Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 26 - 28 giugno 1953

LA FIERA LETTERAR /.nno VllI . N. 26 SETTlllfANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE. Domcnic.. 28 giugno I953 SI PUBBLICA LA DOMENICA DirCLLore VINCE 1 ZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE ROMA, VlA O'ARACOC:LI n 3 - T~ldoni: Ammlnittrazlor.e 684097 - Rcdn:rJone 684098 • Pubbllclt.à: Amin.ne e LA f'IERA LE'ITERARL\ > - via d'Aracoell, n. 3 - Roma - Tarifte: Commerclall lire 60 - FA.itorlaU L. 40 al mm. ABBONAMEN'TI: Annuo L. 2.700 - Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 750 - Estero: Annuo L. 4.000 - Abbonnmcnto speciale On,seinnntl e studentll: rata mensile L. 225 - Copia arretrata L. 100 - Spediz.lone In c.c.p. cOnippo J!) • Conto corrente poatale num. I ,31424 * CON1JNUA LA DISGlJSSJONE ~ Giungla dipremi PubbUchlamo Allrt due Interventi sulla questlone del premi, e speriamo che altri ne seguano Ad Aiutare gli acrlllorl biso– gnosi sia qualcun a:tro. o cl pensi lo Stato. Altrimentl, perché segu !t.11.re A fingere, perché cambiare ancora I no– mi alle cose? I preml potrebbero diven– tare deUe Imprese commer– clnll dotate di una vita pro– pria, che abbiano Il torna– conto di premiare le opere migliori. Oppure potrebbero essere gestlli dagli editori: le giurie. In questo S@COndo ca– so, dovrebbero chiaramente esser formate da persone sti– pendiate d11ll'edltore stesso. E se questa nota parrà troppo confu.sa. chiedo per– dono: ma è difficile trovare I ftll di una matassa che a pa– rere di tutti, anche del vin– citori dei preml, è tanto ar– ruffata. MARIO PICCHI :'.\(.\ltC CJIAGALL - • Saint Jean ('ap. 1-'err:tt• (MOMM rl':trospenhra d! Pai.,r.o Madama a Torino) LA POESIANELLASOCIETA' CONTEMPORANEA IPEXSIERI LEORE , • , L'ARTE Rispondere alla_chmmata è. uu r •.t~ Lt, storia letterario c"insegna con l'eJempio di « tutti lt i poeti che dt com UOl(IJ. essi tendevano ad un solo sco/>O:rispo,ulere nlla chiamata, adem- di LINO CURCJ piere l'ufficio, Mcrificmrdo senu, esitazione alcuna, tutto ciò che solitamen:Ie l'uomo vorrebbe con.sef"vac·e per Jè S1. Wtto e i;t :raz.la. . come af. renna ti CW1lto di eampaana nel fllm080 romanu, dl Ber. nano&; ma Kll)ntutto e lfJ"llJa quella che cl con.oente d.1 poT'• tare al nostri !n~lil IDC668i· di JlAOLOSAJ\TARCANGEU Il problema del rapporti tra poesia e vita .sociale può evi– dentemente eMere eumln11to partendo dal poeta o dal cor– po aocl11le oppure lndRgando le complesse relazioni tr11que- 1ti due fat.torl, sotto tre a– spetti divergi: come azione del poeta sulla 60Cietà, come e.s!– genza di poesia del corpo so– ciale e misura con cui tale eslgen1.a può essere IOddlsfat- iio e.d.~~~~~r::;:e,u·~m~ram; 1ocletà, Pur riconoscendo Il carat– tere meramente schematico di tale partl.tlone. vogliamo discorrere soltanto del pr1mo di questi upettl. chè, a volrr esaurire Il problema nella sua cennata complessità, si ri– schierebbe di allungare Inde– bitamente Il discorso. LlmlUa– mocl dunque al ~mA. dell'a– Uone sociale del poeta: e an– che qui, per economia di tem– po, rutr!ngeremo Il discorso ad accenni. IRsclando RII svi– luppi al pensiero del lettore. Confortati da una critica rinnovata e ricca di studi orl– glnall sulla materia poet!CA, dovremmo aupporre che I liri– ci siano ormai forniti del mez– zi pe_r rispondere al ,que.sllo lmb11rauante: come compor– tarsi di fronte alla 60Clet.