Fiera Letteraria - Anno IX - n. 13 - 28 marzo 1954

Domenica 28 marzo 195-1 LA FIER·A LETTERARIA Pag. 5 LA SUA CI1TA' NON E' AFFATTO UN PRETES10 .... JL TIMBRO DfLL'EVOCAZIO;l;E :,.. Lamemoria diFirenze ':k Le parole divengono astratte, pause di arresto della memoria effettiva e poetica di quelle ca,e di RANIERI SCHIPP.ISl Risultati di una scrittura lirica * di OLGA LOMBARDI Fi'1 dal primi e1pcrlmcnti de e Il tappeto verde• l5 memoria di Pratol111i m1u,1·11 t11lr1 ricerca di r,uel neuo di nf/tJUI che l~!'}(I "' l(nl(I\ I frnmme'1tl 6 lt 1'1tepnl '" atoria interiore. LA r1Cerr11 I! diretta a rteo,tnore "" mondo di at'1MU-ion1 mi,u,.:l,:,,.• rho forinaro"o un tempo, uA'l"lll. 1,1 1,mn11 co.,,cien:,, roohetW:-nfuori dnl frzvol<Mo dell'1nfa,u,11. Dro pr1m1 toni i,1 ,ordinq, dfl!'Jli (J("cordi qi,\ Cf')ll rh,ari nei primi racconti de e Il tapp6to 1.:erd• • ~"az~~~t'~ ,i"~":;wal:,~•1:~u}!eil:r:::,''J,i ~ 0 J'ia"d~~J;: na.1.:1n1 • cho maJ1t1ene p1u 1treth , contato co, dati rrr,/latic, che ,oli accendono l'Qn la loro ::e1reta car1c1J d'(ll/etti lo fm1W.aifl deUo arriUore. G1u,ito o e Lfl ami• che• Pmtolrn1 iJ !li(j; In omdo di cvocure I 1ci1t1mcntl tocc<rndono 01,vcnu le /mth rC<1hat1chc: le ,,u,,li ten• qp1to, un'lmvortanz11 Jondrunottale In una rico,truzlone ,l 1111.1 J>OUrbllercal11tlca d1 _un tcmPo viL'0 ,olo neUa memQrlQ; che non t l'inicrmone di uNa fai;Offl di quel tempo, Pratolil'l1 ~ UNO fCT1Uore ,.,nza farnle: ll ,uo mito iJ de11tro la 1toria, t 1a cose1enia d1 u,w reolt<t che/c~c~i;::,:!~~e ,r,e;u~e~~~t'o ai allar!}fl dall1,1, /ami• film al_ Quartiere. d tono dell'et-ocru,one non l P""' qtt'· ato 11;1i rcullat1co_.non perdi' 1I t1mbrp alhu1vo che !}li viene dnllu mcduu1on, dcllr, memoria. La aua iapira• ::lo11t1 hr1 aem1ire radici nl'llo me-mono, anche don, la mtrnarn.:11 di cl/~ionc ro11/cr1ace olla acr1Ht1m l'a3Ciut• ta fermuw d'un realiatiro diatacco. E ,e le e Cron11Cha di pot;Pri amllHti > r,11,c,rrutno a_ uemplare t1uclla M• cerctJ di u11'orchcatraz1onc i,1it ricco e 1ntonatn • pur tero che ne e Il r,unrtiere • prima, e poi i11 e CrOftOCO ft1miliar e l' nll_ua1ixicmo:,one dellp memona ralf1f)ura in 1'"(1 tra.cn: :ionc nrru,, " lir,co nbbandono quel t.-m• vo dea. so rhr nelle e Cronc,che di po,:eri am,11'1h > ha tro 1•,,r,, u n e~ ri11entilo ri4r1llo. Una rico,t~.:iono minu:i0Stl e concluaiur1 nel scn,o di lranehe di atona di u11 111111rtiere Pratoluti realizza in e Cronllrlte d1 pot,cri omm1t1•· .11,fa anche quella che ~I~':: J1{~',~~(l1tt7"':!:o I~~ .•~gr~.t:~i t ,~',1i~°a11, r:ì~ r~~i~:g j~ ~!~ r:b~rr:,•:~-,~~~:,::: !;~c!