Fiera Letteraria - Anno IX - n. 1 - 3 gennaio 1954

Domenica 3 gc::nnaio 1954 LA FIERA LETTERARIA Pag. 3 Alcunepagine ineditedi Bernanos "Quando sarò morto, dite. ai dolci Regni della Terra che li amavo, più di quanto abbia mai osato dire ... ,, sn un Questa pailna ~ stata ~ritta ptr l'albun1 d'una ;:lovane brasiliana, o;:ii monaca b~– nedettina. ed l ,tata pubblicata per la pri– ma ,·olla da Andr~ Rounuux sul e l-'iga– ro > del 20 dicembre 1!.:15.!. Slgn.orin.a., cinque minuti fa mi chiedcuo che c!Ma avrei scritto sul voatro album, percht .sono pigro di natura. Poi, all'unprouvia o, h o p cnaato che ,I fatto di avere un album ero a.ma co.ta molto commovente, da bamb1n1. E tutte le ,dee dei bc11nb1nl ve,igono, come qu(!ata, prese 1n giro. perch~ il mondo non cap1açe nullo del– l'infan:w. Non dico eh.e il mondo odli l'i11/1rn.:ia, mo c&Sa lo secca, e d mondo tollera tutto, ma 110n che lo 11 secchi. lllao11rnm, le rag11-:te tendo110 ,l loro album ali" e peraone grondi a come i poveri tendon o la m alto. E generalmente l'uno e l'altro r1111angon o delu.si, perch~ 11ell'unh:er10 non e'~ mai atato nulla che alO a toto più deluao dei Pf'lt11leg1ah delle b1Mtltud1n1, o.s.sio I poveri e i bomtm,i. La maggior porte delle persone alle quali avete teao la ma110: cardmah, t€0logi, ,torici, ao9g1.1h, romon– .:ieri, vi l'Htrtno dato al ma,anno una jfrmo. Qui la firma cqun:crle tJI 1mldillo che .si dli. a, poveri. F"l'Ova· rc11tesi, se trioti/fl il rcgune totahtar1(), ttOtl uvra,111O più nea11che bi.soono di acrit:ere il loro 11omc, scrive– ronno l'c.ltanto if loro numero di matricolo, come i aoldat, e i for:ati. Ma t.•oi non at:ete tt.ao la morto aoltanto ai gra11di Unu·omo comePéguy * La sua ora verrà, ma non saranno certo i critici letterari o gli editori a dare il segnale di essa * Tc.tto inedito d'un arti- solini, Franco. Salazar, sugli dre del suol ftgll. sempre so• colo mondato da Bcrna- altari dell'Ordine borghese. clallsta e sempre antlclerica• 110.,,11ell'ap,:ilc del 194.,, Quello che scrivo qui farà le, un'autorlzuzlone che ella ad una riwta brasiliana. gMdare di scandalo un certo avrebbe consideralo come un numero di scribi. lo so. LI co• atto di vlgllacehcrla. un tra- Ho letto con Indicibile sor- nosco son gli stessi che In una dimcnlo veno I 11uole verso I presa. nel numero de<!lcato rlvlsl~ di Mbntrèal posta e- princlni che le avevano tra– dalla vostra simpatica rivista vldentcmente a scoi>oum0rl- smesso. Procedere segreta• a Jacques Maritaln, che stico, sotto il patrocinio di mcnle al battesimo gli repu• Charles P~guy non era bat- San Domenico. prendevano, 2nava anche, perché gli a• rezzato. Coloro che scrivono giorni fa, le dltesc di Charlcs vrcbbc fatto orrore mentire ~~ ~~!~~~~~1c 1 :to 'p~~:y~n~ ~~~~•!ncgn~~~ d~lrilscnl;,~: :~r!