la Fiera Letteraria - XI - n. 49 - 9 dicembre 1956

Pag. 2 t'A F TE R /1. TETTERARTA Domrni<';i 9 dic<>mhre 1956 Piet Mondrian (continua da pagina )) figurativa e i più assoluti accordi cromatici nell'Al– bero grigio e nel Melo fiorito. dove la pittura di Mon– drian canta con un'ultima libertà di voce prima dellà riconversione calvinista, del neoplasticismo. Ri ntono felicemente. que te estreme figurazioni dell'«Albero» e la Composizione in ovai~ del 1914. degli incontri pa– rigini col cubismo allora nel suo fiore, mentre in altri auadri del tempo. come il Nttdo e la Natura morta con vaso di zenzero 1, sempre dando prova della consueta pulizia mentale. Mondrian non ci pare riesca a solle– varsi da una pesantezza. rispetto mettiamo al contem– poraneo Braque, quasi prov·inciale. Se mai. pitture in un certo senso ingrate come il Paesaggio del 1911, contano per una riproposta musiva: 11radtts ad ab&tractionem. Quell'a trazione che, tornato in patria da Parigi. Mondrian potrà, dopo le pazienti meditazioni prepara– torie ul più e sul meno. sulle scacchiere a colori chia– ri e quelle a colori scuri, inaugurare infine. correndo gli anni venti, con la Composizione in -rosso giallo è b!eu della collezione Van der Muyremberg. Il catalogo, sino a quest'opera, aiuta il visitatore con trepidi ma utili cenni storici e apprezzamenti critici. ma d'ora innanzi si tacerà, invitando il visitatore a com– portarsi « con la massima semplicità» nel guardare i dipinti. Non possiamo che sottoscrivere. I colori puri. appunto il rosso il gia!Jo e il bleu, e le iinee orizzon– tali e verticali (altro non si è concesso il pittore pér esprimersi) ci stanno davanti agli occhi nella loro beatitudine cristallina in un invito mistico a togl!ierci da un presente, da un reale nel quale invece noi vo– gliamo. a ogni costo, rimanere. Magari restando chiusi in casa come fa Giorgio Morandi per vedere appena un muro e un tetto di fronte, ridotti a pura essenza. ma tiepidi di un amore, o di un sole, dal quale non ce la sentiamo di estraniarci. Ed ecco che, verso la fine della sua esistenza, Mon– drian. emigralo in America, sembra riaffacciarsi sulla giornata umana: New York City, del 1941, un anno· pri– ma della morte. spalanca, dietro le sbarre implacabili. spazi nei quali la respirazione è di nuovo possibile. Non è una suggestione dei titoli a farci sentire questi ultimi quadri più vicini a noi e rimpiangere come più crudele una morte che forse troncò una di quelle sta– gioni creative tarde di quelle primavere in inverno. di cui la storia dell'arte reca altri esempi commoventi. ATTILIO BERTOLUCCI Composizione con rosso, giallo, blu. 1920 1 t New York City 1942 La Fiera Letteraria nel1957 * CONDIZIONIDl ABBONAMENTO ABBONAJ\'IE TO annuale L. 2.700 ABBONAMENTO annuale con pagamento seme trale ABBONAMENTO annuale con pagamento trimestrale » 1.400 » 750 ESTERO annuale 4.000 N. B. - Gli abbonati che gradiscono il pagamento semestrale e trime– stulè ASSUMONO L'IMPEGNO DI EFFETTU RE I PAGA~JENTI AN– TICIPATI È PER TUTTA L'ANNATA. Abbonamenti cumulativi annuali LA FIERA LETTERARIA e IL TEMPO 1,er 6 nulneri settimanali L. 9.930 > > > " » per 7 numeri ~ettimanali L. > > » > LA CIVILTA' CATTOLICA " 11.180 6.930 3.330 3.330 4.7i0 > > " » lL RAGGUAG LIO LIBRARIO » > > > » CITTA' DI VITA " > » " » HUì\'JANITAS » IMPORT 'j\T 'I.