~~td":f~i;:~ perduto fatto n.on ta11_1n ~11lla e prOOOb1hM,, d1 atati dcl111coac1cn:q e d 1 11tw1:1on1interiori. ,,uanto auUa e: coata11tc • di Juoghl e atm11on1. d_ll:(lnuti presente. Se ,I t1r11eco11to del tono d1 Pratolrn1 moi wpralfatto dal• l'emo.:iom!' del rwordo e ma1 1mprezio111to dal 9uato della rico,tru.:io11c, e se 11· con1idcrnno come d1daacal1• o commP11to <111elle t><Juae it11rret1lotc al raccol'lto, ai ri• co11,,1'C'er1l la proocn.c,iz11 del 1110 mod1do e111rcHfro da La novi.tà dell'iJpiraziotte delk, scrittore è di non ricalcare i vecchi motivi del ro– ma nzo psic oklgico, ma di fondarsi sempre più attentamente sui fatti e wlle situazioni ?;~~~,;~::~~ /::'ci~!a~~c:~1~1:,./;~a:;~"ea q~!a~:':e~:f~~!"~!! cenione Pratolini fncctfl o in/Icaaio11i e coloriture popo. forc,che <' come an.:1 il 3110 1hle. sempre vico di caldi ae:111i umm,i. a1>1K1ifl qui bruciato daU'an,ia di un'aa.,o. Iut<1 ob/cttivih"t. • tr~~:1~~ 0 11:~v:i~!~\~ni d~: cl l I G ~ A Z I O l:> EL O G U ~~8. 1 ai,ei:e 1 ri::• cr::re'a.c~:Xi nlrsl come ricerca del perso- ca&!più evidenti ed eccentrici la ::r!':f"~~~,.3elz~:::::.~ 1 11!:/'~o!"a 0 :c::r:aiiu: 1 ~ 0 :.~ acre aorrettfl_ det 1rn'intc11sihi tutta lirica. di lcg9era 111 1>oto1te co11111rcn:a: e Cronflc« fan11lwre >, Qutato eh• nagglo, In un certo senso In- Oinl narraUva è mlAura di mo dd person11ggldi una 1to• darletA e d.J umori, di Hf)Orl Ecco dunque che la crona- rattl, Il protngonlatn è glll dato rlcchcUI\, di \'ltalltA e di po- ria. del vicolo, trasudata quul dal• ca, come meu.o 11tlllAtlco,si nella sun opera. Precisamente polRritA. Questa 1'11plrtu.lonedi ver• le pareti delle case. dalla CO· nvela la più adatta n tradur– ne! senro che una 1100letA pnr- La no.stra nntTatlva proprio ga, In gran parte e In una muntuu.a di lavoro e d.1 dc• re fedelmente gli Mpettl mol– tlcolnre - In società fiorentina In questo non sJ ern m&l lm- stona del personaggi della no- stlno tepllcl della vita di una SO· e di essn quella che \·lve e pegnatn. s'era distratta In al- stra nnrrtttlvn credo che si fi. So questa solidarietà non cletà che, lnolt:rc, per contln· articola In gun cslst~ru-A nel tro e nnehe quando aveva nlrà per dare l suol come I rni,;glunge li suo termine più geru,e oggettlve. non M·eva quartieri popolari - è CO· ambito al rom1m?.o. ne 1we- primi e Iphi autentlc1, obblettwo, se cioè non si ao• neppure le pos&Jbilllàdi esprl– stantementc nl centro di ogni vn fntto o un geneN" fnntMtl• Blsognen\ mn.t:arl rinunciare s1ruwa. non di aUetto soltanto mere orgnnJcamente fntti e a– vlcendn. ~In che l'nmb!lo ri· oo. fon:;e formnllstlcamclHe al Mnw.onl. I cui personaggi e di pnrteclpn?.lonc. ma nnchc ~ 1~';1~i-;n~litt':n":;:;!