la Fiera Letteraria - XII - n. 1 - 6 gennaio 1957

J Pag. 2 --------,---.---- Domenic-a 6 gennaio 1957 ------------------------- te trct esigenza religiosa e arte c'8temporanea è dovuta ad un mancato aggiornamento della prima o non piuttosto a un esasperato laicizzarsi della se– conda che. narcotizzata da bar– bari clamori cromatici cui fa quasi esclusivamente ricorso. risulta impotente ad esprime– re la raccolta e silenziosa ìn– timità del sentimento religioso il quale, per essere anche di– rittura morale. rifiuta di ri– rinoscersi nella lncomvosta struttura delle opere contem– poranee? Abbiamo posto questa do– manda a Rouault, introducen– do volutamente l'accento sui « barbarici clamori cromatici • che toccandolo da vicino. po– tevano farlo scattare e al tem– po stesso agganciarlo salda– mente all'argomento. • Ella parla di una sfasatu- * ra esistente fra sensi,biiità re– ., Ugiosa e arte 1noderna; co-nie N Ilo già detto, vi è ben più N che una sfasatura: vi è un « abisso. N Non pere/tè l'arte d'-0ggi sia moderna, essa è vivente: .., non è questione di date ·ma N di qua!ità. Così per i rapporti f'( fra arte sacra e arte pro– N fana. Non è tanto il soggetto N trattato. qu<>nto lo spirito e * il linguaggio con cui è trat– « tata a determinare H carat– • tere sacro o profano del!'ope– ., ra. Invano chiederemmo ad ,r Ing·res di com:uni.ca r ei quel ., senso religioso che ci pro vie– .,.. ne i-nvece dai prim.itivi o ad– N dirittura dai gra,f.fiti delle ca– "' verne. Penso agli epici pro– « fili delle composizioni delle "'caverne e a certi mag-nifici N abbozzi dei pastori primitlvl. • Si può essere religiosi e non • ca,pire 1111!10dl pittura, si • può pregare per cercare di .,.. capir niegUo, ma qui è so– • prattutto questione di dono. .. Forse occorrono doni parti– <t' colari, specialmente per ciò ,r che concerne l'arte sacra. • Introdurre !'arte moderna .. in chi,esa? Ma è necessario .. innanzi tutto che essa sia ar– • te e poì non è possibile farlo •• con un colpo di bacchetta • magica. Occorre prima di • tutto ctmare la pittura e sol– N tanto in seguito, al!orquan– • do si ama la pittura. si co– .. mincia a veder chiaTo. .,,, Perçhè l'artista possa of- • frire a Dio quanto ha di più .,,, prezioso. è n€cessario eh.e la ... sua arte non parli un ii-n– • guaggio estraneo alla ma.g– .ir gior parte dei suoi contem– • poranei. Oggi purtroppo v•· .,,, vi.amo in tempi a.ssai turbati. • nè si riesce a distinguere u,n .. cammino seguito con perse– ... veranza. Quando non si ha • plù fede in uno sr'a11cio spi- • r!tua!e e la forza bruta assai .. spesso vistbitmente o ipocri- • tamente prevale. ci si do- • manda se la bomba atomica • non sia forse per diventare • l'idolo dei nost-ri tempi. • Si discute troppo sui ter– « mini astratti, " Figu:rativo '' .. e '' subietttvo " non sono che ~ de!le eticliette. Ad ogni ista.n– .. te io mi sento subiettivo e • obiettivo al temtPo stesso. .. D'altra parte, per quanto con– .. cerne l'arte sacra non è que- • stihne di me o di altri. Esi- • stono t1ecchi c<>mpagni di cui .,.. oggi non si ricorda neppu-re N il nome. Non è ""cessarlo .. parLa-re di arte sacra, è ne– • cessario farne. Cosi si riso!– ·• vono le polemiche. Essa da • sola poi troverà il modo di .. entra-re in chiesa come le si .,.. conviene; in sitenzio. in gi– , nocchio. Non no bis. Domim.e. fl" non nobis. sed nomini tu.o , da g!oriam H. Quanto di a,ggressi<Vosta i,n agguato ,nel suo car.attere. c-0n– ferendogli di solito la. te,nsione di un tumulto o di una carica esploolva. cede ora il passo ad una umiltà sere11a. come nelle sue teJe qualche raro t-0cco di azzurro si insinua nel carnoso impasto del rosso e del aero e ne apre l'animo alle spe– ranza. E' questo il pu·nto ln cui J,a dolorante umanità delle sue Jmmag•ini. stagHate su oriz. zonti di fiele e di sangue, si adorna di un senso religioso. qualunque sia il sogg~tto trat. ta1o. · Ma vediamo più da. vicino cosa sia nascosto sotto le pa– role di Rouau.lt. 1'' innanzi tutto accettata. a•1z1 riaffermata !'idee di un ·uebisso » oggi i111ercorrente fra arte sacra e arte contempora• nea. « Perchè l'artista possa of– frire a Oio ciò che di più prezio– so occorre che la sua arte non parli un linguaggio .estraneo parli un linguaggio estrane•o alla maggior parte dei suoi contem,poranei »· LI momeu to attuale riflette invece unà si• tuazione del tutto opposta. Da une parte una produzione oleo– grafica. illustrative. accademi· ca, sostam:ialmen te pervasa da ano Spirito quieto ed episoàico manca di resp.Jxo e di morden– ~ capace di staccare l'uomo dalle terra; dall'altra l'e,,i,genza di un linguaggio più sintetico maggiormente lirico ed astrat– to, risolvendosi it1 forme trop– po accesamente polemiche. e qui.ndi laiche, troppo pri-ve in sostan2a di silenziosa umiltà. toglie all'opera ogni caratte– re