Fiera Letteraria - Anno VII - n. 16 - 20 aprile 1952

ORARIO DELLA REUAZIONE ROMANA 11-13 18·20 Riedu:lone mllaniese: \'la dtlla Spira 9 • ~llLANO l\Jano,crlttl, foto e dbernl non pubblicati non 11 ruUtulKono LA FIEH1\ tETTERARIA J manoscr1t.t1, anche se non pubbltcat.1, non st resUt.ulscono Data la sovrabbondanza di scrlt.tt che ci prevengono con l'~pllc1ta richiesta d1 giudizi part lcolart, comunlchtamo agli lnteressa1.1 che- d1reuore e redazione della Fiera sono assolutamente 1mp0sslbll1tati a dar rl.Scont.ro a quesLe Ilmale s greto del teatro Finito Pfrandello, i poeti hanno segui lato a scavare nel fango, e ne hanno tratte le opere più miserevoli richieste. TEATRO A N\.JCLANO * Un lavoro serio oer lascuoJa diMilan * L'accademia milanese d'arte drammatica, organizzata da Paolo Grassi, e' una iniziativa tra le piu' idonee alla formazione di attori moderni la Cultura Poetica e Dram– matica; da Enzo Ferrttrl per la Storia del Teatro; da Do– ra Selli per l'Orto/onia; da Gino Negri ptr la Storta del– la Musica e tl Ca,lfo. Glt al– lievi .so,10 mlla11e#I .s oltanto in parte; altri .10110 lfgu.ri Dt'ltt i. ccc.. ; ad alcuni d i es.si .sono .1tate attribuite bor– se d 1 .studio o/Jtrte da Re– migio Paon~ dal Centro Cul– turale Pirtlll t dall'Editore Garzanti. Un'altra Scuola Jun:::lono ntglf dtni locall e .si chia– ma Scuola di Danza dtl Pic– colo Teatro. E' diretta con molta dedhlone da Ro.s,ta Lu.– pi che, a.ut.stlta da A11na Se- vtri11i, insegna a una trentina di a/lfe11i. Pre.s.10 la Scuola d'Arte Drammatica .si svolgt anche u11 corso per e.speaker>. Quc,ta la notizia schema– tica .1ul Junzfonamento del– la Scuoia nei .suoi primi me– .si di vita. Il .suo .sviluppo e Il .suo avvenire sono as.sicura– tl per quanto riguarda la se– rietà e l'impegno di chi di– rettamente .1e ne occupa. La Scuola, .1tn2a inalberare la rttlorica di certi program– mi che .si dileguano in un imprendibile e assoluto mito dtl teatro, è nata dalla co– ,ct.enza precisa dei compiti che appunto una Scu ola de– ve avere nel procts.so di rin- novame11to teatrale. Tale rin– novamento ha una .storia eu– ropea e mondiale di rdtvan– te inttre.sst, come wppiamo tutti; ma quanto 1mni,ed1ata– mentt Importa, ptT la /orma.. :::ione btue del Jt nomtm, cul– turale che cl 1ntere.uo, t l'avere attori che siano CO· .scienti dell'atto estremamente vitale e rtsponJabUe che com– piono e che nor1 dtve mal Inaridir/I In un .seguito dl at• ti rettorici e 1tnza parttcl– paziont. La Scuola di 1'11lano ha iniziato q~.sto Importante e .strio lavoro. e 1101 l'aspdta– vamo con .fiducia al, rl.sultaU. ltOBERTO JlE80RA I GAS'.11.'SJP..ll.EJLlE A. BOLZANO )(-. Lo scrittore di dopodomani Hennann Bahr fu per la cultura teatrale austriaca quello che è oggi Renato Simoni per il teatro italiano cll LUCIANO PEl~SELLI ~~i~~~I /~~:!