~°;~ flb~!Jf~~c'~.~:fe'~k'c 0 /lrC,:f~w:r acbbi~!~f~o 6 • VJ'l ,~e:r:!: B1011oteca. Gino t:S1anco preievolc. o un modo di rivi– vere li passato, dalresperrcn– za del qunle nascevano però. p!utto.sto rassegnAzione e pe.• z!en?.n che de3lderlo e lmpe• gno di novità. La CI\U&a è OVvlAmente di natura comple&sa e Anzitutto politlca. Perchè la socletà Italiana, prlmn della compiuta unità. umiliata spesso economica– mente., sempre ldeologlcamen– te, dlstn\&SC Il suo Interesse dall'uomo e cercò nel p11csai• glo la dh•erslone. quella Pre· tesn autorn:,mla dell'arte e del. rnrtlSla. moneta falsa con la quale una classe prlvllcglata e ~~~c:i~~ ra""J:~n:~ ~; nrte e a una culturtl renll. ti distacco dalla cultura po– polnre pri,·ò ln narTfttlvo della po•slbllltA di prenderne In pre– i;llto gli eroi e nello 8tes.so tempo, ln privò di un pubbll· co che. per suo conto continuò n preferire In narrativa Iran• ccsc o ruun, quando non era, com'era di ratto, anRlfflbetA nelln strngrnnde ffll\lUtloram.a o preoccupato d·auro. E. sintomatico Il 11\tto che la borghesia nazionale non Iro,·ò Il 11110 cantore... Le 8Ut. ge&tnfurono, è ,·ero, tutt'ftltro che epiche. ma le Infinite trl\• verste, le rapide operazioni bnncarle. le Imprese coloniali tallite. mlschlnndo lflcrlme e a:~!~iA~~t>;;~en~n dr;~~ conto ... Im·cce l°MSCnZa di una nar• rAth•a popolare.. che pole\'R nnche essere popolare In sen– so non specifico. non appar– tenere o'oè organlcamcnle a quello che ph'i comunemente chlainll\mo popolo. contribui a lnaclAre.la lln(l'uP.nnzlonale P.I suo destino: che erA Q:Utllodi e,•oh-e111I lentamente.. non del tutto i.Ila pari con revoluzlone ~nom.lcA e. .sociale della nA• :r.lone. Del resto, solo d11llarev!slo. n• e dallo !tudlo attento, oltre che del dialetti, della lln~ua italhrna parlali\ da J>OpolA?.Jon1 1rndlzlonalmen:e non 11bltuflle 11esprimersi In ltallnno. è ve– nuta nn~ndo quf'IIR plu ,·a– rlA e str'nJi:ata slnlMSI. prelu– dln " un11llns:ua plll comunl– c11b\le.. di cui si .o:.en·f" Il\ nAr• ra• lvi\ cnn1rmpor11nt'A. Spc•~ Quc,tl contributi \'en ncrn d1tl'e rei:'onl Phi tceen tr·lrhf"ed ln mancanzn di unn SOC'ctl\ 111\?'onnlc Orl?lltllCI\• mente nrtlcolnta. furono le ptil antiche roelcti\, nncorn primi• tlve cconomlc11mente ,. M>CIRl– rr,ente. n eo.;tltulre tonte di l!1pl1111Jont. Quelle. lld t',Cmplo nelle qi.:all il mut:u~i.