Fiera Letteraria - Anno VII - n. 45 - 9 novembre 1952

(. Pag.2 VITTORIN I di Vario Bo (Contlnuaz. dalla pag. Il gi dapo la per/czi01 1e di q uel pertoao letterario si capi.su in che modo il. Vittortni sia riu– sc;ito a trovare la .Tua strada 3enza pagare il contributo di ripetizioni meccaniche all'anto– logia ideale della giocent1, di allora. Chi intendesse procede– re J!Crmotivi polemici e grosso– lani Potrebbe anche dire che il Vittorin.i $1. è 3alvato sceglièn– do rnodelli nuovi da co11trop– porre a quelli cla..t8ict, con.sacra– ti dalle nostre abitudini e dai gu.sti del tempo che non occor– re qui illuminare un'altra volta E magari nell'osservazione e·~ una parte di vero ma va subito aggìurao che anche in tale scelta d'ordine critico c·e il !·e– gno di un'intelligenza validis– sima, dico nell'ordirie della crea2ione. Non vale ripetere che non si dd mai il caso d.i uno scrittore che derivi la propia storia dalla semplice lettura della re.alta e per questo e ne– cessario a tutti una guida ura sollecitazione: il punto di' par– tenza, d 'alt-ra parte, può e8sere rtpre.ro e ripetuto ma q~llo che cont a e il cammino che si /a– ra, la strada che ,t potrd apri– re. E qui credo che nes.tuno 1'0· glia negare al Vittorlni una co– stante di riscatto nell"am.bito della creazione e 11ella .ttoria dei suoi movimenti. Una con– tropro11a la po.,.tiarno atiere nel fatto della sua letteratura spe– rimentale, in tutta la parte di non finito, di troncato che vi– L'C nei suoi libri. Il lib!o inoltre presenta, co– me .ti e detto. un carattere di storia esterna. s, un critico at– tento al ellm-a. al gluoco delle 1elazioni e dell"evoluac>ne ge– nerale si. diverte a notare tutte le parti 11Wrte. tutte le cadute di tono, tutto quello che il Vit– torini dalla Conversazione in poi ha .tempre rinnegato e qua– si dimentica to 11ed.rebbela for– za chiu.sa In quuta rinuncia ini zi ale: il fatto <.he qui siano segnate cùlle cadenze da rifiu– tare in un secondo tempa, uuol dire eh.e la formazione dello scrittore non Ila quel carattere di condi zione fulm inata, quale a volte . 1arem.mo portati a illu- 1r2inare di fronte afla pagina .ttaccata. e allora bisogna dire che la pronunci a pra tica è sta– ta assai più di/ li.ci/e e lunga da conqui8tare per fl V ittorinl che non queilp intellettuale. E qut abbiamo accennato a un pro– blema critico di u11a particola– re importanza: resta, cioè. da stabilire perchè sia mancato a t·olte un punto di equilibrio fra le due pronunde, perché la pro– nuncia pratica. la pronuncia d~l testo non sia avvenuta con– ttmporaneamente all'altra e in– fine perchè il Vtttorlni aon ab– bia chiuso il mo giuoco nei li– miti di questa .ttraordinarra re– ciprocità. Soltanto la, Conver– sazione ci appare in una luce di grazia, da questo punto di vi– sta: nel libro piil. importante del Vittorini la co.,a nasce in– sieme alla parola e la parola re.ttit"uisce con la forza del sen– timento partecipato la forma dell'ogge.tto i.6f)tratore. In quuto senso. pachi scrit.tori hanno raggiunto con tanta forza un procedimento d'invenzione cosi difficile e tutte le altre volte che liamo ,tati colpiti dalla manca,iza di collaborazione Jra t due movimenti erava11W per- ~:~~a~i t~1:~,n~ z;;.~~;~a d~ un piano 1J011 ~ntito, fuori. di un vero e proprio impegno OJJ– pure la aeconda pronuncia non riu.sctva a identificare il moti– to da illustrare? Penso al ten– tativo delle Donne di Messina che resta vn libro a..t.faf ricco di po,tulazio,ii in,oddisfatte. Come si vede. siamo di fronte a una serie di problemi tutti ~u:7 :::e~~ r::t:~~"~1ti11:Ss~~: dal ca.so Vittorlni a una 8toria della narrativa degli ultimi an– ni: orbene tutti questi proble– mi hanno la loro prima figura– zione In quute pagine. Ci e sembrato di dovere riportare il quadro generale di queste 11oci, in occasione di una ,emplice nstampa. Per conto no.ttro ab– biamo poi confrontato le im• pressioni di lettura di oggi con quelle eh~ avevamo registrato tanti anni fa su un quotidiano mila'!"•• (~el 1937 / e abbiamo avuto il piacere di arrivare grosso modo allo ,tesso limite di approssimazione: se allora avevamo messo tutto l"accento rulla « novitd » di Vittortni, an– che oggi ci •tamo fermati ,ul carattere di s-vlluppo. di crea– zione continua e di equilibrio delle pronuncle. Resta, dunque. com~ un punto di partenza che la storia aperta dalla Conver– sazione alle. Donne di Messina ha costantement,. accettato e rispettato. CARLO BO LA 1· I ERA LETTERARIA DOMENICA 9 NOVEMBRE 1952 ILCANTORE DEI~IILl,E " LOITA POLITICA IN ITALIA,, * Renato Serra RA ~~Hl~! Ili ~'11,0~HF A A f'IIRA OIliUHll QU~T'l'HH('OII ,;. Abba ispiratore di-Oriani 1' 1 fJH è NfflfO fUICOt'f& l'i11ft11#11,, 11el1' Abb11 nbbn,d1111:::,a r11e11110 in r•ilier,o """ o,,,., ,r Nlfu•ieu di 6,·i,u,i (Contt,iuaz, dalla pag. 1/ Splendeva 11 sole su l'orizzonte, Inondando l'aria luminosa e sereno. e 1a vasta Cfl mpagna al una luce splendida calda potente. Nella vasta distesa del campi biondeggiavano le m~sl mature, wargendo per l'aria effluvi forti e calòJ: le squadre numerose del mieti– tori che vi s·av;).!lzaveno lente, sotto la sferza cocente Adriano Tiliher lastoria del sole, e mandavano un canto largo, potente. che si Adriano Tilgher. morto nel efficacia. trattandosi di una fe- ma ( 12.