Fiera Letteraria - Anno VI - n. 40 - 21 ottobre 1951

Domenica_21 Ottobre 1951 Le "revisioni" di Georg Lukacs LA FIERA LETTERARIA 1~0S~ 1 RA. SORELLA JN PRJA/tJfJ (Continua,. dalla JXIO, $) toni. le pose, 1 troppl e5ela- ch'ellA. ~be a conOM:ere nel mcntl che 11.nche le vlt.tlme un& parte e dall'alt-r,. - spostat.l dell'(poca moderna. ----- matlVI. e In 01nl modo fa.stl- u-mpo felice. Al fondo della non a.\·evano pensato a. nt· perderanno una a:uer-ra. oanl Ricorda le eccel!e dive del n-uot&ta di oent rA.alon d'ea• dl031Mima. la sua presenu.. spuuta &ehlera dtl fllo3ofl, aarle. Non serve per Ieri, iruerra, monotonament.e. Non cinema muto d'un colpo AJ)O· sere, eppure pen'lcacement.e La st.e&sa rAdlo e il pro· del peruatorl, degli artlal.1, polchè tutto è glt avvenuto. c'è nesauno ehe. at ne ulvl, destate e rldot.te al lastrlco perenne. ife!,SO delle comunicazioni, de11:1t se!enzlat.l e doli uomini malgrado I suol uvtrtimenl.l; ntmmen o chi rle&c• ,. non da. un·1nvenzlone mtcca.nica Ecco. Infine, l'ultima vora- che l'avevano sul principio rapp~sentAtlvl d'®nl specie non per domani, perche I part.ec( J)flrvt. Il M>noro. · alne che le ti apre dinanzi; JAlvP.nb.i.alA ripromettendo· che a turno si usumono U suol avvertimenti non var- ~b. anche di questa facile E' una dl50CCu at.a Ne si la prima nella quale ella non sene ellA.~n.ndl succcMI, rl· solitario compito di ,munonl· ranno ad evitare che tutto scle.nu JOno oompletRmente riesce I\ trovulep un' posto r:rr;~~ g~:~s\,:,~~i~to.; ;;:,i~i ~~f~~~a s~!° .ll 1~:= ~~~vto:~~~I~ ~!èv~gio e!~~ precipiti eiiu.a1!";nte. :~io~~1~reà1'~t~~f/~eo;o,~ :rovr~ e~an irll\ I al second~ non per do,·ere di ruolo. l l\t· ill\la decadenza. Diffusa con dente - una parte di lei No. 11lente da fare. qu3g• !Anno più 11lu3lonl cosi ba- devoi°· e 0 mt1Ì~ 3 a res,. skra terrlsoa. la prlmA che li\ terra est.rema fl'l.cllttà dapertutto, che prevale. Ma In tempi di giù per Ca.sst\ndra. ridotta. a nati. D'altronde ... Scrollano Anch! In nia :R:[:.~ g~~~~· ~r c~ffl:er:~~s~lns~~a J~~ ~a si~~~~em!;~l;rl~~~~n~~~ ~~r~~a~,d~t;a~~7;ìd~~i1 v::_: ~~~~:mu~~mD~~~~~: e~~ ~e p?r'Ì~ 1 :e 1~ 1 ~o!:i~ed:!u 1 ~t~tf ~~l~~CJt!lnc~~lc: 1 en~ c:~~~a: ~!~ 1 n~~~;~:c~m~~~g~ fir:~ti l~taca~~~av:{~p~~~lcé~~~a!m~ ~:ui:en:nepe~~ ~te 510 ~11~~~ ~:~1:t!I ::~~·af~i~a~;; Umllh1.nU!: ~n~tlle sopr.t- ;1,%e ,'~cl l\~tr:m,tl, nft.(~ò 11, o. portata dl mano, aapct- bolata. nell'in!ll\z!onc. preci- progagandl.stlc.he. chi pen..sn creduta. di Ieri. Shml!lca. che. tutto i>ere!lrlnare di CaMan· l~ch1o!t.r~ :;,s~=t'1:~~;~~ ta. Ca&Sandra e Cusandra vi pilata. senza remissione nella Rd ASCOita.re qucat.l romlt.t la ruern di Troia si farà, dra. LA clvllt.A qualunque ne nl I · 1 Il: t lA t ill dentro, li suo drammA I ctorlca del qualunque. nella nati irrlmedlRbllmente trop· sempre, con O senza di lei. SA troppo, è 11CaltrlsslmA e ~o 1t drle.::fi:ran°ono~ l~~ c~t : &e.mbraormai concluso se an- caduta attraverso I tempi, il po tardi o troppo presto? Da circa sci anni - dal non troPPO lntelllrent.e. non no' ruorl mentre I ma:n ~I che destln&to a. continuare suo dramma. - come la sua T'Jtto quello che può loro 194S Rd oii:gl - CassandrA prenderà mal sul .wrlo chi si fanno' neitare a ~bt:ua lncolmablle - - :~fc': 1 d:~n~~en~: ~:!ic~~~ ~~P~l~~~ ~n u:n~~~~~ri~ ~[~7-iu~~. \!