Fiera Letteraria - Anno VI - n. 24 - 17 giugno 1951

Pag. 4 ,ti .si ab'lancano. però, stupendi per vfolenui c1uaroscurale, alcuni sehfa::I - come quello inedito del Museo di Udi11e - nel quale l'attenzione del Tiepolo t tesa a cogliere 1 valori plastici di una luce ehe modella a&pramcntc le forme: siamo nei tem– Pi tra il Martirio di S. Bartolomeo di Stae e gli affreschi Sandi e i modelli di Tiepolo vanno da BenCOvtdh, a Piautttta e 4 .Ricci: un mondo di forme plastiche e svincolate, tra luci balenanti, a11cora dt convenzione barocca, cui si aovrappone, a volte ser1za una oollda armo11la stlllatica ll col~rlamo spiegato e frizzante del Rococd vcnwano . E' ad Udine, dopo Il 1725, che Tiepolo L A F I ERA LETTE R AR I A .. GIAMBATTISTA TIEPOLO - e C :i.se rustiche >, •(dtscgno) (Albertlne • Vienno:J Domen ica 17 Giugno 1951 CO~TlNUl~A' :~ ! di rapporti :-,•· ...... . ' ~ •' con La pittura v. · · I;!) . 1 .:,~~;;1~ ,:al .::,~.:?:~ ; \ '7 ~, Iamblenie accademico del Pa· "• • • ç,,i,110 • Lo '""•'" del- , E\' ll dovanlno. 111- n111nn11 _ oro: hl Prf/ t tl11ra.1 lt: Avvenne proprio su questa {~~'{;}~ pl11 impe9r10:ffre del Lu• scln quclln curlosn o.ntec\pazio - l2► rt- llt. 9rl 11I, ,10:10JCC)lo:ro R·1co1 .. , 0 d·1 ne del neoclassicismo nei pas- dtl m//o:11t e raolo Po:90:111, o:llloo U ' snggld dal 'G al '100 alla quale pe, o:lc1rnl a11111 o: Ve11e::fo:. doi;e riassume qucate esperienze, e si apre con la conquista .della-luce naturale e del– l'atmosJera, a ur1a pitt11ra 11uova, che IO avvicina alle correnti piit vive del Sette – cento. D'ora i11 poi, avremo 11clla luce la 11rotago11ista delle opere tiepo/csche: e ae 11011 san\ mai la luce reate e miaurata del Canaletto, né q11ella fantasioaa cd cspres– sio11tstica delle vedute di r·ranccsco Guardi pure raggi11ngcrà, nella &ua qualità apolli: nea ed edonistica, I più alti valori decorati – vi: docile mezzo a disposizi one delle ambl – zio,d dcll'artlata. Caratteri questi che si fanno tipici nel gruppo di dfaegni del TV decennio, tra t quali si espongono i fogli triestini per Pa– l~o Archi,tti (1731), la Villa del Biron (1734), f Ge,uaU (1737-39). Progressiva – mente, le forme cedono all'aggressione delll luce: come, 1 elie pitture, t colon si fanno argcntet e rarefatti, rqpgiungen do, att orno al 1740, la loro più alta tensione poetica• ldcalluata bellezza di soggetti, pieni di belle donne e di giovanili vi.rioni; e squlaiti valori Jormall nella nu:tterla, sempre plU ricca e prc;:iosa: trlo,i}o di u1t'epoca apc11- sierata , e felice entusi asmo dtl .ruo fortu– nato candore. E' il mome,tio dei Carmini e di Palau o Clerici, documentati dai diseg111 di Trie, te, di Stocca rda e del Muuo Horne. Orma i pochi segni bastano a Tiepolo a con– tornare un piano luminoso, cui leggere ve– lature a inchiostri diluiti danno tono e co– lore. La dolcfaslma Sacra Famiglia del Mu– seo Bardlni, cl documenta lo stile del V dc– ct:nnlo. raggiungono tut'alta