la Fiera Letteraria - XI - n. 49 - 9 dicembre 1956

Data la sovrabbondanza dl scrittl che d pervengono con la espliclta richiesta dl giudizi particolari, com:mlc.hlamo agli Interessati che direttore e redazione della e Fiera • sono asso– lutamente impossibilitati a dar riscontro a queste richieste. I LAFIERA LETTERARIA I ORA.RIO DELLA REDAZIONE 11-13 16-18 Manns~rittJ. fntn e dl•eiml non pubblkatt uon si restftulvono Le fiabe italiane (continua dn pagina l) percorso l'Europa da Tieck ne cosicché il libro risultasse trimonio di ~adizioni popo- a Puskin; i puri studiosi ave- organico e senza squ1hbri an– lari che probabi-lmente fu ca- vano in genere condotto le che da un punto 01 vista co– mune nelle epoche della loro loro indagini su testimonian- struttivo, tuttavia tenendo preistoria alle culture dei va- ze strettamente regionali, fa- conto delle diverse origini e ri popoli del centro Europa cendo opera talora assai me- m certo senso deJlo sp1l'ito e che si diffusero prima con ritoria, mentre nel catr.{,)odella regione o delle regioni le invasioni dei barbari e più della letteratura creativa si di provenienza. Egli nella su~ tardi con le conquiste fran- contano sulle dita le opere introduzione anticipa a se che e sveve, incontrandosi e le raccolte dedicate alle stesso, prudentemente, aicun~ spesso con le diverse reda- fiabe italiane. Sarebbe impre- critiche che non mancheran– zioni di quelle stesse Jeggen- sa assai ardua tentare una no di esser rivolte al suo la– de elaborate nel mondo clas- spiegazione di siffatta caren- voro, anzitutto quella che le sica e con tutta la nuova fio- za, a meno che non si voglia fiabe abbiano perduto nella ritura di racconti tratti dal rinviare all'argomento del di- traduzione quel sapore • ge– Vecchio e dal Nuovo Testa- stacco (o del disdegno) della nuino • che era nella tradi– mento dopo la vittoria del letteratura e dei letterati zione popolare. Senza dubbio Cristianesimo. ma assumendo dalla vita popolare, sul che, questa c, appare come J'ap. subito una forma letteraria come è noto. sono stati con- punto più fondato che s, pos.,,a che in certo senso impediva sumati miliardi di caratteri rivolgere a molte, almeno, loro quella continua elabo- tipografici. Una raccolta di delle fiabe raccolte e tradot– razione da parte del popolo fiab~ .italiane desunte dalle te. Non si può tuttavia di– che esercitò tanto fascino trad1z1oni popolat•i di tutte le menticare che il Calvino ha nell'epoca romantica. regioni era dunque in ritar- raccolto in questo volume 200 Tuttavia come nei Miirchen do di_ molti decenni, se non fiabe, molte delle quali certa– germanici continuano a 50 _ add1nttura d1 un secolo: mente: assai lontane da quella prav•vivere elementi mitici manca per essa. anzi tutto, 11che può essere la sua incli– enche nelle tradizioni pepo- substrato. romantico_ che fu nazione e la sua particolare lati italiane parallelamente la sollecitazione_ J?Iemmente ispirazione. a quelle penetrate nelle rac- che spmse ! primi raccogli: Come abbiamo dello, il colte de:la novellistica lette- to_n _e poeti de!la fiaba da Calvino sci·ittore in proprio raria: sopravvivono in essa Tieck .ed A nd e 1sen. da Pu- inclina alla fiaba ed ha anzi· profonde cariche magiche e skm '.1 Gnmm, ma mancava costruito alcune tra le più demoniache anz· è proprio altres1 la spmta sc1ent1fica dt ammirevoli fiabe d·oggi, ma nella fiaba' tras,'nessa ora!- q_uella che _ern _stata l'educa- forse è stata proprio questa mente che si perpetuano le z10:1e. pos11tv~st1ca della _ge- sua inchnazione a rendere leggende per così dire • ma- ne~az1_on~ de_, Comparett1 e opache e fredde alcune delle ledette•, i bestiari, le storie de\ _Pitre:. gli. st ud, _et~ogra- sue traciuzioni, diciamo opa– diaboliche, le testimonianze fìt~' ita1ta1: 1 e st ran_ien di _que. che e fredde rispetto a quella in·somma di un mondo ma- s_, ult1m1 decenni (possiamo che è la materia fluida, e ta– gico sempre attivo in al- citare ~ questo proposito il !ora magicamente fluida del– cuni strati popolari anche LPrevy-Bi :1 1h- 11 Thompson. •l le fonti, e non tanto di quel- in epoche assai recenti: o_pp,. 11 _Cocch1ar_a, il 'l'o- le scritte, cioè riportate dalle . . il . . sch1) s1 onentano 1n tul;t'al- ,·accolt d · 1· h tt· s1 pens, a e testimonrnn- tra direz·o . 