Fiera Letteraria - Anno VII - n. 48 - 30 novembre 1952
Pag. 6 UNA F.H OLA NAPOLITANA tContinuaz. da pag. 5) 6lreplte. Altrimenti accorrerà la forza pub– blica; e alloro. addi() recita!». Voce di Amleto (per Gio\'anni): «Oh. co– me vorrei berlo m vece tua. questo amato del mondo che t1 l'hmegn pe r la re cot1C1n. ,·olla. Oh. come , one1 che la not.te conte– nef.Sè l'acqua del mare come una gigante· sca coppa. e io nu abbererassi e non per spe~ere sete. Gesu. pcrche non ti rnh·I. perche ti ln~i 6t1a1.la1e dagli uomini. e non moorgi. e non stcnniui 1 tuoi nem1cll1>. Voce dt Am.let.o Cper ~m1one>: «~e~suno e mio nemico m mezzo ngh uomiru. P1eta per ognuno di essi. perche non sanno quel che si fanno. Non m1 conoscono. nP mi n– conoscono. Senza mtracolt ruomo non cre– de o Dio». Voce di Amleto Cper GlO\annl): «lo credo». Voce dr Aml•to (per Simone): «Anche gli oltri crederanno: ma primo e nece:-sa– rio che io muola per loro». Voce dr .4ntlet.o (recilati\"o): «Intanto la barca ,!ò;l 9.Ccosla all~ rive. Gìovannl Epmse Simone fuori dalla barca. D1rnnnato e 5i– mone. col cuore riboccante d1 amore; m mRno senf\ il pacchetto con la medicina ree~.~~~ U~~~tr~nje;;er if 1 ~:t~roa~f F~~in~ 1 ~ Simone fa in tempo .1ppena ad affidare ad un·ombrf\ il p:.icciv-tto - e rombrn e la macchina sfrecc!Rno ,crso la c1tta. Sentite l"ululo raccl\prJccrnnte delle sirene: e i fasci dei riflettori che inchlodano Simone sulla sabbia. anche prima della scarif'a mortale. Simone alzn le brli~cia. per benedire; e gli sperano a bruciapelo nel costato. Noo prn ferite di loncrn. ll.Hl pallottole di mitrng!ta: non più ooronn di splne. ma fulm..lni uma– ni che saettano .•e,va mai fallire il ben=a-. glio. Simone cade ri\'erro con le mani in croce. Gio\lanni corre verso il suo corpo e si arro~s col orezioslst-:imo sangue... Non vi accorgete che l")uelcorpo g;gan~ia sul– la SAbbta. che quel cupeilì iormano un'au– reola. che quella carne o..iora di gigli e vio– le? Alleluje. per la morte di Uno che rlsor– gcra. chP e già risorto. che ora puo essere in mezzo a noi - çhe é certamente in mezzo a noi 1 ». Il coro: cA!leluJa! Ge•ù è risorto. Allelu– Ja. Gesu è risorto!~. La flt-:nrmonicn si gonfiò come una nu,·o– la in tempesto. toccò il ciclo. ne sconvolse Ja ll&Sità. ~cop1l la luna. la sospiru:e verso i conJìni della notte. e in quel mentre bi udl un singhiozw. poi. qualcuno si m_ise a piangere forte. ~enza nte gno (e ra Fo(o. pe– netrato in queU"antro a mei.za recita) ben presto lmltnto da~lt . e Itri. ch e inveivano contro i nemici di Cristo. negri del diavolo chr ave,,ano sparato contro l'innocente Si• mone voce dell'Angelo: «Poi , 1 cnnero t,urbe da ogni dove. a farsi la croce, dopo aver intin– to la mano in quel sangue. Ladri. prostitu– te. banditi. ermi!. fup:g:iaschi. mendicanti. d1 tutti ! quarllerl di Napoli. dalle colline clr– costantl e dai paesi all'mtorno. Ecco il corpo del Cristo morto p:er ~alvarvl. gente di poca ff"de. Ora lo 8\'Volgeranno in un !e– lido lenzuolo. e •1efsuno ha preparato le bende con 1 balsatni: ora. nel carro ,·eloce della morte. lo rottrnrranno alla vostra vl– sta. Ecco che il oorpo è ~ià sparito: c·e la sagoma sulln :;abbtn. e la sabbia be\·e 11 preziosis~imo sangue. Affrettatevi a bagnar– vi almeno la puata della dlta. Alleluja, Cri– sto e morto. Alle1 1 ija. Cristo è risorto!». «A11elula» fece di nuoYo il coto. ma de– bolmente. polch"' •1101tt si asciuga\lano le lacrime. nè potevanc reprimere i singhioz– zi. Michelino. sotto U bavaglio. fece udire un urlo dlswnano. Fu liberato dalla tenera e ferocls~hna madre: e il bimbo si accosto al genitore per rfce\·ere una carezza in se- gnAm~~t~r~~~~1eno lo \Ilde. stupito di , es– ser~! s,,egliato Jn mezzo n quella turba di metti chr ln\lece d1 applaudire. si escoJta– \'ano 'lamentare. pa~sendo,!ò;tsmif,,llratt faz– zoletti per raccogliervi lacrime alla rinfusa. In Questo menire l"np;ente rhe aveva tro– vato la C.TOC'e frugando sul corpo di SimC'ne. entrò per un bicchiere d1 \lino; ma roste e la moiilie gltelo ne11,arono 1n !--ltenzlo. «A– vete ribrez1.o dt me11 di(jfe l'agente. caden– do a t-:edere. ma senza ira nella ,·oce. «L'ho frugato. ma Fenza queltn. croce che il e<·m– mtssarto ha dato a Foro. Fofo non sarebbe guarito. Ml hnnno comandato. ho ubbidito Di questo sarà tenuto conto. Queste mani hanno toccato la piccola croce di legno. e nes.'rnn male ml potrete fare. anche se mi negate il conforto di UQ bicch!ere di \'!no. Io verrò ad arrestarvi. e berrò il vostro vi– no senza pagiu·vclo. Io ,·1 torturerò. app~na sarettt nelle mani de1la giustizia che i.i \IR• le delle mie mani. Queste sono le mani del– la Olust11.la E tu. padrone. servimi anche se non vuol moneta. ser\'imi per amor di Dio•». «Un con10» disse la vecchia padrona. c<Lui non scr\le gente come te. Hai visto come ern nrmnto. 