la Fiera Letteraria - XI - n. 21 - 20 maggio 1956

IERALETTERARIA Anno XI • . 21 SE11lil1A A I, F, D F, /, /, F, I,[<, 1 1 ERE n F, /, /, F, A R 1 I E D F, /,/, SCI F, ZE Domenica 20 maggio 1956 SI PUBBLICA LA DOME 1 1CA I Direuore VINCE ZO CARDARELLI QUESTO U IERO L. 60 DIREZIONE. AMMINÌSTRAZIONE: ROMA v,a di Porla C•stello, 13 · Telefom: Redazione 5~M87. Ammm,straz,one ~ 1"8 • PUBBLICITA': Amm,mstr, « LA PIERA LETTERARIA» v,a di Porta t.:astello. 13 Editonalt L. BO al mm. - ABBONAMENTl: Annuo 1.., 2 7110 Srmestre L. t.400 Trimestre L. 7fl0 Est pro· Annun :., <\.t)(KI Coprn arretrala L HJO Sped1zlonP 111 çotHo <"nrrP1·t, oostale IGruppo Il, koma TARlf'PE. t.:ommerc1al! L. 15U conto corrPntP postalP n \-'.114?.~ Scandalo e)la speranza DI CAR.l[.O JBO Siamo portati. forse troppo spesso, 11 de– nunciare l'assenza di Dio tra di noi. tra chi tE;nta la nostra storia e. secondo più alte ambizioni, addirittura la creazione e la ripe– tizione delle immagini. Ora non c'è dubb!o che per buona parte la diagnosi sia esatta ma bisogna stare attenti. andare cauti, SO· prattutU> bisogna essere in grado di valu– tare per quello che dicono le immngini e 1~ parole degli artisti. andare ai d1 là dei co:ori e cercare di sorprendere l'esile filo del rap– pdr:..o. quell'Accento che ci trasfonna e ci rende M>ltanto testimoni e depositari. Da qutsto punlo di vista e pur rbpettnndo la categoria delrauton.01nia, si pot,rebbe dire che nou esiste un discorso o un'opera disan– corata e che. nonostante le proteste. 1 dise– gni. gli appelli della disperazione e dell'ab– bandono c•è sempre un peso che non è no– st.ro. c'è una forma d'intervento supcrio:·e che è appunto Il primo e indispensabile grado dclht trasfo1mnzlone. Caso mai, rana~ lisi va soltanto spostata e centrata su quella parte che è legata intlmamcnt,e alla storia rteg!I uomini In certi periodi. a quello che riceviamo dall'ambiente, tlnll'educnzlone e dall'abitudine e Infine dalla moda: insomma tutta la parte che non riguarda l'cvocnzlone e investe In zona della ripetizione, delle cor– rezioni .tutto quello che un artista è costret– to ad adoperare per dare una forma gene– rale alla sua lezione. Orbene su questo ptmto i direbbe che la stessa memorie di Dio viene sacrificata o abolita a seconda dell'influenza deJl'amblentc, a seconda delle diverse resi– stenze di questi elementi esterni e compic– mentari. Se volessimo fare una storia della Invenzione artistica da quesU> punto di vista non c'è dubbio che I risultati sarebbero quan– to mai desolanti e miseri ma. ripeto. si trat– tcrebb1' sempre. di uno sproposito. di un er– rore di calcolo: si finirebbe per mettere al posto della suggestione dlviua la parte dc· caduta delle nostre figure quotidiane. una roresta di immagini adoperate. lnutl!lzza– bi!l. Ma sia altrettanto chiaro che è hnpos– sib1le procedere a una invenzione intera senza li sussidio di questa cronaca. di questa quotidiana lettura del nostri gesti e delle nostre azlonl meccaniche: un·ert.e che inten– desse rnggiungere di colpo e in modo asso– luto la regione dello spirito, la regione di Olo, tràdlrebbe li suo comp!U> e cederebbe a una disordlnat.a vicenda della superbia. r punti di contatU> rra l'arte e ,,. reltglonc. rra la poesia e la preghiera esistono ma sono di tutt'altro genere e prima di tutto escludono qualsiasi possibilità di