Fiera Letteraria - Anno X - n. 19 - 8 maggio 1955

_l'_a,,_g._2 _ __________________________ L:::...::A:_::_f_:1_:E:::_' ::R:...:, A _;L~.E'....T~T~.E_:R~• ..:.A'. ..'.: l~A:_ _____ _______________ ,!D~o~m~c~nica_S maggio 1955 * BIBLIOTECA DE ROMANS :u: i.rl: llulu de Ronians lioteca G··noBiancb IHANUOL 1l vincitore sarà pubblicato dall'editore Vallecc/1i COME VECCHIO SARTOR FA NELLA dello scrittore. Il ienso di una fede dovreb– CRUNA _ Una raccolta di racconti ancora b'euere dato anch'euo attraverso l'autono. ~~~ues!!,~idr::.t~~~=,/~~!~.1~~ m~ rz~~WE~t PAESE TUTTO A· che ne delimiti e ne caratterizzi la fislono- CE. - Olscrepanu, lacune, banalità nei dia. mia, Qualche rlu.scito c olPo d'ef fetto Cli fl. loghi. 11 racconto dlateto In prima perwna nale del racconto • Le tonta.ne i,), e per Il non ragg1un11equasi mal una costruz.lone ae- ~tC:,,~"~ot~~~~tti e&e~~~n~\à qt 1 e1~} ri'j;m~1t1 1 :rJ8 1 ~i..it STELLE - No, &I ~~~:re~r::ur•. che definisce l'autentico rti:i~~~~~ij~o.d;t:i:;1~~11~hav1l: ~;i~ ! VILSOIOA _ Debolls.slrna 10tto tutti I no a una tragica conclusione, • da roman• punti dt vi1ta « La Storia di una panchina•· ro •• avrebbe bl1ogno, per essere convlncen– PIU riuscita l'altra, che però pecca di un te, d1 ben altro •retroterra• narrativo. La ~':°m~u:::.o::, elOQu,nu, lf!nza peni- ~!~~~d:1l~re~':s:a~~mr~t~deer~~f~{~~fflfn~ d1!~~~~tOr/gòv~~:! ~a~~,'::~ ~~~lage~: letgLmibeo~~gtEieJ t~tl~~ 1':\1 lavo- re della prima no\'ella, ma mlcllorando aa- ro lntn»pettlvo è superficiale, e finlsee col ~!;l~~e 1 ~~:,e r:;,~re.~~ riciv~il~e eu i~~lfl-ii:nt°\'è°vi~~:sr 1 ufo~\ 1 ~~W~· ~~f!~~~!~ ETERNO INFINITO MISTERO Dietro tutte di natura troppo poco approfondita per un racconto viziato dalla voluta ortglnalltà e55ermateria d'arte. di Oinl rtga, di ogni er;prewlone,di ogni ICO- FIACCOLAAL VENTO Quuto dattllO– perta, 111 nasconde uno 1plrtto di sicuro In- s,critto è d1scutlb1li111mo nella sua stu.a lm– gegno. Oli auguriamo, In un proulmo lavoro, postazione. Il voluto e dlltaecato cronlsmo dl ?Jv~~~l~~'; :~Fe~~;\o~:. 11~:~1~~~:~~: ~~ ~:Cna\:a~:n~~[ri~o n:~~~~~tt:1 up:~,~-~ su~R~r~ ~; :~O"cL?-rt~~~n·n:~Cano no- ~~~~~· ;:~~:~1v:on !~~~~~\f:ti ;e~~·alt': ~~~o~~a c~: ~;;;~l~n~e~~:~lt~I: :~~~ ~ :~reer~•.!,lffl:r:\~etl~~a~:=e s~~n~nr,~:~ prorondlm,ntl, contrutl e luci e prospet,. 1equenztartodi dettagli. No. Uve tunzlonall, a proposito delle ailonl e dd MARCO SICULO Queste pagine. d'ln- pe~p~~f ALlnt:i':t1. ~ T ~ 1 ': 1.ef~ ~t~.a '!t L~~z~a i 1 •~,1~~e~:n,1 ~anr~>1,ii:v!01:• loe1: lentamente rivista, rielaborata, mlcllorat.a. ao a volte dolente della memoria. Ma tr&n– Per10nagi:;ie argomenti di non crande ri• ne queato lmpecno aentlmentale. e l'Istintiva aalto dialoghi abbastanza vtvl, ma banalls- cwtodfa della tradizione anche sul temi slml nel loro contenuto. No. spiccioli, l'autore ha. per ora. oriuontl t~ SC:n~fn~~~ st 1 ~~~~~~~iflu~~a d!f~:,n~t poi %i¼t ~~eDt~~l;°p;Mr 1 :a~O.N~Ottoal uno scompenso ingiustificabile tra \'esistenza disotto della.media d,1 concorrenti. di un clima sempre abbutanza teso e a)> AMERIGO NOLCHERRE- Racconti but,. proprtato - e I motivi delle storie, che. tran- tali g1Clalla men pesglo, senza attenzione camente, lasciano indifferente Il lettore. No. nà elaborazione. No. ISOLA. - Garbo, sentimento. Manca, al• SPERIAMO CHE VADA. - L'autore 1'6 ;~~o per ora, un'autentica eslgeni.a d'&rte. d~r!