la Fiera Letteraria - XII - n. 10 - 10 marzo 1957

Pag. 2 LA FTERA LETTERARIA Domenica 10 marzo 1957 ----------------------- lJN ESEMPLARE MAESTRO DI * LETTERATURE CLASSICHE VALERY LARBA CONCE1 1 TO ~IA RCIIESI - meglio conosciuto, più amato all'altro del continente o che (Continua da 11a,. 1) I Jery Larbaud è quello che ha ge. Ma che corra da un capo possiamo ben dirlo ad alta e capito l'Italia, quella di ie- rimanga per mesi èd anni in vo~e: Va~er:y La_rbau.d è uno ri e quella di oggi, cioè la cul- una cittadina della Spagna od d~1 magg1on scrittori france. tura e la storia non meno del una campagna del Bourbon. ~1 d~l Novecento, come. valore paesaggio e del popolo. L'in- nais Larbaud coos~rv3: lo stes.– mtrmseco, come,vera rison:3n. teresse di Valery Larbaud so distacco nel g1ud1care la * Nella ricerca eg;li aveva impegnato tutte le sue qualità umane, testim mia,:ido come all'intendimento della letteratura scopritrice dei valori dell humani– tas sia necessario il dispiegamento di tutta la personatità del critico ~fin~~!~:[: i~u~~~ 0 r~ditàà ~:ss 1 i~al~t\~r~~U:t~~~r~n:èa 1 : V;1•dfstac~~m!~Jru~ sd,tr~~i~: tanti altri cui una pubblicità stato Rrande e costante. Per Dopo « A. O. Bamabooth n abilmente orchestrata e l'abi- molti scrittori nostri ha spez. il migliore esempio ne sono i tudine parigina d.i s~oprire e zato una lancia. E se la sua tre lunghi racconti del volu- ~~~~im~~~itto~t~~~~m~~!~ r:d:[t~si~ ~~:~;~e sY 0 ~t:v~ ~i~ ~~an~:;)md~!; il H~;/ de~!~ per qualche tempo una vasta cardare che fra gli autori da solitudine dell'uomo tormen. ed effimera fama. Accanto a lui difesi vi sono alcuni dei tato da impossibili amori sen– Marce1 Pf?Ust, André Gi~e e nostri migliori che la Francia za i quali non riesc~ a_viyere forse Alam:Fournier egh è tarda ancora a riconoscere: è trattato in tre chiavi dtver– l'autore che -ha esercitato una Riccardo Bacchelli e Gianna se con estrema sottigliezza. I influenza decisiva su una d~l- Manzini. ' tre diversi e complicati amori le C?rrenti più rl~che e br1l- Valery Larbaud fu e rima- sono legati a tre divers~ pae– Jant1 d~lla narrahva francese ne in primo luogo un [X>eta. si dove l'autore ha sogg1oma– dell'u.l t1_mo mezzo secolo. Da Poeta in versi ed in prosa to qualche tempo. L'ambien. Jean G1r.au~oux e Paul Mo- perchè un racconto di << En- te ed il paes~ggio s~ fondono rand nel pnmo dopoguerra a fantines ,i come « Rose Lour. del tutto cogli eventi forman. Roger Nimier, Félicien Mar. din >i o (e Une Nonnain )l non do un insieme indissolubile al– cea1;1e~ altri J?-Umerpsi ierL~d è meno poetico d~i versi di t.amente evocativo ..In e .Bea~– ogg1 gll ammira ton au_tent1cl « Poésies d'un R1che Ama. té. mon Beau Souc1 >) l'mghil- * di '1J 'l' 'l' O lt E PA.RA 'l'OltE Era un mare di bandiere rosse; in mezz.o alla folla torva e ag.,,"T'Olldeta de,g;l,1 al– tiWSti, degli agit-artwi di cel– ltùa, dei compagni o pre~t– tati o spont.anearnen~ accor– si per sJ.anclo cootet.Sionale. e a distanza daTie autotI\ità di partito e dai pochi rappre– sentanti dei poteri costituiti, presen,bi per dovere d'uf-!!cio. si a.ggi.r,a,..,ano d-isorientati, spaesati pochlss:imi .iinte:.llet– tua!li e catted,.atici dell'odia– i:a cu:litura borghese. i quali . a< vev.a.no senlll'to Wvo il bi-1 sogno di tributa-re l'est.remo oma-ggio a'.l cribico insigne, a colui eh'ere. stati maestro di gusto e d!i. hu.'l'J'Umitas in tm– te pagkie immoo,tw.i, e pe-r questo a'Ve"Y'&no super811:o la pl"eg.iudwale - insormonta– bile per tanti loro colleghi - del rececte atteg,giamen1o de 1u.i assum·to a fevo.re dei mas– sacratori del popoilo unghe– rese. «Gradisce i1 suo~ .;p1nto questa parata di 1anatli:smo f.azioso intorno al suo 1e– retro ?·,.: q.ue ;ta era la do– manda che ungew. 911 mio in– tendlimento e a qucllo degli altri pochli cu1to.ri di studia humanitati.1, ~it:i in quel– la selva di (Wappi ooaxlaittl. E' un dubbio che rimarrà in– soluto, perchè lEIPOO e quel– la che a noi awa.riva una ~recd'eilte dicotomi-a del suo spil'ti<to: agli occhi nostri Ull,3, cu'.litlura di timbro COBl nettamente aristocratico (si intende, nel senso milgliore. privo dd qua.'.lsiasf. 8!rbiotreria sfaurootu-ra di carattere socia– '.le). che si traducev"8. anche nella sorvegliatiS&ima. squi– ,sit,a SU!periol'iltàe U'l1lani1à del t.rcrtto, une foxma?:iODe spi– l'ìlìUale anco'Nl.,te a:l:J.apiù vi– va, rtioca e robusba tradizioa>e nostrana, Ulll gu.,to oosi lim– pido. pronto a rivelarsi an– che ttella scintiirle.nrt:e airg,u:zùa d~ U'l'lia conversazione d,a charmeur. e soprattutto un cosl profondo, straripante senoo deJila tratennità di tut– te le an1me n.utrti1e d'espe– rienza clessica e cr.istliaala a,p'– !J>0Iiva:no inconciitiebi!ld con un f u r o re combQrttivo che esplodeva nelJ'adesio-.1,e in– cond1zioneta a-gli .9C'hemid,e1- la pll! ni.gida intransigenza classist,a, nella 1ode più fer– vida dei più duri e c.rud-eli campioni di U'll nuovo ord:iine ,i)asa t.o suwl'elimiaiaz.i.