11 d 11 e a cu1 eg i a a m– ze rii uno spirito demo- .· 1 ne, lil que a_ e •.e to, quanto di quelle che in nianco. di pratiche magì- u::erche fikilogiche e lmgu,- ogni regione sono le loro ver– che, di fiabesco che Giorgio st •che, degli _s~ud,_monografi- sio_ni oraH tanto più vive per Vigolo ha messo in luce con ~1 e psicologici, piutt~ st0 .che chiunque abbia avuto occasio– tanta acutezza nei sonetti del 1~ ~uella della pubblicazione ne di as~oltarle dalla voce di– Belli. Ma accanto all'elabora- d1 I .a.ccolte più o meno estese ret~a d1 raccontatori locali; zione popolare prosegui~ o p,u o _meno compless1ve. diciamo .che_ è stata questa pressochè ininterrotta dal Tuttavia la raccolta di fia- suà mcl1naz1one di favolista NoveUino a Carlo Gozzi"quel- be del Calvino non è il frut; a_ far sì che_ certi temi ade– la dei letterati che in certo to di un~ shmolo esclusiva- nssero. maggior~ente alla sua senso portavano a coscienza ,~ente ~d,toriale, stimolo che fantasia. e altri, naturalmen– quanto resisteva e sviluppa- s1 giu_stiflcherebbe. tuttavia su te. assai meno. va ancora di fiabesco nel po- un piano letterario e cultu- Comunque un'opera come polo, ma naturalmente tra- raie anc_he se si esaurisse questa avrà certamente un se. ducer\do la fiaba in un !in- nella esigenza d1 allmeare guito infinito di polemiche guag_gio non più popolà're, a~ca:1to alle fortunate edizio: tanti sono i punti di vista, sid bens1 nella lingua colta del- m dt celeberrime raccolte dJ sul piano della scienza delle la tradizione letteraria fiabe st ramere anche una tradizioni popolari, sia su . . . · . complessiva silloge (quanto quello della p fil I · · Era logico_ che 11 Calvmo più ampia possibile) d' qu 1_ ura o og1a, sia nel trasceghere e nell'ord,- l ·t J' Ali'' f 1 .. e pure_ su quello estetico, dai Claire B!oom e Laurence Olivier nel « Riccardo ID » IL FILill DEl..1L ... \, SB'l'rl'llUAN l * Riccardo III * Più vivo, armonioso, chial'o ed elegante cli quello elisabettiano; anche per un pubblico attento e provveduto cli pirito critico * di GIAN LIJIGI llONDI nare il materiale destinato e 1 { a tane_- m uon di qua\ 1 può essere gmd1ca_to. Il alla _sua raccolta dovesse tro- d~i~a eletfet~~t~-a: qf~l'nrr:: dme,,i;Ltdo'tgi:a nd Ee' deld~a1vmo e Il B,iccardo IIJ non è ce,- comprens,io-ie <le<' pubblico vista con o=hio qua i catt,·- vars1 ad escludere dalla re- . . . 1 01 e e 1 01e mau 1 e stato , ~· dazione finale della stessa ma1 sottratte al dom1;11.opo- quello di aver raccolto una to b1<1le mi•gJdo,nio·pere di odiiernu, &len1•ae,ano a<! av- vo...). O quando. per non far- tutto il vario e diverso com- polare_ anche perché s1 e per- volta per t~tte una tale ma- bhakespeare. ;.>,roo!,isso, •r-i<tor-v!Ja11!0verso siou·t'e fo~me di ai senlioc-eiQ peso teatraJe rlei P lesso di fiabe ormai tradot- du~a, m esse quella. sponta- tena,. e. di a,verla raccolta w denso dii ges~a e di ta,ui, oop!'eSòlionecinemabogtaflca. sCJlld<loqui e sono ta,n– to e rielaborato dalla lette- ne1vta neHa elaborazione at- prop1.·1o m un epoca come la Jr,to a,1 pe,,sonaggi aip,pena E' ve<ro che Shakespeare. e ti - ùi irnsfo•rma in con– ratura, ma dovesse rivolgere tra erso 1 secoli che ree!! 11 no_stia, nella quale _essa mco- S.i/it0ssa1bi. 1actonw. •·etoo·1ci, s1 i,r. genere •bubLi giù fill•isabeaia- lldenze ribaQde, malizios-e. a invece la sua attenzione alle su,ggel!? d1 una tradizione mmc,a a perdere J1 suo ap. sootiene q,uasi un,icament.e su nl. sono preoursol'i del... ci- volle peraino ironiche e.. raccolte d,· fiabe rimaste ta- 101nte11~tta, le fiabe nmaste piglio nella coscienza popola- q ,u.el suo ~oiwo e most,,uoso nema•togQ•afo.almeno ,neu sen- complici con il pubblico ac- presso 11 popol pie ta re Il 1 b ff · d Pmbagondsta. .Rdcca,rdo diuca so ohe i'! loro ,poùemico ab- cettando l'espediente a,ppa- li, a quelle tramandate tut- u t . 0t · ;.en _no stiume 1 { 0 ~! f re qui; i ud~o d,i Gùoucester, che, per Ja sua bandono delil'e « unHà • clas- rentemente «sgrammaticato• tora oralmente nel popolo na ma_ena 5 raor !nana- .