tcnsio11e creativa. Ap– pare per la prima volta qua e lei la mano del ftglio (cd t dlatinzione ancor tutta da }are, eh.e la mostra, caponendo una sessan – tina. di dfacgnl e le inci.fioni d( Domenico, sa11dri110 , ; proprio l'opposto della luce del Ca11aletlo, ove puoi leggere la stagio11c e l'ora del giorno come i11 ima meridiana; o di Guardi, ove sta in fu1tzlo11c della prcpo– te11te fantasticità , che dc/or-ma con /f.m espre&aionistici l'aspetto della natura. Luce apollinea che ai fa protago11ista. e che spa– droneggia 11ellc ultime pittur e. dalla Pieta (1754-55) alla Vai111ara11a (1757), a Strà (1762), e nei corriSf)Ondc11ti disegni esposti alla 1110,tra.Vale a distinguerli da quelli del decennio precedente, u11a • tachigrafta es– senziale a, che riduce le /orme a pochi ra– pldiasimi scg11i, rivelate aoltanto dalle lievi maccllie d·ombra in rilievo 1ul/e abbaelnatt– ti distese di luce. vando co11 la morsura solta11to poc/li tratt i lnsl.ttlti, e costruendo le forme, 11cril resto. con 1m Scg110avve11turoso e pregno di s/11- mature cromatiche, Tiepolo trova nell'l11cl– slo11c u11 docilissimo mezzo espressivo per le sue /a11taaie. Cosi, amiamo crederle nate dall'impulso piii. personale e segreto . qutUJtc sarabande di vccclii orie11toli i11 turba11ti e barboni pitlor esclli, dt zmgari e di bel~ donne, di gufi, di serpen ti e di sc11cletri. Un Tiepolo indcmo11iato. alJlliato alla Magia Nera? O solo l'arti sta che co11osclamo e c11c amiamo , pittoruco e b1t.:aro, con •la .tua ca– rica incsau, ta - a penna o a pcn11ello. col bistro, il ges,ctto o il bulino - di fa11tasia. sono legati l nomi del porlglno la.tciò 111 Palo:z..::o Be11::on, oro: ,e. Lodovico Dorlgny. dello svlzzc- de dei Liceo Mo:n::011 , uno: .terft. L tt• (?1 ~~: 1 ~a~~~d~:i1eL~?p~~~ ~::~;t•l. 0"Ji/;~\r,~:.~~1;~~:: ; ()l"enze I I ge le tre gra::le nel paln7.:00Al· St:I e Settecento, Verona, JIIU. brizzl a Vcncr,ln si potrebbe I L COMPITO d'allc.ttlre la facilitcr d). · Cosi, in contatto con lo spirito veristico e borgheac di Domenico, sono anche le Ca– ricature del padre, inquadrate nel V e VI decennio, a volte spiritosissi me nel soggetto. ma sopratt utto emozionanti come e varia– zioni aul tema della l11ce ,, ormai divenuta espressione costante, calda e 10/arc. Fra lt molte altre, ,cg ttalatc dall'ineaau rfbile com – petenza di A. Morassi, ai c.spongono le ine– dite Cari cat..ure del Crute llo SJorzc&co di Mi– lano. Variazioni siùla luce, dicevamo: e che questa fosse ormai la poetica dell 'artista , c1 pare indubitabile. Lo ha chiarito In modo Mentre co11 I disegni di Stoccarda, per la Annu11clazione . dipinta setta11te11nc a Ma– drid, l'artista riCorda con linee mosae e al– largate, e quasi irreali. con pia11i sfiorati da sorde velatu re. i toni bruciati e quasi monocromi delle ultime tele, in citi, dimen – tico dei fulgori del posato, si chiude In una malinconica elegia. Tt:RISIO rr GNATTI Bibliografia essenz.h\le del