Fiera Letteraria - Anno VII - n. 52 - 28 dicembre 1952

LA FIERA LE-TTERARIA (Continua. d4 pagina. 1) dal pogto che io occupo (a.nch'esso Uberune.n~ t. voluto) nè da quelli che le •tanno accè– to (che In tanto acquistano Il loro •1gn111cato 1n quanto sono illuminati dal ftne da me J1. berarnente pregceltol. Non è limitala dal mio passato (del quale io •lesso decido sino a cambia.re una. crisi di pubertà d& autentica rovina In circostama provvidenziale) e nem. meno dalle tenaglte del carnefice o dalle sbarre d'una prigione. Non è limitata. dalla stessa. morte, che, dtce Sartre documentando l'a rrermazSone J)arod0&8le con un'ta&ll61 quanto mat acuto (3). non ~ cosa mia., non è una tappa wl cammino della. mia. Ubertà. Ma prl.m& ancora che stano stati pe-rcorst t vari aspetti della decantata conquista, la libertà comlncia a l)Udere U suo fucino: agli aspetti positivi cominciano a. sostituirsi quelU nei1a.tivt, ln.s!ti &I f&tto &teS60 della ~scelta.> oontfnua. che consegue 11mto esae– re-Ubertà. Che cos'è che determina tanto la t.eelta !onda.menta.le della. mia e-sb;tenza. che loca– lizza il mio niente nella muaa. opaca del• l'essere, quanto quelle particolar! che le ven– gono dletro? E' Il mio ftne, a me immanente, veno 11 quale to sono conUnuammte proteso con un& tntensltà. ta.le da potermi deftntre un continuo e Jft'Ogetto •· Ed ecco allora. ger– mogllare dalle prem.... teoriche l &rtrla.ne un prlroo accootament<> alla polcolost& del– l'uomo contemporaneo che mette U dtto IU una piaga dolorosissima : la sua vita. dJ aru.ta continua, sempre tn attesa d'Un rtl)OM che non verrà., d'Un irraggiungibile e u'bt comt– stam >-, sballottato nel vortice d'un e proces– so• senza tregua, sotto l'incubo d'un e pas enoore • che non ha m&1fine. • Notre Vie (cl attest& Sartre In una. delle pagine pii) nere dell'Etre et le Nèent, rie– cheggiando U e eanttere perpetuamente pro– cesrlvo >-, caro a ltafka) n·est qu'Une lonrue attente: attente de la ~all.,.tion de nos ftng d'abord ...attente de nous-méme surtout • (4). E se 11 fine di que1ta attega febbrile che cor– rode tutta la mia vtta, fosse qualcosa. d.l tne .. &istente? La doma.nda dà occasione a Sartre, pg1co1ogodell'umor nero. d'antictoare a. mo' d'ipotesi la triste conclusione dell& """ dla– gnosl .. 1.tffltlale. e 51 Je ouis attente d'&t• tentes d'attente et si, d'un coup l'ohjet de mon attente demt~re et eelut qui attffld. •ont ouppriméa, l'att=te en reçolt ~trospec– tlvemfflt le carectère 4'ab,urcfltt (5l. Oltre alla. compagna chiamata tensione, anala, ne ho un'altra non meno funesta che ha nome 10fferenza. Cosi insistente Il suo continuo aflorarmt con la sua ala che prefe– rirei pronrl& In tutta l'lnten•ltà, sentir!& 111 di me con 1&violenza dell'uragano. Ma non c'è acampo a qu.. to martirio dllulto, eh• ml accampa.,,. In ognJ istante: • ... ma.Is cette gouftrance énorme et opaque qut me tran– gportera.11 hors de mol, elle m'effleure conti– nuellement de sori ame •t Je ne poux la saislr, Je ne trouve que mot, mot qui me plalno, mol qui gémù, mot qui dola. pour réallser celte IOU!fnnce que Je oui., Jouer sana réplt la comédle de •ouffrlr (6). Dopo gll gpettrl dell'&Mla e d9ll& 10!!•• renza, 11mio ...ere-libertà ml proietta quel• lo del continuo cambiamento e dell'lnstan• taneltà. Ad ln,uprlre Inia tti la teno ione e la eof • ferenza. facendomelo auaporare tutte inte– re ogni momento, c'è U continuo rinnovàrat del mio proa:etto fondamenta!• col .,, ... gu1r. •I dee!! ln!lnlti hlc et nunc che cootltulscono la mia frammentarla .. 11tenza. n mio p... sato (lecglamo nella anallll della temponll– tàl non 6 pl!J mio, al è • coalzzato •· rifacen– dosi tll 101, o, pt!J 1empI1oemente, • è •· men. tre kt e non aono •: ll mto tuturo non c'à ancora; 11mio vero ed unico lo 6 tutto qui, costretto a e situarsi • in queato h1e et nunc che ml otucge non appena cerco d'afferar– lo. semplice g\118tappoalzione dJ foterrammt clnematograllcl Oa almilltudlne 6 una delle più eepreuive di Sartre), ONM1lonata per di più dallo spettzo dell'utante che potrebbe &convolctte totalmente 11 mi& progetto ori• Jlnarlo. A qu .. ta constatazione della mia auoluta fragilità, del mto .... re senu fondamento nell'atto ateaao in cui ml pongo a fondamen– to delle cose l'auurdo che ha. cl& fatt<> pii) volte m.pollno, Viene ad ldent!llcanl con I& mia •t•"• .. 111enza; anzi lo sono addlrtttu• ra. l'essere per cui l'assurdo vie.ne al mondo: e nello sfondo di quest'auurdo, IJ)&l•ncato– sl oumntondatezza della mia eglstenza, s1 profilano nuovi gpettrl, più temlb111 di quelli apparsi .inora: I& n&U8ea e l'an,oecl&, Sono due momenti easenzl&ltaatml della psi. cologla 11rtrlana. Il primo. rlopondente ••t– tamente al tlt<>lo di une delle oue prtmlUtme pubbllcazlonl, è •lato 11 blgllelto da vlslt& con çul l'uomo nauseato J. P. Sartre si ~ intro– dotto nel mondo della cultura. n aeoond&, risultante dall'assurdo portato sul pia.no del– la rlflealone, viene a fondere gli upettl ne. ,•tlvi dell'■ftlOICla di Klerkep&r<!, (an,rosci& di fronte alla mia llbertàl 90n quelli dell'an. poscia di Hetdener Capprenalone del nlen• te\ (7l. E' arultutto angoscia davanti alla mia 11· brrtà, respcmsablle non .olo delle condotte mie, ma di tutto 1J mondo che ml circonda, del quale le coordinate segnatemi da Sanre ml hanno !alt<> centro dJ gravitazione e 10• prat\utt,, di re5ponoab1llt.