Fiera Letteraria - Anno IX - n. 8 - 21 febbraio 1954
Pag. 4 COMMEDTB TRADOTTE DAL PAT'ANO * Amara pietà del Ruzzante Col suo linguaggio disincantato, questo antico ttu.tore drammatico tocca il ver– fic~ di una primitiva e classica tragedia * rii RENATO BERTAC<:HINI LA } 1 E R A L l. ·, TE R A R J A RICORDO DJI: ALFREDO BARTOLJI: * Domenica 21 febbraio 1954 RASSEGNA Dl FILOSOFIA A CURA DI LUIGI QUATTRUCCHI * ERNST CASSIRER storico del pensiero moderno fco11linua du. Vfl!'J. 1J &atono I giorni con ~ o girovagando per It ndll di montagna del Canton T1c1no. un pomer1n10 m dlMC: e Ci ho ripensato Lunghl&s.1ma proprio no. n~ ml pare opportuna. Una lunga ln t.roduzione, quarant" pagine bastttanno •· Una sctuma.na più tardi ne rlpar- !::i°:a ~~ ria~~er~u~r~~~~t~ i:gro· :,';:io.~: estate ,'Ot.se C06I alla fine. Quando in autunno lo rtae– compagnai a MJla.no a,·eva scritto nppena mczzn paat• nella. E con quella come prcCat.Jone li libro usci. Una voee latina s'è _spenta e ItallanJ e Forestieri•· una raccolUt. di articoli. pro– fili di scrittori, ritratti di p~t. scritti In una p~ to– scana limpida ed ammlrexo!e fu poco tempo doPO Il i;uo terzo ed ult imo libro. Da allora, cl~ più di ,•ent'1mnl fa. continuò n promette.re. a !nr progetti, a scrivere anche. qualche articolo ogn i tanto e mngarl un po' per conio suo. M11. un libro non lo diede più Bile stampe Da Ml• lano passò a Roma. Anch'eRII, come tanti di· noi, tu at• trl\lto dal cinematografo ed a que11todedicò se nnn le migliori energie almeno molto del auo tempo. Fu au que– ato terreno che s'incontrò con Vlt.torlo de SlcA che per lui al mostrò in ogni clrooauuu-.a un amico lncompan– blle. Adolfo stesso me lo dlase a più riprese e. non ebbe pace finchè non vide nASCeredopo Incontri da lui pro– vocati una spontanea, e credo reciproca, slmpall11,. Capitando do. Berlino. da Londra, da Parigi per al• cune set.tlmane In Italia lo rivedevo rcR:ohmncntc, a Ml• lano dapprima. o Roma pol. Erano Incontri purtropJ')O brevi, ma sempre 11,ffettuosl,Intensi. E fra l'uno e l'altro te c on oucna n itida e la fcrmer.ta dello rego larm ente \'ll\ta Bib 1oteca Gino Bianco o l'altra non è mal venuto. Purtropoo per una ragiona lnveoe u-e anni or sono ho avuto 1ftgfola di vas.sare alcu ne setUmane con lui nel Veneto. a Trevi.IO. a Vme• t.la, ad Asolo. Era ospite di Gino ScAl'J)aa Tre,•lao. Nella calm a dimora di ,,1a Manln do,·e. spira ancora un ari'\ r~ ~ 1~ 1 !~f~ut 0 sa~i~.u~l~m~e. ~~~~ ~~~~ a\'eva coneeplto Il progetto di raccoglie.re In un gl'06M) volume delle sue Edb.Jonf di ~viso 1tam pato In mille copie il meglio di quanlo Adolfo Francl aveva dl.wmt• nato collaborando a quotldlanl. da • 11 Re.sto del Car• llno • alla •Stampa•· Magnifico progetto pe.r Il quale nuch'io m:inffestal subito una genulnA almpAtla pur Rn• za nascondere purtroppo un certo scetticismo dovuto Pd una lunga esperienza di. ,·edere re.alment.e pubblicato un volume del nostro Adolfo men;~~~~~ ~t!1c~~:~"~:r:~t! 1 ~!