-or:ic si– stemetl.ea dei presunti nemi– ci di dLasse, in dif.clti:araz:io– ni come guelfa, fatta ai! con– igresso oomuodsta del 1945 che, in caso di d.issenoo f.l"8. lui e i compa,gm.. oper,ai e eontadtrl,i. quesiti. ,a,v;rel;bero dO'\llulto essere considerati a priori i detent<>ro deUa ve-, rità o qtielle fatta peirsonal– menite a1 sottoscritto nel 11944, al ri1 :or.oo daiH'esiilio M.Zre– ro. che Ja Po:l011-ia. « questa naz,ione cli agrari ... enda-va S1t.enntinata senza preoccupa– ziootl. pex fl principio deJla eutodeoision,e dei popoli. Eppure una cultura abitua– ta agli esem,pi del Mnisslmo A11a,toJ.e France (-termi:n81?1- 1e il eiclo della s'u.a .tUvHà con l'esa!J.tazione OOE.a .Rrws– sia ·SOV'ietùcae aocompa,ginaito a•nche lui all'estirema dimo.ra da una selva di d<rappi ros– si), di poeti d I.a page ~ in– dubbiamente r o t ti aiò!e più - «•borghesi,. raffina-tez.ze in– te11ettn.i.aili6'ticlle, come Etuerd coril'IUSC'aor-atoria ciceronia– na. l'llesauribl2e c8!1,cidoscopio di tipj ,marcaiti d-ai vizi e d0- gl'istUnti.più vaI'i, e l'arte dei poeti elegi-aci. susm.irraute ele,gan,ti lasci'V'ie, :fr.a ill cul– mù.1'e di V,irgilio, proponente in temn,Ul<i d:i Sllruggen•le me– lanconia l'arduo rapporto fra la Provvid<e-nza e il de9ti~10 dei singoli, e gli aJtiri due culmini dell'epopea Iivian,a e deHa ,pensosa es,perlienza uma– na di O.1'8.Zlio, fino al pletori– co scetecamento dclle paseio– ni più accese e dei modi più acconci -a raffig,ur-a:rileche im– pro•.11t,adi sè la 1elrte:ratura dell'età .ì.mperi-.tle e al mi– raco'loso connubio tre il nuo– vo messaggfo e 5eJ1SO concre– to e profondo del. dmamma umano che si ce}ebre iilei quadri della Ch<iesa occiden– tale. doa.Tertulliano e Atmo– bio a S. Agostino. è tutto u.n form:ida.biile progresso della umana eu10C06Cienza, è una assidua e sltupefecenote con– quista <ie:Ua qua:le è il se– ,g,reto più i•nbimo del 1Jrtionfo , della civilltà l,ati'na ne.i se– COili venburi; e la reverenza per il'equfil.ihrtiodei padri vi trova posto, e non rempre, solo come riferimento allo esemp1'are vigore e IU ;go.re s ti– limico in cui m:li conqu'lste si configurano e si ratfor– umo. qui'fldi pron-ta a rrin!-aeciare o.'lla Roma antica fo scamdalo d0.11 ·economia servile, salJ. vo poi a g1u:srt,1fJcare i campi di lavoro fo.rzafo), pe-r lui. di– co. una civtltà 1n cui con i Grace:hi 1,a quesLlone sodale aveva trovato voce possente e 3.e i.ngius\:izie dei potenti e.ve -vano SW:,- -ci.ba to pe..gi'tle im– mortali dì 1,apidari,a ri,prova– zione (•bast.aricord&re la Pro ROscio Amerino e le Verrine di Cicerone), e il dramma de.gli umili ancor lega-ti e un ideale di onestà aveva Ispirato la sa-tira giov-enalia~ na. e le vere o presunte fil1u– maiililà dei tiiranni av,ev,a,no t•rova10 pei secoili il'insootitU!i.– hile modello d'analisi. e di co:idenna costituito dalle pa– gine di Tacito, e la grosso- 1.aoia impron<butudine dei nuo– vi ,rJ.cohi B'Veva strl.moll'3lto 1a f •ain t a si a scapricci:atarn-ente modenn,a dd. un Petronio. e sul.la stupidità spesso cIUmi– ne1e del gregge umano s'era ]ev-ato il desolato sonriso di Seneca. e i}',fultol:leranza retli– wiosa spin t.a si-no a:11a feroci o er.a sl-811:a marchiata 0 f•uoco da un Twtulli.ano, per lui una oi v:i!l;tà cosl aperta e tut– te le più ail:te aif!ennazdoni de1il,acoscienza umana costi– tuLiv.a uua fonte perein'?le e insoslli.tuibile d'eleva'llione spi– nl'lru-alle. E contiro ~·acérlcolet.a Proprio di quest.a car,atte– ristica e or.ig -inaliooi.Jna so– stanza umaina della• ~ellteratu– :ra '.l:a,Lliila <ion a caso Concetto Marchesi' è 1,t.a.toil ri-velatore più profondo e su,g:gesti'VO .. Prima d-i avvenitiare .giudizi prematuri .Sll'i suoi a1lteggi-a– menti politici (che hanno a,vuto a•lane:no tl pre,gio di u-na mai smentita coeren-ze), t,ioogne.rebbe approfondfre da quali mìslertiose e pu·r facil– mente intuibil-i. consuonenz-e fra Ja su-a viicend,a umana e ' dema.gogi,a dei SUOi c<>mpag;ni di tede, proJllti a blatera.re contro l'insegnamento latino per co }pi.re Ja nostra triad1- ziione nel suo punto più sen– sibHe. egli era irred:ucibi.1- menite impegme.to m.el <ladUe-– sa dél!a cultu,r.a e della scuola 1Nlla•.1dstica.daMa que'le, fra J. 'al-t.ro. '<l'V'e'Va ssimila1Q e.n– che i 6'1.lcchipiù generosi del– la sua combatti-viltà. J-a perenne Jez.ion-edi to11men– ta1a wne.n~tà offe.rta d-ai suoi autori prelertiti, e avrvertilta ~i~ 1 : n~!11! i~ :1e~~n 1! 1 ~~ pratica di st,udfoso d-ei tes•lli laJtim.,i e la scelta di un orien– temento politico ch'egli fece sia da~li a,nni primi. quando con v'era alotm miraggio dl f,ao.iiliconquiste su'llia scia <ti un moto rivolurlona.r.io, e i Tog'Ha t1li e gli aJtri burocrati de'IJ'or.gan:izzazione so'V'V'0l'Si– va ereno ancora sud banchi del~a scoola e gli studiosi ev– vi·Mi ai. fasti delJ'~ila cwi,bu,r,a giudiea'Wll!lo addiiritltu.ra d.isdi– cevole assumere urna respon– saibElità e W1 atteigJgiamen1o in campo politico. Chi potrà mai pretendere d'aver penetrato il_ segreti;> de.I. trav-aglio spi- nituaJe d1 U7l uomo di genio m,a di umili <ll8tali. che dalle amaTe espe,rien!Ze della sua g,iovinezz.a (nutrite per giun- 1,a di -una cu!ltu:re. come la la tiin,a, cosl a'Perba a'l senso de-13.'aequum e del bo-num) avev,a tra.tto um.a sensibfilità addwi,ttuT.a ombrose ail.le in– gj•ustizie socioali. e plù ohe ritlebtere el latto che la so– cietà bonghese gli a'V'C'V'a con– senl'i,to di farsi strada tino a,g.Ji estTemi v,er,t.ici. a\reva . ereditato una generosa in– so!Ierenz,a per tutti i d•ram- · m•i oscuri che si agi-ta,10 ne– gli s tra ti ecornomic"Eimen-te meno dobaiti. .specie fra le misere e spro\l'Vedu,te popo– lazion;i del suo na.tio Sud? Sia con-cesso a chi scrive ricor– dare U'1l aHro pe:rticol,are. e sta.volta di na'tur.a ben di– versa diaiH'e.Ltrosopra ri.