Fiera Letteraria - Anno VI - n. 49 - 23 dicembre 1951

I Il prossimonumeroa 12 pagineconterrà un'inchiesta internazionale sul ''male delsecolo;t LA 1 'FIERA LETTERAR ANNO V1 - !Il'.• SETTIMANALE DELLE LET1 ERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE DOMENICA U DIC'™11RE 1951 SI PUBBLICA LA DOMENICA IJna porta chlu1tn ~ urrn porta chiusa: li che rron Impedisce oli' Amore di atten• dere e alla Sperarr:u di pmisore di Id * di PRIMO MAZZOLARI - c'i I« porto chiu.c. - aprii. la portn ! (Utur1ia n1tali1i1) --, E LA PREGHIERA litur1in incomin· S efa dilla e porta> il 1uo dialo10 na• t1li1io e.o] Veniellte, neuuno m'incolpi di rii,elere lo tCOIS0 cammino, Una por– li chiuN è una poMa chiuu: il che noa impedii~ all'Amore di attendere e 1IJ11 Speran&a di panare di li. Se i cri1ti1ni non fottero okre con la 5J,e, ran1.1, non avrebbe .eruo il no1tco Natale. Una porto clsiuM non ci fa k:■nd■lo nè n1erni11i1. Ua millenni il Signo~ non trova che pOrte chhue. La no.ira i11inth·1 rispMl■ a Colui che viene: •l""•nj!:are I■ port•. T.nta diffideniu, da ))arte dell'uomo, non è del lullu infondi!•. Son tro1i,pi eoloro che ci ,en1ono intontro dithiar.rndoti nHtri 1,1(, valori: e ,uhito, 111,1i,ena dentro, ti tono tr•• mutati in u~uq,atori. L'uomo che non 1i di1,orta bene con l'uo– mo o,truitee la tirada ol Signore che viene. Dì qui, l'ordint1 del lb1ti91a: .,,,i,mnte le 1/t'rade - e il gri1lo del Profc4a: a11ri1e le porte . .Ci fa paurii l'u11mo: d fa paura il Si,tnorc che ba pre10 il ,•oho del e figlio dell'Uomo>. Ho tempre creduto the gli anchhe farilitolll l'entrai■ il 1uo ,·oho e i. 1ua ,·oce d'uomo: inYett, anrhe il llamhino tro,·11 ln 1l0rl1 chiu1u. li Natale è e-omine-iato ron le 1wrte <'hiu.Je di quel di Jletlf"m, E 11na111l0 E11li a,·ri il ,-olio tfigur:110, "i tenttf'il dire: e n~glio lh, nbba di ro~lui >. Il f'onfron10 è 1-1iL1le e ancor più 111 ttclta, eJlflUrc è il hno di ogni 1iorno e tl"••t1110 ne 11ro\11.-rrorc. )la nè la 11orta rl1iu~a gli fil ,ollare ),e apalle. nè il ri1K>dio atr0tt 11:inta l'Amore. - Ecco, io tCo alla porta. Egli non ,•kne nè per onorare il euo nome, nè per .uh·are la Fll:I digniti: ,iene per chi eta dielro I■ porta rhiu1a, CHE COSA c1ue110N11ale. Son taltati cli arrin.i dei fitu11i, e 10n di terra, m• 'l!W!lli del ferro e dell'1m,, deU'odio e dell'in,•idia, ,ono guardati a ,'11ta perd1è 110n 1u•~I l',\more, Trop11i Ja.111110 Jlllllr:a de.lJ'Amore, llflrfin tra coloro rlu: ~i ,lio:ono e fi,:li deU'Amore >. O nou ti fid,rno di J,ai, o non ~11110 fargli .1uffir-e11tc rrc,lito, JJCr timore rhc 11011 li iaJJo 11ia 1li(c111lcrc o 1u1clnrc. Sta 1eri110: •- Non aH:1i ahro Dio nvnnti di mc. - Qm.111tiMdii, ~tanno pr.ima tli Lui e 11iu cr<:tluti ili Lui anrhe nella c.riitianitii I Non li ,oglio nomiu:1re 1i,er non r.,rmi in• ,oleutim d:1i l><:11p<:11.,m11i. i •1unli cretlono di pc:n,:tr l,cne JM"l'fhè 111u10$,\'.lllO tlcnudare i proJ>ri pc11 ..icr-i, e rrc,Jono 11uintli 11ru1ibile coniugare il \'Cffhio Credo 1lcl Natale coi nuo, i orril,ili ron,:c,:ni 1lcll11 rngione d1e ei di fenile o ti f:t gin-'li~ia: il com:u11la111en10 Jcll.l Co.riti. f'0II b ror•:t :a clii piia li anna per .whure la lllce. FANNO LAGO VERNANTE· J ATRO Nel 1952 Vitaliano Brancali portera' due commedie sulla scena: "la governante,. e "la sceneggiatura.. di MASSIMO FRANCIOSA iblioteca G.ino s·anco Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 UNA LINGUA VIVENTE E' UN FENOMENO SOCIALE Ilviaggio deiRe Magi p · I • 1· • . di l'IIO~IAS TEARNS ELIOT s1coog1ae 1nguagg10 (versione cli Rof!<eoLucchese) • Avemmo gru11frl'Jdo in rt11H11tiiw, proprio 1I ptggior tempo drlfa1oto ptr u11 vit1Ju!io, e "" co.ri l1mto viagzio: .ftrnde impèrvir e arit1 lt1glit!"'1e, oon,•cro il pi1·no i,wrrnn •. E j camml'ili pit1f:t1li, tlnlorm,ti alle 1cnttpe, restii • .fi .rdrllit1t1t1110 111'/lt, m-t•r lfq,,rfalta. .Momr11li vi f11rono in r,11i rimpinNgcmmo i pa/":;:;j tl'rs111tc .r11i ,frdit,i, Jr lcrra3ze, e le strirltr f"'1ri111lr po..t(ltrici di sorbtlti. Poi i cammrllirri rlte mC1l1·div,11to r borbottavo"o e si dilrg1wV(llfO, e liq,wri prrtrHdetlOHO ,. do""'• e i fuocl,i twlhlrni che si sptg1tct1aHo, e lo ma,ica111a ldi ricoveri, e lr cilltÌ O.Jlili e i parsi avversi e i villaggi /Ùci e dappcrltdto /Jf'eni alti: àrd1u orr abbiaHw f<JS.fat1. Alla /iNt prcfrrimmo viaggiar, t11tta 11otte, tlormcndo a traiti roH ltt voci roH.:antici nrgli orecchi, diunde e/te flltlo q11rllo era follia. IL LIBRO NERO di GIOVANNI PAPINl (EDl:ZIONE VAL:r~J.,QC:E-Il)