-nto tm– proV\'IIIOdel mercati o uno 1ro~tArrento del prcnl o una loro produz'onc n nl mla:Hrirn• mrnfo del 1n1.tnel. prod.u!l't l'CIPJ:Ure n r~eò ran'de fnrfu'le t('mnre provr,cerorto 11hi>ndA· mt'nt• e contr,iill econo"llcl, oggettlvJ. o privati, nell'lntl• ~;;,or;:~~~J:i r'cf~~f:~1.' ~~1:.~~~:0 ~ ~l~~~l~::i: ~[~o :~~f!r1~.a~;::i~1;: ~;,~~-e 3 lut\';1i~~~trih;hricc<';! ~~~ng~ ~ell~ro~~~ ~g~~ disorganicamente e ln dtrezio. di proposte e di speranze. ma vitft; che è autonomia e auto• ni diverse e simultanee. si chiarirà nmgglormente quel· determlnnzione. In una parola, Ciò che dunque Import.a SO· ln che è la doppln partenza ae la pietà ,i arresta all'wna• pratutto notare. di questa ero• della nftrrntlvft Jtallnna nazlo- nltnrismo. e non diviene altro. naca è l'impea no e la riuscila nale, la partenza della nostra conoscenut. per eMCre cspllcl- Infatti. tutta o qua.al, la narra. letteratura è dall'lnd!Uerenza u. e quindi strumento. costi• tlva dell'ultimo dopo euerra ai o dalla solfdarletA.. tul3Ce un limite e anz'chè Ja è orientata veno la cronaca. Per lutc.ndeNil: o la ,,1a del- fonn e la garanzia del ro- sia pure lntetlR diversamente. Jn •pagina•· del compromes• mnnzo, ne diventa la debo· nel seru;o. cic>e.del contenuti ml111rr,di ,rn l1ttinto di 1>0eta che .toccando una m.t1tcria V~'<I e 1,1m!Je.ute di. memorie r_col1aticl1e ne trae I aen!i ~jì' 11 ~~f~ 1 ,f•~/~~/JI di 1dlu.11011i nlfett1i·e, c1atl 11 toKo Pardi> dove quC'.$tn _lnUn•itll lirico t, ,c_pralfa,tta da prec11tl 111te11t1 mort1h•tic1 e tdl'et•oea:io11e•1Ki·enz1onesi 10,titui~e 11na 1torifl dC'l ro,turnc, in e U11 eroe del 110-– atro tempo>, tutta Ja capacitù dmmmotiNI della acrit• tura non bn3t,i a ao1t1tuire q11rllo che t t·cnufo a mfln• care di co11crete.i.::alirica i, di veriffì dpttata dallfl me• ;;i;t~n'[~,l''i;;~rj:~~oq~i~ divccrt~~~~~t~ c;r?s:.~,~~: diann > cot1AerLY1, in tono tanto minore r1apetto tll cQua:r. tlrre• o alle due e Cron,1rltc •• ma con egu<llt' M'flUo di colori e fermezza di contor11i. il 3(1poro,o Jcrmrnto e U ICflreto timbro lirico che sono il &t'9no appo.,to dalla memoria all'i111.-e11zionc d1 questo acrittort'. Allorfl il timbro della acrittura ritrorn la ,ua modula.iiona lirica, quella chr riempie di t:•ritd poetica la nuda croMca dei vm:cri rimanti. o che q11i. nel1(1 cro1tflCO di un povero ~ndnlo di st1b1«rbio. sollc1:t1 l'arguzia a fresco riao, a llbert1ta felicitil. di narrare. OLGA LOMBARDI :~a (tia~~~1.1~;:/ J;°'~•· ;~: Je1,7Jlpiù pericolosa. :~P~':· n~~ s~~tae e~~~ ~~~ur:h; ~~el~urr;~i:ve 1~1~! ,e!~~topc~~:ètou~aa tf~~~r~ i:fo.W:1 ~f!~Ut~ 8è "~1~~~~ I'--------------------' ~~1g;:,::,atzil;-1o~t;;~w:.:ni~oeC ~~~arr~af1~~!~~~~· :anÀn~Af~ g~:::~:~1 ~ro;~l~tf~~; =•~;~~~;Ji: :z~: :.::~€~Jr:~ f~~"~~~~.!