~t flc~::1~!",i",;:~~~'!:~:: allora, percM parlano di lui· Ispir armi a rancori privati re la solu1.ione del problema u~r:: lr~~~~ ;~~~~~~a~~~ ~~~ ~c.ro ~~~j~i ;~r::~I ~1~ 11 ! ~~~fse~~!.ci~ ~ cd~~ :~ cerltà tota)e. ptr !A. prodigio- lro\'. UC nel miei libri. da1 Solo sua monc eroica Il\ signora :/~t:e~~ll~il~p~;~~ :~~!'i':~~I ; s;~ ~7~~1~ 1 i"J~~~ ;::uiol~nlà~;a,::i~~~n:, 1:: ~~;!c1~o~~a dtlt:rufgfWfm~~ ~1;~~1111131~'~f~~:~"b~~:1~e8 ~~u~!o~~I~~ c<1:o~i:~~~: f ~ ellll. di rimanere completa- Maurrns, nllon::hè quel gran- dublleranno un momento che mente Ignorato dagll lm_becll- d'uomo. del quale non pouo approvo P~guy. Forse avrei li. di recitare fra f;II 1mbe- fare II meno di rispettare la deciso In altro modo ques10 ~~ àt .r.3g_e ,J~'i~~n;fl~b~~~ ~~~~~~~:· ::teèrn~~~:todi"e,1!~ C:J;uti ~~cli~:;iomJs~ft~ro~~ gft\~r:~ tr!~t-s~;~~zl~~lr~ ri~rc 1 lri)~ t~~r~rt· ~~UJ~ ~~~r 1 ~g~; fi:::!~~::dn~~rii propaganda clericale. La con- qunsF':uttl i capi dclf.-istnm• costo d'accordo con sè s1esso. segna è di utilizzare sollanto pa nn1.lonale e elerlcnle: pnr• senza curarsi del rischi. pcr- ~e~:i:~~aJrf~~lle ~~e~u~e~li~ ~,ft~~-it?o~d:ei'~~s~~il~n; ~~-i~~~~~~ 0 n~tcc~:::1i~\~t~ album pcr3<1na9gi, l'ou:te te.sa anche ai poeti. I:d io Cf'edo che I poeti. o num colo!, vi abbiano dato aen:a eort· lnre, perclu§ 1 poeti 10110 per 1aat1u• a hbemh • TI\d• y111fici. Non .scordatevi più che quc.sto schifo.so mondo .si regge solta,1to mercé Io dolce co 111pl1c1td , a:ernpre combattuta e smnpri, r111a.sco11te, dol J)Oeh e dei bam– bitti. Siate /edele a, poeti, rimanete /cdele aU'infan:ici! .Yon dwcntate n1111 grande! C'è un complotto dei gran• di contro l'1nfan.:aa, e bn.tta l€g{Jere •l Vangelo ~ conv111ccrsc11c. Il 8110n D10 ha detto a, cardinali, i:i\– teologi, ai saggiati, agh storie•. a, roman:1erl, a tuttt: e Divtntale 1111ul1 01 bambini•· E i cord1nali, i teo• logi, gh atorici, i saggi.ati. 1 roma11.:ien, npetono di aecolo III secolo al /auciullo tradito: e Divento ,imile a noi•· Qua11dorilcooerete qucsttJ righe, tra molti anni, date tm ricordo e un(I 11re.9111eral cecchio acnttore, che crede Mmpre puì afl'impotcn:a dei Potenti, all'ig110- ran.:a dea Dottori, allo maaeno dea Machin.t:ellicl. alla 1ncurab1Ie fr1t-olNi11 della ge11te aerati. Tutto quello che c'é dt btllo nello atoria del mo11do è staro fatto a 11oatra i11sapu10, dal m~tef'1oao accordo dt:ll'umde cd ardente p'.r:ie11.:a dell'uomo con la dolce Piet1' di Dio. Comggio, e bi,ona fortu110! Dobbiamo t1,tti pa&aare la uUa. Mo la aota maniera di J>(U$(lre la vita è amarla. Tutti i peccaU C<Jpitoli itt,1ieme ,j'a11,aa110 meno uomini dell'Ai.:arma e della Noia. GEORG&S Bf:RSA.'iOS conservare la sua opera sot- della propaganda mussollnln• vero cristianesimo non po• ~~~d~f 1 f~~in?