11 poveretto? Di una pJccola C"roced1 legno. Se fo&.e stata più grande, ve lo rwrcste crocU1~bOH per li. sulla tena che era tutta una poz.7,adi sangue. Con le scRrpe hai calpcftato quel sangue. Con quelle tue mani da assassino hu !atto scf-m– pt('I di quel corpo. E l'A~elo non li ha tul– mlnato. L'Angelo c·ern: ha \listo. ti ha vi– sto ti rif'cnoi:;ccrA! Non hai ascoltato la \·ore dell'Ange lo? Amle to. ripeti la parte. Tutti debbono nscolta.r e la \'OCe». Voce d i Aml eto: (ptr l 'angelo>: -tE vi 6par– ttrete la i.ua veste. dopo e&ervela giocata a1 dadi. Ma la ~e3re è w1 sudario Imbalsa– mato con rose di ~angue. Chi patrà custo– dirla, chi snpra. senza tssere fatto a brani dalla turbR vendtratha e fanatica? Gente S\'ergoRnata. senza \.este ,·oletc seppellirlo. per pascer\11 dello t-:prttacolo della sua car– ne piagata. Ma egli resusciterà, e allora 1a folgore ~J nbbattcrà sune vostre case. a lll· cenerlre le vostre sacrileghe». «Hai inte.'-0? Forre la tua casa è in ce– nere. e i tuoi ttgli carbòniz.zati. Che i;;pe– ranza d! \lita puoi E-erbare? Val dietro 11 pozzo. e JmplccaLt a quella fune che pen– zola,> invei la ·:ccchia, ((NO.ne.ssuno è padrone della propria vt– tn. altrimenti mi sarei già but.1,ato in mnre. o dall'alto di una :·upe. Percbè \li accanite contro di me? Io :,,on l'ho ucciso. lo ho sol– Lauto frup:::i.tonet liUOi vcstit.h,. «Hai toccare il !,;UO sangue». « Hai calpestato li suo sangue». ,cLa &ua carne era nncora calda. e tu hai osato palparla come quella di un animale appena ma::ellato :». «Come ha potuto rua madre partorirti a Napol!?». «E tua madre non ti ha maledetto?». «Pietà» imploro l'agente. sci\lolando in ginocchio e sltorando la terra con la fronte. «Pcrche ml giudicate. perche mi condanna– te? Fratelll mlel. siete. tutti nati in queata terra». «Non hal p,u fratelli». «Non hai più terra natale!». «Nessuno sparttra mai più con te U pa– ne e il vino de1la canta». «E allora anche a me do\lete negare il conforto» inten·enne Giovanni cbe. insie– me agli altri. aveva ascoltato la recita e. insieme agli altri. aveva pianto di amore e pietà. «Io non ho t-aputo difenderlo. anzi l'ho :v:compagnato incontro alla morte. Giu– dicatemi. 60no :in trarlitore. Giuda non n– vrebbe fatto quello che lo ho fatto». «Non ti crucciare. Giovanni» disse la \lecch1a padrona. -tS'eg·li ni:>n vi avesse a• mato. non ti avrebbe prescelto. Lo hai vi– sto morire come llf1 uomo: testimonierai per lui: per qu{:st<> ti ha prediletto. Eri lon– tano e \licino. Che cosa avresti potuto ten– tare per !mpedirgl! dl morire?». ((Se ml ritenete innocente. a1Jora fatemi grazia.. Io darò del mio vino a questo fra– tello peccatore. che ha peccato senz.a vole– re e senza sapere; e Ee ,·ol ml fate grvJR. lo darò a ognuno tU \"Ol un pegno che vi rlpaghera ad usuram. che vi ricompen::.erà come non osereste mai sperare ... Bevi. dun– que» offri all'agente, con una tazza di vino in mano. Ma ruomo non 058\IB far un gesto; e al– lora Giovanni accostò la tazza alle labbra disseccate. «Be\11,fratello mio». Pol Giovanni si levo la magna e srotolò dal corpo il lenzuolo che ancora odorava di unguento balsRmtco. ((E' il sudarlo di Si– mone» disse. «E ne offro un pezzo in ri– cordo a ognuno JI vol. Il primo pezzo a questo nostro fratello peccatore». Ma. nlla vista del sudario. la turba fu as– i:;n lita eta un furore superstizioso. e con fo:·– blcl. coltelll e unghie. 61 lanciò sulla teln che OlovRnni reggeva. L'agente fu calpc3tato. Giovanni sbatLu– to in un an~olo. contro una botte. I vecchi lottarono piu ùel ~lovant. per ottenere un brandello del ~ud3.rlo. Uno ~traordtnar!o aromn si sparse per 1o stanzone: si udi un gemito dell'uomo ferito: ma quel gemito oo– migUava a un ver'io di esultanza. Se l fra– telli 1o avevano calpestato . .segno era che gli ave\lano perdonato. Glo\lannl si chinò sul ferito. lo trasse al– l"lmplcd!. pa,sandogll un braccio intorno alla vita: nessuno gli sbarrò il passo. anche se la ,·oce di Amlew. 1n quel falsetto natu– rale. riprende\'& la recita sempre Ln un al– tro punto, per regist1are con maggior fe– deltà la tcstimont~.-nza nel popolo napai.tta– no ai miracoli accaduti». «Eccomi. Giovanni» disse lR cara voc~. «Sono al tuo fianco». Ma Giovanni non distinse la forma uma• na d..l chi sempre lo avrebbe accompagnato. R. ~1. DE ANGELIS LA FIERA LETTERARIA \ -- ,_··- ..,...~T - e ".:. ,J -~. - _e....c:u,- ·""'-. DOMENICA 30 NOVEMBRE 1952 * Nelle ed1zJ.on1ValmartJn• di Plrenze. IODOUICltJ: St01'14 Jet• tcrar(a. dei J)()J)Olf ,lavi (1 cura dl Enrico Otunlanl, 2 voli.) t Ll!:tte• ra.tur11 btancoruna. d1 O1u1eppe L. Mes&lna.Pe.r lo ateuo ect11,0re • uaclt.Oeiw.lmenie Ll!: Uur, .1 ctUe df poetf I!: prosator( ru.sd da Krvlov <t Koroltnko, çom ;,ren• dente t.eatl con accent.uazJone e note e ve.ratone 1taUana a cur• dl EDr1CO Damlanl. 1:.· 11.1cito il VENTO periodico d'arte diretto ~ FIDES STAGNI CARTACANTA * LJRE 40 SOMMA/CIO C1ovAr-~1 BA1tDt: Considcra– z.1oni sulla cntica. F10Ls STACSI;Relazione sin- 1e1ic, ,Ila chiusura dell• XXVI Biennale di Ve– ncz,a. A.si> P.EA ALF .u.-o: V a n it à ( J)O C!ia). A d . t \le, malinconica. considerazione. dole con le mani; e contadini e vente in articoli e sa.ggl l'acu- - è normale - trentasei me. CrusLPPF Prss.nE?-it: Mo- more I car a dl come U senso della. gralltu- pad.ronl, a mensa. facevano li me e la. vastità della vi.slo.