~~ :~s?i 1 ~:t:rf~i. le necessarie ricerche nelle collezioni del quotldlftlll e la copia degll articoli scelti ed approvati. Per festentare la pubblicazione avremo rlunlU I numero.,! amici di P'ran– cl a Roma nella prtma\'era dell'anno pros.,lmo In un grlln prMJ.O cul promisi solennemente d'Intervenire arrivando appc,.,ltamente da Farlgt. Una se.ria, attenta, contlnu& collaborazione dl Adolfo rlmnncva tutta\•la neces.MLriA, Noi\ liO se sht. per qutsta ragione. o per Il aopragcluni;ere della sua dolorosa malattia che il progetto è andato a monte ed 11 ,•olume non è uscito. Forse potrA uscire ora che J'Rlnlco caro è scompar50 come un omaggio, il mlgllore. alla sua me.moria. Forse potrà es.se.repubblicato anche, In parte almeno, quel dia• rio letterario. di cui a Trevi.Soml lesse parecchie pe1me. ~:ri!'~:~tomdtt~'u,a~l,:~~:d ~~•r 1 ~:a1~:'te~ l~e1f:. se.rvat.ione e la pureu.a de.Ilo stile non è certo lnle.rlore. Gli Inediti postumi di Fnmcl potrebbero rlmedlllre UH po' al torto ch'egli ha fatto a se. ,te.MOda più di ventl anni ln qua. Pe.rehè Adolfo Frnncl se. a\'e~ coltivato 1 doni innati, se a,·e.sse sorpassato certi freni di autocritica dapprima. di plgritia poi, delle circostanze lnnne. aa~bbe stato fra noi uno dei primi, uno de.I piu giustamente se– i\UU ed ammirati. come critico e come pr06ftto~. Lo serh·o con una profonda convinzione che non da– ta da I eri, non per un pietoso omaggio all'amico scom. par.so. Lo ntano. non ho potuto aecompagnllrlo all'ultlma di• mora. Parecchi amici rra I più cari si sannno trovati. t.cmO. nelle mie condlztonl. r ensando n lul ora con un& profonda. affett~ commozione raccolgo au.orno alla sua cara memoria gli amici di cui sempre ml parlò con una costa nza e d una slnce.rltÀ di sentimento pur te.mpe• rata nelle e.sp~ ssloW da una toscane. causttcltA. Al centro del quadro metterei Vittorio de Sica con a fianco da un lato Gino Scarpa, dall'altro Cesare Zav&t• t!nl. Alla loro destra. rappresentanti di Bftgutta, del prl• ml anni mllauesJ. .raolo Monelli e Riccardo Bacchelll un Po' più In là perchè più glOVIU\1 di Indro Montane.Ili: lo scapestrato Indro, di cui, pur con Affetto, deplorava le lcggere12.e letterarie, e Guido PJo,•ene. di cui ammlrfllo seguiva l'ascesa. Alla sinistra O. B. Angloletll che RII fu compagnlo alla prlmfl eFlerR Le.lterRrlft1, Enrico Ema• nuelll. l\llllCOdiscreto ma quanto mA.Iprez.1050e. Mario Bonlnntlnl. 11ulquale sape,,a. come noi Intimi sopplamo. di poter contare proprio nel momenti dlff'clll Il pensiero di tutll, vicini o lontl\n!, ne sono sicuro. ~Il ha. !atto scorta., lo ha aecompagna10 nel suo ultl,..o ~~•~:: ~~I =•~~ulrl~l;~~:im~{t~~e C:,~a 1;~1i:~~ cono6Cenza per 11 modo In cui ne ha allevt11,tole &Otfe– reau cd appianato le d.lfflcoltà, che non lo dlmenu. chere.mo. GIACOMO ANTONlNl
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