Fiera Letteraria - Anno X - n. 4 - 23 gennaio 1955

' I manoscritti, Rncho se non pubblicati, non 111restituiscono. Data la aovrabbondania di 11crltt1che cl pcrven;ono con )a esplicita rlchl~t.a di gludl:&I particolari, comunichiamo agii Interessati che direttore e redazione della •Fiera, sono uso• Iuta.mente lml)()MlbllltaU a dar rlscontro a queste richieste. ORARIO DELLA REDAZIONE 11-13 16-18 PAUL HJNDEMITH LE PRIME DELLA MUSICA * HINDEMITH IERI E OGGI * dl ElfULIA ZANE'l''l'J Dl ritorno nella sala dell'Ar· per 11 ciclo di tredici liriche gentina dopo un'MSentJ1. d.i al- e Daa Marienleben ,, di cut egli cunl anni, Hlndemlth non ha ha tatto ucoJtare la scttlmana offerto neanche questa volta scorsa all'Argentina 1 quatl.ro un programma tutto di sue numert tra.ser:ltU per voce e or- mu&che. Ma lo ha lnt.remeiul- cheatra. • to con due pezzi t.ratU $C11Z'al- InsJeme con I due lavori sce• tro dal repertorio tradlzlonare. nicl citati, questo ciclo !u una i quali, pur essendo la • Sinfo- delle pJù fortunate a!!enmuJo– nia milita.re» di Haydn e e La nl del primo Hlndemlth. COm– grotta di Finge(• di Mendels- posto nel 1922, .sulla omonima sohn. non costituirono che un serie df poesie di Rilke. esso ri– dlverslvo all'Jnteresse · &OSUUl· velò il pnrticolnre lirismo del ~~~o d~~u'::~Pr~~~l~e, it ri:~tsc~ve~~n1c~: 11 ~1imru: venuto onnal un prh'Jlegio di stendersi della llnen melod1cn e pochi&slml. Di eoot.ro clrcoln Infine II suo impegnarsi ln va– come nonna l'uso di quel pro- lori dichlnrnmente espressivi. grammi misti. dettato probnbll- ne cost.lt.ulrouo le mngglorl nt.– mente dall'Idea che iruistere trattlve. Dati quesU che se ap– nei discorsi in prima persona parvero contemporanet1mente In non sJa pJù COD\'enlente in un nitre musiche (\·cdl l QunrtettJ concerto che in una coversa- II e rn) non vi ottennero rc– Uoe di aocletà. Mn cortesla. si videnzn che. conferi loro li mp– aa. vuole corte&fa. E lungi da.I porto voce-plnnoforte e voce– rievocare Il ricordo del dlreW>• parola. entrambi operanti In rt prores&iont&tl.sarebbe saggio un cllma interiore che suonò continuare a tener dietro al del tutto Inatteso. compo&ltore anche quando &i Oro. che di rivclnzlone e!!et.– ritrae discretamente In dispor- tivamente &I t.mttasse dorcva te cedendo la parola ad aJLrt: JX)I dlmast.rnrlo lo Hlndcm!th per esempio considerarne Il gu- meditativo e • spirituale 1. La sto riflesso dalla scelta di quel- tersa cantabilità di tante sue rautore e dJ quel pe,:zo e la mn- pagine da enmern. le 110&talglc nlera con cui egli vi sl accosta. got.Jche del • MaUils der Maler » Comunque, mal dimenticare che e di e Noblllsslma visione» so– nella suggestione della sua pre- no già Implicite nel linguaggio ~~cauri~ 81;°~';fg~~ ~ :! in~~= 1 ::en ~!c~gn 1 d1 ~i:: di concerU del genere. Il cM &L'opera la p~est.lunva ad es– d'altronde ha dlmootrato dl ben sere rimessa sui t~lalo quando lo~dere li pubblico mJgllore Il compos.Jtore ritenne d'aver ~~*hgc:,1~hnS: 1 d~~n~~~ :~~~~taEto qt~n~gl:~!e 1 ni1i~ con un'ovazione come non ne nuova elaborazione (iniziata raccolgono sovente I più celebri Intorno al '39 e compiuta nove dM del podio. anni dopo). a gettar luce sulla Ora è indubbio che tale ovn- via da lui percorsa. zlone Mdò all'Intera figura del Non.è questo né li luogo né la ~~,~~ri:u~\i~~~~"'àe1f~ 66~~: rrar 1~:~~r:r1:n~ mu.,,ica contemporanea. specie bea». Ciò che é sconsigliato t,ra quando si a21l!unga che furono l'altro dal !atto che nel con– soprattutto r-~ovanl a farsene certo di cui si tratta HlndcmJLh r1~~:~ M~lnd:;~1:f ~~ ~~m~~re~~i'tr~r 1 oJ~:!~ programma pro\"Vldero ad av- (1 n. 1, 5. i e 8), mentre nella valorare le ragioni del caloro&I seconda ver3lone di tutto li applau.,,1. avendo fornito due ciclo la veste sonora è ancora scorci eloquenti della vicenda quella per canto e planofort.e. creaU\'8 dell'autore. E se li fine di chiariflcru,;lone e Il • rétour à l'ordre » aban• sempllllcazione espreMlva e di dlerato dal neocJR,,"',Sjcl.SmO. è n- valorlu.azlone delkl parte vocale nito col diventare l'Jnsegna del- è lo ateuo per entrambe le ste• Ja parabola percorsa Jndlvl- aure, l'orchestra non può non dualmente da quMI tutti I pro- &\'Crio liOttollneato. Quel che ~~r~~:°r:~c~!° ~~I~; ~~1::v~'q~:S~~:t'';,} : ~lc~n~:~~~ra~:°al~: ~~$1~ 1 :f:te~~ cfe,sy~f 0 1~ demith Apparso sullo &fondo loro efficacia ncll'lntcrpretare dello 300llvolto pae.s.agglo del Il tem'a del cont.rasto t.ra l'u- ~~oindo~er~~teJ~r e,~ :~~a :-'lfa 11 ~~bu~i1:À dv~:-Sau~l mAMtccla violenta con cui ag- port.ftti. Tema che. sot.traendo– gredl t retaggi post.- romantici ii;t alle pruiasltà della poesJa, 60 ttoponendoU al martellamen- Il musicista hl\ .svolto sul plano to di un ritmo d'acciaio e alla dl un dimesso. se.,.cro • reali• : 0 ~~A ~~ecfud~~faun~~~ri ~r,:·didf~~ ari~~:O~m: ;:;::::, ~~~- J~~ n 1 ~~: gl~~e~l~!:1ento .sulla sua Il mlto di una sorta di Sigtri• autocritica, Hlndemlth ha pe– do proletario, con la .spada for- raltro badato a ricordarne I ll– gtata nelle officine della civiltà miti con l'altro dei .suol !)CUI meccanica ln.,.ece che nella. tu- mes,.tj In programma. Vale a di• clna del nibelungo. Al quale .s.1 re con quel Concerto ~r archi pot6 quindi concMere anche e ottoni de) 1931. In cul sembra iu~::-u:i~~~~ q~~~:: ~:~:~we 8 ~o:!ri'ìì:°~r i~! zi conferendo 1) tocco finale a ne. come ha scritto glustamen– cos.l!!atto aggtomarnento del- ~ Fedele d'Amico. la sua lm• reroe ba.rbaro che l'tntellet- magine più diretta ed auten• tuaUtà germanica ru sempre tlca. ~~~ C::on~~~Ò ~h,J~~~t~ S!Ul~~tod~ll~el~~ 11 sf:ri: Pochi o molti che !os.scro a ri· phony Orchut.ra. notoriamcn- ~~~~~ ~~ c~IiJ~~~1!rl:\.