secro quando pur ne con· &enta di assumere un signifl• cato umano. In entrambi i casl. l'opera di arte parla un lingua.ggio estra– :neo alla ma.g,gior parte dei co 1 1temporaoei. Sarebbe troppo facile insi– stere ancore una volta con una polemica contro la tradizione illustrativa ed oleogri.ftca or– mai superata da Jun,go tempo anche .se ancora diffusa in non poche circostanze. Da un secolo a queste per· te, nel d<>minio della cultura non si fa che scoodere in cam• po per scalzare le fondamenta di un edidlcio più volte mi]. lenar.io . e non credo che Rou• sultano illuminati, mentre Je· it1sidie perdurano numerose e moleste. <« Viviamo in tempi assai torbidi. nè si riesce a di– stinguere un cammino seguiln con perseveranza»>. Due • • scrittori L'arte moderna ha in!a t(I questo di peculiare: che, nata da un'~sigenze. riivo1uzionaria. (Continua dal1a 1. 1,aglna) nelle sue manlfestazloni con- sottraeva dalla pur piacevo– serva lo spirito e la tec•1ic0 le lettura di Gag!-i.ard!L, non delle l'i'Voluzioni: colpi di ma- ci sottrae In quella di que– no, esplosioni improvvise. Ire flducia e che ci auguriamo di leggere ancora dopo questa sua riapparizione dnpo tanto silenzio. FERIH 'AN'DO VIRDIA quenti mutamenti di direzione. sta Adamira donna arden- Quando si consideri che tale te e bellissima, attrice e L M d I ' tecnica appare come la più un po' cortigiana - come so- a « essaeg j arf iSil » adatta a rivelare e a carat- no le attrici da romanzo - perEr'coPram 011· • terizzare singole personalità, del '600 italiano, raccontata n I P m · t · · 1 Domenica 16. alle ore 12.15. non c1 s up,gce !l · !atto che con piacevo e alternanza di nella Chiesa di s. Maria in essa ven,ga preierita dagli ar- voci o dal gentiluomo tosca- tistl d'oggi. cosi >1nsiosidi iJ1- no Fabrizio e da lei stessa. Monte Santo. - Piazza del Po- di Id . , polo - durante la « Messa de– v uaz,one. cosi preoccupali animo~o racc_onto <;liavventu- gli Artisti., il Pro!. Fortunato di cion appa1ire in qualche re e d1 amori in una Toscana Bellonzi. Segretario Generale modo compromessi con una tt d i I t qualsiasi tràdjzione. e, a ma e agres e ne em- della Quadriennale d'Arte ha po stesso, nella quale si al- ricordato li pittore E~rico E' questo anelito ic011oclasta. ternano gli sfondi dei teatri. Prampolini. ricorrendo il sesto questo spirito polemico ed in- delle locande, dei monti e mensuale della morte (1? glu– tollerante. questa accesa e con- delle valli, in un gioco fanta. iinol tinua celebrazione di se mede- s,oso cui non fa difetto tutta- 1-------------– simi (estrema dege·nerazione via un senso saremo per dl– di motivi tipicamente romanti- re manzoniano della realtà ci) a privare ,gli arti st i con- di quel secolo, con le sue pie– temporanei di quel senso del limite e di q u e 11 a raccolta bi lacere e oppresse, con 1 umiltà che sola può conferire suoi Jetteràti gongoreggianti, un carattere sacro alla vita e con la sua aristocrazia un all'arte. Attraiverso la cul-tura po' ignava, un po' ancora le– roma'1tica è filtrata in(at\i nel- gata ai residui di una cultura la vita moderna la con'V'.inzioneumanistica che tornava ad che tutti gli incensi de,t:,bano essa attraverso le acrademie venir bruciati sull'altare della custodi dell'ultimo petrarchi– soggettività e tutti i va•lori tro- smo, un senso moderno 1 di– vino il loro scrigno nel cuore remo, che storicizza la deca– deJl'uomo. denza di un mondo e di una Camp1g,JJ ha scritto recente- società senza peraltro calcare mente: « Oggi c'è In molti un ,a mano sulle sue tiplzzazio– evidente. bisogno di autopu. ni e. senza esteriorizzare una nizione privata e colletti<Va,ka- polemica circoscritta nell'in • rakiri della pittura. Ho l'im- timo dei personaggi stessi, in pressione che la figura urne- questa ribelle Ad3mira che na non sia mai dimenticata: ha solo le sue armi donne– la si e-vita rigo1·osamente. ciò sche per difendersi e per so– che è tutt'altra cosa: come il p\'avvivere. D'altronde la stes_ ve-g-etariano non è che ami I sa epoca nella quale i1 ro- leguml. ma ce l'ha con la car- è oe "· Ecco riconfermata da par- manzo situato esige, direm– te di un arti'sta contemporaneo mo, una punta di manieri– l'intenzionalità polemica tipi- smo, tanto più che riportan– ca di molta arte moderna. A•lla do io serittore racconti in sponta'tlea e generosa efifusione prima persona, non può sia di chi ricerca un contatto urna- our modernizzandolo per no essa oppone un vLgiJe minu- quanto è possibile, tener con– to e costante co1;1tro1Jo dei pro- to d·i quello che é il !inguag– prio atteggiame<ito e del pro- gio dell'epoca, discostarsi dai prio linguaggio che. volendosi Quale toglierebbe autenticità di,ffereoziare da quello altrui. al racconto stesso. Comunque non può non farsi allusivo ed il Gadda Conti costruisce la ermetico, evitando rigorosa. sua prosa con abile gioco di mente non soltanto la ·fi,gura effetti, anche se talora egli umana, ma ogni riierimento non può non lasciare avver– ol,iettivo. Di qul l'amaro e de- tire la sua letteraria affat– solato senso di solitudine che si prova a contatto di certe turazione; ma come si può oper.e e-0ntemporanee. docu- In un'epoca di generale sciat– mentl e testimonianze di un teria non prender nota di una dramma profondo nelle sue cosi persuasiva dimostrazione origini, ma del tutto profano da parte di un narratore ita– nella sua essenza. il dramma. llano di un dominio tutt'altro per c;lirla con Rouault, di chi.