la Fiera Letteraria - XI - n. 35 - 2 settembre 1956

Anno XI . r. 35 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELDE SCIENZE Domenica 2 settembre 1956 SJ Pl I KKLICA LA DOME 'ICA Dir<>11ore VI Z(l CARDARl•J,LJ QUESTO llMEK<> L. 60 DI REZION"E. AMMlNlSTRAZlONE: ROMA Via dJ Porta Castello 13 Telefoni: Redazione 555 487 - Ammln1str 5:\5 Ia8 - PlJBBLIC!TA Ammlnlstr • LA FIERA LETTERARIA• - V di Porta Castello, 13 • Roma· TAR.: CommerciaU L. 150 ~~d.1or1~1!L 80 al mm - ABBONAMENTl · Annuo L 2 700, Semestre L I 400 • Trimestre L 750 Estero Annuo L 4 000 Copta arretrata L 100 • Sped;zlone ln conto corrente postale (Gruppo Il) • Conto corrente postale n 1/31426 Apertura a Venezia AGIANNAMANZINI E CARLO LEVI il P1~eutio Viare1:1:io IL LIBRO DI CUI SI PARLA e d'd B * . 1. L . AGIUSEPPE BERT an I a USSla ( I evi ILPREMIO CINQUE B TTOLE * * * di GIAN LUIGI RONDI GiacomoNoventavincitore per la p-oesia - GiancarloVigorellie Nino el suo ultimo lib.ro « Il futuro ha un cuo– re antico », va letta forse più che la testi– monianza della realtà ovietica quella di una grande speranza che è nell'uomo Levi Quest'anno a Venezia si re· gio è spesso considerato un· spira finalmente airia nuova: eompletamento di un normale e siamo lieti di constatarlo spettacolo cinematografico co– proprio noi che, gli anni scor- m•è raramente ritenuto fine a si. ma soprattutto l'altr'anno. se st;sso da tutta que!la men– siamo stati i primi a riprova· tait la commerc1altsltca che re i sistemi con cui si orga- domina tanto cinema; Vene– nizzava la Mostra del cinema; zia, invece. e in modo parti– sistemi. del resto, che aveva- colare quest'anno, tiene a di– no la costante conferma della mos_trare quanta !mpo_rtanza loro negatività neJla costante abbia nel mondo d1_oggi. il ci– serie di insuccessi cui da nema documentano, mteso troppo tempo andava0-0 in· non ~olo come spettacolo _ri– contro le manifestazioni ve· creati,·~. ma a_nche. come m– nezi.ane. Oggi la Mostra vera formazione sc1entif1ca. come e propria _ ossia la XVII 111segnamento _culturale .. c~me eruzione della Mostra Inter· didattica stanca o. arltst1ca, nazionale d'arte cinematog,ra- ecc .. Dopo tant~ ab,e~1one m fica _ ancora non è comìn· cui 11corto_metragg10 ,e. te_nuto ciata, ma sono cominciate. nel per c~m~ni e spesso ,risti m– suo ambito, le due manifesta· teress1 d_1cas~et_ta. ecco_ delle Valeri vincitori per la saggistica - A NiccolòTucci I' «opera prima» · • · · 1 Vll Mostra Mostre m cui l•nvece 11 suo Z!Onl mmon, a . rango viene dichiarato alto e lnterna.zionale de! Fihn Do- (orte e oltre a tutto esaurien– cume11tario e de! Cortome- temente dimostrato' con felici traggio e la Vlll _Most ra In= argomenti probanti. Lo stesse ternazton~le de! F,hn_per_ Ra, discorso_ e anche più viva– gaz2i_ e c, sono su_fflcient_, g,a semente - vale per il film le pnme battute di que st1 due per ragazzi che, specialmente festival per. con st a_ta~e con in Italia. oltre ad avere scar– quanta ma_gg1ore seneta e co~ sissimo seguito. è ancora un quant? piu vivo unpegno s, tema ai più ignoto e da mo1Li guardmo ora le cose '.' Ve_ne: volutamente trascurato: que– zia. L'altr:anno infatti n? 1 dc, ste mostre internazionali, siamo seriamente battuti a mettendo a contatto gente di queste colo_nne .per otten~re cinema. educatori e psicoìogi che l'orgamzzazioQe. venez,a: con la più varia e interessan– na ~ornasse a, cri ten C?n cui te produzione straniera di anm fa la. Mostra