Fiera Letteraria - Anno X - n. 28 - 10 luglio 1955

Pag. 2 LA FIERA LETTERARIA Domenica !Oluglio 1955 UN'l,_NTEJ;IESSANTE RASSEGNA. '-Ritratto· dl Ballln1saP (Continua da 'f)Og. 1) cluJieaca,come un ragazzo attratto da. ornt aenere d1 divertimento tntemaente. Queata tnflnJta molteplicità di lavort e di piacevoli ozt ~. per me, fonte di una meravtaua e di una amm1- raz1one c he l'abltud Jna di una vita tn comune non ht. potuto at, t.enua.re. M l è eucces&o di provarne quasi una. &pecle di ln'qufetltu'dtrìe, ~rcht:, a prima vista, non st PUÒconatderare naturale una cosl prodJglou moltlpU– cutone dello .spirito di un essere umano aopratutto quando l'aspetto ftslco rivela fragilità e senalblllt.à più. -.. ehe pres~nza ,atle:tfca, $o quanto un eserclzlo cosl =:u::n::t~.=.~~ ~: :J~tuiatt ':;::; aeauita e ba lasciato la Compa1n1a solt.a.nto ner 1950, dot>o venti aanl di studi, quattro dei quali trascorsi !: ~eL::~, :.~=I r.:™'Pt~~\,=- raa:(lunto l'U!dluta dlsJ)òntblUtà dei poteo:f, che è pro: prta di Balthasar. I.e. continua applicazione lntellet,. ~~ e•d:nra~ ~J~~ t~so~:n~ 0 :u ndtn i~~~ Jto1:;; 1& chia.ve dJ queato mtatero, se tuttavia à lecito acru– tar e U ml gtero di una vocazione pe110na\e e del suol rlsu1taf.l, quando 111 1 tratta dl una. persona vivente e dJ un'anima. conaacrat.e. al saeerd,ozlo. n seareto va. ricercato nell'opera d{ que&to aertf... tore ,e non nella sua. apparente varlelà ma., al contra– rlo, nel suo fondamentale prin cipio di unità. Per rest.a– re alla. portat.e. del fattori natura.li, al di fuori di quello che 51 spleaa semplicemente con rapporto della. ara.zia, conviene notare anzitutto la qualità musicale <o muslcfgt.e,)di tutti 1 passaHI che hanno prodo,to quest'opera.. Non meravigliamoci se Hans Urs von Bal– thuar traduce Claudel: doveva senUrst all"unl$:,ODO con l'opera dt eohU che cosl spegso ha ricordato 11 ne impedkU m'"1Cam delle Scritture. Un'anima mu– alcalei à anzitutto un'anima che c. ascolta>, poi una. lntelllaenu che •compone>. La prima virtù ~. appa.– rentemente almeno, femminile e paa&lva: conalate a preatarsl, a poraere l'orecchio, ad a.scoltare la Yoee !spirata. del due Te3t&mentt: ma. a far bene attenzione. anche a tutte le numerose voci contra.stanti. dl&eor– dantt maaart. dell'umanità presente, ebbra delle sue scoperte, del suol poteri, P111J,onleradel suo de.sUno storico, e continuamente dlltolta dal te6or1 interiori dall'appello ambl1uo deUe oose da reallzzare, e del rt– lCh.l da affrontare. Questa virtù dl duplice attenatone, - rivolta ala. a tutti gU aspetti della RtveJQ!one delle Scritture, sta alle testlmontanze più spinte dell'impa– ziente sete di conoscenza - C01Utulsee all'orlatne, In Balthasar, 11 ae.sto dt accoglienza, di pres.,lone, di ap– prensione, che 51 rlvolie ad un altro anche quando quest'altro va a perdersi In ricerche sospette, ma sin– cere neIJa loro audacia, della tntetU1enza In rivolta contro oanl legae ed 01n1 autorità tradizionale. Nell'ascoltare la 1Uosofta. di Nletaehe. o t aoan! di Rilke, o le capziose dottrine di HeJdea:1er e del suol dlacepoll, l'ueoltatore c. muatciat&> non artderà &Ublto, e per timore prematuro, aH'aberr,ilone o al sacrl– le,io. Ma, In stato dJ paziente ascoltazione, al aen– tlrà. dlapoato ad ammettere che la ricerca appautonata del vero, anche ae si allontana dalla. retta via, anche se sbanda, ha. probablUtà dl sfociare, alla. ftne di tor– tuosi 1lrl o attraverso aeorclatole proibite, su una par– te prutoaa. della cono.seenza possibile. Ma questa dlapostztone ad ascoltare sarebbe 1ln- 1olarmente arrisehlata - lQ.