· che sporadico sulla propria non avendo più fede in uno materia, e di un così co,·ag– slancio spirituale. sJ a,t>ba•1•gioso impegno nella rievoca– dona al mito di una forza ne- zione di un'epoca? gativa e distruttrice (dj qui >!I * * Lanuova serie dè "Il Caffè" E' uscito in questi gior– ni il numero di dicembre de , Il Caffè • che - dopo la forzata interruzione da) maggio scorso - conclude l'annata 1956 . Il fascicolo clie è in ven– dita nelle librerie a L. 200, ha il seguente sommario: Furio Monicelli, Lo scwn– dalo dei testi slolastici - Arnaldo Bocelli, I! Libro della sera - Giancarlo Vigorelii, MiHer non è Sade - Giorgio Caproni, Sous le pont Mirabeau - Enrico Morovich, Un racconto. Le due criticlie: interventi di Piero Bigongiari, Al– do Borlenghi, Corrado De Vita, Fausto Monta– nari. D i ego Vàleri. Remo Lugli, Mario Po– miiio. Ornella Sobrerc: 1 narra. tori - Lunario del 1918 - Venti note deti'edito;•e. Col gennaio t957; , Il Caffè • riprenderà le rego– lari pubbl,icazioni mensili (abbonam. annuo L. 2000, redaz. e amm. Roma Via della Croce 67), a cura di ·Ennio Fla.iano, Giambatti• sta Vicari e Ferdinando Virdia. La rivista è in vendita soltanto nelle li– brerie. SERGlO SOLMI (ContJnu~ pag. 1) libertd, quel clte ~ dett,o poi ripropone i ter. minl della coscienza insoddisfatta, concede al necessario interlocutore e contradditto• re la parte che i tempi gl>iassegnano. Qua. li domande essenzla!i e clte cosa è <!iòclte o noi veramente imporla? - verrebbe fatto di clti·edere. S'era sempre pensato che una espressione d'arle suscitasse domande e in– sieme portasse rispo•te; o clte fosse nella sua f et ice natura il -coincidere, quast incoscia• men.te , con gli interrogativi che sono nel– l'uria, chiarirU. e magari ann·ullarli.. A que– sto pt'11.toil refratt<irio a ogni ideologia or– ripUa di fronte al pussaggio obbL!gato. allo spesso diaframma dei sensi umci e dei sensi vietati e sta per gettare la spugna. • Sembra oggi inevitabile che la libertà creativa debba essere condlzonata, prima an~ co ra che a una lunga • recensione della real– td ~. a u.n preliminare dibattito sull'interpre– tazione della mede•lma. Ed è nell"oroscopo dei destini immediati e/te H discorso sulla cultura. con t:title le sue impllcazioni, sia as– sunto a oggetto e contenuto concreto della poesia, specie d·I. scotto con cui questa paga H diri,tto dl cittadinanza entro la cerchia del. la cultura. Già ne scorgiamo qualche segno plù clte palese; e vediamo anclie di quali aggiramenbl e peripezie è capace la febbre i.deologica nell'affrontare il rischio di ritro– varsi a un più complesso, ma alla fine an– che più desolato, autobiografismo. Vorrem– mo vedervi un attentato al.lanaturalezza del– l'atto poeUco? Qualcosa ci' avverte clte in questo timore, in questa suscettibilità, è la prova senza appeUo d,egli spiriti deboli. an– che se troppe volte abbiamo ragione dl per– piessltd d~ fronte alla tendenzd a fare d'un r·isuitato d'arte, specificamente poetico o no, un ,pezzo.,. uti,te allo sviluppo di un'ampia operazione dimostrativa o - peggio - il ter– reno d'esercizio d,una sorta d'acrobaHsmo in. te li ettuale. ... In ogni caso. ciò che non si vorrebbe mai vedere stravolto o sempli·cemente altera– to è la naturale capaoitd dl comunicazione della poesia e la •corrispondente attitudine a raccoglierne la 1>oce. .. Anche in questo senso - termina Se-reni tornando al suo Solmi - cl aiuta la parola dl Ser{]'io Soimi. sempre tempestiva, pro. grammatica mai: ricca di intuizioni precorri– tri-ci 11.el1'attostesso in cu:4 concede al t.em – poi e agli umori, mai disposta a fissarsi in uma formula Davvero. a chi volesse spec. cltiato il mi-raggio della poesia quale per pi-ù.dl trent'anni è venuto atteggiandosi llia via in una -:oscienza comune. una stona d,1 esperi.enza P, di meditazione aUa1cciate. dram– matica e t.angibile, pagata di persona e rje. spressa dall'interno dl sè da rlusclre ll!um, . nante non per sè soltanto. davvero non sa• PT"rrnno in,licare awida pii, garbata e c.l. cura.,,, E invero nemmeno noi (ridiscendendo al caso particolave di queste 13 poesie so'lmiane) sapremmo indicare guida più garbata e sicura per la lettura del bel li– bretto (ma