~g~~g~~lcl~~~~ na. Cli s1ess 11 tartu~l che lo :rc:bc 1~ 1 nlc~\toct~ a~r• quelln swssn diffidenza. lstln. tutta l'arldlt;\ di cuore, l'lgno- cesl dopo CorncUle ha potu- ti t ' h fanno mandare adulano, ogg_, pere '-' conia- en re a a P sa na n- riva e lucida allo stesso tcm- ranza e la presunzione del ca- to essere asgoeiato al partito 0 1/ 1 fn 1 e i1e be hlne e fan- no sul suo aiuto per salvnre 1.n cattolica dell ,n.qun.le par• po, che aveva anche Péguy. pi del partito clericale per della DL'\fat111.. alla mistica ~~ n°orire\uue fabbr.i cccle- Il loro!presltlgllo e forsl ·1 In dloi l~~~~ .. rrsf~\P CCCl>On ~' :1 ~;; Lo straniero non capisce 5:!ran non riconoscere che la scrt- abbietta deJl'esplazlone attra- slastlche l'indul ente sorriso ro v ta, ne g orno ve no e .,. che. lo so. di certe sfumature sllanl1.1.azlone della Francia \'erso Il disonore. del prefetto di l1sclpllna r rendiconto unlvcrsaleil 510~0 ~~~~~~cn;.a~~.e~~ a)~r ~ua del noslro carattere nazlona- ha avuto come CI\Usa prlnei- Ml sono tonnato da tempo Il ragazzotto strambo e mat. cod l 1or~ 2 •6 hc brncca~nno I v J o · n ' I l . ep I hP· le. S'Immagina volentieri che, pale, e quasi unica. quell'C· una opinione sulla t!Iite intel– dueato e urc di talento 1 e l.J ,er uta,ano mpa- ponevaconvocnzaa se a- per noi come per lui, le pa- norme mallnleso che Pio XI lcttualc cattolica degli anni gervigi' eh~~ questo moctoc°gllcabli mente l'assoluzione a dt>Irl.l TI Marltalni' ~gli ,ccclcsla- role lntelllgen1,a e lntellcttua. deplorò cosi am;i.ramcntc. Ira ohe ;efulrono l'ultima guer- ~~!e a~l:ur~~:gnn~!:~~~ ~~~~~~:1~~~t:,n~lv~~~~~rnJ: ~l~ p~~:.al~t a~~b1!'~ufr~: ~~n~1n~u~~ll~a~~~:a.d~::~ ~u;:~~!auexlfx"!~~~oofc~~~e: ~On glpr::ie~ldodc~~infll~1~~ Loutll~lerre L'Hermlte, riu- approvare sen1..a.~serve la fa. tato co;: la s& rol~a Glo: medlro e medicina. ~fa l'espe- ti della Chiesa si sono lnutll- questa opinione a chlechell- ~t~u~? 17~~~n~r:1 ~~a~~m~: :~;I.. ~ 0 :.:tiasta1e:'~p~~1~!1~ ~~ennr!ghe ~n ,-~~~~ ~s~~ l~~~; ~~1l':~~e~~ 1 ~1~J3; s!~!fà TI~r!~mec~~co~~mi: ~I~~ Co d;~1~~~ndaess~tt!~J! lonncllo In 'pensione poco tanto ammlrevolmcntc In E· lnglus10. 1 Non vorrei a ~cs.s~." di ~ucsia logica ,·erbale. La liberale. nella spcran1.a di lndlpe~denie dal sentimenti c~e"Je·J1:~~ ~s~1~=!.~ ~ 1 ;ci1:u:1d J~11~Pffc~~·a1 1 !a11~ 1 ! ~~~o r'a~nf~rcqu~sll ~n~ ?~'n~~nK~nv~~ 0 u~i~~~t~~6: ~;r~~~ars!g~\ ~;::is~rù voi: f~fa1~tri·,~J! 8 lul: ~r:e~f~ ~f g~tt! e strmif contro ~11 llano. Ma ml fcnno. Mentre telletlhu•l 1 1: 1m• d1 ebbo cops,ta1 - 11tlll!Aveno J'lntelllgen1.a. più tentc ccl opulent:1. L'encicWca molli 8mlcl, del auali ammiro · 1 1 1 tanti valorosi muoiono sul tare c t' a oro mpresa o:: a • di qunnlo la nostra 1radlzlo- Rcnmt Nov(lrum ~ venuta parroco, tcrror 7.7.ll a sua 1- campo di battaglia. ml scuso lita. che Il disordine delle CO· n11le anl\pntht verso I Jl011- troppo tardi In pieno slancio sempre Il talento e le Jnten– J:>~ e ~~1ìfc~~ ~ÌiiÌ:~ ~~a~ di nlludcre soltanto a simili scien1,c è dlven1a10 uno scan• 7.lottl e I gendarmi sia una del marxisrllo. LI\ Chiesa è zlonl. TuttaVIR essa è com– a P°rolana, e dice II fatto frlvolezzt'. dalo permanente, e che Il manltesta1.lone