(?.?~b:~i ta:r.lone di una realtA MMI 11ltu1n:lone. per • cnmblP.re Il piuttosto una scusa. e ~bra meno pnclfic& di quella uffl, mondo•· com'è stato detto. tlnmo. o un termlne di para– olale, drammRtlcl\ e i;ptsso tra- Prntollnl assume Il suo lm- gone. dJ rivalsa. Certo è però, g1ca, legata alla cultura più pegno di scrittore come un la- che le minacce alll\ grnnde )et. e/iperta e In fondo pessimi• voro. pnr! ad ogni Rltro nella te.raturn real11tA non vengono gt.lca. di unn classe colla non sua intrinseca moralltA e An• da quC!t1 ril;entlmentl. Conta ancora mod.cmamente borghe. che In questo chiarisce li e&• ben allro e. anzitutto, Il ri• alttBlA. ratiere nuo,·o della 11ua13pl• sullato: quello che poslth·a- Narrat.lva quest"ultlma. che milonc. che non è ormai più, mente è mancato al più. sola tradwse o tentò di tra• prevalentemente llrtcn. sogget. 11 fa..~ino della grande nar. durre In termini leggibill. la th•a, ma sempre pl{1 at~ntA• ratlva dell'SOOern oonsiaUto ~~ u~i~ 8 fe~1!'meri~J~~r;, }1!~~ t:;~~ta1f'1 :nt[!l~~ ddl 1~~e d~~leqf~tt;~f!:1 Ii'~~~ ancora ot!'.IJI, di una unità na. gran pnrtr dellli nk1rallvt1 lta- 30nagglo dlventt\vl\ neceMario, zionale Ancora imperfetla. Unna precedente che. quando non soltanto nel roinftnw, ma Pratolini muove appunto In pure vantnvn dl essersi 11pro- nellft pro&pcttlva stessa più clm11.a quesLn tradizione. me. vlnclall:rznta. non faceva che ,,11,.,tnche li romo.n1,0 norlva dloere In fondo, eccello Ver- rlcRlcnrc I vecchi motivi del al lettore. Slcohè dopo l'ultl– ga. La sua. partenza è dalla rom1mr.o psicologico. m11pnglnn continuava unn su:; solidarietà, un punto di vista Ora sl tratta appunto di ,·e- vita Indipendente. l!bera di democratico. se non ancora dere se e con quali me tti. farsi da ,e s~. cosl com'tra classlsLA.dellA 1toria. Pratolini ha tenuto re.de 111 apparso libero e Autonomo net Il fl\tto che Il 3uo obblet· ftuol lmpe.S{ll.l e Il.i suol prop o• COMIO delle pagine, qua]unque ~:~•~ 8 !~ 1:P~':'t~~o l:i:~ft =: 11IU.An%.lt.utto è dP. notAre In ~~~n~l 1 :~!~~- toccatogli " :onc:i:~~~:c R~t.1:1~~ 1 !~ Jr"::: ~'ll~nn°:ntèng~ :~·~e~rr~:,j 00:e~ 1.R~~ò aflri>v~u ,:-~:~~c o:;~~;: reru,e. confermR ln tes.l. An• nel Minsonon banalf' dclln PR· renza di oondlrlonl 0(Ul'Cttlva• zltutto vi è un lt1tAme e una roln. a un mo nd0 th e è • t11· mente favorevoli. fu cd è &n· Anl\1()1(11\ f"COnomlca tra la pi• to chiamato n rnitlonc. dedl U• cora f"~tN'mAmf"nledifficile da cola bonrhe,11\ P.rrlcchltn o ro. mlii e del d~eredaU. Se lft noi. Rf'SlA l'lmolcao e la pRr• vlnatn delle IIOCletA contadine r,1.glonf"di questa Attcnz!Onf' z.lal.