confusione: generalmente si tratta di stati simili, di condizioni vicine, ma arebbe ridicolo ed er– rato pensare di passare da una condizione all"altra. da una posizione all'altra. Che l'ar– tista a un certo momento della sua st.or a si sia Illuso di Imitare. di raggiungere e quin– -dl di sostituire Dio si è verlcaU> molte volte, m:l. proprio In quel momenU> si dichlatnva la rottura fra i due mondi e allora vera– mente l'artista entrava In uno stato di ab– bandono. di estraneità o. se si vuo!e essere pleto.sl . di solitudine amara e sanguinante. Il dissidio fra li creawre llmilato e ii crea– tore assoluto, fra chi è costret.to a servir51 della materia e chi è libero di vivere nel solo soccorso del pensiero non è tm fenomeno del nostri glom1. non so!o, ma dirci anche che è un fenomeno al di fuori della questione che c1 preoccupa in questo momento. A noi Interessa vedere le reazioni di comportamen to di un anist,a di fronte a Dio. reazioni dirette e reazioni indirette. vita consapevole e vita inconsapevole: pcrchè forse l'accento andr bbe messo QUI. sulla COLlSRpC\'O)czza del creatore. sulla sua cnpncitÀ. di cont.roilare i movimenti della propriR anima e non c'è dubbio che nJJ'artlstn consapevole si dovran• no chiedere maggiori splcgHzionl, che dal– l'artista rcsponsabllc si hn l! diritto di pre– tendere molto di più. Non per nulla quelll scrit.tori e quelli erUsti che hanno sce;to di lavoraft" sotto unn pnrtirolare luce dc~ln fede sono i più tonnrntnti. sono que!ll mngglor- 1nentc convinti dell"mutil1tù. o nwg!lo del llmlll dei loro sforzi. In apparenza ono quelli sacrificati e vinti la pnrtenia e. bentn:..cso. parlo di inventori e non lntrndo alludere a chi specula - sin pure m buona fede - sul S~O;l~~St:; ~~t;ie C~\~rg!t:h: ri~~lru~ra;~ fare una questionP d! cc wggetto ». di cc temi» mn conviene spostare l'indagine sullo spl\':to e nbbR.Udonare I tenn 1 ul stretti della lettern: scegliere lo spirito del veggente contro l'll– luslrnzlone del ripetitore. del g:o atorc e del commentatore. Qui la famiglia sembrn in– f(ross11rsl In modo prodigioso. • partire da Rimbaud, se non addiritLura da Baudelnirc. i migliori hanno giuocato il loro capitale al t.nvolc dcll'nvvcntura senza nrssun pregiu– dizio di calcolo. senza nrsstm pentimento e oggi. a dis,tanza dì quasi un secolo. saremmo in grado di fare un consuntivo e \·edere fino a che punto abbia rrut,incato quest'albero della libertà, della libertà Incondizionata e anzi della :ib~rtà che nutre se stessa cd esclu,d~ qualsiasi all.ro aiuto. Ca.so mai. que– sta Ilbertà ha reso un altro servi:iio. ha al– largato i contini della ricerca. ha trasfor– mato la scena delle nostre rApprescntazloni, ha scarnificato le hmnaginl tradizionali dei nostro teatro quotidiano. e alla lìnc nel cer– care la vita ni confini stessi dcll"cslstcnza ha accresciuto il t.crreno stesso dl Dio. voglio dire che coJ suo aiuto rartlsta è riuscito a sentire Il fremito. la luce di D:o anche ne– gli angoll più dc.solntl e miserabili della nostra vicendn terrena. Se rton che nll'Rllar• gamcnto. a questo generoso e pericoloso scon– finamento non sempre hanno retto e risposto le nostre forze. di qui l'accademia della Ji. bcru\. dell'audacia: è inutile nascondercelo. da molti anni ns..;;lst!Rmo a una fonnn di giuoco immaginarlo delle ult.ime provoca– zioni è stato cambiato lo