vedete la « sorpresa», la «bom. ba» che p\.rò contenere, per l'omuncolo rli cui dicevamo, l'uovo pesqualino) di quel– la di Vittorio Sereni, anche se ciò natu– ralmente non e, dispensa dallo spendere due parole di tasca nostra su questo Sol– mi, non fosse che per debito di gratitu– dine: quella che meritano sempre I porta– tori di buona poesia, giacché buona anche in senso morale (poesia d'una qualità so– prattutto morale, dicemmo in una nostra precedente noticinaJ è appunto la poesia di Solmi, dal quale il non remoto retaggio pariniano (visibile anche dal di fuori 1n certe inflessioni illustri della frase e <1e1 vocaboli) mai sembra dimenticato, pur se è vero che Solmi ha qualche parentela coi poeti della Riviera Ligure, conscia– mente o no memori, o presaghi, della «a– mara • filosofia rensiana. Anche Salmi infatti, come quei poett, si definisce • malvivo •, e parla dei •duri raggi del dispietato sole di sua vita•• rappresentandosi stanco, deluso, raum1- liato, • voce del desiderio che non sa se vuole o teme •, cui unicp scampo sembra– no i perduti paradisi de.ll' infanzia o. po~– siamo ora aggiungere, i .remoti miraggi di Levania (this ultimate dim• Thule). Ma la sua tristezza - la sua «desolazione• - è d'altro stampo che quello metafisico pro– prio di quei ligustici, e - reatino o lom– bardo che sia - é un fatto ch'egli si stac– ca da loro proprio perchè il suo ramma– rico è di non sentirsi in armonia con gli altri (Bagni popoLari, Giardini di Vercel– li), che è poi uno scontento del cuore d'or– dine nient'affatto cosmico ma ancora mo– rale, djmensionabile meglio nello spazio delle. società umana che in quello dello u– niverso fisico. Le 13 poesie qui raccolte confermano tale impressione (anche sul pentagramma ·del linguaggio, d'una pacatezza, come già notammo, che specchia quella dell'animo, e che resta imperturbata anche di fronte all'esperienza della guerra e della prigio– nia: segno della continuità e saldezza del– l'uomo, per nulla impreparato nemmeno di fronte all'orrore), ma pur qualcosa ag– giungono all'idea che del Salmi poeta a– vevamo già, non fosse che per la vibra– tile inquietudine d'un presentito futuro nuovo (Dalla torre EiffeL), che lo sorpren– de (ci sor,prendeJ con amarezza mentre « noi siamo feriti. e vecchi. e stanchi, o per la perfezione in alcune toccate (Una volta, alla bruna), o per lo spiraglio e.pei:to. e per tu1Jti illuminante, sul mistero della parola (Arte ,poetica), « sospirata a un tempo e temuta ». Sospirata parole., che e.Ila fine mi sei giunta, m'hai colto in un momento di, disattenzione, e ti vuoi improvvisa. non cercata ... ed urgi [ - trepida cosa tra cose - a collocarti in questa calda. iridata, precise esistenza < 11 Manto,·ani editore. Milano. GIORGIO CAPRONI Seicento europe (Continua da pag. l) di luci e ombre. fisiche e psicologiche, che sappiamo. Che sappiamo ancbe troppo bene, per via di Manfredi e degli altri più facili discepoli: ma nell'Osteria e nel– l'Incoronazione di Spine Valentin mostra di saper variare con molta finezza i temi italiani. L'l11coro– nazione, che addirittura si rifà a uno o più originai1 perduti del Caravaggio, risulta poi, jn virtù delle tinte cangianti e preziose, una pittura in seta marezzata: quanto di più lontano si possa immaginare dal mae– stro italiano. E che dire rli Genrges La Tour. che non cap– piamo se a Roma sia venuto. ma certo il Caravag– gio conobbe e stud,ò e amò, per tradurne però ;; messaggio in una superiore. impassibile a,traz:<'ne luministica, che trionfa qui nella Maddalena ~•lo specchio? Bellissimi anche, di La Tour, il Conta,Lmo e la Co11tadina, due scoperte. ci dice il catalogo. as.sai recenti. aggiungendo che • il Fiqcco vi riconosce , costume della campagna romana>, la qual cosa 'ci darebbe una prova del $CJggiorno romano dell'artista. Non vorremmo sbagliarci. ma la donna ci semora cosi remota da Roma. nella sua lindura inam1d·n,,, nella sua di!fidenza un po· ottusa ma sana. rl n• ·– dica. E l'uomo porta si delle specie di ciocie ma anche esse cosi poco laziah. cosi borboniche. da rie• '(. i contadini, non certo dell'Agro, che ballano in Ea8t Coker • ... Rusticamente solenni o 1n rustica ,ar ·a Alzando i gravi piedi calzati da scarpe deformi - Piedi terragni. piedi di mota ... •· Sono La Tour a - l'aperto, questi due. senza faci o candele stregone– sche. il lume che li intride è di giorno spazzato e limpido che asciuga e vernicia i colori per sempre Ci sarebbe da dire. di altri francesi, da Le Brun a Vonet a Tournier a Jouvenel. rappresentati con al– meno un quadro importante per ciascuno. alla '.