-, E «LA FIERA LETTERARIA» SARÀ SUBITO E GRATUI– TAMENTE SPEDITA A COLORO CHE VERSERANNO L'IMPORTO DI ABBONAMENTO PER TUTTO IL 1957 CHI PROCURERA' CINQUE ABBONAME TI ANNUI riceveriì in omtrtio « LA FIERA LETTERARIA» per un anno. I PRESIDI DELLE! SCUOLE MEDIE E SUPERIORI che invieranno cinque abbònamentl fra gll studenti e le classi dell'Istituto, a,•ranno gra.– tulto il ìlòrni.le per la. Biblloteoa S<lolastica.. Si prega vivamente di effettuare i pagamenti sul e.e. postale numero 1/31426 - Via di Porta Castello, 13 - Roma. Una poetessa nella tradizione spagnola * Carmen Conde è considerata la ma;giòr poetessa spagnola vivente Nacquè il 15 agosto 1907 a Cartagena, òve trascòrse i primi anni; dal 1914 al 1920 dimorò n Melilla, nel Maroc– co, ritornando poi nella città natale. dal 1920 al 1930 frequentò il Magi– ~tero, ma non e ercitò mai tale µro· !essione. Tranne rari viaggi a Madrid e a ·Barcelona rimase a artagena fino al 1936. Dal 1937 al 1939 è a Valenza. Nel 1931 si era sposata con il poeta Antonio Oliver Belm{1s. li ,uo primo libro è del 1929: Brocal. poemi in prosa. Nel 1943 conosce Ga– br!ela Misbral • che L-On J. Ram6n Jiménez e Gabriel Mirò formaV"d la sua trilogia di fervente adorazione»; la scrittrice cilena dettò il prologo del secondo volume di poemi in pro– sa, Jt<bilos <1934). Da allora i suoi libri si succedono con notevole in– tènsità; i principali sono: Pasi6n dPl Verbo 0944) Ansia de la Gracia (1945) Honda memoria de Ml (1944) Sea la Luz, Mujer sin Edén, 1'11i Fin e1t el Vi.ento (tutti del 1947) 1/uminada Tier– ra 0951) Vivientes de los siglOs (1954) Mientras los ltombres mueren (1953); a queste raccolte poetiche sono ria aggiungersi numei-osi saggi critici. !ra cui Mi libro de El Escorial (1949) e Carta~ a Katlierine Mansfield (1948). opere di narrativa come En nwnos del ,ilencio (1950) Cobre (1953) Las oscurà.s raices (1954). La Hta opera più recente è il volume Empeza.ndo l11 vita (1955), memorie della sua in– U.n:da in Marocco. Con gli pseudo– nimi di Fiorentina del Mar e Magda– lena Noguera ha Fcritto molte 'llitre opere {narrativa, teatro, storia) con particolare riguardo all'infanzia. HH curata Poesia feminina. espanola 1·i– vientt (1954) ottima antologia di poe– tesse spagnole contemporanee. Collo– bora alle principali riviste spagnole: ha vinto numerosi premi 1 ellerari, lra cui. in Italia. il Simon Bolivar 1955. a Siena. In Italia essa è nota . oprat– tutto grazie a Juana Granados, del– !'Ul'liversità Bocconi. che le ha dedi– cato un fondamentale volume (Car– men Conde: Poesie. Istituto Editoria– le Cinlpino. 1953; pp. 292) e ha cu– rato !"edizione di Mientras los ltom· bre.! mu.eren, presso lo stesso editore. Vastissima la bibliogl'afla su questa pc,etessa: basti citare Vicente Aleivan– dre, Damaso Alonso, Jooé Bal!es<er, J. dé Entram'°Jasaguas, Francis de Mio– mandrè. A. Valbuena Prat. Della sua poesia dice assai bene i& Granados. « La poesia carmencondia– na inquièta.1te nella estrema libertà e audacia delle immagini, tuttavia purissimt-, appassionatamente mistica e umana. pro!onèamente (emmin:le nel sentire quanto fortemente ,•irile nell"accenlo. desolata e ricca di spe– ranza. aè un tempo. scevra dei sen· timentalistni amorosi caratteristici di ogni poe,;ia femp,inile, rispecchia i'in– quietudi:ie tormento a, 3nche se non disperata, del mondo .d·oggi davant: all'incognita del domani. della vii'> '– d~lla morte. In essa sentiamo la !eb– brè inconfondibile della creazione•· '€ ancora « Due motivi, verame:1le nuovi e profondamente nuovi emer– gono decisamente nella sua poesia: la •strinsecazione di una tipica anima femminile mr derna e la veemente ed originale ricerca di Dio. Nella poesia carmPncondia!1a la donna svela sè •tessa nel suo più intricato sviluppo p,;icologico e biologico, lnceramente, come finora non era mai avvenuto nèlla poesia spagnola•· Prèsentiamo qui la versione di uno Ilei poemetti del volume Vivientes de 101 ,iglos, con cui la Conde h• vinlo il , s'imon Bolivar,. PIERO RAIMONDl FRAMMENTO DA '·ACQUA,. cosa perfetta ua il vederti china, con la bocca •omm.ersa tra le sponde; e le due Imani schiudendosi per terra. còmè due uccel!/ che tu/farsi vooliono, nèll'ottorosa e umida corrente f!nalmènte rqggiunta. LI c·era il campo, fin dai tempi an- (tich1. Tu c'eri e con te gli a!bert. e colombe volavano fra voi. E respirava 111 fronda la sua m11sica. Era sera. E nitrenti cavalli, neri tori, e nelrarta le candide farfalle ... soave nel suo pd!pito. tn delirio, era i! fiume per te, tutto il tuo flunie. Ai!ora tn vincesti il fuggitivo, t'immergesti impetuosa nel fluire. li suo fondo giaceva fra la ghiaia e !'erbe, mosse dall'onda fluente. Così vicina al suolo, scivozava110 sn te piccoli pesci che fuggivano dal corpo. con un guizzo; nudo torso /asciava il suo tepore sulle alghe. Ti gra!fiavan la t•·onte ed i capelli le pietre che eran madre delle acque. O 1naggio della selva abbrividit.a, crepuscolo di sibili e di càntfci ! conoscevi il t:uo bere e 11011 lo stesso /!ttnte avresti bevtLto. se doma11i le spo11de a saporassi; se tor!iassi al fit1111econ l'eterna sete tua. Non sarebbe lo stesso quel tuo corpo che bri11davi nel bere, come amante che si /ascia irrorare dal piacere. Efeso, disse i! vero. profetandolo. Che insieme di ruscelli, q11a11t;/t1sli sott.i11, bevesti nel paesaggio? Oh. le mani appoggiate sull'erba ! Oh. le tue labbra dischiuse apµena! li tuo rrlspiro. appena de11 tro il fiume; e i tuoi occhi lontani, e non tuoi. spro/011dati a godere la frescura che sempre si ri11nova I Se mai potei chiamarti, .'ìe la bor.C'a ti disse che invidiava i! tuo abban- [do110, all'acqua sc,ttraendo il suo 11,istern ... se a quel fitLme io pure avessi chiesto la sazietà che tu.tta ti colmavo! ... Rimbombaron le tempia, di temp,..ta terribili conchiglie. Il collo tuo dall'acqua vid.i avvolto. E gli uccelli /tLggiro11 con la luce; si popolò del suo silenzio il bosco. Solo io ero, e te io contemplavo. Dormivi; gid dormivi senza sete; e quale nuot>o /etto dal fitune trasparente a te si offriva 7 O sp{agge, _lì.ttamente vegetali. o gtunch.i delicati. sonnolenti ... coperri di verzura, a /oro sussurram che mai beruto a t 1 et·ì un...acqtw egu,alé. Separato da voi. come disperso, il mondo apriva ìl passo alla corrente de! fiume che 11ascevadal tuo labbro. Rispo11dinii, mortale: donde ven11e l'ansia di bere, che s( amalga,nava in /orina cosi esatta nel paesa.ogio 7 Pietcì per la mia sete; da qua11ti fiumi atti11gere dovresti. a/fi11ché questo. .,convorto. ti restituisse il suo /!uii•e. si raccogliesse in te, ttto si facesse 7 E le colombe a schiere; a ondate i rnesci ti cingeva11 le gambe. I tlloi capelli radici dei cieli, 4n/ora del ,nistero fra i tuoi fianchi. L'atroce e Indistruttibile farfalla il mio ardore dioora ... lo ti vedevo mentre /'acque coprivano il tuo corpo. Se, d'un tratto pungente, in noi ca- [desse la voce gili