~e. ,ticri, cosi come la nonra orta- ud d,U'arch1tettuia. Su • La. Nuova Stampa• del dine stla. per perdersi deflnltl- paragone, orgogliosi, fra u1ta pubblica sul e Figaro Litteral- na aveva trentasei d.i!gra,le. A G. Pu,;/: Sotte nel demto 15 novembre G. B Angioletti vamente. Bonaventura. Tecchl 3tagione e l'altra: e L'uoo cti re• del 1. novembre u. s. un volta a volta venditore di gior• di TobruJ::: ha CSP,:OSto coraggiosamente i sul e Corriere della sera•· tm- quest'annoi le mele di. questo articolo, in difesa della lette- nali, affiliato co·n un truJJato• BESVE?-,UTO Fu.RAZZI: Pove- suoi hbrt alle osservazioni di maginando cU quali grandi gra• autunno!>. ratura di tanta.sia, ovvero e di re, raccoglitore dt cicche, tra/- coloro che generalmente si OC· tttudlnl fossero ca.pacl t no- evasione>, contro certa lette- ficante d'un mercato proibito, ro Cime (poesia). cupano dl W1 trasloco. Questo sLrl antenati, nel godersi quan- Compleanno ratura. e Impegnata.. aiuto ln un laboratori, vaga- G. DELL'1sOLA: A.,truione atto d1 coraggio e simile a quel- to la vìta dava loro. e forse su Poichè uest'ultima ritiene bondo, giocatore di paker, ecc, nella scultura ionica. lo, colmo di pudibonda castità, alcuni temi in maniera meno Giovanni Comisso. sul Mes• vlgUaccher~ lo sfuggire e a ecco il sim.patico eroe. Conosce G. D.: Libri e riviste. che accadeva. a una fanciulla generosa d1 oggi. saggero del 16 novembre. una realtiL che è la nostra vera la vita, ne conosce anche di- Traduzioni: dell'ottocento quando si pre- Un garbato, amaro, forte e J ottobre 1942. E' l'anniver- situazione Vuol descrivere la versa, ~ parla con la colorita 11. D. LEw1s: Contro lo sto- sentava In società per la prima pezzo, dove il senso dell·esisten~ sario ~ella mia 1 ~scita, ma non nostra co~iztone di uomini ai amarezza d'un vecchio clochard, ricismo. volta. E G. B. Angioletti de· za di oggi è oonosciuto dallo ~ò piu alcuna rni~ortanza. al- quali il dominio del mondo e mista a ~n ost~nato C(!raggio e scrlve Il suo incontro. con i scrittore. contro 11mistero della l an'}overo dei mie~ anni. Nqn di sè stessi è sfuggito e il po- a una ,sincerita che e sem.prel SAFro: P:llsionc (trad. dal fatali denigratori dei libri dl vita Ieri: allora ,zll uomini ac• v°/ho sapere quanti ne compio, vero coraggio che n.asée da ta- giovanile. Chi n(?n ncono.tcc• greco di G. Dara). sua proprietà, cou la consueta condiscendev~no al mistero e al ni quanti ne avrò ancora da le costata 2 ione ci vieta le tllu• rebbe il protagonista d'un ro• .\R1 HUR RIMBAUD: Ofelia ctelizia di raccontatore. miracolo naturale· oggi non v vere. ~orrei sono 1.?iveresano siont della firiztone pa!chè le manzo su due?> {tnid. di Federico 8arcia:). e Ho cambiato casa m questi credono mai ne1 intraco U ma e avc,:e il ·m.eno pos_s 1 bile preoc• sue finzioni ci rtco1Ufucono al- Ringraziamo R. M. Albérès .\:.Ac .... o,·rt: Dicembre. gi:irnl, e st e ripresentato il se li a.spettano e qua.si li pre• cupazioni per il nuo beness~re. la realtit ( ) Si deve. credere per 11suo vivacissimo scht z.zo; A1.c~o: Tempesta (trad. dal grosso problema d~i libri. Non tendono sempre. Non h_omai cùsifterato S1n_r.su -che s e ai n.Ostri forni ri.a,p a- e ci preme a.vvertlre che !'arti- che ne abbia molti. ma abba- e Qua.si troppa grazia di Dio, rate ricche~, ne cla.m'?ros, rl- ris.te un Rabelais g uesti .tar~b- colo non ftnisce con la nostra greco di G. Dara). . ttan.za per ctoverni.tme, ad ogni in questa estate del 1952, rie- conoscimenti della mia .~rte. b e fo rse epico, ,,UI ~avrebbe :li- clta.zlone, ma seguita, con tono Abbor:aamento a J iluu.mert tra. Jloco, preoccupare. Cosi, una chissinw di /rutta. Ci Ju un'al• Non des:::,,_eroneanche piu di ventar triste a sua volta se più serio, ed altrettanto con• 1 de 11 ~ Vento • L. zoo al volta di piU. ho affrontato l'av- tra stagione felice per opultn• /are gra i vtag~i per il man- denuncta&se éon Jorz:a e sClna vincente· 11problema è impor· cont<t corr~nte n. 1/131" ver~ion.e indomabile che i hbr! za di frutta. e fu una stagione do, ma ho tre so i desideri:. ve- ,nente, le tristezze délLa vita~ tante, e, cl rallegriamo che &i Dire.:1one: Luosoienre Pla- ispirano a tanta gente, e anzi di guerra. verso la fine della dere la . Spagna, la Gr~&a. e sarebbe accu.sato di far della cominci a trattarlo. minio, 7~ -~~:fo~o 3N.07Z U r_làicolo in cul incorre chi d.i guerra, 11ell'estate 1944, quand.o molto piu min utamen te l Italia. ~tteratura d.'evaslone • ,____ _..::LO::__'.'.S:::C:'.'.BE'.:D:A:_T:_O:,::R::E:_::::==========~ e.!st .si mostri un po' sollecito. attraverso l'Italia m.edia passa- Non am!" Il lus.so nel vestire, , • Vennero glt uommf µer il tra- rono le truppe vittoriose degli il manguire abbo ndante e va• S intenda bene, 11 tono leg• sporto, e intanto ognuno volle alleati. Ma allora l'abbondan• rfato. ]'avere una. ca. sa sontuo- germe~te paradossale che ha dir~ la sua: e Ma che se 11e za. fu .toprattutto dt ciliege, dai sa. Abito una ca&a ~i cam,pa-: il critico francese è neee,gsario. /ara di tutta que.tta carta vec• colori fragorosi e festanti, cilic- gna che ha la sola disgran<i. d1 ~r va:i motivi. Ma ecco che chia? ... Non vorriL mica /arei ge che, del re.sto anche questo essere nel Ve~eto d.o~eP!r. ~in: segut;a. e C~ Jaccta,~no belJe dei cred.ere d1 averli letti tutti ... se anno 1 hanno con generosità. i1'• que mesi ali anno l tfmidrta e nostri padri c~e ., mtenertvano non porta neppure gli occhia• vaso i carrettini sui mercati e tonnentosa. Preferi~e, di. certo ai 7?telod.ra11:-11u c pt e se1itin;en– W »; e mi guardavano come ~, le boccM det bambmt. Ma que- avere sotto at miei piedi una tali, eta.vanti alle Disgrazie duna guarda un maniac6, mentre st'an,io, a memoria d'uomo O terra che risenta il fuoco vul- orfana e alla P~atr!