· n ° 1 avoro 6 raor 1• ma1Jvagtta a•10 sla,o ,ptu·o, oan- siche, ba consen,ti,to a,lde loro (come, nell'Enrico V l'asine– deUe varie regioni italiane e ;I1ente _fiantumat~ e nfranta 1:a(,a:J'ente a:;curftto che t tic1p..11e di•aboliube ve'l'!idne d1 opere que<tla complessità di 1on1smo del sCJlli!uquio p1,ima riportate senza interpreta- a regione a regione e spes- m_ro uce. a~o e a_ raverso. a J,ago. i.n,trecci. quel!la libet'là di mo- della ba1itagl1ia d1 Agincou1it) zioni letterarie nelle Tacco!- so _trastormata e adulterata, diffusa bib1togra-f1a e la rie- .Ja,go, però. che appartiene v,imenti. q,uei •apiidi lag,hl di di « guarda-re in macchina» te stesse. Quindi non alle fia- c_oSicche non_ di rado sotto. i ca messe d, note che se_gue al- a un ,pel'l(l'du de<lila creaz,io- scene. quei passag,g~ di tempo penetrando. perciò, in platea be raccolte nel Novellino lineamenti di un personaggio le fiabe, sulla loro ongme e ne scesph'taina certamente velocemente raccordati col g1li 0 cchi negli ocohi de'i'lo dal Boccaccio, dallo Strapa~ 0 sotto. 10 svolgersi di que- nel(a loro_form~zione, ne spie. più a,u,te:u,ìco, e più maturo, muLa,re di tma i1.uazione o spebbatore. chiamalo qu>asi a rola e via via dagli altri scrit- st a O di quella v,ce nd a, tra- !(a 1 riferimenti e 1 legami, ci ,,isoùv-ein se stesso ~a prop.riò di un personagguo ohe ct!Sti- testimonio. O quando l'evol– to1·i che con esse hanno vo- spare all'occhio esperto del: mtroduce_ nel ca_mp_o intri_cato caJttiveria. solo on appa•renQ:a buiscono le basi del raccon- ver i de!J'azione di Riccardo Juto fare opera creativa ben- 1 mdagatore . la__presenza di delle vane verSion, e lez,_om. mobi;v,ata da i·ancori. anti0hi " tal'e coù cinema. Ma se ques,t., attraverso il dramma è se- . .· . ' una.fon.te pnm1t1va alla qua- L.a sua lettura, occorre dll'lo, d •i· • ( · · 1, si a_ quelle che 11po1tavano le e gio coforza riferirsi se e agevole anche per quello che a ubt 1tans:ni ...• Vi sa,ra e ,impalcaturn de~la loro guito. punteggfato, a vc,lta Ja viva voc~ p~polare a pu- non si vuole correre il ri- deve essere il vero pubblico capitato - ci dice dnd'abbi - n=l'lione, e se questa è fa- addi-ribtura raccorda>to con ro scopo e ent fico I 1 fi dd vedere se1,vi>to1 1 i <leferent, cinmente adaU,abile a]i!e esi- l'omb1'a nera e to1-va del per– men doc~e (a.· 0 Eper O schio di riportare la stessa del at àaba, quello dei bimbi, e cerimonie i. i1nnamoraLi del- genze deUa più scapigliata e sonaggio che davvero pare 0 . . . n " 0 · . cer- materia senza distinguerne le e po r affrancarlo anche dal- l,a doro schùavitù ... a•!,tmi,in- ddsi.nvoil•talingua del cinema gettare su uomlni e cose una tCJ ~ssa,_ difflctle segnai e un diverse caratteristiche le molte raccolte frettolose e '"ece. •o•tc, Ù"' n1a•ohe1·a osse- l•a so·.... anza. ,p=r·•'a su·a stes=a · t d' b 1· · d' !Jm1te sicuro tra le due c_ate. . · dj basso livello letterario che v - • ~ , ,,, v , "' 1mpron a ,,a o ,ca, ca,n~,i i gorie: si sa come per tùtto Esse ~s1gono quindi una circolano sul mercato. E' dif- q,tHosa, serbano un ci,v,hlenatiu,ra, resta lega,ta a.JJe ta- minacce e di infamie. il corso deJ· Medio Evo sia penetraz1on_e m uno strato ficile tuttavia dire oggi se la cuore: e ,prodù,gando ai padrn- vole del .palcoscenico del G!o- Il P'l.lbblico d,i oggi, cosi oressochè vana ogni <iistin- m~mo . • d1 natura •.. qu~l)o raccolta potrà essere ~•equiva- n-i ùe a,ppaQ'enze delilo zelo be Theatre, e, a1lmeno per rie·ce ad ac><:o,-tare il testo stiate 10fimo che fu ,nd1v 1 1iescono a fau-e ili prnprfo in- questi primù drammi giova- CC<'luna inteJai,genza e una zione tra l'intento scientifico duato dal Vigol li - lente italiano di quelle dei teresse. e quando si SOIIlO ;fo- niU1i dii Shake&pea,re. resta il comprensione che certamen1c e documentario e quello ar- . h , . 0 . ne e. sue fratelli Gnmm e di Andersen d L' · te111·• • 1 u,•·t · t · 1, · · •. tl ·sti·co e altres'i come ope,·as- ncer_c e per led1_z1one dei so-. 