scenario ma all'im• mensità dei propositi si è corrisJ)(k-ta la stes• sa porzione delle vecchie [orze e delle anti- CAKLO BO (Continua a pag. 2) U A DOCUME TAZIO JE, CH'ERA ORMAI DOVEROSA }f. La 9iovone poesia . '- e in.negabile re~1ltà UIIO Invano se ne mette in dubbio o addirittura se ne sco·nfessa l'esistenza - Occorre Ìn\'ece decidersi a prender atto, coi testi alla mano, delle sue esigenze e delle sue prove Esce in questi giorni, coi ti- * di cui sarebbe iniriusto neg-a- pi del Colombo (editore in Ro- re l'esistenza. allo tesso mo- ma: via Campo Marzio, 74). il e.li lt~llll.-i•• •~ UI do che sarebbe errato - sul• grosso volume dove sono riu- .l~ '-'"" ■' ,., L!,! l'esempio di taluni fanatici o niti il circostanziato saggio e di talaltri faciloni - esaltar- il vasto repertorio da noi la- Al riguardo ci fu anche un in- Fino aila caduta del Fasci· ne le prime manifestazioni boriosamente dedicati a Da tervento del poeta Eugenio smo - incalza il giovane poc- come se l?ià rossero real!ua- 17iovane voesia italiana del Montale (in Cronache del 18 ta Tommaso Giglio (in lnve11- te in pieno. Ma, ad onor del secondo Dopoguerra. E !'oc- maggio 1954). Sentendosi par- tario del febbraio 19521 - sia- vero. si astengono dal farlo ca ione ci sembra· propizia te in causa. egli escluse che mo tati spinti a < cercare gli ste i autori che dovrebbe· per ribadire alcuni punti in- possa < tornare a un guazza nella 1>0esia una purezza in- ro vantarsene. Prova ne sia torno a un co ì vessato argo- buglio di impressioni croni~ti- contaminata che solo la liri- il brano di una lettera inviata mento. Più o meno essi corri- che in pseudo versi liberi chi ca sembra offrire•; e cli con- da Rocco Scotellaro a Vittnre spandono a Quelli intorno ai voglia disfarsi dell'abborrito seguen1.a siamo tati • educa- Fiore e da Questi me sa ad quali con maJ!giore proba bi- Ermetismo: un incliri7.zo - ag ti all'insoCCeren,.a per ogni epi1?ra!e della propria rac– lità potrebbe iniziarsi e svol- giunse - che almeno in qual- altra forma d'espre s~ne ::>. colta: Ero nato sui m,u·i gersi un'eventuale discussio- che caso aveva ritrovato la Non avremmo osato·« ne,ppu- del tonno <Schwar-l. Milano. ne. intesa a chiarire J'ingar- via regia della nostra poesia. re pensare alla possibilità che 19511. e Quando aremo usci– bugliata situazione poetica e che In ogni modo non pu9 esista un oocta satirico o epi- ti. tu ed io. con i lihri. io spe– contemporanea al fine cli Ii- essere superato che dall'ln- grammatico ... Cosi. posti di ro tanto che sappiamo dire berarla eia impacci e prccon- terno•· fronte alla nostra storia !et- col Leopardi. ma con diverso celti tutt'altro che giovevoli MA QUila precisazione scm- teraria, abbiamo selezionato spirito: - 1 on mi so più rto– alla schiettezza della sua brò a taluno che stesse per i nomi degli Stilnovisti, di Pe- !ere. miei cari amici: e la cn– espressione e alla franchezza scivolare nel tendenzioso. Ed trarca e di Leopardi e abbia- sdenza che ho della mia in!e della sua valutazione, pur ebbero buon gioco gli opposi- mo passato sotto silenzio il llcità non comporta l'uso del– enza nasconderci auanto nel- tori quando. per bocca cli A- resto>. Occorre auindi ripro- le querele -. Dobbiamo poi l'una c'è di difficoltoso e nel- clolfo Diana (in Situazione curarsi e i mezzi di valutazio- star zitti. oensarc