à del reato, e vuole essere tale - .se non tnterven1sse un &eCOndo aesto, che r1un16ee In un ta&elo le acqulalzlonl fr&mmentarte dello afono umano e si adopera per orcantnarl, In rapporto ad un centro. A questo sl effettua Il paasa11lo dal doni di natura (11 genio musicate al suo stato prlmarto> alla potenza ordinatrice CI'atto del muslcl– &ta che compone e dispone>. E questa potenza di eom– P<>Slzlone appart.lene ad un domini o che n on 6 più In– natismo, patrimonio o educazione, ben.al metamorfosi,. operata dalla fede. n prlnelplo ordinatore 11fune ad 01nl scelta. della sola lntelllaenu.; è ricevuto. come act.turlto da una na.selta del tutto Interiore, spirituale, tn una conoscenza Immediat amente sovrana le cui uniche soraentl aono protet.te dall'ombra fecondatrice e dalle luci feconde della preghiera. Da quel momento - cl~ sin dal momento ln cui si dispone dell'opera, sin dal proa:etto Iniziale - queno che poteva esaere soltanto un'e-splorazlone per contJoua estensione in ter. rltori da ICOJ)rlre,diventa conquista. e annessione di nuove terre, &eeondo un Ane che le precede nel tempo dello .sviluppo lnte.rlore e le orienta, cost come l'appello del Re1no dei cteu conduce Il c9r~ ,di ~ut~l I numi della storia temporale verso Il loro Avvenimento. Ml sembra che attraverso l'opera di Balthaaar que- ;~~e:~~elr~:'~~':.onet. ':t~~i:~~~n~~e~mpre più Non ho la competenza necessaria per degerlvere te Intuizioni teologiche e fllosoftche che contribuirono a lllumlnare la poatztone centrale e a determinare, se• condo la longitudine e l& 1, tudlne, la J)081t.lQIMl ~ Balthasa.r nella storta dalla cpnoecenza. J?dil&o &01- tanto avanzare le lpotal di aiemp)kéi,iettò~ selle• cltat-e, sopratutto, da quelle aue parli dell'opera, che sono dedicate .alla. letteratura al problema della tp.ls– slone del cristiano laico nella st~urR unitaria dell\... ~:~:~::e11:!'1>:!.~ttsc1o s:rtcà:• a1irnil compito di conlrontare gli studi patri~, gli studi :~e 1O s~::C 6;~!~: ~e,~ i~~::C~eol:g~:\i:td!!~t~~f~ ~::1~ ~~P~op~~~~la1;k;r1:~ ~~ru~todlqi~:e~e una 006Ctenz&crtstlana, fosse pure la..meno versata. In queste scienze manlort, ha potuto ricevere dall'lr- ~~~~~faion~~g:Jà~losetlca emanata da questi Alla radice - o forse meglio - al punto d'orlclne di questa Inchiesta, che è quasi Illimitata, a me par giu– sto mettere In evidenza. un • crtstoeentrtsmo > assolu– ta.mente radicale. Tracciare una teoloala della storia equivale, come vedremo. a porre ti Cristo vivente come asse di tutta la storta degli uomini (ed è anche, come tornerò a dJre in sea:u1to, avanzare l'ipotesi che 11 cammino del secoli si spiega soltantl> con Il mistero eseatoloaico>. Affrontare la ,tra.ordinarla ferment.azlo– ne della t\losofta e della poesia tedesche -· da Sehel– llna a Nletuche sino a Rilke - fl&ntflca prendere sul ae.rlo una serie dl tentativi, prometeici e -dionl61.acl, veno la cost.ltulzlone dJ flnl ultimi sottratti a ll'annun– cio del Re1no del Cieli; e slgnlfl:ca.quindi dare una nuova orientazione, In rapporto alla dottrina trinaria, a una deftnlzione dell'uomo che, pretendendo di non tenerne più conto, ne ritrova tuttavia nella notte le Indicazioni