~ di pa.– prendeva.no dagli scaffali i vo- alm.eno nella mia memorta. mai canice, hivec~ d! questa cl!e q. ne. Ma val forse di piu il nostro lumi e, se non foss stato tn si vide sotto il sole d'Italia s,oli due metri. d1 pro/ondtta d~ sogghigno, da.vanti a una. si; guardia., li avrebbero scaraven. tanta frutta. l acqua potab il~. Forse questi m.,ne mania melodra1n~t1ca.. tati nelle casse come vecchie Orbene, la considerazione che cinque me.si !m son~ necessari Cera un. moni.ento tn c~, il ro• ciabatte volevo fare e propri.o questa. per chiudenm nel 11uobozzolo ~ manzo st compiac_eva di far ri- U7to era per~uaso che ne {a• ,nai, in tutta l'annata, a me è prepararmi t.l"amutato a !")Uni cadere tutte le dts~razie su u: cessi commercio, e mi con/td.ò capitato di sentire, ne sulla boe- ritorno della buona stagrone. na oi~ne do!'na. costei per che lui non sarebbe mai diven- ca dei contadini né su quella Se abitassi invece nell~ zona deva i genitori, pa.,sava attra– tato mio cliente: e Danari da d.et padro,zi. né dei rivenditori v~suviana o in quella dei mo~• vers_o la pubbltca l,e,ne/!cenza, buttare non ne ho. ma a1,che se né d ei consumatori, in città O in t~ Flegrei con tutta probfib!lt- veniva brutaltuata eta un tu.– ne avessi saprei bene io come cam.pa.gna una parola di grati• ta mf prenderebbe una dl.!per• tare, dehua da un sedutto,:e, spenderli! ... Ma dt straVO.çanti tudine 1 di.gioia vera, per tanta sione co,itinua. Quello .c~ _mi derubata delle sue econorn1c1 ."ie ne trovano .tempre in questo abbondania di colori e di sa• preoccupa ogni giorno e d1 m- tormentat~ eta una cugin4: rie• mondo, vero, sifinorc? -.; e mi pori, per tanta /e.sta degli oc- castrarmi nella vita. conoscere ca... Si rtteneva _che tali ro– onorO di una .!trttzatina d'occhi, chi e del palato. Forse che noi sempre nuove person~. creare ~.i n~nzl Jos~ero vicmt alla rea.l– a rtconoscime,ito e lcrle della stiamo perde,ul-0 il senso della mia inizlativa situazioni le. ptu ta e ada.t~, a provoc~r net le~• mia furberia dt mercante. Un gratitudine e, oserei dire, il sen• variate, ctarmi un continuo tori nobUi se!l-timen~t di pieta. altro. di tanto in tanto, prende- so dell'anima, che nel s,m ti- .tp':ttacolo per non cadere ~lla nella misura in cui l eroina. sa.– va un volume, ne leggeva il ti• mento della ricono.scen.za ha nota e da questo spettacolo peva re.ttcu- pura in mezzo alle tolo con. aria tra di commise• /orse uno dei cardini i,iiL sa ldi? trarre argomento per narrarlo su.e catastrofi. Ora, slamo _ lon- razio,ie e di canzonatura, poi mi No,, dico già, e soltanto, gra- scrivew.!o >. tani_~ que.sta _mod4? Abbwm.o guardava e lo deponeva con in- titu.dlne verso Dio, verso la • • • I sost itu,~o la 01ovarie povera e salente d.cllcateua 1tella cassa, Provvidenza, perché so bene Lmqua SPICCIO a d.is~ r<Jziata, con un giovanotto qu.nsi fosse stato ~t cri.stallo. quanto questi sentimenti sia!1o Proseguendo nell& sua opera rnd i~enae: 1 , nte, te~tia_matta e sin- Quando scopri elle 10 stesso ne lontani ctal cuore deali uommt moralizzatrice e: Il Borghese> '!era. e autentic ~a~ a preso avevo scritto alcuni, prese a con• dt oggi e scioccamente, anche di Lon anesl i1a a.ffrontato an- il JJ03.todel~ noPJilta dei senti– side.rarmi con sospetto; un so• se ci sono. glt .uomi~i di. oggi che il gcampc della lingua ita- menti, il cmism? è succeduto spetto che divenne di//L'.le1tui si vergognano di espnm.erh. Ma liana dedicandosi alla creazio- alla c o11unozione, ma come nel appc1La seppe che non scrivevo dico almeno come gratitudine ne dt' nuovi verbi dei quali dia• ca.so de a pov.~ra I. or/rnal. e si dt palitica o di s-toria, bensl di verso la vita, verso la natura. mo 11 rlmo sa' io (apparso ne bu ttano» piu c,"e s puo su letteratura. Volle scorrere una Quanto· diversci,nente avreb- nel n 2 ~ P 703 ) g~he sarà am- capo 1•1l',eroe 1 :hanonbhbapdcrd.u/ 0 di q uelle rnie cose. che per sfar- bero .taputo godt"re di una. ab-- mtrnto ' ·rlamÒ er la sua i genitori, i a an ona i; tuna parla.va. dl città e paesi da oo,i.!tanza simile i nostri vecchi, conctsiOn~ ' P se ig,iora "!- beneficenza, pas.ta me v isti in viaggio. Dopo un t nostri antenati! Benchè l4 mia e Le tre' commissioni devono pe.r la Legto_ne 51:an~~ra; t.2fiv f paio di periodi. e d.opo aver dal!' ,nem.oria non possa arrivare che ancora. redarre i 'rapporti ... >· tra scrocconi, pe ras- i, v os • un'occluata all'indice. chiuse tl alle soglie di alcune genera.2:ionf deve. conoscere la prigione o El libro e ml disse, /i!S1lndoml be- pas,ate, ricordo benis,imo come Retoricadella tristezza man,comio; le ,u e avv enture ne negli occhi: e Dia retta a. l contadini di u1t tempo si sa• amorose, Pef' n.on essere seu.ti- me, lasci stare i paesaapi, f /f.u- ziavano di gioia guardando e _II.critico francese R. M. Al- mentali, !on numeros~ e pitto – mi, i mari, e tutte quc,tc scioc- lodando le