~~ ~ t~!~:J!e f~:C:;i'tom~~~°C \·a come precedente Immediato pezzo vlrtu°"lStJco e dlmostra– lA dottrina di un Reger e co- Uvo per cccellem.a. Il propooJto me seme olt.re al cont.rappunto di \' aiorlu.a.re le rl&on;e del di Bach li corale luterano. egli complesso americano dctcrml– non esitò a procedere di con- na per cosi dire ogni sua fnc– seguenza. La sua aggress.lvità eta. dalla autentica mes.~ ln si attenua. Il suo solido artlgla- vet.rinn della capacltA degli nr– nato prende quota. E proprio cht e degli ottoni nel e Mode– quando nel 19:W le condanne ratamente presto•• alla t.urbi– deu·estetlca nazi.Sta gli procu- nosa gara di bravura cui dA rano nuo,•e simp11tle tra le èll- luogo 11 •Vivace» finale. Ma. tes lntemnz.!onall .egli s1 pre- da .st.lmolo. Il ,•Jrtu06ismo di– para a meuerle a dt.saglo eia- viene materia e forma della borando unn formulazione teo· mlLSlca. Lo spirito agonlsttco rlca di $1\pore reazionario. nel- che oppone l'uno all'altro l due ia uale 11de6idcrio di chlarez- settori dell'orchestrn .s'Incarna nelle forme fugate. dominanti l'lntera compo,,slzlone E a spaz– :r.nrc ogni sospetto d'accadm1ia :~~a~ qulndJ ~ hl~~mftif~~I c:~s:i~: Ma di teorici è pieno Il mon- goro&amente, la fanta.sla del do. Al che s1 potrà .subito con- compQSltore; conc:edendo.\l an– trobattere che li coragjtlo del che tregue cantabili. ma sal– '"~tour à l'ordre • di Hlndemtth dando Il tutto al fuoco di quel• non .s1 è affatto limitato all'a- l'Indomabile energia che. già zlone del teorico. Ma si è e,<;.tcsa ritenuta distruttiva. celebra in a que!IA. del mu.slclSL'l sino 111questo pezzo la sua caparbll\ punto d1 rinnegare gran 1>4rte e armat.Wlma ,·olontà d'ot.U– dl quel lavori che lo avevano mlsmo. La saggezza odierna di reso celebre e talvolta. A.t.toan- Hlndcmlth non .s.Jgnlfica dun– che plù arduo. a correggerli o que n rinnegamento totale di se r1.scrll'erl.ldel tutto. come è av- stesso. come vorrebbero troppi ,·muto pc.r le due opere e Car- de! suol ex-e.sal_tatori dJllac, e e Neues \'on Tase, e EIDLIA ZANETTI tA FIEltA tETTERAlllA Manoscritti, foto e dbernl non pubbUcatl non 111 rutttulscono ROBERTO I ...ONGHI SCRIT'J."'ORE E CRI'"l'ICO L'iti11erario del pros.atore (Continua da pag. JJ Ma !u"">ridelle Prt.cl.tlont quc– .sta prob!ematJca rel&t.lva a una metodologia antJmorel• liana, e che pure giust.appone o !a precedere ali Jdent.hlca• zlone liotlllsllca fatti di car– pcnttria o altre concordan:,.c documentarle a modo di pro– ...a dl!l nove. non &I squader– na. appunto, come problema– tica. E' amministrazione ordl· narla quotidlnna: ma la sua rapnn-<,~nta~lone ha forma a– podittica di rA.cconto. Que– &ta è la più verace 1mdatura di Longni: e nella promo,,Jone tonale del racconto e del con– nettl\·o è li segno del suo e– \·olvere. t.eso verso uno sJ'u- ~~!~ ~I ~6f~~e :ito~~~1oft!~ La mancanza di estetismo. nel & en.so prectsato. Il mandava e– ,;entl da pcrlcol~lt.A: e lnfllt• U • equlvalenti • memorabili 111rlt.rovnno accanto e dopo le pagine del Piero. In bre,·e ma tutto lllust.re catalogo &I pot.ranno rammentt.,rc: àallt Precisioni, le deUnlzlonl del presunto Mancini <di cui è stata proposta ora una fran– ca Identificazione a Olc:g!o– ne), del Dosso. di Ra.Itaeil(' (qucst.&. giusta l'nsplraz.lone non c.spreM!va ma trascen– dentale. ttSA con l'af!et.tuOSl– tA C morbldezr.a di CUI 60· pra): da Vfta Arltttica - Pl– nacothlca, di « Ma~tro Esl· guo 1. ancora del Do5.'iO e. par-– ·Ucolannente sontuOS..'\ e de• cadente. di Oe:it.llc da Pabr:la– no; dall'O//fcina. le tante, del Tura. sempre del Dosso. ma. &pcclRlmente risentita. di Er• cole de' Robertl dal Momenti, del Ca1rnccl; dal Viatico, tra molte. la celeberrima del Car– pacclo. Con tutto ciò. la pro– mozione tonale dc.1. nessi e giunture e pnrtJ connettive chiama la smoblllta,-Jone to• nalc delle poralonl prlvllcr-'n• te. Nel 1942 li dettato del Pie– ro non npnare a Lr-n~hl. e lor– forse un pò troppo "collct mon– té "•? E opererà di conseguen- tonnule critiche. esso occupe– rà un luogo lnt\ 1 1tablle: ab– bassarne li tono e collct mon– té ». vorrA solo dJre &morzar– lo nel discorso o narratlone. di cm salirà per compenso la carira tonftle. Carica di tro• pi, anzitutto: alla QUAie ror– nlrcc ~a ogni sorta di pos– sibili arti e artigianati, com– pre.""Os·Jntende li letterario (e apografo•· e apocrltl •· ope– re e pubblicate I o • llcenzla– te », e grammatica Inceneri• ta •· • nuovo latino»: e ele• g:mza ctlmoloSICa •• e allltte• razioni b!UU1tlnc1. e id!ntl- ~~~,_ffi:1ci:·d~in~~i~r: •d~~; ~jt~!