• p. 236). il quale ha cu.,. inalzava e si spargeva per l'aria confondendosi col novembre 1941 all"eta di 54 an- ae che può sfaldarsi solo da te rato la quaai totalita delle ope- di NEVIO MAT l'EIN[ m!l!e rumori della vita fervente nella campagna e ~~- 111 ~g; J1 9 ;~ 0 j"..,~g;;''d/ fil~;~· :~1•~· ~:~~.~7/'i~lti,;~ /{:/!~ r:,,,1~/~g~';; 00 ~;'i 1~ 1 f 1 ':;[gt,~ Mentre si può trovare una ra». Del resto. ad conterraneo ,,1goreggla non tanto nel pre- nel lavoro. /la: eppure, caso non proprfo via, non t.oglte nulla alla tntei.- idealistico. di contro al quale certa diOìcoltd mentale ed a/- dell'Orlani. l'autor delle· 11.No- sente e dal presente, qua,ito 11 canto diminuiva la stanchezza del lavoro fati- unico ma certo raro in /talla, llgenza della sua opera anti- viene rivalutato l'elemento ca- fettit:a nell'accostare nell'ami- terelle» 110neslterd a scrhiere, nel JJassato e dal passato, nel coso e monotono: e si rispondevano àa un luogo all"al- riusci a trovare credito per ·a Ideali.sta, che costituisce la par- suole della ~toria, si critica la cizia il De Amicis all'Oriani. hl merito al comune amico, futuro e dal futuro, ebbene le tro, facendo a gara, chi facesse sentilre la voce più sua opera di pensatore, segno te migliore della sua attivitd consacrazione del fatto compiu- niente impedisce di reder SO· queste parole: «Mi avtriai quel seguenti righe racchiudono .n robusta e più acuta, chi rlsvegJla.sse gli ~hl più rlPOSti evlCU.nte dell'Interesse che tale speculatlt'a. Alcune sue pagine. to In quanto gilutijlcato dalla ddli lo scrittore romag,iolo e giorno, per andare a troi·are vivo calore amichevole, ch'al, dei monti. chi gcttssse all'aria Je canzoni più belle opera rlvestii:a. In realttJ.. p'Jr come quelle dedicate a Ber:e- razionalitd asMJluta della sto- Cesare Abba. Alfredo lassù a Caso/a. Cam- tre 110111,an l'eguale: «lo la e armoniose. 8enza e,sere una personalita di detto Croce. in Filosofi e morati- ria. e tale critica mantiene t- S"eran incontrati - per la minai come un so1111ambulc,. prima rotto che ti vidi_ srri• as.Joluto rilievo e apparendo. sti del novecento (Roma. Sclcn- nalterata la .tu.a vlvactta. Ma ~~'. 111 iu::fl':>oH:e:,,!~::s:. ~~=::: :~!r:~ 1 ,~,r~ 0 :,,id::~~f~~op1;,,~uJ~ }'f~ 1 i:~:~:/~;i:~b~1:e 1M7i 11~~l~ Vut a vni r.um, me cantè 'l trinelli? :~~~ ~~!,:p:~~o fi~~e:aei~m;,o_ ::C/c!~,~r:;~~i:. 9 ~;r ~~-,a 3 r~s;;: 1 ~; Y,~i·al'':r~et'fa::,e~~~tic:.~r~;i tre si componeva il corteo per «i11quietudi11e», quasi di «vau- 1tel senso cattit"o. Oh 1101 ,1 n- Ciapa 14,n ban chet e cazzat iu. Jdé. .tcolorita, Tflgher costitut tut- espresa1onl, segno evidente di 3toriografici pasitlvi, originali la commemorazione di Garl• rm,. La are11a prorata semvre zi sentit'o che tu dorevt CSM!· A vlem cantè tota la 1tota e'l d'è, tav1a una espressione a..tsai tf. chtareua di pensiero, per pene- rv. soprattutto Le idee nella baldi: l'Abba aveva quaranta- quella (<paura». semvre fin dal- re infinitamente buonò. Se io a vlcm fe gara chi li sa piò beli. pica della C08cienza 1,wderna. trazione. costituiscono un rno- Storia. 'P'P· 56-64. e La Storta quattro a11ni, l'Oria11i t.renta. la prima 1,olta che are~o t'C· fossi stato della tua et.à allora O pur un. bel cantè l'è la matetna pi'U esattamente della coscienza dello di critica filosojlca: e al- contro il tempo, pp. 80-88); e Poi, per quattro a11ni - tanti duto Alfredo passare per Via ml sarei accostato a te. tu tt li vosi va e la zenta cameina. Italiana moderna, perchè egli trettanto deve dirsi, passando qui 80prattutto .tt avrerte un quantf ne passò l"Abba 11ella Imolese. In quella sua siugo!a• sare.Jti affezionato a me: tu O pur un bel cantè l'è là da st'ora, ebbe il nurito. indubbiamente allo specifico problema della certo dl.t agio. una certa inadc- cittd del Lamone. come in,lò/e- rissima JJersona tutta bellez- ai•resti preso da me qualche grande, di capire nella sua ve- storia, dei primi capitoli di guatez.za, che si riflette nella gnante nel Liceo «Torricelli» za. lo ridi s11btto un superio- cosa c1,e non so neppure io co- li vosi va e la zenta lavora. ra struttura problematica la Critica dello st..oricismo rMo- stetsa fo rma letteraria . . prlr.;a - impararono a conoscersi e a re. al quale non avrei potuto me chiamare. ma che sento di E mi amor chi l'è pulit e bel~ drammatica eta che viviamo. u dena. Guanda. 