dall'alto, tu la udresti 7 E' za voce iwa pioggia che non bagna. E· la voce una fiamma che non brucia. Sogno la voce e la vedo persino in im bianco splendore, che bianco (non è mai Gtd s'offusca la luce. ed io la sogno ne! tronco di flessibile struttura I Se corro e mi separo. se già fuggo. se non ti guardo mai, forse mi sveglio sotto la voce elle tutta risplende 7 Non so. Non ho bevuto. Della mia sete ,·esta la pelle asciutta; ed io ti co11templo. E ocoorre. per veder, che 11011 si veda.. E occorre, per udir. che non si oda. LI si na&conde il• fltwie. il fiume trae la sua 11.a&cita rioca ed affannosa: il limo lo reclama. dai licheni l'intrico aspetta d'essere impreanato. I reconditi /la1tti. i dolci c11ntt conducon la notturna primavera. Se sogno che non sogno. se io /1Lggo, e m'immergo ne/l'acq1ta .., vivrò forse? La bella e piiL leggera tua vresenza io non la godo q11asi; se ti lascio ))er tornare a me sllbito, che ansimante respiro del fiume de ntro la memora mia I Grigio cane lega.to , io tigre senza [U1111hie, scivolo verso il tuo corpo sommerso; ti chiamo e tu dall'acqua mi rispo11d1. Già dormivi senza sete ? Il Flttme sono io. CARMEN CONDE Trad. di PIERO RAIMONDl 1 I Premi, ar~omento divivo interes (continua. da pactna. 1) progetto di legge sui Premi Letterari feci un balzo sulla sedia trovando sul tavolo il testo - non abro– gato - della pre:edente e disciplina• del 1938, che ·anciva un preciso intervento Cascisla su questa qu - tlone. Ma la mia - o la tua, o la nostra - indi- gnazione di fronte a quella vecchia legge. a che serve? Io mi indigno, tu ti indigni, noi ci indigniamo, ma coloro che si attengono alla lettera, più che allo spiri– to, delle leggi. si indignano un pò di meno; e domani io e te e noi avremmo sempre potuto imbatterci in un prefetto. in un magistrato. o quanto meno 1n un runzionario, che. non Pssendo stata revorata, avrebbe senza indignazione riapplicata quella legge fascista. come - purtroppo - ne sono state tran– quillamente riapplrcate tante e tante in questi anni. Dunque - balzo di sedia o no - occorreva e occorre: 1) lare una nuova legge per abillre de ju-re P. de facto la vecchia Jegae fascista; 2) dare alla nuova legge proposta (e che il par– lamento potrà perfezionare tenendo conto anche delle riserve e delle contestazioni di noi scrittori) uno spirito democratico. a riparazione dello spirito fasci– sta della vecchia legge. Ora, chiunque abbia letto i \O articoli dello :,che– ma di disegno cli legge per la registraiione dei Premi Letterari, Artistici, Scientifici, (e ritengo necessario e utile che la Fiera ne porti a conoscenza dei suoi leltori il te to). chiunque li abbia davvero letti senza prevenzioni sono sicuro che li avrà trovati, non tosse altro. immuni dal sospetto di una tendenzio a inge– renza degli uffici governativi nelle cosidette • nostre co e>, e meno che meno vi avrà scoperto l'intenzione di un attentalo alle libertà costituzionali, perché non é questo lo spirito che informa né l'Ufficio della Proprietà Letteraria né la Commis ione Nazionale del Libro. Il • gruppo di studio• lavorò intere giornate; le discussione furono feroci. investendo aspetti politici. giuridici. sociali. e prevenendo obiezioni di diverse categorie (perchè dal momento, caro Petroni, che un premio é un atto pubblico. non é soltanto e non é più una • cosa no tra>). A un certo punto minacciai di ctimetlermi dalla commissione se