a una ooe l'altra di contrastato. rispetto dell'ottobre 1955). repllcaro- ne necessari> per conseguire sia cli canto disteso. di inno: al lavoro. all'intento e al ri- no che: e se l'Ermetismo è « una più adeguata nozione ogj?i ~iamo ancora sul so1c" sultato delle ~enerazioni pre- il risultato di una certa eia bo- della poe ia >, ce sando di di Leopardi, arretrati verso ciMenU. Perchè di questo. in razione durata tutto l'Otto- e coinsiderare la ooesia dal una condizione umana che dc-flnitiva, si tratta: di un cento e il primo Novecento. il solo PUnto cli vista della li- non \'Uo!e Querele>. e li mito contrasto di generazioni in punto di arrivo di un proces- neo.>. della lettera turf\ come vita. ra,pporto alle mutate esigcn- so mirante a spezzare la con- Alla crisi cieli'< idea cli liri- !'angoscia dell'assenza, la poe ze ciel tempo presente; senza cezione della poesia sociale. ca>, aualc fu delineata dal sia come pura storia interio– che peraltro le nuove esigen• didattica e moralistica. e a re- Gargiulo (nell'introduzione ai re. - conferma il Diana (in ze lascino sordi e indiHercn- stringere l'idea di voesia in Fiore del/<1 Lirica dalle oriqi- Sit1wzio>1e dell'ottobre 19551 ti i poeti di ieri ancor oggi Quella cli lirica. espressione ni ad o_qqi di Falqul e Capas - non rappresentano più la operosi. Al contrario. E una dell'individualità più intima e so [19331. ora in Sc1·itti di E- vera condizione storica ed eti– _più ampia documentazione segreta. e Quindi in quella di stetica [Le Monnier, Firen7:e, ca dei giovani che si sentono oggettiva dovrebbe compren- lirica. pura. evocatrice di una 1952]). la riscontro una crts1 animati dalla volontà di ri– dere esem1>i delle varie gene- realtà ineHabile e assoluta>: delle forme in conseguenza cercare una nuova inter1>reta– razioni. pur con tutte le diver- cosi stando le cose. replicaro- di una crisi dei contenuti. zione della realtà>. sità che sono oroorie di eia- no che il problema di una degli •assoluti>, E • che la Resta il fatto - osserva un scuna ma che non e,;cludono poesia nuova, desiderosa di crisi esista - in Italia e altro giovane poeta. il Ca1>el– e anzi ristabiliscono e giusti- < tornare ad essere interpre- nel mondo - come prodot- li (nel Fuoco de!• dicembre ficano la legittima nl!tura:ez- tazione della realtà storica. to di questa società (non 1954) - che, a parte ogni dan– za della loro continuità sto- i Pone in altri termini. E una società particolare. ma nosa esa1?crazione polemica. rica. ogni preteso sviluppo dall'in- quella che a ognunq nel suo e l'oscura e tumultuosa ur- * terno deil'Ermetismo non po- paese è presente) è un fatto 1?enza dei nuovi contenuti. e egli ultimi tempi si è lat- trà signl!icare altro che un che si ha Il dovere di ricono- glj lndis;>ensabi!i rapporti to un gran discorrere intor• cammino a ritroso nel pro- scere. a meno che non si vo- con altre culture debbono es– no all'esaurimento di Ol?ni al· cesso di progressiva, riduzio- glia rivendicare il diritto di sere ricondotti alla loro sede tua!ità nella poetica dell'Er- ne della voesic, a lirica vura. essere ciechi e sordi. riflutan- di espressione. al linguaggio>. metismo. E riteniamo chr che nella sua tensione e·tre• do le cure dei medici: eque- E il linguaggio - prosegue - non si fosse troJ>Po lontani ma giunge all'oscurità, alla sta crisi non è