Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 7 - 15 febbraio 1953

Domenica. 15 febbraio 1953 LA FIERA LET.TEl,/.RIA Pag. 7 LA SECONDAFORMA DELLO SPIRITO PRATICO * L,ETICA Servire la storia è idea meno semplice che servire la società .* di AUGUSTO GOZZO IUleL;c O t:51é L' lJLTl~IO SAGGIO ~ 1 ILOSOFttJ <li NJCOl.,A PETJ.?UZZELLIS L'lnd1aurlbUe vena dtll'lllu1tre vegl!ardo presenta al pubblico degH ,tudloal ancora un oo'lum e di , aggi. gld pubblicati nei quaderni del'G Crltxa (1 J li pr.mo df que,a ~aggi ha la forma GI una ncrella In cvi 1 1 narTa della ,·l.Jtta di un gtot."Gne napoletano ad Hegt:l nell'ultimo .,;corc'o della Sila dta. Il g.ot.ane napo!etano, al quale z·auto-re dd: aneht un nome. ha le 1ttlU idee e la ..ruua cultura del Croce. Il 1uo lnunaginario colloqufo con Hegel /crnlsce al Croce un'alrra occa'1one di uporre lo .nu1 e concordia d.f1eors > con la, Jl/ruo/la hegeliana, che gil appare ,u,,eriare ... a q_ucl/a _ di Kant In quanto e orltn• tata nori v,,r,o la filica e la t11~ta/i1!ca, ma ver,o la J)OC• afa, df cui e il complemento, la rcllglonc, di cui è la chlarl/lcaz:One, e la 1tor!a clic ne t! la concretezza e l'attua/Ila» (p. 6). Il gfudlzfo iu Kant t! tanto &euero èa e,serc ingi11.1to: e triucur0 e qu~ ignorò la .rtorla ddl'umanitO.. Fu poco .scn,th!le alla J)OCl.a •• Per un m'racolo di acume critico. racoogl!.en1o le o,. ,en·azfonf del mwd dUoorrltorl Intorno al gU.S:o, giun .ie a .segnare in modo negotfro mo profondo o'lcunl corot• tcri demo bellezza» fib.J, Al che è /actle obfettare che te Kant non acriUe ,5aggl di noria politica. pcrche altTI c=rono I .uroi problemi. non negleue in quanto Jilo,o/o la ,torlo dell'umanità. di cui Il ,Jort0 di cogliere Il ,t. gnijicoto e lo $copo in operette di piccola mole, ma df 1 a/ore tutt'altro che tra.tcurcb le. ne sf moatrò affatto llc.ttltuito di se~ ,torico. che anzi ebbe pro/onda la coaclcnza della drammaticità della .ttorlo e Ju tra I pochi ad fn Mndere l'importorizo .ttor!ca dello Rh:aluz:lonc /ran– ce.te. Ne poteva uacre lnienflbllc alla J}Of'8fa cd. all'arte c hi Indagò con lo pro/onditd che Il Crccc ,tcm, rlcono- 1,c-.c le leggi del bello e J)O,fein IUC(l l'aooncettualito cd U duintcrcue del bello mtdc.rlmo, n, cui è costru!ta, .ria J>ure in parte, l'utetica. 1tu,a del Croce. Il ,egufto ~Ila novelletta e,ponc con acume e otvacltà di .stile l noli moHri di corucn.w.> e di d!.Uen,o che collegano il pen.ricro crociano alla dialctttco. hegel!ana. Non ugu!renw il Croce fn tutte le rarlozioni dei ree. chi temi del nt0 /ilo/o/ore. ma cl fermeremo .solo ,u. qualche (punto. in eui fl uccclifo tronco rln1erdi1ce di nuore /ronde Co,i, criticando l'interpretaz'onc che il De Rugglcro ha dato dello nota formula her,cl ano. che so- 1ticne la conversione rec'proca del rea/e e del razionale, Il Croce ribaditcc lo .ruo propria interpretaz!onc df e.ssa « come la ,aiutare e radica/e liberazione dd r>en1fero .storico da ogni opproi•a.tione e d!iopproradone del real• 1.1tenre accaduto, che bilogna .so)tonto Intendere quale ,•a nelle .sue molteplici /orme e nel nt<;do fn cui quute "'' legano fra