1935), nei quali della solita uatteua. r,iit Pot:C• stimarsi. fin che 1iacque e fio. accostarmi senza che qualche arere. E chi sa come saremmo fari /turi li ros int'e capel almeno di darne una interpre- lo storicismo assoluto del Cro- ra nel vocabolario, meno upru- ri fra loro un'a8ettuosa cor- cosa in me si disfacesse, Era ditte,iutf amici! Oppure se tu s'a foss me la murosa de bioiu tazlo11e oltre1rwdo intelligente ce viene con sinteticità acutis• sitia e meno .tignt/lcante. diaWa. che solamente la mor- un Emiro. era un Etmano. era aJ'essi avuto più anni. 0 ver fari fi,url li 1osi rnte su sole. che ta~ti spiriti inupressamen- sima analizzato e pasto di /ron- In questa ultima raccolta po- te speuò. un capo di Clefti. un parente dir mealio. se fossi r1ato in A la mi amur, chi l'è un. bel {iol, te sentono in sé germinare e te alle sue stesse antinomie. In stuma di saggi. Adriano Til- Quando Cesare Abba giunse di Ca11aris? ... Lo ripeto, ne a- tem710 da potere per l'età ue,ii- Quatar parol d'amor, -.iu ca lo a trov. che egli. come pachi, ha saputo queste pagine. così carte.nane, gher conferma dunque di es.se. - a Fae,nza, erla favorevolmente l'ero «paura». Cosi quel giorno re doue noi andammo, e ti a- A la mi amur, chi l'è un. bel 1·agaza, depcifrar,e e segnalare. cioe espre.ssive e tutte JKLlesiai- ,e tipica UJ)ressione della no- noto sa per e gesta d'ar,,re - d.'agosto. giu11si jì110 a quel 1 iessi conosciuti tra i molti. ne· ropr o in quanto fu e volle la lettura, non c'è neppure '..tn stra più intelligente coscjenm cui avei:a- preso parte 11el '59, punto da dove un co11tadlt10 bei gioT11i della patria, come quatar parol d'amor, du ca l'acat. essere unicamente pensatore dt minimo di quella /actloneria e filosofica, Insoddisfatta della lo- nel '60 e nel '66 - sia per la mi additò la casa di lui, e allo- ci saremmo versati l'uno sullo Bel giuvinin, cu vi trema la /azza, problemi vivi, tnfaiò la sua at- superficlalitd che i soliti pe- gica immanenti.rtica soprattut- atTermazione letteraria delle ra mi sentii rinto da quel se11- altro a integrare le nostre na- ca vi dà pena la vostra 11i-orosa. tivitd speculativa come ideali- danti hanno amato rintracciar- to idealistica, nr.a incapace.. «Noterelle di uno dei Millex. time11to misterioso. e me ne ture,,. Bel gitwtnilt, cu. vi trema la vosa, sta. al pari dei tanti altri che. vi: e se tanti furono. e sono concretamente, di proporre una L;Oriani, clie aveva dato alla tornai». A 1 l I ca i•i dà pena la vostra morosa. pur e.tse ndos ene poi allontana- ancora, i lettori di Tilgh.er eru vera e/fl.cace alternativa che zUce «Memorie inutili». «Al di Eppure quando 1·errne ·via sorg~cd~~~:~'/;n~o od;?~~;~ u-; Guerda pur là l'amor che la va via. ti, hanno avuto come priwi perche egli aveva la rara ca- consenta di dtslndantarsene cor.. }a». «~ramig,ie», «No». at•ei;a dalla Romagna. l'Abba porto rimpla11to: sarà un sentimento Lasse~a pur an andè: la 1i'è la mia. ma;Jf 'Ji il Croce e Il Gentile: pacltà di farsi capire pur senza autentico s oddi.t/ac imento di ama ·es.ser romanziere rlbel- con sé la visione della di lui personale: dite pure che 81 G d à h e ò g er, in fondo, idealista venir mai a compromessi con quell"anima curio.ta che 8J:)inge. le e parado.!sale. Ma chi ave.sse figura morale. 10segui col pe.n· tratta d'un accostame.nto ero- uer a pur l l'amor c e la va vta., rest per tutta la vita, ma .1 uno spirito più minuto e sciat- ruomo a 8/orzarsi di capire. la saputo ar1dar oltre le superjì- siero nel di lui cammino. bi ~ologicament.e in.sostenibile: di- Lassela pur a11dè: la tuniarà. modo .suo, con grande schiet- to di indagine, era perche egli essenza delle co,e e quindi 4 eia/i apparenze di codesto sa- ma11tem1e idealmente nella di te quel che t)Olete. 1110 fo t·or- o bf,;garin, Jasun una cuncòla teua più. psicologica e.d e'tic1 aveva delle oose da dire da mol- filoso/are. ~°an~~~oé ~~,{!,bbsepif~~c~;:gn:~ lui amicizia, rim'Piangendo cJw rei. oh come vorrei!. c11ea bor- No possi lavurè: l'C tera mola. ~~e10 10 /ica, ~stand.o ~derent~ ti sentite che egli veniva a sue- LUIGI QUATTROCCHI ;% •,;;~m~~·1~n,::1 di::~:~ 0 ~~, : rfi~r.·:~;i;.i:t, !i°d~]~ 1 ::.f~g;, !ri.ifa::1t:. ~r;:I~~i:::J :li ~o b~%~1r:~~.!r~ 9 :u 1 :'è u~•:rac~,~~'.a i~~:~ì~:~ie:• 1 ~:r ~!l!~/j~ i~~~p~~t Jr':x,:t:1t: ~~et~:~~ .... vita. d.ella storia e dell'arte. son 111ie,ma deil'Abba stesso, slemc con Garibaldi, Brxfo, F,·or d,· ,,,ela ,,era ritenuti più autentici. da Hegel ~ceScr~f~g~:r /,~ ql~el ~::ft~:~- * E" uacJto, prcs.so le Ed1Uon, s. L'aedo garibaldino ascoltò CO· ci aiut.a110 a capire Je nume- a Croce e a Gentile. hanno . · - E. D. I., U volume • Du Sole!! et desta voce, for8e come nessu- rosr espressio11i di a8etto. di ~1!~:i, }~/~~;:: ... ~~~;e ~rJ;<r Per te bellina ho camminato tanto, poi travolto nel loro logicismo. flle;::,fico~~n::cn:/·av~I~~i~~~v:;: ~c!"zu~:e~:S·~!e 4~l eZ:i:t~~i no &eppe o avreòbe saputo e te11creua. di rimpianto (delle do Oriani. Non solo il suo «ca- Per te bellina ho camminato ta1tto, La critica che Tilgher rivolse precise e sapera dove colpire; titolo « v1a1ond'Italle ... ,ono lapt- :~~t~;:~{•rf:~.tr::v:r~;::: ~f ifa,Z{!::~t~i~~ii'i te:,~1:{~ ;1,.fn~r::i:. A:t~i,~~o•:'.:l;e!~ :~;:r~.~::~~!;~iet gittati al v@to, ~r];:rr::i: bii~r;:?::'.~J i~~:i, 1 vr;~. c;:;dg:gnio ,g~~ 3:h~r±iz;~:)t~~o !'.~~~ .invero in una lucente aureola: scrittore garibaldino usò ver- so - di che rallegrarsi. Ti voglio molto ben; ma non ti voglto. origine storica e psicologica Jel evidenza e sicurezza, col deca- dl Yvonne Batard ,una • Divina. il maestro, l'eroe, il paeta - so il Solitario del «Carde1lo» e ta:f: ~:;~~a~d~1z!tj~: ~?l~t~n; i::~g:i b~: 0 ;! 1 :ocl~e"e:tgi s;: 1 :~::z:·~ loro pen.tiero, e quindi nel co- ~er:,n!~~,~~ :!~~ 1 :i J'u~n.t::;,i ~~cfa.e:! 1 •d: fit~~i/::~fu~. ~~: «tre cuori in uno», come ben ci spiegano altresì perc11è l'O- l'Orlani s·annod.