Fiera Letteraria - Anno X - n. 7 - 13 febbraio 1955

I manoscrllll. anche se non pubblkatl. non si restltuW:ono. Data. la sovrabbondanza di scritti che et perven;ono con la e.spllclta rtchle.sta di giudizi parUcolarl. comunlchl11.mo agii lnt.crtMaU che dlret.tore e redazione rlcll11•Fiera• sono uso– lutament.e lmpo.,.slblllt.atJ a dar rlscontro a queste richieste. ,GAJLLERIA Un linguaggio sempre più chiaro di GIUSEPPE SCIORTINO Non ero mal st.&tonello studio dt O16berto Ceraoohinl e inccns~t.e più dei prevtato so– no atate le due ore pomeridiane che vi ho tra– acor10 con Alfredo Mezlo, li Ceracchlnl de- 111 a.f(rescnl - quegli Aflre5Cht che lo hanno un po' ftllont&nato dalla plt.tura di oavallet.– to e per l quali I e purl&tJ, hanno più volt.e ,•ocJferato - nello 1Ludlo è prosent.e solo per qualche cA.l'Ulnee per aloune fot ografte; in – \"e,ce quello che abbiamo potuto code.re . c o– me una aooperta o riM:ope,rta, è stato li C e– raochint dq11 oU cl~ l'opera quasi Inedita d·un &zi.\8t& per altro celebre. Non motu. quadri, ln verità; ma t.ut.U 1nteresSantl. e a~t molto &lcniftoatJvl In quanto eapru– aiont di una fantasia llbua del cl&tJ)fl.llle delle mode e al dl 50Pra delle mischie ohe im– tni&ertscoao t.ant.l che operano nei campo del– le artt n,uratJ,-e. Questo non VUOlmica dire che la pittu– ra di ceracchlnt &la fuort del n05tro tempo. a,'Uls& dalla cos.ldebte. e atmo&fera contmi– porane& , ; ma !ellU dubbio .tta a te&timo– nlare Il guperamento di Qlnl dato crona– chiltJco per autnacre. e&tcUcame cte pa rlan– do, un cassoluto,. Ed In que&t 'cu.sc> luto, rupin.no I pac6a«ct e le ftgure cera.cchl.nJa– ne, anco rati alla. genulnltà di un"ln\"endone che. atuaverso f MICOII. 1- una. ba.se conte– nututlca e Connule da ln\'erate e arr lcchlre di pe.rsooaU emplU. d·tmprevlatl esitl e. In deftnltiva. di nuOTe tonne. Ccm:è antJca cunsuetucUnc, prima di por– re mano agli at!:reechl, Cc.raochlnl prepara I cartoni; ed es&l !On opere esteticamente de– ftnlte: citiamo quello per la pala di S. Olu– &ePl>C nella chiesa di S. Eugenio In Roma, don lo spo&&ll%Jo della Vergine h& una &in– ;olare dLs;>o51z.!cme archlt.ettonlca che àncora. le fts\lre allo sfondo con un esemplare equi– librio C01Dpo&.itl\"O. Al rilievo e alle esptt&– alml delle per&ODe- neffa!fffllCO della Ca– sa G«>uallzia del Frati Mtnorl. 1n Roma - è a!ndato non soltanto Il racconto ma anche l'a:dore di un serrato e su,re&tJ\"o comporre. n cartone. anlunglamo. h& per .eeracchJ– nl Importanza di opera compiuta; in merito. oonv~ndo. ricordiamo Rftrtaol.lo che sole– ,." chlamore gli ,unlct a vedere U cArtooe ul– timato, dillldo ad CMOpiù. ltnpo,n.an.u del quadro det1nU.h·o. Anohe per gli oli, come per ili aC!tt:schl, Ceraech1n1 &el'Ue H metodo d~U antichi maestri clofl prepara U o&rt.on e {no( pcn– &ltunoaJl"!ntettiMe di una mo5t.ra Ln cui que– a\.'artbte aooanto qU oli J)0Ma anche espor– re qualcuno del relativi cartoni). Ta~ pas– sa.n:lo . ovviamente. non &i ridu« " un mero fa.t.to rueooanico. pur eMendo quMI metJoo– losameate rtspett.ate ftcurar.lonl e proporzio– ni: av,;1ene che Il disegno. con la sovrappo– sldone del colore, perde la sua Hnelltt e c,hlu&a prez.1061tà per acqul &t.a.rc altro prc– clo Inerente I rapporti di COiore. i. ataura cronM.Uca. Infatti, &impone sulle linee: U quadro di Ceraoehlnl non è mal un di&elno colorato. Perciò rattcnsloce ,1ene attn.lta non solo dal ritmo costrut.tJ– ,·o ma anche da quello del colon: che 11oi to– nl preferiaoe Il chlAI'O!ICUro. Tutto ciò viene a.ttuato con una sobrietà. che amalgam& e supera Il travaglio creAtlvo: uno spirito ae.