· p:1~~:~~ ~l:ae,~l~I ~{! Junsate ».. l: e lnclusl, pçi.,.to ra.t~'>unto. i::11 ordini d'Jmma sin! )11:ù frugali (Il Lot.to eco– me un buo:1 arnlco plù lucido e rc.s.!.stente rlt.ro \ 1 8\'a a CO· desti terrazzani. lnebrlatl li per Il dal vino nuo,·o del ve– neti. la casa. la porta. e IR toppa•· gli tn.:ltcl del Bcren– son da U58re Quale « Indica• torc ferroviario: dove. &l sa. non tut.te le p!O r!dcnt.l bor• G"\tC hanno modo di fl. gurare»'. Ma at.tcn:tione A questi lm• previ.sì .! artigianali: do\'e 11 rivo m~taforlco sembra fluire r~i~rin:o e!l~re~~id~~ unii dissonanza lnoplnata <• Sempre rimane alrOrtola– no questo amore dell'aLtrez· zatura povera :na stagionata: una carpenteria plttortca che pare u.scit.a oroprlo dRI ban– co di un legnaiolo: pera.lno Il terreno se:nbm cosparso di piccole .schesgc. di una pula dornta: lontano .scntJ cigola– re le ruoté dt'I carretti. un batter .su doghe, un /ri,1ire di pialle e di cicale, gli schl· nntJ dell'ascia .sul ceppo 1): alla medesima flnalltA cospl• rano Ingredienti convocati dalle più F-Concordanti dire– zioni mcr::eo'ogiehe e crono– logiche (Hdlcolette a scalo• la sormontate da archl semi- 6CpolU. e colombari e trulli. e no». del santi che • sJ arrae• cupole &Mire. e rocchet.tl e dano &ch.lettaml!nte da11·a1- ~~~;.•: l~n ~c~ 1 1~a!.'un~ ~ll~~~:~~~rom~6 '<i~ i~~ e t.0ttopa.ssagg10 a trabocchet.• gredlre la questione». della to», li 1cublsmo1, 11 «clii- tavoletta che 1de.tum.e fedel– tlo ». la I criStallonomla ». Il mente da una storia• perdu– • teorema». la• carta-filtro 1). ta. SOio ::he tali 6QU1S.!teue Occorre !orse apeclflcare che sono più ronde e meno apic– i& fusione può ot~ersl solo canti, c0&\come per un pezzo si alle temperature alte del- segulterA a estrarre ctt.Rl.lo– l lronla, e che l catembOur&. nl esemplan da quell altro qualche \"OllAa manciate di ordine più )Wllnghlero e. a pepe. dispiegano intera la lo- prlm'\ percezione. più peren– ro potenza catalitica? e A fu- torlo e probante. ria di &egttgatlone, ma &em· Non pretenderò lo g1A che pre Rttiva. polemica e ruij• un qualche sospetto di e tra– gent~. non v'è dubbio che in duz!one » o placcatura non code&to San Gerolamo (del 1n.. -esta Il dettato. quando la Dosso> le atrlnJtà elettive con attrlbut.ione è chiamata e de• la fedelissima belva. si tac- nO'nllna I e. &e arbitrarla. clan sempre plù e, 1 ldenU. E', • ghlrlblUO&&1: o I forestieri dl!att1. ml s.! passi li b!..stlc- •allogeni•· o I provtnctall clo, Il ripe di \'CCchlo • Uon». • terruzanJ 1, ('I !' e.sa.me della dilettante e conoscitore esper- sup,!r!lcle dipinta cautop,sla». to di tutto Il pro e Il contra Oli lntervenll desU erud!U della vita eremitica» e Ecco locali sono e le alterat:lonl re– come avrei dipinto ·1sempre cate aul materiale residuo 11 Doo.so) Il Battista della Ma- dalle ambigue necessltA log!– donna di Foligno 6C Il mae- &tJche di una filologia un po' stro ed amico ml a\'CMC la- troppo corsara»: uno &pira– .sciato tela bianca 1. La Sl· gllo d'Innovazione gotica en• gnora deìla Loggia (1'..tnnun· tro la fOMlle t.radlztone urà c1ata del LouvreJ: e Ancora • un dufderio di trarre dalla alquanto "ba.s b!eu .. ma. or• arnia dorata e poh·eJ'06& del mal. non senza ~petto di bizantinismo un• 6melatura, "bas de lalne" •· Sarà Invece .se non d'Italiano vero. alme– meno superfluo un riliC\"O no di franco-,·eneto 1. Ma che tecnlco: le somme &tudlate fin perciò? L'opzione lessicale di qui. oome plil vi.stose. rlaul- cui discorrono 1 UngulatJ edu– tano dA. addizioni di &05tnn- enti alla 1tvl'3tique di Glne– tiVI: o. nelle nostre lingue vra. è tacita cd Implicita. me– Rimeno. 50no ~tantJvl e ag- ro &ehema astratto, nelle &edl getUvl, ln&0mma 11:ll elemen- cla.s&lche. parlante e magari ti nomtnall. &tnunento e ve!- clamante nelle barocche. E colo d·1mprc.s.slonlsmo: con che vero che Lon&hl, tanto Pre-N:• l.onghl resterebbe. nonostan- cupato della cUstJnzlone fra te Lutto. allo &tlle grammati• «maniera» e barocco. qui cale delle &chede vergate. pc• certo preferirebbe parlare di de in uno. 11uuna pane& di manierismo: e 6C 6I rtser,,.a 11 museo o nella latteria llml• barocco alle macchJne ritmi• trofa. Ma gU elementi.. arti- co-~lnt.1ttichc dell'lllu.&lont· colati di un dt.sèorso e nar. amo verbale. prescindenti In raztonc da noi &Mo verbali tut.to Jalla verità (o almeno (e awerbtam: e Il &uo clas- da un.\ verità che non sla stclsmo l.onghl lo rag10un11:c Quella formale). &Ichiami pu- ~,~~fsifeu:a. M:rJt:Cm:~ 1 ~ r;~~~::'1! 0 p 0 ~~~Jt::r~: Ercole • abbastanu elegante. Ucl1.unte sulla CO.