un tatto nuo- • è semp:·e il !rutto di una da! giusto. Non così quando astrazione e alla oagina bian- vo: è il fiore di Ieri diventato continuità delle tradizioni. o ci Si è voluti S1>in1<ercfino ad ca. cioè a disposizioni monta- (rutto>. (Cfr. G. Giudici: di un nuovo Incontro con <'scludere la validità della sua liane. pas<'oliane. simbolisti· Es1icricnz0, poeti{;", dicembre essa>. funzione storica e la con<Te- che o addirittura roman- 1954). E ap1>u_ntociò compor- Ma altri più agitati opposl– tezza dei suoi valot\ arlist:ci. t1chc >. la mutamenti e slar1<amenti tori si fanno avanti gridando 'f,.Jl- Disegno di Franco Gentilinf per « La nuo,•a poesia» di Enrico Falqui che bisogna ricominciar da capo: e provocano reazioni. in conseguenza delle Quali vien loro ingiustamente nega– ta ogni serietà di proposi ti. Perchè mai? Noi non credia– mo che l'esigen1.a del e rico– minciar da capo> sia ma– nia e che se ne debba ne– ga re la fondatezza. solo f)l•r– chè si manifesta in maniPra talvolta arrogante. Nè ce da stupirsi che. siccome Cino a ieri la tendenza cli gran lun- i ga prevalente e sopraHacen– te tu Quella dell'Ermetismo. 1!a <mania> cli oggi si con· I centri fortemente sull' Antier- metismo. 1.\'VOl 1 A EIIIZI01\ 1 E DEl~LE 01,EHE DI * Per certar di u cire da una situazione come Quella costi– tuita dall'Ermetismo ed or– mai < esaurita nei suoi a&pet– tl storici e tecnici>: non si può a meno, da parte dei più impazienti o esigenti o Insof– ferenti. di farlo in modo cosi contrastante da correre il ri– schio. sulle orime. di < disper– derne l?li in egnamenti e gli impulsi>. Tuttavia i miglio– ri evitano o attenuano o cor· reg1?ono un simile rischio. e non tardano a riportarsi e a ricollegarsi alla tradizione. our senza rinunciare alla pro pria libertà e novità. senza cioè soffocare le esigenze cli una nuova cultura. E siffat– ta evoluzione poetica tiene ugualmente impegnati gli an– ziani e i giovani, e non con– sente immediati e pacirici progressi nè agli uni nè agli ea nlpa ·un11olo· ~~~~;·sL~::~i~elV{fit;; verse 1?enerazioni -poetiche. • . ' ,\'ì!~~~~z;,:i?,~~\i;g::~e,~i:si:: . • .. ta di reciproca contempora- Cadrà tra due anni il cente- E' apparso i11questi giomi il primo della 1111ova edizione delle opere nieviane che l'editore Einaudi ~~•m1:'.:;'m,:~cir di'\ 0 ~~:~Y !\ neGità1 : . . , 4 • 1 nano delle Confession, dt un . . . , . . . . . • " 1annt trascorsi dal o a Ita[tano (m una lettera di Ip- ha affi.dato alla direzione d1 Sergio Romag11oh. La raccolta delle novelle cli w11b1e11te contaclmo CU· f~lso l~lassic,~mo deUa Ro•~ra e 'o5 ci hanno mo trato che polito Nievo alla cugina Bice , . ' . . . . . . . . • a r, equivoci.. 11 e ven cm- poeti inizialmente incapaci di Gorio Melzi in data 17 agosto rata da Iginw De Luca offre wi c/11aroco11tnbuto allo stud10 dei proble11u della nnrratrna italiana que annd f' sono·_,! i:;-i;r 0 cen- sottrarsi all'infatuazione DO· 1858, si legge: « Ieri alla fine . , . . . . . i~~:rl~a1!ela rs~~~m: o(;;rv~ litica nel trattare temi civili. ho terminato il mio ror'?a~zo; una giustif1cc1z!one, sia ,1uno .Jf.. fa plu ricca ct1 1mmed1ata, po- quaiche eccezione') gh essen- si son venuti. pl_acando appe- son propT10 contento dt T1po-che l'altra _cons1ston~ nel! occa. tenzal che si riscontra n~IIope- ziali problemi Tuttavia li TI- na han com1nctato ad