;io~;s~~~ ~i~e:~:ti, sospira ~ 0 ~aset;i~~~1~!·{!i~:~n~~zsi~~~.~~ ~:w,i i~,~~nt;~~cla~i~:rat':~te::~ ~~- ~: 1 t 1 L: ~~~;::s~~e dJ~t v;!:7;~ · ~~!cahi!Po~~;~~tìi:r~~e d~r~s~: qllello di Natalino Sapegno, e il mistero infinito {' dietro un pallido schermo: prepara~lone dell'album. a_rgome'!ti r elativi a_i ph~ di.ver- era !°organo, la voce. Parole, da tutte le parti. con abitati Non sfugge nulla al commen• una città di pietra gr1g1a alta « Due o, tre me~i fa - scr!- !~ie~1;' 1 fis1{~.~ es%bai~:~a1i~~! QlteUe Ti.port~~e, che costltui- giganteschi ed In continuo latore perchè il testo sia pun. tiene glì uomini, stanno le pareti veva nel 39. B7ll_1n~l suo Z1- a Qllelle reUniose e [ito.~ofiche. scon~ come ~ ideale t.estamen- sviluppo. E', che. se non tualmente dichiarato attraver. fisse negli occhi, immobile il macigno baldon_e - 1 g101?ah e _le a~- dalla medictna alla gi 1,rispnt• to dt uno sptnto nobile e pu- Si provvede tempestivamente ~o l l~ conoscenza della Jing~a f!~i~l~~~ac~~~-ot~n: rae;~;~fa.incerta cade~,e tratto thatt~ fil alti o denza. daUa economia alla bio; T'O. teso a reinserire nella cuL- con senso di collettiva respon- c:Ael'eemrie~·1!b~~~ntr~e~~e~r non, r:suonano c. e e a. me- logia. dalia sto.ria aUa ~etter~- tura, r,er tanti a~pettt divisa e sabilità. il Solo bisogno di ~ RENZO LO CASCIO rav1ghosa scop.ei ,ta del signor tura, dalle artt alla ps1col<w1a. sterile. della nost1'a etd:. il sof- . t d t· . 1 e $.Quisizioni linguistiche del Daguerre, pangmo. scoper~~ e alla sodolo.oia. · Emhientl i fio vtvi.ficatoré della charitaslqu~ ~as o on. 1c1 cong om - Torraca: e sommamente cir- '----------------.,-------' per mezzo della quale non p1u collaboratori, in tutt_i i ca~pi: di Cristo: La coscienza della rati d1 c.omunicare fra loro. cospetto egli è nel cogliere ______________________ da Francesco Seven a 1:llcola unione nel sentimento d'amore. farà pre~to salta.re come- un il significato e st etico di certe Pende, da Antonino Paptaaro e. l fuscello 11 vecchio centro. lo rappresentazioni. le quali S(l• ~ l • • t Camillo Pel!izzi. dai compian- ~e parole dl dir:messa ~~ distruggerà per pure legge fl- ~oed~e~f~~t\u~\1,~rame~~!i\~~ a ~r-- sagg--s a ti Fantnppiè e Bottecch.iari a fr~m~ ~u;ero espo;sa - sica, anche contro ogni mani- del resto. di Dante, In que. C/ W,, · W,, . Luiai Pareti e Gino Funaioli, ; 1 e d' ap;re era1_1o a:;!~: festa intenzione degli uomini. sto si può dire cbe il com. da Euaenio ·zolli a Ugo Papi. asqua I eSUTTezione · Ed il vecchio centro dei mo- mento del Sapegno si avvicini (Continuazione d:\ll;1 1 pag.) . . h b . t un da GioaccMno Volye a Fulvio f 10 ~~laR;~;/~ev:,~~e~:s~fc~~- numenti e delle memorie. è alla precisione del Tomma~eo: jj~ft~io~~~s~o~c~:n;a~~~~~if~~~:mee,s~~ella ~~:::Pt a~;;_i)ch'essirecentemente ;gli non vedr;ncon i suoi oc~ RÒ?1a·.e 1~ sua co~servazion~ f:l is~f~1~t:~;:r~_:i\c:~;g~ès~i~: spezzare una tale unità di pensiero. e chiusn del sagj?"iO su Picasso, la favola Il CentTo Tis ondeva a una chi mort.ali la 'Pasqua 1957. non è I umco titolo vahd? ~r. cui ne. lo stile. Nelle interpreta di sentimento. di dottrina e di poesia. del Principe rimbaudìano proposta ad . P . potrd: dtr nulla sul decennio anche una nuova e rndiSlmta zioni dei .simboli non gareg per cogliere il merito lettere:rio solo in il:'ma.gine .~nale. d~\ desti~o d~l grande ~! 1 ~:7taa c~;;r:n:~a;o~~t:ed:t:t~= della ~ivlsta da l~i fondata. ~~e~:~~li oossa portare q.uel )?'ia in sottigliezze: sia pPr. una parte. non farebbero che miscono- pittoie. L1Hu~t11at~o.n h~ qu1. un ca~1stro tempo: quella dl integra- Ma.s! il .suo compito !err~n4 . chè egli non si sente dispo :;cere il segreto di una vita, che ha po- rattere non d1 squisita smcronia con , re il sapere de!te'iingote spe- è f1mto Lopera da lui tnlz1ata Forse solo un settentrtona- sto a vederne tanti quanti n.. tuto ;;ciogliersi in diverse direzioni. pro- quadri, ma di eroica p~efigurazione mo- ciatizzazioni in un dialogo non dovrd: arrestarsi. Solo cosl le come Negro poteva avere ;es~~n~~c~tg~i8~/g~f/ic~f;c 1 ~\ì. prìo per ·1a sua pienezza e il suo ent11- raie. VnnPmmo citare tutto il discl)rsn. aperto e costru-ttivo: per qi,e- Egli potrd continuare a vive- per Roma .un amore così pu- ten:ile