ò un solido Amore, amore un corno. glie.rii in peccato mortale di razione letteraria, è più dlDlcl- lume del « Petntrea Moderne"• dl :1s:ioiln~!s;oJ:g~t~o;1;~~~à~ ~,~I'd· v~: ~%17·~:'t:~s~v!:s:~~e~li vincolo d'amicizia e che code• Di di non mangio, di notte non dormo. ~:!~ad~~~~~~igfi~m~el cf:':i~tfr;~- le beguirlo. e più diJJ'tcile capire! ~fg~:i'o Pr:,~: ~~~~Yet, ~~- 1.,a 1rlta per lui era veramente Abba chi lo i11coragglava con st0 tiincolo ebbe un solo nome· Di di non mit.ngio pere/tè non ne ho, Cosi, la critica di Adria11Ò e en 1 •alutare. Céza.ntle. Seurai. oa\l&'Uln. vaii mi.tsione di virtù, d'o11ore. di l'elogio. chi lo aiutat·a col con- Italia. Un'Italia. quella da 'o- Tilgher andava al cuore stesso Questo avviene, di solito. Oogh, Tou101.1&e LAutrec). ~!~::1z::~.~g~èO:;f:Uiat~r!a;, ::~~ro. dell'esperienza e dello ~f,/ 0 ~:~~a. Q~:1:t~io~orti~es~:~~ ~!è 1 7~::a n,~~itt:~r;n~l ~::~a ::i ~e ,~:,~ ~~ne: :' n~~t~·e "d:bbi~ie~~e ~':.:i";f:i iti~v:a~. d11;0.n!s~tuda".~d!,, .• fi··c;a""ncd~~~uc~n '{,,suo':: 1111111111111111111111,11111111111111111111111111111111111 docere>. convinto che solame11- Ho detto _ più sopra _ quartiere i ve11ditori di fumo O che l'è morto O qualch.ectu" lo tiene. /ondata, storicamente e p,ioo • v (oUaborazione letteraria te in code.sto modo si sarebbe «rimpianto»: e ci tengo a ri/e. della scienza. gli istrioni della Quel che lo tiene che possa morire, logicamente. L'ideali8nw, infat· stst ema. ciò che non era nei potuto favorire il risorgimento vare codesto sentimento dello arte, i pulcinella della polt• che tiene il bene mio, no pol venire. ti, SOTse come reazione al prtJ. suoi voti e nei suoi piani, ma La 10Cleù. edltrtce cSALA D'ER. morale della Nazione. Abba verso l'amioo. Se l'amici- tica. cedente illumini.tmo. che era· concretamente delineando il COLE• ha ba nd1 to un oonoorso L'Oriani, che prQJJrio negli zia - in veritd - si nutre e NEVIO l\tATTEINI REKATO SERRA abito mentale scaturit.o dalla suo criterio di JJe. n n.ero. i,ra- ~ec~ur:i~t :r~~~a~~i_ 1 i ;:=::,~ anni in cui l'Abba capitò a ---------------------------------------- pre.tunzione di voler tutto .spie- zlonaliSttco, relat!visttco, schiet- debbono essere spediti alla rede- Faenza andava tormentosa gare secondo i lumi della ra- tornente romantico. Que.tto 1>1 zlone della rlvlstn omonima cvt11 mente cercando la sua strad~ gione. senza alcun residuo mt• nota, ancora, in quei postuuu Maqueda ZSG.Palermo), corrtdatt di uomo e di artista. trovò nel- INTERVISTA CON DEANGELIS tologico o comunque lnacussl Pensieri sulla Storia - En1gm1 della prescritta 1cheda Informa- la «eroica e gentile figura di bile al pensiero. onde la scien: della Storia. persone_ggi e..P~O !:!,~~- fi!~t~:to nd:"tf;~m;&,r=:: itrovier~• (l'espressione. e sua 1 2:a esemplare era considerata spettive che. annunc,att gia a valent.e e.d una t.ASsa. di Jett.ura un amico. un consigliere. un la matematica. le cui verltd so• qualche anno, vengono ora pub- va verMto nel c.c.p. 7-4324 lnt.e~ ispiratore. Non ancora è stato no tutte di assoluta evidenza bllcati a cura di Liliana Scale- &tfl.toa .SALA D'ERCOLE., (Ca- adeguata111e11te messo in rilie• CConttnunz. dalla pn~. 1) clo, /orse import_a1tte com.e dovrebbe essere presentito più to tipograficamente, o magari e bellezza esemplare era vt.Tt~ ro presso l'editore Barbi di Ro- •elle. postale 108, Palermo}. ro (11onostante i taggi della -------'--=- quello delle rnacchme fot ogra. che espresso o mvocato. Non in neretto, certe osservazlonl di quella classica dalla assoluta 1~----------'---------------, Benso. del Donati. del Beltra. Traduzioni fiche o delle arance. Ma bi.s o- ci .wno due morali. Santità del ordine tecnico o slndacnle che armonieitd delle parti e crite nl, del Negri» l'influsso di Ce- g11erebbe che il Governo ne so- matrimonio, della famiglia, do- riguardano la sorte di tut.Ì.i gll rio Politico otllm,o era' valutato sare Abba sull'QJJera storia di lo ho pubblicato un solo libro s-petlasse l'importanza. vere alla procreazione e insit· scrttt.ori, ~ può es.sere utile a quello democratico che confer,. Alfredo Oriani e - in modo •Samba• da Clllssen di Zuri- lo viaggio molto per servizi me a tutto ciò libertà del per- chiunque svolga questa attivi- sce a ogni uomo. solo in quanto particolare - sulla composi- go, in tedesco, ne.l '47. Difetto da e inviato speciale> e per sonaggio: 71071 arbitrio, s'inten- t.à. Difficilmente su fogli lette- nato uomo e quindi natural~ zione de «La lotta volftica in di organizzazione. Ma pensi che conferenze: prima viaggiavo de. La mia amante borghese ra.rl, si riesce 8 ' parlare di ta- me11te dotato di ragione. dign:. Italia»: e sì che se ne potreb- sul finire del '46, quando rni ancora di r,iù. Dico prima del· pecca, si rifi uta di r iconoscere 11 c ose. Per modo che ancora td pari a quella di ogni altre bero trarre insegnamenti oltre- recai in Svizzera, nella ste.ssa la guerra. Ma allora ero molto tale legge & upre.ma, e mu'Ore, non è chiaro, se 11 mestiere del- A. tutto ciò si oppose un nuovo momo fecondi. Ma qui non si epoca c'era A11dré Chamson, giovane e non avevo stampato nu,i suicida, per accidente: do- lo scrlt~ore è un mestJere co- spirito, che si originò in Ger ha la pretesa di colmare lacu- 1nodesto scrittore francese, o libri. Ho sperimentat.o che spes- po morta si rlco1tosce colpe.vole me gli altri, che ha bisogno manta e poi man mano investi ne e - tanto meno - d'inten- almeno no11 molto famoso. so le tradu.zio,u si ottengono e si confessa all'am ante (se.nza di J·emunero, tutele e dh1tt1 anche il resto di Eurapa, più. ttlr proces$i al tale o al tal Tutta Zurigo era piena di li- com.e e attestato> di sl1111Jatfa.