à. Ma nell'atto stes– so in cui, conscio di qu.. ta mia entità di centro delle cose, tento di afferrare le di· menslonl del mio lo, quegt,, lo sfugge al mio tentativo, spiattellandomi in tutta la sua cru. deua la gtogtra del mio niente che 1clvola. e sbuca da tutti I pori della ml& meschina rtaltà. Nle.'lte tr& Il mio psaato e U m!Q presente, niente tra 11mio presente e Il mio a,·ven1re, niente tra Je cause del mio atto e l'atto ste..o. Inafferrabll1 apparizioni d'un niente messo In &:locoIn tutti 1 auol upettl posglb111. Ed allora, per stuggire QUest·anrc,gcla, non c'è che la via su11erltaml dalla e ma.lafede~: allenarmi dalla mia realtà, fu&:a dalla mia tuga dall'essere, che in questo calSOviene a chiamarsi e !aire>, mania d'azione. (Altra nota che avvicma la diagnosi sartriana alla più intima polcologla dell'uomo del nootrl glornll. Saremmo davvero tentati di conlem• plare in Sartre la fotografta dell'uomo con– temporaneo, rlpreao In tutta la. sua lrrequle• tczza, Ln preda, al ,uo dinamismo senza rl• poso, se non cl spaventa.s&ero le ultime pen– ne!late del auo quadro quanto mai tetro. Agire per quale motivo? Fa.re che cosa oltre a questo mio sincolo atto del tutto ina– deguato a colmare la mia Irrequietezza? Pro– tendersi verso quale traguardo? n problema. del tra&Uardo ver10 cui la realtà umana d.Jrige la sua corsa di.sperata 6 uno del più neri 1n Sartre. Nell'atto •tesso in cui fugie l'essere, In cul sl atrerma come non coincidente con se &tessa, la oo.sclenz& à prua dal bisogno del– l'esaere e deUa colnctdenza con esro. Ma con le premesse della dialettica. sartriana, que– st'ideale di coincidenza tra eggere e coscien– za, cui l'umanità ha dato 11 nome di Dio, più che lrranlunglblle, è addirittura contra• dlttorlo; e allora 1J traguardo porterà a ca• rat.ter1 cubltalt un nome assai triste: c icbee >, &eacco, in1ucees&0, invano (8). c L'htstoire d'une vie, cl sentiamo proclamare, quelle qu'elle solt, est l'histolre d'un éehec •· E a conclusione della lunga analisi esistenziale, tendente a svlgcerare tutti 1 lati negati·11 di questa e passione dell'Uomo'>, che dovrebbe perdersi come uomo i)':rch~ Dio na&C&. in• versa perciò a quella dl Cristo. troveremo que. ste tragiche parole: e l'homme est une pas– slon lnutUe • (9). i.. libertà, già 0-\Bltat& nelle we pcsslbl– Utà ln!lnlte, sotto 11 logorio della propria angoscia. e alla. oonsta.tazlone cella. propria inutilità vorrebbe Mnunriare z. .!'ieble!S&.,m,. a far crollare ogni Ul1181one l'attende a que– ft" punto un ultimo spettro: Il llmltf. E', si, inftnita, ma tn un campo in cut fa– bbe n meno dJ esserlo cosl volentieri: in- Sarfre parla di se stesso:"Oltrealla compagnachiamata tensione,ansia, ne ho un'altra non ~no funestache ha nomesofferenza - Cosìinsistente il suo continuo sfiorar– mi con la sua ala che preferir~i provarla in tutta l'inten– silà, su di me c~n la violenza dell'uragano - ~la non c'è scampoa questomartirlo diluito,che mi accompagna ...,, * U!:riormente. nell'intimo ~el prOl)rio io che, appre&SO dalla. re.sporuabilità., vorrebbe ce&&a– re di esser libero, non lo è affatto. E allora at ritornelli dell'innnitA si &ostitutscono quel- 11non meno frequenti della llbertà-ccmdan– nL, Ubertà-maledizione, Ubertà-vizio. Semplice apparizione fatta di niente e dt usurdo. Tensione, istantaneità, malafede, nausea, angoscia, mania d'az1pne, scacco, U– mlte, Ubertà-condanna: quuto l'Uomo sar• trlano al quale dovrebbe a.ppoggiargi U re– nomeno•artlstlco. Vero vicolo cieco dai limiti c06l angusti (questo in cut ha finito per risolversi il e grt. do• di ~rkega.a.rd) , ohe non luelano al– l'artista, rinchiusogl in euo, 1e non la posst ... bUità di esaurirsi tutto nel suo htc et nunc, d1 e sltuar&l > con la sua realtà-tumore nel– l'unica dimensione del suo oggi, ridicendo al suol compagni di sventura l'assurda e &1• tuazlone • della sua esistenza •· Sullo sfondo q_ut ricostruito, le antist.ste• matlcis81me afferma.ztont estetiche dt Sartre vengono 'ora ad acquistare quel slgniflcato che altrimenti non avremmo potuto cogliere. Non c•~ che da vederle alla luce di que– sto imperativo categoria del e situani •• del– l'c impegnarsi> tutk> nel proprio tempo, sul ai.i sprone l'eatetlca dt Sartre percorrerà le sue vule tappe, dal netto rltluto del momen ... to a.rtistlco maturato sulle preme&&e di La Nau~e e L'Imaginatre all'autoplstlca vi&lone di ,crtttor1 acesi nel ring per preparare l'av– vento dell1. Città di Fini auspicata da Sartre. L'ARTE "ENGA'GEE" L'immancabile versione est.ettea di questo primo riapparire nel clima culturale contem ... poraneo della libertà individuale, da. tempo soffocata nel circolo hegellano, questa volta non ha avuto blaogno del necessario perlo- JEA.'1 • PAUL SAllTRE do di incubazione, cui ha dovuto rassegnarsi iT&n parte dei penu.tort orlginau, perch~ 11 1erme da essi originato tn sede