\lo– stra. Dobbiamo accontentarci di ricordare il nom~; ma non. vogliamo rinunciare a un sa!uto di ricono– scenza per i fratelli Le Nain. dalla cui bottega sono uscite alcune fra le opere più incantevoli. commo– venti. del Seicento. La Mostra, dopo gli ultimi studi, ha saputo darci, salvo la Venere neUa fucina di Vul– cano ancora etichettata con Fratelli Le Nain. i tre cari pittori ognuno con i suoi quadrl, secondo le più plau– sibili attribuzioni. Naturalmente anche qui chi e,ce fuori con maggior gloria è Louis. Pure per lui come P\!r Antoine e Mathieu, Caravaggio è la fonte prima. Ma • !e Romain •· come venne chiamato Louis si r.fà al Caravaggio meno romano. al maggior figlio d un.– lunga tradizione lombarda di « affetto al reale" p·ù paziente che violento. dagli anticipi rlel fopoa a 6 .t esiti del Cerruti . Di questa vena è stupendo flore il QUadretlù cne s'intitola rz ritorno dal battesimo. E' un ritratto di famiglia contadina. disposta davanti al fuoco dom"– stico. nel tardo matt;no del ritorno a casa dop0, che l'infante è stato battezzato. Il raro vino conces~o ~ '.a miseria contadina, che il padre alza in un brindi,1 goffo li stordisce un po' tutti. anche la madr<' gi<>vane e trepida. la nonna indurita dagli anni. ATTILIO BERTOLUCCI * I ROMANZI DELLA YOURCEMA * la cosiddetta • baobarie » con. temporanea; segno. più che d! giovinezza, di estrema matu• rità e più che di 1-ncultura di eccesso di cultura; di qui la propensi-One per il colore usa– to nella sua assolutezza che per altro. se vòlto, come nel caso della vetrata - vedi i no.bUJ esempi di Menassier - ad una creazl-0ne ambientale noo priva di misti,çl)~ su.gge.sl: ioni, può cònsegù,ite 'tisuJtati d1' una cer– ta eloquenza pei quali par· d: s_ço_r,ger'l_~l""-,nota più propria dell'arte coD't'emporanee. ovvia. mente preteribiJe comunque alle più estenuate e commer– ciaU,zate ripelizion,i di vecchi moduli). Da questo. punto di vista non sappiamo davvero co• me ritrovare un set:1so religio– so nell'arte attuale: se il dram• ma umano in essa Jmma·nente può costituire oggetto di solf– dale comprensione e talvolta persino di 1 amorosa commozio– ne. non tutto ciò che si cele– bra nell'animo dell'uomo ha un significato o un valore reli– gioso. Se ci si può rammancare di aver tardato a leggere e a parlare del romanzo di Piero Gadda Conti, non minor rammarico é quello nostro nel renderci conto di aver trascurato la raccolta di pro– se Musica. in piazza (RebelJato edit., Padova) di Giuseppe Mesirca, scrittore assai meno noto del primo, anche •i,erché ·(Continua da"pag•,, _->·•.-•. : , l'ha àbbandonata -·s1 lascia ,un definit~vo punto di par- La storia si svolge in Cur- crede disdegnata, si dà ad uno biente od episodio è messo da molti anni.non ri,1ppa1:e di , , poi·taj·e dal nitrµo delle paro- tenza per un approccio a Mar- \andia nel periodo più cruen- qei co_mandanti. Poi per di- magari di scorcio in eviden- « Forse occorrono doni parti– colari. specialmente per ciò che concerne l'arte sacra,. am– monisce Rouault. e ll suo pen. siero traspare nell'accenno ai primitivi, ai grat!iti delle ca· verne. agli antichi compa,gni di cui og;gi nessuno ricorda pJù l1 nome. Allude forse ad un processo del tutto opposto a quello seguito dall'arte con– temporanea? A un processo che anzichè seguire le storia nel suo evolversi verso forme ar• tisVche soggettive. ritorni aJJ,;, mistiche origini del!' arte. a que!J' annullamento dell'artista nell'ope,ra creata. si da confi– dare ad essa non tanto le vi• cende, le ambizioni e le pene dl ogni giorno. quanto piut. t-0sto le più elementari esigen– ze dell'animo che col tradursi in og.gettive 1 o r m e soosibili. vengono sottratte alle viéende del tempo e fossate per l'<'ter– nità? L'arte sacra è universale per definizione e tendenzialmente statica e ieratica. Il dolore o la speranza che esse incarne non è nè «questo>> dolore. nè • questa,, speranza, t1è il do– lore o Ja speranza dell'uno più che dell'altro. Essa non può perciò rispecchiarsi in frazio– nari epi6odi realistici e illu– strativi. nè dissolversi in astrat• te vaporosità (che. aperte a tutte le Interpretazioni, non lo sono a nessuna.) ma. in certa guisa, come Rouault nel suo p-0etare, trova la sua giusta forma plastica in un linguag– gio denso di sostantivi e di aggettivi, me pri<Vo d'articolo e di verbo. (Più in là. t1ella stessa direzione, espre.;-sione di u11a estrema esigenza metafisi– ca e celebrativa. sta l'allegoria e il sim·bolo che con l'arte se– era hanno a<Vuto ed hanno stret. ti rapporti di parentela). Rouault indica nell'arte ano• oima e primitiva i contrasse– gni stilisUci della religiosità. o la sua è forse una lezi-0ne det– tata dar un'intuizione pr-0fonda e da une antica saggezza. Nell"arte primitiva infatti la polemica non ha ancora ra– gione di esistere nè l'artista può avanzare in primo piano per osten lare la sua orig1,1all• là; l'immagine set1siobUe.!erma come le antiche maestà, si im– pone da sola a testimonianza eterna di aspirezioJJi e di va– lori unjversali. Jui alcun libro. II Mesirca è de ad un'intima necessità, è le rimanendo sempre molto guerite Yourcenas· è per il ca- to della guerra civile fra I speraz1one o per rivolta con- za. A distanza di molti anni autore di due ésili libri· di il frutto di un·espe1·ienza psi"- vago,· allùsivo e.