er_anuscit~ mm per ragazzi raggiungono ad 1mpors1 m tutto 1 1 mondo. efficacemente lo scopo di di– canoni severamente e~tetici, mostrare la serietà l'attualità selezioni rìgoro_se, poc~ 1 ~1 1;1 1 , e le imprescindibdi necessità premi assegnati c_on _g1ud1zio:di un problema che ormai al– la recente pubbhcaz1one del l'estero si sente e sì risolve nuovo Regolamento ci aveva ogni giorno di più con intern- dato soddi~fazione su tutto ed GIAJ\" LUIGI RONDI ora non ci restava altro che vederne l'attuazione pratica sopratutto fiduciosi nella per– sona del nuovo direttore del,- (Continua a pog, 7) ' Con le opere « La sparviera • e « Le pa- role sono piétre •, gli scrittori Gianna Man_ zini e Carlo Levi si sono suddivisi il n1as– simo Premio Viareggio di due milioni per Ja· narrativa. Giacomo Novenla, con il vo– lurpe « Versi e Poesia», ha ottenuto Il pre– mio di un milione per la poesia; due pre– mi di un milione dascuno, per la saggi– stica. sono stati assegnati a Giancarlo Vi– gorelli per l'opera • Gronchi. Battaglie di oggi e di ieri•, ed a Nino Valeri, autore di « Da Gioht~i a Mussolini•· li premio «Opera-prima• è andato a Nicolò Tucci per !I volume • Il segreto•; è stato inoltre as– segna{o un premio per la poesia siciliana al volume e Minuzzaghi • di Y. Pino. Il nostro giornale viene impaginato men– tre le manifestazioni di Viareggio sono an– co:·a pressoché in atto. Non si mancherà quindi di tornare a parlare prossimamente del Premio e dei premiati con la diffu· sione che l'argomento merita. Gianna. ì\Ianzinl Carlo Lcvt Gla.ncarlo Vlgorclli * di FERDINANDO VIRDIA Dopo 11 viaggio in Sicilia raccolto in volume sotto il ti– tolo Le parole so110 pietre, Carlo Levi ha visitato la Rus– sia per conto di un grande giornale torinese e l'editore Einaudi ha pubblicato in un altro volume della sua bella dal Cristo si è fermato ad E· boli su un piano narrativo o saggistico-narrativo, sotto il quale tuttavia serpeggiano densi motivi lirici e memoria– listici, intesa la memoria co– me una ragione fondamentale dì scoperta e di contatto uma– no collezione dei «saggi" •il Che in ogni libro di Levi, si lim,:ro reoortage sotto il titolo avverta ~n•oscillazìo,ne costan~ llusivo n fu.turo ha un cuore te tra l mterno e l esterno, .e ~ tico Tra l'uno e l'altro dei cosa che appare a prima vi- n .' . t 1 - 1 sta saremmo per dire ad a- ?U~ libr! corre 1:nn'~nu~ss1o0~ pe 1:tura di pagina: la s_u.a. real- 11filo, _diremo. ? 1 u PP là è sempre una realta - an– nata_ r!cerca. di una uman~ e che laddove la denuncia è più ~ens1b1le _volontà d\ « se~tirs 1 aperta e vibrante - soggetti– m armoma » c~n _irliuommI e v· introversa riscoperta con la vita. d t 1.nterpretarne sea~1pre in una dimensione e- 1tenerosamente e saremmo J?"r vocativa: si veda come quella dire fraternamente la realtà e denuncia anche nel più u– i problemi. Occorre. agg,~m~ manistic~mente aperto dei gere che in queste v1braz 10 1:1 1 suoi libri, Cristo si è fermato, umane. in ouesta fraterna di- a Ebo!i, debba, prima di ope– sposizione, in quest'.' ir~nerosa rare su un piano polemico, e affettuosa '?olonta d1 com- appagare una mozione interna prendere è 11 '5~greto_ e l~ dello scrittore, e forse persmo chiave della poetica d1 Levi una sua interna censura; ma scrittore. una poetica rousso- i veda anche come tale mo– vianamente illuministica e ro~ zione, proprio dove è più stan– •nantica anche se espressa nei ca la tensione e la carica