fUoeo!lca, fecondasse a poco • J)OCO l'ambiente per Poi ramltlca.rst, una volta sviluppato, net vari &eLtorl della cultura. In questo ca.so , prima ancora di rlvolg:ersJ ai vari artilti visibilmente tocch1 dal morbo u.rLrlano (Anoullh, Cocr.eau. Slmenon. e vari altrD, Sartre stesso et ha offerto questa versJone con la. sua eccezionale abUttà che 111 ha permesso d1 passue dalla cattedra del ftlosoto a. quella deU'~teta per assume- ~~tt~r~~• :nz;i(l m~=:raarfts~o~~: d'arti•ta. L'esteta, rivelatosi sopretutto In Sltua– tions n, cl impone un breve richiamo alle precedenti prese di poalztone in e La nau.sée > e e l'Imaglnalre >. In questo suo primo contatto col mondo estetico, Sartre non sl discosta molto daBa età accennata lezione di Hetde1ger, arte co– me momento di evasione dal peso di un'est– gtenza. Snslgnlftcante. Questa precisamente è la. situazJone di Roquentln, che sul rJchiaml del jazz riesce per un momento a dlmentica– re la propria nausea. Entrato nel nuoVo mon– do egli cede alle lusinghe della musica, Il– ludendosi di poter rlt.rovare anche nella vita reale un'armonia. un ritmo s!mlle a quello del sassofono e dell& cantante negra. che gli ripete c Some of these days >. Ma abbando– narsi a quel momento di soeno t semplice– mente da sciocchi: presto o tardi la dura realtà farà ,entlre I suol richiami (!Ol. · ~ L'tma.ginaire > conserva sostanU.almente questo concetto fondamentale di arte-eva– •ione, col conseguente rl,pudlo t<>tale del mo– mento estetico; e se le cose restu.sero e-o!\ il ragionamento artistico di Sartre sarebbe 1là finito. Al contrarlo, anche a prescindere dal fat– to ehe Sartr• ste66o sentirà 11 bisogno di af– facciarsi pe.rsonalmente alla ribalta dell'ar– te, nelle ste.sse premesse dell'esteta noi tro• ve.remo ancora l'esplicito invito allo scrittore pe.r entrare nel r;jng. Una. delle contraddizioni taclU a ritrova.rst nella po&izione sartriana? Può darsi, ma !or- 6e c•~ un'altra spteeazione più alla mano. L& ra.fflca. temporalesca di L'Etre et le N~ant ha dato radici troppo profonde al– l'imperativo categorico del c situarsi,, per– ch~ Sartre possa rinunziare del tutto a una arma che, adattiuima in qualche sua manl– festa.zione per e allenarsi >, come vedremo tra. poco, in qualche altro invece può essere non meno adatta a preparare t'avvento del so• c!a.Usmo augpicato da Sartre. Ecco a questo punto la famosa e Pr~sen– tation des emps Modernes >, vero ponte dt passaggio tra l'Etre et le Néant e 51tua– tlona II. Un programma chiaro e d'una decisione eatrema, che traduce in termini della massi• ma concretezza artisUca il flor flore del vo. eabolario fllosoflco sartriano; uomo assolu• to, uomo totale, concetto della temporalizza ... zto11et.ramutatosf in quello della no~tra epaca e. rlaffermatlsstmo, ,opratutto nncessante ritornello della libertà, lnteoa ancora in tut- ta. la sua. portata. peggJ..m.istlca.: e elle est une malédlctlon • (I ll. Subito dopJ questo manl!esto u.tnclale d.! una rivista destinata a difendere c l'autono– mia e i dlrtttl della persona >, Sartre a!!ron ... ta In pieno l'argomento scorrendo uno dopo l'altro 1 va.rt aSl)etU del problema eatetico nella. c situazione > contemporanea. Nei begli anni d'&na.rchla geguitl al trat– tato dJ Venallles, Ccosl comincia. il sa.ggio c La. Nationall&ation de la Littérature >) 111 autori &1 vergOll'l&vano 41 scrivere e i crJUci non amavano leg1ere molto. Nel salotti let– terari non s1 Incontravano scrittori, ma aolo profe661onllt1 d'erotismo, di delitti, di cllipe– razlone, di rivolta e d'Intuizione ml.stlu, che una o due volte all'anno, preaaati dagli ed.l– fori, conaentlvano a lancia.re un mesucgto. Oggi al contrarlo I letterati hanno ritro– vato la loro dlgnttà e I critici hanno rlpreJO a Ie1:1ere. 51 11\lUd& 111! scrittori come " del e beni nazionali>, alle loro opere come a qualeou di e imJ)Ol'ttnte ,. nè più nè meno del dt.lcorsl di Poincaré sulla Politica. mone– tarla, o le lntervilte d'un leader laburista. Que1to però, conclude Sartre, ,e da una par– te deve rallegrarci dall'altra. non può non attemrcl. L& trasformazione degli artJstl in e beni na.z!onall • ha come conseguenza la naziona.llzzaztone dell'arte st.easa, la aocla– Iiz2azlone e I,. Irreggimentazione della plil tipica m•nlfesta.zlone di vita Individuale. L'&r· ti&ta e ambascJa.tore > voluto da. Sartre non ha niente a che vedere oon l'artl.st.a onorato di ruoli 1.mportantt nena vita pubblica. E' semplicemente l'uomo che fa dell'arte un'a!– ferma.ztone della libertà propria e un e ap– pello•• a. quella del lettore, un vero c meuag .. glo >, un modo.di e s'enga1er > nella situazlo ... ne che lo circonda; ma 1ll\ e encagement > .. spiccatamente lndlvtduall•ta. che potrà di· ventare collettivo solo q:iando 11 sopravven .. to della coscienza aoc.lallsta, raccoglierà. la totalttà. delle coscienze tendenti ognuna al proprio tlne 1n una deslderabU,, e Città di fini •. I) snn pubblico però no ha. ~errato I• portata, meglio l'Indole partloolat:9 dell'III,.