· per i.tno rattere del protagonista dise-· bianchi ed i rossi, terribile tro un vecchio mondo che dalla pubblicazione e con racconti Storia di Antonia e cologica, dì un•·avventura del- scritto del genere. eccessiva- gnato malgrado le nebulose In quelle province dove i bai- crolla, coraggiosa e decisa co- tanti terribili eventi di mez– Un uomo soUtario apparsi rl- lo spirito. E benché flno a po- mente letterario. incertezze del raéconto con tici lottavano anche per un,a me è si arruola in una for- zo Le Coup de Grace nulla spettivamente nel 19S9 e nel chi anni or sono la loro ri- ALexis ou Le Traité du vain tratti incisivi. Se gli ambienti breve indipendenza ed i con- mazione rossa. Net combatti- ha perduto della sua forza I 941, due libri. aggiungiamo, sonanza sia stata limitata ad Combat va situato fra Proust, ed i personaggi della sua tor- tadini lettoni sfogavano un mento per la ripresa del ca- suggestiva. Oggi si può rifea- che si inserjscono sulle ricer- una cerchia alquanto ri 5t ret- L'lmmo~a•i·ste dt' Andr·e· Gi- mentat_a esistenz_a non riesco- selvaggio rancore sui signori stello Conrad v1·ene ucc 1·so. "' h d t · t t· d' volt in • • d t gere come una delle migliori e e i stile narrativo della a essi sono s a ' ' a de e Les Amitiés Particuliè- n_omai a acquis a:·e un pre- di cui durante secoli aveva- Quando i prigionieri verran- opere della narrativa france- generazione letteraria che volta accolti come un dono res di Roger Peyr~fitte. La c1so contorno A)exts de Gera no subito il giogo. Ufficiale in no passati per le armi 5arà se contemporanea Eric van aroprio in quegli anni faceva prezioso. I tta è quella sostenuta stesso risulta vivo nella sua . Eric su richiesta della stessa Lhomond è accanto ad Alexis coraggiosamente le sue prove Alexis ou le Traité du vain ~a?~ng~ da Alexis de Gera ,nquietante ambiguità. Ram- una delle _bngate. volontarie Sophie a doverle dare il col- ed all'Adriano delle Memo– allontanandosi · del tutto da Combat (Pian edit. Parjs) di t I · tu a è ·1 pollo di una vecchia e nobile antibolsceviche Eric ha com- oo di grazia. La morte de.Ile •ie un personaggio indimenti– ogni narrativa « amena • e cui recentemente è stata ~f~t~ c~np~~r~:r~a d{ r'ein•t- famiglia di Moravia che nei ~att1:1to accanto a. ç:onrad. due sole creature cui é lega- cabile. Forse più di loro egli rifiutando alcun credito alla stampata una nuova ediZione mere i suoi più profondi istin- se~oli. pa_ssati ha _d!1to il ,me- 1 amico fratern? cui e_ umto to d,a un sincero. profondo af- rappresenta Marguerite Your– retorica prescritto daJ!'alto è il libro della giovinezza con ti, di rinunciare quasi alla vi_ gho dJ se al servizio del,! I·n:- da. uno _di _quei 11 :!!amt _esal- fetta toglie però a lui una cenar nella sua tanto com– anchl! in fatto di lette. cui Marguerite Yourcenar si ta. Separandosi dalla moglie oero austria.co egli ha ei;edi- tati ed. 1n?, 1ssolubih nati n~- vera ragione di vita. Da al- plessa figura di scrittrice 'n ratura, sia ricercando la sua è fatta conoscere nel 19_29. La france'se giovane e bella per tato dagli avi soltanto i el~- gli anni ~ 1i:ifanzia, c_aratten- !ora benchè giovanissimo sa- cui elementi diversi. contra– strada in un clima intellet- data va ncordata perche mai- la .quale non ha mai potuto gan7:a del portam_ento, la dt- st ic_iP_er I dtsc~n~enti dei Ca_ rà per sempre un sopravissu- stanti. si congiungono in un tuale che escludeva og'ni fa- grado l'innegabile interesse nutrire un vero amore ma ha grnta nella miseria, la capa- vaheri Teutonici formati da to in attesa che venga anche felice insieme. Con Sophie ciloneria e' ogni itnpro,·visa- del breve romanzo. ess~ po~- conservato flno a,1l'ultimo un cità di sopportazione nelle secoli nella più rigida disci- la sua ora. egli forma una coppia quale zione. Gli scrittori di quella ta l'impronta degh anni ,1n affettuoso rispetto eglj rin- avversità. Alexis de Gera olina militare, nel culto del- In contrasto con quella di ~alo un grande narratore può gene:azione che confluì pres- cui è_stato concepito e scnt- tracoia dall'infanzia· la in·o- sensibile, timido, delicato. as- le virtù virili. La dHesa del Alexis la storia di Eric è nar- dare vita. soche tutta nella Resi~-tenza to. s, era _allol'a nelle lettere pria esistenza povera, mode- setato di purezza, ossesso dal- vecchio castello di cui Con- r?ta 11:1 u_no stile sobrio, pre- Le Coup de Grace forse più hanno ancora nomi tn,,a l più '? un _periodo a~cora volen~ sta, umiliata dal_la scoperta la propria anormalità sessua- rad colla sorella Sophie é ora c1so, mc1s1vo- I chiaroscuri ancora di Mémoires d'Hadrien validi nella nostra letteratura t1erl nvoluz1onano, avido di di una irrefrenabile tendenza le è_u,:io di quegli uomini ca- !'