\tanza del per saper de/trfre all'anz:la. fondo Femantico. <In tal ca.so . r11.ttegglamento sllltsUco di Cecchl sarebbe ugualmcnt.c manlertAtlco. &010 BacchelU Rrrlve~bbe al barocco). lm· porta. Allora. ricono.,cere che li class!cls!no di Longhl (e &I conc!'dano 11, ana più algebrica rapidità que&te desinenze con– ccctuallJ è conseguito attra- ~~ ~r'!.i~-?J ~eriu;r ~; grammatica manlertstlca. Se essa suppone delle • scompo– slz.ionl» les.slclll. In realtà puramente &inontmlche. la parentela col futurismo figu– rattv., non è più di un /latua t.'OCl.l. Il !ututlsmo letterario ufficiale fu lnler:letth 1 0. Itera– tivo et slmllla: 11 accanto &l elaborarono. cosi In Bo!ne. plù .sedat.amente in Jahler (e gli lnlU di Longhl &erittore pen– dettero da questo lato). e:spe• rtenze verbaU e aum&.sa.11. nel ~t~, P~=~o~:~c~i~ lstruttlvamrnte Il primo Ono– frl. ru !mprcssfontsta: e li rinnovamento d&nnunzlano, Il franglmentu delle corazzate dogmatJche melodie. sceLse. con Notturno almeno. la me– dufma direzione. Un tale clfnom.en è ben &I· gr:uflcati\"O, e !lnl.sce ad ad– dlttarc nelrlt.lnerario del pro– satore l.onghl Il pauaggto per tutU I crocevia più autore,·011 del tempo. ripri&tJnando u 11a- r~le~~u1~f~1~1n:1~0~fi~ &ertttorl. e particolarmente ne– gli intellet.tuall. delle gcne– razfonl aucce.s.sive doveva oo– mmclare, e non ru di sicuro senza n'?ceMltt\. la prosa brul– la. MnullatA e privativa bene Intonata agli annJ scur1 Ma tal\'Olt.a ml ,;orpttndo a 'pen– sare &e quello che di loro. cioè di noi. diranno I posteri. non sarA soprattutto che es.si po– tevano. solo che avc&SCrorat– to un 'J.SO afudizl060 del tele• fono. fruire dell111 conversaz.Jo- ~~ft~~la;:ccg~Ut>°ghl. dJ GIANFRANCO CONTINI za. ConreS.$0che rlnstaurazlo- ~ i~i:::~:~:~~:~~':: La vicendacaravaggesca !unzione che pertlene alle zo- ne di « largo cromatico». La ~~~r s~fl =,s~;oA dl~:i~ (Contfnua da pag. 4) \ 1 entntn !nntnslsta e lmmngl- mature dannunU:i.ne che an– nosa. 11modo sont.uoso del ero- che un recente antologl&ta matl.smo veneto perde ogni della critica moderna 11.vvert1- pnce, smngllnndo ln ogni scn- rebbe nelle prove giovanili del so ravllle d'ogni colore. e le Longhl, e Jn partltolflre nel rnvole pili Incredibili avven- • Mattia Preti,. gono In pncsn.ggl scom·oltl do- MuovcndJ anzi da quel ,·e In Jungta guadagna gli orli • Mattia Preti• 1913), che delln clttil di mfln colorotn ctrlnge Il dettato ad ona nuo. e dO\'CI piccoli drnpelll di bm- vo. lnterdlpcndenu1, aemantl• ;:r 11 :;1~~ll~F~~n~:a~~a1l: ~:r:afe~~fvgdm~I l~l~';°~~ i;t.anle negli splR7.zJ..chlarl.dln- tato Urutto di una rarlsslm11 nanzl nllo "sfuglmcnto del bo- • &Cn.slbllltà appllORta • alla schl con raggi del sole che per aclcnzn della lingua>: Il slgnl. entro lnmpeggtano· »I rlcom- flcato delle pag1ne che accu– pnre. con lievi rttocch.l. In 0/- mulava Longhl ln.slste,·-:rno te– /fcfna /crrarc&c re qui ml la- nacemente anche sulla !edel– seerò estorcere l'ammissione t.'\ Alla pratica del rl.scontro ~he a uno sgtinrdo di gmm- Incessante tra ragione storica ~~~~':3 i!r 0 ~i:1~f1t~1 1 \:!~Ta: ~ ii:1f~r~~10°:,r~.u~~:~\l) testimonia pili strettamente occorrevn es.elusiva. lstltulta delle origini fauve& della .scrlt- nel prlnc!plo che • l'nru cre- tura): cosi l'elogio di Amico !feco~~~!~:!°sf1~•~~~:• .s~t :f~~ii;:eld::~~~;~~ f 1 ~::: l'arte. Quali suggestioni e &via. suoso referto sul lombardi del menti en .. -nvagantl, nell'ambi· 1460 da Pfnacof11eca smlsll\to t~si!~e~~~~~n~e~ 05 ci,~~Ò ~~: nel Braccetco. Vnl quanto di~ desto rlgor!..smo (che è mag– chc. per tali premcditRtl ed glornzJone) di lnteres.sl alla e espressionistici I conce"! di aola realtA del te.stl n,ruratlvl Immagini. non meno che per I non è neppure possibile lndo– paratnttlcl appunti • lmpru- vlnnrc: specie se si tlen conto .s.lonlstlcl». sl trattR di de!lnl• degli lm 1 ltl crescenti elabora– zioni o • equivalenti I ln1;01itl- ti dagli storici tedeschi. da un tulblll. E' un !lssasgio. questa lato, incapaci apcsso di abro– \'Oitfl studtOSfl.rnrnte opernto gllarsl dagli schemi astrali nel laboratorio. dcl\'apprcn&o- dell9 s\ 1 !luppo, della e .stllgc– ne cono,;clllva: pertanto non &chlchte •: e dall'edonlamo ra– vòlto a !lnl di autonomia Jet- ~!onale del Berenson. dall'al– terar!A. va bene che tutto Il tro: o Infine dA.lleapplla1zlonl linguaggio sia per definizione di un ldeal~mo lndl&ctlmlnan– metnfora: ma &e In funzione te di molti studio.si ltaltanl di metn'fortc.o. entrsno clt.o.zlonl poi: mentre semmAI Rvcvan lcttcmrle, C.<;...<:e JlOn producono sempre qualità. per emeritere, soltnnto « color temporale• tra la bPldan1,a longhlana e mediante ~mlgUAnw. di tono. que.sU ultimi. la operosità ml. ma addirittura orientano .sulla rnhlle de11:ll studio.si u.scltl, portata gnoseologica dell'atto quasi tutti, dal vecchio am– e.spresslvo. Il PMSO su Qhu;to blcnte venturlano, e di cui s! de 'Mcnabuol <Plnacotheca) ~ rammf'.ntano. fra I p!\'l.stimo– tramato di excerptl danteschi lantl. le commoventi ln.soddt– e duecenteschi: l'ln.,.enzlnne stazioni del compianto Orto– d'un verso. • Pia?.ZCdc' luml ;anl entro 1J gran flotto d'ombre » La situazione di Lon11:hlnon (polchè. come Proust.. anche era. comunque da sostenersi l.onghl Incanala la sua &traor- ~ 0 i7:;'c~~~; 0 JeJi! ~n=~~ dluar:la abllltA di paaticheur II speciali di marerlalc A.rtl&tlco, f~ 1 0 c~c~ 1 ~f~~ 1 dg',:!iv~:: o Rltrimentl dcll'cspcrl,.nZA vl– (!'lo (Proporzioni, I 100): ma n :!:~it~::~o~ l~~~lt:e~n~ dichiarare 11 poesaggto del Fop- che Rl creset"re dello storico pa In Sant'EUstorglo, fuori e del conoac.ltore; quasi 11 m– delle cronologlche armonie monendo, da 11Tan di.sccpolo, pre.stabllltc. è u.sato li Manro- sul SCRreto delhl vtw•tzA mai nl ( Plnacotheca. p. ~3). • Può .scadutn del snol mac.str!. Adol. un pittore avan7.ar di tanto la fo Venturi e ToescA. arfldata ruosofla e le crcdem.c de' suol strettamente 11.llaenorme c11.