• gement 'sartriano divenissimo da quello co– muni&ta., con cui invece si tende a identi– f\carlo, autorizzando con ciò l'acol.16&di u- 1asslnlo dell'arte gul tipo di quella Ilei Pltlll· rl marxisti che sono e le&plus mauvais arti- 1tea > con la 1teM1a evidenza con cui 10no e lts plua engagtla > (12). E poi pus! per la IetteraturL. ma I& pot• ala, la pittura, la mu•lca urà mal poaalbUe e impegnarle>? c Que de ,ottl&es I •. esclama Sartre, che onor&ndo d'un c~ale ~ le primt aocuse, troppo buwl, accetta eon un cor• to Inter ... • l'ultimo ln~a.tlvo, lntrodu• eendocl <.n una. lunga dlllq\1111zlone•ull'ln• dole propria delle varie arti, assa.i deluci• dativa del suo punto di vista e5tettoo. Distinguere tra 1 e sesr,I • d-1• emozioni a.rtistlch•, e la ..,.,.ioal <!Jvc~ • e- . l colarl d'un Q93dre. le note ll'trà •~. non 60'l'lO e segn.1• d'un'emooione. non rf... mangono a qul\1()()8& fuori d1 sè: gono etS5i stet.sl l'emozione dell'artista. L'a.ngoocla del Tl?!tor&tto al rteardo d~l4 erociflaslone .di G"'5ù è tutta 11, In quello gquarclo di 1lal• lo che oonnont.& U GoJsota.. E come mane& quMto primo dei ,ue p,>11 In eui l'U S.rtft ,1 ai't!eola I& dialettica del Unruanio a.rtlatlc<>· O'llfflo&iane «lllna· ria dell'art lita &I di fuori del &UO Cl"f'lO •) cosi ,iolla plttur& e nella m.uslaa ma.ac & an• eh• 11 MCOndo (un'emozlone-reutone da par• te del coc~torel; tant'à vero eh• U Massacro di OUemlca dJ Picuso non ha 11 \ltdagna.to un oolo uomo alla ca~a CO• munist&. Preziose cont ... lanl cbt cl preclaano una nozione <!i llngua«lo di ..,par, quul marxl• stico: un llneuanto c cmvrntion utJ.le•~ e una. gpecie di st.«"Umento• ptt la. ricerca del!& verità, vero ponta tra l'emozlooe del• l'actlsta • quello dello &pettatore, distinto però d&ll'una e dall'altra (!.'il. In Une& coc I& pitllun e la mu.la nel campo delle emozioni-e015e, sftla anche J& poesia. con tutta una sequela di dlstlneionl ehe precisano sempre mOfllo Il punto di vista sartrla.no . Mentre la prosa • impero del Reni•• • uti• l! t.a.ri& per 85Sen:z.& >, c si serve• t6Ue pa– role, • utillzza • Il llnru~glo, la. poesia, pur u~a.ndo a.oche lei le parole, ne fa un uso del tutto diverso: non c si Hrve > delle p&~ rote.. ma. p1utto6to e le serve•• si rlftuta di utilizzare U Jlnguagg1o. • L'uomo che parla 6 e.I di là delle parole, vicino all'011&tto. Il poeta ne 6 dJ qua. Per 1l primo le pll!'Ole oono domeotlche; per 116'leondo esse resta• no allo stato i;elva«lo • CIU. Pro..,_ lampu,te d1 questo estranlanl del poeta c:aJ mondo e fargl tutt'uno con la propr!a emozione, con una parola poetica. che è un vero c rnia 'ocos.mo •. certi ritrovati tecnici eomunls61mt ali• poesia.: ln!Zi con un cma> o CXND un ce>, conte Fulr, 14-ba.s /ulr, I• ..,.. = da oi,-,u.,: 101lt [fvre,, ?.'!21.s 6 m.on . eoeur en.un &., l• chan.t dlii fft4• [teloù, che suppc,nfCCl0 tutto un rq'!onamento ln• terlore; domande che non attendono rispo-– sta Mouna, come O Ja.f..son.s ! O chdt«:.u.r Quelle 4= est 1an., IU/autl (U) Dopo tutto ciò, sa.rà ancora pooolblle i»r· laTe di Cengacement.. aJ di ruort della pr06&? Pittura., musica e poMi& non c esi– stono>, non c sJ fa.nno •. m._ 1«n.1)1.tcemente c 5ono •· e ccmie .sfuggono a.1 pia.no dell'e!i• s~nz.a, cosl sfllff"ODO & qual.lo della c situa– z!one > e ccmseruentemente a. queUo del– l'c engageme.nt •· COn questa. pa.ro !a di c~edo dalle arti n,n ut!litarle, onorate pe.i--aJtro a una. poco cot1vint.a dlchlarazione di &tima, cui f& da contropr-ova, nel ca&, dg}a, ~!e. la pro-– ò.uz1or.e cont.empcxra.nea, Sartre continua. 11 suo cammino con la. sola pr06a, c utWtaire par esseinoe•. dove le parole. invece di es– .se.re m onadi a &è st.antl, sono vere e pistole eariche • in attesa dJ esplodere nel let.t.ore la. ca.."'"lcadello scrittore. Il voc&bolario estetico sartl'iano potrà ora Ubc-.-ame.nte. offrirci le sue voci preferite. Scrittura-messaggio: nel senso dt mesa a. nuc!o della propria uma.nità. 01get.ttva– zlone della propr1a. a.nima: il tutto però (punto da. tenere ben presente per non con– fondere l'engagement di Sa.rtre col propa– gandtsmo marxista) n.ei limiti volutamente post! della. "'express!on involontaire •. vale a dire un& comunleazlone d1 umanltà fatta &enza ee.pllcito disegno. Il ooncet.to ci verrà ancora. meglio chia– rito dal termine opera d'arte-appello. L'ebbrezza ~ dévoUa.nte > èella nostra pre– senza. aJ mondo, che molUpl!ca le reluion! tra le cooe, situa le stelle, la luna. 1 fiumi nelJ'unJtà del pa.eoagglo che cl circonda, or• aanizza con la velocità dell'automobile e del– l'apparecchio le gra.ndJ n,asse terrest.rl (16). non riesce a dl:,trUggere 1n noi la poco fell• ce sensazione rii e &e.re e: inecssenzialf > a.Ile ooe:e Il momenro creativo artistlco tenta. d1 annientare que6ta sensazione pr-ocla.mand.Mi essenziale alla rea.ltA depositata suU& carta., ma allora 11 fenomeno é•ll':ne.ssenz!lllltà si ca Gi,no Bi neo ripete &!l'Inverso.n sonetto •1 è fatto es– •enz!