loro». L'Autore torna o negare la lcgtttf. mito dc/ giudicio di tafore, che egli ldc,1tf/lca col giudt. ::lo pratico c con.tfdero aoltanto come e una prc,a df 1J0ritionc prò e contro certi Jattf dc/ pa41ato. ai quali non ,pelta un ~udlt!o di tal .rorta che li got:crnl, pcrche Dio ,teuo • .se li ha t'Olutt eo.tl, U ha apprm:atl CO'M raitonali e 0011formi all'andaml'nto del mo11do » tp. Ili. 1.J> .!lorictnno a-,.,olutn del Croce non potci:a troi:are plu chiara cd im;fobb'a c.sprcl.!!one, che e- opportuno r levare. a proposito di certe ldcoffz:io:: onl correnti, alle quali dd a,isa lo atc.r,o Autore, quo11do dim,ntico delle inevitabili oon&cgucnu che di&ccndono tfa liQaW po.stulati storici• ,tlci, .rl dd a tt!$$Crc l'elogio delle c6lgenu e deJ ra'arl mora.IL Come abb!amo altra 1'0lta ampiamente dimo– & trat.o. la dare tutto porto il suggello dell'approt·azion~ dfl'fna, la ccn.:acraz:iont dcll'1mmancnte raz.onaUa del /atto, e t·ano parlare di r;a'orl e di dot:er uterc. Per quanto geniale e sottile, la d!alcttlca non è da tanto da concilfare lo razionalità. del fotto con quella dell'ulgen::a del diritto e del t:alorc, che portano un uq•o contrario. Lo dote 1• razicnale che un lndft:iduo o un popolo .tfano opprcul, perehi cori r~ch'cdet'O la fatale inÌmanenza ùl cor,o 1torfoo, non può cuerè rot!ona/e l'ulgenUJ. di lf. bertd, .te non in un momento .wtce.rsiuo In cui quell'cli• çcnza 11 /a creatrice di nuoca ttorla ~.rfo rie.ree ad. aQumar,f e a trionfare di fatto. Dal che Jacilmcnlc si r!cava clic il i:iilore ,tpetta non gla allo liberta com.e tale, ma al 1uo pratico succu,o e che ra'orc dei valori è il 11uot.'O che .si realizza nel moto lnee,iante della atcrla. JJ Sollen i! degno di conaidera:ionc .w.>lo,e e in grado di /orsi i:alcre praticamente . . Dal mondo dc/la .rtor:o alla tifta prii:ata dei .tfngoll Il pa11oggio e tutt'altro che arbitrarlo perchè lo ,co lta umana non ~ fatta a spicchi e l'uomo comune e $J) e.UO p;u !oleo di quanto non penai Il filoao/o e di quanto no n lo afa Il ffloso/o .rtcuo. che ,·muda di concfllarc con vlrtuoal.smi dialettici esigenze contra.rta11ti e ripugnanti tra loro. li Dc Rugpicro a ,ua tolta accoglieva nel suo pcn– tlcro, rimMt0 es.rcnzlo/mente Jcde/c ot po.rtulati /onda• mentali dell'idcall.nno. cllgcn:c. agitate da tutt'altra di– re.rione e dot•o pcrcfò 11c,.so un ,Ingoiare t:alorc di te1tlmonlanUJ. alle sue crlt'che, ma non rilclt·cva Il pro– blema con magg 1 ore coerenza e dora della ragion!, a cui dot"era&l ritornare, e della tra.tctndcn:a-lmmanenui dello 1pirlt.o aporetiche defini.t onf. La co11ccz:tonedlaleWca del male, che il Croce. ritiene salda oonqulsta della /iioso/fo hcgcl~ana e della tua, in quanto at.'iluppo ulteriore cd in•egrolionc oorrcttlt·a di quella, "7101 ,ervc in rçaltd: all'Autore nella critfca del marri.tmo. // male - Mrna od aDermarc il Croce - q11ando 11 realtd non è male, ma quando è male non C realtd, la qual coaa non c.tcludcrebbc. al suol occ 1 11,che la co,cic,iw mora'e abb a per 1uo 1trum~nto questo Jon– ta.tma de!l'irraztonalc e del male fp. 108}. Se il male /o.!ae ([lleato JantO.t1110.non .rl rcdc come potrebbe co,tf. tulrii e su.sslMcre la oo.tclen:o morale che .r'incentra .su una di1crlm!naztonc ct'ettuatc e 110n ilhuorfa di i·alo- 1/ rl e dil1•alorl. Ld .iovc Il male t bene, nel momento fn cuf Il compie, anzi e bene on~ nella aerena t:alut.a.. :tene ,torica del p a.uot o, la co.,c cn.z:amorale e un mit.o, e un'ombra tana fu.or che ncll'a.rpett.o. Il Croce Infatti non u1ta ad affermare: « Blwgna rlaolt:erlf e In omaggio alla logtca e alla vcrltd dire che qu~/l'atto Ju un bene, e che ml apparfra e ml dot.eta apparire ma.le nel nueto atto da e.,,cgu!re • 11). un J. Ora rtdcologia marrt.rta non derlt:a la ,ua lnconrlatcnza ,cf~ntl/ca dolrat:er con.,!.. dcrato ccme male morale lo pt"OpTlctà prka ta. che and Marx conlidera gli ideali moro/I come mfrf derico.tf della ,ubllmatlone ~l .rub.rtroto econcm'co della 1ocfctd, ma da/l'alicr pre,upp,o,to come pr.nctplo e criterio di ,p~ga. zfonc quella e materia» che è in realtd un dato ,oltanto r:ella prob!emotica della realta e della .rtorla Do.I eh.e t!erlc11 fra l'altro anche la negazione IUI talorl moralt o q,1ritua1J e l'lncapacfta d' gfu.ttl/feare loglcam~nte c ra• :.tonalmente l'i~ale della ltlwrtd e della g;iutlz a «:>cfa'e. Fra gli ,crittf raccolti In q~.sto t:olumc notcl.'Ole lmp,or(anza ha ccrtamen:c la quutloM del Ma.chlai:elll. della quale cf alamo occupati nello f'iloM>rla pollUca. alla quale rlmandiamo•il lettore. Preferiamo fntcce riportare la nuot•a de/in!z·on.e della •tarla oome IOddia/cufone di un b1aogno rncrale, ~ CO· 1ttringe ad a//faore un facto, 11n gruppo o un ordine d.i fatu, un evento politico o morale. un'a8errnazlone fl/o.,o. fico, 11nacrcat?onc di poe.ria o di bclleua. per fntendern~ bene la gentil Ol.ria Il carattere. e metterci in grado di delfberare una no,tra azione o un orientamento e avvcni• mento dello n0.ttra vita, r,artlOOlarc .rempre. pcrcM noi t•itiamo nel partfoolare, unfrer,o/e tempre perchc In quel particolare .tf contiene l'unfrer.rale » (p. llZI. Chi non Ignora il roJume croctano ,u « La Stor!o » rllcrera come dalle 110:r!e categor e di bisogni, lrl cltncate. da cui trar– rebbe l.rpirazionc la ricerca ,torica, qui t rima,ta .soltanto quc la del bf,ogno morale, che a dir teto, non contr,buùoe a dar molta luce al pcn.,icro eroe ano. anzftu.tto pu~ il concetto 1tuso di moralità t obnubilato dall'ind.f.tcri– m'nazione dei i;olOTf dal dfn:alori et.'cl. Altroz:c obb:amo e.!amlnato le aporie sorgenti dalla conce:!onc crociana della storia e della storlogra/fa. Qui C da rllet ore, in re. lezione alla nuova Jonnu/adonc. che quale eh~ .ria l'e.,f. genza, che l.rpfri 1·:ndagfne .rtortca, non al può Jact/men– te /aria rientrare nel procc,,o dcltberatluo che preoeac l'atfonc dcll'lndlvtduo. L'Indagine .ttorlograffca può d:.ira– re anche d.eccnnl, durante t quali l'atlonc non t e 1101, pud euere ,o.,-pua. Lo .storico p;u che la aua a.z:ion, 11tr• -IOnale Intende illuminare quella dell'uman'ta e fra l'una e l'altra non L'I pud e.uere ooindden:.e, chccchè i-oglta o lnteda «),tenere l'immancntfnno profu,ato dall'Auto– re, radice comu ne di tutte lc aporie ùl suo