• tempi, come questo pA.e.sedel pAcltA di l'ltudlo e rll erurft7.IO · Poppa stnrcbbe n dlm'lstrare? ne ln proirr~l!O. Non s11r,rc1 Certamente. se si pensi che O· splegarml altrlmel'ltl m. rcla– Rnl pittore )'IR bene la facolt.à Uva p.iusa fra n 17 e a:Jl Rnnl di esprimere per via di v:l&lo• della rlor~a (dove si ha l'In– ne una aua propria fil()N)!!a la 1Uz!o. fu l 'alt.ro . di uno aturllo Quale potn\. per R\'Vcntura rervlrllMlmo dt-1 Llmzl e del non accordarsi A rcpu,mare dn C11.vAlcascl11"). rlf'l"l&tva'1op<111 quella corrente: un fatto di 26 con 111tond117lone di e Vi, cui I tmppo Cf'rrivl l'ltoritl del• IR artistica,., che AVVl1!aun lo .spirito, rapidi apparatori di Lonlft,I In a:·Pdo di ,,.,.\.ll"'r"r tabelloni sinottici delle con- oonl dlfftc!en1..a. in vlrtìl del re– cottlanze ,;pirttuoll per ogni pcrtor!o rinnovato dello !ICrlt– decennlo fra un pittore e un tore che è rte.,ttnato a pr!mCJ:. filo."-Ofo. un poeta e uno sclen- irbre. e drl conoscitore di pu– zlato. un cardJnale e un ~cnc- r!,clmn l'lampo trarll7\onalc. raie, paiono non essere abba- O!A del 25 11.vvertlvadella nuo– stanza aocoru li, In conclusio- va fiorita. SN>clalmrn1e lette– nc, le Adduzioni letterarie. e r11rln, Il saira:'o su T\z!ano ne ciò \'alsa anrhe per l sistemi e L'Art"•· tutto rubeo e cor– d'lmmnglnl di cui sono cru;o rmco di VAOOrlmmR1l'ln11rl.Il partJcolare. surroF::ano più mo- 5C'òl'retodella oarola critica 111 derntunente la «dlaganale del Accrnde ad ocm\ Incontro d 1 cubo li e aH!nl: • per contare splendori ora lletl. or quasi .si· 1,lll ,rcrso barocco che ha Il nlstrl, e peregglA lctterarla– \'Antn,a:~lodi essere un·1mma- mente Il ricupero namm1mte glnc Invece che uno schema•: <serva la cltaztonel di un ~– • Qui è n segreto dello •stile' noir, nella Impresa di r!dart del Cl\ravag1flo, talora infatti la leztonc In nostra l/ngua 1J chiamato 'lumlnlsmo', ma che un Tlz!Ano \'ee<:hlo. Ma nella lo non chiamerò più C06l 8 • rinnovata vitalità non doveva vendo fennamente suiblllto dl IArdarc li caro tema cata\ 1 ag. non più usare In critica d·ar• ge.sco. 1 dl I te - salvo l pochi casi recen- di: ~e~el Jnìicz~i~(r~ J~j ti O\·c siano statJ l fatti me- tempi•• quando tuttAvJa la de.s!ml " produrle - parole a bomba del e Precedenti a1r11.• deslnenv,a concettul\le e perciò vaggeschl • forse era già ln– lnadatte ad esprimer cOE.tC'he ne..<:cata Come .sconcertante non sono nate come concetti: procedere d! uni\ Inquietudine le ope.re dell'arte, per l'appun- spirituale, dopo il monumento to,. (Introduzione della Mottra al calcoli sovrani di Piero del. caravaggcscal. la f'rAncesca (1927), non c'è E slamo al tema di pens!e- che dire dAV\'e!'O La monoto– ro sus;i;Crlto sopra. Se Il nla obbl!J:at.a di quel llbro e largo cromatlco I è un 1per tanti lettori decisivo) •equivalente» mctafotil'O di a\·c,·n agito rorse anche da dogo al momento analitico PRre clo! che man mano. della atteSR. critica, piegatasi, mentre mutano I U:mpl e ere. ~:~nt:m~l~ma~~ll~mdeln~i:Co~ ~!;.~t~~r~o~I n~l~a=np~ a e&aurlre opera per opera variare nel pAesaeglo del Pop– tutto Il parlAbile del te&to, n- pa a Sant"EU$tOrglo. e Il "r11t– no al noduli più Interni. to di .sangue a Baria.asina", ne':.:and~n: ~~1:~~J~nrl:; ~:n'~1r~ ru~~~eqd:i~a~~ di storia, a anodo decennale o lnqulailore domenicano. non come quelle che precedono e altera la calmA di que&to pac– che concludono la parte pro- saggio che, non fosse dipinto gr1:°:~~~rnÌ~n~T:i~~rà :~r:::: ~ l fr~if~·n1~arrebbe descritto ml ed esatti; ma non poteva e Potreste cancelhue queste !orse non \'erJficarsl, senza che ftgure (che. per giunta, &erba. si avvertisse, Il\ gtuntlone col no cosi curiosamente, la trac– luminoso cAtalogo narrato, e eia del manJchlno .spirituale restando perciò 6Chematlcl\, trecentesco) e resterebbero per tante Imitazioni meno ahi. ancora Immobili e veri quel li, l'esemplarità metodologici\ terreno calpe.sto, quel vlot.– del libro fam0&0. Fone cl si tolo fra I tronc!ll, ratto per sptesta ancor meglio a parlai· tutti., ma t1. quell'ora deserto, lombardo. quel ca.sclnale anonimo. quel CertAmente materia da In• monti decllnanL! sul cielo te– dag,,re sugli Indizi delle noetre nero. &ul lago Imbrunito: in• f~r~~~ ~:~~r~~~c!:oen~dJv::: ~~b:rdl~~a PA&SCgglata In se dell'Arte: ma sl ffl)tt che, E 111nche un critico d'o.rte t1d esempio. è ancora un .u,g. (miracolo moderno?> che &I glo &uun pittore del nord. su e esprime• per via di parole. Giusto de' Menabuol (19:J.8), 11 quando abbia Il genio di questo sembrarci uno del più alti e Mae.stro, da resl.stere come po– tesi di tragitto esplorAtlvo, do- chlssimi, e meglio che mal a ve l'onda che risolleva l'arca- tutt'oggi, ad una cultura e Ad na veritA personAle di O!UAto una uma.nltà tn declino. Che auale anche l'Intimità artisti- abbia avuto 11 genio. Rllora, dl ca dell'Intero settentrione plt. Indicare e traacrlvere, come torico medioevale. sembra che nessuno, quella mc&ta &erata un richiamo, un !ascino In- che conobbe Il primo ]urne deJ. quietante sollecltJ Roberto le fronde e nbbrlvldl tenera– Longhl I\ rlfAre sempre I vl,-g- mente I lontani (con l'Aria di ~~\?earca~~~mdeei":11~rt~~a:j ;~tluc~~e~h) v~ro~o~~~d~oi; abitarono &0no ancor umide e vero: plù bello. quan~o è bel– !ntatte, e cosi lontane, quel;e lo -l e dove nulla è più da 11tradctte, dagli Itinerari g11cr,1.