~~\:•\~a A~:: ~bi:, r~rt!ar~/ 1 p~~Ul~n~:~~ . !A! s&ture città - è chlar~ una aua. trlst.eu.a, non più - s'è sdrucito. perdendo di di\ un conseMO dl l!lgnorl rtche. Il Mondo. Non c·i AHllt.t.a e qom,nta, gira I e-;;ir~lulano~lnl~ 111 ~~dJ~nij &fruttabUe, non più fun!.lo- spicco e di lndlvldualltà. Ora tanto clorotlc11mente ptgmcn- conveJ"no che manchi. Cam· tacchi e non SA a qual unto h•nn lm a · e u na1e, un& trlst.eT.7.aal di sopra può dire. senta scandalo per- tali da sembrare Mtrat.tl, e blano, Intorno al Ul\'011 lnu- \'Otarsl. Apollo, oh Apollo!... da ~Il Perato a con~~\• d'<>a:nlsul\ pen10nalltà, d'oa:nt chè senza eoo. tutto ciò che che del rtato, at J)flrl degli tllmcnte u,51:omat-l a ferro di Tante cose, al mondo, da 1 1 • sono orma R .– auo compito - trbteu.a. senza le passi per l'l\nlmo, purchè impenetr11blll aludlcl del pro· CA\'&llo, gli ambA.Sclatort e lt chlNiere a chi i: dlsposto a ~rl:rn;::l ~~d~la, elli". tro– acampo n~ redemlone tnfalll rlnunrl al punti esclamat.M. ceMO katklano, nessuno co- naz.lonl. lei rimane ed è stm· concederne o«nuna. Un vltA· dlltll'!l'lo lndirf prens on\{ ~~~~~d~r!:~~:!~ :;:~~ sU:N~~~~t~.!~o~clu~~ej n~:&nlstlco freaollsmo di prf>u~ :=i:. regolarmente ~ 1 : 0 ·i,t:~:~~~o e d~~a ~m~I~~ lltà. · er~nza e os - 1 tempi. al punto che gli uo- problemi prat.lci che arriva- CU$1\ndra - Infatti - sue fuori dell'uscio, I dele~at.l av- glo - siederebbe A tavola. ito~ r:..,~u:: ~t.r~I ere r;1 :~te n~n :rr~r::' d~~~::i~; ~~it~t:t~l :o~~~i:ir! ?~ ;~t1r:i'.l0~~~1::~~. ~~~'a,~ ~:itol~o s!:.1~:a v~~~~l ~'!; ~~~1~-~ll~~ud;~e;~~ vl:o~ 'tmpre più lneso~~bll:;c:ntc aue parole. a nei;are le sue mente già pret:ludlcata dalle glo SC01'A echi di que.1tl uo- ,·olt.o allumato tra I loro rella. a lla quale. neAnche Il le decreta un atomatlco e&Ulo. predWonJ. a misconoscere li sven~ure, le quAli h1m supe· mtnl, nel quali elll\ tramuta IMClcolt. Allora, per un Lst.an- pre.uo era PA.r!IO,In verità. Acc&drà certamente cht fondamento det au ol alb\fml. rato ormai In lei la sete del- e. rivive. n cr:ktato /umore>, te, dlvens:ono nervosi. per un t.roppo alto, nè Hradevolt. un s:lorno ne mmeno lontano. Oo\•'è andatA la maledir.lo- le ste&se; c'è un Umile. I\ Il e ptricolo10 ~J)Of"gerd > In attimo ristanno muti apren- oltre ad e.Meri' più onesLo bandlt.a dalle ca.se pubbliche ne d'Apcllo? Nauiraaata. con tutto, e Cassandra. venuta uso nelle vett.ure f"rro,·larlc, do l'animo Al dubbio. quai- d'uno sperirturo. e private. da 01:mlportico o lui. e U suo sputo. al con- l'orA del p.'\Stl. non riesce R i:11 altri cartelli antlnfort.u- che volt.a.si agitano &ulla se- Ma. perchè. ancora una voi- 1tradlnata. le vie della cjtt.