Fiera Letteraria - Anno X - n. 18 - 1 maggio 1955

LA FIERA LETTERAR Anno X• N. 18 SET 1'l MA N A L D ELLE LE 1' 1' e /Ui DE/.,LE A R 1' I E D EL , E S ClE N Z E Domenica 1° maggio 1955 SI PUBBLICA LA DOMENICA Diret1ore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE. AMMlNISTRAZIONE ROMA. VIA D'ARACOt.Ll n. 3 - Telefoni: Ammlnl.stradone 684097 - Redaz.1one 6él-t098 - Pubblicità: Ammlnlstm:tlone • La FIERA l.E'TTERAR1A • - via d'A~coe.11. n 3 - Romo - Tarllle: Commerciai! L. 1:)iJ Edltorlall L 80 al mm - ABBONAMENTI· Annuo L. 2.700 - Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 750 - Estero: Annuo L. 4000 - Copia arretro.la L 100 - Spedizione In conto corrente OOl!ltale!Gruppo m - Conto corrente posta1e numero 1-314:ZC• .. UNl~IPORTANTE AVVENl~IENTO CUtTURAI.E * IL UO~GRESSO di Storia delle Religioni ' di PAOLO UIU{ZZL u,, pieno s1,cce:430 ha arriso all'ottauo Congreuo internazionale di Storia delle religioni avoltoai in questi. giorni a Roma nei locali dell'E-U.R.; era la prima volta che nella capitale italiana avevo lllogo UN .incon.tro di at11dio3i di t<1le 3peciali::• ::azione, e non vi h chi non acverta 8U· bito l'alto aigntficoto dello deaignazione di tale cittd tra le tante che sempre .ri cont«indono l'onore di o.rpitare si/fatte ani.Ti dello spirUo e della cult11ra uni• versale. P11rtroppo in Italia gli .rtudi sto– rico-religiosi aono poco c11rat1e - dicia• molo francamente - sono s1>esao visti di mal occhio per effetto di 1,rcgiudizi inve• tentt~ e frtori luogo,· alcuni episodi spi(I• ceooli possono avere in altri tempi ron– tribuito alla /on11azione di 8imili preven– zioni, ma ormai 8arebbc vcrameHte op. portuno deporre ogni a03petto, togliere Q'ualskzai riaerva me~ale e guardare tn faccia con malto coraggio e grande com– {Jrmtaione alla reaU4, che t quella che t\ Ofaia dimoatra che ovunque ai attende con apirito di obiettività aciontifk:a, con grmtde competenza e con uno dbinterea– sata paaaione, altamente anunirecoli, a ricerche storiche, a apcdizioni, a raecolta di materiali ed, infine, all'elaborazione di t11tte q11eatefonti non per rostruire teo– rie apodittiche o filosofemi SetzC'(I con.si• stenza, ma per np1,rofondire sempr e piì, e acmpre meglio que.rto import<inte aet• tore dell'attivif<I uma"a collettiva ed in– dividrtale, rendendoai conto delle profon– de eaigcnze interiori che apingono gli uo– mi"i al culto nelle alte diuerae forme. Invece <>'tualmente eaistono neUe nostre F"iveraità soltanto tre o q11ottro i1&eari– chi di tale materia e 11epp11re una catte– dra, con 11n titolare spccialk:ato; i pochi ben.emeriti (Petta:zo"i, Peataloz:aJ sono a ripo30 per i limiti d'ef() e la loro cat– tedra t stata .tubito fagocitata da altre materie. Qlli ovvia.mento non .,i vuole aolùmare obbierioni s11lla importanza di queate altre diacipline, ma 8ollanto far ouervore c.lte 1 coal facendo, ai t a~ol~to del tutto '"' 1n-3egnamcnto caratter1staco e fondamentale per l'educazione e la cul– tura. Effltono trittavia oori giovani, ett· tu.tiaati e ben preparati, rhe attendono NOualmente a qM,Hte i"dogini e bi.tog,w GMONrore loro b1ufflo fortuna, preoccu- paNOft di /°:'.:.!i= =Pf:!