disegni e delle Incisioni. A. DE VESME - Le peintre -graveur, Mf• lano. 1906. E. SACK - G. B. und D. T., Amburgo, 1910 D. van HADELN : Handzelchnungen von G, B. T .. Flre.11zc, 1927. scambiare 1,er un·opern dell'o - mostra di Giaml>at•!ista e monlmo trnnce se> e sorvolando I) IIIOll(l'O Giandomenico Tiepolo era le e mnrntterle, del Bnlestra e stato af/f.d.ato, dal comune del Bambini dl!ll'lntercssnn - di Venezia , a Giulio Lorcn.zettf, tlsslmo ma ignoto Mnttln Bor- r11• I un'indagatore dell'arte laguna - ~~~~~ f~::t.n~b~'ia1~1~;a:1~~~nte- ,,er lf'ltl) o ~:,.{~buf . n~~::1 ~~a.s~r::r!i!~t: po~:~ B~~l fni!~~jic 1 ~:!~1s~iero; Dillla Francia sono giunti Il :::arfc!::;,r~~ 1 e~/~~t:cr~~!~ch! e; dlscgnatore al Cnmplon\ (3) bozzetto e Alessandro e II Bu- le ,ue pubblicae:ionl, u11contri – ma per la. linea tlepo lcsca • ar - ceralo a della Galleria del Pe- buto quanto moi notevole . Ma guta e d.eflnltoril'I, elcganlc mn tlt Palals, u bozzet..to e La con - una .sctt~mana prima che la ra.s- ~;~~o)lns~c~~e s!1cb~lnst/i~s; qubta dell'Amcrlca > del Mu- :,!~: 1 {:,aSla/~~;~",:r~V:,}so1:'r:r~Z,:;,~ Inutile Il confronto anche col sco di Angers. • Cristo placa quando itava per veder rcallz• carplonesco BortolonL Se dob- le onde, della Collezione Fo· zata compiutamente la ,ua Ja– blnmo ammet..tere le attrlbuzlo - dor, e Rinndo e Armida, del- Uca. La Mostra espone poi i Jogll a sanguigna e a carbone del Corre r e di Stoccarda, per gli at1reschi mon11me11talt di WUrzburg (1753) , che anche dove Si lfnut ano a pa– zlentt studi di anato mia, o di acco,icfatur c. . preci.lo R. Palluechini, ,tu diando i rari ap– punt.i di paesaggio di Tiepolo, di cui quello splendido dell'Albertina t esposto alla mo– .stra . E qui troviamo conferm a della qualità e astratta l che abbfa71tO indicato nello luce tiepolcaco.: tutta in fun zione dr iupc rftcic, di un nito re apollin eo che 1'140 aver fa tto pe11sare ancllc al neoclassico, n1a éhc il Mazzariol ha meglio dcftnito e aie&• R E!fo~a~o d:~c21e~~q!':;~~,t~~ 1 ~1f:~cane c;: gurette evidentemente aggiunte nei ppetlaggl dei Ricci (incisi dal Giampiccoll). Sono i 10 • Vari Capricci>, caeguiti - co– me notò il Vigni - in u,t termii1c piutto – sto ampio, tra il TV e il V dece,mio; i 23 e Scherzi di fan tasia•• piit tardi, che arri– vano al VI decemlio, e furono 1mbblìcali In ,Bpagna (ftg. 6); un S. Gi11,cppe, l'Adora – zione dei Magi. Sono tutte esposte alla. Mo– stra e co11tribuira.nno a chiarire la J)Oetlca della luce dcll'artiata: serve11dosi con ardi • mento inosato del bianco del foglio, sca- R. PALLUCClllN T - Un gruppo di di.segni.. di Q. B. T., in e Critica d'Arte,, 1937-41. M . PTTTALUGA - Note sulle acqueforti di G B. T .. in e l'Arte,, aprile, 1939. M. GOERING - Voce. O. B. T.. 111 • Thfe – me-Becker K. L. ,, 1939 (con bibl. co,a – p/cta). nl a Glan1b:i.ttlst..a glovnnlle del l'\ CollC'7.IOncCallleux e c. Il K' 1111 lutto grave, che ha col– due bozzetti cori la Tullia s111 tempo e la bell l' :7.im > della Col- »ilo il mondo artistico vene – cocchio e Gll1m1rt~ diriam:I al \czlone COlnnreanu. Dallo. Alte ziano e la ccr~hia degli stud!o – con.sole, propo.