Fiera Letteraria - Anno IX - n. 18 - 2 maggio 1954

Pa~. 2 NicolaLisi LA FIERA LETTERARIA LETTERA DA • VENEZIA fCONtintw da pag. 1) poesi& d& lunga edutu.lone cristiana. si lrovava nella pr\vtteilata condizione di sostenere al massimo le vibra– zioni, m&I correndo li perlc:olo di ll'tolarsl nel sucno. e di stregare il quadro. Lo ha fallo con dlscr,zlone. 6Cnta Artedecoratlva e artevetraria rir;~~• ~f;~;:;:~g ~lr~ ~~:f~~ :hs~:ri!~J:~ r~ v~: tUe ccrc~o pen:hè l'occhio, convergendovi, ne 5egulue le graduulonl, si prepn.ras.se all'ntHmo finale dellA Cro– cifissione. Ii Ct\J\•nrio di Lisi resta ugualmente.•dl fronte a noi, tutto ~n primo piano. con equmbrlo di voci e dl re,pon– sabllltà; ugualmente ~I-ritmo m corsivo) non si !Costa, per lntonaz:ione, dal perno i-almodlante. martellato dt>l rai:.1ie~~t:r~:~~~lg~~t~~ì'~a r~:ec r~ ~e 8 1~ ~:~o~~ ~gp~1ill 1fo1':;, ~ri~:t~ti~n~~~~r~enn~~~~d:.~~~~/1~ iUll fermi&Simn volontà di non cl'.'dere a movimenti lndt– vlduall. 1-'1 sueces~lone delle scene, d'un trntto. si fa rllp!da, U Ungunggk> da anonimo J)O.S..<1.11 n un re,i::islro lmmedltllo e drftÌn-mnUco; m(mo nssistl e più partecipi, meno a~IU e pti1 vedi. sccn1>re rincorso dnl crescente ~i 1 f!~t1e~ ~~;~~n~~~~ttfio n n~~~r~ ~o~~lt=~~~ moglie e 1ia11o)l> ehe, nl"lln voluta prosru;Ucllà, aecen- !fz~~~tr~~~~H~~e i~n~~~~~~";{eu~e c~\~~: 1 ~J~~t dente, senu refrattarietà di !orme e contenuti. con tutte le uJonl, I pensieri, le parole del{U uomini. A.scollhlmO uno del tanti e cori> per cui l'a:1o"e cl giunge di rlm- ~!t~tl~a ~~rr~r ~;~~e ~j st~e~eor~:tt~~t~mettltlslcll, Guarda che acoode, Il Nazartt1to uorrebbe volgerei i" I [d.letro. !A /aret Chi.sa<\! Ne •ei certot ~er un paio di volte, ho notato, '9WOV• I" g,,o ~.f:~ lo corona di apitte lo freno. Anch'egli dunq~ cul"d U dolor•. Lo cura, 111anon ai orrende. E<teo,vedi, riJ"OUO.· C'~ rii'-'C~O. Un (. !ton.te . Tonto J)(thre per 1010 ~uordo. Aggiungi, a qrcet eemphcione di Clrneo. ~!~,oJir!acl:t~lg:~ ~;ft~~o. Ha oopito che coaar Non ao, "o" •npret Oh bella I AUora I} ,più o.ccorto di ttoi. Mah! Quel che ha capito ,emb,a p1trritto 1.tA• l'obl!tlo (commouo. Ad~Vb-~ i,ioici d&le aut i>oottr, pomb,, Mn c't, d4t1Vffo, [Kulla <ii male. Non dico! Guarda, 9u.ardo aono oKCM zuJ>pe di aongu.e, Dopo OOe awt\ fatto "" pa.uo gU aarontt0 a.,,,oi Jfù {/aCUi gli aUri. t,f,amba ... Muove la gamba! GII spettatori 111 scoprono, e.emendo di scoprlul. si nascondono come In una p!ttura del Masacclo; le escla– madonl slneerc. non potendole comprimere, tendon9 a farle rlsalllre 1ag:II oechl di un presunto arbitro) alla ~~= ~i~~~~r:~d~~l~~~i-eC~~~r:= 1 ~;~~~~\~ g~j~,laKJingee~cf~aj~~"t~;,n~~; ro.no l'atmosfera del I se que11t'ultimo sent,imen10 Induce a sottolineare l 0 ;,~;i11 cindi re~~~lfs:1,.~ 11 ~1\c~11:ea J~ 11 ri~~g1~ 1 ~f. ~~:: .:~sl! !i:i,.:.v~~a~fus;~s:i~1o l~~~~c 11 ~~1°f{~~11~1~f~eerac:i~ del Cnsto e del Cireneo, e ne perce11ls.,lmo -Il r~J>lro e la sete. Olò che consentirebbe una facile trMposlzlone dal ;,laho oriuon1ale della letlura a quello vertlcn.lc della rap;iresentulo~e. scenica qualora l'opera nvesso bisogno di amplillc11.zlon1e grMdez:ze pluuosto che di aderenzo. alla sua pensosità. Gli a11:geli di Goya (Continua d11 pog. 11 di lm~rfezionl e di un sospetto - eh'! i'là , occhi dt'I morll forano e tra.passano l11. ae• Ilda !truttura del m1trmo, Il vegliardo potrà consolAr&i,In questo solitario Pantheon per• sonale, al solo rimirare, sel>hMe a una cer• ~~tt~1fln~r,n~\~~I 1::1:!f.l~h:v~o:~~ll: roc: Cffll degll uomini hn re51 dlsetttl e app11n– na!