appare a lui la miglior :,insmn· l~rigim1ri e dobbinmo accontentarci delle ultimeÌsto una deUe met~ che u Cen- re non solo nel compianto di dico. cosi ragionato e così via per intendere la ooe.:.h Questa pienezza e questo entus1a:;mo frasi: e La musica· ::apiente: ossia, come tro si era proposte fin d.ai quantl Lo conobbero e Lo ama- sinèero. E' questo amore che dantesca. formano la tonalità più intima del nuo- sarerhmo tentati d'inte_rpretare. _una pi~- suoi inizi era queUa di ,, far rono 'ma anche nei /Tutti deUa gli ha fatto «creare• questo Questa circospezione. che vo volume di saggi di Valeri: Da Racine turn fonriata sulla sc1enza. e· risolta .m convergere. in fraterna colla- Sua Speranza. libro. , '-Pin!!e il commentatore ad a Picasso (Sansoni editore. Firenze. conoscenza pura. Una mu s ica; una pit- borazione di pensiero e di ope- • ALBER'I·O FRATTINI MARIO GUIDOTTI andar cauto in tante intPr 1956 ) che comprende conferenze e pre:-: tura siffatta. Picasso non ce \'ha data pretazionL se da una parte è fazioni, studi i:? note ·critiche degli ultimi neppur lui; probabilmente perchè né lui d~il~n~ti~fo~i~~~i:iz\~~rrd;~ anni. Sono :,guardi sul passato e sul pre- -~~a n:::.~:1od1~:an\ae ~~nt=v~e~:re~ueM~e~! l'altra parte pare che gli tol. ~~tt~is~~a ci~~r~~~b~~~ a;~~~'-tl~~n rr::c-;:~e~ galopp{lte. egli inc-ontrasse. 0 incont:·as- e:a quel calore che pure è tan le arti figurative. partendo da Hacine e se di nUO\o'.O.quel suo' Genio d'indici- !~ie~C:z~~~;i°e a~ a~~iit;~.~ \~ da Cvrano. attraverso La Fontaine, Sten- bile. d'inconfess,1.bile bellezza allora lettore nella ricreazionP c:lel'I' dhal: Maupassant, Verlaine. Apollinaire avremmo una pittura di Picasso che scene e delle figure dant,~ e i Surrealisti. per giungere fino a Pi- sarPhbe :-oltanto pittura. ma. nella :,11a sche. Dante è poeta dalla casso. Come in altre raccolte dl saggi di nuova perfezione ragg'iunta attraverso ~:n%isn°g~::1\a~ qi~~ti~e an~: Valeri, cosi in questa. di sovrastruttu- ~~~ì~~ ~rat~~~f,: 0 n~~si~:~ci~r:.bbe mancar ~iovani: raie e di concettoso non c·e nulla: la Siamo ::il ronfirie tutto c:lorat.o della FRANCESCO RIONOOI.ILLO voce del critico ci accompagna con leg- fantasia. cnme si è detto: e solo un poeta g~rezza e spesso con arguzia. facen.Jo inc-line alla medit,1zinne pnteva avvi- Le Commiisioni giuò1catnc1 per le diverse sezioni previste dal programma del Premio Marzotto per U corrente anno so1~·uC:rsd::L~~e (~~r;r~ir::~e~oe Jla. critica letleraria) e Gior– nalismo: Emilio Cecchi (Preei– jente). Carlo Bo. Panfilo Gen– tile. Anto•1ino Pagliaro. Ednar– do Soprano. Teatro: Orazio Co:,la (Pre.s:. den1e) Anna Proclemer. Eu genio Montale. Giorgio Pro– speri. Sergio Tofano. Medicina e Chirurgia: Cesa re Frug:oni tPresidente), Ga– briele Monasterio, Pietro Val- convergere l'interesse generale dell'esa- cinarvisi. me entru una filla rete di cilazioni e di In questo caso anche la critica. ci parli o~servazioni particolari. Basti un esem- di Racine o dEc:lrultimo Apollinaire, de- !}io trauo dal bel saggio 'Poesia e dram- gli incanti mr1rali di La Fontaine o del ma in Racine>: e Resta da dire, 0 riµe- reliJ?"ioso spirito di Cl,1.udel. riceve quella tere, che' la poesia. scorrente come :,an- spmta sensitiva e personale. e qualche gue per tutto il bel corpo schietto della volta imma,e:inativa. che la, porta a un trageùia raciniana, in certe parti batte grado,di invenzione e,di• sintesi. laddove con polso più vivo e vibrato. Ci sono poteva rimanere impigliata nelle sue infatti dct mnmenti in cui il canto del consuete. epi!-odiche. distinzioni. Quella poeta sembra veramente scio,e:liersi da di Valeri. infatti. non è una m,1.niera di (Jual~i,1.s1 r,,ndizhme teatrale. rnme 11 ~-' 1• inrl;,igine che cerrhi sorl(lisfaz,icmi fuor· l'opera in musica la frase melodica di di sè, ma sembra posseduta dal senli- Mn7art o di Bellini s1 snoda dal recita. rnen!.o sno proprio. vive. per così dire. tivo o dal declamato drammatico>. • di emozioni e di ricapitolazioni finali, Ma bisognerebbe pure indicare il come la stessa poesia. '---------------------- doni. ritmo e la profohdità di talune com- GIACINTO SPAGNOLETl'l · Raffaele Spizzico: "Paesaggio con trulli"

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