– reno - ebbe a dire Ca.rdal'tlllt - Il quale at,– tlnge la sua cnergi& d·uomo e d'artista da una sicurezza morale connaturata alla Ml& origine camJ)Rl"DoJa: cc·è .sema dubbio Il pittore t-OM::ano che ha ereditato. per una apecic di faw.ltl atavica. Il SW'to. Il colore. Il dtsceno nitido e quuI scul~. ~t auol grancU cont.erranel, ctuneeDd9 ad una pltw– r& Lut4a su11, In cui relcmeoto agreste dei suot prlml dlplnt.1 sembra che annuntl l'In– canto del dipinti rell&iMJ a cut si dediche– rà nella piena m&Lurlt&della sua creazione ,. Su queeta connaturata rellgi051t.à ha acritto pflg\ne deflnltlve Giovanni Fallanl in un ampk> e acuUsslmo 61\gglo sul nostro pittore. Ora la dlfferenu che J)U6a tra I pittori di arcomentJ rellalO&l t.a.nto ~r compart e CeNochinl è que &t.ft : che quelli s,·o!cono un tmla putecll)Mldovt con una ml'IQiore o minore abilità artJilan•. Jnffit,re Cffa.ochtnl '1\"e oon lnaenu" spontaneità di quel mon– do, dando al mili una s1n101are freschtt.ui. grule a un chiaro tsem-pllfteare per n«ure !uori dfl •t~ ,. un po· &tat.ue : quul 11Cult.urcllgnee &ene-$1oortate aulla tela o 'sulrtntenaoo. O'è, In quel che dlpina:e Ce.racchlnl, una &tmosfe"' incantata. sllm() non più in ter– ra m& non completamente nell"Ernptreo re– s:pttlamo in un clima Ieratico che r.ruoende' ucmrlnl e coeee nel quale seatiamo come un& mU5ka per e canto fermo •· Ebba a not~ Roberito Lon&hl: e Ceracchinl ha un km– pcramento da laudMC. dal ttn&Uaffio ancora grosao, come que'lo di Jaoapone ,. Que&to ll.li.gua,vk,. bisogna pUr dlrlo. I-i è gempre più achlarlto, an1oehito di nuO\•e e più profonde r18ooanr.e, senza nulla perdere della sua autent.10.llA. Specialmente IJll ar– CN!18Chl d1 Roma CChlMA di 8. Eutrenlo. di s. Me.rendana. eco.> e quelli di Ca.seta (chJe– SA di S. RJta> sooo una tnt.lmoo!anu di quanto d.tèlamo. Le riprova da antunae.re ~ queW:a0Cfe:uc1 dal cinque quadri di ce– raoehtn1 espogtJ alrultlma Biennale dJ Ve– nezia. ohe ao.Jl)re&ero quanti onnal ~– nno " un Ccraoch1nl e tloc.o, per e lun10 s\le.ntl0, lJn.& sorpresa che è de&Una-ta a mutusl 1.n·.~pl\ctto rlCOD0501me.ntoqu~ndo rartbt.a t.1 decidua a fer conosce..tt Lut.tl cll oli che ~ andato eompcnendo in ,gile.nUo,con lungo mttod!co Jnstancablle studio e con grande amore. GIUSEPPE SCIORTINO blioteca Gino Bianco tA FIEllA tETTEIIJ\HIA ORARIO DELLA REDAZIONE 11-13 16-lS illanHcrlUI, foto e dlsernl non pubblicali non al rumuiacono DEGIÀI ARTISTI ITALIANI GISBERTO CERACC 1' Anche gli oli di Ceracchini sono ,nolto significativi in quanto ricchi di personali empiti, d'imprevisti esili e in definitiva di nuove forme: quasi sculture lingnee senesi portate sulla tela con ingenua e poetica sensibilità In niton sinistra: AUTORITRATTO, disegno Al centro in nito: L'ASSUNTA, cartone Qu.i sopra: ANNUNCIAZIONE, cartone In nito a destra: RITRATTO, disegno Qui ,di fianco: IL LAVORO, affresco In bruso a sin.: SPOSALIZIO DELLA VERGINE, cartone per affresco /li ba,so a destra: AFFRESCO PER LA CASA GENERALIZIA DEI FRATI MINORI (particolare)

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