la Fiera Letteraria - XI - n. 25 - 17 giugno 1956
'.Anno XT - >l 25' SETTIMANALE. DELLE LETTERE DEDDE ARTI E DELDE SCIENZE Domenica ·17giugno ·1956 SI PUBBLIC LA DO;\IE 1 1CA Direttore VINCE ZO CARDARELLJ QUESTO UMERO L. 60 fJIHlsZIONE Ai',IMINlSTRAZIONE: ROMA · Via di Porta Castello. 13 - Telefoni: Redazione 555.487 - Amministr. 555.158 - PUBBLICITA': Amministr. e LA FIERA LETTERARIA• - V. di Porta Castello, 13 - Roma - TAR.: Commerciali L. 150 >'.dtoriaJ! L 80 al mm - ABBONAMENTI· Annuo L. 2.700- Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 750 • Estero: Annuo L. 4.000 - Copia arretrata L. 100 - Spedizione In conto corrente postale (Gruppo II). - Conto corrente postale n. 1/31426 IL l\IANOSCRlTTO Sl CREDE VA DISPERSO * di ENRICO PAULUCCI UNNUOVO « GETTONE» D LL'EDITORE EINAUDI * Minuetto all'inferno Il romanzo di Elémire Zolla ci rivela lo scon– certante segno di un demonismo forse troppo letterario per essere autentico, ma anche quello di una vigorosa attitudine dì narratore * di FERDINANDO VIRDIA (Continua a pagina 2) IN MARGJ~E A UN IMPORTANTE STUDIO CRITICO * Rivalutazioni di Trollope di GIACOìfIO A~'l'ONINI E' mo1•to Co1·rado A lva1•0 specie ci.i vo&a per i romanzi di Anthony Trollope cui si de– ve Ja ristampa di molte opere da tempo esaurì te. Che non si sia trattato ài una passeggera moda bensl di una autentica rivalutazione lo dimostra il fano che da vent'anni il fer– vore per i romanzi di .l\.ntho– ny Trollope non è mai venuto meno e si è anzi col tempo. andato estendendo ed appro– fondendo. Mentre per alcuni decenni solo i sei romanzi co– nosciuti sotf.o il nome di « Cronache del Barsetsh.ire • sembravano dov~r sopraV\.i– ,·ere Hugh Walpole e Michael Sadleir hanno dato la prefe– renza ad altri romaozi a sfon– do politico o satirico quali « Phineas Finn». « The Cla– verings », «The Eustace Dia– monds », .e Is He Popenjoy? » dove l'ingegno di Trollope si rivela più complesso pur ri– manendo sem':lre ess1mzial– mente quello di un grande romanziere realista. un mae– stro dell'arte del romanzo, tu: attento ed alquanto ironico osservatore del costume. Se fino alla vittoriosa offen– siva di Michael Sadleir e Hugh Walpole « Barchester Towers • e « Doctor Thorne'» ,-eoivano generalmente considerati i due capolavori. almeno sei altri romanzi di carattere assai di– verso sono venuti ad aggiunger– si ai due più famosi come esempi delle più alte riuscite della narrativa vittoriana. Trollope non veniva più con– siderato soltanto l'inimitabile pittore dell'ambiente dell'alto GIACO:\tO A:\'TO. ·r:,.1 (ContinU<> a pagina 2) In 11110 snello volume è raccolto il nieglio dell'o– pera poetica di Cario Betocchi; di venticinque anni egli ha distillato poco meno di 11ova11ta brevi com– Poninienti: -riservate::!'a quasi. incredibile, oggi che s1 è abituati a veder raccogliere perfino le briciole. Di Betocchi abbiamo queste centottanta pagine, da una parte; e la sua vita dall'alt-ra: due co3e che si somigliano perfetta.mente e sonQ come ria...mnte nel suo occhio grigio e limpido dallo ${1tLardo abituato a spingersi lontano e a frugaTe dentro di sé con vinle decisione. Lo 3{1uardo di Betocchi è come quello d'un noc– chiero; ma sorridPn 1 e. riolce, ntoUncon-" .. E,3prime il senso della SUa poesia, che è un. fi,IKL'r oli ai,azi lon– tani e desiderabili. d'uno squisito parad.i.,o fra terre– stre e celeste, fra colorì pallidi e languenti che n fanno a mano a 1nan.o più. decisi· è una ricerca inte– riore che spinge lonta11-0 i versi 'a procedere baldan– zosi e sicuri, ricchi della loro fede, delle scope-rte che fanno lun~o il cammino, della contemplazione del mondo che creano e nel tempo steuo che disc&prono a grado a grado. Beto.cchi ha saputo reali.::zare in sè una. sin.tesi perfetta, di cui coloro che lo conoscono debbono es– .sergli grati. Le testimonianze che "°"o qui rocco!te sono dedicale ad uno dei più squisiti poeti e ad un amico ,mparegg,abile, quale di rado è dato d'incon– trare. M. p, * UNAPOESIA INEDITA DI CARLO BETOCCHI * Pasqua del '56 in treno Esalta la Pasqua dei poveri, Iddio, questa Pasqua di freddo: la vedo dal treno nel tenero fo:eddo dei prati, la trovo nel mio cuore. Ion so se è il mio cuore che crede qui! dove tutti credono col treno che corre, cui cedono il corpo, cui tutto concede · il gran giorno di pace. Concede d'esistere, di risorgere, Pasqua. La Pasqua che non attende, e che nasca, sembra, tra questa nebbia, nel consistere nostro col treno nella cui fuga seguitiamo ad .esistere come siamo, in lunghi sussulti d' ignuda vita, all'arrivo. Non c'è un altro modo d'esistere che questo, fraterno, da poveri. scossi ed uniti in un ermo, un esaltato andare. CARLO'BETOCCHI GALLERIA DEGLI SCRITTORI ITALIA~l * Uarlo Betoeehi * a cura di MARIO PICCHI Scritti di: Piero Bargel!ini, Carlo Bo, Franca Calz°a– ,,acca, Antonio Corsaro, Luigi F&llacara., Uro Fasolo, ~Iarlo Luzi, Alessandro Parronchi, l\Ilchele Plerrl, Giovanni Rabonl, •Ottone Rosai, Franco Slmonglnl, Giacinto Spagno!etti, l'llasslmo Tnrcl
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