i;i foslie. anche m– direttamente, (avorito il ritorno allo spirito di una rinnovata e disciplina • dei premi: e alla fine. e con– cordemente, si arrivò tutti a volere sostituire la vec– rhia legge disciplinare e vessatoria con uno schema di «registrazione> o c. anagrafe,. o e: pubblico re– gistro•· Tra l'altro proposi che a fare parte di di·· ritto del Comitato previsto dall'art. 6. fosse cluamato il presidente del Premio Viareggio, Leonida Repaci, perché in fondo la vecchia legge fàscista era tata varata soprattutto per silurare quel premio: e a pro– posito di quel predetto Comitato. ancora ;:ide3,o so– stengo che la ua formulata formazione è discutibt!e, "d il Sindacato azionale Scrittori dovrebbe rivPn– dicare il diritto di avere in seno al Comitato unica– mente i suoi rappresentanti e membri. Concludendo. caro Fabbri. a me pare di duvere tirare così le omme: l) una • registrazione • dei premi é amme ,a e richiesta anche da coloro chè avanzano dubbi ul presenle progetlo di legge; 2) per estinguere la ,·ecchia legge, è indispeu– sabile predisporre que to. o analogo. ntt0vo progP.tto; 3) prima che passi al parlamento que lo proget– to. c'è ancora tempo e modo per ridi,cutere fonda– tamente la funzione e le attribuzioni. l'utilità ogli inconvenienti; 4) in m rilo al presen!e progetto, si Clla pn•va di cono cerio, in tutti i suoi articoli e in tutto l'iter dei suoi pro e contro. se sì vuJle impugnarlo, ma non lo si impugni né ,otto !"impulso di una pre un1a gelosia di classe o di categoria. perchè. ripeto. un premio diventa ed è un alto pubblico; e. del resto. ; problemi pratici stessi di noi scrittori. per essere risolti. esigono uno spirito sindacale o quanto meno associazionistico e societario; 5) da ultimo. non si accusi la Presidenza del C nsiglio. il Sottosegretariato com;,etente, l'Ufficio della Proprietà Letteraria. la Commissione Nazionale del Libro, o altri organismi. di colpevole ingerenza nelle e: cose nostre>, quando e mai siarno noi scrit ... tori a doverci accusare di colpevole indifferenza verso le • co e nostre•. anche quando escono difatto dallo stretto giro delle redazioni. dei cà/l'é, dei salotti. on ho altro da dire. per ora. Posso solo augu– ranni che - magari sulla Fiera - si apra una di– scussione ragionala u questo progetto, come su tanti altri nostri problemi. Gruie, e con i più cari auguri per il tuo lavoro e per la Fiera. tuo GIANCARLO VIGORELLJ Questo è lo schema di cui si parla Sehema di dìseono dì legge per la registrazione rlei premi letterari, (lrtfatici, e a<:ientijici. (Approvato dalla Commissione Nazionale del Libro il l'!l giugno 1956). ART. I - E' istituito pregso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un pubblico ~-egistro nel quale vengono annotati. in ordine cronologico, i Premi let– t.erari. arti tici e scienti-ilei. Le persone fisiche e giuridiche e gli altri enti che intendono istituire i premi di cui al comma prece– dente. sono tenute a presentare domanda per la re– gistrazione alla Presidenza del Consiglio dei Mini– . tri - Ufficio della Proprietà Letteraria, Artistica e Scientifica per il tramite della Prefettura nella cui circostanza il premio viene istituito. ART. 2 - La domanda di registrazione, corredata dal regolamento del premio. deve essere inoltrata dai promotori del premio ste so, in duplice copia. nel mo– do indicato nello Art. 1. La domanda deYe contenere i seguenti dati: indicazione della person_a fisica o giu– ridica o dell'ente che istituisce il premio; denomina– zione del premio; materia alla quale esso si riferisce; sua entità e criteri d1 assegnazione; eventuale perio– rlicità: data di sc;idenza del concorso; data e luogo di assegnazione del premio; compo izione della Commi - sione giudicatrice. Nella domanda devono aitresì es ere contenute sufficienti indicftzioni delle garanzie per la correspon– sione del premio. "Entro 30 giorni dalia presentazione della doman– da una copia della stè sa, con gli estremi della regi– strazione. dovrà essere restituita ai promotori del prP– mio. La stessa procedura deve essere seguita: <t) per ogni successiva edizione del premio; b) per la even– tuale rnrlazione a1 regolamenti; e) per il risultato del concorso. 'ella pubblicaz10ne de1 bando di concorso. devo– no esseri! citali gli estremi della registrazione. quella di altri premi dc11a stes•a specie o carattere precedentemPnt 0 ri-gistrati. a meno che non siano trasrorsl 5 anni dall'ult!ma edizione; e) i premi mancanti dei requisiti indicati nell'ar– ,,ticolo 2. ART. 6 - Presso la Presidenza del Constglio dei Ministri - Ufficio della Proprietà Letteraria, Artistica e Scientifica - è costituito un Comitato, presieduto dal Sot o.segretari() di Stato o da un suo delegato. per l'esamP deJle queS'lioni inerenti all'applicazione della presente legge. Del Comitato fanno parte: due funzionari desi– gnati dft!lft Presidenza ciel Consiglio dei linistri: un rappn'.,entante del Consiglio Nazionale delle Ricer– che; un rappresrntantc della categoria degli editori; tre rappresentanti degli aulo"i di opere letterarie. artistiche e scientific:!-te,· designali dalla Pre~idenza del Constglio dei Ministri; un rappresentante della ST~E. . Alle riunioni del Comitato possono anche e~se e chiamate. a titolo ccmsultivo persone particolarmenlP competenli nella materia oggetto dei premt. Le !unzioni di segretario sono esercitale àa un funzionario della Presidenza del Consiglio dei Mi– nistri. ART 7 - Qualora un premio non sia tato am– mes<o alla registrazione. promotori possono presenta– re ricorso alla Presidenza del Consi(llio dei Minirtri entro f>O giorni dalla no ifica della mancata regi– strazione. Sul ricorso decide il Presidente del ConsigJir, dPi Ministri su con(orme parere del Comitato di cui al– l'artic.,lo precedente. ART. 8 - Chiunque eJTettua un premio sènza la prescritta regi~trazione è punibile con un'ammenda da L. 10.000 a L. 100.000. ART. 9 -- Sonr, abro~ati il R D.L. 23-7-1937. n. 1795. convertito nella legge 21-3-1938, n. 670. e successi\'e modificaz:oni. la l~gge 27-5-1940. n. 682. ed ogni altrn disposizione contraria alla presente legge. ART. 10 - La presente legge enlra in viqore il l(iorno succe<>sivo alla pubblicazione sulla Ga::etta Ufficiale della Repubblica. Put-blicheremo nel pro3sjmo numero la rephca d, Guahelmo Petroni a Ugo Moretti; e un tntér ·cnt6 di Casim1ro Fabbr1 sull'aryomento. Il novecento in vocabolario (Co11llnua da pag. 1\ esempio, nell'Enciclopedia italiana. Segno che, nei ven– aci indicare la storia, fortuna tisei anni corsi tra l'Encido– o sfortuna, di un vocabolo. pedia e il Dizionario enciclo– senza che si determinino so- pedrco, il Novecento, oltre a luzioni mal rispond~nti alla farsi distinguere, è riuscito a reale continuità storica. farsi apprezzare. Altrlmen l Ma ben comprendiamo co- certi nomi e certi titoli avrem– me una siffatta prevalenza ab- mo continuato a non trovarli bia potuto determinarsi e im- regi trati. Invece eccoli qua: , porsi. anche a ~au.