acco- sarml. Fu una confessione as- slone d1 TI tud,are m tenmnl • D N O ra. tolsto1a_na; e fra le dissnni- sveglio degh studi nev,anl n starsi a temi per cosi dire e- oai !unga >1.) e tra cinque quel- di una cuI_tura più moderna- d I FEH INA O V I R O IA ghanze l'assoluta mancanza nel Italia non è cosa d'oggi: d~l goistici. Legami di parent~la. lo della scomparsa del suo au- mente aggiornata , caratten Nievo di ogm )ncllnazt~ne ml- saggio del croce pubblicato nel che semhravano rotti per tore nelie acque de! Tirreno m della sua opera e di porli a te del suo tempo si Tlfrangeva I ne di arrettuose memorie, la sua st ica e di_ ogn, anarchismo a 1914 nel primo volume della sempre coi poeti antecedcn– tPmpesta per ti naufragio del- co_nr!onto con quelh che sono in problemi d 1 lmguagg10 e d: ironia, gi, slanci e le torbidezze sro 11d0 rehg,oso. ~omunque, co- Letteratura della nuova Italia, ti. si ~ono invece ristabiliti. l'Ercole sul quale era partito gh 111dir,1zz1 e le eSlgenze In stile: li suo R1 org:"1?1"0 avreo del suo spirito romantico, la sua ri 11 TolS t OJ ."'f"" da~o alla gli studi de! Momlgliano, del Non che prima Quei poeti non da Palermo il 4 m~rz~ _1861d1- atto oggi nella nostra lettera- be voluto essere veramente un tessa sensualità. e ter~tura russa ! grt e epo- ttusso, del Haccllelh, del ~ub1111,fos ero genuini ma neppure r~tto a Napoli. D1ff1c1le dire tura. Risorgunento popolare, come :a • • • p~a di un_ morn~n ° 5 onc? ca- del Uecchi.han110 avuto il me- è a · creder chè 1 si sol- se sia stata più grande, la sua Quando si parla di un nuovo sua vocazione di crìttore era Nùn divnsamente, in tutt"al- pitale ~elrn nazione, non e Ull· rito di riaprirne modernamen- a e 1 ° • ano 1• perdit~, per ~e lettere italian~, r~al1smo nar~a~ivo e se ne rl- una vocazione pc_>polare-nazlo-tro nmbiei:ite. e con .il su~porti:? probabile - se la mo~te non te I proble1ni, e va oggi segna- tanto ade~o .. 1 1 ?ro e un ~ ~– o 1a vita pohtica, alla quale ti cercano le origm, e , dati non nale ne! senso p,u profondo e d1 una oc,eta provvista di altri ave_sse st ronca t o a trent anm 10 lata l'lnizlat1va dell'editore E1- cedere. oet gt ad,· dalla, fase giovane scrittor~ e comb3:tten- puramente ep1sod1c1 e. docu-· più vero èi questa espressione. p:obiemi ~ d1 altri stlmolt, Le0- 1 scrittore italiano - eh~. li Nle- n'ludi di pubblicare l'edizione di reazione e dt. so~mo~'lmC'n• te dimostrava già att1tudm1 e mentan, sia le Confess10ni de-I Qui sta appunto la moderni- ne TolstoJ compose 1a grande Ivo avrebbe potuto dare, 11 gran- completa delle opere di lppo- t~ alla Case eh nfles ione ~ intuizioni forse non infeT1ori a Nievo sia le sue opere minori tà e l'attualità del Nievo: la epopea di Guena e pace. e lor- de rom~n 2 ? epico del Risorgi- lito Nievo- Essa è affidata alla,clt riassestamento; dai (at11 quelle dell'artlsta; si può dire. posso~o offrirc 1 UIJ a:-sa1 e~teso urnnde tela delle Co111essw111 else r.on sarebbe inopportuno aP.. mento ital·ano, 1 ef ce 10 avr~b--,direzione d1 Sergio Romagnoi: del e-iorno ai moti del cuore: anzi che In gran parte la sua campo di esploraz,one, non sol- tessuta le~ando la tona d1 un protondlre il signHlcato èt la- be dato su que 0nd ? nopo •·,attento studioso di quell'opera attraverso un la.voro lettera ooera di narratore è legata a tanto perchè pochi !