di anarehln. ti parsa dar luogo a giuste rl- pletamcnte es1ranea a PEguy. che, ~f. 1 tlt t .. Alcuni lettori penseranno chiasso fallo Intorno alle lo~ noslro popolo comprende be~ vendlcazionl. rroprlo nel mo• Egli non vi avrebbe di certo suo 8 s u ore... forse che lo ritardo troppo a ro varie e spesso contraddlt- nlsslmo, per quanto non sap- m ento In cui I mondo operaio trovato posto. I mae11trl di La sola cosa che ml cons7- mumlnarll sull'eplsodlo della torle lnl 7lath·e pare <'h<"si.a pia In nel'l'Un moctoesr,rlmcr- er ;i.dl\ 'entato abbastan1..a for. questa tlite sono Claudel. li è che. nonostante quel ~ vita di p~uy che l'Ignorante sen•!to sopraltullo a dlstogt,e lo, cht>la formazione mposta le per farsi rlspctlare dal pa- Maurras e Bloy. Quindi. non f~~~~~l~~~~e~a~ 1 ~'Ìj~:a ~!la~r~~re t:i~ti~:~te r~~: ~f e~;~!'}~~~~ d~:!nft~l~t :~ 11,1 ~~~fi~~ 1 ~;;:! e ~~:r~~anrÌ~ ~~~'è3;!eai 7 ~u~f~~t~ 1 g1p~~fi~: sarebbe più conveniente Js- Causa beninteso, certi medio, formato Tutti sanno che P~- timi anni. 11 conforml!tmo uni- sellla sempre di far di lui un (IO movimento re~gloso nel- sciar lranqulllo Péguy. aspet. cri preti e la loro cllen_t_clR. guy è stilto un bambino e un \'ersale che ha avuto con la essere pericolosamente cslra- l'Interno della crlsllanltà tando che venga la sua ora? Pèguy non può cadere p1u In adolc-$cenie cristiano. Anche Crociala di SpagnA una noti- neo alla sua maniera di vive• francese non si potrebbe eon• Pt>rchè la sua ora verrà. basso. Nel bazar letterario lo duranle Il primo anno di uni- tura cosi ripugnante e san· re. Rll'ldca che si Ca della vita, C'eplre, prima che fosse can• LA gua or;i. verrà. mA oon sl deve cercare oramai col lu· versltà egli era scrupolosa- gulnosa. e che un governo d'intellet• cella10 Il mallnleso che ~ eo- saranno certo I critici 1etten– m~ d~ due ~01 f Io pref~rlsi men1e fedele alla messA do• Che 1all ,·erilà siano capite tuall, se ml si pennette di s1ato alla Chle~a più anime ri O gli editori a dare 11~- Ì~m~rd~~:sl ~Y~~ 1 ! 1 i sf ~- dii~~'~1'~:;!~~t~/ 1~ac~~: O\~~e .::!~~~~~fg 0 ~ 1 t,~Pn~~ ~:~s:n~:~ ;:.7 0 ~nfi~%~ 0 !!: di ~~a~~~~~~~~;:~ns~m- gnale. La ,ua ora ,·errlt Al- teva trovare dice! anni f~. 11 sa. In un momento In cui l'nt- che si debbano nuconderc a rehbe de1estab1le almeno bra che slA. slato d('Slinato lorchè unA fanci~llezza fnn- =~ d~a~~Wc!.~~TI: ~~"a~; ~~ i~~~,~~le i;:-1'~~~ qdua stf~n~ ~:~n~ 1 :;~~~~1~r!nc;:i~ i~~n~fpr~~d!~~cr;;o f:a\.f~~~ l~ro:~t,~n;~~ 1 ::J~n~~!!~~ 1:v;::. :s:A.~~tr:~t:s~~:! 01 e;~~~:: qualunque piccolo ls~lonF del operai:'\ t' nt>ll'affarr Drcyfus respcrtcn7a del nostri mAII. un J;!lorno Julien Benda mise le ~cl prccursorc>. Ma è mor• nobile e pura da merltue di le lettere, basla e e osse aveva profondamente rivoli a- La Francia ~ un paese da di moc'.hl,la Francia si i' st>m- lo; c. appt>na morto, è caduto Incontrarlo sul limitare della morflnomai"c e P~<''g(last a. t to JR ,-ua eosclen1.a. sro!