primordiali. Qun.te sia di volta In volta r01aetto dell'Intellezione - ftlosona. poesia. dottrina - è solt.anto un primo metter ~adlcl nella comprensione profonda, al d1 là della quale la conquista metodica andrà a cercare un altro oggetto. sempre Jo stesso: Il e cuore del mondo>, che non è altro che la seconda Persona. del Dio trino, Il Crlsto vivente. Essendo dunque quegto li centro ordinatore e susel– ta.tore. l'edlflclo In corso d1 costruzione lascia Indovi– nare le llnNi della sua arehJtet.tura. O meglio - per attenerci al paraa:one musicale - lo. sinfonia Impone all'ascoltatore la permanenza sJgnificatlva di qualche tema. conduttore. Personalment-e ne mdtvlduo tre <ma proba.bllmente ce ne sono anche altri non ancora svi– luppati o che to non sono tn g:ra,Jo di valutare nella. loro fluata. importanza): Il cristiano nella Chiesa, una eseatolo,ta. più preclaamente basata sul difficile pro– blema dell'In1emo: , lnftne quella c. drammatlCA > del– l'eslstenza, della Storia, della Verità nel suo sviluppo, che dà. alla sinfonia 11suo movimento patetico. Sinora abbiamo aolo una piccola parte deali serltU dedicati alla struttura della Chiesa e, a.11·tnterno di questa struttura, al probleml deUa perfezione cristia– na nel mondo, del laicato nel suo apJ>Ortocon g:Uor– dini rellatoal, e dell'obbedleru.a. I vari opuscoli sull& vl\a del laico sono le prime pietre di una cost.ruzlone di cui n libro su Bernanos (ottimo libro che presto sarà tradotto In francese) mostra bene l'ampiezza. L'oper& di Bernanos, alla quale sino a oggi la critica. sopratutto quella ecclesiastica, rimproverava, come del rt!to a quella di Péauy, di non fare abbastanza posto alla vita sacramentale, al trova riordinata ln– teramente In rapporto ad ogni sacramento, e prima di tutto nella aua 6lanlflcazlone eucaristica. Senza al– lontanarsi mal da un plano dl realtà, proprio del ro– manziere - e ruardandost bene dal trasformare tn sistema quello che si esprime sotto ali aspetti di un universo tmmagtnarto al quale ai farebbe \'lolenza tra– ducendone l'espressione In llnguaaa:lo teorico - Hans Urs von Balthuar fa acatutrlre, come nessuno era. mal rtwelto a fare sinora, lo straordinario valore teo- lioteca Gino Bi"an J. lOlk:o del romamt d1 Jltrnanoe:. Orule al commentarlo di Balt.buar, U meuacc10 di Bernano.1 potrà arrivare al auo mili.lor lrra11lamento e promuevere. una ver& e s,refonda pnaa di coaetenza del poeto che spetta, nella eatt.ollcltà della Chiesa. all'apostolato del laici. In moltt p1L•1.sanldel libro. Balt.hasar aottoUnea l'acoordo, in un certo senso CODienltale. che fa d1 ~ 11 più Je11ttlmo erede di Pécuy. Eall mette ~ ~u::: I m"~u~:c:!o~~~ :~o~~~ ~~~u::.:: propone d1 &erlvere aut poett. d1 l've, n.ranno svflup. patt I temi e.ssemlall, cloà quellt che al Inscrivono nel penatero escatologico propriamente deLto. In Jtomteur Oulne, come nelle sueceulve veralonJ dt Jelffllla d'Arc d1 W,Uy, sono proprio le lntulalonJ dect&lq del due scrittori francesi a porre 0011 atd.ltamente U proble.