Fiera Letteraria - Anno VII - n. 43 - 25 ottobre 1952

Pag.2 al in gara di ind(abili1ò con la ineHabile poc1ia - proprio quel puhhli<'O che più nrebhe avuto bi!ogoo di e~,ere orientato. On la tilu:nione ci fitmbra migliorata e i J>ÌÙ fen'ldi EOElt· nitori ddh, <'ritica crmetiuante u·rh·ono op:gi in m:1niera auai pi\1 inteHì!ihile. anche 1e la chia· rez.u acopre pii1 di una , olla ba· na.ll1à e.. aueuia di penetrazione. N~ll'insieme. non ci 1emhra ine· tatto iu1erire d1e ln critica mi· lit:mle odiern11 ri~cnte nncora - aah o le drhTte di~tinzloni - di quelb creditÌ\ crmetira, OEcill:m· do tra la net.·tt•ità di far,i capire e il dt!iderio di non •coptirc troppo le proprit> <":Irte. di !!ottin· t~ndere cautamenlf'.'. di rnt;tJen· dcre la vi1lutazione in qualrhe brilla111.-ambi1tuità f che dire poi dei. risultati rhe •i ra~,:iungono quando quello -.tile imoluto e Jeroglifico ,-enne adottato in opere llc che, per ei•ere din11· g.uh· e. ci rh·olllono pre\3lente– m entc aili 11ud~111i o a peuone di mMiocre cuhura ?). Un no!lro criliro, A propo,ito dello s1ile non del tutto aperto 0! 1 er,·au, cilando Grari11n {c~on rhiarire 1ro1lpo il ronrelto>) C'o· me una forma non csenl,c da qualche e ,ngn è't-grclei;,;11 > 1>er– mett11 non 1010 di colorire qunn· to si vuol es1lrimere con unn e imprecisione 1,ienu di gusto > ma anche di rngp;iungcre e unn potenza che non è ,olo di 1u1,e· 1tione >. A noi 1emhra rhe una efficacia ,tilittica dit ra,:~iunirer– ti con ,i raffimno artifirio. qun· ai con una acahra 11,ruz.zatinn di arcano, ri 1 uhi ben poro llet!Un· 1ha ~ aborchi fatalmente nel preziosi,mo e nel barocco. E' del reato proprio in qu,~ta direzione che più d'uni volta 1i può inlen· dere h genesi di c-,erta critica ,ofi11ica e inconcludente. E a ragione Angioleni, diveni anni la. nell'ocrupani dtl fenomeno che gii allora 1i andna diffon· dendo. face\'8 ouena-re come i peccali dei critici lr0PJlO arti!ili 1i1no da meuere in rapporto con un cerio f~1ttidio che ,i ~n'Verte ,-eno la critica open di rHle1· 10 e non di pura creazione, ,i che il crhico, dimentico a volte delle -.ue funiioni ·è 1en1a10 di 1ouituiui aU'arti1111, all'autore esaminato, prendendo il teeto che eumin1 come 1pun1 0 per d iva· gu.ioni personali che 1pe.uo tra· ,rendono in moduli l1m bkca1j, Anche oggi quelle reaidue 1fuma1ure ermetiuanti. quelle calcolate ambiguità che 1i in· contrano a volte in ,crini di cri– tica hanno, a no1lro parere, ]o propria radice in un peccato di immodeniu: il critico ambi~re da un 1110 a non f<"'lnbrare lrop: po le,110 e a-.sen i10 oll'oper:i dte eumin:1, dall'altro, poichè 1peuo la 1ua lellura non è ma· turata in profondi1à ma Eolleti– lala da una cer1a impazienza per ragioni di meuiere, non ama che. ti lò(0pra facilmente un la· voro eatemporaneo e 1enz:a radi· re e un'acrorla e peregrina ma· niera di porgere può agevolmen– te 1occorrere nel camurfare H vuo10. Forl'e le due virtù che I\ÌÙ &i addirono al crilko aono la paiienza e la mode11ia (che non umiliano e coaruno ma fe– condano e afrinano la 1ua ie· nialità, la ,ua capacità di pene· trazione) due virtù che rheniamo indi~pentahili a rhi de,ideri non tradire b funzione pt"culiue del tritiro (e non andrebbero dimen· lirati fii opportuni richiami al· la modestia - come dote e di· fe11 erctllente del critico - che !Ono stati fatti da poeti, scritto· ri e critici della più varia for– mazione e tfndenza; ti JJtn!i a Daudelaire e, in 1empi più re– ct'nli a Serra, e poi al Cacnati e a) Fubini); il tono di arcana infallibiH1à, di dislar('ala Euffr clcnza è quello rhe meno ,i ad– dice a chi fn profeuione di criti· c-1, il cui ufficio non do\'rà in· tf'ndeui nella perentori11 e ma· niraire: alt-ernatha del condan· narc o l!!Olvcrc, del rifiulare o c11lt.are e neppure nel propo!i– to ambjzioso di