- rJuii;clfadi Alcuni. oochl. e quelln IIOClelàdl l\rllldMI ,~"e soltimto di nMUU al- e di Pratolini '"' I nrtml. TI sopravvive.m:a del passato In lettlva. scntlmenta!c, l'opera 11110 l"UO\'0mmRD'l'o che è Rn• un paese ormai lndustrlallz.. di Pni,tollnf non I\Vrebbe lncl• che Il "'ù 11tteso-· • tJnR stl)- ~t~0 ~n~rt1\~~ 1t1o 1~efi~,~u'"~~ :i1R 00 ::1!,;~"~tu~~';:u~o.' ~r",.~!~!~Ar~" :"; 1 ~t7ib:~~~: ,•a oNanlzznzlone economlen. nebhe npcrto ima strad& Alla .,,..n,o di .un lmr,erno che Pra– Raooort.1 nuovi non meno s"'n. no.'\tra narrativa. tollnl ha Jrfl\ In gr11n !)Afte sibili In Firenze e. dJ cui anz.l E nprlre una stmda In que- mantenut~. rtsolamt'nfn del quflrUere. In sto 5eru;o, vuol dire soprMut- IGNAZIO OflLOGU \ 1 fl.a appnruta e l'IO!ldnledo 10,offrire più che un modello. bortro comunale. ancora che vi un mezzo di !nterpreta?.Jone e 111 conduce. dà la misura più d.1 espressione. Quanto 11ll'tn– esatta. 1erpretazlone lo credo che Il VASCOMAGLIABLU Enlro certi limiti, se Prnto• punto di \'i.sta dJ Pratollnl 1l11 11ru ha ratto della cron11c11.troppo &Ingoiare.per pot-e.res• per Il ruomt.nto. 11&uomcv.o Fere. cosi com·è. generalizzato di nP.rTAzl0nee di comunlcP.· SI tratta di un punto di Yl· zlone ptù etncace ed espressi· 818 11 bbnstam.n generico. au- vo. lo l\7.Z8rderel I\ dire che che se non superficiale. che 111 Pratolini. una maillL Non be ba.,tato questo. JMr prendere gue. non tanto facilmente dJ. c'è In lui questa &e1ulblllti\ lingua Slessa denunclA quan• WlA magllP. 11uurra. oome lA la nu!dagltetta del più glotane mentlc4. Magari, fa Il «.suppor. antica dellA contrnda e del do. anzichè precl-81\r~Irht,iro- arwrebbe 10gnata dA r11.gAU.O. ~ncorre~te.. Correr e tr emfla e ter • df qualch.t atleta. Ceccl'tf, quartiere. pe_rVIAdell11quale samente. risulta. non solfAnto qul\ndo f&ct.\·11, AlletlcA a VIA cinqucnula metri . !t.nw crolla- camp!ont. Ual!ono dei gallo, e egli se.,na confini trl\ un bonto v11rla mA lneiuale e coruer• Cella ChlttiA - QUl \rtle1e SM re Per un ragano di qutndlcf ,x,f campione d'Eur0pa, era dd e un'altro. confini fasclno.,1, \'I\ nellA suA Slnta.'81, le ca- J-'redlAno- o quando t.TA « ml. anni ,:ra una bf!lla lmpre-la. Il ,uo .fteuo qua_rtiere, a Scm Fre– per quanto r 1v:uard" Plrcnte, deme. rltmtchc dell'ermetismo Grobo,. dellA P'iore. ntmA, halt colmo fu al Giro di Proto, ,et• dfano. Andò in Am'"rtca. oonw: ta,·olo:sl e ricchi di quella suq- Il \'OCAbolarlo l\llll3h'o della dtatro o mezto destro nella temila e c.nqueccnto meirl di tanti altri, sulla r,a ~lla g/o. gestione che ancora conqut.stl\ poe,111 In prosa, evocativo 5qundra del microbi v.ola-gl. tfngua di fuçrL li concorrenle ria. picchiò la tuta a terra. nelle Cronache del VlllanJ e p!uttoslo che precisato nel rl• itllntl. Pratolini rest11a f colori de/Id una ccmnw...