à? E. In J)ftrtlcolare: come compor– tarsi di fronte alla politica' Sappiamo lnvece che su taJe problema sussiste un Imba– razzo 11mp!o e generale. Vor– remmo perciò portare, se poa- siblle, qualche contributo alht dL&cuulone di questo non ta– cile 11rgome.nto Ci ~, consenta di comlhcla– re con uoa citazione del vec– chio Ooeth.e (Discorsi con Ec– kermann. mar7,0 18321:. ·• Do– po Napoleone, noi moderni di– ciamo: Ja politica è df"stlno. Ma guardiamoci bene dal di– re. come (anno I nostri lette– rati nuovi, che la polltlca è poesia o argomento per I poe– ti. li poeta lnig-lcse Thomson acrl.sse una ottima poesia sul– le sta.irlonl ed una pesslm11 sulla libertà: e ciò non per– chè la poesia fosse mAnc:.ta Al poeta. ma perchè mancavn all'oggetto. Non appena Il poeta. deve agire pol!ttcamen– te, egll viene costretto ad en• trare In un partito e, con ciò. è lmmcdlatamen~ perduto come p()t!ta: deve dire addio al suo libero spirito. alla sun libera visione generale e tl– raral sugli occtil la cappa del– la sciocca !Imitazione e df'! cieco odio. Come uomo e co– me cittadino. li poeta amerà la sua patria, ma la patrl:t delle sue enende poetiche e dell& sua attività. poetica san\ Il bf"ne. Il nobile, Il bello. che non sono le-irati ad una dcter– mlnllla provincia o ad un dn– to paese. ma che egll arrerra e forma là dove Il trova, simi– le all'aquila che vola' sulla ter– ra con libero occhio e si lan– ci& su1111lepre senta badare se quella si trovi In Francia o In Germania. E cosa vuol di- re: amare la patria, agire pa- ~ll~~·e~~!ru:~nd:i° 1 ~.~ trlottlcamente? Qua.ndo Il lando clo che e aMOpito net ~~a ~Ìt/~';.° 0 :~~1~/~~~ loro cuori. Tale è l'arte, un giudizi dannosi, per 11.llonta- f11.ttodi comunità. Wl superio- nare Je opinioni meschine, per ~rm~c::,n~~a~ e!;~~~: :~.u~~~~f 1 ~~~~~ 1 to~e~ ~=; Ed ~ ~empre un di6corso che nobllltame II modo di sentire si ri~olge agll altri. per le vie o dl pensare, che oou avreb- 1:::a~~~l~tt~~-~~·a ~ ~ ~!o I!:e\~ P~luI~~u,j: ~ou: ~f~~S:,~~~~~ re ..patrlottlcamente "? >. eClicace. dev·esser chiaro. uer Ml aemtka che qui alano dentro la ron.a e II calore del– adombrati e&11tt.a.me.nte I prò- la \'lta. e lq ,lrar.sl a un rap– bleml che maggiormente toc- porto eg:ualmente valido per :~o ~~ 1 t~~m~:a~~ fa~~ ~~: pronuncia e chi •lo fortuna. troviamo qui i pro- 51 può dir questo. 0(1:gl.delle. bleml dcli'• engagement •• del- arti della parola e della llg\l· la • trahLson des clercs • e del ra? Poco a poco e ln\'aiu.. oo– • .servizio sociale•· Ci al or- me tutti sanno. un est.etica frono due vie: fermarci ad ac- della segregazione e della ri• cogliere la parola del saggio nuncla. che. ,·orrebbe educare ~~~l~i:;;ee 8~~~~hl~~- 1 :;: ~Pu~:hlie qude:ltor~p':~6. In~ pure aggiungere un'altra, es!- penetrare fatlOOEament.e lò le vena al f1,.,ml d'inchiostro un mondo di pure. intenz.lonl. che dal 1927 - anno In cui L'arte: si è ridotta. in molti ~~c~nt:~~~il a~::r~rsr•s~j casi. a un fatto privato deJ; mondo degli •Intellettuali>. ::a':i~':; in A:uogloco~~~ aggiunge.re altri discorsi l\l telletto e obbedlent~ al ca.no – molti che &I aono tenuti su nl dell'oscur1ta e della fred• questo argomento: e ricordo dei:tft Quel che più spaventa. appena - come la pili emi- In questa estetica. e la grande ~~~~ co~! 1 ~~fi'1~~n~:::eir~i avarizia di cuore che denun. lnternazlonnli ·di Ginevra do- ~td~!~;:r•~~J\ r:! 