~ ,,,,_ -1::c'U:,~ J~ Paae ... proatùm eot1fre.,t tNtenuuio– llOII. IN queUo, che 8i è te,té rht11ao,U tema fo,.damntale em e La regalitò aacra :t, onta lo 1tudio della concczio,ie - che a'incontra iti popoli diverai e rliatanti per tempo e apazw - di un carattere religio• ao inerente aU'ai,toritd politk:a, di una investitura, (e talora di una vera perao. ni/.atlzioneJ divina del .rovrano o capo. Acconto a queato. erano amme.,ae comu• nico..--ioni e conferenze generali di altro argomento, J)Urcht /Ollaero attinenti alla storia delle religioni, alla metodologia ed alla fenomcnolagKI, 8eiua alcun caratte– re confeuionale o comunque aliene dal puro intereue di at1«1io. Ben q1iattrocen– to furono i congreaaiati venuti da on,ti continente, niJ é queirta una metafora perché accanto al negro vi era il giappo, 11cae,accanto ali' indiano gli americani per non citare. gli ellropci di tlttte le tta· .:ioni, in speckzÌ modo nordici, /mnceai e tedeschi; d'oltre cortina vennero alcuni mppre8tntanti di /alit1Ui c11lt11rali ceco• slovacchi, 11nghereai e pola"hi. Non 111e– NO di duecento erano le comunk:a..:ioni promesse, ma non tutte furono tenute; ftondimcno le dieci sezioni del congres8o /unziott0rono per cinque mottine quaai al completo, 111entreal pomeriggio t16N• nero tenute ogni giorno dite conferenzl! generali. Acconto a questo lavoro atrct• tame"te scie,.tifico debbono ea8ere ae– gMalate le riunioni dell' Asaociazione in– terna.:ion<rle 7,cr gli at11di storico-religioai, la gita agli .scavi di Oatk1 ed al tempio della Fortuna (I Paleatrina, numerosi ri• cevimenti offerti con signorile gentilez.:u dal Com1tno e dai principa1i Enti c11ltu• raH romani; nt queati /11rono diver.,ivi mondani, cmd servirono ad approfondire le conoaccnzo recl71roche, ad intrecciare a.nimato convcrsn~ioni sugli argomenti che a cia.sc11nostatino più a cuore, ed anche - il che non g11aata - a far a1,– prezzai-e meglio agli atranieri gli incom– parabili teaori di Clii R.oma iJ ricca, stt&Ci• tando in tutti mt'incondi:ionata ammira– zione cd 1'n vivo de8iderio di ritornare e di 30ggiornare pi1ì a hmgo in q11eata aedo eccezionale. UK bilaneio dei multati aciettti/ici del congreno t premat11ro percht potrd es– MJre fatto aoltc,nto .r1'1la bose della let– tura dello com11nicazioni che verranno 1mbblicati negli Atti; 1>er il momento era materialme11te imponibile ai più volen, terosi seguire cot1tomporc,neamtmle tutti i diacor8i cd interventi (nè d'<1ltru parte il Comitato organizzatore poteva fare (li• t.eraamento e la a1utdfvbione in ae::'ioni fu w1a nece.uittl pratica impreacindibileJ ma è s11/ficiente un'occhiata ai nomi de'. gli interven11ti per renderai conto che i migliori ingegni erano ri11niti a Roma in qi,eato incontro e ciaac1mo ha contri• buito del a110meglio per far progredire la d~plina a lui tat1to cara. Anche la ~pinione pubblic<1 .ti t resa conto di ci<l intereHandoai alta manifestazione pi1ì. di quanto era prevedibile ali.a vigilia. Mn QHello che merita di easer sopratt,itto aott~lineato è