òiCrittori periodo all'Intima ~ ..ama delle lune sim!glianze e d1ss1mgllan- re-t~az~na}e _c.he g1à 5 \i3vv~rt.e che ha già curato per la colle- rio che. aJ':'fO(ondendosi e uiia conoscen1,a di problemi hanno ricercato con p1ù amore esperienze giovanili dello ~crit- ze tra t due scrittori: la com_u- nel e on es.çtont, e ~e. e a tdr~ 1 . ztone c1. La letteratura 1taJiana - acuminandosi. saprà trasfon• storici e sociali della vita Ila- e legandoli appassionatamente tore, nportando amb·entt 1m- ne origine nobihare, la giova- opere e non -~er O ne senso 1 storia e testi 11 dell'editore Rie- dere nella fermezza ctrl– lianà assai più acuta e moder- agli impegni della su~ vita, I magmi 11npression: direttamen-j nile esperienza 11\i:itare, mR pi_ù 1uel tat{'o~tis;no r~torlcol ~h~ I cardo R1cclRrd1 il volume ded1- l'espressione artistica l'an~ie– na che non altri scr~ttori e let- dati di una realtà 1tahana, ma I te v1~sute sullo schen!lo d1 un, ancora le ccns11nih s1mpat1e u P ~ ar 1 ,-1. a v~t'are_ n e{ calo al Nievo stesso apparso tà dell'esperienza umana tera ti italiani SUOI contem- perché egì1 ha aputo trasfon-1 ~rande e agitalo sviluppo di j per il mondù contadmo traclot- pretaztorre il -~ 1~ I sorf!"'eJ' o nel 1952, che comprende Le Ma qui ci sarebbe da avan– poranel. E forse nel Nievo si dere quel dati nel suo mondo! cnntra•ti: il Friuli nob1hare e I te nell'uno e nell'altro In una I per 7; 0 J a · n · voi: 0 1 ~~ cq11/ess10n;d'1tn italiano 1nte- za.re qualche dubbio in me– reallzza per prima volta in poetico cosi ricco dt giovanile conradino e la drcade11te ,,11- esigenza dt ri~catto um:-mo e anno an ° 111 ~t=so 1 gran 1sralmente due brani del ro- rilo all'asserita tolal e as Italia, Ùna totale compenetra- vitalità trasfigurandoli nelle d•-1garchla veneziana, t• gueT1e ·sociale. il concepire la vocaz10- pro~lemt ~e~li" /\ta ,tal\•na J"· manzo A11gelo di bonta, l'inte, senza> della poesia di ieri z10ne dello scrittore net pro- mensionl de1 suoi ricordi, rirla- napolPOmche. la Restaurazione ne del!o SCrlttore non come scia 1 m~o U a creva ere et ro racconto Il Varmo, un '(olto spe:c;i'alment se m~s : blemi della vita nazionale co i borandoJi nella fantasia. ma· europea, 1e cosp)razionl s1 m- r111ea se ste~sa. ma piuttosto moderati com;.er~a ori. Ma na- gruppo di poesie, alcune scene se ... n e 1 .. s s~ a 1; da offrirci il segno di una con- nello stesso tempo animando!, treccianc 11rnmamente con la nel senso di una missione, !1be- [ura,t_'.nente con 1 se non 11 si 1 f~ delle tragedie/ ca7111am .e Spar- ~u~lt;o d?o~g1 <&à;tnz;iÒ:t· cretezza che aveva riscontro di una sottintesa forza polemi vicenda dei protagon:stl. con ratrice,. e mrme: non u timo 8 s, ria e nemtneno que a e taco, una scelta degh scritt: 1 ,o- tor ull : .· a . nell'autenticità della sua voca- ca. Uomo del R1sorglmento, 1! gl\ amnn d1 Carlo col'! la Pt paralleltsm~. I'ep1c1tà cte)l'ope- tera,na_ . , ,litici e una, assai numerosa, I,. e 8 • 0 . pn tto della_ poe zwne e nel vigore della resa Nievo i rendeva conto d1 es1- sana. con la folla de, persn ra sta dell uno che dell altro, E probabile che I ecclls I del-!dell'ep1stolario. L'ed1z one E1_- ,a de, ": 1g,lton DO<'tl dt ten. narrativa della sua opera mag- genze stonche assai più 0 roron- nag1?1 d•I <?rande e complesso forse p1u nstretta e romantica- la fortuna di Nievo 111ltalla,,naudi delle opere complete sara che de_l te o non. hann? ces giare- E se la celebrazione o ili de di quelle di un sempilce « n- romanzo nel quale 11N!evo ha mente fam1hare la seconda, sa-,dopo la sua !