•por- 1'a1o, senza tema d'eeser ae:– ousafo di vol-èr soni,yere una apologia in artic-ulo mortis: Se poi molti in tel!l.-ett:uaJ.i e anche storaci di profeseione ha-:uno e,viuto bisogno dell'in– famia del 4 novembre scorso per accOO'lgersiche cosa sieno i metodi del comunismo, &pe– cie quand'esso si trasfOO'ma nella difesa dii uno de-i più amtichi. ~vti e odiosi im– per,ì,a·1ismi.men.tre nul:l,a pri– ma aveV8Klo a-vuto da oseer– vare sul patito R.iibbentropp– Moilotov con la conseguente spa,rtizìone dellila.PolO!D'ia, sul- 1'~reS9ione a 1 ~ a Finla-ndi,a, sul genocidio r,ipetutamente operato ai denni delle popo– Jazioci batl:ticlle e d:i que11e doelVolge, sufW~fosse di Ka– iyn, ecc., nel M31r'Chesi la ma-i smen-tit>aad-es.ione al co– muntismo sovietico era allme-– no rorretrtia d-a!1'1emillena•ria esperienza so:r:gerrte. con ac– cenlli di acco.1'8<tadramma1li– cità. da tititta la tragedia del– là Roma !I'epu-bbl:i:eewa e im– periafo: che cioè l'-a1'fenn.a– zione di fon.e storiche che appaiono o si giudi.ca 'flo ri– soluti-ve coste. spesso all'urna- d'lScorso che tanto a ve ve scandailizza:to i ·benpensan,ti e nel quale egli avev.a osalo Nlserire aa :Cr&seche, se Ti– be.ri0 aveva a'V"llto la rele!liv:.i !ortiuna di 'llrov.are fra i suoi cahrnmiatorJ 'llll gra:nd,e della !orza di Tacito, Stal.:,:) s'era dovuto accon•tentare d'e-ssere den,j,g,rato da un Krusclov? Troppo vi.gHe era il suo senso dell'angosciosa proble– matic-Hà dell'umana natura perchè si possa pretendere di impI'i.gion,arJo entro i poveri schemi faciloni delle nostra po'lemica poHtica: si 'J)e'llsiche l'uomo id. quale nella soo Sto– ria della letterat,ura latina ha dedieato pagine e pagin-e a Graio Grocco; a costo di tuilbare ·l'ecooomia comples– siva deH'oper.a, è il medesimo uomo che nel suo dnsupera~ bi!le Tacito 00 reso giushl:zia a Tiberio e non s'è ~ascdafo tra:sicinarre d'ali-a facN-e dema– ,gogia tlibeJ: :tarfa.ma ha posto a n,u,d-ole defrciecze ideolo– giche e pratiche dell'Oppositi.on sous les Césars. Proprio in questo acutissimo senso del– le umane oontradd:izion'i. pro– prio :ial questa sue assoluta, 'Vligiqe fedeltà ali ~ren.zi0'llo huma11i ,nil a me aJ.ienum p-U,to. è la mo'.Ila che ha fatto sc811.– ta:re i:l suo PE'-lWero cri,tico a una rev-isione e :r:i,vend!i– ca,zione del'1a :J)OeSie.latina qua"le non si e11ama:i avufa e per lungo tempo '?lOn s.i a,vrà, in HaHa e iuori. Poche opere come la sua sono cosl armonich>c e coerenti; e ne è del\i,va;to 'll!11 defi'ltlti-vo ridd– meneiooemento della civiltà e d-ei11e1et,terat>ura cli Roma, si,a come a-1tezro di si,gn•iifi~– to. sia come gradua toria di valoni, sia come sce !J.ta dei mi.g.Lior-i angoli v.isuo•ll.A'flzi– tutrto un severo tiroci.nio nel campo della ipiù airdue. tido– logia tormale, secondo qUcl.la disciplina normativa cui non dovrebbe sottrarsi -nessU111 gio– vane che pur si senta Ach'i!fle in S€~10:e f•wrono le riicerc:he su:l testo di Arnobio, iprecor,rentlii l'ed'Wione critica che costii.t~ tutito-re. u110 dei migliori sosteg.ni delit'asue lama di :filllologo;e fu. I}elle ricerche sul Tieste di Seneca, iJ primo a<vvio atl,a ,r,icons-i– der,azrione dell.a storia del te~ sto dti Senec-a tragico. fuori da-:JJ,ecoloam,e d'Erco:le fiGSa– te d-a:l Pei,pe,r e dal Leo; e f,u le nuo"la fecond'8. irn,po– stazion,e de'l!la crJ,tioa eu.1 te– s,to <ti kpuleio. M-a già la sce-lta dei testi era indicata dai più pro1ond1 ori'OO!tamen– ti critici e s,p,i-ritua'H. E ben presto - punteggiate e sot– tdhlneate da quelle profonde va,riezioni origin-ail,fsu'.IIJ.'uma– na 'l'\aitwr.a, cosi adeg.uate a,llo spirito con cui .il M.a.rchesi ri'Vli:veva la poesia de1il'età im– periale ed ereditanti da que- e A.ragon, trasfo:r.mait: J,si n a.t– ttl-vistd mill.4.a.nti, di un André Ma:Lrawx, ana:llste profondo della tr-agùci'tà de11-a condi(ion h.um, aine proprio di\1'118!l/te la fes,e doeil suo più aece5o estre– mismo. una cul tU'l"Q siffatta non aveva il cMTitto di mera– V'iglia:mi di una con<=0mitanz-a d'attegglarnenti che poteva appanire co:n<traddrittoria solo cl erav.amo lasdati andare un ,giorno ai ricordi foamB:i-a– ri, a,i,gomen1.o nuovo ai re·ri i'nco,.