– ma dell'Inferno. Ed ~ proprio circa lo ateuo problema che Balthasar ha. potuto - ma. con i correttivi e la preoccupazione di un'ortodossl& rlf:lda che 11 lmpone a lui, teol010. molto plù imperiosamente che a del POetl - attuare I IUOt oommentart di autori tn appa.. renz.a cosl dlvent fra loro. come Orta:ene, Ore1orto d1 Nlua, e da Mautmo a Kart Barth e a Reihnold 8chne1- der, passando per Santa Teresa d i Lll1eu.x. CDa notare che In genere paasano lnos.se" ate>. Quanto al Al• ~lo, L4 T~oota. nella Storia., no n pub eaaere compreao nella aua pJenezu se non in rapporto al nucleo crLato– eentrlco e alla calamita eseatol«>1leache ne recolano l'ordine. Perchè non esl&teescatoloala vivente e profonda che non ordini un ritorno verso lo avole-lmento della sto– ria umana. E' ami 1n questo riporto del tin1 ultimi a tutto lo sviluppo precedente - In quest.a animazione del presente per mezzo del futuro as.soluto che gli dà senso e legae - che si esercita In pieno Il genJo di ~~ros~:~n:p:a~~c~~~ c~tt~!te.i::~todi~:e~nipt zlenl4, ascoltazione, cristallizzato In potenza dl com– porre, ma anche come una propensione a porre ogni divenire, ogn1 storia. nella tensione dt un'azione dram– matica. Questa Inclinazione a conformare li reale nella for• ma di un dramma, è. Indubbiamente, In Hans Ura von Balthasar, un Istinto Innato. o un'eredlt.à.-ancestrale, raflanata daU-educazlone. Ma non è questo l"es.sen– ziale, eerchè lo stesso dono ln1zlale appartiene non c'è du6blo. a un Nlet5che per esempio, 0 ad un· altro ln\'cntore di una vlslone untvenale, più o meno con– trollabile· nel fatti cont.emporanel <Marx...). In Bal– thasar questo talento di drammaturala - che compor– ta come sempre una messa In .scena personale, insieme alla messa in scena della comune storia degli uomini - è contemporaneamente sopranaturalluato dalla chia– ve di eomJ)081?.lone che alt è data. appunto, dal suo crl– stoeentrlsmo. A questo momento della elaborazione Intellettuale, o plutto&to ad operare nella plen!Zla. di un conUnuo ricambio Interiore: l'accoglienza fatta aU'tnuminazlone evangel_lca. diffusa auU'lntera. esistenza, rende a sua volta possibile e proncua l'accoglienza riservata all'e– slsten1.a stessa. Quando si vedono <sia pure traendo previ&lonl dalle linee già tracclate.l I vertici dell'archlt-ettura e l&soluzioni a lungo preparate dello svlluppo sinfonico, un pensiero come questo, che scava e sviscera ili ultimi rece551del mistero soprannaturale, .sbocca quasi necesaartamente ln una Intelligenza del plano esisten– ziale. E mentre la devolut.lone di oa:nl primato ad una c. essenza> costituita In astrazione (e l'Idea> greca, n Dio del filosofi) ri schia d i condurre ad una pericoloaa evasione fuori del rea.le vissuto, l'opzione che pone al centro Il Cristo concreto - cioè l'uomo stesso come nella persona di Dio fatto uomo, come Egli si rlvelb e continua a rivelarsi ancora oHl attravenso t seeoll della Chiesa - Inserisce stabilmente l'atto del pen– siero nel cuore del vivente: nel cuore del mondo, al centro del nostri Istanti. La teologia ritrova cosi la sua prima missione, che è quella. dl riversare In continuazione nella pratica più umlle li pieno algnlcato deUa Parola rivelata. EMa rende vera e feconda questa intuizione di Berdlaetr, li quale, a proposito di OostoJewskl, dicevi\: c. Il pro– blema di Dio è un problema dell'uomo>. Ma cosi pure, con Balthasar, Il problema dell'uomo è rtclproeamente un problema di Dio nella sua natura una e trina. ALBERT BEGUIN )f.. ~l'OIIETTIVO,UN T.V.INOGNI ASSOCIAZIONI DIA.C. 11 NOOIU.IUIIIO,oL lt.JOOoLJt .•• ,,..,._'-'C.L1't •• ,L.,.._ 1».000.000 DJ Al\-IERICANI ADERISCONO Al BOOK CLUBS LIBRO

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