Fiera Letteraria - Anno VIII - n.52 - 27 dicembre 1953

Domenica 27 dicembre 1953 LA CAPITALE DELL'ANGOSCIA SI CONVERTE ALLA SPERANZA .:Jf-. P111•i9i no,1 più Pa1•i9·i * Il senso di Dio in un incontro che rivela un nuovo volto della mecca dell'esistenzialismo * di. .EGIDIO GUIOUBALDI .I UI u· Oa LA FIERA LETTERARIA SAN FEDELE ASPETTA IL POETA * Ma-.1zoni 11ostro ~•w8ht libro è frutto di rit•erel1e., me,l/. t11:lo11l dur,lfe qunNi u11 eir1qu11ute1111lo * 1n VJI.T'JrOR.10 ORAZI[ POCO CONOSCIUTO IL ROMANZIERE DI "UNA FAMIGLIA DECADUTA,, Ritor•10 di L'indipendenza del suo carattere, la sua ironia, ne fecero uno spirito libero da ogni pregiudizio politico * ,ne FR.ANl:JESCO BRIUNO Pag. 5 A11tolo9io di pren1ioti )f. Un premio Borgese Parabola ~lnc::~i!h~ 1tude~ifnore, tenera e casta - ora cht quasi compiuta ha la sua traiettoria - si rilassa sazia di wme esperienze. Fosse Il corpo soltanto preda del tempo ! ... l\la l'anima, che pure da te derivò acerba e Inconsapevole, ~lact~~ s~~flt~i~I i~•ue~ delizie, oggi ben più che Il corpo, .s'ammorba e logoro, e cede. E forse è lei, nel suo acre declino, a Invecchiare la carne. (Non ha parabola ahimé ciò ch'è Immortale). Allora ... se sarà d'estate ...allora.. dal mio letto d'Infermo vedrò .soltanto una . [croce nera al sommo :~ ~~ t!n;riod,b;:~llcl~ (c:mut 1r::'' \~rr~rlr nelr 3rla al [mattino saliranno vapori che la ter-ra arsa - placata d11Ib11.baml delle rugiade notturne - lnnAlzerà come Incensi, ripetendo gl'lncantl delle mie prime aurore. D11remoti ull\'etl, al meriggio, Il canto aspro e ,,asto susciterà nel ricordo - che sempre è 1n rd ae~~eu&~~ll~1 5~ 1 • ~t;fh~tfg~lu ascolti. [dolcezze pa&sate La sera, dal J.Uanclale intriso di ang06clOso sudore guarderò 11 bre\'e orizzonte sfrecciato da \'OII e strldÌ Che vedrò di là da quel ,·olo e oltre quell'e~:jo r;i~~~~ Altre 111!sull'abbagliante bhincore del greti, fra IÌ Ctlnnulo riso dei pioppi; e rlflcssl: di nu\'ole di monti di boschi, nelle gore nel lucidi stagni del fiume - [profonde. rlrles.sl tremanti e beati, come labbra di chi nel sogno (sorride a un trepido amore, Dietro di te, Il mondo vivo: dietro Il bianco templo e la croce nera e la ffl,ua [plaga di c.lelo. la tua magica terra che ph) non vedrai s.- non come (un fantasma evocato d11 un volo, da un canto, da un Ilare grido. Otwantl a te. Imminente: nebbia letale a distruggere tutto: anche I fanta$ml. GARlBALDO ALESSA..'tDRINl )f. I premi Cittadella Ed ora sempre Ed ora sem1we che \11clno mormori un'acqull e sarà questa che tra lente erbe Il !iòflOrae si fa n~rde al solco della tua mano: un alito di vento d; 1 c~ 1 :;;aeesJr>~~~~-01rgs~~ef~~l~c~~I~~ la \'lcenda dell'ombra. O non sperata e più cnrl\ J)crclò orn felice, consunuua rum 1mre e già dn. noi di~glunla, già 1011111.na, come lncluL'l nel tempo del ricordo In cui più nulla si muu, ed ogni lmmaJ;lne ha la luce :~1:~oc~;e n~~6cj~~it!: .f.!1~~fc\1fresto non \'lslb,le l\ncora <'ppur preSente l'e\'ento II cui .s'Incrina ogni bellez'za. Mia slagione di voglie Sobbalzi ancora In mc, con le Improvvise tue tenerene, e I tuoi languori, o dolce mia stag!on• di voi;:-lle.l\ta ogni giorno, ogni ora. $4bbla che si co~lle In pugno ~s~~1msl ;!~~!: !b~~d~~~r;!I ~edf~rtl dentro fÌ° merl~u:lo che declina, amb'!gua pa1 ven1.A, già rh·olta verso l'ombra. Seuembre Settembre: chiara. luce che alle spalle del monle ti liti cielo e dove Il cielo cade nel mare onda ti fai: serena Impalpabile aria, teno \'etro In cm più dura e lrRglle si specchia ~oriu~n~~e 0 t'ì!n~~~sl:11oall'~rrz~~~i: ~free 8 iu: :~~~es~~r'1d~rlri~~~::r1' 4 nno mf":le~~~ ~i~!eJ.~~b~~ej• ~uci\u~\f1.vento ALESSArmnQ Do:'!OlAJlCO Mezzogiorno Vento alto di meztoglorno che ogni ,·h ente aduni sotto Il sole ! :e~~j t~o~eÌ:of~;'ilao e~~ ~~!is\~l~ut~!:O.adre A mezzoilorno mio fratello nacque a mezzogiorno si muore. perché ll cielo e la terra non pas.seranno 1 Le parole Jmsseranno non quesll uomini seduti a mensa non le gftmbe nude di e Lazzaro•: le ~~~fs~c n~~n i:s.~~~~ ~g 1~ f! ~~Jgn~~~m~~le mezzogiorno, solo le campane e le sirene. Ovunque è mezzogiorno. Altesa di bimbi lo dimentico gli occhi del bambini dimentico In primavera I cieli per vedere Il volto di Olo ' dove tro,·are due 11:Ji d'azzurro? ~~j~;:1~t!~/o~~o cuore un fiore ma la mia terra anela - J>et111i ,·lvi - Il ,,oJt_o unico del bimbi: ~~~ I~~~ ;1eriF1~~p~ft'i "ento con le loro man\ temere ogni ombra lieve. Crescono I bimbi e &Otto la neve ~~e~~'Yl· s:!1~' l~~e 1 ~cl~~1rie,. l~ f:)}~1\a tl~~~ 1 fre~~·ePlù In alto e Il "ento <'Ridodi maggio ' ~~to~e~ 1 :"~~~l~gd~1 c~~ ?lia Sono J:11 orchi dt-1 hlmhl di prlma\'era I elel!, per ,·e'1ere Il mito di Dio ml bastano pochi fili d'azzurro. FORTI.JNATO T.\GLUBUE

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