&le. dlstruggendo l'eeoenzia.Ilt& dell'&I· getto ohe In tanto a.cq\ 1111& I~ gua. oloqnema &rtistlca, In Qua.nto •1 ril>ete nelJ'&utore stes• oo e nel suo contemplatore U fenmneno cre&tlvo. C>n•Wvement.e l'oper& lettararla. è nle!Jte• dM&ne qua.lo< lfi& solo In ~ mo– vim&nto che s1 chta.ma Jet.tura. Un vero e va et vi..,t • dl&lettieo, !)Or cui Il • proge~ • dello •crlttore .i oomunlca &I lettore faeen• do a.ppello alla sua libertà. Solo cosi l'atto erMtivo, ....,,,,l•imente !ncomploto e utnt• to. diviene completo e rea.le . e n n'y a. d'art que pour et pa.r a.utrul >. Posizione, ben preci.sa, ma facW..lm& " prestarsi all'equlvooo, si& eon un relativismo artistico che vorrebbe caloolare la. rlusclta dell'opera d·arte col termometro ma.rxlsta Cell'utilità soc!aJe, sta con l'a.1\na11tàdi Ka.nt e dJ Ga.uthier. Tra 1 due estr,mJ la. posl– ziane s.a.Ttri&rl&, ,ost.enib'foe dell'arte e c'1-i• monte du don•, dono sca.mbievole tra. a.uto– re e tettare, mentre esclude ognt propac&n• d!smo (glno &I punto da denunciare la mor• te dell'arte &I mutarsi di questo a.ppollo In Influsso sul lettore), si oppone alla atlne.lità procl&manéo l'arte fine essa stessa. Un !!ne, che riesce a sostener&i as&Oluta. mea.te a .uto– nomo nell'equ111br1o del f\ne-progetto-auto– =1&, dJ cui •1 parla nel l'Eire et le Nèant. Arte, ftne usoluto, da v&.lutare non 1n base • crltar\ ut111taristlc1 o a11nallst1c!, • n~o. cl &entiN!IIJ:10dire più a.vanti, ap– poggla.ndocl &I criteri della materia o della form&, ma unlcamenta In base &li& • densi– tà d'egge:re• che l'acccxnl)&Cn&. Per comprendere qu..sta d"""llà d'....re, o éenslt& di Ubertà o deMltà d'&ppello, v&Je la pena d'anticipare &ublto la vita. pntle& che l'a.rt.lsta Sartre dà &Ile prem- del, Sartre e.si.et& .E' a,,oara. una volta Il volu• mlnoso L'Elce et la Néant ad imporcisi oo– me I& llslonomla 8"Ctr1ane plil autentica.. Densità d'-sn ln!att.l nel Sartre &rtlstL, dopo - &ffennafa come naturalls6imo r!Gono a.I me= artlstJeo che megllo si pre• gta &l coatirruo e !ani • dei persona.rrt sar– triani, U tea.t.ro, verrà " precisa.rsl per I vari protaconlatl che a.ppa.i<mo 6Ulla scena In den&ltà d' .... re p&ragra.11 de L'Em et le Néa.nt. per usr.r-e la felice espressione d'un recente 1tudlooo <li 5artro (17). Uno dopo l'a.Jtro, I va.rl ritornelli pessimistici glà •P· pan;lcl In sede f!l050llca., accettano le per· 1otzftculO<ll che Sartre loro offre. L'Uco di c Le m&nl sporche>, ossessionat.o dal ruo passato, 6empre teso verso un pro– getto che non riesce a. rea.lizza.re , inca.pace dJ m&tterst d'accordo con se •te660. cl rl· pete a·paroletta, 1 motivi d• -to ci:.: nm ,;IJmll più, m& d1 cw npn poalamo ~'tf&TOI, d'Un futtao •llnllh ,tugg.... delle n!III Olllnàld•""- del "°"" aol ~~ •t.... Lo - motlVfl déìla tfolt' commamiza cl ver ... rà. ribadito d&l Dan1eae del.L). c Dilazione >. n Matteo di c L'età di r&1ione >, che dune IINllPre l'a.tto che sarebbe 14 pii) naturale eonsecuenza. del d&ti precedenti, cl rlcord& le Pfffl'96Se d'una. Ubèrt& che si a.ffenna CO· me rottura. éel meocanlcistlco susseswrst di cause ed effetti proprio dell'en ll()f_ Ad ev,. tare però che l'!Lfferm&Z\onedell& rua llber• là •1 muti 1n -Ituione come .. l'lllogi• cita e l'assurdo che circocda U suo proce• 6.ere non ba.statSse. Ma.rcella., ,ua a.mante, penserà a rlcorda.rgll un& delle più terrlb111 definizioni dell& llbertà, che abbiamo trova• te: • SI. Essere libero. Totalmente libero. E' 11 tuo viz:10 >. c Parta- chiusa• si a.csirerl unicamente aul motivo che l'inferno aono ili &Itri. L'preste di e Le Mosche• tenterà ~ •~osa )>lù a.uéaee: affronterà la tesi a. Wt& doll'uomo ehe ripete di peso s 1~ la mia Ubertà > com.e econfttta e uccisione dJ Dio. n tentativo vom, rlPNOO oon a.umentata a.ud.lcla. In clA dlable et le ban Dleu • con l'annunzio ufllcl&le e Dio t morto•· Qu•ta la dw1t4 d'-e lrnm .. a da Sartre nella vita d•i prc,pr1 plln(lnaffl., riu– niti tutti sotto una rubrica comuna: la 11· bertà dell'uomo illu &tra.ta nel ,uat aspetti p!ù neptivi. Del resto, anche la parola d'or.:Jn• dal teorico era precisamentie quMta: • L'krl• valn, homme Ilbre, •'addnsoant à des hom• me.s llbreo, n'a qu'un 1eul •uJet, I& 11~ •· L'unità di SOffel.to, •bocciata sulla prece• dente Identità è!J ...eri liberi, avvia Sart.N verso una. ooncezione mtetlca. a stampo so-– clale, che sembra aver del tutto dimenticato I& tesi dell'• Inferno ~o gli &ltrl •· Lo 1en– tamo pa.r!are d1 lett,ntura éelJ'unlvers&le ooneref.o, di Città dei llnl. dJ Ietter&tura d•ll& praxio: tutti termlnJ già appanl In &I· tre V!slanl f!loeo!lco-eotetlche (Idealismo, Kfflt, Mll?Jd&tll eoo cuJ egll non ha nleate da •partire. Contradlztone? Utoplomo? Que– &ta 69Conda t.esl pogslamo seru;'&ltro usarla: Sartre steoso cl autorizza.. La prima per o,.,. lascia.mola d& pa.rte, cttcando Invece di ren• ée.rcl conto Il più poulblle dello 1vtluppo del suo peru;Jero. Sullo schermo di quadri g\orlci ....i va• gli, Sartre ha protetta.to a.r,cora una volta 11 principio del presente come unica dl– mensloae della. tempora.Iltà. combattendo con accanimento eccezton&le tutte le !orme posstb111 di allenulone 1n un tempo (per lui) lneslsten~. Nello scena.rio del nostro ~mpo l'identica. realtà di uomini liberi cli ha fatto baJMue l'Ipotesi di una tntesa uni• ver.a.Ie (universale concreto), é'un& fusione d,ell infiniti e progetti • o e fini• r&ppn,• ••ntatl da. tutti &:lluomini del nostro tempo In un'unlc& e Città di llnl •; l'&vvento, tn ur.