Fiera Letteraria - Anno IX - n. 43 - 24 ottobre 1954

Pag.6 LA FIERA LETTERARJA TRA LEQUINTE DEIPREMI Come funzionano certe giurie - L'accusa cli 101. promotore di« premi letterari» - Le muse souo dee bendale • I capricci di 1l1elpome11e cli UAIILO SALSA ~jblioteca Gino Bianco RASSEG~TA DI FILOSOFIA A CVR,I DI LVIGI QVA'l'TROCCIII * IL PROBLEMA dell'edueazlo11e Domenica 24 ottobre 1954 POESIE di GIUSEPPETEDESCHI E'caduta l mia fraàile preghiera Intessete le vo8tre trame e3i3ten.:iaU sulle ve1ito8e nappe dell'orgoglio ""i tronfi .,quitli di fanfara 3opra peripU di 3angue. E' caduta la mia fragile preghiera il mio culto dell'essenza tJ git\ distmtto Come farò a riparare in pianto se il pianto tton ripara in mortet: le teorie che mi dicono la morte non avranno tregua: que&to il ,in campo dove non si attende questo è un campo che reclama il sangue al sangue. Ho rinfor::ato il mio grido d'abbandono ho ripreso a pronunciare e Morte :t ah ma non potrò neanche vivere morendo ... Datemi l'amore allora datemi le mani del perdono se sapete che q1z-0l male fu solo 1m sasso di fanciullo e non mi parlate di peccato dove era l'in,iocenza non mi parlate della morte dove era la sorpresa. Opp1irc rccludetemi sotto ftore di samb1tco e a primavera avrò corone bianche suUa testa. E' caduta la mia fragile preghiera ma non mi togliete la parola non mi passate accanto con le croci nere anche se la mia riattata offese tutti i vostri figli. Vi potrei parlare dell'Uomo che sorrise a Maddalena dell'Uomo che baciò col g1dzzo del suo sangue l'occhio (che l'11ccisc. Ma q1testa d 8tona che sapote e dovrete 8oUanto ( Tipa,uarla. E'lamorie il limite chedura E' finito a gloco s1dla porta chiu.,a un tiirbitte di ve,tto dispone in nodi e8tremi l'immenso magma di tutti i t1ostri addii. Al dito dell'infanzia che indugia ad indicare un altro volo fa ressa come in sogno un cielo che vtaggia ncbulo8o alle colline. E Z',wmo 8i avvia al sita domani. Ma quale sarà ora il grido più reale U filo dal colore deMo se le rttote dentate di s1iperbki cederanno I GU 1wmini procedono per gradi: ò la morte il limite clw d1tra. Un seauo d'uomo Siamo ~ inutili parole che una bora di tramonto fascia 8enza &o8ta 8tdlo 8»mrrito 8pigolo del cuore 8iamo il labile cammino del fanciullo 8ul distratto accordo del 81zo tentato fischio. Citi ml darà la forza dei domani ora che è già l'ultima una 8tella o attende ttn 86!1no d'uom.o per decidersi a fiorirei Non mi rc8ta che la quiete di fl.n fo8sat.o in tm campo di morti senza fine quando Sili popolati morcat.i della mento cadrà la. prima nebbia. GIUSEPPE TEDESCTII • flUOt,'I

RkJQdWJsaXNoZXIy