po– termini 'ai una classicità for- [emica si svolga su un piano se troPpo dichia,·ata all'ester- di m~l represso estetismo, no. per non lasciar trasparire tingendosi a volte di demo– le moderne inquietìtudini che niaco, a volte di una sorta di •onn poi la vera ~iust.ificazio- sensuale compiacimento, e a no di ouella che è la. sua reale volte persino di una so\lile re– vocazione di scrittore che torica (nella migliore acce– nronriamente si manifesta sin zione di questa parola) senti- la Mostra, Luigi Floris Am- mannati; possiamo dire, an- UNA CRONACA FAMILIARE mentale. Il che, per necessità, traduce spesso la minor ca– rica polemica in una sorta di moralismo dcamici iano, quel moralismo deamicisiano che è appunto nel fondo della edu- che se ancora in !imine, che la nostra fiducia non è stata * Forster e la prozia _Marianna Giuseppe Berto delusa dai fatti perchè il pro· gramma della XVII Mostra, recentemenre pubblicato su tutti i giornali, conferma su– bito la severità dei ariterì di scelta dei film e la serietà con cui la nuova direzione inten· de applicare fedelmente il tanto atteso e sperato Regola– mento rigeneratore: ci an– nunciano infatti solo J4 film (e tutti d iottimi rel!isti oua· Si legge uell' ult.i111a panina del n1•osso lib,·o: lei e nessun altro ha reso possibile cou il suo "Sono 9rato a :\larianuc 'l'hornton; perc-l1è 9raude affetto la mia cai·1·iera di scrittore,, cazione torinese del Levi: non per nulla il buon Edmondo - scrittore a torlo trascuralo e persino disprezzato - fu lo lnerprete più vero di un ti– oo di educazione sentimen– tale, al quale aderì spesso con slancio sincero e tuttavia con una certa dote di ipocrisia, nel cor~o dell'ultimo ottocento, quella borghesia illuminala A Bordighera si è riunita oggi in ritL-iione eollegiale definitiva la G1ur1a per l'aS6egnazione dei Premi 5 Bet– tole per la narrativa. Il Premio di Lire 500.000 per un racconto edito è stato assegnato a GIUSEPPE BERTO per il racconto « La divisa• apparso sul « Giornale d'Italia» dell'8 lu– glio 1956. li il nostro Camedni, Autant- di * GIACOJJO Lara. Clément, Helmut Kaut- ner, Nicholas Ray, Robert Al· drich, Louis Barlanga, Bar– dem, Kenij Mizoguchi. ecc.) ci annunciano un solo premio (oltre i due soliti per gli at– tori), cl fanno sapere che la Commissione di Selezione ha visionato ben 79 film di Hl paesi prima di arrivare a sce– gliere i 14 ammessi i.n con– corso... Non c'è che dire: è un bell'inizìo e ric.co di fe– conde promesse. i molti scritti di scarso inte– res e trovare i libri ,·eramen– te impegnativi testimoni d'un eccezionale ingegno, per E.M. Forster i .cinque romanzi, di cui quattro pubblicati prima dell'altra guerra, l'ultimo « A Passage to India,, nel 1924, costituiscono assieme ad un volume di racconti tutta la opera. In contrasto coi tre al– tri cui l'abbondanza dei vo– lumi d'ogni genere: romanzi, racconti, libri di viaggio, sag– gi, biografie. ba tanto nociuto da farli passare per almeno due decenni nella Yalutazio– ne della critica in seconda li– nea, Forster è stato in que– sto senso uno scrittore (lau– bertiano parco di opere e se– vero verso se stesso. La nuovà posizione di Ve– nezia. del resto, non è sfug– gita a nessuno; da una parte, così, organismi notoriamente seri e abitualmente cbiusi ad imprese avventate e leggere (come, ad esempio, le orga– nizzazioni europee, C.E.C.A. e O.E.e.E. o la Fondazione Giorgio Cini) hanno voluto collaborare a utili iniziative