& pazola, d'un'Eurc,pa. soclallsta che rl· m&ne pèr Sartre l'unico oomptto dello scrlt• tor• d'oggi. I.& letter&tura. della praxil, da intendere come u.lone nella atoria e INlla &t.orie., con i suoi due aspetti !ondamsitall c:r nt11&tlvltà né oonfrontl dell'l!ìrdlne at– tua.le e di colltruzlone d'u1' ordine futuro, dovrà prepa.ra ~ taJe a.vvento. Anziché dlatosllere Sartre d& queoto .uo tOl!lO 11lopistleo, provlemo a. chl\4"'1ll quabto ala -tata In ~• crl&ica. net ~– fronti dell'arte del passato questa !Ua nuo--, va visione estetica.. · La rispo&ta la travia.mo Mlle ampie pj\· vora.mlohe atorlohe contenute tn • P6!lr qùl ,lcrit-on? •· Il prlmo quadro cl tra.sporta In pieno Medioevo, quanèo l'arte, a.I dire di Sartre, si alie:na.va nell'et.emo, di cui U presente era ritenuto 6em.Plice degrada.zione. Conclmlone: c L& bon.ne coruclence du etere mMi~val fieurlt sur la. mort de I& lltt.érature • (18), n ri!luto del Medioevo 1arà 1n Sartre cosi radlc&le da fomlrell altre &Ilo •pa.uraochlo numero uno CgUgplra.gll sull'eterno, ouver– t"1"t.s •ur l'éternel [19]). I due •1nonlm1 più negativi è.e.I suo voca.bola.rio est.etico: ·ccl~– rica.ture >, e aJienat.ion •. il fenomeno che si ha quando la letteratura., non a.ncora ~r– venuta. aJla. casclenza. della. propria autono– mi& (JOl. si 110ttomette ad una ideologia. o alle Potenze temporali, •1 comldera un mezzo a.ru.icM un fine !nCOlldlzlona.to. Alla. c cJériature • &lienat.a. dietro una. ideologi& rellrlosa, le panora.mJ.che •ecu,nti sootit.ulranno quella allena.t& &Ile dlpencf!n• ze dell1. monarchia, poi quella costituita dal– la. torre C. 'a.vo: rio, da. quella. nuova. gpec!e di comunione dl •a.ntl, 1n cui •1 chiudono gli artisti dell'OttocMto con la schlavitù del futuro ra.ppreaent.a.t& da.ll& m&ni& dell'im• mortalltA e con tutte le altre manlfestazio• nl d1 • c.onaomm.a.tion pure>. L'in.ftnita. schie• r& de.i e clerc& •. tn!zla.tut nel Medioevo, do– po a.ve.r ra.gilunt.o come ,ua punta Mtrema 11 nient.e. la nega.zJone auolut.a., la vuot.lssi• n1a forma. e lltte:raire •, il c silenzio rtacia– le • di M&lla.rmé, si potcanà sino a.i nootrl giorni In quell'lna&prlmento <!i e clèr!Gatu– re > e di c alJénation • rappresantat& dal Surrea.llstl. Rari gupersliti In tanto naufrqjo: 1J Pa• scal delle Prov<..ncl&leo,U Volta.ire del pro– cesso Cala.s, Io Zola dell'a. !la.re Dreyfus, 11 Glde delJ'arnmlr.dstrazlone del Congo, che invece di a.dagla.rst ~ull& maniera det ,cle?"05•, •=pre da.Ila psrte éegll oppr ... ori, ha.nno Domenica, 28 dicembre 1952 rRE COSA. FANNOGLI SCRITTORl lTALlA.~l B01'1TEIHPEL_Ll: i criticiparlanotroppo,o troppopoco La 5ituazione della cnuca di oggi è questa: per riguardo a un edi. tore, per timore di fani nemici, e di offendere amici; molti critici parlano di opere che si dovrebbero invece completamente ignorare Per gli stessi motivi essi tacciono di libri meriteYoli Guarda.vo I& t.eota bianca. d1 poùrf di cui <llceoo In"""• 41 rlc4 • ~tro) • ricomincia! Massimo Bont,mpelll e P•"-'· 11,fJf>ersarlf U aortcff9ono •· tutto d4 ca.po . E la crlttca. co– vo che era ancora pigia quan-- e E,!stono 1..-do lei ~ mincfò ad ,logkrmf molto me• do Io conobbi; a poco & poco bfU rfmed.J?• chfesl. no. Tutta.via nega.Uva. o po<!tf.. ~niu1~~~~~t.&t1 s~!oca.;rt~~g 6 ! t~!n~ ~°]~ :J~~1:at : :,ro:o~ ~p~to~ ;:;: giungere jJ candore l)Ufetto, ,crutors? Fors,, i~ 1 f>IJ,'tl. Lo ,eia 111"iliiptto d4 st. Pereh.t co– un C&Jld&re Iumtnoeo che dal· S!Gto cloortbbe .mu!tare U mo- luf U qd, crftics no,, ,,. fare la teata Nmbra &vvolgere tut- d.o ,u provr,e,tere O/lii ,cr~. u •~ ,_ •• lepr, • ea.ptre t& la sua per1011a. rtcon°""'1Ltl teli, elle per motiDI neancM qiun,, olle a. lul fa.nno Aveva. una giga.retta. aocesa Lnd.Lpendentt dalla loro volontà gU altri. tra le labbra, 60CChludeva gU si trovano ~n condtz.to.ni prua,... Troppi scrittori. $l. compia,c.– occhJ e solleva.va indietro la rie: malattie, vacch1a!a, &upu• clono cteglt eloql senza pen.!a~ testa. per proteggersi dalla nu- lavoro e.straneo ~l mrutiere (in- re ~ quutt alano &erta.mente be d.1 turno intorno al vi6o. segnamento, giornaltsmo, tra- motivati dai loro .9CT1UL e non. Spiegò, a me che non fumo, la bellezza del momento 1n cut si accende una. slga.retta.. • E' 11 momento migliore - ml disse - è una. vera gioia.~. 51 aocomodò megllo nell• })Oltrona ed lo cominciai a. fa– re le mie domande. Chieden– doglt qu&lche tndlserezlone sul suol inizi di scrittore. Dopo qu&lehe a.ttimo di silen– zio, dall& eva.ne &eente atmosfe– ra. ohe •1 era Immediatamente creata intorno aJl& poltrona dl fronte & me. un& voce rispose, eome &e la stessa domanda fos• ge ,teta fa.tta mol.te &!tre volte. e La cosa mf riu.ocl per/etùi• ~e~ ;:;:;:::~. ~; :!1~ 1 (ngola.re. Sebbene la. mia /a.– mfglfa ave.s,e stabilito CM kl dtven.ia.rl , ~ mio padre, in.– gt.gnere, e m.