à front.o del eredito lndlfferen- farsi capace che non cl sta nlstlcl, non contano meno dia: poi c hiamano somme.s- ta. recriminare? LA verità è le si &prlranno dlnan~ qua– te che Oiil gli uomini le ac- più un P riamo. nè case che del loro ammonlmentl per samenle. l'u~clere e chiedono che ebbe 11 100 quarto d'ora drlvlo per quadrivio, come cordano. divenuto un madri- debba.no tramandare nel poe- un'umanità In continua cor- di esure la.sciati In pace Cusandra, quando si prende~ altrett.antl Inviti a fuggire 1ale. Le1 dice, ormai e Oue.r• ml omerici Il loro senso del- SI\ e upett.azlone. che lngan- tironi& delle frasi con.sue.tu- vano .sul serio. e •la purt per sè sol& e Predicare al ra! • e tutti i;III. .s11nno che l'osplta.lltà. e neppure una na la pAre.ntel!l fr11. un mu- dlnarle?). c/n pac e da c hf1• •lla rovescia, tipi come lei. deserto. La guideranno, come ruerr& cl SArl. Lei irrida ca• torre che la tensa prigionie- sacro e l'altro a fumue e a mormora tra sè l'usciere. 11.l-LA torre dove l'aveva lmprl- per mano, ruorl le. mura: tastrofl, e neuuno lanora che ra., per farla sedere a tavo- s1>0n:er1I d11Iflntlltrlno. Jont.anandosl sen1,a capire e gtonata Il buon Priamo er11.lncorregirlblle ell& si darA. ad ,1 si ,ta avvia.odo. la, ~lunt.a. che sia. fora ea· Sarà Inutile che CMsRndrll, senza repl!care.. Alcuni, rlco- un riconoscimento del suo avvelenare le campggne e I Tutl.l sono al coITente. Sol- nonJca. La. vita astuta. e di- o chi per le.I. doPO acni In- n~cendola, rispondono che è dramma. e un Impagabile villici, I quali la fisseranno tanto, come lei ha l1 vJglo suatta di ot;C-1 la t.rova tm- cendlo provocato da. una cle- facile proporre u~ua.Q"ll&nt.t quanto nece.ssarlo elemento con oc chi il&III. dengl di eo- della. verità. conclama ta, co.sl preparata.). ca dlmentlc•t.A. sotto un cu- quAndo al è perduta una delb1. AUI\ flCCl'lOITafl&. Out spet.to, ment.alme.nt.e rlpas- 111 alt.J'i e& erelt.e.no o gfl - a scino. dietro o,rnl lmpruden- iuerra. Perduta una 1rne.rra. Cnsl'lndra è libera per 1~ undo al Il peculio che la dlfesa. delle preoccupazioni a Cosi che Inutilmente Cas- te rimuto decapitato dall'Io- C!lMllndr a? Pe r &è, non chle- strade.. ma. la clvii~ mode.r· 1rntru. precedente hR proeu- ven1re - U cogtume della re- .sa.ndra. prova ad &Mumer le crociarsi di un treno con un derf'bbe alt.ro, si sa che. è n• non è che un frantoio. rato loro: hnlrà. Cas...~andra, tJcenu. e d én& elw lone. eol- vesti di Ulu. st.rl i,e:uonanl, altro, oom'P!'la a faul ul· porta t& & conf ondersi e a. far LA verità è che d'allora _ con Il S06titulrsl, ,·111anlo tanto che trova.no acomJ)()6tJ accomuna.odo, alle proprie, le. dare U conto dal &upentltl, le.sa con iU &e0nl!ttl. Ma 111 dalla ecomparaa. de.I m. ltl _ per villania. all'Idiota. locale, I suol modi, -pe eant.l. I auol vtrta. dJ Proteo. personan10 ~ndendo del nccnO&CI•alt..~? Oli a.ltrl tutti - da C&Mandra. • uno del ta.nt! FJI.A.'iC0 Rt5POLI Gino Bianco Pag. 7.. VIT.ALITA' della provincia * I versamenti possono essereHettuati convaglia postali, vaglia bancari, o sulc/c Postale N.1-31426 . LAFIERA LITTERARIA, ViaD'Aracoeli 3, Roma. ,,11 il" 11 I I 1• j1'1l•lt1d1•11~11 /

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