~nico er~de é forse il com- qui servono ad accentuare u mette Marguerite Yourcenar attuale da Bilenchi a Bassa- scoperte e di continuo r!nno- considerata un obbrobrioso pac1 d1 aceettare la morte con pito che P(Ù gli tiene a cuore carattere ambiguo, cruento alla pari colle migliori nar– ni, da ·Pratolini 11 Petroni, da vame~to in cui si è voluto peccato. per .farle intendere (erme~za ma_ anc~ d1 essere Ma le v1c_ende delJa_ guerra della vicenda. Nessun roman- ratrici inglesi di oggi come Morovich a Tobino, da Del- s 0 cardmru:e le fondam~nta del- che essa è venuta fra tante crudeli _con 1ncosc1enza. Nel- 6 ? 11C mutabili e crudeli. I ros- zo ha forse colto con tanta intensità. purezza d' stile. flni a Santi, e 11011 é dunque 1 arte del romanzo gtun_gendo ombre ~ tristezze come un la_ vHa •egli .è uno spostato. si avanzando occup!1no il ca- raffinata esattezza il clima forza d'espressione. f~nta ta. senza ragione che i ilue esili troppo_ spess?. ~ confondere raggio d! sole c,he per un con- Dt questo e estremamente stello dove Soph1e _rimasta so- della guerra civile nel Bai- E questo non è dir poco. volumi del Mesirca trovassero narrativa e ltrrca. a d1ment1- genito difetto e stato tuttavta consapevole anche quando al- ta pur amando Enc da cui si tico Ogni personaggio am- GIACOi'IIO A TONINI consenziente la giovan cri- care quale à?vesse ~omunque oer lui non un alleviamento la fine d ~l.ia coi:ifessione rom- ' tica italiano d'allora· 11ica- essere il primo ob1ett1vo di delle pene ma una catena che pendo gh mdug1 parte per ac- -1 t p· t · p . : d un'opera intesa ad inter-essa- lo ha oppresso togliendogli cettare hberamente la parte jl a, m or e a'."paJont,. e an- re, commuovere. indignare od Quasi il respiro. che dalla natura gli è stata che, _se non e mamo, G1ancar. esaltaré il lettore mediant_e il La confessione di l\lexis de .assegnata pronto a. ,scontarne lo V1gorell!, e che_ essi verns- racconto breve_ 0 lunghi~s,mo Gera non è veramente per- le miserie. la um1llaz,one ed sero altres1 notati con favo- di una determinata stona. sùasiva od emozionante per- , dolori. vore da . u~ Russo e da un Dimenticando codesto pri- ché rimane sempre troppo im- La. flerezza di caratt~re di Benco. S1_r~levava sop~attut- mo obiettivo: la partecipa- precisa, avvolta come fra le Alexts si nirova 1n Enc vo~ t~ la sen_eta d1 un~ d1spos1- zione del lettore le. cui fan- nebbie della sua nativa Mo- Lhomond, il protagonista di zJOne e d1 una passione lette- tasia rivive e deve rivivere . . . . Le Coup de Grace pur da lui rari.a, la purezza e la forza quanto !'autore ha visto niti- ravia fra le pieghe di u~ flui- cosi diverso. Lasciando mo– di penetrazione di un rac- damente e vissuto nella sua rio ed abbondante penodare mentaneamente da parte La contare pacato e nello stesso fantasia mentre creava il li- La avita dimora di Woroino nouveUe Eurydice. La Mort tempo ricco di colore e di im- bro. si è lasciato libero corso perduta fra le cupe foreste conduit L' Attetage e Denier magini. denso di scoperte. di all'incontrollata èsaltazione morave dove trascorre !n- du Réve per un'altra occasio– >tllusioni. di vibrazioni liriche- delle parole. Specie in Fran- fanzia ed adolescenza. Pre- ne ognuno di essi presentan- Rileggendoli oggi quei due eia non si è più distinto ab- sburgo dove è mandato a do a.spett( che P,resterebbero libretti, potremmo forse 'ri- bastanza il romanzo dal !un- compiere gli studi Vienna ad altro d·tscorso .e su Le Coup trovare in essi l'adesione a go poema in prosa o daWau- dove musicista d'ingegno ma ~-e Gmce (Galltmard ed,rt. Fa– una formula che si era ve- tob1ografla ,appena alterata e . . ~ 1s) che conviene accentrare nuta formando da Solari.a in travestita, con grande scapito frenato ed impedito dalla po- ,lattenz1one-. Perché. oltre ad poi tra Firenze e il nord e di di ogni genere , letterario. vertà cerca una strada, il ca- essere 11 più raggnmto_ de, • f , · B d tt· . ALexis malgrado l intelligente stello di Wand in Stiria do- I t b r i finora pubbltcatt da chui Torbse enMee ivleh Bilen- prefazione dell'autore intesa ve incontra e ,sposa Montque Marguerite Yourcenar. è an- c i. o mo e oro c era no . . . . . h Il h gl' 1 · · " 1 t ti a g1ust1flcare nella recente sono suggentt, a volte si ne- r. e que o e e me to a rap- 1 casi p,u n eressan , ma . . . . . presenta. Il suo forte, virile non certo per rammaricar. ned1z1one 11 tono del ~accon- scono ad intravv~dere .. ma ingegno narrativo vi ha tra– ci ch_e dopo . oltre vent'an- to. della voce di chi in esso non ottengo_no ma, un nhe• vato un soggetto idoneo ed é ni d1 silenzio il Mesirca s1 confessa, pecca In questo