$a pcrlo s i con/es.sa a Dio). Se11- economici adeguati; oppure de- disordinato ma pi'U ricco di vi– altro biografo. E' l'amicizia. la bri e foto di Chamson: al Con- Tutto ciò è poco incoraggiante za ve.li, nuda, co ntaminata 0 \.t: contlnunre a considerarsi co- ~a 1 litd, 1 cihe a 1 l1a ra_gi_one _sostitui pura. semplice amicizia tra solato italiano invece nessu. D'altro canto noi italiani tra- in no cente? E' una vittima, una me un e otium >, i cui oompen- sen men o originario, alla l'Oriani e l'Abba che - in no mi conosceVa. nè desidera- ducurn,o tutto, importando i lt- martire, uno, pazza 0 una cl- si non sono che briciole della ~flleu~ classica qut:lla roman i~::!~ ~~d~;;; tr~~:::ni:~neg- ~:/oJ:~~~n;~J'èt~7fo di::C :i'e~ ~;feii~},/oz;;~:;,~e::tb: :ff:rz~~ ni~ :e debbo dirle? A questo ~:!t;'é. da elemosinare o pi- crt ~tatti~.t~~~fb;btoube:!~~c:1, ~~ Incominciamo col dire che 1 0 Per fortuna le e Neue Ziiric11er re per legge che almeno la scel- punto, a 50 pagine dalla fine, R. M. De Angelis, oltre che u o rJcono e nel 7?Uster_ioso Abba, arrivando a Faen.za. do- Zeitung > - ch'è il loro Cor- ta e la traduzione venis.!e a/- ho interrotto il mio lavoro. Non scrittore noto e apprez.zato, è e nel mitologico ~a dimen.none ve - come si sa - iniziò la riere dPlla Sera - mi pubblicò fidata a scrittori di mestiere· rie.sco a trovare una soluzione, uomo che crede fermamente pii, alta dello. spartt-O.~he non sua trentennale carriera c;a do- alcuni racco,iti, (anche a pun- questo non soltanto per legit: tma spiegazione. Non oso assol• neJla narrativa. Cl crede come in quant~ _ragione ma .an quan cente. nutriva u11a certa pre- tate, in prima pagina). tima difesa personale quanto vere, uè conda,mare questa pec- Pratolini O Vittorinl, per fare t{! crdea 1 t.avitd originano parte venzione verso I romagnoli. Ri- I 111.iei romanzi non hanno per doverosa disciplin~ e dite- catrice. E d'altro canto, la.sciar- due esempi. Ma n llll non ca- cipe e tut_to universale. E' usci!o in questi giorni: LEOGRANDE MUORE UN CANE Volume in 16., eoperUna a 2 colori, pagg. 108, preuo L. 2~0 lnd!rlzzare le richiesi<! olle • Eèlz!on! del Don Chi5ciottc • Via ARBE, 65 - MILANO Tormentosi e arcobalenlci racconti di uno del più vivaci e pensos! scrittori del nostro tempo leggiamo i versi di quella sua avuto fortuna all'Estero: mol- sa della lingua italiana. Il stn- Ja al •.su~ limbo di ~ergogna e pita, come a scrit..torl che 61 fil Unafi tale ,spirazione non era raccolta intitolata «Romagna», ti critici francesi, tede.schi e ducato Nazionale scrittori è im• di abJezione non mi pare giu- tanno via via commerciali, di r,' i:;:,fi1ca, m 1 a presupp011eva una in cui il paesaggio, la tradfzio- inglesi se ne sono occupati lar- pr.gnato da tempo in questa sto, nè umano: mi sembra di nnrrare pe.r narrare. flno al l 11 ,a c 1 ,e rimase operante ne. la gente della regione che gam.ente (specie della Peste a battaglia. essere anch'io colpevole, di ri- punto di non dnre risposta. al su e. COie enze 1!ia ine"P.reun ,..._______________________ _. da Roma ebbe nome. sono ri- Urarui) ma tutto fini i11 po!e- /1.:(tare l'aiuto a uno che stia propri personaggi. Seeondo De finche gli tCU.artsta tedeschi, pr! tratt-i con 11igorosa mente. Il 11uca, come lei sa. h per affogare O che sia sul ,>un- Angells, è chiaro che 1 perso- ~io, almeno . in parte,. proprio poeta ligura confessa aperta- Invece. molti racconti sono ((L'amanteborg ese)) lo di esalare l"ultimo respiro. naggt sono come flgll dello scrit- l ancor parzialmente allumini mente ch'era corwinto di do- stati pubblicati in francese, te- . . Forse basterebbe una parola df tare nel senso che una volta sta Emanuele Kant. non venne ver trascorrert i suol giorni in_de.1co e svizzero-tedesco. Anche Si, sto scrive~ido un altro ro- speranza. Non l'ho trovata, nnM: ad essi si devono dare tut- ro a dare ad essa fisionomia e un.a terra •feroce•. tra pleb! al~J~ne poesie. . manzo. O megho, dopo e 1mor~ questa parola. La cerco. Ma i te le possibili risposte. Ed una /ondateua filosofica, inferpre «da corrucci orride.». tra «/ien sr, è vero, sto pubblicando le e in~ postur_ a ~ ~re lmighi rac du.bbi le trappale i limiti che risposta su tutte· perché essi t.a11dola e traducendola m ter cipigli• e «anime mute». CIie mie poesie in volume. Gli edi- co11t 1. lega.ti ~nsieme dal perso- mi véngono dallci religione e vivono? Nelln né.tura questo mini co11cettua11. Ma tradurre trotJò invece? Ce lo dice egli tori (e Mo11dadori certamente) naggi~ prmcapale. e da un uni- dall'arte in conflitto rischiano non' è possibile se norl In or- può signicare anche tradire: ,! stesso: «cortesia. 