nell'ambito stesso della Mo– stra (quale la « Giornata del Cinema Europeo n conclusasi con un premio assegnato da una giuria presieduta dall'on. Pella, o i premi del Centro dì Cultura e Civiltà assegnati, per la Fondazione Cini, da una Giuria presieduta da Francesco Carnelutti); da u– n'altra parte, invece, quanti hanno creduto che i nuovi criteri an-tistici della Mostra fossero lesivi di certi interes– si commerciali (ad esempio la MPAA, ossia la associazione ufficiale dei produttori statu– nitensi) si sono tirati in di– sparte con un assenteismo che. da solo, testimonia della validità della nuova formula su cui ormai la Mostra vene– ziana intende solidamente co– struirsi. E. ~1- t·orstcr Mentre Compton Macken– zie, Somerset Maugham e Ford Madox Ford hanno sem– pre avuto moltissimi lettori ed in certi, periodi sono stati molto in voga, E.M. Forster non è mai stato uno scrittore popolare e solo sul tardi è di– venuto un narratore alta– mente valutato negli ambien– ti letterari. Alla sua rinuncia alla narrativa dopo cc A Pas– sage to India " trent'anni or sono. come da noi per Gio– vanni Verga, non è stato cer– to estraneo il sentimento di delusione per l'indifferenza dei lettori ed allora anche dei critici. In fondo Edward Morgan Forster narratore è stato riscoperto negli anni del Questa solidità, dicevamo, è chiaramente visibile fin da oggi, attraverso i programmi delle due manifestazioni mi– nwì; forse noi avremmo vo– luto già da quest'anno che la severità delle selezioni fosse sensibilissima in questo set· ;tore cosù come gJà appare sensibilissima attraverso il programma della Mostra « grande », ma anche se an– cora qualcosa di certe scelte lascia a desiderare, non s1 può non rilevare, rispetto al passato, un deciso migliora– mento nella qualità dei film presentati e soprattutto il nuovo, più concreto interesse che finalmente vien dimo– strato verso quelle due forme di cinema solo apparente– mente « minori » che sono il cortometraggio e il film per ragazzi. Soprattutto il cortometrag- Edward Mo r g a n Forster contare D. H. Lawrence, tre dopoguerra e la sua rivaluta– conta tra i maggiori scrittori suoi coetanei lo valgono. So- zione ha preceduto·• di poco britannici del nostro tempo. merset Maugham, Compton quella di Somerset Maugham. Ogni suo scritto presenta Mackenzie e Ford Madox di Ford Madox Ford e di quindi un qualche interessa F_ord hanno cia_scui:io !'Imeno C9mpton Mackenzie. Della ed un suo libro nuovo, non cmque ron:anz1 sig01ficat,v, loro generazione solo Hugh composto di occasionah arti- al loro attivo. mentre '.'Of Wa!pole e David Herbert Law– coli è un ev~nto davvero Human Bondage » del. primo, rence hanno ottenuto eia– molto raro. Apprezzato come « Smister Street » del_ secon- scuno a modo suo un rapido saggista deve la sua fama ed do e "The Good Soldter n del successo. Gli altri, da Gilbert il posto che occupa nella !et- terzo vanno alla stregua di Cannan a Frank Swinnerton, tera tura mglese del Novecen- « A Passage to. Indi~ » di E. J.D. Beresford e W.L. Geor– to alla narrativa. Le esagera- M. Forster considerati dei ca- ge sono tuttora sottovalutati zioni e Io snobismo di alcuni polavori fra. i maggiori del- e quasi dimenticati. ammiratori che in_lui voglio- l'arte narrativa del Nove_cen- A più riprese durante gli no vedere il maggiore se non to. Il loro apporto non e da ultimi trent'anni è corsa la l'unico grande romanziere considerarsi inferiore e da