-credere 111ltrlmentlftno a Cour– mentall della storiografia pre. bet., a Channe. a MorMdl. e ~~~:!:rur! itt~~~~tte le vie i~n~1i~~:: dt'u;~e~~ hl c~:;1t Non che per l1 no.stro Mae- :.à e11l1t~zlAle di ciò che ac &tro tutte le strade allontani• cade. e che &! u schlcttamen– no, Inversamente, dtt:la ragie- te valutare e vedere, atto dopo ne tOl!CRnR,ma per le pagine atto della stessa l&torla, man– deels!ve da scrivere cl aon zonlano e sereno come in Fop. quelle che cert.Arnente no'l Il\ pa o In Moretto; energico di toecano se non per eccezione, lume, e primo annuncio di e Attraverso I CRmpl riemersi dramma, nell'lnftnlto campe negli 11,ffettldi un'ottlcA oura nrc del Savoldo: o come elegia e afratto moderna, non roue ombro.sa e tra&luclda nel Lot• che per lntellctLo 11ntimetan- to, e Affetto prlv1to, ma Quan– &lco. conducono alle con&e- to &Incero, nel MoronJ e per– guenze dtllo sUle naturRle e sino nel modesti Campi: ,;em– Alla poetici\ per la quale e con pre pcrAlt,to nell'ambito di una la quale nol slamo pur nati. gAmma reglstrablle di Recenti Nel e Precedenti caravagi::e- um,ml come Il CAtavagglo rie• achl •· e nella sostanu di ogni sprlmerà In tota.le . concluden- ;~~1~n~rj;:o~:~ 1~Jlca~ 0 l ~~nleA~~aaÌco~~~;::• co~~ e precedenti• di una c!Vlltà, dannato a dipingere Qucll'lne lnsldfl\ta fin che gl vuole. mA \'ltabUe verft,à, e per quella che sempre è tom11.ta a esprl. famosa e Incapacità di &celta• mcrsi lrt poeAla quando Il no- che pur &eA:nala via lll Vcla– stro tempo .ha saputo meglio SQuct, al Rembr1ndt., al Vcr qurl che \'Oleva. Meer, aJ Oaya. Cosi, per reversibile lst11.nz.a, Tutto res.senztalc del qucsl- sl Afl!Uirà che avrianno ln&tra- to naturalista. che era una dato dapprima Il Longhl i::to- qul.st !onc di etica applicata \'anc. o lflovanlulmo. Quei::11alltl. 1torla, è lucldamcnte lm– stl"s.c\ mod,.rnl che eii:11 :seDoe postato anche per le rlprc.se 11utJlto cogliere ntlll\ cht,.,ve P0Aterlorl dcll'artomento. E della loro dlM:endenza pittori. u.rebbe Intanto un utile scru• ~i !l!t1 1 fl~re;! 1 1°~~~~ : ~~!: :nJfst~e~~ 0 rc~?i ~u;gr, 1 \;":: ?.!A., &e puntavano un lnt1lce pr11.vvivenu del vari termini mentale di,,erim\nante non formali di lett.ura, la sua più che deflnlvA una vl&lone e pla– stlco-lumlnos11 ,., e dopo l'avvlc pullulante di promesse lieve. tate In quella cosi deflnlta e pittura conlva • On e Cose bresciane•• del '1916) amerei vedere, come conclusione af. frontata di tanti lnsegnamen- ~~i~ u~~~r:h:~~~l:1~ 0 r1~ tocco (mentre ll più delle pa– gine conrermano pensieri v11lo– r!u.all dal tempo), e precl&a– mente nella e Introduzione • ~:h~!a f:{ ~&sr 0 ~~r: :,er'::~ò quarant'anni di lavoro. Ecco Il punto. Dopo aver cl. tate, non so &eper la U:rza o quarta volta nel corso di qus– unt'annl, e sempre con lo stesso commos.so rtllevo, la sentenu del lombardo Lomu– zo. e lume è qualità senza cor– po,., e l'altra ancora. e rlen n·eat matèrlel dana J'espace •· che dlue molto pii.I tardi, e col suo accento fr11nco-lnmb11.rdo, lo acultore impressionista Me– dardo Rosso•· l.onghl sog– giunge: e Tra queste due lon– tane atrermazlonl &ta l'impres– sione rulluata dal oaravag– glo che non certi\ più la for– ma del corpi belll, ma t.rov1 la e forma delle ombre• ctie incidono sul corpi, belli o brut– ti che alano; ora per eaprlmer- 11 In lumlnoaa evidenza mo• mentane11. ora per negarli nel gorgo dell'O&Curltà. e Qui é Il segreto dello • sti– le• del C1mwagglo, talora ln– htti chiamato t lumJnl&mo•. mA che lo non chiamerò più cogl avendo fermAmente &ta– blllto di non pili usare In crl– tlCA d'11.rte- ulvo I pochi ca– &!recenti ove alano atRt.l I rAt– tl medesimi a produrle - pa– role a de&lnen7.a concettUA.le e perciò lnadat.te ad esprime– re cose che non rono nate co– me concetti: le opere dell'arte. per l'appunto•· Glnndo l'e,ortazlone dal momento lntrospc~flvo di un ultimo riassetto metodologico ad un confidente invito con cu! esrll vorrà concludere, e dove è trasparente l'an~la di sottollncare che li. ln dcftnltl– va, dovrà verlftc1trrJ l'attURlltà di una 11cqulslztone mentale e apcrt11. e Jn crescenr.a •· la "Introduzione" cog\ 11srglun11:e. va: e TI pubblico cerchi dun– qu~ di Je-.zs::ere ·· n11turalmen– te" un 9lttore che ha cercato di e1,11ne "naturale", com– prensibile: umar.o più che umanl~tlco; In una p11rolA,po. po!Rrr •· Entrl!r~mmo In un ril&e0r10 lmposslb11Jt11to I\ restar &ere• no st volessimo &hb!Ure dove e come QUf'&tolnvJt.o è 11t11to rAccolto. Es&o re~tl oertanto un11N>mmovrnte dlchl11l'atlone di fldur.111 nel111PoMibllltà pne– Uc,i d!'I no!itro temPo, Jn seno al Quale golo domani &arà ra– clle ra,'Vlaare le m11gglor1glo– rie. CARLO ''0LPE meno VA.lidoper ,;è che per l rlpo.sta segnaletica mentale In- ========= ~~P;!~t\1!r ;:~e, ~e1tes!t :rrro~:nij~g:C~U:c~fP~1gl~~1r ''INCENZO CARDARELLI cento ed oltre. nazione nell'operazlone dello Dlrdtore A ~t~c!:/~flfn~e~~ 1:h:! 1f~~~ i~~eo&tta":eb~ ~!tlco lsem~e DIEGO FABBRI !