~Ato troppo tempo cristiano. per• pre J:Uardata da qualunque fra le mani dcli{IIlntcllcttua- vita sen1..aaverlo cereato. co- &~t~11~~ ~t~ i ~"re i~;elu~ ~li'1~~~~fa ~rde~~c~fnf~~~~ ~~\~~~uirl~e~ei,\~~'i\\ ~!~: !:5~r;f,aC,f~~::1 oc~~~lcJ·1 1i1~ ~;n~iroh:'}~fsa'troaf1l~~d'm!~~ met e~ll ~esso har~~~~:trato slngatrlcc carrlt>ra di eom·er- eia.lista e antlclericalt>. rifiutò eia ha verso gli lnte1le11uall. i;uy s'Ispira a \:'l'sto ~ntl- sa::2fo a tal punto che Il più So oe e. ugo. Co · ~~tli~il~~rs~nrèllio qsi!'f:a~~ semprt' di s1rappare alla ma- verso il partito intellettuale. mento popolare. 'necessaria naturalmcn1e eroico dt>Ifran- GEOH<ìF..S BER.NA ."°0S ro\inato. o almeno 1remenda– mente compromesso l'altra rinascenza. quella vera. quel– la che Péguy si con1entava. modestamente, di annunciare, mentre ne era e ne è tuttora, agli occhi di Dio. Il più po– tente stn1mento soprannatu– rale. Voglio alludere al ~ran• de movimento della cosc1cn1.a operala francese. troppo pro· fondo. grazie a Dio. per poter cadere sotto Il controllo de• gli Ordini lntrl~antl. dei tee• ~~~ e~~l~~rms;~~ad~11~n s~~~~: ~1!::,~ 0 arf"J~rra d~a~l~rllat~t~ s1anza semplici da a.mmlrare In buona fede I \'ani e bril– lanti tenori dell'attualità ben– pensante. e per credersi essi del scn1 Inutili. Una \'Olla di più l'ambizione, l'avarizia e la paura hanno flnilo col dc- Ìi~a;~,~~~ f1ud~s~~~~cd~ì'i!."~: litica. una volla di più la prl– ma\'era francescana non è riuscita a sbocclart' su un tcr• reno Indurito dal farisaismo umanistico. una volta di plù lo spirito dell'Inqul~lzlone la ha avu1a vtn1a nella Chiesa una \'Olla di più la Croc-c di Cristo è stata strappata dalle mani del poveri per essere M– messJ. solennemente da Mus• Biblioteca Gino Bianço· *· Satana e noi * Dàv.anti al Sole di Satana l'artista rnsso111igliaa quegli àstro- 110,niche per. studiare il corso degli astri hanno soltanto tm ca1111occhiale da poco prezzo - Ma lo hanno E' il /rammento d'u110 conferen:a. prottunciata do Ber11ono.sa. Roue11, nel 19!1, e pubblicata .soltanto in 1m penodic:o di quell'epoca. Ecco davanti a voi un uomo che ha par– lato del diavolo alle ier&Udi Béarn, del Bel– fio, dell'Alsazia. ed Altri luoghi... Ml piace• rebbe di più parlare d'altro. La prima regola deltarte oratoria ~ di plAcere al pubblico. ovvero di Rndare ver:..>di lui, con l'aria di \fOlerloconvincere oppure di traU,trlo male. Perciò ~ ·assolutament, necessario scegliere un argomento di conven.az.ione di quelli che dopo una dl$CUU!OnedA burla, flnlscA col rlconclliAre tutti. SI chlAnlano soggetti bel• l'e pronti. Perchè lo non ho scelto un sog- 1ettò b'l!ll'epronto! Anzitutto, debbo dirve– lo. ~ più forte di me: JR racilltà ml viene a noia; e poi la temo, ml ra paura. Non è molto tacile essere tacile. $Cn'l.acl\dcre ·nel– l'artificioso, ovvero In una delle plò a.bblet– te forme di menroa:nA. So benissi