~~ 1 s/ 1 1t!:l~~c;:t,~~1~ glcsc e russa. E a11che I su.01 appu11t1 sull'arte di Eleonora DIUC C di Altssa11dro Molssl, ;~gbf~ ;;if:n::ft: J;"~:in:~ a.u.striaca, t Il COtl$';:lltre di corte, commedta In tre atti, portata a Bolzano da Gu,tar, Waldau. La recita ha un'Importanza tcct:::/onale: Gu.stav \Valda!l ha portato con .st in Italia un. gruppo di attori del ~~dt'nz. thcat~r di Monaco, come dire di u110 dei pr1m1 rcatrt germa– nici. Un teatro .stabile di an tiche tradiZ/0111, 111 cui hanno /atto le loro c.spt:rfen::c Rht1- nardt Fa/1:cnberg Vlcrtcl. Un teatro cht, prima o dopo, .sa. rd Invitato al Ftsth:al di Ve– nezia. Walda11,che conta gli ottan. tad11ea1111/ dtl nostro Ruggerl, Cl Ila O/ /erto COI .suo Con~itll~: re di corte 11na dtlle .sue p,u. amate e apprtuatt f11terpre ta::10111. La vicenda della com– media .si soolgc a Vienna 11cl 1775, 11cl periodo d'oro della monarchia ab.sbu.rgfca.Nel ac– "no del /a.sto e dtll'cl cgan::a .si .sncda ,ma gentile e qua.si gol– doniana .storia d'amore. D1 Per. dina,ido e Aurtla. Ma ambe• d11e i giot,ani sono /0r$e .sot. tanto illnamoratl della pocJ1a. di Klop~tlJCk, che c.stcrecitano anche ne, momenti della loto iru11nltà d'amore, e che pr~ .sentano co11calde parole alla e11rlosilà ridtvOlt dtl Vf'CChl. J'.!!:,i.e,1~~~ /nt~~~','!e atfalt!~~t ra t all'ironia. Ferdinando no,~ potrà .spo sare Aurelia .scn:::ail conscn.so del rtcchio con.stglle– re d1 corte Ana$ta!io. Il quale :,; preoccupa 1nJatt1 dtl Jutu.ro di Aurt/1a, ma dedlnandola a u,1 suo a11zlano amico, ;1 ca. raliert Leopoldo. Lt 11/ua;lonl amab lmtnte .s'lntrtccjano, jln– cht tutto .si avvia alla Jeitt'e conclu.slo11cper l'intcre.s.samell to della gtr1cra/t!l1>(1 vo11 Mtitt le cui .s/lorlte r,ra:::lcsan110a11- cora commuovtre Il veccluo e pur gala11te A11asta.1to contc,1t1 i giovani, mu..,1 t vcvvlll, Ana.sta.slo LtoPoldo il f~~;";rr~,~c~'l'~ 11 a,r::/,, 0 ~j~ quartetto da camera 11lla ma. 1ricra 1110:arllana, che em1cltl– de lczio.samc11tc la vlcwda. PUBBLICATI DICIASSETTE DRAMMI DI STRINDBERG Il 11ostro autore C .stato, per la cu1Lu.ra teatrale austriaca, qualcosa come e /orac p11i: di un Renato Simoni. Tanto sr <.>11csta commtdia, 1 n.s1t111e Cli Concerto. al Katnz. al Tschn. P,:;!·e a~,~laJ~fl~ ~ t'~1~~?Ìf;/:: Il grande figlio della serva dfcc no,1 1>tr istituire un con– Jro11todi/Jicile, quanto ptr .sot. ~~ 1 i:iu~e ~~ ,:;/at1e~!,~"~ir::a c.sonò tutta·, cd coro appe11a scn pf.splglla >. Il Ba1ir Ju tra la jlne dcll'OltOctnto e il pri . mo vc11tennio del Not~ctnto la m05ea cocchiera di tutte le correnti spir:tuali che ag1taro. no la Germania. Creatore d1 idee, promotore di movm1enti, egli volle euere sempre all'a- tfvt opere di llennann Bahr. Gu.sta11\Valda11 C1 ha o/Jtr. to u11adtllt .sue interprtta::to- ;~t ~~~r,~,~~n, :Yar,t;gg~ .s1/tt~ to il Com;lgltcrc di corte te· nendo prtJtlltl lt J)OS.sibtl/fa. .sceniche dtl Waldau; o che qut.1ti, Jtdtle amico dell'autore austriaco. abbia t.str atto dal tuto per.sino I .stn.sl /ncapr<".s· ri. 1Valdau, entrando al acco11- do atto, tenne .so,pt.Sigli .spet. tatorl per dicci 111 1nutico n una .scena muta: prc:: 10.so doru– mento di maturità ar t11t1,:a che 1:ale da solo llltto un cnr. .so d' ar.te drammatica. \Valdau, come 1l 110.ttro Ruggerl. è al· torc d.l r:ccchla ma valldluh11a tcuola. E' attore Il quale /erma geo111etrlca111c11tc lt llnte del * DI ACHJ[LLE FJ[OCCO Come accad.c che i drammi tlma. Teater, tutta ptr .sè; e di Augusto Strlndbtrg, Il vul- molto tempo è. dovuto p anare, canico scrittore 1vcdtst di cui prima clic Il pubblico . svede.se tre a11nl or aono