~t:t~a::1a. :~~ ~o~\~e~~p~!a~{at't'~~:n~ HORIA _ SI consiglia per un secondO (IU· la mancanza di mordente nel prtmo rae– dlzlo. conto, l'ecce&SO di divagazioni, ae.nzaumori• 1u~ 1c~~1~r?o5 pe-; ~~~~:~ !S:rJf:. \~!~t~ ~ ~~1o" 6 cq~ve~:~ a :aT~::ao~t I=~~~e=- notevole pclso di scrittura, un'evidenza. scarno, tenno, Il terzo racconto: e salvo la CECILIA - No Pre5Cheua. vlvaclt.a,unita Idea. poco convinto Il quarto. No. :en~\::t~~~a 1 te~1=\ :il at~:~\~':i: ,i~%:,~. SIBI QUISQUE- SI Invia a secondo logici connessi con la storta sono troppo RACCONTO BREVE (Erumo secondo>.– llevemente sfiorati. Va ~ecllo nelle pactne No, perçhè non risponde al requllltt del ban– lnlzlall, con t primi rtfenmenll dl colore a do. Sono tre raccontlnl, In tutto otto cartelle, proposito del parenti. che non offrono Ja Po,1,Slbllltà di un giudizio ro:~~U~lR~~lr~Rl~m 1~r!'1~!1tfl~~:s~~ co~gi:w): r:~~~d~rl nel rimpianto). - er;preulone. ~n lungo taccuino, quasi un dia• Una prosa Imbevuta di Immagini liriche, ma rie, senza un proprio stile. Arromentl. per- enfatica e senza una vera 101tarua poetica. llOnaggl,azioni di cui sl parla, non po111e-L'esigenza del racconti ~ limitata a una ste– dono un vero mordente, un \'ero Interesse. rlle e ridondante ricerca di parole. Manca No. un qualsiasi impianto narrativo, e manca KERKOS _ L'Impostazione del romanzo ~ una sollecitazione veramente umana. No, al lodevole: appropriata e qua,! necessaria la primo Jludlzlo, puntigliosa relazione del fatti. Ma queatt IL MORTO DELLE TERME (Per un ml– fatti non hanno una 1ufhc\enle rielabora.zio-gllor giallo italiano>. li romanzo non &i ne artl.ltlca. La relazione non diventa dram- eleva dal normale rt-nere poliziesco, nè per ma. Azionie sentimenti anche aravi non tro. la acrtttura, n~ per Il contenuto. F'ra bana– vano tn questo romanzo un plcllo narrativo lltà e cos.e converu:lonall e 8'ro650lane.non unl!onne e personale. No. rtvela una particolare serietà di Intenzioni. r.o~~:~~~zl;n;' d)°~~nate!~t~ ~~1\~t:~~nj N~E~Z~rl~pf~1~\~ SENZA LODE (Ciao, ra=~i1g~lro'?onnodtii: 1 1 rt:~n:tr~~~ a~~~~ ~~t~~~~:. 1 >che E~~~ r::~Ti~np~eVJodfr~~:! 11~~ tropr.; discutibili. La vlctnda •ndrebbe es- morale. Troppo elementare \a tonna. di trop- ~:~ii.'l:Z~~"•u~~~:;f;aptt11:c'ì!lv~~~~~\!r:~: :n~~ 1 ~u 1 e~~:~~ ~~!e~~~ )~~:r~~~e1t ~~ gl~:1:i~im~, st ~~6~i;Ra:/rato.p::iÌ,e ~%°uoco~~~bb~lccoh~l:~~1/:o,a:~r:r1::~r: s,critte con garbo, e spe150 con una accorata dltto. ~oa:1~~\~,~~to "~lif 1 ~~a~eo"'~:e~}~eg~~la~~ :n~I \~;~~nt~fta~U·Ùpp~~: &~/;a co~~ far allontanare Il punto di vl!ta dell"autott retto. L'autort, tnv~e di complaceral delle da quella posltlone di obbiettività narrativa, gue trovatine, dovrebbe.pr~lsare ti suo lm• che dà autonomia e forza dl vita al perso- perno: chledtrat, cioè, se ha delle cose da nani, e una (i1.11tlficazloneal mes.sau10 dire. No, al primo cludltlo.

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