( a.veuero con.vin– to a. t.,ertoerml a quella facol– tà, lo d.opo 1<t ,,rima lulone ml confermai e/te davvero l'Inge– gneria non ,,,-a, /~ta. per m,, e corsf a ta.rm, tra.,/erire tn ~;'!i ~'f,t~Jurar:~ch~ a.lZ«a U mio ttuale, la mkl pa.,,,~ /renetfca. eni la. mu..d– ca: .,tudia.voa.rm.onta di na.sco- 1to, come 4Uri ragazzi tU q~l– l<t età leggono I libri erotfcl). CM 00.,11 avv,:nne 7>ere/tt kl ml potusl libera.re anche clell<t giu• rL,prudenza? Non rl.uco a ri• <;::,,<far~tt= ,ti!,~ ~!?. .. beli• lettero ". MASSIMO BONTEMPELLI ~ro a. Torln.o, insegno.va . fn quella unfver.ità Arturo Gm/. 4uzt..nl). Come 7>oter c<ffltf)ttre? d4 ragioni cl! amfcfz!a o corte– Il qual• ogni 1a.ba.t<> 1edeva. la Sono tutto energl• ohe va.nno sia. o di 07>portunUà: sf o/fen• cattedra ad u.no ,tude:n.te, che sprecau, sottratte alla prod.u.- dono delu ri,erve &en:n ugual• vf tlffl4!VG luicme per un'ora.. o zion.d vit,a.. E' assai d.i/ftrente mente domandar1i da. quali er– tratta.ndo un argomen.to crttt- poter lavora:-e con ogni a.gtc, su rori . es.se nascano o da quale co o leggendo qualche propria un libro cinque anni, e dover• partito preso o da qua.le op– prO!a o poe.sla. In breve quelle lo buttare giù. a. d.en.ti atrettt portunttd o sincera Lncompren• J>Ubblicht ~tturo (f 1a.b<ttf d.J ruba.n4o Il tempo alla propria ,ione. Gra.f J dfvenfor01l.o df gran mo~ quotidiana Ja.tica. Naturalmen- E questo dovrei d.ire contro da e l'aula era. 1empre gremf• te pu.6 an.ch.e darsi U <:a$O che molti crftf.ci di. cggf: o rtguar– ùt, 10J7ratutto df ,ignare. Non (I libro venga. m.egUo tatto 00· d.o a.ll 'ecUtore o timore cli far• c'er,s fn no! IM! vergogna iul .rl a <Ufttl stretti CM non tra d nemfcl o d.J o//..,,,,_ere a.mfcf, J)Ubblfco nè riva.lftà. tn, i g!o- glf a.gf, ma. t una. teoria J)ffl· 'l'C"O I! sr,in.gono. non so!o a t,0,,U lettori: c'em un. 1en.so d.t ooloJa. Lo acrlUore olt::re che lodare ltbr¾ che non. merttano, ~=.~~"f~r., : 1 ~~tZn; t:v:.::~~~~~cl4~:.~=~ r1. :'or~ rir~m: !\brtcfovc~gb dt.,oe,,olt tavora.va.n.o tn..sf.eme, ed flettere. Ed è raro CM z.e ne- alm.en.o ignorare. Per gli stessi ogn.11.n.o .rl sentft.'4 JWOt<lgon.ista ceutt4 econom!chd d.ella vita, moti.vi tnv~. moUL crtttci tac– • re,pon.,ab!le, nello ,tes1'0 oggi gU eon ,enta.no quoti re- c!ono d.J libri meritevoli. S'fn• tempo e/te cfilfgfflte colla.bora.• s7>fri•· t,n,u che molti altri fanno tore d,el ma.e.stra. La. slguetta. e.ra spenta. ed il acru.polosam.ente il loro ~-. In breve avvenne che, ae fumo dllO&"Uato. BontempellJ re, ma quel J)OC!tflncClu.tl, df qualcun.o c:U n.of 4VetJ4 ten.uto aveva l'aria di penu.re a qual- etd dicevo, ba.,tano a crea.re una lezitme o letturci che a con m& la 6U& espreggtone era 001Lfu.,rione. tra. -pubblico e IICTit– Gra./ paresse d.i r,a.rtfcol4re me• sere;a nè si Iterò all& mia do- tore. Tuttnvla, comunque ,s. rtto lo ,tes1'0 Gra./ n oecv.pa - ' sa v,7194 fatta., la. enttca è va. d.! tarla pv.bblfcart !n q1Utl- manda wOCMslv& rlgu&r<!ant e sem,,,-e (liov,vole; Immette U eM rivilta.. Il /41-to di ,....,., una materia. • infiammabile • m,ro nella vita vera. cf.e!la.1,t. pubblfoa.to diveniva. !n t,al mo- e~• la critica ed Il ouo In- teratum, ne ; Il mlgl!or tra.- d.o per pareoehl cfl !IO! "" 01'- con ro oon esaa. mfte d.J cfl/fu.s!one >. v,mfmento normale. 'QUtJMO, • Aspetti ~ 11114rdf "' quel- E per finire volU chledef1}1 u>ettt c14U'Unlver1Uà ci ritro- la. cartella cfel mfo a.rehiol<, che quali opere ha 1n preparazione vam.mo profeuori in pf.ocole va sotto la denomin.cutone di oppure in cono di &t&mpa. ottti1 {(o co.rl fui ln.,egna.nte Prti~<;:~a •· •·- e In J>rtf)aradone ho un d.J. a. Ch.erCL$CO, a Maddaloni, a Ca- ~ per an~ ç a cere&re donarlo dt l<Ue che non so ,a.!maggiore, J>Oi all'Aqulùi e a.d in uno scaffale dell altlsslma li- at,:0r,s se avrà ~ ttt<>lo /,ua. Ancona) ID scrivere •d esporsi brerla che oocupa qU8.61tutta rio o Bianco e Nero. Pronta iu, al J>Ubblfco ci era. orma.I /etcfh: 11 parete della st anza. D g&tto una. ,celta. cff tutto q1Utnto iu, frattanto a.valla.tl dnl nome iul ml gua.rdò con ostll1tà. scritto sulla musica, sulla. cri• ma&tro, era. ~ n.oi ffl.fflO dii- e Eoco qua. - disse Bontem- tlca mu.sicale, sui mu.sic~tt. Ma. fici.~ tr()t)41'e un editore>. pelli tornando vel'50 di me - non ho ancora trova.to per la Rio....; le mie domande. tra gU a.rtfcoU CM mt sono mu.tlea un tfiolo sul tipo d! A n• e CM pen..ta d,ella dtuazioM rlma..stt di quel tempo remoto, pa.,sfonata incompeten.z.a. quale tUllo scrtttore oggll •· (I più v,ce/tfo t uno reoen.sio- ho 4a.to a.I miei ..:ritti Intorno e Pen.,o che ,La. come quella ne dt Dom.en~ Oliva .f~ un alle arti figu.Tattve >. dttglf 1crfttori di ogni tempo mto d~,am.m.a. tn v~si < Co- Prima. dl andarmene. cerca.m– - disse poi -. MoUI 4! usi atanza. ) d~I l9/JS. L artfcolo ff- mo lnslrme, in un ca.ss• tt<>pie• fa.1fno l<t / a.me, a.lctl.ni J)01'CM nfaco. ma cl a.ltron4<l II Bontem- no di fotognlle, una di qu•lle 1>rlvl cfi mt:rito; altri 7>ercM peli! mf rfa./ferma. con questo recenti. Ce n'ereno di ogni 511& a.vver.sa.t1 da intere,.si eatra.n.et 1>0«ffl.4 tragtoo nella buona op{- età. con 1 capelli scuri e una alla. lettera.tura ma. ddla let- 11-ton.e che avevo df Zuf poeta. E espr~lone dtcls& e combattt– teratura. nwlto 7>lù potrntt; a.I· ml fa. , pera.re nd •uo a.vv ,ni• va. Finalmente ne trova11U110 tri ancora pereM, o,curi a.i lo- re di poeta d.ra.mmatLco. una fatta da poco, ln cui appa– ro contem.poran.e.l, parla.no u.n. Invece devo averlo molto de- re con il suo con"nlelo modo ' lf719UO{lglo che sa.rii chfa.ro sola luso, luJ e tutti glf altri _critf- di vestire: un maglione gopra =:~='~/uu,::!: ; ~~i ~ 4;~jtn~t~~~ g!f~,i~ e~i 1~ camicia senz& cravatta. E di. loro n.on fanno f.a. t"a.m~. per '19 tornato ctaUa. guerra. rtftu ... 