Fiera Letteraria - Anno VII - n. 40 - 5 ottobre 1952
DOMENICA 5 OTTOBRE 1952 LA F-1 ER A L 1:. r T E R A R 1A Pag.7 ~OSTRJE RO~àN E LA VII SAGRAMUSICALEUMBRA * ANTE-PRIMA STAGIONALE ,ll GIVSEPPE SClflll'l'l1\10 QUELLO CHE DIICONO * 6-LJC A R'Jr .li S'll'I USELLINI MALIZIOSO E ROMANTICO ,li GIAN * LVIGI Biblioteca G·ino Bianco GIOl',INfU,A * Dal Medioevo a oggi * d, /IJAT1EO GLINSKI ARTISTI STRAN1ERI * Permeke In lui l'espressione ha perduto la macabra violenza tedesca. Egli preft:risce evocare le sue figure e i suoi pttesaggi in una quiete fuori dYI tempo, in un silenzio impenetrabile e agghiacciante * di CARLOMUNARI Continua con Permeke la • leggenda nera> deUe Fian– dre. O.ueuione e vlolenuz, vlluppo oscuro d'iatlntl. Vita come dannazione. Nelle Jul df ua,uUione, nei perfo~f di cri.ti la Fiandra belga resutuUce sempre un artl,ta. Bosch. precorre Martin..Lutero. Nel IJ84, vaù: a dire rugli a ,a.nt In cui Inizia fl declino della clVfltà borgheae. Van Goglt, come ann<,ta lfammacher, e pr1t conaclence, pour la. pre– mitre /01.1, de I.a predominance de l'ezprualon ,ur la }orme•· Permtke uerrà pili tardi: sard Uplcainente fiam– mingo. E' o.ua1 raro incontrare Un pittore di voceeuropeCJ ma con una radice nazionale, e locale,, antf, cosi ma– nifesl.4, come Perm .e.ke . La constata.ztone i Importante e e! garantisce della genufnltà dell'opera stessa. co/t;:tgu?,~~: 0 d:1°~e~!~"teft:::/i~1e ~=:::;:, ~a:ei~\~ ma sf rlvol,e con ben maggiore Interesse verso 17hespret– donlsU tedeschi, verso Nolde, Heckel, Beckmann, Kirch– ner, fra gli altri. Oltre che e proposte, df nuovi modi lln– pufsticf furono traml!e all'intelligenza delle sue .1ta17lont. ~:;~Pf::n:t:r !~~~a t;u~~~~:ut:r:ee p::1:ffse~ft/e; contatto diretto con una Germania in tfi.tfaclmento, Per– meke .1·apre alle predominanti /orme di e calf17arl.1mo, con Joglclt.è .1torfca.Ma I dati culturali di una formazione non. ghuti1icherebbero da 1011una de/htfzlone llillstlca:. Vanno percf6 considerate anche e soprattutto le concliziont uma– ne in cui ,t mo.ue l'artista, condi.rioni create da alcuni motivi prf!domfnanti nella .tua ed.ttenza: 109giorn1 ac– ca,ito ai conùzdinl, amorevoli vl.ttfta agli edifici roma- idciiu~t:'1 :n~;;~én~:a :;rvb~~:hr::o~~at~n:tfu:::: tra,cor,a In med1tazlbne dapprima e pof operando. viofe"n~e~=~ee~~/'eft~!~~!"nì: !: f.!~1:t~elfa ';i~~~~~~ .tfone romantica, ma Permeke pre/trlsce invece ei;ocore le sue figure e i !UOI pa.e!aggf In una e quiete , fuori del tempo, In un !ilenzfo impenetrabile e spe,so agghiac– ciante. I suoi racconti sono remoti o di id da venire. Ur.a popolado,1e di uomint che furono e rimasero prlmfth)f t Ja protagonista: i lavoratori fiamminghi che gfd videro Bo.tch e Brueghel e quelli che vennero dopo. Uomini di legno e df pietra. Un senso.doloroso - ch't poi raccezfone dolor0.1a che Permeke attribuisce all'e,11.Jtema - li uni– sce, ll renck simlU. Un