~a del p1_ù succintame_n!e, c~m'è nell'in– soddisfacente m1gltore rendi~ dole del D1z1011arto, ma esau– mento e che una citazione d1 rlentementc. in rapporto alla oggi offre nel confronto con rapida e limitata consultazio– una di ieri e di avant'ieri. li ne cui opere siffatte son de– loro susseguirsi e intrecciarsi stinate a sopperire, pur con rende l'opera più facilmente ogni garanzia di esattezza leggibile ed appaga mei;lio le Solo a sfogliare il primo nostre esigenze spicciole. Ma volume. ecco qua. tra i poeti: ne trascura altre, non meno l'Aleramo con An onino A,nt– peculiari dal lato sto~ico:_ e le; tra i narratori: Agnole ti, finisce col ridurre ogni spie- Albertazzi, Allodoli, Ah-a o. gazione e distinzione a .un Angioletti, Aniante: tra i cri– enuncialo troppo scheletrico, tici: Acri, Albini, Pcrnbrosini, che per t,tn lato g_1ova alla Angelini. Anioni. Apollonio. configurazione lessicale del Arcari; tra i commediografi: vocabolo ma _per un altro_ ne Adami, Antòna-Traversi ~ rende le diverse . accezioni Antonelli: tra "n ra·•- troppo b1_sognose d1 .compie~ sti: Albert ini. A 'e•s-nd•;- tame_nto m seno agli esen:ip• ni, Alessi, Amicucci, Ans-io– stesst. Il che non_ per tutti e 'illo. An<aldo l\ ·'-··' E non ~e_mpre è facilmente con- qualche altro, d'ambo i sessi, eguibile. magari in più, ma pur sem– .Troppo spesso, _nel passag- pre a riprova che si preferi– g10 delle, c1taz1on_1da t,tn e- ~ce abbondare e non scarseg– colo. ali altro, si verificano giare. E non mancano i nomi vu~t1 e salti che_poss~no tr~r- clei caffè di qua 1 ch~ •'nnl"'-..,_ re 1n inganno circa l effettiva za letteraria: a cominciar dal– storia del ~ocabolo. Trop~o l'Aragno: né i titoli delle spes~o, dal! imprimatur anti- rommedie di qualche succe - co St pas~a a~ una sov:abbon- so artistico: da Addio Giovi– danza dt util~zz~zi~m nove- nezza ad Assunta Spina; sen– cen~escl~e. _Petche 1 ope'.a rl- za contar gli .atto i· d Il Ab– sulh piu v,va, e fuori d1 cus- . r · ~ a . sione la sua attualità? In vero ~-a ad Alm_trant~. Co_st non ci la sua lettura è attraente. Ma ,1 meravtglte_ra_ di .trovar conviene evitare che si tra- 1 Alcyone fra l titoli dt opere muti in distraente, e che a lette_rane d~l Novecento. do– lungo andare pos a risultar po 11 soddisfacente collaudo gra,·osa. ri'un cinquantennio cui è sta- Ad ogni modo tutte queste 1~ ormai sottoposto il terzo son dosature ~ mescolanze libro delle Laudi del cielo del che il Battaglia saprà conve- mare ,della terra e degli eroi nientemente ottenere e armo- e tutt intero 11corpus del pro– nizzare senza nulla to"liere triforme D'Annunzio. (Del 11! suo Nuovo Dizionario "'della resto di Gabriele sono illu– meritoria singolarità d'aver str.ati anche i luogni dove \'is– co 1 generosamente contri- se e nr-••e2'rin~: or,-- P~,...,.., ...,,. buito a ancire la doverosa Arcachon sulla costa atlanti- toricizzazione critico-artisti- ca francese). ca del Novecento. Ed era im- Ma con più ragione ci si ral– presa che solo da uno della legrerà , come di una vittoria generazione del Battaglia po- nel riscontrare che c'è anch~ teva essere affrontata con im- l' Allearin di naufragi di Giu– pegno. Non ba ta conoscere il seppe Ungaretti. Quanti anni Novecento per condurla con e quanti