-i.1.ir.i che ho 8'V'Uto la !or– tiu:na d'i .we-re con lui e che, per le loro incompa:ra– bi1e S01S1tanz.a umana. mi ram– marico non fossero più tre– qtrenti. A•vverbil con W1 bri– vido che sop.ra uu terreno così congen•i,aile al:la più ge– ntiuia hurna.nita.s lalliale ila sua più pro:!ond-a personalità sba- Lilli Romanelli: "Composizione " a coiloro che a·vessero vo1u- to giiudi,c,arla swpemtici,aJmro- te come una mera ,giust•a:ppo– sizione di o:rie-nitamenti con– brast.ami e, nella loro intima genesii, ir.red:,uci·bH<i l'uno aij- 1'eJtro . .Ma chi può a,rroga.rsi il diritto cli esigere U1J1a 1red– d·a lucidrità di giudoizio sto– rico in materia cosi scottan1:e come il btmbinoso Wtto di ide-ali e di fedi della nostre traw~fat.a età e specie in uno 9Pirito ohe a<Ve'Wl aseor– bi•to come nessuo a.ltro l,a ce– ri-ca esplosi,v,a del senso dnm– ma<l! i.oo d ell'umano, che la ci– viltà llette.r.arfa dli Roma con - tiene per chi la sa veramen- te llltendere? In rea1ità lo equivoco è nato dall-a eo'.IH-a, rand.da !I.dea fissa che le oud– ttma classica s'identifichi col cliché wialck:e1rnanndano del– i 'eqt.ti :hibrtio e de1la serenità. che è già da cirCO&Crivere e in<ttttdere ".ki una ma'l'llier,a. tutta ipatm.col.are, se epplica- 10 atla ci'Vlfil1à ,greca, ed e assolutamente fuor dl luogo se d.mposto ailla ci'Viltà lati– na, -pe.rcorwa dai fremiti iln– mand deUe fotte po'.litiche e sociali, dal! 'bnlv-ag-llo della or~one di ,u:n impero C06l VQI'jo e smisurato e del– la scoperta dell'umano come a.ievwto d-el processo d'ad-at– tamento e git1Stitiica21ionedel predominio dli una .gente su ,tante altre; sì che, fra Ie ~ scoppiettante piro-tecariea del– la fe,ma pl,a,utin,a e la co,m– medi,a mtl.mista d·i Teroolllio, pewasa d,a così profondo sen– so ·dei contrasùi etici e psi– co1ogicl, :!:re il tur ,gii.do tita– wismo d'i Accio e il ciclopico pessimlsmo di Luorez:io. spi– r.anfo aura di ca.tastiro.te co- 6miea, tra l~passion,a,to iJ.i– •rismo ca twliano e •la pagina acre e coripos,a di Sellusbi.o. esaJ.an,te il greve odore de-lJe più violente e passiO"naH lot– ti faziose. fra la plastica e va per rirvclarsi. e rimasi SCOS60 nel più intimo qu-an– do. elle parole con cui io rieV'Ocavo quel miracolo di forza e purezza more:Je e di sapienza educativa ch'era stata una Madre, egli rispose Con le Ja,grime e i sim.g.hiozzi suscitatigli dal ricordo di que1Je s.anita donne ch'era stata la Madre sua. sfi 1 br-a– t.asi nei sacr-iiid· più duri per mantenere a,gli studi quel fi– glio s-prizza-n,te ;,1,ge.gno e morta prim-a di a-ver e-vruto la consolazione di gioire del pooto insigne da lui co,nqu:i– sla1:o nella scaJa dei V'81ol'U nazionali. Non potevo cer– tamente prooacci.'8.rmi indizio più prezioso per indust.ri ,a,rmi e capire ciò che a molti, ai più. rlusci-v-a, e 5arebbe con– ~~:.a1p a riuscire, i.nspie,ga- S t ud i a m o le progressi"'l"e man:i:fest-a2=:o .. ui di que'.hlo spi– rifo; e ci a«or.geremo che i'fl lui l'ama'l'a crisi spiri·tu-~e dclla giovinezz,a era stata be– ineMca di W1 approfondimento uma:no p-rodlgiosemente va– sto. di cui le personali rea- 2ìioni e,rano tahro~,ta ,aspre e ·pungenti proprio ex abun- dantia cordis, proprio per la tendenza ~u·espa,1s.ione e al– J'esubera'fl'z.a ch'era ti'l)ica di quelli.a generosa na,t:u·ra. in– cMne a giustiiicaxe, a com– parti,re. e trascendere con un sorriso di comprensiva supe– riorità. ma non a dimentica– re e a nascondere. Per lui, e! di fuorJ die.ifac;tidiosi sche– mi della 5toriogiraffa maorxi– sta (sempre co:cci:u111amente P.ropagandiBtli.e:a e ipolemica, e n:iltà.do.lor-osi ·bag,n.i di san– gue. per ;J'iruiiduci-bile contra– sto degli umani egoismi. E se 1,a arisi morale della sua gio– v,inezz.a Jo aiveva avvia:to a que11.ascelta, se 111eùJ.a maooic– ci-a ma«hi!n-a 6'tritofatrdce del– la dd.ttetu:ra burocratica so– vietica egli ra'VV'isava. No a,ppaS9.ionata il1uslooe, dli. mez– zo ,per a'SIS.ieurare 'la libertà dal bisogno, e qu·i111d!i la ve– ra primorxM,a'.Jie libertà, a tut– ti i reietti, l•a sua più auten– tica aziO"ne J)O'Utioaera PlllI' sempre ispireta ail culto del– la Oibe.l'ltB remza specifi<:,ari.o– ni; J'uomo che si aug.uTEtw. d,_i :fiini'l"e i suoi .gJorni in u:na cl,inica a.fflidata alla sorve– giliar:izadi quegli « .mg,eli che rono le suore», che a.i coe– tanci lament,a.. 1rti l'limoailz.ie.Ile dellla vecchiaia rjG,pondeva i'll maniera sorpr.enden,te con uno speranzoso appello aHa Provvudenza, l'uomo che era ste to tra i -primi tr.a. noi a 11ida·reinc-re-rrrentoallo sbudio degH autori criGtiani a,vreb– be certo potuto compfa.cersi di prevedere che il suo fu– nera:le si svolgesse fra due a·ld di ba11diere roose, ma i1n que.01ito iJ suo spirito. i'll quel– l'adunata di un proletariato fo~1:,~en~or~z:~ s~= 1udeva di r.M:rovare le con– tìones popo1a-ri dell'era g,rac– cana o ill popofo cosciente e generoso vegheg.gjato da Gi'llSeppe MazziJl'i e da Gio– suè Carducci. Se 1a dittatura bo1scevica si fosse in&baurata ì<n. Italia moo<tir'eg'.liera a:n– ror,a in vite, sicuramente i sopr8'V'V'issuti do arvrol:Jbero sa– au:ta<to,presto o tardi. !ira i ribeni, fra i ma-rhiri del],a li– bertà ipoP, tli.ca e sphl'liitu..a)e, vero idea•le di tuitrta la sue esistenze. E 1n tondo non era r!~t~/1 ~~':~1~~at!~~= i regolare, cui erano concesse j perico1ose libertà in nome del , 1 lustro che- egli arrecava a~ partt,to, proprio quell'ul1limo sta certe estrose badineries formati e tutto il -sapido, ch!iarooou-r.ale .imrposto stili– &llico. c0ttne Il Hbro di Ter– si.te e Il letto di Procrmte - ecco le prime rive1,a,tnici ape:r– tu,re su~ a:uto.r:iche ail oriti– co a,ppaiiivamo come i più ccmmailuJ ,a.ti alJ.le sua iruter– pretiaz:iO'Dedelle poesia 13'ti– na, 1n ch:iav-e di ni,v,aiiubaziio– <1.e d!i v-alori al'ltistici ma am.