mo che l>O· tremmo trHeorrere usleme una ,ern.ta più piacevole se parlàulmo d'n.llra co sa che del problema del male, eppure ... Cl guadagne• remr'noun momento di 50\llevosoltanto. ptr– th~ pò(renimo ben evitare di parlarne lnsle• me. non ·~r q\J'esto Il f>roblema ces.serebbe dr eilstere. E poi, è capitato SJ)(!SSO che si •IA posto con più chiarezza d'oggi, In ma• nle'ra più trAalca e plù urgente? So al tro– va.ue solo nella letteratura, passi: ma noi vedia mo che si sta 1ire1iuando. a Ginevra ed altrove, trA l'Indifferenza universllle, una specie di enorme truffa. Coloro che l'hanno batteuata con un nome crisllano corrono li rischio di aulalfn presto, eon stupore e s,,a. vento. Alpiù lrAgico Panama che si slAmal visto. a un PAnamA de11eanime. Pen~ta nelle sacre~tle puritane, ~ già riuscita Il se– durre &!cunecosclem:e cattoliche. Parlo de• a:l'tncurablll mediocri che chiAmo, In man• canu d'un nome vero e dA uomo, I callo• lici per ombs\one ... Infatti c'è un'orrenstva del mediocri. Persone di l>OCO cuore. peno• ne di poco cervello, persone di poca salute. E' _unA_raUA. che. a ra1Jone. hApaura delle correnti d·11.r1a,e che h& preso Il rAf• lreddore. dopo la breccia aperta nel 1914. Come mal !A ver& rinASella callollc11. non ltnporta QUAie,non 11 h& presi 11.I IA 1prov– vls1.A, e!!l cht A malApenRsono na.ll , nAtl I\ metà, di rana minore? Viveva no d ell'uml• llarlone dellA Chleu.. vivevano 1u di lt>I,e la sua vittoria Il farà srompa.rlre. Ma QUA· lunqoe vlttorlA Il spAventa. Polchè non AVI!· vano nulla di loro, n~ la dottrlnA che pren– devano A pre,tlto, ln.i,::cnuamente.dal par– tii! lrlonfan1I. e neanche la lingua, atrana• mente rlcAlcata 1u quellA del rapporti e de• gll avvitti. con l'lmpuegglablle tono che la letteratura aulph:lAna hr. propagAto In tutto Il mondo. SI AccodAnor.l aegulto. r11.ccatta• no le metafore uSAtedall'avversarlo. e I i;UOI pau.dossl demollU, Il auo ldeAllsmo ,calo– gnato, Prima dellA LocArno bcnpensanle. noi dobbiamo a loro Il falso gotico. l'abate Bethliem, la conversione In serie all'Igiene e !liii sport, unA serie di santini da cArne• \'aie, ~e la Joro ultima Invenzione. dopo la lera:endarla offensiva di Plou, fu questa re– ataurazlone cattolica, vista sotto le spec!• di un esercltb di onibrelll, dietro a un gene• raie che hA paasato I limiti d'età. un s;:ene• rale rammollito ... In verità, la nozione del Bene si è mollo offuscata. MApercM? Perchè? Perchè un equivoco Idealismo nella Politica, nella Morale e nell'Arte ha Andtutto offuscato la stessa noz.ionedel Ma– le. E certo. per aiutare A rimetterla nella sua luce l'artlllA hA pochi mezzi, e 11,ual umili e lncomplell. Pure Il ha. Davanti al Solt di Satana egli rassomiglia a ·quei,11 a.strpnoml che per studiare Il corso deill astri hf.llno soltanto un c&nnocchlale da poco preuo. Ma lo hanno. Nulla o neuuno potranno Impedirgli di perseguitarla quAn• to e neceuarlo, e di dire