al celebrò Jactuc l'orecchio a quelle vi· il centenario dt/la nascita, ab• cendc e l'autore, un conna.zio– blamo avuto tonta Jortu.na in mllc, gli dive1da.1.se caro? For– Germa ,iia e /11 qualche altro .se, la .spitgazio,;e . si può tro– pac.se 11ordico. me11lre ta•1to vare. da un lato, nella dlveraa .1ca rso lntcrcsac la a,1110 .s uscita. accoglien za che una delle plu toto 11011 .solo nei pac.sl latini, / amo.se commedie dello scrit• come la Fra11cia, l'Italia e Ili tare , D anza macabra, ebbe a Spagna, ma a11che fo I11ghil- Bcrli110, dove il pubblico grl– tcrra c. tra1111c I teatri u11I· dava d'c,itu..sla.smoe una do11- vtrallari, In America? Come ,1a Ju.colla da un attacco l.ste• accade che 11clla atc,aa patria rlco. a Londra, dove i,wece Il dello scrittore. la Sve::ta, ari- 1111.bbllco se la rideva: dall'al– cora alla fine del .srcolo, le ope- tro lato, nel commento che un re .strl11dbcrghia11t .,1c11lava,10critico ingleic mo.,.\Callo scrlt– a trovare la strada della rf• torc nel 1911 dopa la rap– balta ta,ato che il poeta do- presentazione londinese del vette' crearsi una scc11a, l'ln- Padre. c·Pcrchè, .si chiedeva lo .' H.GU' ffO STnt:-iOUl:r.G Biblioteca Gino Bianco Ingenuo critico lngltst, perchC u~are 11 teatro per a!rutLare nel nome dell'arU? gli i.stinti più bassi e g:11aspetti ptu brutali della natura e de! rapporti umani?> Il co111111e,1to è rl/e– rlto da Gu1111arO//én in un articolo Inserito da Giacomo Ortglla i11.1lcmcco11 un pro– prio studio a,ual denso .sull'o– pera dtllo acr1tlorc e con u11 aaggio di Torstc11 Ekllmd .Sll ~~!!~:~i e 1;~~ladfd~~f,,~~j dello .svedese, /atta dall'Ore– glia co11 la collaborculone di Ferruccio e Claretta Ro.s.stlti, Carlo Moro~o dtlla Rocca. Salvatore Barattolo, Quirino Angela lla/Jug, Adamaria Ter– zianl, Fabio dc Prtll.3 dc Boni.s, Mario Ora,10, e pubblicata dal. la Societa Editrice Torinese 11tlla collana I CapolRYorl, di– retta da Lucio Ridenti. La scelta giunge a propo.1/to gf1~ ~ n::ro 0 d:1 i:t~!~ ~'n:~:: rena valuta.:lone dtll'opcra teatra le di qu e.sro .scr1ttort tanto dl.scus.so. Srindberg. Il Jiql10 dtlia .ser– va come egli .sttaso di de/inl nel suo romanzo autobiogra/1-, co, ~rchè 11ato dall'amore d1 un com111trc1a11te co11 una do- 11rcatlca; l'uomo, la cui lolla acca11ita co11 la .socitta <bbe huzto dalla Janciu.llc:::;;a, e la reprcufone dtgU i.tlrnH .spe– cialmente .se.s.sualf J?«ll> a va– gare, ttcrnamtnte uuoddl..s/at- ~~· !':,;e/;:/~ 11;i 1,::;.~o ;~~~,~~'. Credo clic Jra utj acrltlorl mo– derni, al q,iall .s, può apl)ll– carc utilmc11tc uri 0111.dltio ba– sato sulla v.stcoa11alhl,Au.gu.sto Strlndbtrg occupi u.11pasto e– minente. La iua opera narra– tiva e drammatica no,1 e che lo .s/ogo di QU!lla lunga bra– ma, l'a/Jtrmazionc, sul piano della Jantas/a, dl una volontà di patcn::a - come dice l'Orc- f.'/:t;;ir~0r1;~.sl~t r::u~tt;:,~f ca, la denuncia dt1 compromes. .sf e delle viltà, l'atto di accusa e una .societàdimcntfc a dti do – veri umani, priva del sen.so di una piit equa giusti::ia di.strf– butlva, e - nei rapporti tra gli t.spont11tl di qur.sta società, .sempre i11 guerra per l'a/Jcr- 111a::lo11e di ae .stcs.s1, tra I due poli entro i quali avviene l .scarica - l'i/111strazio,1edi un duello a/l'ultimo aangue tra l'uomo .sitlbondo di vita e la do11na lucida, ra:::lonalc, spie– tata, vampiro insaziato dell'uo– mo. Anche la vittima, l'uomo. è degna d"l .suo can1e/ice, la dom,a; anc11e l'uomo è egol– ata, avaro, chiu..so in ac . ste.s.so, per quanto .sJ prodighi in c /Ju.