– che di riconoscimento di una pro.tonde, r.i'Vo-1uzionaria so– gtanza ,wna:ne, che d!O quei va– lori era lll'lasfii,gUJrata ma a sua vo-Ha 1i d·e1:erm'm•ava m fo.r– za detna su.a stessa soV'v-er– titrice pot'enz.a: il protillo di M-à<rzi-ale e l' intrGd'llzie,ne a ,una versione antologie.a di suoi. epigrammi. i pro.fili di Petronio e d1 Giovena:le. Fi– nalmen.te . dopo tanto sdeg.no- 60 oblio. 1n cW :l."It,.a,li-a, schia– va de1 pregiudizio ol..assici6ti– cc, -a,veva tentrto la J.ettera– t'll!I'a deN'età im,perda·le - a d•i.tferenza dellla F.rétncia, sem– pre sensibile eUe esperienze letrrerar.ie escavatr.ice della condition httm<tin.e e le,ga,te alla, pro01ematiea de:l d•ram– ma quotidiwo di sapore so– ciale e reali5tico -. vendv,e,. riccoqufat-at.a e genialmente estesa ed a,pprofondi1.a ~a co– noscenza de.1•l'etàcruci..a~edel– la civ,il•tà di Roma n~ suo destino doi metiropoH e dd crogiolo di nuove espeni.en – ze 'llma'Ile. Se ,un'età di tra– passo e d'incipien !'e deeeden,_ za può esser con-side.re.ta pa– radi, g.ma <tica per l'um-an,a co– scienza, per la stessa rl:cchez– za e nov.ità dei suoi fermenti., questa è •propr,io iiJ. cosiddetto 'Periodo argenteo delle 1et– teratura 1at1.1a. che nei Guoi ra.ppresentan·ti me@lio qu·a– .J.tficati cootituisee il rr,i~ti– ,glio dJ ttrbte Je intu'l.Zioni sen– timen~.ali e mo,ra:li e di 'Nllte le co..rrispettiive rea1fam.zioni -a.rtistiche che svim:colano la I ciV'iltà latil1a da'lJ' iimmoblle fedeltà ail più esteriore sche– ~ doel. classicismo e Il-a pro- pongono COme insopprimibile i'flouba-trice del motivJ anche più arditamente a'V'8il1Zia•t~ del– la civiltà moderna. ' Questo scoprl e c'insegnò il Marchesi, col 6'UO foerdva– bi;Je eenso- dell'umano. e da quel periodo stor.ico non si d-1.•pa·rtì <per tutte IJ.esue ma.g– giori mon~.a:flie. Col Tacito ria:ffron,tò ab hni-1 il rappor– to fr-a lo storico e l'art:i.S'l.a ne.lile ipa•gIDcdelle Histori.ae e degli Annales, inquadran– do mi,rabilmen,be le grandezza della poesia t•adthana n,e'l:la I prospettl..va del tre m end o dramma politieo. sociale ed id-c-a'le di Roma. e come eSJ)'ressione magicame-1te fil– \:r8'l8 da.i. modi slle6Si di q uelila paarosa cri.si; col Seneca ad-– d'itò queHo ch'era per lui iJ vertice di tutito il progre9So della civiltà d1 Roma dello W.stamca-biJ.ee.ppro!ondimen1o del'l'um,a,n,a111at•ur.a e del suo tra,'V'El!glio, cio'è nella SCO'J)er,ta de:JJ.a 1,u,a iintima. p.rovrv.id' en– zial-e vocazi001e. E cosi oog.n,a. va H suo indi.rizzo critico d.a quello dei pulli esteti, cac– cia,tori di -farfalle iilelle ti_o– x.irte 00,uol,e del!la 1drica •Pu.nt e ineunnlli del profondo tor– -me,:utospi,ri,tua1e da cui ma– llurano le più W.ite conquist'6 -anehe d-e'.hl'.a.rbe. E iina:1mente sfolgorò 'l'lel ,pai1lidocielo de– ,gli studi <li latino quella Sto– ria de-lla leU .eratu.ra latin.a, monumento insigne JJO.:O km.– to per mole o per oov,mb– bond-anza di erudit-e nota1lio– t1d quanto per straordinan-fa. I"icchezza di acume psicoì'\'.>Zi– co e di wnana esperiena:a, cioè dei mezzJ. più acconci per misure.re quel che c"è d:i nuovo e di eterno nelle pa– g.i.m.ede.gOi ,autmi seri-venti 111e'.lla IJ.~"'ll'<l di Rom·a. Sarà consentita - sper-0 - a chi scrive U!ll'tir.ti.mad~•va– gazione di ca,ra-trt,ere perso– nale. Ml sia permesso, cioè, ri'COJ'dare che cosa signtiiro in quegli enoi del te<r:zode– cennio del secolo 1 'improv– V'isa appar,izione d!i qucilil.,a opera ri,velatrice per truitbi i glov-an!i non i,n,sensi:bili ch'e allora compiv.a,no ,g'li s'lud<i supeniori o. conie i1 ootto– scrj,ho, H avevamo appena cOnchiìusL Era app,aTGa :ffurra!l– menl'e }a luce tanto agogna– ta ohe illum.ici-ava e lfivelevia queH'hortus concl1i.sus d'e!Ha poesia fatina, in C'U!i pure tlllt– tri. si dcrvev,amo e,~re co– rn,e in una specie di obb!l.1,ga– tO!Ifo cortile d-a passeggio per reclusi! Alltri maestri ci a,ve– veno m.iira'bilmente filllustra,to ..,-ol'ta per VO'lta mol<l!i. dei ,groodi .a-utori, ma 'Pl'OP:rio que:H.ì. più ind~cxlubiilme-nrte cong,iunt:i ai vecchi id-eali di un a cl'36SlcHà esemplare, a-vuilsa,proprio per J,a su-a so– lenne, inatbingl'bile e darripe– tti·bile q-uadre:!tu1ra.d-aIT.le atJ,sie e d.a.Tie velileità oreaitli.w del– i'anim,a modoerna. La storia d-el Marchesi, COJ'OO.amdo le 6COperit.econsacrate nei sag– gi. ven~va invece a sposta-re l'esse d'-equ·i.Jl,ilbnio dd. tiu·trta quam,ta ],a lertera.twra latline, face-ndo ·propendere l'•atrlen– z.io -né VétsO l'età più recen,te e 1e sue sconc-ert.an ,ti scorre– rie cin zoue fim alldora ignote o J)()(:O batbute deG!l''Umana .geru;i'bfilHà e colorando doei s,egmi più ti.'pici &i quelle. più evohrla coscienza spi.r,i-tua:le e ilebte-raria anche molte fi– ,g:urededla cosiddetta e1à clais-– slca che meglio preannuncia– no quehla !atti.va evdl'UZiOire: Lucrezio, p. es., Sa•l!iustio e Propertio. Ci se-nlimmo in– vesititf de 111'13 fresca ventat-a g.ra- vid,a di polliine, «a quale sembrò t:rasportairct di slW!cio io paesi noovi e merav.i– gliooi. ,i.n. un'aimosfe.r-a v.ivd– diamente prtimawerile. Jm. quel– l'ilQ,urrmlazione a md.imizza:re deti!nitj,vemente molifli.studd.o– si (p. es. 11 M·annoI'311.e e il SlO'ttoocnìtto) &llo studio amo– rooo deBa òletter.ahlra d'età i\U•pertia:J.e, sia pwr ,t,aii,volta in nome di c,:r:i reti me<tod-icid'i anbra ispiTaziooe, ma ad o,gni modo sempre in conseg,uen– za dclla decisiva vdra-ta di bordo crunp.iuta da1 Marche- Concetto Marchesi ~~ vr~e~g~r~:~t!ii~!