1iirtù. disco• si avvalgono di _agenti cl1e dii- ~o c~una, è 11 7mo secondo ro- di rendere disuman0 ed arbi· dine alla metnfislca. Nel ro- q~i cade la critica di Adriano nos~lute, - . Cuori n~ll odio e Jondo110 a Par,gi, New. _York, ,nau ... o dt questo e_su questo du- trario il mio ; 11 tervento. manzo, s1. E' sempre possibile Trlgher. Una /ìloso[i.a di origi nell ~mor srncerr» .. E ques~o Berlino. Londra. le novita. Ma poguerra .. Il pruno è stato s 0110 più debole di quanto e Inderogabile per uno scrit- ne romantica .. quale appunto fu l ultimo, definitrno_ g~udiz,o l~ ~lpa delle 111a11c~te trad!t- < Pat~che gialle>. credessi, ora che i sensi delle tore, dare la ragione ult.tma del quella t~ealfst,ca, non può es che la Romagna la8etò m ere- z1oni è, secondo me. amputabile • L amante boru'},ese > i! la creature-personaggi non ba 8 ta- suo personaggio. Il caso del- sere ,a21onalt.ttica. e se tale re dità al!'Abba. al lettori delle Case Editrici 111~da1!1_e BoVal'l/de1nostri tem- no a gi,.,tificar11'ele gli errori l'c Amante borghese•· con la puta ~t essere ~ necessarios~e Per I Onanl avvenne la stes- e.stere, ch;e generalmente 1gno- pi. div~,:zia! !' rimarita, non e le colpe, e non ammettono sua Interruzione a clnquant.a l~re. l inganno. con . un reCJSO ~a. cosa, in misura tutta_via rano la lrngua italiana. E' una vuole pn~ figli. _Che .cosa rap- rede,i.z.ìone. pagine daUa nne, è un caso di nch,amo a uua piu. &chietta rngagantita. Credeva dapprima eosa che accade di frequente, io presenta il matrimomo per una Gli itomini hanno bi&ogno del onestà che dovrà piacerci. Un sinceritd. 1 l'Abba di trovare nell':' scrit~o- l'h~ controllata, di per.sana, in donna simfle? !l dramm.a non nostro aiuto. Dobbiamo soccor- epilogo < ~ • è !ac1Ussimo Tilgher prOJ?Onend.o questa re /aent_ino un che «ai a~'!taca Svizze~a. . . pu_ò C°71Cl~dersi col_ fallimento rerli ad ogni costo. In questo trovarlo. Però questo accade per critica, ha evJdentem~nt~ ra a ,cacciar gH e.ttrf gcntah. - Il Smdacato Nazionale scrrt- e il swcid10. I tempi so,10 mu- àovrebbi consistere la nostra gU scrittori che credono al per- gione. in quanto proprio rn tal spreuat.or delle plebi inclite e tori segnala liste di opere, ma tati, la morale non ha un cen- missione di scrittori. sonaggl come tali. Ma il per- maniera si è giunti al pensiero vili - un che. con l'ira in cor. tutto ftnisce nella segnalazione. tro ben definito per i personag- sonnggio come l'uomo ha nit.re Idealistico e tale è l'abito men canta o novella»: tanto che Ci vorrebbero larghi mezzi, e gi dei nostri ro11ia.11zi.Ebbene. I ·1· • dimensioni: Dio la n~orale la tale di chi ad esso aderisce: non meraglia l'augurio che gli che. il Governo inviasse (come lo vorrei ricondurre i se11time11- Cn lCl soclet.à, !a rn.glo~e. In tal ~en- Tilgh.er però dimentica un fatto fece, augurio che -purtroppo si fa quello francese) gli scrittori ti e gli impulsi .della do,zna (e Soltanto Pancrazi, Cajumi e so, De AngeHs non è un doeu- fond~mentallssimo . .:hc cfoé !I avve.rerd: «.N~ ti sdegnar se. del nostro pae.se all'estero per dell"uomo) a nconoscere uu.n Bellonci non si sono occupati menta rista. I suoi modem a pensiero romantico• idealistico dalla _mia tempes ta - prego conferenze ~ !"! ssioni. Anche legge suprem~., sempre eg_ual~. dei miei dodici libri, gli altri, su() stesso dire. 60110 qu'elll 1ta tr011ato sistema2i<?71e nelln che ti .ria mu.ta una .tventu- quello dei hbrr e un commer- l1nmutabile: l intervento di Dio tutti, anche se qualcuno di es- della m!gllore letteratura: Tal- ~mbfto di una fede da assoluta NOV/1À GIOVAN1''1 llflEGGE PER UNA FEDE Questo è un libro di me<!!tazlone sul temi della !ede cristiana guidata d&l costante de&lderio dl non dimen– Ucare, di non sottovalutare l problemi e le dl!!lcoltà dell'uomo di og2!. Quell'uomo che ognuno di noi ~- Per il calore apologetico che lo anima 11presente saggio può considerarsi come Il discorso di religione c!i un uomo che non è ciecamente impegnato nella lotta per I pro– blemi del nostro tempo. • Pp, 245 - L. 1.ZSO A UNAMICO INLUOGO DI PENA si con inesplicabile ritardo. sto!, Bnlz.uc, Dostoevskij, DI- rmmanenza, che neg a la reattul Flora, Falqui, Piccone Stella, ckens. di un altro mondo f! lt.re quest-u Bocelli, Bo, Cecchi, Gigli, Gius• D'altra parte la sua espe.rlen- mondo, che nega cwe la frat– so, De Robertis, Rocca, Bernor- za art..istica non al chiude cer- tura ideale /ra questo nwnd.o e ricrl:, Rigia,.etti, Cordié, Set- to con la narrativa. E' giorna- ~n altro plu. ricco di idealitd e tanni, Fra1tci, Marzat, Zanelli, lista e critico disegnatore e m questo nostro unico moneto F"allacara, Bernari, Dabini, pittore già affermato in mostre ~ella vita passegg~ra cala tutt_tJ * SUIO,\'E IVEIL condizione (Continuaz. dalla pag. 1 / l!l nella poesie. Intitolata Non v't scelta, o Signore? a propooit.o del rltr&tto e La soon.osctut& > del Oreoo: e ... e tu non sa.i come m'ucciàa. la .solitudine ... > e ancora: e Toglimi i chiodi e porgimi la canna, tO{/llmi t clitodi e porgimi la canna, o mano .silenziosa! > E' sempre, In fondo, 11 richiamo alla singola.re posi– z.!one di pena Jn cui 11Contini si trova, che i llumina queste poeMe. O sono 1 ricordi, che entrano qua.si violentemente nella s ua vita di o ra, l ricordi di e prima.