vo necessario per rendere li riuscito a dargli artisticamen- che é medico. e vive in senso- Il disegno rimane al- r~cconto d! Alexi-s colorito e te risalto. una piccola città della re- Quanto Impreciso. li ps;otago- vivo. Il desiderio dovuto al Anche Eric von Lhomond. gione veneta dove é nato - nista Alexis de Gera parlan- gusto dell'epoca di lasciare flglio di un padre prussiano 1 si sia rifatto. vivo con queste do in primà persona, scrlven- tutto nell'allusivo ed il vago I: e d'una madr_e ba\tica, è. un ' su_e prose che conservano l~ do anzi una confessione in- quanto nuoce di più al libro discendente d1 antica. sch1~t- 1:i?z1a _e la misura d1 quei tesa a spiegare a sua moglie Se tuttavj,a Alexis ou Le .t~ len!,a,mente dec~duta e ro- onmi hbr! e che ci portano M • h • d T . é vinata dalla guerra. Egll é la testimonianza sincera di .~111~ue pere e_ opo po<:o ratt du vain Combat con• uno di quei tanti giovani di una provincia Italiana osser- o,u d un anno di matrimonio serva un interesse rimanendo b_uona famiglia cresciuti nei vata con un senso acuto del- r---~---------------------~ rispetto delle tradizioni, fatti ,a sua verità umana consona per l?rese~tarle onorevol_m~n~ m tutto alla ricerca dalla le, p1en1 d energia ed av1d1 di I 1 .·«-. . vita di cu, 1l pnmo dopo- q~a e ,o s_cu".v1e era partno. * guerra colJe rivoluzioni e le Prnse, diremo, che fanno :nflaz!onj ha fatto deali spo- lestimonianza di una atti tu. stati e per adoperare° Il ter- dine in certo senso ceco. mine di Maurice Barre& qui viana dello scrittore veneto a DJFFONDETE come non mai appropriato de- ricavare dalla realtà una mi- · gli ,«sradicati».• Soldato per nuta traf!edia inscritta neÙe vocazione atavica, tipico «jun. laFiera Letteraria nel 1957 * CONDIZIONI l)I ABBONAMENTO ABBONAMENTO annua.Il! ABBONAMENTO annuale con pagamento semestrale ABBONAMENTO annuale con pagamento trimestrale E S T E R O annuale L. • i.700 1.400 150 4.000 N. B. - Gli abbonati che gradiscono il pagamento semestrale ·e trime– strale ASSUMONO L'IMPEGNO DI EFFE'ITUARE I PAGAME Tl AN– TICIPATI E PER TUTTA L'A , ATA A bbonamentì cumulativi annua, LA FIERA LETTERARIA e cl TEMPO per 6 numeri settimanali L. » » J). " )) " )) » » " » " » » • » per 7 numeri settimana.li L. l l.180 » LA CIVILTA' CATTOLICA » 6.930 • a., RAGGUAGLIO LIBRARIO " 3.330 • CITTA' DI VITA " 3 330 • HUl\llANITAS > 4.170 «LA flERA LETTERARIA» SARA Su BI I u E uRATUI– TAMENTE SPEDITA A COLORO CHE VERSERANNO L'IMPORTO DI ABBONAilENTO PER TUTTO IL 1957 ' aul t (ne è prova la sua arte) sia cosi ingenuo da cedere ap– pieno elle seduzioni dell'astrai· tismo. Quando egli parla di !Jnguaggio estraneo alla mag– gior parte dei contempora,1ei, ,•gli ha presente la tradizione c,leograifica ma non esclude di ce~to che esasperando la ~n– denza ella sintesi propria del– l'art.e d'og,gl, si ·possa ricade– re in un eccesso torse assai più dannoso di quanto non sia lo in,ge,Juo alfabeto delle iJlustra– zione. D'altronde, se i pericoli di questa sono ormai del tutto i:rrdividuati. e sul pi~no criti– f/0 direi neutralizzati. non pos– siamo dire altrettanto dall'al– tra parte, dove le orLgini e lo spirito dell'arte contempora– nea solo • tratti e in parte rì- Con la stessa saggezza bibli– ca 'accompagnata da cristiana umiltà, Roua,ult conclude: «Non è necessario parlare dì arte ;aera, è necessario farne. Cofiì si riso1'vono le polemiche. Esse da sola poi troverà il modo di entrare rn chiesa come le si conviene: in silenzio, in g1- nocchio. Non nobis, Domine. non nobis. sed nomini tuo da gJoriam ... LUIGI FERRARINO cose stesse, sofferta nell'in- ker • della Prussia Orientale timo da personaggi solo ap- L F' L t Eric von Lhomond ha preso parentemente squallidi e ama- a t t oa.rte come volontario a tut- . o· . . . I,. r·a f• f• ra r· 1 a le le lotte, le guerre civili del n. 1spos1ZJone cecovrana e • J 1 ! (, periodo fra' le due guerre. Fe- ne!Jo stesso tempo 1oyc1ana Ce rito sotto Saragozza. ricove- pensiamo naturalmente ai rato su una nave-ospedale Joyce de1,Dub!iners) con qual- ilalia.na . una notte di pioggia che punta del sensuale natu- * ~l buffet della stazi0ne di Pi- ralismo e veneto• di Comis- ,a in at,te~a del treno che lo so. Mesirca è uno scrittore nportera m i:iatrra ~gli rac- . . conta l ep1sod10 cruciale, de- che attendiamo ancora çon L-----,---------------------1 cisivo della sua vita. CHJ PROCURERA' CINQUE ABBONAMENTI ANNUI ricevera in omaggio « LA FIERA LETTERARIA » per un anno. l PRESIDI DELLE SCUOLE l\1EDIE E SUPERIORI che invierann<> cittQUE' abbonamenti fra glì studenti e le classi dell'Istituto, avranno ~ra– tuito Il i:-inrnale per la Biblioteca scolastica. Si prega· vivament,;, di effettuare 1 pagamenti sul e.e. postale 1/31421i • Via di Porta C.astello. 13 _ Roma. \

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