Fiera Letteraria - Anno VII - n. 3 - 20 gennaio 1952

r ì I- LA FIERA . LETTERAR ,.S~O \'U - N. 3 SETTIMANALE DELLE LET1 ERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE DO:'1ENICA 10 GENNAIO 1952 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE, A.i.\f.MINISTRAZIONE ROMA, VIA D'ARACOELI n. 3 - Telefoni n. 684.097 e 684.098 - Pubbllcltà: A.mnunLStrazlonc e LA FIERA LETI'ERARlA, o PUBWTAL. via della ConclUazione n. 15 - Roma • Tariffe: Commerc1all L. 60 - Edlt. L. 40 al m1m ~ ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 - Semestre 1.400 - Trimestre L. 750 - Estero: Annuo L. 4.000 - Abbonamento speciale <tnsegnantl e studenti>: rata mensile L. 22:; Copta arretrat,a L. 100. Spedlilone tn c.c.p. cGrupp0 II> _ Conto corrente postale n. l/31426 QUESTIONI I; LETTERARIE .lf di\'l~tE~ZO CARDAltELLI * Clllì COSAFANNO GLISCRl'rl'ORI ITALIANI * GIUSEPPE BERTO convertito all'umorismo "Il-,;,. 111c11 ,._,. ,li 11e1•ive1•e 111 11to1•i11 ,lei 11,.;., ffOe11e; e ,topa ci,e,lo elu, 111i i11111ed1t•,u1110 ,li to,•ru,rcl,, di P. FE~TA CAMPANILE ,. ,,/' ~ . I. ~._: US'INIZIA'l'l\'A t:E"I,.\FrnRA umflRIA,, Pre,nio 8X10 di pitturo La • Fiera Letteraria• Istituisce II premio annuale di pittura. chiamato • Premio 8 x 10 ,. Questo premio con.sta di lire 500,000 cosi suddivise: primo premio L. 150.000: secondo premio L. 100.0(t(); teno premio L. 50.000. Inoltre, altre duecentomila lire saranno suddivise fra dieel luorl sec-nalaU. UN LIBRO ALLA SETTIMANA PRESENT A 1 O DA CARLO BO * COSE VISTE di VGO OJETTI (EDIZIONE SANSONI) POESIE DI UNPRETE DI CAMPAGNA H O lntravlsto Il nomina– to don Giulio Rl.ccl di Fiesole, l'altro gtorno, d.l sfuggita., a Firen1.e. che usciva dallo st.udlo di Aie'\· &andro Bonsantl. al Gabinet– to Vleusseux. Per meglio di– re: ho Intravisto una tonaca lunga, nera, aderente alla sot– tUe persona. un prete drltt.o. ma alla nne un po' curvo, per una forza più efncJente di lui: e poi un lampo del viso rosa– pallido, at~ggiato alla vaga espres.<;fone che arnora dopo lunghi anni di sollt.udlne me– ditativa o Mc.etica, neHa \'~– chla!a, oome chJ, venuto a contatto con la gente, ,;I a·r– frctta. come prima cosa a chiedere scusa. l'jon ;,apevo che rosse un poeta, mJ avevi\ l'aria di un modesto prete. di quelll che vengono dalla peri– feria. se non proprio dalla campagna. per batlicare le bi. bllo~ca. e 5I resta alquanto In sospet.to circa l'lnteresse che possano rivestire per noi I pazienti studi che. essi oon– duoono su libri più vecchl di loro. Po! ho visto Il llbretl.O ch'e• gli ha pubblicato nel novem– bre 1950, ptesso una e Libreria Edltrlce Piorcntlna ,, Firen– ze, Via Rica.soli 105-107: Ine– legante libretto, di fattura poveramente nrtlglana, del t.utto fuori dalle cure e dnl consigli di un ambiente giovi– ne e còlto. S'Intitola Canti di primavera, e reca In parente– .sJ, come testimonianza deQ:11 anni d1 composizione delle ~i~a: u~;14-~;~;. bi;:t~j pare che don Ricci mostri In• torno ai sessanta. tor~ p!u che meno; In tal ca~o le poe· .blioteca di EURIALO DE MICHELIS sie rls11llrebbero Al suol Anni migliori. fra I venti e I trenta. e di marruche, da cui paui– dt - origliano e balzano le lepri, Apriamo 11 libro; si cormn– cla male. Co.<;eprovlncJaU e stantie, come la. veste t.lpo- Non è vero, che la cosa co– granca; per e..