eon cora.::gloquello che vede. Tutti noi abbiamo Incontrato I pittori am– bulanti che. con la loro c&ssettlna del colori sulle spalle f! qualcO&adA mangiare In la• sca, camminano dritti e ,i fermano all'hn– prowiso da,•Antl a un bell'orlzzonte. Nel ve• derll posare bruscamente Il seggiolino. e ll– rAre contro IAterra li parasole, come se tra• passu,ero un nemico da parte Apari,., cl ,1 Accorge che Il paesagg:10non può &fuggire... Sono ben dechl non a dipingerlo com'è. ma come Jo vedono, Pue che ,·ogllAno dlq;II: .. A. noi .due t ,, • upete In anticipo che Il P0}'ero paesaggio non ce la farà, e Il pit– tore avrà raa:lone. Allo ateuo modo. qualunque scrittore di protesslone, se trova un soggetto convenien– te, cerca di Aggiustarlo alla sua ml11urA, os– ,la alla misura del ,uo pubblico. A Dio non p\ace che lo sia completamente padrone del 1oi;:etl0 cht ho scelto. PluttoJto t lui che ml-conduce, Tanto pe;:gio per Il pubblico. e tanto pe,;'io per la sente tranqulllA che vlanla ,oJtanto col biglietto circolare. lo non ho al\fa ambizione che di portare Il mio pubblico tanto lontano. fin dove lo ce la f1:1cdoad arrivare. E non ml si \ enga a rimpro,•erare di non avere pensato alle fer• mate, al pasti, Allecamere J)(!rla notte. Non sono molto certo di poter &<'gulreappun• tino l'orario. Potrà darsi che ml dtbbA ter• mare nel mezzo della notte, In una 1tulon– c1na buia, o anche davanti a un pu,agglo a livello, dAvantl a un Invisibile uomo che aglla nell'aria la lanterna. e Dove slamo?• ml chlerleretc. Felice l'art!stR che, può rl• spondere, cht' ha Il diritto di rispondere: e Che v'Importa? SIAmo lontani...•· Che significa? Che vuol dlro e andare ton• !ano,? Non prendete alla lettera la mia ,toria della ferrovia. Quando si potrà anda• re In ae-ro11Janoda Parigi a Toklo In un giorno. ne11:1uno potrà più dare Importanza alla longltucUnr. Io non Mn di quf'lìl t'ht credono che-lo scrittore guadagni molto a fare parecchie volte Il giro del mondo. So parte eon una mezza doulna d'ldt>e, aiAte certi eh~ ne riporterà esattamente 1el. Al ritorno, v edrete c he ha lo stesso sguardo beato, dal quo.le riconosciamo ili stupldl, lo sguardo d cll'anlm ale ben nutrito e pro1pe• ro. Che Importa la macchia bianca a:ulletar• te, che ogni giorno diventa più piccola? L'Ignoto è n.ncora e sempre la nostra ani• ma. E' essa IR 1erra. delle sorprcae e delle avventure. In Clii>R dovrei essere tanto ac– corto e lanto ardito da condurvi, ancht 1ta- 11era.all'lmprovvllO. Voi ml direte: e Lascio le avventure agli Inquieti. al vagAbondl.Odio l'Imprevisto. La mia pleeola vlla è ordinata come una contabilità con partita doppia. Il mistero è la dltnrazlone di coloro che hAnno tempo, ma lo non ho tempa •· Via. vlA, non c·è nulla da fare. C'è sempre un'avvt'ntura che correte vostro malgrado, che fone cor• rerete domani. E' meglio uscire un poco ora, per abituarvi, Ancht' Il più sedentario degli uomini