belle frutta, toccan- béres, del quale notiamo so- resche. D altronde egli 114 tatto chezze che non servono a nul- la ... E che bisogno c'è di andar tanto lontano per sapere la ve• rità? Venga a vedere le borga– te di Rom.a. e pai• scriverli qual– cosa di vera,,nente interessan– te e d.l utile per tutti,. BIBLIOTECA Gratitudine CABALLERO come dove la toscaneggiare ! la.cev& da modello a. un pitto– personaggi che andalu.segglano re e quando questi era voltato Torna. all"estate, con une. bre- FERNAN CABALLERO: • Un nel testo spagnolo. Quanto al verso la. tel a, con un col petto romanzo nell'altro> - tradu- contenuto, e una storia d'amo- della mano manda.va 11 n6.SO NOVITÀ GIOVANNI JflEGGE PER UNA FEDE Questo è un libro di me<!it.azlone sul temi della fode cristiana. guidata dal costante desiderio di non d!Jnen– ticare. di non sottovalutare ! problemi e le difficoltà dell'uomo di og11i.quell'uomo che ognuno di no! è. Per !I calore apologetico che lo anima !I presente oarglo può considerarsi come il discorso di religione cJ un uomo che non è ciecamente !Jnpegnato nelle. lotta per I pro– blemi del nostro tempo. La Pp. 245 - L. LZ50 * SUIO,~E WElfj condizione operaia Questa opera che racco11lle tutti gli ocrlttl dettati alla penutrlce francese dalla. sua e&per1enza d.1 mnttante aln• dacale e di operaia, è un documento forse utùco nel nostro & ee0lo.la relazione appassionata. e .sconvolgente, condotta con una. intera probità. lnt.ellett.uale, di un via"10 nelle reiionl della c ondlz:i one 0ptrata. Nelle lettere a.gh amtcl, nel dlarto di fabbrica, ne1ll ar– ticoli scritti durante gll anni che va.nno dalla rue.rra d1 Spagna a Quella mondiale. le conlraddlstont di queste J)&• gioe sono Quelle stesse, nt.in riaolt.e, della nostra civiltà in• dustrlale. Pp. 340 - L. 1700 IN TU'ITE LE MIGLIORI LIBRERIE E PRESSO LE ~:DIZIONI DI UO~IUNl'fÀ CORRIERE D LLE LETTERE zione M. Puccini, utet, 1952. ~T- ~:di~~1c;:1ten•!1it~!te;t;,~r; ~~vi~ .. pf t"~~~ ocr J!t~tr~,:lm~IL--v_u__ s_1_G_L_1_,_1_1_- _ M_1_L_A_N_o _ - T_E_L_E_F_o_N_o _ ,_9_.az_.a_s_ .. Ind ta di uest'anno la antica. rievocata da un vecchio: pa.zzlre, il letfore dl Longane- ute ( a 1 d • qG di Se iL li tutto narrato In dodici lette- si no, oerche nonostante lal~----------------------•- t sere ei ra.n r - re di uno stesso interlocutore burla finale si sforzerà. di at– tori Stranieri) presenta., nella. (le risposte dell'altro si lascia.- ferrare lo scrittore renitente, bella tradt:zlone di Me.rio Puc- no su rre) e dominato dal· e di definirlo. come lul ha de– La.I Edizione del recentissimo volume di racconti MVOB.E UN CANE dl LEOORANDE é Maurlta. * n nono volume della collez.lone con rect>nte proovtdfme,uo, H , L'uomo• è quello u6Clto di re- pro/. Samu Lattu, AHi,!ttnte di çent.e con 11titolo , L'uomo mat.e- italiano alla So rbo na. malico• di Mario D31Molln. * Alfredo Oall~ t.tl hl\ tenuto al• Alt.rl 1ntere&&antl volumi entre• l'Università di Bolo,Jna una cele– ranno a rare parte df'11amcdc&lme.brazlone commemorauva au Al– collezlone: e Rfftct&fonf stilla con• rredo Or1an1 nel primo centeno.– dotta della vita• di Alex!aCarrel rio della nascita. :,o~r!~~a.1:t~a-s~~en~u:r~lleCh:~~ * In occcu1one del nooonte3fmo lF.d. Bomplanl, imano). ~~,~~~~ 3 arJ.?aup1~~ann nc;:~:~mb:! • LI!: Zdlz.lonl della Meridiana df J86Z-9f.ugno 1946) la rtvtsta Mo- :~10df0te~~" ~r~~::r~lr~~~a ccr~le;!~=~ai;~:~-f~caf~r V~~~~~t~~i;~ria c:C~ 9fo Solmi. Intanto t gld pronto raione d.f Hefn.:: K1ndcnnann dl H pruno volumi!:. fn cdf2ione nu- quella Univers1ia. ha dcd(cato al merata. Si tratta dt' • La ftne del· ce'ebre scrittore sles(ano un nu– l'a.can.9uardia e l'arte d'oggi• di mero speciale. A questo Qerhart Ct-sare Brandi. Hauptmann -Sonderher1, (/asdcolo * La • Storia della letterat-ura spec(aleper G. H<tuptmann), usci- =;!ca~:I~& dtr~unz.l~~cklt:1~~~~ ~t~~ ~ugif:ag~~;':!·•,"c~7?to~'t~' :;t In cinque volumi. l cui t1tolt or1.- tfci tcdc.schi e stranferf. I • con• glnall sono: The World or Wa• trtbutf • dcfl' ln9htlterra, del!a 11h\n$;:ton Irvlng. The Flowerlng or Francia e dell'Italia .'IOno &tat1 rt• New England, New Enghrnd: ln- ~pettit•amtntl' redatti da Au9u&t difll nSum mf"r,The Tlmes or Mel- Closs. delt'untveraftà df Bruto/, ,·llle a.nd Wh\tman, Tre Confidenl, Robert Mlnder, della Sorbo,me di Yea u: 16 85-1015. Part9f, Gtovannt Necco, deIJ'unf- L'op"ra comprt•nde11prrlodo d!ll uersità di sori. 180011 1915,Anno chl" ha SNnato * A Bordl3hera e a Ventlmlgll&, una 11\'0lta lmJ>Qrtnntf'p('r la &to- n conclusione della M01tra del LI• ria dell& letteratura americana. bro Francese. al é l\'Olto un cl· 1n coincidenza con J'lntrnento de- clo di conferenze aul13letteratma gll Stat.: Uniti nelln prlma S?:uerrafrancese contemporanea. r11;,ett1- mondt11e.(Ed. A1trolablo. Roma). \'&mente tPnute da Carlo s,,, • La * Un'opera ponuma dl Jltnrf lezione di Olde •: A. Brtzancnurt, Focfllon . eP lt"ro dell111. France- , Verso una uuo,·a cult.ura medl– aca. •· tnlt.la una collana che 13 terranea ~: Renzo La urano. • La Librer lt A rmand Colin pubbllca poesil\ francese contenrpounu -.; In colla.borazlone con la SoclH• :\taurtce Mi;:non. , Colt-tte•: An– Heorl Focllloo e la Heorl FocU- rnnto Mor, • Carteis:1 editi e lne• loo Socle:y. dltl di Cl11udel •· * • Une polgnée de m0res • di * E' uscito 11n. 79 di , Sipario• /gno2;toSfione t annunciato d'll· cbe pubblica • La test;\ d NII f ll· l'Niltore on 68 et, nella traduz.1o- trl •· comme::llaIn quattro at.tl di ne di O.P. samson. Marce! .o\ym~.Il ftlaclcolo cont!e• • L'editore Flammarton pubblica ne 1nolire la At?ttlmnpunt:.ta del lo. tr<tdu.