lo apirito animatore, che presiedette ad ogni fatante le ri,mioni e pervase tutti i preaenti nei loro interven– ti e contatti; malgrado le notevoli di/• ferenze di preparazione, di provenien:a di fede pohtioo o religioaa, di tollera,ua' che andava ben oltre le normali rogol~ della b11ona creanza e permette di far sperare rhe, allorga"do•i anrhe ad altri campi H amNtlti, trnpia11U n nuove - 1- rei- •-l NOft •I wor .,,., eott qunto cM aia pre/eribUe u11 fndt/ferentlamo lit.'flllatore od un agno– aticiamo tn u•a materia ta,.to imJH?ona. tiua, ma soltanto c:he è doverosa una di• stinziono tra .rettori che aono tra loro in– commett8urabili, quoti le convinzioni re– ligioae personali e la -mentaUtà o habit1M del ricercatore, e che, di con.seg11enza (co– me ha oaservato il prof. Pettauoni, pre– aidonte del congreaao cd infaticabile ani• matore di tutta l'ini:=iativaJ, 110n ai at• tenta certo alla religione quando la .ri .rottrae alla a/era rovente del ttntimento e della paa~ionc per tra3/erirla 8141 piano sereno dell'indagine 3torico-acientifica. Non per un aenao di diatacco o d'in• differenza, ma anzi con 11napiù viva e commoasa revercnC'a per le m11ltifoi-mi mani/e8tazioni del miatero ineffabile rap 7lreaentato dalla componente religiosa dello a1,irito ,mwno ai deve 7)ronmovere la formazione di una. coscienza tra gli stuàioai, elle li 1>0rti ad intendere nel pro• fondo quella forza religioaa che iJ uno dei cor!ficienti della civiltd e non pm~ PAOLO BREZZI -(~Co-n~,~,n-••-•-P-••-- 2) lioteca Gino Bianl,o llL Al,CUl,lllNB Ili IINA i'ASTA OPKII,\ li NAIIIIATOIIB * LAMONTMARTR DIGEORGESSIME «L'Escalier de Fer» e «Le Grand Bob» ci offrono un colore della vita di Montmartre molto diverso dal convenzionale di GIACO;HO ANTONINI lLlllBRO DlElLJLA §lET'fKMANA Dessìpasseràdall'altraparte «I passeri» segnano nel giovane narratore sardo una precisa volontà morale di romanzo quale in. lui non. si era pii,, riscontrata dagli anni lontani di «Michele Bo.fchino» 'I- di LUIGI CAPELLI La notte, ah, con cho occhi fitti e acuti dall'arco aconfinato di tet1ebra oltre i chiuai vetri, i muri, il diatolto pensiero dietro i /utili preteati o il grave affanno della me"te i nquieta fq11cato no3tro vivere q11a.si morte), oltre l'inganno di paro le e a ilcnzi con che acuti occhi. gran Dio, la notte ci t-rafigge e ci atra.:ia! O aei tu, Dio in8onne, che ora al oorco della notte ti affa cci, ch e ci umH di q1tiete dal t110 abis.ro in c11oro, al cuor e 3cam po dal t110ocohio non dai1 Afa pure 1m'ondc1 il cuore ~ che s'innalza a te Dio, inaonne, il cuore nudo e solo di tutti ttoi aoli 311lla terra, fiamma o fionda, Eterno. alla tua mano. E tu lo ,caglia ancora dal tHo aòiuo di luce alla aua tenebra, uno spraz:o di te a!'cora aarò, ao/fio, meteora, lncend10, del tuo fuoco. E dal profondo del auo b1tio al tuo terao sguardo, Dio, mentre aala trema il cuore e d'angoacia ai gonfia e di dolc'ez:a come il seno clove trema lu sprona del 811 0puro rif leaso, ecco. aolleoo colmo e acce.so di 8t la luna al mare. LUIGI CAPELLI

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