-tro rle\'ocare rlan!ml'l \'OC!RS· ved1~/~o~tro~=~~ :rJm"ì'~~,;tl- Condlrt:tlore l"f:sponsablle ~folt!e esta;1gc~~P:~~:oclo:·1; ;:s~~lla .naturalezza caravag- TI. CO (TlpoJratla Colonna) direzione del tempo storico e, Una volta allargata, A quel m11111uu111m1111111111111mum111111111m1111111 avvl!itAQdo Ce-eco la nostra ml- modo che Sl\pete, la sfera na. g1t 0 incfi~~~ eg~~~~tf.lie!~1~ ~~r:~~ttan 1 :1e ~heaari~:~~~ 0 ~! DEGLI lMICI EDAMICHE .. che I fatti si svelino. 11.pparen- una e linea lombarda• di plt• Dappertutto 11cl moudo rEu• ~ee~~~od\ 1 S:a}did;7ae~:~~ ~~ 1 n!~ l:i1i!, 11 ~1;:1ii':!~~ 1 d~): ropn. America, Africa, AaiaJ Intuito e poi sempre adoprato l'Ottocento pittorico tranccse, attendono il piacere di cor• e verificato, di tutta 111medita.- quel che finiva per Inclinar la ri.!pondere co,l Voi. Li11gue, ~lri1":st~:;:vni~~::,> -~rr~it! ~~ ~n.ci: io:fe ih~?~~lc~~= ~';;; viaggi, r,1,,tc~it:a, n1111cizia. Do- tardare, dopo la mera not!tla continuità Jeglt.tlmR ph) torte mandate notu1e gratuite F. L. ~~e uri'tl~;!l~he 1:onW~ri~~ao 1Je~~al~n:.ut~a~~~~t~.Il~e'!1J[e~ Al\11S DO COUl~HIF.R - Rue slgnlftcato, nells fatUspec!e Chè del re&to la \'ilaHtà di Stappe", 6 • LlE(,E (Bel~lqu~) tanto più aorprendente Atcor_ quell'arte, come l.onghl la rl- - - _ _ ~ - gendocl che essa approda a cuperava, era nel non marcare I ~~~!~n~°!t~~n P;:Jo ~::ro~~ estrem 11 d! 11artltl ftlllstlcl dt\ Collaboratori, corrlspon- che ne cogUerà sensibilmente· r:r ~~mfnn'::~end~lt~~~clfe denti, richiesti O\"Unquese- molti lumi, e graUe alla !on- coltivate florlture di ombre e rla orra.nlunlone rlorna- ~!na0~~~~~ift~tto~!:P!~~ia; 1~ l~fl)u~el~~r~l~r!~g;::~~~ ~IS~:-~P~•~=\"~r;~:i:tta 60 ) fcrlale di slcunJ a.rtl&t! lta- ,•erde per l'arte. l!an!. Dopo n citato brano del 14 _......._......-........-;--....-......--.. Una produzione instancabile (Continuo do paq. 4) Notte cUl Rubent a Fumo, la Cartella Tizfan.uca e In /avOf"e di Antonla.uo Romano Il lavoro i;ég\llt.a &errato nel 1928-29,nel!R.nuova rivista cPinacothe-ca. di cui ~ aem- ft'~m~r~: l~~~c;~· g=nEft"~? fl)o~~oà chlarlmento del molteplici e spesso divertenti aspet.tl d'el• ~u:r~~~1a!~~~ 1 :u ~Ò~to ~~l~J~~! cr:~s:i na come un ~ iw;estato colpo alla critica tradizionale del Trecento Fiorentino. 11 primo pubbbllcament.e Inferto dal Longhl <e c1 ritornerà più tardi con mentori argo– menti) a~ quadro accademico del valori predllett.l dalla critica, d&I (!:lott~h1 ortodO&SIall'Orcagna. Ravvt.sando In Olu.st<.iun apice cla&lco del romanico Italiano, U Lon– ghl ne lnt.ulsce li punto di partente da un JX)rto ancora lnt.crrav., dal crolll della Vicenda .storica. della plt.tura fiorent.lna dopogiott.e&cAe tuttavia non puramente glot.te – sca: dalle acuteu.e di taluno degli e egregissimi doctor1 • acclamati dal Ohlbert!. L'accenno, apparentemenu slbll· lino. .s.l chlar:ra. com'è noto, negli studi poster1ort del Lona:ht, e &0prattutto nella ricostruzione di quei proba– bile ,Stefano• do,e si rlveler& un nUO\'O,Inedito upet,.. to della pltt.ura treoente.sca fiorentina che SI credeva rln– fa~~ nel ~k, upet.to del caslddet.tl valori plastici o Qu~fo 1 ~::'~ 1 iell~1 2,~~q;!~i,~~aa~ ,~=~~~ : ro=1f.tle• 1-~o:n;!tk>d~~i:~t1~l~; d:n: 0 :~d~~~ ~=· &inM~~an~r:1:t.trrcn~~ fom~~~ en:~ m!U\ca di e~nare a nuovo le persistenu delrult1mo ma– nierismo gotico tn Lombardia: e ne emergono I saga1 rive– latori au Crltto/oro Moretti e su Bonifacio Bembo; mentre I ripetuti accenni al grande cmae&tro dell'Annunciata del ~r: :u iir~c1ur=~ ~li:~. 1 :~;itrnaet ~~~:o~~ le ricerche aul Trecento f'lorentlno. Il CUIma,glor risul• tato, sul e Dedalo• del '30. è net Pr09reuf della rle<»tru– .ilone di un polittico di Giotto. Nel '34 (l'anno In cui Il Longhl è chiamato an•un1verslta d! B:>lo;na>. f'SCe l'O/Jkina Ferra.rete, provocata dalla Mo.stra - tenuta.si uel 1933 - della pittura ferra~e del rinascimento, m11, che qui abbraccia più di t.rocento annl ~~t~ton~~~ 11 : ~r~W~ 0 '~an:~fif:r:: ii~~ ~~ pretulone.rtnasc1ment.ll !e di mot!Vl medievali: ma Il vo– lume é plu MW corue modello ftlologtco fol:to di fflCU– perl di persone artt&t.lche e di comple&sl pittorici (&ul principio dcli'• unità d'opera•> dal Tura. aJ Cof;sa, al Oc R.ot >erU.al Costa Un altro saggio e di occasione• Un e Italia Let.terarla •· ~!:~op~~~: 1 ~1 ~~~~r!ce~:O~'d~fa ~gr qr:l?a ~d Pitton della realtà in Francia. è &volto ln.,.ece In forma brillante di tnterv1..it.\ immaginarla. Del 1935 è la prolusione di Bologna, Momenti della Pit– turo Bologne.se, <1.0,·e.m una t.rcntlna di pagine.. s1 dà la chla,·e di lett.ur: i del grande e vlUpeso e Trecento bolo– gnese • <e la rioerca sbocchen\. nella tndlmentJcablle Mo– stra del 19MI, d~tt.a dal l.onghl stesso); mentre. !.n con– fronto al d!6ordlnato procedere degli &tud! del Seicento. s'Inquadra ln nuova forma la grande mls,alone della cul– t.ura dei Carraccl e della loro portata essenziale per Jl e rA.t.!onRll.smo • dei Seicento france.se Lo studio si con– clude con la nota c.ltaztone di Morandl. che piombò nellA c<»J~r;~l~~~J~l gir1::=n~~l~~F~~ri} ::f~~:. ,:o~ghl si restringe alle sue at.ttvHA di maestro. Ma aulla ftne c1J quel tratto, la ricost.ruzlone di Monsli. Bernardo <• CrltJ- ~!1:·~i:;iu~~3!