~'one dc • Il conformista• t Dlz.lonarto Innocente del Tei.– dl .\lherto Moravia. ~ tro It11lano>. Cronache te"1tralt Prt-uo lo aU!S0 editore sta per tllustrMe dall'Italla e d!\ll"t"slero, u.«:frt" un libro di Rov:r:-Peyre- scritti e art'.coll di Roberto Rcbo- !ltte: • Du Vtauu à l'Etna•. [;ificiar~~t>l~:~~~E-:~~!~t.C~~~l~?~ * L'Unft't"T&ftà di Rtnne.t ha bti· do Frattlll. Giacomo Antnnlnl; ruuo una 11uot•o Catudra dt Let· un'lntPn·lata con Moravia e St:>l· tera ture Com1,arate. aUa quale é dati l'lUI m:n e La provlnr.laie•• .~tata chiamata lo proJ.s,a Yt10nr1cnotizie varie. cronache clnemuo– :~~~~eh~o;<t 11 ·:ft~~~~~act! problemi grafiche, 11nt.1clpRzlon1 ecc. J Cor.,t. che ana 11 no fflfzfo fl .J * L'Editore Bomp,anf ha pubbH· noz•pmbre, comprtinderanno. tra cao TI nostro t.emp:, t" la speranza /'allro: Prtrarclltimo fn Francia 1a9ui .,ut phi t•rf nraomcrtri rii nel HC. XVI, l'c,otf.smo nella let- Corrado Alvnro; ~ Madri, dt Glu– ttratura franct'<1e dtl 1700 n/ 1851, teppe \farotta. e Dh:fn<t Commcd10: , f' • Paradf• * Tr~ le novJtà che V111.lle,.chl to Pprduto »; roma11:t ~ocialf con- annunc!a per lit prouJm11atuziont" r,.mporonrf; e Il cielo t' Io terra» &0no: Le raqa:u df Satt/rcdfono. di coccfolf. di Vasc-oPrltollnt: Pas.,i tra le J~petto,e Gentralr ptr l'tn.itgna- rnl"fnC", 11se-c-ondovolume drll'1:1u– mtnto dtll'ltallano nellt Scuole tnbtotr3fla di Ardent;o Sotrlci: La .lft.die Jranctat è &tato nominato, t·anetà della natura, di G!orglo BIBLIOTECA DI PARAGONE Sono usciti: PIERO BIGONGIARI: e Il senso della. lirica !tallana e altri studi • - pp. 280. RAFFAELLO BRIGNETTI: e.Morte per acqua• (rac– conti) - pp. 250. DIEGO MARTELLI: e ScrlUi d'arte• (a cura dl An– tonio Bosohetto) - pp. 130. In corso di stampa: ROBERTO LONGIII: • Buon~overno •. GIORGIO BASSANI: • Una lapide per via Malgrado•· ANTONIO RUSSI: • Antologia cr1Lic, americana Baccettt; L1 mattfne del mcJe df maggio, dt Dlno Del Bo: Novelle dal ducato tn fiamme, di Cn.rlo !:. Oadda; I un~a nome, dt France– sco T. Rort.ar~: Il vestito dt carta, di Nant!IS Salvataggio: Due tta• lfanf a Par19f, dl Mario Toblno; Il libro del granito, d1 Giuseppe Zoppi; 11nuo,·o romanzo dl .-\.Ido Palazz.eacht: Gfudi.tlo Unfcer.,4le, di Olovann.1Paplnl. * Sommario del Juclcolo di no– riembrc d1 • Vita e Pensiero•: Chrbt1arlu1; La e Clt.t.àdi D!o a d.: S. Av;ost.lno.11libro di meditazio– ne per 1 iempl presenti; G B. Jrf. 9lfori: LI. dlfcn glurldlca del \'In– colo matrtmon!alt" e del suol er– tettl: Marta Stfcco: Strutt.ura e poesia del romanzo lt.aUano con- temporaneo (ll); c. Rlspoll Ola• cml e adornata la copert.lna ~a l' irnm~rine di una diligenza finito noi, del resto: polchè &co: Una s11101,a nella re;gla di una stmpat~a t sta mdP• 11 · •F n che all'inizio del libro cor~ tutti vi siamo, in queste pa– Napoll• Robut Perroud· a or romanzo nell al ro • e a er• 1 nd 1 gine e se non proprio in uno Bernallos romanl.lere: n: P.:' uft1~ né.n Ca.ba.llero. Con molta ver• per e str ade 8 a u~e presen- dei 'tanti r itrat ti e ritratUni, me notJzlc a11tenzlall1te: G. Dc gogna confesserò che avevo ta nd oct quel paesaggio felice, e nell'aria O t.ra le righe Marzi: Conald,raztont aun· ap- preso a leggere Il racconto nella. cornice delle sue quBtttro E' tnn°egabile comunciue che ~:;; 1 'J~?a;:~~ lne 1i~u:;1a~~bt lungo (O ro~anzo breve. se si ~r~~~ir 6;~gg~i i Jt~~~agr~ Longanesl sia. 0 scrittore Piace• Bernucci: Mr. lke: Le Jeu a l'.Eu. vuole) della illustre romantica a.ztone di questo bel dramma vole e varia!,(>, e difatti Un ~p;~mmarlo del fuclcolo VI dl Cec~ri~a:~~n~: ~~:-z~raitr~ (/rancesco tentori) . br°::: {; 0 s~~nhla. r:~~t~: ~ ~ Belfa~or•: Luigi Rull.\O: 1 Sa9- più noto è il suo pseudonimo> "'NGNESI Poi quale lettore non si sen· ~~ ~:,:Ji;':,,~~~~. 1 L~;'ri>e.'a.,::~~rt.: con un~ certa impazienz a, e L, J A tirèbbe stimolato e gradevol- t.18, Lince. d'una 3 toria della cri- quasi di malavoglia. Le scu.se Una. deUe qualità che più si mente coinvolto Jn quei gludt- tfca &ullo. scuola sfcflfana; Gtu- per questa cattiva disposizione anuntrano 1n Leo Longanest è zl tra. Il crudele e il bonario lll'lono Procacci, Mare BJoclt: Lui~! cl sono. in realtà: la lettera~ l'intelligenza· qualità che nei che son di rado espressi, ma fa~:!:f 11No~:;:f 1~nae d!c~~~a~~~ tura. come la vita del nO:itro suol libri si' ritrova 1n misura sempre evidenti? (m. pie.). Recenllonl. tempo, cl ha t almente vlztat!, elevata e che ~arlamente ca- p ARENTE ha t anto. direi, alt.era. to la no• multata., ne forma. l'ingredien- st.ra. Set?,Stbllità. che. forse per te principale; 1n virtù sua l'au- P. PAP.ENTE: « La teolo,.t:a», colp a d1 un momento infelice, tore appare ora sentimentale. StudJum, Roma. 1952, L. 200, ml destava apprensione la. Jet- ora cinico. ora. obbiettivo. ora (Universale Studlum, n. 14). I MARTEDÌ LETTERARI CON"l!