~e Il nome del mlncla a farsi Interessante? Snbn pot.rebbe vnlere come . Ancora, Il ricordo di uno zù– rlchlam0 alla consunta mntll· folo Infantile, anch'esso vi– J'II\ del metro e del!'lmpRSto treo e asprlcclo, m11.di ncttls– verbale, fuori però da ogni rt- simo disegno sin lo Z.Ufolo,s\n scatto, anche solo potenzl:\le, 11rioordo che torna: per cui Il Saba è Saba, Ma voltiamo appena qualche pa– gina, ed ecco quJ un Vere novo: Quando si stnte la ct11cia– allegra e la ca.pinera - can– tare in versi, comincia - a muover la primatJtra. Qui nel melro solito, la r1- ma Jnsollh. busta a da.re un piglio nuovo; e vi si Incide uno. visione, per nulla d'ac– catto. Vedlumo più avanti, In un componimento troppo dlf– ruso, Il leccio: ecco Il poeto. a c.:i.ccln, di prima mattina. l'occhio o.Ile lepri, l'orecchio al lfll01 rllml di dentro; 111ciuel rtt.mo le sensaY.lonl. ancora roride di ~ sta'ik, s'lmprlmo– no oon un'aspre,-j'.a, che non è hnmo.turit.à, anzi rtn~ce di un calor vitreo la visione tre– pidamente sentita. Citiamo alla fine di un lungo perio– do stronco, dove dloe che ti canto gll e trema Incerto">, quando mi trascina - con occhi cu– pidi l'a1trora, - ros,a di san– gue, olla rapina, - il piè so- 1~10 e le ma,li avide - pro– tese alle macc11ic di vcpri - Qua,1do anche Il solcio va i,1 succo - e, storto, ridd la buccia - ripe,110 al ca11to del cuoco-ed a/l'agreste ca,1m1c– cia - dentro ta quale, infila• ta - l'inumidita linguetta. - soffiavo a bocca serrata - meglio che i11 una trombet· la. - E ta11to piacer di ac– cordo - aveVGIIO q11tl/e 11ote - che, appe11a me ne ricor– do. - ris,ale il caldo alle gote. Fermiamoci qui: perche certo, lo smilzo libretto si gio– verebbe di una guida a t,ag\l:ir vie. impietosamente I luoghi banali: ma breve com'è, I> troppo ricco perchè cl sin con• sentito darne un'antologia nulla più che Indicativa. t-: nello. sua Ingenuità di editore dJ se stesso (come poet:1, quand'è poeta, non è Ingenuo per nulla. bMtano a dimo– strarlo gli esempi recati). le oose belle del Ricci 80no cosi subito accessibili, e le cose brut,.t.e cosi brutte. che si de– nunziano da sè: Jn bello o In brut.t.o, fanno spicco sulla pa– gina.. Pra le cose In tutto o In pnrte belle, valga Indicare Marzo, Il CU<?co, Ritorno 111 campagna, Sa11 Giotl(l1111l. Le o Bianco lucciole, FaJi lunari. e.a cac– cia, In 109no; e ca.ste, sparen– ti, delicate, nella solita au1a. conte di ,•etro, le ngurette femminili di Beata Beatri:r. Il sorriso, Ritratto in rima. Qualche m:tgglore notlzh1 sugli anni a cui etrettlv:imen. te appartengono le poeiM. gioverebbe, non si giudizio di Ku.,,to. al Kiudlzlo storico; tnn– lO pili che non mancano ta– lora. (nel brutto componimen– to lnl7Ja\e) uccennl 11. co.<:.e polemiche <Strncitlù e Stra– paese). posteriori all'epoca in– dicata !~1 copertlnn. Che la !11)– vrnpposlz!one di un·epocn al– l'altrn. si sia verlflcatn solo nel luoghi brutti? Anno pli1 anno meno, non è dlfnclle ocoor– gersl che l'età felice di co– destn poesia respira nel cl!ma, appunto, degli anni tnd!cntl lu coperthm. prima e durnntt l'altra guerra. E' l'eJ>OCn Jn cui certo Pascoli. Interpretato con meno ritmo canoro, più disincantato e asclu~to. aveva già porto mnno alla umbrntile J>OeSla di SebMtlano Satta, _Mario Novaro. Roccatagllf1ta Ceccardl; prima di Ungoreltl, ma dopo Gozzano. Qui e l!I. leggendo don Ricci. si ricor– da Ono!r!, Campana: inag::ar\ Il Campunn R(!r cui andò !Otto li nome di lu\ una poe– sra della Luisa Glaconl, si ri– corda quAlche esperienza agre– ste e succo.'!a. In verslcoll t.ut• t.o nerbo, da e giornale di bor– do, de.I Sofl'\cl. Per I lettor1 giovani, che delle esperlenl'.f' di. quc{rll 11.nnlh11.nnoldca In oonruso. 1-11rà curlOJiO In tal cllm11.,di sulle pagine del Rb :.

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