la Fiera Letteraria - XI - n. 25 - 17 giugno 1956

Data la sonabbondanza di scritti che ci pervengono con la esplicita richiesta di giudizi particolari, com:michiamo agli interessati che direttore e redazione della ~Fiera> sono asso– lutamente impossibilitati a dar riscontro a queste richieste. LAFIERA LETTERARIA ORARIO Di:.Li..A REDAZIO.'\E 11-13 16-18 :IIanoscrittl. foto e diseimi non pubblicati non <i re tltu~cono GALLERIA DEGLI ARTISTI ITALIANI RICO PAULUCCI L'insistere di Paulucci su alcuni soggetti, nel variare dei mezzi e delle rese, non è ovviamente riteribile a una postulata esigenza formale, ma fa parte di un interiore bisogno poetico: questo diciamo pensando ai suoi innumerevoli porti barche darsene, ai suoi paesaggi, ai suoi castelli fiabeschi GOLOSITA' DEL COLORE * Al fondo dì ogni opera di Paulucci c'è un impulso vitale, sostanzialmente gioioso e naturalmente aristocratico; l'eleganza, per questo artista, è un suo esclusivo modo dì essere, la sua prerogativa e caratteristica fondamentale * di GICSEPPE SCIOBTIXO Anche se la pittura di Enrico Paulucci, usmo ad una sorta di recupero degli og– di primo acchito, suggerisce molteplici gotti, ecco un itinerario abbastanza ev1- richiemi (dai cubisti ai fauves), in ulti- dente, e plausibile ; aggiungendo che ma anali i si finisce col riconoscere al- e quanto al colore, che nella sua ars ep– l'artista torinese una felicità d"espres- pare protagonista, esso non figura mai sione decisamente personale, un incon- come purificazione di una precedente fondibile e insostituibile linguaggio che • metafisica• anzi si mostra come una lo ha accompagnato da! movimento lo- orta di chiarificazione e decantazione del rinese dei e Sei • (1931) ad oggi e che precedente impressionismo •· Il che porta lo colloca tra i pochi i quali sappiano l'artista ad essere un • goloso del colore•, giovarsi di certe ricerche astratte per ar- a prendere l'avvio dall"appunto per inven– ricchire e modulare il loro mondo nati- tare tutto un paesaggio o degli oggetti. vamente figurativo. Di codesto procedere per appunti sono In questo senso la sua pittura è vh·a e una testimonianza quanto mai significa– propone i più aggiornah e appass:onanti problemi (dallo spazio al colore, dal sog– getto inizialmente di natura alla forma tiva i disegni e le incisioni, sommari i primi e abbreviativi i secondi; ma tali comunque da darci, jn bianco e nero, la struttura intima e la so tanziale plasticità astratta) per dare ad e si, volta a volta, so!U2.ioni consone cromaticamente e sin- di quelle che fini.-anno fatalmente col di– golarmente timbrate in rapporto a una ventare te timonianze esteticamente vali– realtà diciamo pure inverata e quindi .o- de di un'incantevole realtà, sincronica– stanzialmente superata. Tale, intendia- mente contenuta e sfolgorante. La verit.à è che, al londo di ogni opere moc!, non per deformazioni intellettua– listiche, ma in obbedienza a giustappo– sizioni e ad abbreviature che consentono all'artista di accantonare il dato illu- di Paulucci. c'è un impulso vitale, sostan– zialmente gioioso e naturalmente aristo– cratico: l'el~ganza, che è la ricerca este– riore di molti artisti. in Paulucci è istin- stralivo (o, com'è stato detto, • panora– mico •i per potenziare J'esi tere gioiosa- tiva, un suo esclusivo modo di essere, la mente cromatico di ogni sua opera. sua prerogalh·a fondamentale. Perciò ogni ua opera porta il segno di una grazia gioiosa. di un oltlmismo che è proprio tanto all'uomo quanto alrartista e che lo ha portato a capo di un gruppo di gio– vani, anch'egli giovane e forse il più gio– ,·ane di tutti, che cominc.iano a lare le ossa nelle prime mostre di gruppo o na- zionali. Ch·e non esi tessero altre prove. basl~ L'in_istere di Paulucci su alcuni _og– getti, nel variare dei mezzi e delle rese. non è ovviamente riferibile a una po tu– lata esigenza formale. ma fa parte di un interiore bisogno poetico di esprimere i lati d'un mondo prismatico: questo di– ciamo pensando ai suoi innumerevoli porti barche darsene, ai suoi paesaggi li– guri, ai suoi castelli fiabeschi, alle sue \'alli preappennmicbe e a quelle che sono. in genere. le sue note e ammirate pre– dilezioni. rebbe questa per testimoniare della ,·ita- '-------------------------------------– lità di quanto Enrico Paulucc; va produ- Luciano Ancheschl. a proposito di Pau– lucci. ha notato: • Dal neo-impressioni- cendo e della !econd,tà del suo lavoro e del suo insegnamento. Egli ha senza dub– bio imboccato una sua strada; e le prime tappe sono, a noi sembra. eccellenti. [\ ALTO, a mistra: Reti nel porto - I~ ALTO. a destra: ·--------------------------------------' smo torinese all'astratti mo, e dallo astrai- Glt:SEPPE ClORTl:-(0 Barche Pi BASSO, a ini tra: Torre sulla collina - I~ BA O, a de tra: Paesaggio con alberi

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