-,IDENZE t.ura. di un'opera, se non in• dUensore di idee vecchie o no- --- genua. ot.tll"(lista, sciena, forte. Present.are al laici una visto- Non so come meg;lo esprimer- · ne sintetica dei problemi teo- ml, né come meglio definire . ~ -.:. '.~ .....-~ logici, del loro caca.ttere, della di E ;, Alf una lettera.tura, rernotlssim& .;<"",.,.,- 1 /··. .t• '\'-~~-~. loro storia, è lo scopo che 61 •f•ft ff •··• 'a fl I) benché ancora vicina nel tem- ' . .x :) •>, .' 1 ,I • '<.~ propone ln questo nuovo volu- ~ • "IJ po, che pur oonoscendo U do• '-',. '-.>L ..., me della Universale Studlum. ll•re. la sventura, non ne e-ra. '';,~(''"' · J): ~> ·_,·_,~ Un capitolo introduttivo fa rqr,M! .... , ~"J*" A, ,. { \~-- l'l'anco Alfano Martcdi 24 u. s. s, è inau– gurata presso il Teatro Eli– sco di Roma. la serie 1952-jJ dei e Martedì letterari,, pro– mossi daUa As.tociazione Cul– turale Italiana, con una con– Jercma dt Fran..co Al/ano, e Con{ide11u », alla q~ale sono !icguite varie Uriche del "f1ta"'– .~tro, interpretate da Carla G<zvazzi. rire del suo voluminoso e fla- ossessionata: una lettera.tura .r•v''J f1,,• t .-... , , vedere l'evoluzione del termi- re corpo sul palco.teenico, si che. riflettendo e interpretando .◊ :,l}, ~ fi() 1; ~:.·~~ ne, dall'uso ellenico a quello :rf :,~ stabilitL fra il pubblico ~~ r'u3~~· ~~tgde:in~en~b~ctfv; ~ · \ 11, . , . ~r~t~~~~ ~e~~l-c~i'ti.fnt~ucaoi Nel tracciare brcvtm.entt 1a; n-ur.o al comando di proclama- ). . .>." J,•: 1 ~:.:(~;~~ t.ro capitoli vengono presenta- sua biografia. il maestro ha re .'lnin1!clzla celeste e la sol- , • ,.' / •-.:.' tl l la.ttorl e gll autori prln- parlato del suot primi studi a ff"renza degli uomil1t. Non lgno- ... ,~ c._" • ~ _,,,. \. cipali della teologia cattolica Napoli, fi 11o al ,uo soggiorno ro che gl! scrlttorl prestano la >(\ '--· • ..!· / / attraverso ! secoli. Più che la.- a Parigi gia com1>0~1tore mi• loro voce a, u.n sentimento CO· ..• .. f ,...... ·1/.vj,,' re un testo pesante di storl& Iitante téon quale a.Detto parla n_nme. testimon1anC? una real- / '~ ,\..-; ,.........._ r" della. teologia, l'A. vuol dare di quella Parigi al principio tA profonda; perclo non !nvo- •x >,;V,'/;; -----.__ degli lndlrlzzl per valutare l d.cl secolo. e della vita che vi co ti ritorno di uno stile llnl- . \;:,,,/ j ~ gra.ndl movtmentl teoiog!cl ; si c ond.uecva) /!Ilo alla nasci- to: ·:v ,\ perciò si ferma plù a lungo ta della sua prima opera. e Re- V-:-rrei dire che questo rac• ' ,' I f ~ sulla. Scolastica e ~- Tomma- snrrez-ione » concepita. in u,1 con:..<., fa. bene: esso nasce da. · ·, .- ,..,,. • 1 i ~ M> ed esamina aro.piamente le trasparto fÙribondo, dopa ave- una concezione. e insieme da. .t... ....... ~__....-\- / correnti attuali alla luce del• re assistito alla riduzione tea• una osservazione della vita. l'Enciclica. e Humanl generis». trai.e, d,al famoso roma,1:.0 dt dlsJX,6te a salvare .. nello spet• Leo Lonranesl Passa poi a trattare t pro- Tolstoi · fino alla compo,i,ione tacolo de)l' lnlellclta. li tram- blemJ prellmlnari della teolo- di e sa'i;untala >, la s ua npera mcnt.o di bene. la poca gioia. civ~. ora bianco, ora nero. gia. Ripresa. e spiegata la de- maggiorc, giunta alla mille.si• e a darne testimonianza. Que• S_inquadrl questo apparente finlzìone scolastica. {oggetto 111.a rappresentazi011e. sto è più che indicare il solo variare di sentimenti in un materia.le e formale) che non In seguito Alfano ha rtbadi• male. Fermin Qaballero passe~ racconto ?elle esperienze per· si oppone a un retLOCrlstocen• to il su.o credo artist.ico, che deva una saggezza. un equill- sonall dell autore durante il do- trismo e difeso Il ca.rait.tere consiste irt un tradizionalismo brio, una limpidezza e una in• poguerra, raccolte aJ fine di scientifko della teologia, ven– che accoglie, tra.scegliendoli, i t.eriore Innocenza. che le con• darne una inutlagine reale in gono analizzati 1 ra.pportl fra piU. vivi influssi della moder- sentirono di misurare l'esisten- chlav~ sa\irico--sen;lm~ntale. e teologia speculativa e positiva. nilci. · ed e ven uto a parlare za. e di rappresenta rla, senza si avra. un Idea dell ultima ope• Per correggere il carattere trop– partic.olarmen.te delle sue li• la~ciarsl sopraffa.re dal male. ra bi\ 1 L~o 1;>f 1~anesl, dadii'f° po razionale ctella scienza sacra ri chc. che occupano un posto sforzandosi all'opposto di com• ~~e ~t: 1 t suoca~~mee· rJ~ l'A.. Ulust.ra. l'&pporto della teo• im.. portantc nella sua produzio. porlo, di gius-tlficarlo e assol- mort:Ìr noi · logia alla fede e viceversa. sen– ,i.c, e che non sono per nulla Hrlo. Scrittore r_aro, e oggi Opera. ache ~t.a gradevolmen- za co~cludere con lo Stolz che un genere. m/criorc, rf.s:p~tt<?, ~ressoché introvabile. ella dun• te in blllco tra 11 genere • pia• la scienza teologica è. un ca• per csem.pio, alle. opc_re (c è U que non disperava della natu- ccvole » e quello • che fa pen- risma. ~ln ando piu att.en– rapporto che puo esi.stcre tra ra umana. sare»: scritta tn uno stile ra- tamente I aspet.to soggettivo dl una canzone e uri poema). Tut- Ma ho, dimenticato il rac. pido e semplice, senza pretese. questa., cerca. di conciliare le tavta Alfano aon ha ritenuto conto .. E