voce che Forster st,ava lavo– britannico di oggi possono una recente ancoi,a. in atto re- rand o ad un nunvo romanzo. certo nuocergli provocando visione dei valori ciascuno Purtroppo, anche se qualche una inevitabile reazione da dei tre ha tratto grande e progetto può esserci stato non parte di più ponderati criti- meritato profitto. risulta che egli sia mai pas– ci. Ma pur riducendo sensi- La posizione pridlegiata di ato alla stesura di un'opera bilmente le proporzioni oc- Edward Morgan Forster è do- nuova. Invece ha Javo1,ato corre riconoscere i suoi me- vuta ad altro. In contrasto durante anni ad un libro che riti .Forster è stato ed è so- coi tre coetanei citati egli in un certo senso è pure di prattutto oggi per molti gio- non si è mai visto costretto a narrativa ma di un genere vani scrittori un maestro. produrre libri a scopo utili- particolare: una cronaca di Nella sua generazione, quel~ tario, non ba mai_ ceduto alla f~1:1iglia ~ per essere più pre– Ja del primo decennio del no- tentazione del facile successo. c1s1 la _biografia_ d1 una pro– stro secolo, non è certo l"uni- Mentre per Somerset i\lfaug- zia .. L'idea puo sorprendere co narratore di grande inge- ham, Compton Mackenz1e. e ed 11 grosso ,·olume c_he si .i;;no ed a conti fatti forse Ford Madox Ford occorre pres~nta come l'opera 1mp_e– neanche il maggiore. Senza fare un'accurata scelta e fra gnat1va di un famoso scnt- tore giunto al términe della di cui l'Ottocento è sua carriera ha un car·attere stato particolarmente ricco. insolito. Ma la giustificazione Esse sono state la provvi– per "Mananne Thornton » denza di innumerevoli nipoti (:Arnold ed1t., London) c'è e e nipotine, le promotrici di l'autore stesso la fornisce opere dì carità e cl.i progresso nella ultima pagina: « Sono sodale,. le protet~ri_ci. di arti– gi,ato a Marianne Thornton, sh, ~cr1t~on 1 mus1c1sti _ed.uo– perchè lei e nessun altro ha mm, pol1tic1 pr~moton di n– reso possibile la mia carrie- forme. Senza di loro la so– ra di scrittore, ed il suo af- cietà dell'Ottocento avrebbe fetta nel senso più tangibile avuto un aspetto ben diverso, mi l~a seguito al di là delJ~ anche perchè, pur generose e tomba». nella grande maggioranza li- Marianne Thornlon già ot- beralì di idee, furono le tutrì– tantenne si era particolar- ci della m?Nle uffi_cìale, del– mente affezionata al proni- le conyenz1om d,. vita soc:ale. pote figlio del nipote predi- . Mananne Thornton ne _eun letto ed orfat10 di padre un t1p1co esempio. Nata primo– anno dopo la nascita. Redi- genita in una famiglia di i:;endo il suo testamento essa banchieri il cui_censo permet– ~li riservò un Iasrìto ingen- leva d1 ese_rc1tare una m– te per quegli anni che permi- fluenza politica essa ha sem– se ad Edward Morgan For- pre vissuto in un tr-anqui!lo ster di compiere gli studi al- benessere materiale. Fra i l'Unh·ersità di Cambridge, di viaggi sul co_ntinente europeo: viaggiare quindi durante ,al- le lunghe vJSJte alle case di cuni anni fuori dell'Inghil- parenti od amici ed i sog– terra, in particolare in Fran- g1orn1 nella grande e comoda eia ed in Italia e di essere per casa di campagna, Battersea tutta la vita anche prima del- Rise a Cl,apham dove nacque (a sua affermazione come e visse per più di cinquanta scrittore assolutamente indi· anni, la sua esistenza quoti– pendente dal \alo pecuniario. diana come quella di ìnnu– Forster deve indubbiamente merevoli altre è sempre tra– molto alla