– .sioni verbali, dccl.so a tutto, pur di trion/are dtll' avvtr.1a– rla, la donna, di averla, umi– liato e dolorante, ai auoi pitdi. L'uomo: Strmdberg. Gfà i dicuuctte drammi che L'Orcglla ha trascelti, dai .st.s– .sa11ta, .scritti dal poeta, ce lo di– cono chiaramente. Sia c1u nei drammi slortcf. Maestro Olof e Gust.avo Vasa, ripercorre le tappe dtlla Svt:::ia ll( T.SO la lf– btrtd civlle e rtl1glo.sa; .1ia che nti drammi natur all.ftici. Il Padre. ha Si~ora Giulia, t Creditori mostri da una parte la Jine di.fptrata dell'uomo cht lnut1lmrnte .si ribella alla ti– rannia /emminilt, dall'altra la .scon/ltta di colti che, dopo aver .sceso l'ultimo gradino mo– rale• .li suicida Jact11do.sl1119. gcstfonare dal .servo che l'ha goduta. a della divorziata, alla ~~1'1:u~l rfi~:~!~ :r~;,~~ 0 vo u~~~: pag110:o elle documc11t1 tn Si– mun l'h1/l11s.somortale dcll'am. bicntc o la dcstreua del gioca– tore 11cll'lmpegnare co,1 l'altro uomo una partita a rlmplarti- 110; .sia che nei e drammi da camera:.. Tempesta, La ca.,a bruc iata. La sonata de-gli !>pet– t.rl. prosegua la crcaz1ont dt un'a tmos/cra de,tinata a in– .staurnre un processo morale e una Némesi a ca:lco dt1 per- .sonoggl; ·,ia che nei drammi ~-a:~r:,~~~%iat:/r:s:~::~ni:c~ dt!lla quarta maniera. Pa'l(lua, der,. a 1 1ulla,. e Sordl come ao– Ver~ Damasco, li Soc!:no. nar- ciall.sta, pas.sò al t1at11rali3mo, rl l i cam mino dtU-11.01110 vcrao .si avvicill6 a K a/ka, aderl al la / u.cc - sempre Il poeta è di prograliima del teatro libero: ~ ~1 ::,o~f." 1! ~~ ~!~aen1~ ~~~ ,'lg~~~~.s:fo,{i~~~o.1:::::~~°o :ir~: .sperate, Il .su.o bl.sog110di rf- sto gli sembrò in fase di e.sa11- ccrca e di .sincerità a tutti I co- rimc11tò, egli lottò pÙ la Jor– .stl. Og11I pc11.sitro, og11i gesto maztone di una cultura a11· etti personaggio è Il pensiero e flrfaca; µol, dopo alc1111eva il gesto di Strb1dbcrg, lo sap- ca11.:ie l1t vari movimenti tea. plamo, 11011 ha creato c aratte- troll e una sua cand 1 datura 111 rl; ma ha dato ai .suoi per.so- alcu.11/ .sctlon dcll'csprculonl. naggi u11a vita t: 1111 mo rd t11te smo, egli .si ridusse all'ultima ~~f c:~:t~gr!~ g::,:,i~ :iu~,! :i'!~ fo d:fot~r~ncs:::;,:;~~· ~tt~~t te 11ota l'Orcglia, ancora u11a cc.simo, di cui abbiamo chiaro volta, .,e di Enrico lbsc11, Il docu11u:11to ntl .su.o Tn~ebuch norvegese la cui fama ha vela- (1917, 1925). SJT,rlto e.1trema· to quella dtllo . 1ctdc.se. .si rl- mente fnqu.itlo e sconctrta11tt, cardano. llildt, Ellfd a, Nora, di.rperm .se tlOflliamo t ango Edda Gabler. di Strindbtrg si .,ciato, tgli .si rittnne sempre ricordano posizioni, accenti, .e l'uomo dtl dopodomani>. Or,– tlmbri, atmW,trt. gi ch'tgli ripo$a da quasi vtn- Un mondo aspro, di.sperato, ti am1i, ci rima11e apl)(!na un /atto di battute cht .s'incrocia- pallido ricordo che gli au.str1a– no. ai sco ntrano, come ,chfaJ- ci cercano con fortuna di .so li preci.si, come .spade