>; e .sono quasi sempre concret.a.ti in imma.gini di donna. ' e ••• le dolci mani iUuse, il tenero .segno delle ànch.e doloranti •.. • barca! arra fatica di tradurre da un dlf!lclle inglese Il famoso saggio di Pound su Guido Cavalcanti, 6enza pur– troppo riuscirvi, ma dal quale, del resto, molto ho impa– rato. Non nego qualche eco felice, in cui la modernità e l'antichità, cioè gli echi del < dolce stil nuovo>, felicemente si congiungono: e Donne. io vidi chinarsi viola .sulle prode ad ascoltare il fiume ... > Rontempelli, Etna, Capasso, personali. Le terze paglne di l valori di be11e. dr vero, d.l bel Nasso, Prisco, Bruno, Del Pfa- giornali hanno pubblicato sue lo c11e trovano la loro assolu 20. Bosco, De Michelis, Petroni, poesie: e si parla a Roma. d1 tezw. ne/fatto stesso d.i realiz Picdii. v.irdia. Forella, Pan111m- un suo libro dl Poesie, che usci- 1-ar~i nelle c:ontinge11ti realta zio. Raya, Talarico, Mucci, Fio- n\ prossimamente, in copie nu- del mond(!, Uria tale fede im– re, Fuscd, ecc. ecc.. tn Italia. merate e d i lusso , per l'edizione manentistica. la quale, corne o All'Estero, come le ho accen· di quel nrut.ro appassionato gnl aftra fede, non "si inseg11a 11ato, da Gazette de Lettre3 a collega dl glornaJtsmo, che è m'!- s, sente operante 11ella CO· Die Tat, all'Obser·ver, Radio Fernando Porflrl. scicuza. e i11dubbiamente an~ :~o::;i,r:cie::~~· Non ho Polll- l\JASSli\1O FRANCIOSA ~~c.n'"t:;'~~ntirza, :,~~~;:io ini::l~~ Flora e Fa/qui, per esempio, w crec.divttà dello $7Jirito praprio mi hanno scoperto sul nascere. "T" del romn11ticisrno, ma non puo La critica italiana è più co• necessariamente restare librata La operaia . Questa opera che raccoglie tutti all scritti dettati alla pensatrice francese dalla sua esperienza d1 milttante str.– dacale e d1 operaia, è un documento torEe unico nel nostro secolo, la relazione appassionata e sconvolgente, condotta con una intera probità Intellettuale, di un viaggio ne:!e rertonl dell:i condizione operata. Nelle lettere agh amici, nel c1ia.rtodi fabbrica, nee11 ar– ticoli scritti durante glt anni che vanno dalla euerra. di Spagna a quella. mondiale, le contraddizioni c1i queste pa– gine sono quelle ste...~e.non risolte. della nostra civiltà in– dustriale. Pp, 340 - L. 1700 1N TUTTE LE MIGLIORI LIBRERIE E PRESSO LE le predate curve dei seni ... > "':d anche questo inizio di canto: Ma quando si è sofferto come ho. sol!erto Ennio Con– tini, quando si ha dietro <ii sè unn vit..a come la. sua, con tra.giche strisce ·di male e con Impulsi sinceri alla. luce, bisognR aver la forza, si può aver la forza di st.racctare tutte le lett..erature, di infischiarsene di tuLte le scuole, d'abbeverarsi solo a quella fonte che è la sincerità, traspa– rente nelle lettere che dicevamo. Strano è che Enn','> Cont.lnl abbia indicato, con perfetta chiarezza d'intell1- gen1..a.,l'origine di questo male letterario, l'lnvoluztone al posto di un naturale svolgimento,, il chiudersi in una. prigione che non è materiale e non è !aLta di quattro mura, mettendo proprio come motto. all'aprirsi del s:.10 libro, alcune parole rivelntrlci dl Rilke: < ... n i:-,')C0 a poco, un or11oello triste e pesante crebbe dentro di me: fanta– ~tlcavo già che sl pot..esse andnr per t1 mondo con l'nnlmn piena di segreta intimità•· raggiosa che quella di altri :e uJ,,~~~fggr~ft~~m: 11 ~'m!~~fe;~= a mezz'aria, a11cora ancorata paesi; anche se meno generosa, nerama ... che da l'flltufor1e della al _mtsterloso e al mitologico dt o reclamistica. Il cammi110 de- terza dimen,1ione, Ila avuto la cui lo spirito romantico si nu– gli scrittori è duro, lungo in- prima dhnostra:tor1c pubblica. triva: questo u11ico mondo. che terminabile. Ci svegliamo sem- E' stata proiettata una ,1ede di e mondo della materia ma au-,• pre soldati. Ma con tutte que• Inquadrature di ,cene amcr1can~ che dello spirito. de1 1~ r..~sere .!le mvasioni, o rivolu,lo11i, chi 1:n~i::::c~e·dr~e::~:falaefda:::rcf; ooncepito come tutto logico.I vuole che se ne dfa pena? Trionfale dcli'• Aida• di Ve df quindi in una concezione asso– Bartali o Sarapat saranno rtpre.saalla • Scala• di Mtlano.r Ld. lutamente razionalistica. Allo. se111pre.più imoortanli di d'An- profe.:-fone t avcenuta ,u di uno ra Tilgher. come ogni altro da EDIZI01\I t' O1\IU ~ 111' À e Donne io vidi e Jl tempo è fl tempo, ma una ne vidi cadere e poi rialzarsi ineffabile varcare i limiti del tempo,· una ne vidi e le conobbi tutte, e il riso che. ancora echeggia alle mie. rpalle >. La donna ha det,kJ ce.rto molto a Ennio Contini, ma si •orrebbe di più. E perchè accant,o a vocl schiette di poesia, come quelle che abbiamo citate - accenni subito interrot.U, ma signlfic&ttvl e felici - subentra spesso la letteratura (e ed io son pieno d'echl >), nonostante che sta e forte U tuo pianto •? E perché Il vezw - che è già cosi frequente nelle p,oesie e nelle prose di Ezra Pound e non soltanto in lui, ma. in molti altri poeti moderni, anche nost.rani - :perchè il veuo a rlchhuni d'oscura, occulta