\, scnUI. riu~lre ad offuscare la luce che ~~::r~~~ee dl~lrfj~~IJUu~~e s~~:~ll~I r~6: la, di un astro che può benissimo essere quello dello Spirito Sanlo. E' dal 1919 che le ossa del Meestro r~Po– sano In terra di Spagna, ma è soltanto ne-I 1923 che turono M>lennemenle tumulate, In occasione del centenario della wa morte, nella cappella dell'Eremltngglo: la guerra passò.sopra la cupola, alla cappella, trastor• mata In casermella, I !umi delle marmitte ne offuscarono gli affreschi, !K'ancellftndo un11coppia di angeli col distruggerne lnte· ramente li colore; le palle del cannoni, ad esempio, vi ronzarono attomo, tanto che fl. nlrono col colpire un albero che ora ~ secco di chiome e con quelle contlnun a rl,puare e ~r:rt1~ffl~! 1 J[°;;:~t~f~!: r:~~lldosl rl• mirare gli affreschi dal bG-'SO In alto) le fl. aure-. ph) alte del nat·urale, sono dipinte a ::ir~u:r'~n,a ~~trl'eI\$~~~1rft~a~!:e;c~ rlconosc:lb\11per goyl'8Ch\ a prnt\o i;guardo; e sii angeli, ph) degli altri, sembrano ab• bouatl come per uno studio, solo più t11.rdl condotto 11.. termine a pennellate dense e fretto!~: sarà anche per questo che rive• lano un loro segreto destino umano, cerico allarme - di prowlsorlo e di caduco. ..\ contrasto della perfezione del volti an• f:~\~ 1 èe:e.q~: 1 n~~r~,~~:~!1e ~~l:~!de~ mendicante sdentato, lld e~mpio, o de-I cle• co, o dell'c,ta,iato. In un pflragone costante rhe ~ richiamo alla terra: qui, 1ull11. terrll, le donne hanno volli più logori. u•U. e quasi apalmatl di rango: o .. ranno quej ì'~~tireq~,:~ ~ ~ : 1 n~l~e C:~~~ ~~::!,": brare e a Jmpolverarll? Tuttavia. la lnccia del mendicante sden• t11.to, già offeso dalla nuclta, è violentemen– te 11lumln1t1adnlla luce del miracolo t'he sta 11.crodendo: quella lu~ ~ piuttosto una lebbr11.che lo corrode dl meravigllft. anche se tarda a trttsformaf"SI nelltl ~er,nu di un :l\r: ~~fl~ eroe ~o~tì:a:11/l~g~~:~ctt;.~j corpo e nt'll'1tnlmo. ro~/':,t.i:t:ttt;;': ~r~ 0 u 8 n"~~ont-J:·1 0 ~e; cavalcioni della b1tlau.stra come UM setm– mla ammaenrnla, ~ folgorato in un rischio• ao equilibrio ch'è già est&I. Volti l)('ndatl e ra.ppezu.U di lebbrotl o di storpi non man– c&no di tentare la specula1:lone della carità lmpoelA dal clima stes:M del mire.colo: trfl poco lenderanno le mttnl e le ciotole: e In esse gli an~II faranno Cftdere- l'elemoslM dellfl g-rula. con lacrime furtive. pelli.li di ::11!,t~e~. s ~;tt: ~:;:>.~: am~: ~I~~ In onore dJ Francisco Go)'tl, pittore lm• mortale. PREMI E c·oNCORSI Biblioteca G}no Bianco .,, .,, Domenica, 2 maggio l 954 IL PREMIO "FieraLetteraria" Molti ,0110 i premi letterari che oggi ai sono osaunti U compito di rivelare n1,ovi acr,ttori o di comptin.sore e t1obilitare l'opem di scrittori J11t\ affermati: a prima Vi• ata potr<l sembrare che l'iat1t11..:ìonedi un nuovo premio non sia altro che accettare uHa mode, or»)(li predomi– nante. MC& no1t è co,l: il Premio d1 nC1rrat11x1, cho e La P~m Letttrr1ri11 • oggi b<o1d1ecc, intendo ra11pr~cntC1re qualco.,a di nuovo e di importante; vuole non gid aUi- 11eorsi