1 =~~~: \'e. nelle qu11ttro SCM!onl·avu- la ba.e. n tempo dell'artista tesi slnorn. con concorso di che prodlga\'a se. s:t~ 1n una ottimi contributori. la dl.leu~- tei;0monhtnza Inesauribile dl sione verteva. In fondo, su vita e di dolore, 11 tempo del– qursto un!CO problema. l'aperta appasalonat.a partecl• PrereriamC>· scegliere unii paz.lone è lmlto VJI.TA LETTERAJRI:A A JPARIG.l[ tert.a M> 1 u11lone e prospet.t.ar ~ Vorrei che t cr1ttografi. li[ll qualche aspetto specifico. so- astrattl.stl. t settar1 d'ORJU Utamrnte trucur,.to. delle re- linguaggi.o 05euro rtcordaa.sero !azioni 11ecennate: ciò 110prat- c.he r 11 rt.e e ansia di comunlo- Do Gollinaard si riee1'e tutto percM In occasioni si- ne.. aMOluta e&lgenza di « COI• mili non po~lnmo dimentica- loqulo •: e di un colloquio re la sferz:,nle osstrva 7Jone di 11perl0 a tutti gli uomini che ValPry. ucondo cui chi ra~"io- ascoltano o con~mplano. che na di poe.sla raramente è P<'C· ucolte.nMo o contempleran– ta In flrlmo luotto rlcorderr,- no. Jn tal SC.n.sQ il suo Un– mo perciò un elemento della guaggto p11rtedpa In qualche poeslà che, col concorso di modo dell'etemlt.l del Verbo modem! studi di pslcolocrfa divino. e che non ha ~lne, del profondo. di etnol()(la. ne trascorre. ma dice eterna• del!JI storia flrlle religioni prt- mente• E partecipa del Ver– m\Uve ed esotiche. è AlAto po- bo divino anche per Il suo po– sto In Iute e <lfmostnHo come tere di ,•eritl\ e. di c.hlareu.a. dom!nnn~. ln S\IA tssenl'.l\ la sua forT.a esse.n:Jale. la 5lla magica e quindi rtli'11o(a. rnf- dnecrltA piena e dolo~: e Io stico, primordiale. DR ciò de- Eono anzitutto quel che lo vi rlvAno CQn~ente lmportan- dico 1 _ Quanti $&rebbero og!rl ti per l'A.rttomento che stl11- in grado di rlpe.ter~ queste di– mo ~nmlnnndo. Il potta. qua- vine parole? E di brucia.re le mago, ~ l'vomo &fnpolo, il senza rbparmlo nell"arte I •ln'1olar~ che riff/a fl mondo gloml e le pene. con quel !';e• a u desto. grtto altrubmo che riesce a Il Crlsll:rnesimo ha ~rtsltn rame un puro sacrificio? nel mondo - questa è unR Sempre. nelle .sue manl!e.st.A– constatadone che può essere tlonl più alte. eMA h11.potuto concldemta come orml'll con- rtsoh•ersl In una ronna d1 CA· solld11ta - una nuova teniio- ritA. in un& sublime Lmmol&• ne. un vivere in polarità.. Da ~Ione dell'Io al sentimento plf1 di mllle anni. l'uomo oc- unh'ersale dell'uomo. Ogni ,·e– ddent11le oscllh~ trn la pere~- ro 11.rtlsta ha purificato In se 1\one lmmedlRta dfolla divini- UDAgran somma di dolore: e tA e la. sun percezione aura- lo ha fatto per pote.r comunl– vrrso le norme di un culto care. per potersi dona.re aen– chlesi\stlco. Ira S11.n France• ,.a llmltL In questa suprema 8COe San TommASO d'Aqlll- ASplruione llll"unitÀ che h& no: e parallf'lamente. tra o)'- ~ ti ~ e la falle& del dine e libertà. tr:t predominio i;t:raodl. la loro naturale goJI. df'llR ~done e rN:no dell'lr• tudlnc s·inserl8ce: come Il de– ra1lon,1Je. LA modem11 p,;tro- sldtrio di una comunione più !0<>!11 ha rloortfttO al centro profonda e più vera che ,t del1111 C'05clen,:n umana que11to reallzu. soltanto nell'operL conflitto. sotto 111 form11 del Ma ognJ altm forma d1 &e· contmpoosto trR la oosclcn,..a, grei;t:at.lone che non sia necCfii• re.-no dell11 luc~ e d~I sole. ,;ar1a a ottenere quest'incon– drll'aoulla. e dttll a.n°e11. e lo tro. questo colloquio fuori del lncosd~nte rttno tlellr- tene- tempo. non puo essere che. brf'. tt,-1111 lum1. de.I urpente. tradimento della superiore. del dt-monfo. Da qu11.I~ J>(lrt" destlnllione d'ogni Un!i[uag– dovrehbe slare Il po,,ta? Con !i[lo. I.ntcrrogàte !i[llartl&U più J'an1,.Jo. come dice V11.lt :rv.o dlfflcUI e solltari sull'eslgen– rol c1Pmonlo. N">me vorrebbe za di comunicare e di donar– Lllutr+amon1? Con In luce o ,1. vi risponderanno tutti allo con lr tenebre? F.d ~ Poi ~I- slesro modo. « LA piu ori(rina– rum chr la ravlone ~la tutta rja r1chlesta dello spir1to ten– lumlno'A e l'lh'a1:ton11.Ie tut:o de alla comunione•· afferma trn~bl't'? LA ,.