vecchia zia e que- scorsa nella calma, nell'armo– sta biografia di Marianne n1a e nell'agiatezza. Solo cau– Thornton scritta verso J,a fine se naturali come la malattia della sua carriera letteraria o la morte di congiunti sono è in primo \uogo un'opera di venute ad incrinarla senza uietà filiale. tuttavia veramente turbarla - Date Je grandi qualità del- perchè nella sincera e pro– lo scrittore non è però soltan- fon~a fede rehg1osa trova,·a to questo. Il libro ha un suo subito un c?nforto. , subalpina dalla quale Carlo LeYi proviene, e potremmo aggiungere che si deve pro– prio a una educazione sentì- mentale deamicisiana. l'aper– tura umanitaria, la compren– sione socia le e persino il ti– m ìdo socialismo di una parte dì quella borghesia. DoYe la carica polemica è più forte. tanto più si attenua. come nel Cristo e come ne Le parole sono pietre, insieme alle in– f.ltrazioni- estetlst.iche e deca– denti. la lontana impronta deamicisiana. sino a riassor– birsi del tutto nei sottofondi della pagina e della narrazio– ne; dove invece. per converso. quella carica polemica si fa più tenue o addirittura sì an– nulla, prevalgono le infiltra– più o meno letterarie (come nell'Orologio), o, come in que– sto nuovo reportage sulla Rus- FERDINANDO ViRDIA (Continua a pag. 2.J li Premio di Lire 100.000 per un racconto inedito • stato suddiviso e assegnato come segue: 1. Aceracea Elio Filippo; 2. Biaomonti Francesco. sono stati segno– lati: Barone Luisa, Bonaldi Silvano, Galanti Livio, Manna Gennaro, Mazzole.ni Giuseppe, Monter0€so Fran– cesco, Nora erina, Paolucci A,giclo. Siena Lino, Spek Anna Maria. La Giuna è composta da: Carlo Betocchi.. Angelo Frattini, Renzo Laurano, F. G. Natta, Gianfranco Vi– gorelli, Guido Sé,orga, Bonaventura Tecchi. Giuseppe Balbo (segretario). I premi per 11 giornalismo sono stati assegnati come segue: Lire 100.000 a Furio Fasolo, Lire 50.000 a Angelo Maçcario, Lire 50.000 a Francesco Vìani. Fanno parte della Giuria: Sandro Baldoni. G10,·annt Eirone, Rinaldo Boscetto, Umberto Cavassa. Angelo Giribaldi Laurenli. Vincenzo Lupo, Bruno Novara, Ce– sare Perfetto. Giuseppe Balbo (segretario) .. Il Premio di Pittura intitolato al pittore.scrit ore Anselmo Bucci è stato assegnato al pittore Antonio Camarca di Roma. Altri Premi sono stati assegnati al Gruppo Italo-Fra:,– cese « Frères d'Art» e a Truz.z.ì Joffre. Enzo Maialino, Eni, Bartoli, Titti, Bea di Vigliana, Maldino, Camm1. Dei pittori tranieri sono stati premiati: Amaya Her– nandez (Argentina), Fe~net (Francia). Virduzzo (U.S.A). La Giuria del Premio è composta da: Balbo, Natta, Omiccioli, Simo□, Vidris. L'OPINIONE DI UN ARTISTA * UAGLIOSTRO • .non macina * A Parigi, dunque, si disegna di nuovo alla Poussin, alla Ingres, alla Delacroix, si è cwe tornati al glo-· rwso ed eterno saper disegnare che pareva dimenticato? di LUIGI UAR'l'OLl~l valore intrinseco. Esso traccia _Le pass1_0111non _lhanno ìl ritratto di una persona in sf.'orala, ne le m_qu1etudm1 nulla eccezionale ma proprio p1ovoca~e da eventi esterni o per questo più di tante altre da tens1001 nervose. Per_ lei caratteristica per l'epoca in come per le numeros1ss1me cui ha vissutq. Forse per ap- altre d~me del suo rango e prezzarla veramente occorre categoria m Inghilterra ed al– aver conosciuto donne dello trave in Europa l'indipenden– stesso \'a.ngo sociale e_di una za econoi:i 1 i1:a e l'agiatezza_ di L'« alt», la parola d'ordine essendo paese borbonico ed sin, alla Ingres, a!!a Delacroi.J:: mentahta e modo d_,vita ana- vita c~ st itu,vano __una sohda (,che sitonerà in qtiesto mo-1 avendo - d'altro canto - su- e çioè a! g!orioso ed eterno log~, rappr·esei:itat11•1 per, la msuperabile bar nera contr~ do): «che. !i !ibe_rerà, fina!