~ov~i ~~~~~) ittg~~~~~P 0 Jt~ I~O~ ~~~l~~;e edJ ~f~~~d dili~ nie.re sul rpiano I>i.ùsicu,ro - ~rittori susseguitasi dall'ini- Barnabooth >1, il suo capola- cata storia di amori di un quello delle espei,ienze rper- zio del Novecento. voro ed uno dei libri più im- giovane trancese, Mare Four– sona!li - di quaile generosa Quest'autore sempre messo portanti, più ricchi delle Jet- nier, e due inglesi madre e r,icchena d',umand sensi fos: un IX>' in disparte per un'ec- tere francesi del nostro seco- figlia che a distanza d'anni lo se dotato qu~I so~ :tira il cessiva modestia e la facoltà lo. I versi solo, per qua~- seducono gli cedono I1UT ri– grendi f!la~m •. nel s~'?oreg- di poter viaggiare liberamen. to meritino di essere r1- manendo inafferrabili. II lun. ,gi!a,re .ig:li sp.iriì;i .C?11 un airmo- te seguendo la propria ispira- cordati. non gli avrebbero go racconto bagna in un chia– ma d•i.sug,gestiona. ~~j coa:1l) zione attraverso l'Europa sta. concesso il diritto all'immor. ro scuro tipicamente britan. C?I"rentl allo ~po -e a P\, bilendosi per mesi ed anni in talità, ma e Fermina Mar- nico assai suggestivo. Sl:cura elev~~C\le sull~ ; 0 a. un paese Qd in un altro, vL quez )>, (< Amants, Heureux In « Amants. H eµ re u x ~un m~tatoo ~i!151:,S piÒ. vendo quindi lobtano dall'ef- Amants )> e naturalmente Amants )' è a Montpellier nel iov~i .:i.~a,nn~compiuto, as- {ervescenza e ~li int;Ti_ghid~l « .A: O. Barnabooth » questo cuor~ del Languedoc che una !i-curando ~ studi di latino mon?o letterario pangmo, più d1ntto ad un posto d'on_ore mattina d'estate col 5?lleon.e un assiduo contatto col tra- t!ird1 per una crud~le 1;1alat.. .nel P~otheon. fra~cese ghelo che filtr~ tra le .persiane 11 ~:~~~aa r~!~~t~~~~ !~ :ea 1;,l~~~;a n~~fahi~~~~ ~~r;er~~cr~iè ll~~~en~~iit~~~~ ~~f;1~~~!~ ~e~ta q~~1trdi esempio mci1:atore. Se g'l'jm- d~ ed .ampi~ dimo~a çella sua opere di poesi~. due ragazz~, Inge.b<?rJ e Ro- ~!f.!tà~1~.1api~~f; ~~ra~;u:lt~ 1 cre 0 ::n~~~o e~~;: seg,~Toe lo~efW{~~;~i ~~ ~~~ae c:~!\~tdo~i;ea;~; aiitro motivo, un dfagusto (•non ticati per essere sempre sul articolo che è forse il più l'ultima volta prima che esse conof~ato neppure a se stes- proscenio parigino in prima acuto e comprensivo il più lo abbandonino per vivere as. so) per l'i•rrimedi®ile asce- fila con esequie nazionali al- affine all'animo di Larbaud sieme il loro amore. L'argo– sa delle bestia trjonfa.nite - la fine. Egli non ha mai avu. che ci sia stato dato di leg. mento è trattato da Larbaud anche tJ::-a ~ ,aif-fllie.ti . a-11,a to _,l!I'andi tiratur~ ma .la ri: gere in occasio?-e della mor- c~m grande discrezione e 9e– cau.sa CU1 egli sera ded:icaito chiesta e la vend1ta det suoi te la poesia di Valery Lar. l!catezza. Tutto è suggento - a,vevano da. lungo tempo libri è rimasta costante. La b~ud nata sur un fondo di attraverso lo sconnesso eppur ~ m~o 'fervida la s_ua at- e Nouville Revue Françai5e,. malinconia non è mai disgiun- logico susseguirsi dei pensie. NVI'tàdn _slludl~, se d:1 nuo: ha ragione di onorarlo come ta dall'ironia. Malgrado i mi- ri del giovane che dopo un ;r a ~e:~ 8 ll'à~I sok>n•l~lc~~iuno .d~i ~uoi. maestri. . lioni che .apparentement~ lungo e movimentato amor1:: \ st ruttiv} a~agt:~•h~~i~~ m!:~ 1 ~~~,~~bgf~;oondi~~\t ~;~rin:';1\u~~sag1f i~v~d?~: ~f;i~ala cob:lli~~;:b~~~c~~ n~1/~;~e adri Sad,J~tio e io care che quanti scrittori fran. no Arehibald Olson Barn~- nia su se stesso. « Am~nts. ~~~~cg:1°'~~~~ ~%"~; ~~~lod~ja~~~o l'~;~~e 0 ss~iez:~ ~~1\i ~u~~.n~f ~~~d~~~~~~ ~j~~~ J~r~ ~od~~ic;~ sua rc-pllgll.anza alla .lliica l'Italia, da Maurice Barrès ed do per l'Europa da San. Pie. ~amo:-1 esemp~ del _monolo'1? ora:cia~-a. troppo f.riigJ.da e Henry de Régnier ,agli albori troburgo a ~aranto _contmua- mtenOTe negh a~mi del pn– classicisti,camente calcola-te del Novecento a Félicien Mar. mente alla ricerca d1 un bene mo dopoguerra d1 gran moda per il suo gusto delle plù ceau e Michel Déon oggi, Va- che di volta in volta gli sfug- in. tutte le letter~tur~ e costi __ roventti avventure ,wnane). la , tmsce una specie di capola- ~i;}~?~~~!:~:r~.::~ IMA RTUDf LETTURARI ;e°ffv;~:r~~=·J~~~fu/s!~ h61 _dì ciò .che nella .~1~ra U U . cret Conseil » dove seguendo =::a def1a ~:ftr1ai!