--tone cerebrale e fu d'altrui. rerlntentl accf\nto II pa~ine di Non unn mngllR I\ZZUrrn.mn Jiwrntus di Via della Chle,a, e Jt 1uo ultuno Incontro. lfn altro ne~~~rcJ~ t ~r~f~ti':~~nt~i pr~~~ona;;:~~c~ s!e:~~:.~t:~c~~nm~!l~~;P~à~.~~~o ~rf~:~e ~~a~:,! ti;:ftt~~aF~ ~':a g~~:~ t1/~~d:ell1~a~u:o1f1~01 :~~~ ~Ì pacs11.gg :lo. le strade cioè. gli e qualche volt.a e!tetlUJ\nt .. t' che l\mn rincantucciarsi al suo eroica per tutti. ma spe.clalmen- Santa Croce. pugilatore ch'ebbe fu6te elft 1 \:,~r: d~a~~:TT 1ec~: ~:~ :i' :rt~ri:~c:11. ~wr: ~.~~~ :1\~i~,~~ qt~fl u~I 5;e~: 'tln~u~ 0 :::n;:r!e~~I. j,;'':!i ~f1,a'~fu~~ 1 C:n~u;::e'et~; ,·h·e dietro I muri e nelle ca.se non b!v,snfgaurlbi.ilr~ n 11 )1 oonaggt, farteli \'lvi rnst,rcllan- Llppl e Badfall. che• tlrat·1:1no» fu g11utiziato dai partigiani nel degli t1bltantl di VIIIdel Cor• rstctlllmo Intellettualistico IO! do la memor a de.Ipropr.o tem- /ortt. e _toltanto otto am1 ati. 1945. no tnn,nlpo•,•u· m erl'•"°e"'. 1nll (uonn•doo.dpgllu'. ~P.g~nclabl~~~jl':.':a1:uri. \'~r~ ~~~~~'O P:::ofi:ri 1 c:: p~::i:!~ alr~• ::;:r:,t~t:art:ia::r~l':it": E Il pcr50nR~;jit"!O. l'Interprete. bb d t I I lt d lf t i : ~'.~ft~O•s~~~r~:rr:::c~~~~~ rr1~1:ntent.~el~~~A!'~l~noei~: :nu~f°dl :r,~c~C~! 0 Qu!1::!o a ro ~ ag ~t~a~ :er~~~:-nt~a:i'~auti~ :ogo;r~: ti nel LcmPo. !ori1e iroppo nel tino li quale per cerll voca• ha 505pellato che portl\SSe li Qunlehe l'CriLtore dice che parrtta scrlt~t:a fl rtJOCOndo ~~~cie.~:~i~ che Il roman1.o ~:~~:1~-~!e~,:~rsaNo;~l~~~tt~r~~ ?~":!',~:ie~ ~[ri'1~~c ~slp:~1~!~~ ~~c~id~.et;:~:~~n cii~~le~A~~ ieu~:~,:ni;:e,~!a I~ pruo~n;~: Pratolini si è me.'ISO dunque •~~U ~~?~~ 1 °c, }, ':i~~~~ 1 t ~n~n =ÌI~." c1:\· ~a~~~:1; ~1:i ~f ~!!~t~i1t 0 J!1 d!!l~e:,u~~ jf~!s1!'W Ì:~~o:!u:g~ai/~:r:f. t~ll~~ r:::. ed lQ~:~~~f:A g: ~ 1 0 O di 11nsugJ:erlmento. ~~l:n~r ~~lt~co~i~~~ ~ :f:e.:~~•Ì·~ eu~ t:=:n°!~~ ~ ~, ~ d~:)!~ ~!:t~nt :rn:a~:~iN!~~ cercn del pe.r &Onai:glo.In un Fratollnl dunque. &\'rt'bbert- campione. r pen"O a tutte le 1'all10. Irrobustisce lo spinto que co,I, qua.ri per ca.so. il Pra. senso che ,•a tuttttv1a ch la- colleJ::ntola l!U& espe.rlenro al- ~ue no&IRl 81e sporu ,,,.. non tut- sfO(l:ltAndoMonthcrhmt. tol:nl gi ornoltlt a Jporti ro, sul rito. I& trnd.17:loncdel p~rlare rl- te COtlilW 'late.ne dlgerite. ne Prntollnl. ,•lcc\·crrn. tu prima stttlmanate • lt Nu01.'0G!orna- E n &en!.0del chlarime1110 rcl't'oto de.i fiorenlIn!