0 dell'Afanasi·ev: un'opera co- 1er,a, t 1 marn '1, ~anino omag- ,,· u o preC'lso. s rn' l.lco.bu ,u- non erano I suo, sen. 1menti tt d J B Il h gic, oa se .medesimi. Q,uesta è m•le, moraJe del tempo <lei principali d, tronte nù'la sern- se la particolare attitudine n~ 1 e e 1' "c e .s.i me que st a è sempre una work gente dn un ce,,to cara,t,bere e Tudor. plice lettura e, forse, iiescé della civiltà di quei modi _viene a trovare tanto _p,u l1t progress che impegna per ccrnlesso che io sono ·dei loro Solo La,urence Olhnier. ct1e ad app,rezza11lo anche di più. ad assorbire oani storia sen- in basso, quanto magg,on In decenni e decenni un appas- Perch<'! si,gnor m,io... se io fo·· conosce ili cinema come il tea- Perchè - non ci si accuserà za un preve;tivo controllo u_n determi;1ato _terrer:o st0 · sionato compilato.re e rielabo- ;i il Moro non v01,rei essei Lro e Shake·speal·e come se dn saor:Jegio. trattandosi so– critico, cosicché il meravi- neo. sono 1 sedimenti della rat{!re e pr'Jbabilmente ',?SI·Jago: chè servendo lu,. i, stesso. poteva cimenba•rsi in prattu,tto di un'c1;>era a,ttri– ~lioso e l'assurdo vengono a tradiz,on~.. de l_la :ultura, gera_ da ~a.rte del ~alvmo serve, me 1;010. 1" Oie1!11m'è un'impresa ohe ,in gene1·e, buita più o meno a Shal,e– confondersi con la realtà quanto p1u massicce si accu- contm~, aggiorna:11ent1 e mo: giud1ice. non è il dovere o nellla stonia dcl cinema, quan- spea•re - senza alcun dub– ,;tessa, come essa penetri - mulano al disopra di esso le di fiche, _ma_essa ~ 10 da 9g_g, e! J',afl'etto a guidarmi: ma. sotto do è stata tent,ata da altri bio ili Ricca·rdo III di OHvie1 e spesso con i suggestivi co- strutture fossili del costume o1!'re nfe1: 11:1ent, precisi d1 la ùoro a,ppa,1-enza, i,J mio non ha maii dato buoni risul- è più vi,vo. armonioso, chia– loii che sono propri della e delle istituzioni, su cui da gra nd e ~•tilttà per l:i, con~- ut.ille ...). tati (-si chiamas ere, questi 1·0 ed elegante d,i queao eJii– Jegl(enda e della fantasia po- secoli si stratificavano le ci- scenza di qu_eHo che e lo. spi- R-icca•rdo, ùnvece. più grez- alti~. Max Reinhal'dt o Orson sabettiano: anche per un rpub– polare nella stessa trattati- viltà, ed ormai pietrificato e nto popo!are ,t~!tano COSlsa· Z'O ed esta<riore. è cattivo 5olc Welùes...). Solo Lau,rence Oli- l::Ylico abtento e provveduto d•i stica _:_ come essa sia acca!- immobile• (pag. XXIII del- cnfic~to _m o?:n\ tempo (/aUa perchè defon_ne _e si serve vier. cosi. dopo ~a grazia da spirito criUco. l d . . . t . li - l'edizione Mondadori dei So- lette1atuia ufficiale_ e cosi. lil delhla sua cattwet'ta a ,>ropno min'iatura dii un Enrico V o i Precisiamo crnnunque che, t! d!{ r~ 1 tc~~fi 1~~;,.~: !i ;~~- netti del Belli _ Milano, 1952). certo_ senso_, misterioso anche per:lonale vantagg,lc,:, mi:n• ftu'.ligori i_n bianconel'o fiam- olbre aHa , lettu,,a • dd Oli- si a Marco Polo che accoglie E indubbiamente la ricerca 8 noi st ess1. cioe a quel~ia corona d Inghil• mnn~o di un _Am!ezo poteva vier. favorisce queslo giudi- .· , . . . t· FERDI ANl>O VIRDIA terra che. nonos,tan,te la na- dare, questo Riccardo I II che, zio l'inte 1,pretazione spetla- ~t?ue me1av1ghose e fanta- presentava d1iflcol a'. come ________ scita g1li abbia messo molto nonostante le diifficetltà. 1~ oolat·e. i-a vei,a e propr!ioa sLche come quella della sa- abbiamo detto, a pnma vi- vi'Ci•no. gli è Jea,ittimamente asprezze. i rischi dii un te·to Jamandra, come gli uomini di sta insormontabili, a n Che Sommario-deHa rivista contesta>ta da ai;,neno qua,t- come quelJ1lo cui prima :e- ':_,,{~;s;gi J\:~~t; d~r~ s~~": Angama palla testa dl cane. perchè il Calvino non si pre- « (i,villà delleMacchine» tra vite •um•ane. Ed è ·percio cenni3vamo, rimfil'rà tra ::tli ie o. a cominciare da quel– E cosi pure tutte le rac- figgeva un intento scientifico contl)."oqueste vi-te che si ap- esempi oiù splendidi cli nidu- lo sbi'ingaLo altern,a,i,si dd per– colte e florilegi di epoche O per lo meno se ne prefi.g: E' uscito il numero 5 di «Ci- punvano le ue brame omicide, ziio ~i.sc ~~ian~. ' srnagg,i che si muovono in meno remote re_cano anch'es- geva uno cientifico solo in viltà delel Macchine». diretta con le stesse m,,re d>1 un p,Te- Ol 11vaer, ~fatti, ohe per pr1.. cè,mi.c.i il più possibiile con- se fatalmente l'impronta del- . s . . d3l poeta ing. Leonardo Sin!- dooe da strada. me cosa 1is,petta profonda· densa>te in ambienti quasi lo stile e della civiltà del pe- p_a1 te essendo impostate s~ien- sgalli. Contiene articoli dedi- E' Ju1 stesso che ce lo con· mente Shakespeare dì cui h~ empr~ coJ,Jegati e v>icin>i(sì riodo storico non eh è quelle t1ficamente le. sue fo_nt1, le cati all'astronautica. alla scul- l'ida: • ...io che non son ta- l'TIIJpa,ra,to a conoscere, su Il a che ra21ione non ha mai so· di ciascun particolare compi- raccolte d! quei folklonsti che tura astratta. alla di!!a idroe- gJ•i>atoper gLi amend spass,i, scena e sU.Jloschermo. ùe tan- te od intopp-i). latore e non solo di quelli. nello spazio di_un secolo han- Jettrica cli Valgrisanche. all'Il- nè ,per co!'teg,gi,are un a,~oro- ie POS'Si'bi111Itàd•Pamm3:tiche. si Ma guarda1Le anche quel sa– come del seicentista napole- no messo. pazientemente sul- va di Bagnoli, agli impianti so specchio. 