co" 01' altri, '1)(1 auttre u"" 1100 fuM:ione itt11011ti– tt,ibile, IICNW per quc.,to pre3umere d1 riformare il mondo. Percib esso i) de,tinato a scrittori che 110nabbiano t1U1i pubblicato nullo; ad opffe che 11igniJkhi110 qwllc0&a, in modo prec1ao. Si tmol prcmiC&recioi) un roman:o. o una raccolto di raccoKti: I due generi letterari più dl/– /1Ml. oncoro, ed I pii, adatti Od c•pr1mffe i 11cntimenH della aociett\ inoder,rn. Mo •i det·e trattore d1 rot11C1n:i o racconti che afono aorrctti d un'impakatllr(I morale, ~ c:':ii3~ 1 ::.1uJ1:!': 1 ft~':r~n~~r;ic~~~,:•r~/ d ~r :~~::t~;: dcn,i, non 1tC1nchi, 111) 11otMC'Jti, ,i'f ci11ici, nil chi1u1 in at'i .,,cui a rimasticare ìm.pouibdi ideolo9ic e te11den:e. Vorremmo, 11c aard 11ou1b1le,che dalle'cpcre prcmiat6 !!,:1:t::::d•: ~e;;:: ':c~:C,i:!'if~J:!a~·u~!!r~~::~~: ::J~'; che tali opere a'ir1acri.s11cro,o, meglio ancom crca1111ero 11110 correttte uit(llc. 81,criamo d1 11011 cllicdcr troppo· ;:~to 00 c~ ~=~i(~~gci::ti~r::..:1::~~~ 1 l: 10 a111:~c;~ri:;~zi~o~ ;:~e~~'';J:.':g,/:?/;'t,s ;;;: ;;~:~ 1 J'J,• 0 .~t~i':t';i 0 c~ 1 ~~~;:t1 la g1Mria e dei 1)(1rtoo1pmtti al concorso. Agoilmgiamo che di t1dti j lcu:ori concorrc11ti .!f?rd p1cbbliCfttoa1dlo e Pie– ro> un breve giudl:io cntìco: tuia cor111ola:ione, Od in– sieme lo garo11zia. per i co11corrc11tiafortu11ati che ~ loro lauoro è stato eaamltlato e oonlkuo con -curo. NOR~IE PEH IL CONCOHSO I ~ e La Fiera Letter11.rla• bandisce per l'anno 1954 un concorso nazionale di narrath•a, Intitolato Premio Pi6ris Lettffaria cosl dotato: J) Premio : L. 500.000; 2) Premio: L 200.000; 3) Premio: L. J00.000. U • Il concorso è aperto a tutti sli scrittori llallanl cht non abbiano mal pubblicato opere di narrativa In \'0lume. me~!;, "un 1 o ~O~fgr:~~!n;~t~a::icorees:t~!~Onst~~arata• IV • Le opere debbono essere ln\'lale entro e non r1tl!a ur.!!1:f~1': > 1~54V1~n 1;lccgfi[~ ga_ui~~-ue. a e La Per I plichi spediti farà fede Il timbro postale. V - 1 m1tnoscrlttl non debbono essere firmati, ma contrassegnali da un mollo o pseudonimo, che Il con– corrente ripeterà su una busta siglata contenente le sue xeneralltà. l'Indirizzo. e una dlchl1trazlone ftrm11.ta . con la quale ea:ll afferma e11pllcltamente di non aver mayyu_b~~c1~! 0 ~~f~o 1 :u~il~~elassa di lettura. VII • La Ciurla è composti!. da cinque scrittori di chiara lama, I cui nomi saranno resi noti al momento del~i/te_m:a~~en:·, sono Indivisibili, e potranno anche non essere as.<1egnatlqualora la Giuria, a suo IMlndaca• blle1t~d~op~~a~~eit~~e d~i~l~cl1~~i~a,.~~~i 1 ~~ 1 :o Il mese di ottobre, secondo le m~lllltà che sarflnno tem• pcstl\•amente rese note su e~ Fiera Letteraria•· X - A mano a m1tno che le 011ere partecipanti sa.. ranno lell" e non ritenute da premiare, I relativi gludlzl della Commissione giudicatrice saranno pubblicati 1Jn. ~~~~:?:-!~!!, ~n c ~'a" 8 ~~~~l~ ~iirfg~~ c~s:ucd 0 l!t}1::,: Letteraria • aprirà nel mese di settembre. Xl • A concorso chiuso le oçere potranno essere rl- ~~=~~ri~ej~ :fo~~~e de e La !era Letteraria• - Via S0110 '" corso tratlathic 11eraNlcurare la pa,bblica– :foNe delPopern cl1e avrll avuto Il primo premio ftd, C\le11tual111ente<1nchedt'l/6 altra opere} da parte di uno dei mla/iori editori italiani.

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