1 "6-J)ressloneinsieme tn.t50it1-ata. cht si coneed<>no al gu.,tl 7>lù tal t1Lttf f lfbri acrittl fin U e pen!OSL. fa,cflf ,ul J)UbbUeo,J)ercM Q'IU?( (otto mi 7>are tra. nllT[attva. li- SIMONA ~IASTROCINQOE tnfra.nto l'MOervimenlo, mettendosi al ser• vizio degl! oppressi. Nel sa,gl preceder,tij Sartre si er& &em• pre spaventa.to dalle 6tragi troppo clamo– MSe. Tutte le volte ehe gli pareva. dJ es– gergl •plnto un po' troppo nella via. del!& di• ttN>SfCl'e. &Tev• sémpre fa~t,, ma.rcia indie• ..trii. ftlceii,do l!ff& au un a.rsom..,to di ef– fetto lmm.iiato: l'insuccesso éell'arte con• te-m.P?ra.nea. Con ta.le rifugio, per es., nel- 11iaolqtto d ,sola.to dell► l'O""la col)tempo– "ra.nea.. (& suo modo d( vedere), a.veva cer– ca.io di fan.i perdonare l'afferma~one para– dossale fatta nella nota dopo Qu'ut-e, qu'wfre? dello e .scaca>• come tend~a gener !l.le <!ella. poesia. Questa volta 11 vuo• to fatto attorno a 6è è un po' troppo gra.nde perché possa. più colmarlo. Non gli resta che o!lrtrcl senza alcun attenuante gU spo• radici bra.ndelll rimasti incolumi da questo vero ecemp!o della. produzione a.rtistica che 1 s&co!I pa.ssa.tJ cl hanno offerto. Questo Il blla.nclo llna.Ie d'una. presenta-: Z:one del pa.trimoruo artJstlco condotta sul can<1ne dell'eng"llement. Rilluto uf!lclale di tutte I• forme d'arte non impegna.bili. rièuzione dt-ll'untca. forma nma.sta al patrimonio of'fertocl d:,J pochi c ra.ri na.ntes in gurglte va.sto•· E' dlspooto 11 lettore ad accettarlo questo &fa.celi') chiaramem.e procla.ma.to , questa au– te-nt1c~ morte del fenomeno erti.stico? E' un po' dl!!lclle; o mecllo 11 lettore accetta 11 verdetto di morte, ma preferisce a.ppllcarlo, In piMo accordo con la maeglor parte del cr!Uel, a 51 'rt.re stesso. L'lde& poteva essergli 1lt. sorta. qualche Jlllilna ava.ntJ, al termine della. present.ulo• ne èell'uomo ga,rtrlano, dalla qua.le llpparl• , 1 a chta.ramente la Jocal.iz.z&zione ftloaoCca. dt Sartre, •im.esl !Inala di tutti gli elementi più mJeld.i&ll reg&latlcl da.ll' Esistenzlallamo. Ora sorge nuovamente di fronte alla. non p!ù dlf!lcile locaJ!zza.zlone estetica di Sa.• tre, al termine della medesima corrente di p,nslero, come slnt.e.sl ed inasprimento an• che qui de&:ll elementi più corroc!ltorl de.I frr..omem.o a.rtlstloo. E non ha bisogno d1 lunghe ricerche U lettore per àoeu.mentare w1 te.le 11ud.zi0. S'1lZI. nemme.r.o preoccupu-s.1 dl rJvoliere a Sartre domande, por le qu&ll è a.sgurcfoaspet• tarsi una rispo&t.a da. lui (come p. e. si con· cm l'lnevltablle monotoni& d'argomenti de• r1Yante da.ll' aver ric!otto U mondo dell'arti– sta a. proporzfanl semplicemente ins!gnifl– untt, e comprovata. del rest.o dalla sta..sa pra.tica. artistica di Sa.rtre, con la va.Metà e la tota.le libertà di scelta. •empre •ognata daglt art.lati), ba.sta andare a. vedere la consll enza di canoni 1n luJ fondam!ntal!a• siml, qua.le quello dell'autonomia artistica, sempre giocata. anche in Eede teorica in un Jrstab111ss1mo equlllbrlo con l'lmpera.tlvo m.,.. raie On senso sartrla.no s\J.ntenc!e) e poi ri– solta ln sede pratlc& da Sft.rtre ste&so In un vero 11.sservlmento al messaggio d!sperato che eS{li si crede In dovere di bandire. Ba– •ta ricerca.re 11 signl!lcato pratico della pro• ela.mata valutazione dell'elemento stUe. per imbattersi in un Sa.rtre, ettlca..ce, se sl vuole, nella resa di aJcune sltuo.zlonl drammaU• che, ma per lo plu d'uno stile trascuratls~!– mo (spe,cial:nente il romanziere), con ritro– va.ti tecn!ci, ottimi forse In qualche auto– re che ha riscosso le ammJrazionl c!el Sartre 1n formazione, ma Olif del tutto fuori mo~ da. Pi?r nt)tl parlare poi de.i tanti sllttamenti sensuali sugg-,rlttct da lui st.esso • dai r-uoi fedeli collaboratori di Los Tempo Modernes (come 11 brutale • comfort lntellectuet, eu– phorie charnelle, c'tst tout un• di Etiemble 1n • l;a poésle: experlence mystlque ou pla.1- slr musculalre? • Lu Temp, Mo<ùrn,s n. 68\ dal quaU l"a.rte non ha davvero alcun pro– fitto éa trarre. EGIDIO GUIDUBALDI (1) Cfr. L'ttre ,rt ~ ntant, p. 32. (2) Op. clt., pac. 57. (3) Op ott., p. 6U e u. (0 Op. e!t., p. 622. (5) Op. cft., p. 623. (6) Op. clt., p. 136. (7) Op. cli., p. 66. (8) Op. clt .. p. 561. (9) Op. cft., p. 708. (10) crr. La. nau.s.te , p. 247 e M. (11) Situat!on.,, Il, p. 27. (12) SltlU!tion,, Il, p. 57. (13) Op. cft., p. 64. (U) Op. c-t., p. 63 e 6(. (15) Op. ci!., p. 68. (16) Op. clt., p. 89. C17) Filtppo Oent.Uon.t Sllvert. Jecn.Paul Sartr! contro la. .speraou,a. E:tiziont e La. Cl– ,'lltà Cattolioa >. (18) Op. ett., p. 133. (19J Op. c!t., p. 257. (20) Op. clt., p. 190.

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