esenso, che l'arttsta sottolinea talora con un sentimento d'Ironia. talora con un senti– mento di vaura. Sugli uomini di Permeke sembra pesare la Cr11deltd d'una condanna panica. La meditazione cubi.sta - e Permeke certamente si adoperi) nell'esperienza cubi.!ta compren-:fendone la le– .tione - dcterminetà quella sin.test di valori plutlcl me~ dlante la quale le opere più valide dell'artt,ta assumono un tono di monumentale !empllcltà. ope~!":~~e;ea ,!'e:'7~~~i~o;frfn 'i~~d 0 0 !~~b=~f':~!~ mento, medioevale, con tvtte le inquietudini dell'ira, ed anche le 1uper1tl.zlonl. E' l'artista che meno d'ogni altro ha avvermo l'urgenza t :er.to un ritorno a po1t.tioni neo-- CONSTANT PERMEKE - e .. ~lrura. umanistiche. Le polemiche In tal senso, numerose e di– ver,e in questo tempo, non l'hanno nemmeno sfiorato. Ua costruito la .tua opera Inesorabilmente sulla certeua del .tuo sn1tlmen.to romanico. Dopo Ensor -• che fu maestro ed t lneguag1'abile - Permeke fu Il maggiore artista belga contemporaneo. li prOfllo della sua opera t puro. I sedfmt:11tf culturali di certe prime esperienze .tono via via auorbW ed eliminati nel concretar!l del lfnguaggio. Van den Berghe, De Smet e plu ancora Tvtgat, pure importanti sotto determlncU aspetti, 11compromettono spe.uo a causa di evidenti con.– cesti!lnl al ricorso culturali.tlico. Penneke .ti al/fda alla sua mda91ne umana, invece, ch'l dolorosa e spietata Eppure que!t'arte. che sembra provenire da o.tcurl lon– tananze &toriche e religiose. pu6 essere vlcl11aal nostro •spirito di uomini mod,ernf. Dopo avvenhnentt che hanno sconvolto se 110nannientato ogni gerarchia di valori, l'al– lu~m.ato e disperato lflenzto di quel pae,11, di quegli uo– mini, il loro m1t1co dolore, la loro e reslsteua • morale 11co.1tltul.tcono ancora come un atto di fede nella steu~ esistenza, nella. poufbllltd di u,i superamento delle con– :1:/e~7::,0~c/.atwe, o quanto meno In una loro ra..1.tegnat11 . Sotto codesta luce il . meuaggfo umano di Permeke viene ad a.uumere un plu alto valore morale. Vi fu Chi scrisse che Picasso ha inchiodato in Guernlca la morte CUilaguasta iocfetà del nostro ttmPo anticipando Il di!astroso con/lifto '39-'45, e che Moore ha inidato a edificare gh uomin'i che dovrebbero popolare l'alba del mondo nuovo. Pt:rmeke, nono.ttante artista df l1ml!i plu brevi sia dello spagnolo che dell'inglese, h.a /orse e0.1tr11l– to, auraverso f suoi contadini flamming/lf. l'1mma9ble dell'uomo di &empre. Ciac! deffuomo che. tra solferenze 1u:~n1!a:!t~!;e !'~~enr::r~ ~~Ì~~,t~,:~:'r!~~•od~~:e:;,~~g:; ad fmpo,gllelo !;ensl for;;a d'i1tlnto e credenza In un re9- 91lore, Dio, Natura o fato. Da esse con..tegulrà l'accetta– zione d~Ua v:ta lnte.,a come ttrrena danna.tione, e,pfa– tfone d'atavicht colpe, come appunto vogliono le e nere leggende• dei villaggi ftammlnghl. CARLO MUNARI
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