pc~ro. E naturalmcn.tc anche lo oonccdone dell'unico 1pfrfto tmmanenle rit orna in que.sto libro, ht cui. fra l"altro, ,, aDerma che i fatti 80no .sempre originati dall'unica fon. te che t! lo Spirito rfcente oon le me eterne catcgori.8 creatrici delle ,toriche opere ed aoolvtmenti fp. JJtiJ. Quello concezione, con~ abbfdmo altre rolte notato. por. ta ad una .!Valutazione dell'lndlt•lduo ed anche In quuto libro l'Àutorc aDcrma che e la rl'.cerca del carattere pra– tico e mera/e del pcr.ronaggt non ha il 1•a/0Tcprimario c:hc 11Mtta un 1 camcnte al procc,,,o del Jatl che oondKUero alla nuova fonnazlone .tOCialc c politioa. » (p. 10(J). Il Croce ha ben ragione df reagire al gu,to morbolo delle cian/ru1ag/lc. erudite, crona.chiaUChc, eneddotlche e4 è quc,to un grande merito acqut.ito /In dalle ne prl~ or>trc ~Ila ,torlo; ma non .tf può dalla. policromia del• z·erudi.tione ,torica pa.uare all'anonimo dd JattL I /atti non ,·tntcndono senza la peraonalild df chi U compi.e: i /atti atorlcl ,ono fotti umani, non artificio.Jc crca.tiont o fatali procun del pren:nto l'r,!rlto unii;erlO Jc. che in– tt.ttcrcbbe la trama della storia . .scrt.·endo.rl degli indicf. dul come più o meno comodi e pault1I 1tn.imentf della aua atfonc, fnoomprcn.r1bilc v-reht.' ate!eologlca. Lo ,torico delle re,plngcre il mcralll'mo scrmonegglan. te e cutencrli da giudizi di condanna, ,peciahnentc quan– do non .sia licuro dei fatti e dei documenti che li pro1:ano. Mo non cl se mbra tuttarla che o/lo atorloo debba euere J)TodtUa 111 . ten.to ouoluta la via od una oolutarlonc anche morale dell'oz:!one .itorica, debttam~nte rico.rtruita, percht.' 118atta ialutazione fa parte integrante della. ooncrett:.a .rtorlca e rl.rponde ad una in,opprimlbilc esf. gcnw della coscienza. Ri.uin:ondo gli uomini a p;a aJto tribunale. lo ,torico non può ignorare quell'elemento di umanttd e di concrcteua che i il ra.lorc morale dcllc G::iCfll. Né poulamo con.trntire col Croce quando aJJer'tTl4 che • la paura au/l'impo,.ribilfta di raggiungere la rcrltd sk>-– rica ~ .ttota 1uperata con l'aecre,ccrc qu.elta paura tte.,sa. col mo,trare che gran parte di r.uella che t con.slderota. ltorla va .roggetto lntrlnttcamente al dubb'o, perehè gU .rtorlcl .ti piacciono di giudicare tifrtù cd l""'0rl del per. sonaggt » fp. I96J. Anzi no! quella paura è uno 1tato d'animo perennemente rloorr.enle In •torici e non ,torici e .ri ricollega o tutta uno i·aria gamma df ,Jumature che 1·0 dalle argomentazioni correnti ddlo ,cctticf.rmo di ogr.l tempo alle particolari dlffioolta della ricerco e dc/la. rl• co,truzione ,torica Eliminando le raluto:lonl ct!che, non .ri elimina ogni ragione di l!rrorc e d'Jncertezz.a Anzi U aoggctth,~•mo dello r!crutruzio11e ,torica. che .reaturi.rcc dalle premc,ae gno,tologlchc d.ell'tdeal ,.,no, ch;aram.ente el'ldenU nello TeotlR. e &torlR dt!lla atoriOfT8,fia. rende atmpre pU1 Incerto la po,libflltd di n,pcrare lo dltp.dcnza t.'tr.!O la conoaccn:o della rerltd ,torica. NICOLA PETRUZZ6LLIS (l) Indagini su Hegcl e •clarlmenti Jflo,oflcl, Bari, 1952.

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