10 ohe, uro14o da e guardato bene dall alterare p:ente equi•librio bra sceno– tano Giambattista Basile. il la carta , test, che ora sono termoelettrici di Larderello, al un iiude stampo, manco dellla sosta,nzrnlmente la co-L1,uzic,- grafie di intonaz.ione rea.Usta u· Pentamerone è - come serviti da materia prima al cantiere di Sestri. alle fortuno• maestà dell'amore per pavo- ne na•t'll'a<tivaded dramma ori- ed altre più vol1Utamen,te do c ~- 11 C 1 . nella ua lavoro del Calvino. il qua- d neggfarmi dùnanzi a una mOII· gmale. Certo ha eli1ninato dei maniera; e que1 modo di in– ~cuved . a v1,no I s . le dall'immensa mole delle se esP.erienze. fatte a Roma. a legg,i•an•te ninfa; io. che s9no pen,sonagg,1,ne ha sve1bitii mo!- trodu:,re le musiche, con co- 1ntro_ uz10ne a vo ~me e1- narrazioni che si presen- Fermi nell'Istituto di Via Pa- priva,tc, d,i questa beltla sim- t, a•lbri, ha sfrond>ato di pa- retti di bambini O òi J\ra,ti sal– naud1ano - • come 11 sogno tavano ha dovuto trasce- nisperna. agli Stabiiimenti metria. fru braoto dii sembdan- recch•io ili fionto inbrecoiars; modian,ti; e que!<la per.fezio· di un deforme Shakespeare liere (da una cinquanti- meccanici bresciani della s. Eu- za ?alla Natura che sì mi_ d•i- dei d!atloghi._ ma_ ha conser· ne dei c'.l..stumi,quegli • ester- partenopeo, ossessionato da g d' archetipi ai quali stachio. alla teoria delle figure spa1a. deforme, rncoinp1uto. valo m,ta,tto 11!chma e •le in ni » di ca!!!pagne e di strade un fascino òell'orrid? per cui na 1 . .· reciproche, au·antinumero di anzitempo inviato ,in questo tenZIÌoni deim'autore man,te- i;;,pirati - ne<lva to nquadrc non ci sono orchi ne streghe piu O meno ess~ 5 , 1 ' 1- Avogadro. etc. Si stanno già ap- spira'lllte mondo. appena ,pia- nendo ad c,_g,n,i aesto, ad ogn; dello cnermo t>anoratnico __ che bastino, da un gusto del- ducevano) le vers1on1 p1u bel- prontan<lo. com'è noto. i primi smato a mezzo. e puT questo situazione. ad og>nJ cm,atler~ 0 -i'Je p·iù squisite composizio– l'immagine lambiccata e le, originali e rare, e tradur• satelliti artificiali terrestri. Vie- in modo così monco e .con- le a,agio111ie le giuSJtifì.ca:llion!n,i pj, toriche; e quella d.eli– grottesca in cui il sublime .si le dai dialetti nei quali era- ne ora considerato. tra i prassi- brruffu,tto che d cani 1aitranç na 11 ratii<v'e e pskologiche che catezz,a dii colori. i,nfine, che mischia col volgare e col soz- no state raccolte, o, dove esse mi obiettivi astronautici. il corntro dò me quando io wp- Sh•akespeare a.ve \1'3 ·rmmagi• embra piegare il tecnnicolor zo », caso limite, ma c~mun. erano pervenute solo in Jin- !)ico_accanto a. loro: ebbene, n•afo: e non, è oadut? mai_. '!!0· alne sfumature deg,Li acqua- que significativo _dell atteg- gua italiana, rinarrarle. lancio e le eventuali orbite ,ii io, m questo n'l'Tl!bellee su- si. m q_ueiJ,J ermre ('111 cu: m-_ reUi o del!le ·tempere. aiamento degli scnttori ver- un satellite che giri non più fo!a,nte tempo d1 pace. non vece. d,1 recenlJe. sono caduit, ; 0 questa materia, bensì pu- .· Natura1;11~nte era n_ece~sa- Intorno alla Terra ma alla Lu- trovo all:t.1,0 d,i1Jettoper nassa- i _rid,u,tton_ citi Guerr0; e Pacej sic~i; 1 /~~·Po~s~a J~FP;D~!~~ re di narratori come la «con- 110 penetia1e in tutto _11 g!oco na. Sono riprodotte e comrnen-· re hl t-empc, se non dt ,guatare di ,p1'0l)o•rc1 l'amone d1 un pe1~ nista. non solo an•al:ziàta tessa contadina • Caterina complesso delle . vananti. e tate le opere degli scultori l'ombra mia nel so'le e intes- sonaggio così come esterior- Percoto come il senese Te- delle vane redazioni. e lezio- Muller, Chadwich, Cesar, Con- ser va1iiazioni sul!1:a mia de- mente n-aqira,tada'1,l'au,tore let- ..:::'l~~te,~itet;~::;ad;n~i..;:!~~ 5~· mistocl~ Gradi. nt, 1nterpreta1;Je sul piano ~SI- sagra esposte all'ultima Bien- fmmità. E cosi. dacchè io ~e<l. 