offrire aJ letto· r"' quHi un equivalenle del te· ,10. u~unlo e trupouo ad una ocruione ron,umata nella me– moria per un libero <liva,i:o dello euro lirico e in1tlle1tuale. In ben altra direiione ocrorre che 1i 1,•iluppi il la,•oro del critico, garantito dalla lttHa idea e ro· ~ienza di respon&abilità che do· vrebbe ~terili intrinaeca. ALBERTO FRATI'INl BACCIIEl,LI di Carlo Bo (ContJnua da pag. I) A RO~IACONKATHERINE DUNHAH * UN GIORNO FARO' LA FIERA LETTERARIA UN FILM SULL4 DANZA Tuili i tentativi finora fatti sono stati coronati da poco successo Forse percbè quelli che fanno le riprese non sentono la danza 1blioteca Gi·no Bianc IL' JI T A IL 1f A DOMENICA 26 OTTOBRE 1952 ILlETTJEJRAJRJIA *· LETTERA DALCANAVESE Novità :;.000.000 DI AMERICANI ADERJSCONO Al BOOK CLUBS La geniale fnfzfaUuci i ,ta;a realizzata in Italia dagli AMICI DEL LIBRO I cul aderenU godono del seguent.l benefici: a, ♦ Vengono tenuti al corrente del libri dl manlor successo attraverso l'invio gratuito del notlzlarlo men• sllc edito dagli e Amici del llbr0>; b) ♦ Ricevono a domlclllo, a mezzo posta, I Libri del mese da loro rlchiestl; NOVITÀ GIOVANNI ilflEGGE PER UNA FEDE Nelle breVI l).'lglne di Protc3tantcalmo e 1plrllvall•mo (Torre Pelllce, Clauèiana, 1941) l'A. avev& J)O$to 11 problema di una fede né razionale n6 miat.lca, come declatone. ln pre· senta del pu:-p evento della rlve.laztone. Nelle linee della. t temi prtnctpaU della fede cr15lfnni,.: l'esiatenz.a e l'id:-1. atcMa problematica. sl avoli;e 11 saggio presente, nel auit?e di Dio, l'idea della rlvelftztone, U Ettgn1ttca1,0della tncarna– glone dl Cristo come centro pro5pettico della v1.s1onc cri– stiana della storta, la creazione e l'adempimento del Reano d1 Dio sono. trattaU con lndlpendonzn dA.lle fonnulBZlont dOKmatlche t.radlztonnll e In continuo r1!crimento alle po– sizioni della esefte51 e della at.orlograna protestante mo• derna, 1n particolare alla elaborazione dogmatica di Karl Barth. Per U suo carattere tnt.roduttJvo e ptr un certo calore aP')lo1eUco che lo anima, pub eona1deranl come una aorta di e: 01.scor&O di rellgtone > agli uomini del nogtto tempo. La Pp. 245 - L. 1%50 * sn10,, 1 E WEU, condizione operaia Questa opera che raccoglle tuttt gli scrltU dettatt o.lla pen&atrlce francese dalla sua tspe:rienu. cU milit.ante gtr.– da.cale e di operata, è un documento roree unico nel nostro secolo la rela~one appualonata e sconvolgente, condotta. con •Una intera probità Intellettuale, di un vtagg1o nelle regioni della co ndtzione operaia. Nelle lette.re aah amtci, nel dtarto cU fabbrica, negll ar– ttcoU ,crtttt du rante ali anni che vanno dalla iruerra di Spagna a quella mon diale , le contraddlzionl d.1 queste pa– gine M>noquelle &te.. c.se, n on risolte, della n0&lrp. civiltà In– dustriale. Pp. 340 - L. 1700 IN TUTTE LE MIGLIORI LIBRERIE E PRESSO LE FOIZIO\I Ili VJA BIGLI, 11 - MILANO - TELEFONO 79.32.85 RODOJ.,FO HONDOJ.,FO Problemi e metodidi ricerca nella storia della filosofia Il volume, che sl apre con una ampia In troduzlone su gli Istituti dl ricerca ftlosoftca, le loro ftnalltà e le loro e11lgen2efondamenta li, si dlvtde ln xn capitoli che trattano dell'lnda•ine ftloson~ e della sua dlpenden 2a dalla storia della ftlosona. della conce– zione st;riclstlca dl Arls\otele, dl Hegel, della nPCe>&ltàe ccntlngenza nello sviluppo •torloo della ruosofln, delle oppo,lzionl nel la storta delln mo,ona e della molteplicità dl !attori nel proce,so storico, delle dlfflc oltà della comprensione storica e della cosid– detta contemporanelta della storta, del pro bleml particolar! della ricostruzione storica. Chiude Il vollume una appendice. di note b lb!tograflchc complementari ed espllca\lve. BIBLIOTECA DI CULTURA N. 41. Pagg. VIII • 268. 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