~ . it~fi! dc~~e:~~;:~~~ L;~~~ Qucsta gramitica saldezza del- Martedl 26 febbraio per la lo nel cogliere 1 caratteri ,sa- ta un ' mattina all'alba Isa- le sue ,conqimste _critiche e~a Associazione Culturale Italia- liet1;ti .del cos~me e società belle ! sogna di sposare più dov:uta ai.ta •Uo che. ne:.Il-a n- na Carlo ~.o ha parlato allo italiam. BrancalL tardi Irene, il monologo inte– cerca egloi. ave-va .il.mpegn-a1oEli~eo. sull m!eressante ten:ia: In complesso il panorama riore assa con naturalezza M•te Je sue qualità wna'fle, .,D1ec1 anni di romanzo itaha- della narrativa contemporanea dall p • 11 t pe so che aveva serirtii,lo e testimo- no (1945-1955) ... si presenta abbastanza ricco e adP!1!Df a fto e;za. r - d~~ ~:i,at~::int=~::~~ niRJr~~~r;:;a ~,gtl!o d~=~s/di ~!~f~m~ !:g~:.i~~ 1!~fti ildi n=; ~i~n~.di ~?a;~f~. Qua;ct~re~t dei va 'lo.ri. d-ell'h.uma-nitM sia fermento Che animò i no.stri rappresent~zion~ della vita che de d1 rom~re Let~e!l 51 t:o_- ~à,T8di:;1~~€\~~a dT~;; ~~~i\t:~b~i~ cg~o{li~~cf 1 ~f r~~~ i-~~~~Pf~v~~~~~~p~~\~ri~J~: ~ri~;;;:~li .st~~i~ e:~:~: i~ ~~t~1::~1;:!~ \~ ~si~:;\ 0 <ilb:U~~l~o!~g~ade:tf ~~o~elJ~~~~i!c1~~g- ~~~~t ~~el~hba ~;~11f~td/~arigt ma !lisl:ic1.dei moltli., de-1 trop.- e ahimè anche molte di quelle rentl.,. al Soldati e Plovene Sapei:ido d1 non avere la fo_r– Pi A-rcadi che, ~a poche 1.or - speranze si sono rivelate ef!l- tonnati alla scuola del grande za .d! mante~ere la ~ropria ~u:lelte male ~·~ e ~- mere. Non c'è stata rivoluzione romanzo ottocentesco. a P~ato- d~ct~tone se rimane n~t p~es. ,gio e,v.uJse. nelle..mbito di al- né rinnovamento nella nostra lini che roll).pe la sua pr1gio- SI dt. Isabelle corre dt prima ~~,tf~ot~~km~r~'.:= ~:!~8J~~a a ;e:r~~o pt~1:~~c~u: ~~a s:fo~e~::tieati!iuc~~enè~o se~ vt:!~~ 1 ~ì\! 0 ;~atlt~~~e ::; e.ono 'l.11l'dil 1 usori-a b819e .t~e- guerre, guardato con Ja in- condo Bo, un bel tentativo di prendere un diretto in par– ~~a rpe! 1 .e il.oro onruzust iehe giusta severità con cui i figli compromesso tra un mondo in- ~nza. Vorrebbe andare in Si- dilettazion'l. guardano, finché sono troppo c1lia ma c'è tropJJo da aspeL _'l'utto questo io. pens!lvo. giovani, all'opera dei padri. La tare, l'idea fissa di Letheil è dietro un velo dd legrnn~. narrativa di oggi è legata per di essere lontano mentre Isa- mentre ~evo allowtan,airs1, saldi, non interrotti vincoli a belle ancora dorme. Il diret- en•bro .ila citi.azza ec-arletrta de.\ q.uella di ieri, con la quale tut- to in partenza è quello per dr~P'l• ~a wuera-ta,.sa:l_m-a d'l ;1 i nu?vl scrittori devono fare Taranto. Durante un giorno col~ che.ra &teto J.1n01t.atore 1 conti: questa è la tesl di intero i pensieri di Letbeil ~i;zz~~r~ ~~~ 00 .:i~ ~ ~~· ~. ~a~s: 0 f~~~~aht~li a~~{:: ~~~~l~o~nnfs:~!fiear~!:t: !O$~~~a d: ~~~kll d~~ ~~ sa~:~oripiÒhe c~~ g~i:snJ h::~ di tanto in tan~ come con. tempi: che una folla illebte- siano disposti ad ammettere trasto sogna la. g1ova!le I~ e.ne ra-te. sLimolata (ed it pe-rcltè Dopo Bacchelll e Palazzeschi pur. sapendola 1rragg1ung1~1le non, sanno) a.1:l'odio,alla bra- che rappresentanQ, di ,!ronte al sub1s~ono <;:ome una sunm. mosia d-ella vendet.ta e della peso volontario e calcolato p:e.sst<?ne e:memato~afica; le ~;~e, ~i .c~s;~~:~!~~ f~\ 1 t1m;er!~rr;t~~:. Yipe~fm g~f; ;~~f~ode~~~~i~~~fe.d~~~f~ morta:li d1 ';111 uoi:n,o,_che n.o: della libera invenzione, viva deU~ stazione-me ~e.lla Cam. noste.nte gh. ~~v~ t_.ait~ di una sua vita spontanea. Bo pania e della BaSthc~ta eh~ e propa.g8111dt.sttoi d1 cw egl!i. ·passa in rassegna gli anziani il treno attraversa pnma d1 stesso exa stato vd:ttima. ~1,e sottolineando U loro valore di raggiungere !'Ionio. a,ve.v.a SOg.t'la_to se m3:i, :l'ele- testimoni e dì esempi. Primo in ritmo ed il tono dei tre veuonc. il, rISCaotrto sp1ir1tiuale. fra tutti Alvaro, poi i fedeli racconti da annoverarsi fra ì ~me ve.r~ce e su'Pl;eimo ~to della memoria Angioletti e più originali della letteratura d am~r~ di tut~a wn ~: 1~n- Bopsanti: Gianna Manzini la euro a contemporanea sono ~~:P;~1:;! ~~ te1~~n!i ~u~o~~~!~!ll~a~~J/~f:n~~l~ a~ta;nt.e poe.tic.i E:d evoeati- buono, del s.mo e doeln(llbille, ft che si nasconde dentro la Carlo Bo VI. ~ artista VI SI nve.la nella ~~~ d3!.. ~= ~:ari ~ua 1 i~ripet\b\le ~~ttlc;me; timo e una rappresentazione ·~~!\~~eo c~~1 0 e~~i: 11 t EV~ delle cultura considerati co- d:isst ee:an a ore ic ssuno sociale; a Bigiaretti p~rtito lery Larbaud ha pronunziato me unica. ~ perenne 111ota empo. . . anch'egli d3:1la.mem?ria il ~ul la parola « dilettante» essa dist.ioitive ;::iel pi-aitto griigio- pi al.cuoi silenzi degli ultl- apporto egli, msoddis1.atto, u- va intesa nel senso laudativo re de1ila massa um.a1J1a.Que-- ~ a~nt Bo. si d9ma1 ;1da.la ra-: robustisce col sangue vivo della datole da Roberto Papi in un .sta era si ri.oh ::i.udeva, comie g1one. la r!nunz1a d1 Bilench1 realtà. difficile e brillante saggio un' inerorabile ma'l"-ea, sulle e quella d1 Vittorini n.ascono Quel. eh~ manca sppr3:tutto pubblicato sulla rivista fio_ sa~:cf:~a: a i~: pi~i i~~~~ t i:!u~~~l~à nc~e e~~~ ~o~ci'~tiB~~èus:!!is~crd!~!\:~= rex:itina ((Letteratur.a )) e di ~ , t ha mantenuto i suoi impegni e spettiva generale: pur notevoli, cui n~ssuno O quasi sembra eva lo smairr1mento. e Jo non offre più stimolo aHa scrittori come Tobino o Cas- essersi accorto perchè Rober– fgom~to df dn-aut:agio nel- fantasia? sola gli sembrano fuori dalla to Papi che è un «dilettante» c~~~ ~ni/i~ie:i/ 1 una so- g1~rtf:~~~{:asi~r~~ap:tallf 0 ; :~s~J~ cfte1:ea~~~ru:if'tès~~;;~~~.