~1~t~1; ;:;'f:~ g~J;/;:~~:°naJ,gifl: dna Ferrarese - a parte la novità. delle aRRfunte - ~no animati da.I piglio di una polemica costruttiva e I Fattl di Ma.solino e di Ma..!accfo offrono una nuova e sorpren– dente soluzione della famosa , Ma.sacclo-Masollno Frage •. clrcondandolR di uni\ ricchissima selva di os. serva:r.lonle di ~~! 1 ,~~~rt~~~Pl~ri:.T1..s~~~;n~:1! 1 e~~· ~i!\Ta ~ vantata e tra.,«ndcdza. • Durante la g•1erra, li santo <una conferenza) su Arte !t~'ti:a. \ ~~a~~~·fJ~16~. 1 \n 11 ~~~~\t~~ : 1 1ntr;~~~ peri.odo nazi.sta, llt"ll'e"-tetlca della st.lrpe e del sangue. E, del 43, et.et Il primo numero di e Proporzioni• - le. nuova rl\'lata d! ret.ta da! LonghJ - con li lungo s.agglo: Ultimi 1tudl ,u Coraooggfo e !a .tua cerchia. che riprende ed am· p:la la comunlcaz!oot: fl\tt.a. nei 1939 al CongrCS60 Jnter– nAtlonale di Storia dell'Arte di Londra. Dopo più di dieci ~: 1 J:.!'°ci~~~~'lid~ c~ 1 f'ìf>~~ttod~I c~:va~{{ne: :tione orm11,Jaliens da o;nl schemntJsmo ronn111?J1co e rett.a dal solo po15o ferreo del buon.senso storico. Vi s1 articolano, nelle loro connessioni. tutti 1 ratti prlnc1p3Jl, del can,,•aflitsmo Italiano ed europeo. ment.re le note. f! 1 ~:~: ~ 1 iu~ta 11 ~~è ~~~rt~il~ 1 s:~~~tkt~[::°~1f~~ nesc del '61 Nel òCCOndovolume dl e Proporzioni• esce anc.lie li ~~LtJ'r1~ t~~n~~1fa~os'rra S'Q~~t=~e d:~n.31 8 {1~() t:~~zl<>ri:i:r:~~n'cfer°~:~~-Ju~~~,a eu~:1:!ur~:1:: zlone deJ 6uol Um!t.l di valore; una rea1Jone alla .snobl– st.!ca e Jndlscrlmlnata scoperta. del Duecento e astratto•• nata ln seno alla più tatua critica europea: una tmpllclta condanna degli Inutili pa.rallcl1, perpetrai! :1-nchc nelle noot.re Umvennà.. t.ra Buquc e P!cauo e I non-valori dugenteschl: ma eh~. per converso. non d!menUca di rl- ~;~:a~~I d~~:~1 ~~l~a~~rlc~ru!nl, qu&AIsempre I p!ù Il cltma delle e occM!onl,. sembra partlcolam1ente fa– ,·ore\'Ole al Longht per .spendere, a1 momc-nto giusto. Je ~l~~~n~~t~;ad~t~~;r p:'~::trndei ~~:ic~: ~Il: &ua continua, tmm11ncablle presenza Aul camPo atth•o e militante della cultura Subito dopo la guerra. Infatti, la M~tra di clnqt1e .secoli di Pltt.ura Ve-net.a t.olleclta la .stc&ura di un ,•olume. già memorabile. anche nel suol tifi~! polemlcl. Il V1atioo per cinque .teco/.1 di Pittura Veneziana, u.sclto nel ID46. In quarant.A pagine .scorre 11 ~"~':!~ .~~làc~i~C:v~tl~~ d~J!an~ 1 ~f! cf:: uar.o~-- ihl non trO\"t modo di ri\'ederla alla propria mnnlerA. fa• cendovl spiccare valori nuovi, e Appannando l'oro troppo brtllante di a.Itri. E. una nuova strage di pregtudlZl, un fuo– co di artlftclo che sbnclola ! luoghi comunJ. Basta rlC'Or• dare le due 1tmlt.azlonl del valore d&lTmtoret.to e del Tle- ~~~; ;fu~~!= 1!•1~~:i~~~ndt:1p=~~ ~t~;: tunlt.& degll acandall Sullo stesso plano di responsabili– tà &torica e. n"'l •49. li &aggio che .sen·e d! prefazione l\lla edizione Italiana della e Storia dell'ImprcMlon!Smo • de! Rewald; e li Longhl vi rende un referto crudo e sple– tato del provinclAllsmo dCIIA.cultura ftguratlva ltaUana negli ultimi stttant.'annl; mA tacendo tanto meglio brll• lare le poche eccez.lon!. da~ Martelli, aJ Sofftcl giovane. aJ Pica. al Cece.hl Negli ultimi cinque ann! - a parte Il sorprendente "o:ume purameute "narrativo• aul Caravagvto (Milano. i!~ihi s~ C~I :~;~~:e ~~°fia~ 1.sc~ fri ;J::! 1 v1ti:ii! Paragone (di cui. per l'arte. sono redattoti J'Artalliell, 11 Briganti, Il Bologna, 11 Ca\lS&, M. Oreçorl, I. ToeM:a. li Volpe, lo Zen) wi.eeplt.a &C-Condo una formula nuo\'& e particolarmente felice se Il per!od.loo ha pot.uto affermarsi anche n camPt, mt.ernatJonale e giungere al auo seuan– te.slino numero. senza tracce di .stanchezza. Aperta.si nel gt:llllalo 1950,con le Pror,os.u per una cri- f1ici~hfe ~~e i~ ~~opn;~~m~~:1~c~~:1~~a~~~ c11.po \'olgono. metodi astrat.t.lvl della corrent.e storia della g~!h\~ ~ri~~~~ iian~~ ~l ~ 1 ·v~~ta~o~=~ ~: torlall, 6pesS0 d~catl alla cr!Jca del govemo artlstlco - dal problemi deha media cult.ura figurat.M. a quelli di restauro. di muse<)(;rafta. di e&pos.1%1onJ Mtlche e moder– ne: afftancamento crlt.ieo e antologico alle mastre più rlle– \'antl (e nelle quali Il Longhl ebbe parte scgnalatls.,lma) come quella d~I Trecent.i.ftl Bologne.sJ (19M!), del Cara– UO{lqfo 09511, del Pittori deUa Realtà fn Lombardia, dal Moron.1 al Ceruti (19S3); saggi particolari su ne&slstorici e su s.lngoll art.st1 (e sl rammentino almeno quelli sul Prfmo tempo della. Natura Morta. su Giotto .tpazlo.so ,sul QuattrOt'ento StcUtano. aul Govn rom.a.no e la cultura dt Via Condott,. su Ve/azo,ua, Ma.,accfo, Cimabue. Lorenzet– ti, Stefano Fiorentino. Seurat, Rtvcend): . scrit.tl flerAmen. te polemici come q1.,e11l sulla Mo1tra dt Arezzo. .sul e Ca· ravcgglo invertito• del Bett.n.sen: su e Firenze, ftore del mondo• .sulla c,rmal celebre e t.e;ola • .slgnorclllana: e per· sroo cli u°~ 1I~fo:e'u~i:r:::=~ 11~~~~ò,{;a i::S~~~':ife: fnsomma, che qui non può che Indicarsi sotto Il titolo di e lll\"01'1 In corso, e non abbisogna di aJt.ro consunti\'O che non sia Il deb!to di riconoscenza da parte di i\iant.t. enLro !~i:eft~~~?lp~~:f!.~-~~~~b~~~,I l~~lt~ accre.scerU aul\a t.raccla da 1u1SCIG'?'lata. GIULIANO BRIGANTI ib ioteca G_.noBia r

RkJQdWJsaXNoZXIy