'a1io.ma gi1Ustifl.cata •poi Olivier . w-i per,fezione cosi N l ' 1 ._ colog1co e su quello filolog1co, 1 non posso fa,r J'innamorai!o mternamen.te . con motil\l,i su· . emmeno epoca :oman 1 ed anche sul piano d1 quelle na e. per in4rattenere questi bei perfioiallù e .frettolosi che. di· ngorosa da non veder mai ca che pu1:e m, Italia aveva che sono le_intrinseche_ cara!- La preistoria dell'atomica è g·iorni soaveloquen1i. so·~ ri- tre a n-atuiraq·e ili:person·aggio. ma,i,nilo l'eq,uii!1'b1'io tra gli persuaso più d uno, dopo Je tenstJche d 1 queste o d1 quel- stata registrata dalla viva voc~ ,CJllu,to a dimos,~rairmi uno lo rendono :spesso incom· elementi sgradevoli e odios: ricerche alle fonti di un vi- la regionalità, adattare il !in- del cav. Zanchi. che fLt ed è ,celnerato ed a coLpir col rruio prensibite ·e gmbu,ito. del pernO!)a,ggio ('la deformità vo Jinguageio popolare di un guaggio della traduzione coe- amico e confidente dei nostri odfo i irivOl!i piacer.i di que-- Per iar que;.to, na,1luTal- il cinismo. i ra,g'ionamen•ti as- - t t Jl · ·t .. sa-ssini) e queJ1li più colorì!' Goldoni, di un Gozzi, di un ren emen e a o sp1rL o pop~- più grandi fisici. C'è una foto- ,ti gim'l"li ... •· men,,e .. e per 1 1 ispebba1·e oe-l ed umani che pesso, nelle Porta di un Manzoni, aveva lare, Insomma fare ope:a v1- grafia rarissima dei sommo fi- Pc1,t>are suNo schermo un medes1mo l~mpc, anone_ le esi- loro vdbtule ccn,traddizion'i. ' G . ·t 1 . va e moderna, c10è nspon- . • 1 O" - 1 f I iramma de<! genere non era genze dei! lmg,uaggio cmema- . espresso un . nm:n 1 a ,ano, dente all'attuale coscienza sto. SlCO mg ese trac, i pro e a ,emp1>ice: i•n•tan,to per le e~i- tog,raflco. è ricorso sovente annwmo ad essere persi·no e nemmeno I dihgent1 st u- rica e che non rischiasse quin- dell'anli-mo nd0 · e il fac simile ,enze .stesse del J,ùnguaggic ad accoo'glimenM e 1,rovate di vagamente umo,,i·;,lici: dì un diosi di folklore della gene- d< di riecheggiare. anche come di un biglietto di Fermi che teatraJle e pOli perohè ~e !un- gu to davvero felice e (so- tragico hu.mour. s'inte nd e. razione positivista, che pure esperienza di linguaggio, si- chiede da New York. appena g'he battute i•n versi, •le osc-u- Pt'llltubto) oPLg,inale. Come al- 'I'ra giJ,i aJlt>vi fote!'prebi. tul– contava ricercatori e trascrit- tuazioni e motivi ormai scon- gitmto, al suo fido cU3tode il Te- nità di un-a narrazione con- l'inizio, quando, .per spiegare li egualme'nte sapienti. Olah·e tori come Angelo De Guber- tati o pe,renti. Proponendosi gelino calcolatore che ha di- cepita secondo i oamt1i e Jr l'an,tefabto e non affìdal'lo Boom, nello sgomento del!~ natis Vittorio Imbriani. Do- di rappresen_tai;e tutti i tipi di menticato a Roma nel taschino libe1~à . simb(!!ic? - lett_er~rie come ne.I ~e-to. sol,tanto . al mog,lie (vna fo,agile.. Desde· .' . . .· _ fiaba di cui e documentata del suo camice. deg,h e1'1sabebt1am. e. mflne monologo d•1Riccardo, ci :n- mona vittima di un mostrò Ll-01.irl'.l-ORA DALL'OLANDA * Lin~ua difficile da impara * tli LCCIAl\rA ZA lllJCCOLI • Per gli lta!Jani, l'olandese è istituzione culture.le, nessun viglierà più d1 incontrare. art tra le lingue d'E}uropa, forse ente insomma 1 che senta la ne~ esempio. un povero pescatore la più diflicile da imparare. E cessità di prendere a cura, in- (che da una barca sui lagh, non tanto per le dillicoltà di coraggiandola con una sovver/- vende angui!le af!umicate ai pronuncia e di costruzione di zione, un'impresa di sommo battelli di passaggio) che parla questo e cinese d 1 Europa ~. interesse ed utilità come sa un francese che farebbe lnv1- quanto per le numerose, non rebbe questa. Per l'Italiano dia a un nostro ministro, o un facilmente immaginabili, di!!i- :;tudtoso dell'olandese rappre- panettiere che si esprime in coltà pratiche alle quali va in- sentano ad ogni modo, questi perfetto tedesco, un tabacc410 contro l'Italiano di buona vo- due volumi, benchè abbiano che sfoggia frasi in spagnolo lontà che si propone di impa- Jna ortografia superata, l'uni- e di italiano, un calzolaio che rare questo linguaggio. Non co punto di riferimento s:curo, asa l'inglese. E cosl via ... esiste una grammatica in ita• l'unica ancora di salvezza. Alla lingua