- b(to la débade deU'avangtiar- saper disegnare. E, dei resto, Eu!opa e specialmente I In- 0,gm attacco ~roven,ente d~l. mente. dai Caghostrt detta d1smo cag!iostresco per ben !'istessa mostra. di Delacroix, ghtlterra pr11na d~I. 1914. In ~e st erno:. Pet que st o la crisi Pittura»: verrà - beue in-1cinqtla11ta anni (durante i a Vene=ia, è stata desiderata 9uesto caso .. che e 11 nostro, nan_~•ai,a. che nel ! 825 mi- teso - e già intuito da noi quali la sua arte che aveva più, che non dai biennalisti' il volume di E.M. Forster le n,acc,o sename:1te 1 es, st enza che conosciamo la storia de!- raggitmto l'apogeo detla 11!0- da! Direttore de! Musseo deÌ rievo~a . rendendole nuova- della banca d• famigl!a fu !e arti (e la conosciamo quan- ria con gli Impressionisti e Louvre e da altri valenti cri– men_te vive alla nostra .me~ P;r qualche tempo una_ spe~ to 11011 la può conoscere un pre-in~pressionisti come Cé- tici d'arte francesi: desidero– •1:or1a._Per. gh altn, J?er 1 p1u ~• dt temp~ st ~ nell~ vltir di Presidente d'ente turistico, e za.nne, e post-impressionisti si di richiamare la stolidità g•i;am P. probabile che 0 ~rtjnn~ e . ei suoi ra e 1be che fra il lU,Sco e il brt1sco non come Utri!lo e compagni) già dei blujfisti all'ordine: a. quel- ;~rn;;~a~~~i s~~~~n~1~o'~an~~~ ~er~e~; 0 ~r\~~~fzi~~~ 1:v;i 0 ~ v?-pola c~e _a rimo,·~ltio dei,d_à segno di volersi disfare e!!'ordine a _cui già da tempo umore ed avrebb sop ort,ato ~ti! furbt dt !ttt) d1.ceva.1110:: nsor~ere da! mara. ma . dei m lrnl1a !'ttornarono gli u1- Mari,mne Thornton, nata con cristiana r!sseJazione ! alt_ (co1_1tro la mod~ de!, matti frega.popolo pitton da. trmt fut·unsti: i tran.sfuria del nel 1797 e morta all'età di una relativa povertà. Ma col- da!lt ad_ rn_te11dere ed ingoz-1 nulla. Ne dà la prov~; e noi' futurismo. b!uffista: i Soffici novant'anni nel 1887, appar- la sua esistenza anche la sua za aualstas, Jttmo) verrà dal- (che non :mltanto stiamo al 1 ed l Carra., . tiene a quella schie1,a di don- personalità sarebbe diveuuta la Francia.. \corrente di quanto si ope_ra 1 Ma .. ,o d altra parte capi– ne dell'alta e media borghe- diversa come quella di un La Fra.n_c,a. non è un pae~ ne! campo della; giovane_ pit- sco cw _.che. sta a ctiore alla sia agiata rimaste celibi per principe esiliato ed es osto ~e, borbo.'uco come e_ quanto tur~. in Fran~,a '-"~ ~•amo ·1rov,!1c1alena. Sembra che tutta la vita senza troppo ri- alle in temperi della \'iG e l lta(i_a. C?_destalta!iefta che1 am,c. .. con rec,procrta d1 sr, ·on unport, molto della tra- sentire la mancanza di un Per fortuna e sua la buira ,·"On. an p1_tt nomini 11Jte!!t- ma, dt p~recchi rj1 r.,, 1 .,, 0 •,, rJ01··Arte italiana: im- uomo nella loro esistenza , , , ' ge1111 con l abbonda11~a d"una clie sappiamo cosa s; fa a porta. vicri;rrw. di far cltias- perchè indipendenti e quasi GIACOMO Al'ìTONT),,l !volt~ e 11eppure uon~ini di 1IParigi_ sappi_amo che là si èl~o nella speranza (che ormai autoritarie di e ara t te re (Continua a pag. 8) spmto. Ma, la Francia, 11011 tornati al disegno alla Pous- e un'ittusione scaduta gi:a.c-

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