travagli sono do,·uti tanta decisione: occorre .anche trascorrere. da quel lontano crederci. E Battaglia ha per dop guerra del '19. prima di di più il v~nta~gio di c:ederci poter lei;gere in un'enciclo– per propria mformaz1one e pedìa che con quella raccolta persuasione. di ,·ersi « si affermò. in Ila- Un pregio, ancora oggi, non 1 ia. il ai1c;-1,.. dr-llp unr,e~i- ..... , troppo comune. Ma neppure r.a "· Quante polemiche si son troppo raro, se un'altra pub- do~·ute affrontare e sostenere \Jlicazione del genere, in cui e ,·incere. prima che un simi– è stata ugualmente accordata le dato di fatto venisse tran– agli. autori del Novecento la quillamente registrato e di– cons1deraz1one ~ua quale han- ventasse notizia storica di cui no tiiritto. s'avvale della ala- nnn si OllÒ a 1neno rl' r,rr!""(i...... , rre direzione di Umberto nota anche in un Dizionnrio Bosco. E-nciclopedico col quale . .l'.!Ìlt- Ci riferiamo al Di~iona-rio sta l'osservazione del Granata enciclopedico italiano, del si_ è « voluto creare un sus5i~ quale (a solerte ed esperta diari<? ? uso di tutti. della ge– cura del!'! tituto della Enci- neraltta. come si conviene in clopedia italiana) sono "ià un'epoca democratica. usciti i primi quattro dei do- E_lo sl)€zzettamento. il vol– dici grossi volumi in IV di ,rnnzzamento. per così dire. cui si comporrà l'intera opera cut sono state sottoposte. a Ma quello che a noi maggior~ ;..,ilr-+"' 1 "' l'tiuntP _i:. 1 e \'"r ~n:i. rn~nte interessa osservare è P FH"'I onn "vo("1 ,\ rn .... t-n-,t,.., il fatto che fin dal primo vo- n~l ?9 yolumi dell'Enciclope– lume. daia la rontemperanza d!a tial.'ana, che nel Dhiona– di già attuatavi tra le voci les- rw e 71 czc!oped1co italiano. con sicali e le voci enciclopediche la rn~grazione dei 55.000 «vo– e data altresì la direttiva se- c~boh" del dizionario. r'ai!– guitavi dai compilatori per ~mnge_ranno la cifra cnmples– Pvitare che le voci risul!assero ,.,., ci• ? 0 ~ nnn. •·- '·-· troppo scientifiche. troppo zettam~nto non sta !orse. col tecniche e quindi di accessi- suo_ evidente carattere dh·ul– bilità e comprensione troppo ga_tn·o_.ad att_estarè che deter- ART. 3 - Della registrazione verrà data notizia nel Bollettino dell'Ufficio della Proprietà Letteraria Artistica e Scientifica previsto all'art. 42 del Regol,1- mento per l'esecuzione della Legge 22-4-1941. n. 633. apprm·ato con R.D. 18-5-1942. n. 1369. ART. 4. - Chiunque può prendere visione del pubblico registro di cui all'art. 1 ed avere notizia ctel– le registrazioni e delle annotazioni in esso effettuate. ardue: quello che a noi qui mmatt. autori e movimenti e preme di segnalare è che il oertod1 letterari del Novecen– riconoscimento della pre~en- lo hanno ormai acquistato un za e della validità di un No- valore storico la cui cono– vecento letterario italiano ri- scenza è destinata a diven– sulta e:ià documentato altra- tare di sempre più pacifico do– verso 1~ registrazione e la il- ~ini~ pubblico? E che cosa l~straztot'le di alcuni autori e c1 s_1 poteva augurare di d1 alcune opere. meglio di meglio? ART. 5 - Non po sono essere ammessi-alla regi– strazione: a) i Premi letterari, artistici e scientifici per i quali venga richiesta ai partecipanti una tassa di iscrizione o qualsiasi contributo finam.iario; b) i premi aventi una dénon1inazione eguale a quanto non risultasse, pet ENRICO FALQUI

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