straniera pre– liano per lo studio dell'olan- Le stesse Universita olande- scelta l'interlocutore olande~e dese. La e Grammatica teorico- si poco si sono curate fino ad si tie~e. fedele con impegno e pratica della lingua olandese» oia di istituire corsi per stra- pre_fer1ra. duran~e una conver– di G. Prampolini (ed. Ulrico nieri. Solo nel settembre di saz10ne, !ermarst mentalmente Hoepli 1928) è oramai esaurì- quest 1 anno, per la prima volta, diversi econdi a~la ricerca del– tis ima, introvabile. Inoltre ad Utrecht è stato organizza. )a parola_ nella ltngua che non servirebbe scarsament.e allo to un corso di lingua e lette- e sua, piuttosto che d1rla in ":iCopoper il fatto che dalla sua ratura olandese che verrà ri. quella materna. oubblicazione ben due riforme petuto l'anno prossimo perche Gli. Italiani poi, ol~re a~ e5: hanno notevolmente cambiato ha avuto diversi iscritti. 11 n. sere m genere comp1acent1. d1 e semplificato la grammatica correre a lezioni private che rado sono così francamente di– e l'ortografia olandese. sembrerebbe la via più diretta s_involti nell'insistere su una Le due ultime ri!orme risat. e semplice, non è, pur viven lingua quando _non la conosca,. gono al 1947 e al 1955 (questa rio qua così facile come po- no alla perfezione. Ed allora ultima viene tuttora calorosa- trebbe 'sembrare. E' raro tro sottostanno alla volontà ptù mente criticata e discussa) e vare la persona che. esperta dJ forte, in !atto linguistico. di attualmente l'ortografia si trer ;T"Jsegnamento, conosca anch1!, q_ue _to popolo che del resto cer va in un tale caos che non so- almeno un poco, l'italiano, s1 s1 co_mporta . per u_n se~so lo l'impiegato o lo studente condizione indispensabile per a_n~he d} cortesia e :d1 osp1la• ma gli stessi professori cog1- i principianti e che si fa tan- hta. _Puo acc3:de~e g1ornalmen. tano prima di decidere se - to più necessaria in quanto, te d1 trovarsi d1 fronte a un poniamo - si debba scrivere come abbiamo detto non esi- Olandese che pur conoscendo " thee ,- o e: tee », se e Kert- ste una grammatica. 'E poi tro- a_ppena qualche parola di ita– smis • (Natale) vuole la lette- vato l'insegnante, sia pure il hano, perse':era _nel condui:re ra maiuscola o minuscola o, migliore, si nota spesso quella 1 a con,·ersaz1one tn. questa h~– peggio. qual'è il genere di una scarsa comunicativa, quella gua e ~on espressione soddt· parola. Un opuscolo pubblica• re~zione lenta alla correzione 11fata. riconoscente, con_te~sa: lo dal Mini~tero. dell'insegna- rti un linguaggio appena apprz « -~i ,ra comodo un po' d1 cser• mento p~r 1~lum1_nare sopra~- so e quindi stentato, che - cizto ···· •: . tutto gli 1mpie_gat1sulla appl!- dopo anni di esperienza _ sa- Se, po,_ con feroce. risoluzio– caz1one del.la r1[orma o.rtog~a~- l'emmo tentati di giudicare ca- ne 1Itah~n~ s1 ostinasse a~ ca denuncia quanto sta di!lt• ratteristiche tipiche degli in- esprimersi ID olandese, ma, cile per gli Olandesi stessi de. ,ejlnanti olandesi. neppure una volta, verrebbe terminar~ il genere di alcuni Si aggiunga a tale situazio- corret~o negli errori. ~li Q. sostant1v1. . . ne di natura contingente. il land~st capiscono a_volo 11 s!n• Per un Itahano poi, natural- fatto generale che non si è so dt quello che S! vuole di_re mente la cosa è più complica, molto invogliati ad apprende, anche se espresso 1n forma In• la. Non ~vendo l'ai~to di una re una lingua che è poco gra- completa e scorretta. E se non grammatica d.e,~e ricorrere a devole con tanti suoni guttu- coi:npre!'d'!no non domandano quelle in alt.re hngue: tedesca, rali e aspirati- e la cui cono- sp1_egaz1on1: sem_pre per cor– (rancftse o inglese. ammet~en- sccnza risulta limitata a un testa! p_er educazione. per sco- do che la su~ cultura ghelo territorio ristretto. Ed è un so d1 riguardo.. . permetta, altrimenti s1 trova peccato perchè la letteratura .A tante, difftcolta se n~ a~– arreso al primo osta_co_lo che olandese e [iamminga sono di giunge un altra -an~ora, d.1 ca– come ved~emo. non e 11_solo. interesse notevole e sarebbP ratt~re gen~ral!