diaccfc .,tenere. Po1cht Hennann battute rivolte a coprire il pe 11~ Rahr, il poltmi.sta di un rec– .sitro, dlJJlcill,j/mt da tradur- chio lemPo. rimane oggi t•iro rt, tanto che anche nelle odier. Jorae .soltanto per alcune ope. 11t versioni .sorrtglfatlslmt non re di teatro c "Mr i .suoi mira– .sempre ritJco110 a !fCioglitr.sl; bili saggi teatrali che hClnno un mondo cht no11.s'abbondo- operato, per la Jorma::ione d1 na o it .si abba11dona,comt t, 1 iln gu.sto piri .sicuro. alme110 Pa-.qua o 11el Sogno, 0 .s}fofa 011a11to ha /allo da 110/Re11ato l'oleogra/ia o si rlprt,idt 8Ubito Simoni. La .s11aGuldn al ten– e dteuta l'ostracl.smo alla ltr- tro dl Eleonora Duse rima,t ra; una ttc11lca che dall'epica tutt'ora il più .sincero altt1ra– .shaktJptarfa11a passa al qua- to di deuozionc che la cultura dro d'amble1 1tc e da out.sto Cll- au.striaca abbia o/Jcrto all'ar la llbcrllt di.fa, icorqta degli te dtlla 11ostr C1 grC111 de attrlct. e atti sacra111c-11lall . che llfl lA ura,itJ.e COJ.le: :::011e sali• .~uo acC1ttowre::::antr ha apcr- sburglicsc del libri di Dalar ,; to la .strada all'eprculollhmo e aucora li COi .suoi voltm11aver. al .surreaflsi110: questi f carat- ti, dalle 1,agine scQ11atc di ros– terl ,Jo11da111e,italldel dram- 10 r blù, colle ,11/f11ite110tertl. ma di Slrindberg, Qlltsti anclie le di mano del 11ostroautore: ~~lt~uf ~7Jc1i~~~~; 10 .s~~·l/!1c:1~Ì l11 esatta coh1cide11:;a COI te. .sto: accordo totale, tra opera e attore, i11 che consf.ste /'c– .sprc.,,1/011e teatrale IICl .senso mlullore della parola. La rtgla di Il, Brl:,;, che è u11aglov,rnc .s11cra11ta del tea. tro ttdt.sco e buon conrucltorc di quello ilalla110, mirò a crea re u,i amblcn/.e di colore, in cui prt.ttro vita auto11oma tl ri~rt:J~111~:1, ~tit 1 r,e11c~!r:~!~ (lltrta t.'011 llagcn). Leopoldo (S. ShlrmJ e la .s·qnora. ro'.1 1Vurz (Ellnor 1'011 Waller.st,in.J - e il quartetto klop.,tock:ano dei giovani: Ferdinando rII. Brl:r}, Au.rtlfa (Trudt Scltnc1- derJ, lla.schka (K. li. Bbhme) e la slgnorma Paradiso (A. 1Vtrllike). l dut gruppi gt0caro110ama. bllmtntc di contrappunto co11- ,itguc-11do el/dt, di macct·ole Ironia, come ntl .finale dtl prl• mo a tto quando vt,11e prc.stn ta.ta e dtrl.sa l'h1Jat11azlont v,enn t.s e p tr Klop.stcx:k, Mo lto applauditi, 111.ncmca t~ttl 911 altri, anche I due .1er– v1tori: Kl/fan (CK. Dclcro!:,;J e L/scttc (Clt. KrUqcr}. MOIU C0tlSCIIS/ C c11lamate agli /n. terr,rrt1 e al loro d1rcllorc- Karl MargraJ. 111mauvto. a Bol::a- 110, 1111'edl:::lot1e della Elllllla Galottl di Lcs.sh1g, li cura di un 11otocompltuo tede!ICO. I motivi della .suCIvaria Jortu- tutta un vecchio mo11do d'/71• na, d·lla sua gloria combat- quletudlnl t di desideri. di dt = tilla, del .suo /ascrno e drlla lustonl e illusio11I, da cui pur Olrtttort di//idt11:::a cht molli 11utro110 derlua la nostra SCIISfbllitd. \'IN('FN1,(\ Ci\ltll \ltliU.I ancora ver.10 quest'opera ar- DI quei momento dcll't.liJ}e· .__ __ ·- ~~:~~•. ma Jred4a, l}Olc11tc,ma ~~~~~l~:~,~~~C ~~~~~Ce ~: Con~;~~~oot .,.!'~~i•,~~~~•blle ::r::siga d:~';~~~~:;: ~~lu 0 :~' ·,=- .. -. -:-LA-:-::co=-..o=,-N.-.-c---·o-.,- •• .--:,.. c ACIIILLL l lOCCO

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