~~r;:,e ~~f~~dè e<;Ie1Wnnf~ ~d si :ri,g,ua:rdo a,Ua considera- r--------------------- ETI'ORE PARATORE fantasia era Pavese, il più acu- nali. Nel suo rapido esame il essere scoperto più ta~t co~ critico passa in rassegna tutti grande verg~gna per noi tutt, gli scrittori e le opere che in che non abbiamo saputo valu– questa nostra stagione lettera- tarlo in tempc. Ogni scritto ria segnano una traccia: Ber- di Valery Larbaud è i! hu~lc nari e Marotta. Prisco Parise non soltanto di una lunga m. e Pasolini (il cui - Ragazzi di cubazione ma di un attento vita .. è definito picaresco e ed accanito lavoro sulla pa. religioso) Berto e Calvino, Ji:ina. zione del 5igl.1ti.iice-to e delJa CRONACHE DEL PIACERE st-r,u,t,tura stessa defila cultuN leti!eroa,f'i,a in Roma. E ,per chi scrive. e.~fa. rivel.azi001e a•bba– cinante di tutta una nuova, pe,netren1te maniera dli pro- spettar.si la ciiv.Utà e ].a spi- (Continua da pag. lJ ~\tut~!~t ia~g=e \l':nS:~ ~t1~eal~~~e~~~tl};; 0 t;ri~a f~er~~:, ~1~'~!~~~o, anticipare ~~~i.fez.i~~id~i ~:~~Z In un giornale le(terario, dar la parola allo sport drammat.ici perc:hè, si a•,~iu•.l1- vuol dire affacciare aJla finestra asino vivo perchè se una -sconret1tan-te So-~presa sdottori la morte o, armeno, faccia morire i dottori. d,i ord·ine generale: in quel- Non daremo l'addio a Coppi. In principio era una l'eypera magisbra:le, ma spo- parola, il suo nome a sè stesso, il suo cuore, il suo gli,a di riferrirne-n,t:ibibliog,.l"a- respiro, la sua meravigliosa scioltezza, il volo: ogni ~~- J'!m~'<\:~~u~t:'ll:~i:~?; volta una pagina bianca da scrivere, mai appresa, s'era dag;nato di racco ,wlie.re mai ripetuta. I1 suo lauro è vivo, appena staceato e CO 'Jlsa:or.a.re i,n una norerell- dal ramo. Magnifico •è lui più di tutti i rettori del la laudati.v,a, il nome 01SOwro gregge. Un giorno, l'ultima pagina resterà bianca: ma di UlD. ,p:r:iinci,pfanote per un suo della sua esperienza, della sua inimitabile tecnica, la<voretto su Ba aOIVclla in egli non potrà mai atJpropriarsi per un titolo defini- !~~:10~r!iT J~i~t;-1~~ tivo che non sia da rimettere in gioco, net piacere dono letl.ficente e C();l'lrobo- del gioco. rante di -un-a cosi aimbita e Come s'impara a creare dal nulla una parola e:he Nlatteea segaJ:alazio-neda par- non sia stata mai scritta prima? Domenica prossima, te di ll'n'eutorità così ec<!el- dopo il derby milanese, chiederete invano a Schiaf. :se!za ~~~pe~= l~~ ~e~ fino o a Liedholm come hanno falio ad avere, cosi mo or:itlco che 1o a•veve de- leggere e spiritose sulle spalle, le alette del genio. ginato di un i1Jlcorag:gi..ame• 1 to Sarà cosi facile portare al piede le idee, dirigere la cosi lnconsueto foose sta-to palla nell'attimo stesso - luogo-tempo - del cuore ma.i scambiato neppure un e dell'occhio. Facile dopo: ma I1rima? L'ineffabile è riigo che consacrasse- J''.in,izio già avvenlito mentre: si compie. C.~. Gadda ~alla crudele fan- Valery Larbaud è stat'l µn tasia aggressiva. . . . letterato nel senso più uobile Co_ncludend? con un g1ud1z10 della parola ed in un pt?r5(:'– P.essim.istico il . suo esa~e Bo do barbaro ed incolto come U nconosc.e che il ~a_gg1or re- nostro dove anche da pnY-:e di sponsabile della. cnsi ~el no- quanti scrivono su giomsii e stro romanzo .è il pubbh~o, as- riviste la parola « le.r.reratn )> sente dalla vita letterana del viene con grande insen!p,tez... nostro te?1po; è la m~ncanza e za adoperata come un teimi- ~~e~od,/1:~i;:~~~a~~ ':1! ~~i ne spegia,~ivo _o C?.n una ~f~- rivolgersi; sono infine la delu- matura d 1roma cto v, scr t,o sione e la solitudine che nei a suo grande oi:iore. Come ,1 r.~ 0 :i~~ :~~;\~~m~didiesae:~ ~u1~e c:i~~~e~~e 0 ifàt~i~ ni fa · ma di-. lui e poi nello stesso · OLGA LOI\IBARDI K~1~idosfe~or~~~o 1 Ji~~p! Leggete LaFiera ~~r~n d(d~;!~~l~a,~po,~~t~~ Ora forse intendete: queste « cronache del· pia. Se mi son lasciato a'Ild-a,re cere)) - gioco ,vacanza. sport e anche ironia di coc. , l tt I 1 · d di il' od colo che si vuol bene (figlio di mamma. figlio di :·onI'f:ta~ per ,~~.~i1n ~~ mamma!) - s'impuntano nell'impertinenza di la. I 1(\, (\ra r1 a lmlOto di bassa vaiI11Hà. la sciare almeno ai figli - come di.re? - la tecnica mia modestissima persona al- della libertà, ozioso. Valery Larbaud fu in realtà durante molti anni un accan1 lo cosc11 •. : 'IZ.ÌO ::.O lavora. tore. Ma il suo lavoro di tra. duttore e di scrittore non lo fece mai pes2re su nessuno cercando soltando di renderlo il più possibile perfetto. At.. traverso i suoi libri egli è di– venuto così per molti di noi che non hanno mai potuto avvicinarlo un vero amico di cui piangono la perdìta pur sapendo che grazie a « A. O. Bamabooth )), a « Fermina Marquez l) a « Amant, Heu. reux Amants )l egli rimarrà per sempre con loro. la doverosa ri'e'Vooaziolle dli ALFONSO GATTO !\l,Il. ,grande, ma per itestirno- '---------------------1 GIACOMO ANTONINI

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