· E quasi 1m- Non 11:a1 a~bastanza ncoryo- giusta wrn loro dLMusione. poss1b1le _nuscire a tro~are scenza s1 potra avere per G1u- una occastone per scambiare liano e Giulio Ottochian stu• Non sembri un paradosso: qualche parola con gente tn- diosi italiani residenti in Olan- ne-Ilo Sluctiare l'ola nd ese, si.:i centrata per caso. Il più asso-. da che hanno curato, amplia- oure nei PaeSi Bassi, si ha l,a luto silenzio regna nei treni e to, riveduto e corretto. lacen- impress,one • volte di st udia, nei tram, si legge nelle salette clone un'opera preziosa. un re una lingua morta. Uno st ra- d'attesa dei dentisti e dei dot– vecchio vocabolario italiano- '1.iero può vivere qui degli an- tori, non si attacca discorso olandese e viceversa, di Be• ni senza sentirla parlare qua con i vicini nei ristoranti. 5i niamino Dentici. si mai, senza avvertire la ne- beve una tazza di caffè e lat- Una seconda' edizione della cessità a, appre nd erla perché. te in mutismo nelle sale di parte olandese-italiano è usci- ovviamente, è impossibile pet aspetto delle stazioni, non e 1- ta appena nel '55 e con rincre- lui dissimulare la sua esotica stono i. Bar, si dicono non più scimento abbiamo appreso da provenienza e il cittadino delle indispensabili parole ne– Giuliano Ottochian che, or non ola nd ese non aspetta di me- gli uffici e nei negozi. E poi è molto è stat0 costretto a ri- glio. Già dai primi anni di ancora? .... Le amiche non si fiutare Ìa proposta dell'editore scuola media egli st udia, e be- confidano le loro vicende sen– di curare un'altra edizione an- ne. il france e, l'inglese e il timentali, gli uomini parlano che della parte italiano-olande. tedesco e sembra che, una voi- poco volentieri dei loro affari. se da tempo esaurita. E ci ha ta Cìnite le al~:uo~~~e~~i: c~; 1 \~ La riservatezza è valutata pre- spiegato le ragioni che lo han- nuam_ente d' . f' gio squisito, indole di nobiltà. no deciso purtroppo a tale ri- occaswne .' cui pro ittare per LUCIANA ZA 'rrrn•, nuncia. Per un lavoro del ge- ~ eserc1tars1 11 nelle ;,ngue. Se nere _ come già esperimen- insomma 1._1nostraniero _cono- '!!!!'!!!!'!!!!'!!!!'!!!!'!!!!'!!!!'!!!!'!!!!'!!!!'!!!!'!!!!!!!!!! tata - le ore di tempo gior- se~ un~ cli q_u~st e tr~ _hngue ,,,, ►'-''', ''"'·''-\Ht-• 11 nalierc richieste sono moltis- gli_ s~ra qu~Sl 1 ~'POSSl~tle fin- Ulr .. ttor .. sime e il rendimento pratico che v1ve ne! Paesi .Bassi, a .me: _____________ _ irrisorio. E non esiste nessuna no che egli compia sforz1 di Olt:UO FABBIU e borsa» ( fra tante che negli volontà inauditi. apprendere ('ourttrttltor~ r41'!1tJOoF._bUe ultimi anni vengono distribuì- l'olandese. E dopo qualche me- 1 ·,,-·-la~,-11-11-m~.,--o-t_o_li-~-1!-t_l_J _t._::,_ _::,_A. te con certa facilità), nessuna se di soggiorno non si mera- Roma - Vis 1\1 Novtt1iinrf- 149 Per tutte le apo•e Ì.141.ian.e ritorna un gran.de concorao I "PREMIO NECCHI LA SPOSA D' ITAL1A 1956,, ..... "• • . ., 20 MILIONI ..<l I in gettoni d'oro e in riccbiNimi doni. Entrai<! nei negoai di macchine per cuei1'e NECCBJ e ritinte la oc:heda d1 partedpuion• con le modalità del coneono. Potrei<! oegnalare le •P'M" meri_,,li e vincere an,che Voi un ricco premio. l MILIONE oerrò ùtoltTe aomgia.10 tra tutti coloro che ri,ponderanno alla l'Inchiesta UiR9U• macchine per cucire I memco. Compaiett,, Gmse_p l'esistenza nei dialetti italiam Il numero di 80 pagine, di la mentali là cinauecentesc-a llroduce nel•l'azione (<? nE·i d1· Cèd,ric Hardwicke, nena com pe Pitre, come pu:e gl_i s_cnt- e di rappresentare tutte le re- così ev,idente (e cosi invee- sewni del PTO!agonista) con posta vecchiaia di Ile Edrt" ., tori e 1 poeti degh ulbm1 150 gioni italiane, il Calvino do- cui 16 a colori. illuS\rate come chiata) soprattutto in queste quella scena senza d!aloghi do. ,John Gie\)l;ud. Ralph R ' anni, si erano lasciati tenta- veva altresì ricondurre il al solito da piltori astratti e opere più o meno autentica- che ha quasi il apore di chard·cn. Alee Clunes. Sian re da quella che era stata complesso del suo lavoro a concreti. è iii vendita nelle e- mente di Shakespeare. oLtre a una pantomima (e, i'! fa_ te;, dì ley Baker. C.A.eorT..,ao •l moate pNIDI coD oom.,.0,1 • m•10U\d ••al• "ARLO'fTO.. flUl, 455. MOBlLIERI CANTÙ. BA.llnTI. &B001.UOCE, UINOCEl'òTI, RADIOMAREUJ. c.G.L. WJ&Da. la voga romantica che aveva una certa unità di espressio- dicole a L. 500. tenderlo molto distante d31Ja-a una Incoronazione medievale GIAN LUIGI RONDI

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