dovrà eorrorla, cd è un'avventura plù grande e più meravigliosa dl tutte quel– le che J)Olt'leavtre letto nel libri... SI, ~ la morte. la vo1tra morte. la ,,ostra, proprio la vostra e di ll(''t_~un altro. Un letto d'agonia è un letto come i;II altri (lnchè Il morlbon• do mantiene l'ultimo contatto col vivi: par• lo dell'lnfallcahlle cuore che resisterà fino a.Ila fine, Ma non appena Il j)OVeropetto estenuato s'è riempito d'un solenne alltnilo. Il letto più volgare ml appar'lrà come una miracolosa navlcella che lmprovvlumente "lpa le ancore t' se ne va... In questo modo comincia la ,rande 11.vvt'nturA. Perciò non dite- tanto male del vagabon• di, perchè tutti voi. J)(!r!lno I pi~ rlfle.sslvt, l più sedentRrl. dlventerNe pcrr.one che van– no senia sapere dove dormlr11nno la sera, avventurieri alla scoperta d'un nuo,•o mondo. E quale mondo! Lo rlcono~cerete aublto, 1enza averlo mal vl5to; riconoscerete l'In– visibile unlver10 nel quale il vostro corpo non poteva penetrare, dal quale distoglie• vate con cura lo sguArdo Interiore, atttnU Invece alle operazioni di Borsa; nel quale, pure, la vQtitra Anima aveva. già dA tempo e quul Avo1tr11. lnuputa. le sue Abitudini, la sua storln. In sua vita; nel quale si muove• va segretamente e silenziosamente, come I· pesci dell'ablsso che talora la sonda.portA al– la luce. Ivi palpitano le grandi p1uslonldelle quali la mAgglor parte degli uomini non conosce altro che l'ultimo lmperc•t1lbile sussulto. alla 5uper!lcle della loro pnvera vi– ta; l\•I si po!lo.ono!IOrprt>nderee afferu.u le forze mlsttr!0!le, mlsterlo.\e anche se noi a furia di pronunciarne Il nome le con1lde• rlamo familiari, e tra esse IApli1strana, la più dlfflclle da chiudere In una detlnlilone: li )Iale. * (Dopo un11 ut·acc polt'mtcti col cri– tico Paul Souday, Bt'r11t1no.s ap~9n e~ mc narqw• In hti l'1dt11 dt UoU('hctte, mio dei auoi pcr1011a99Ipi{, bcllLJ l\11rivedo ancora, una sera di settembre, mentre la finestra era aperta su un iran cielo al crepu!lcolo. Pensavo all'lngt>gnoso P. J. Toulel. alla ~ua !!gllollna verde, Alle sue dellziost' poe~le. ora alate, ora zoppican– ti, e pit'ne di se;;reta amarezza. E dopo ~ nata la piccola )touchettt', In quale angolo dt>lla mia Cff1>C'lenz.a?, e subito ml hA fauo ,e;:no, con qut'l MIO!l&uardoavido e snslo• SQ. Oh. che cotsa lt';::gcra, furtiva, e, dlffklle da raccontare t- la nascita d'un libro since– ro... Ho visto la mlslerlosa bambina., trn li padre bNtollcrc e la madre. A poco a poco ho Immaginato IA,ua stnrla.. Venivo dietro di lei. e la laM:lavocamminare. SC'nUvoche nveva un cuore Intrepido ... Allora, Apoco a poco, s.1 t, vas;amt'ntl!'dl!iii-gnataIntorno Altl. com@un'omhra C'ht'ha.Ha sul muro, l'lmma• gin!! del suo dtllllo. La prima tappA erA su~rata, t'lla era libera. Ma llbtra, di (tunle llbe1tà? Vedete, ave– vo un bel fare: n mnno a mano che, dietro

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