e't'udlzione e citazioni in lingue diverse - Inglese, francese, latino -, nel bel mezzo di versi tt.aliant, da poeti noti e meno noti? Il discorso sarebbe lungo, e c~rto io non voglio negare I diritti della e moderni là> e an6he della molta o. megho, aella riposta ammiccante erudizione; non voglio negare ohe anche la conoscenza della poesia dt Pound ha dato a C.:mtinl qualche vanLagglo: per lo meno come riflesso, di seconda ma no, dal poet. l del n~tro < dolce stil nuovo>. E proprio per dimostra.re la mia simpatia all'amico pri– gioniero e dolorante, io stesso, qualche mese !a, mi sob- No, non è questa :n su·adn. Vlllon, Campanella, Wlldr, Verlaine - per clLnre i primi nomi - che si son trovati :,elle stesse condizioni di Contini, han ratto grande !R poesia entro le pareti di una prigione, squarciando I vell, dicendo addio a tutte le scuole letterarie (se non !orse il terzo, che rimase sempre un po' Impigliato nella lettera– tura). La sLrada buona è quella che Contini stesso ha i:1d1calo. nella citazione laLlna, alle fine della sua seconda poesln: quidquid lalet, appare.bit, e quel che è nascosto, apparirà>, E creda R me, l'amico Con Uni: anche nella sempllcit:\ e nella. chiarezza (ma io non int endo. si b adi. la semplicità del minchioni, e so che la e: chiart:z.za • della poesia è diversa. per e.!emplo, da quella della pro~a e che la pocsln ha diritto, In un certo senso e In determinate cirC','>Stanze, :mche R un• specie di OSfUr!tà. purché abbia dietro di ,è qualche cosa da svelare). crede a me. Contini: anche nel mare della. semplicità e delle chiarezza - glacchè si trntta di un mare profondo - c'è posto per oimt orhrlnalttà e < modernlt.à •· e anche per la bizzarria. Per quella buonA., naturalmente. E di un Impeto sincero ed emcnce verso la poesia cl son prove - come abbiamo detto - nnche tn questo volume. BONA VENTURA TECCHI nunzio 9 di Bacchelli. Il no- 1chermo ricurvo. qu~lunque punto dt vista. 110111 VIA BfGLI, 11 - ì\11LANO - TELEFONO '79.32.85 stro ~ uri 11<:ese sportivo e po- m~:C~~~:e f:;;~~r:ft~~e ~lt~~;'~e~,~~~ puo interr:enire con la sperata ._______________________ _, litico. 11.01~ e_ un pae~e lettera~ Una ha rlpre,o di fronte, un'altra 1,----------------------------------– ric,. Vorrei dire meglio: da nor a .!fni&tra e la ter:.a a de.Hra. Sul- la gente applaude qli assi del- lo ,1chennole im ma9l11i ,1 fondono lo sport e della politica. anche a cau.,a dt!lla cur1ia111ra.e danno t tiranni. sopratutto quelli, ma u.n·t~lu.s1one di profonctfCti. lgnor!1 Dante e l..copardi. o se ;u!n~~d~toN~~v ~~ 1 ;: !nsiu~t! ~:i ne ricorda soltanto per supe· plU lmporui.ntt t.eat.rldi arofl.dwi1V rare qli esami di licenia licea- 1Llceum TheaterJ TI giocatore . le.. Poi se ne dimentica. Fa di f•The Oembler») dt Ugo Be ttl. tutto per dimenticarsene,. Il drammfl. ~ nato t.radot.to da AHred Drake e Edwud E.\a:er.Pro– tagonista è lo steNo Drake. rul– sta Herman Shumltn. produèer Thomae Hammond, li lavoro aarà * Esco dalla Galleria dove mi sono imbattuto In lui, appena un'ora e mezzo dopo. Le mie carte sono gonfie, e piene di appunti. PCJ1so che altre mie righe d1 raccordo guasterebbero quelle idee, con Inutili glosse. Penso che gli Intervistatori do– vrebbero essere mnggionnente convJntl di aver !nLto un buon lnvoro quando J)OSS0noscrive• re di personn meno aggiunte possibili, alle dlchln.razlont del– l'lntervlst..ato. Questo è J1 CR$O, credo. in cui ho fatto un buon lavoro. Il pubbllco poi giudi– cherà. Un'avvertenza. Se fosse sLat.o possibile, a,vrei .sot.Lollnea- In seguito portat.o a Londrfl.. Del Bettl Il 28 nove1nbre cor– rente andrà In scenl\ fl.Bruxelles, al Teat:o Nl\zlona\e, prlnclpllle scena del Belato. Irene Jn11occ11te, regla di Jacque.1 Hulsmlln, diret– tore del teatro, traduzione di Maurlce Clavel. Subito do po lo stesso dramm11..nellfl. stessa t.ra– du~one auà dato fl.Parigi tTefl.– tro Oeuvre) e. nella trfl.duztone di C:sr l. M. L udwlg a Vienna (Burght. heat.er) . Sempre di Bett.l, entro 1l corrtnte novembre andrà ~~l:~:~fl. dt G~~~~,;ia~o~~~~~~~ri ;; Yves Vlllett.e: e proulmfl.mente Il 1 enro notturno Allo Studt.heatet di Norimberga (prlmll rappre.sen- t!\t!One per là GermRnla), SOCRATE No-vllà di ALFRED É. TAYLOR Que,t'opera dol T11.ylorpuò essere eon.c.lderaLauno ae1 più notevoli prodoLti della rcc~nte storl orrafln. fllos oflcn. Egli muo\'e alt& riCll– strudonc del SocuLe st.or1cob:lc.andosl. in via quasi e.5elustva.,sulle notizie pervenuteci Attnn-erso i c:tsloghi til!\t.onicl. Sua rondamen· t,le oplnton<' è che t.uttt I dialoghi di Platone, net quali Socrate ocecpa une. pcsizlone di primo etano. ~lano eta con.slderarsi fedele esposizione del pcn.s1erosocrntko. RJt.rnendolt in Lermint biogra.ncl, 11T3ylor cerca di dete.-mtnare gl! :\Sp~tti fondamentali dell'opera di Socrate. L'ln.slstenz.a poi sul carattere rellg1.060della personallt.à di Socra.te. mira alla splegezione delle cause del profondo in!IU3&0 spirituale esercitalo dal filosofo su discspoU e post-eri. BIBLIOTECA DI CULTURA 11. 42 - Pagg. XVl-144 - L. 500 LA NUOVA ITALIA EDITRICE - FlnENZlì Piana lncU1,rndenia, 29 iblioteca ~ino Biànco

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