· lo ere- tutte dh1rn tterr111 e. sportl\'0 che scr,tlorc. A,•e,·a le del Luncdl ». ç>u,:1toglorna- é que.'!L0:che è vero che rtspl, do che ln certn m'sura pro • • • nncorn I culzonl corti. e gli\ lista pO,$,W poi sulle colonnt del rfltlone di 1-rnlolnl è privai.I\. prio quc>!lO si sia vc.rlflctl.to . J.a magfla b 1u i'appresenta la pnrteclpnvo. oomc cnlclatore, nl • &rfrfdo &p0rlfro». /l rmand cri procede dR!la memorlR. slnorfl. Il tenrnth·o di Int rodurre nel ultima delle .sue ,quadre, quel• enmplonnto del e liberi•· O OCA·e Tl/oneid.e •- Poi fu pre.so dal e da una certn e non &e:npre c 1 rcolo pili VAStodella llnguR lo d'!llo scrittore. \'I\ nel O. S Vlttor I\ di F!rtn• • Nuorn Corrtert ». co me .sp alla mode.rata lntroflesstone. mA è nnzlonnlt., ciò che c'è di vitate Prima arera /atto un po· di 1e Qu11kuno si acoorsc dl lul. dtl tltolorr Muto Innocenti . Da altrettonto \·ero che egli ten• nel dialetti e nel \'emacoll. pa/ 1one, del nu!UO/ondo. ed an- e lo ge,te.z:on,rono per IR SQUA· c,011!.fta minuto t prtcl.ro a re de a dlbcranl da questi dati non t> nuovo nella nostra n:.r che la bo:re. dra del •microbi• della f'torcn- ètlla battuta t' d el buonu: nore, di prh•atA A\ltob'ogra.fiae. nel- ra\h•ft E quando 10 tdcir-w non Come pugllafort, era finito tlnA A,·e,·a quattordJcl anni. da umcrtsta dt'/ 1 a tf/o«ria 4 IP.costruzione corale. anche se ha riJ:UArdato Il leulco di- &ublto al tappeto. e non cl at·e- MA un po' di ne,·e. ln Plar.za corriapondcnta dal Giro d'Italia. non Rmpre. lnte.rllmf'ntc con• rettamcnt.c. t stAto Il perioda- 1 a proi ato plu l.apfnf, Il cam- fAnta Croce gli stronco IAc11r- di un quotfdfano. elusa. :1.Ipo!to dell'Io. P.ato- re, In cndenzu ·e Il pntho,; di pione dei dfl-!trantl, gli aa.sutO r!t-rR. Clldde e ~, spnro una SI fard un giorno la c,ftfca, llnl rost1lu111cc un In di 'fruppo, un dlnlctto, ciò che nhi d·unn la c/a.s&fca botta gunba Addio microbi dallA si dOt'Td fare, alle pagine ;rpor. ehe è r,ol n quortlt"re. Qualcos:i. hR tentatn di Introdurre e di Ma come m~uo/bndf.sta, andO S'.fOPP"viola! Per Va.scoera ti- tlL•e di Pratolini. So!o allora /4 dunque o come una pnsona• rendere sens!b!le. Lo fecero meglio. SI tratta1•a di non &C!:.p. nlt11 lnttra linea della .,ua p'"r.sono– lltà. collettiva, lntrlu d.i &Oli- per la Sicilia vcr,a e Plran• pfare prima d.ell'arrlt,'O. Sareb. Ma chi ha lo sport nel ,an• litd di scrittore ,ard compo.st4,

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