(rande popoiu1ta ,d,visa 111 nove volumi: 11pruno salo clt e erp, tait ancot a 02 semplice ricordo di uno scT1tt0- ,catto 11 nazwnale e 11suo stu portato al_tr_•si accanto alla re, per dire meno po ente, ma oUocentesca, si debba a un di• t"EKUINANDO VIRDIA ENRICO FALQUI re in occasione di date TICOr-dio delle cond1z.on 1 di villi nel- pamone c1v1le e la forza dei anche del tµtto pnva d1 quel smt,resse verso 1! nostro ouo. ____ ···'·- rentf può avere un valore e le campagne lombarde e vene- problemi mornll, l'illummaz10- tondo barbarico (che Corse la cento d.t certa critica lettera- (Contmua a pag. 2) (Continua a pag, 2) * l.,:uule 29 Aprile 1945 FIGLIO - E perchè, madre, sputi su un cadavere a testa in giù, legalo per i piedi alla trave? E non hai schifo degli altri che gli pendono a fianco? Ah quella donna, le ·ue calle da macabro can-can e gola e bocca di fiori pe ·LaLi! 1 o, madre, férmati: grida alla folla di andare via. Non è lamento, è ghigno, è gioia: già s'anaccano i tafani ai nodi delle ·vene. Hai sparalo ~u quel vi~o, ora: madre, madre, madre! i\IADRE - Sempre abbiamo putaLO sui cadaveri, figlio: appesi alle grate di fi.nestre, ad albero di nave, inceneriti per la Croce, sbranati dai ma tini per un po' d'erba al limite dei feudi. E fosse soliu1dine o Lumulto, occhio per ocd1io, dente per dente, dopo duemila anni di Eucaristia, il nosLro cuore ha voluto aperto l'alu-o cuore che aveva aperto il tuo, figlio. T'hanno scavato gli occhi, rotto le mani per un nome da tradire. Mostrami gli occhi, dammi qui le mani: sei mono, figliol Perchè tu sei morto puoi perdonare: figlio, figlio,- figlio! FIGLIO - Quest'afa ripugnante, questo fumo di macerie, le gra se mosd1e verdi a grappoli agli uncini: !"ira e il sangue colano giu tamenLe. Non per te e non per me, madre: occhi e mani ancora mi bucheranno domani. Da ecoli la pietà è l'urlo dell'assassinato. * 111 1111a -città lont1111a 'on apparve dal cielo, ma sul pra~o d'alga pallida del giardino nordico saltò improvviso un corvo giù da foglie ripide: non simbolo, nell'estate curva d'arcobaleni e piogge: un corvo vero come un acrobata al trapezio . del Tivoli. Frag(le. astuta immagine, entrata nel giorno d1e finiva in" noi con gio tre e ruote di macchine ad acqua e su·ofe di ballate di marinai e l'urlo del di tacco d'una nave d1e apriva ali furiose di chiume o di lacrime delle donne dei porti. Batteva l'ora su estréma riva d'Europa, in i tente, smaniosa d'innocenza. Era il corvo ancora un segno felice. uguale ad altri quando provavo la mia mente in ogni suo limite e figura e tràttenevo un grido per tentare il mondò fermo, meravigliato d'i potere anch'io gridare. Forse gioco, attesa, violenza: ma per un po' d'ironia si perde tutto e fa paura la luce più dell"ombra. A pettavi una parola a te ignota o mia? Poi il corvo si volse. staccò le zampe rapide dall'erba e sparì nell'aria del tuo occhio verde . . Per wi po' d'ironia si perde tutto. SJ.LVATORE QUASii\1ODO . Il volume di poesie di Salvatore ~uasimodo, che con– ttene questi due compommentf. usctra pros5imamente con l'editore Mondadon.

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