~,. c1~1Pn,ue. H61derlin. E' Proust. che &eri• lr forme Art"hrlloléh~ che M ve la « Recherche • In dod.kl vengono sug,erhe d11ll'lncon- anni di morbida clausur,. nel• ~ scio. sono tutte da r!pudt,re o la sua camera tap~ta di tut~ da accogliere? E - .ti shghero. darlt la pro,•a di una di, là di tale Ipotetica. scelta alt!Mlma altruistica C06Cien– - possibile che !'uo:no. ed :n u nella pagina dedicata al– pnrtlcohue l'uomo occldent.a- 1, moru di un grande scrlt• le, viva senta la tensione del tore lmmaglnar1o: Bergotte. contrappoatl? • .. Tutti questi obbll[l:hl che La rLspona è ovvia. E. pro- non hanno la loro sa.nz.lone prlo per questa ragione. la cri- nella ,·itti presente Ee.mbrano tlca poetica o, ae lo \'OillAmo, appartenere a un mondo di– la e nlo,ofla delb. poesia> do- \'e~.· fondato sulla bontà. lo vrebbe collocare Il poeta" al di- scrupolo. Il iticriftclo ... •· Lui sopn di quC8to conrlltto e stesso. 11.tronlttante. si 5forzaYa presentulo come conciliatore di dett11.r note per compleui.. di essa, per destino. per fun- re e cortt~re Il racconto di zlcne. nat.uralr. per e chlA.ma- quella morte Che dlre di Van tn > tBrrufung•. Il poeta. por- Oogh. che av\'ampa di amore tatore dtll'elemrnto ilumino- per !"umanità e dli.Ila su&·ab• 80. dc-ve liberare la paroh, d11.I• nei;t:a:rJone fra I minatori del la sua. prigione inconscia: e. Bor1nage !i[lungc all'rspreMlo• In pari tempo. rlcordarf! al- ne arlbtlca come a un martl• l'uomo la qualità lmmnterlale. rio? Il suo &more per t 50f. al()jl:!Ca, di quella fontr. L\ ferenti troYa le ,•le di. una mglone perféua, cosi come lo pittura che è un atto di Ylta Irrazionale puro. sono due a- e di .rolldarietA. n~ dal bi• straz.lonl e quantità lnf!nlu. SOR:no dell'offerta. affld11. al Sono come due fa'-cl dl luce colore la rapina dei se.ntlmen– che pnrtono da ret{lonl estre- ti. E' un dono che egli cl ha me del cosmo 5plr1tuale: e Il ratto; a carls-slmo prttro. In• loro punto d'Incontro, Il fuo- .ne.stando l111 su& \•ocazfone eri– co comune della lrn~ che li silana e roclale netrut.e. e la raccogllr, dovrebbe es.sere lo radice della sua lntelltgiblll· uqmo e. neU_'.uomo. la. parola tA t In quel sentimento ap– poellca. Ricorriamo anepra pasaWnato f' tr~co del111. alla fisica J)t'r prehderne a oondl:tlone umana. In quella prestito una an:ilbgla: E' nQ- sua potent.a di .rotrri~ anche to che - schematlcamrntr per gli altri. L8 solltu(Jlne p:,rlnndo - IR luce può e.s.~e- dellR c~atura minuscola e re studiata come redazione cun•a come dopo la cacciata oppure come vlbra11!one: rato- dall'Eden. la trage'.iìa di un·a– mo può essere locallu.Ato In nlmR che si specchia ncll'on– un punto oppurt- si può se- da di una larghissima ple– gu!rnc la traiettoria: ml\ non tA r al1,a Il suo gr1do d'ln• è possibile afferrare oontem- nocenz.a. fra I bA.i[Jloridel pae– paranea111ente ambldue I re- !'-aggioquasi ruoi.nte, che ,em– nomrn!. r11dlazlont e vibra- bra 11a.mmeggiare In un \·ento 7!onr. esl.stenu e movimrntc, di l>llSSlone: questo sp11slmo. J)('r quella lr~~e d'intrrm!- quf'<st·ansla di pureu.a In una nazlont > di Hf'l••nben: che t natura rifatta pr1mordlale uno del fond11menrl della parlano un llngu11g,to cstre• PAOLO SAS'rARCAN~ELl mamente iempllce. H11.rono. (Continua « p,gfnC Z) :~~o~I~:~~ ~~le~ de~l~lm6 lioteca Gino Bian~o

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