bello, confortante, è formata da un certo numero due opposte correnti affet.liva opportuno illustrare. df qucsfe benche le sue vicende stano di episodi che nell'insieme son e speculativa. rigettando però Uriche, i moventi o le ft.1~allta: spesso d_olorose e a volte 1,ra- come le t:inte !acce d'una ~em- alcune aberrazioni portate dal• se gli ascoltatori se ne mte1i- giche: e scritto con grande ma: ognuno per suo conto l& filosofia moderna.. Viene Ln– dono, rum c'e bisogno di spie• brio. cuore e intelligenza: gode (tanto che molti dl es.si usci- fine messa. nella sua. vera lu• gaziom. se no. capira,rno da ~c. di discrete abilita tecniche, la rono prima su dei giornali) e ce l'istanza della teologia ke– e nessun discorso potrit modi• sua espressione è quasl sempre al tempo stesso legato agli al- rlgrnatica prim& di chiudere fi,carc la loro prima im.pres- felice. il_ hnguaggio pa~lato - trl. Quello che colpisce in aue- con u.na. rapida. vLslone della ,;,me. lrequent1sslmo - H piu na,u- ste pagine. è la P06lzlone che vlta.lità della teologia. oggl. L'Editrice sta curando già la n Edlzione, riveduta, cor– retta e ampllal.a, col rinnovato UI.Olo "InLucania muore uncane,, di 14EUGNANU.E Si a.ccett.ano prenot.utont che debbono eMere lndiri&at.f', entro il 15 dicembre 1952, alle Edlr:lonl del e Don Chl– lC-lotte > - VIA ARBE 6S - MILANO - contro veraament.o di L. 350 CL. 250 &e la prenotazione raffiUllie almeno 5 copie) che .. ri. a.ssolto dal committente al I. febbraio 1953, CONTRO A SSEGNO, allor ché l& nuova edia!one del libro gll perverrà raccomande.ta. Alcuni giudizi di stampa si/a prima edizione Raccolt.. di novelle alquanto gt.rana • questa dl LEOORANDE ln QUanto al va dolle rlevo– c.a.zloni nostalgica.mente senttrnent< per la terra ~!~~~~o~~tf'•• & dlv"uiont n1oeot\oo-fioci..U. L'impeg-no di va.,ti problemi non facilmente 5i accorda. con il tenore narrat.ivo e il rlaultat.o é piutto,;to di&Contlnuo. Quando lnv"'e LElOGRANDE ol abbandona elle rievocazioni, a.lle de.scrlzionJ naturali, al– l'onda. puramente sentimentale della 3\1& iapt .. razione, nMCOD0 peZZi di notevole e.ft1ca.ci& , come e LE GUGLIE>, e AGONIE», e PRIMA• LUNA>. Uno st.ile apparentemente dl.sartlcolato, nel suo periodare, sottolinea, con lnclsiva foru, in– quadrature paeel.atlche, &enu devlulont o &en– timent&li5m.l: su questo tono }'Aut.ore sembr&, nell'ln.s1eme, trovare la sua più felice mani• !e.stazione. CORRIERE DEL POPOt..O del 16-11·19~ • Genova. * In esse a.marltudlne dù;perata di chi cerca gen.za trovare. T ragedia. dell'uomo superiore. stupe.fatto, che indaga e vuol .sapere, vuol con06Cere,ma infint si smarrisce e ch1na U cap0 lnnanzt all'enigma .spaventoso. In mezzo a tanta tnut.lle e !(iramma.tlcata carta stampo.I.a de1 giorni nostrt le tonnenlo6e, pensn,e, d!gnltooe e quasi sdegnoc;e P"iln• dl questo libro, sUllstlcamente corrette, ra,pprestn– tano punti detlnltlvi del pensiero umano che non morranno più. NOTIZlARIO 01 MESSINAE CALABRIA del 7-11·1952 - Mea.slna. * I lettori dl quo.sto libro ai aocorgeranno che prevale negll ocrlttl di LEOORANDE quella de– licata vena poetle& che ha contrttddiaLlnto tuu.a la sua apera. letteraria. dl un , 1 ente.nnlo; ,per- 6lste ancora QUtl toCCO di pennello atra.ordinarlo nel dipingere uomini e cou. ma più i. n..atur&: ma. con gli e.nni e l'amarezza l'una e l'altro vanno a!fievolendosl per dare posto M pcn- 6le.ro, at t.ant.i peroht e punti int-errogatlvt &Ul.– l"un i\lerso e la vite.. LA SICILIA • del!' 8·11·1952 • Cat.anl& * E' certo che con qu._.t<, nuovo libro Ll!)()- GRANDE ha taUo open poderosa di pensiero e di ~la e che la lettera.tura ltAllana si t arrlcohita di raccont.l e e pozzi» modello come • M.UORE UN CANE • e e STRADE MORTE•• <GIORNALE DEL.LALIB.RmlA del 15-10-19.U - Milano ~ANSONt EDITORE Franco Alfano e il musicista che tutti conoscono; ma a molti che pur abbiano familia– ri le sue opere e le sue varie com.posizioni. no,i e nota la. /i· g1<ra fistca di lui. 11 pi,bbllCO, scelto e ,iu,ncroso, presente al– l'Eli..sco, ha accolto con simpa.~ lta le co1ifidenze di Al/ano1 il quale, bonario e allegro. ha e.~ordilo dichtarando la. sua qualttà. d1 napol.etano e raf– forzando perciò quegli invisi– bUi Iega,ni che, fin d.all'appa- ventt , ,iinuli, .d e no, son rale che si possa unmaginare. vi occupa l'autore: continua- La nota competenza. t.eoiog1• cturate le con.fi, denu del mae- C'è da dlre aJ1cora che la tra• mente mutevole, come preoc• ca d~ll'A.. la. chiarezza e la vi– stra Alfano. Do po quest'ultlmo duzione di Puccini (che nella cu.pato di non fissarsi In un et- vaclLà. della esposizione fanno ha a.ccompagnato al pian.o/or• introduzione cura un disinvolto teggiamento. e di non lasciar- perta.nto dell'opera una guida te la c.antairice Carla Ga.vaz - ed efficace ritratto della scrlt-- visi sorprendere. egli si e evol· preziosa per qua.ntl vogliono zi. la quale ne ha interp reta.lo t.rice) è ottima, e ~~ont.a nel ve> e si modifica. oome Quel essere introdotti al problemi e 001t sensibilità; aicu11e liriche. servirsi de! mezzi ptu a.c:i~ttl: burlone con Una.so mobile che ai metodi della teologi&. (a.. p.).r•----------------------..: o Bianc
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