~tn dal Morns.•d Pinaki>t.c-kedi Monaco di Ba· si: 1111~ perdda pre&.sochi in - ;fn ~~~tnclc;~st~~tl~t~ilcl ~~ll~~~ ;~~t: ~ ~~~ /:zl~~!: 1 ~cfr~ ;~~ :"1r:~_:;; 11 ft~1~:~po~r:· t::: ti di Tiepolo all'ep~a dei suol ~I a. che è uno del capola,·o. 1 C/CHIII d amlc1z1a col Lorenzctu, esordi con Borto lonl non pos- drlln mnlu rit.;\ del Tiepolo. ns- .w: quale Joasc Il s~o valore e .!'-OllO esser messi In dubbio. sleme nl dipinto e Tarqul nln" quale la a!1a mode.stia: sicuro e Ben presto pel'Ò. gl~ negli nf- e LucrciJa, della Collezione f!~tl~ 11 ,~r,;~o,uen;o~r:at:r:~~ : f R. PALLUCCHTNI - Gli Incisori veneti del Set..tecento, Venezia. 1941. G. VIGNT - Disegni del T., Padova, 1942. G. LORENZETTT - Il Quaderno del T. al Museo Correr, Milano, 1946. A. MORASSI - T., Bergamo. 1950. G. MAZZ ARTOL - T. PIG NATTT - Itine – rario tlepolesco, Venezia, . 1951. ir,~fc~I tc~~ 11 c,s:le:~e:~I !ft1i~~~ rn~~!~n~(;~a dca~ 1 :~;~~~. d~ ;~~;~fa dic~f~~;::i 0 ::e "'t f:1~te:('. ~~arrtn~~~ ~~to:~::;ar:~~! rtl~ :: 1~~ P~~n!t~~/"fn:i~t,t~~~~: ~f:o~:~n~' :::,~p/: r::,niz(od~ti anche lui neu ·orblta del som - nell' Orto,, e L·Incoronazlone di d,:Wuomo: e ra secondl'~ran - mò GIRmb~\tb~~·,\ 1\1,\NOFF :r'~ f;;?m!°~~I ~:!~ d~set~l~~ :;~t:: 1 ~~r1~i:c~ st 1n,i::r ,~~a,:u· "'"(~Jct:,"rn:~~!~o:,;tt'~:; ::oi~:: U~e~T!lav:;:eft 1~lt Alvise a ~;t~::c:~~a d:!~~o~cn;fe:"~!; - - ------------------------------ - --- - - conqul&la co11ta110 non di per se /HO/lfld\ 1 'f ·O l<FCO,\ IIJO IJEl,l,A Pl 'l "I VRA f .\ ''f f,;ff ,\ 'AZI0,\ 1 ,lf,E , tene, s/1Jbe11c h1 quanto tutti pru1ano trah 1e giovamento spi· rituale, riccllez::a morale. ' . ~ ~•E::1 '~9:t a~:;r::f ;til :tJJj -L'EPOCA DEt -TIEPOLO di lettere a/l'U11iverJ1itildi Pa– dova e i corsi di pcrfe::lonamc11- to in storia dell'arte a quella di 'Roma JOtlo la 911ida di Adolfo Vcntr1r/, aveva ottc1111toIl po· •to di aJS/8le11teal 111u1eoCor– rer. dive11e11do11e poi direttore Soltanto alla fine dell'Ottocento Venezia stessa, dopo un periodo molto chiuso ed 'avverso, ;:~ 1 "·~~o~a 1!!{ 0 ~1°n i!n:,~e~~~ 0 ~1 riconobbe il Settecento ed in particolare il Tiepolo: ma e' vanto della critica moderna ·di 1::~1 ~;~!~!,~~e is1~t 1 !tg:/o c~~l loro .serro. membro o dirfaentc aver affrontato sul piano estetico tutta l'arte del secolo che vide la "classicita' spirituale,, :/;~:!t;;; 0 ,,~;i:•.::i~t:,i;~ :;;; ed il neoclassicismo canovi_ano, come ter mini concomitanti ed asso(utam~nte inconciliabili '::i~(';i;';~/~:/i:/;a,tu7::;~~~~ storia dc/farle a/l'Istituto rrnl- l>C G-U JLDO p JE ll~OCCO :~:.~f:''~.1'~~~:::i:.g" .'J: sib!l~ al gioco dell'azione :5Ce- I L e burchiello> che veniva :~ 1 ~f;:;::f;~gJi 1 : 0 C:,~::,cnaC::"! 2 '?::! N ELL.AFFRESCù che si t..rova a Ca' R<!zzonl– co int..ltolato li e Mon – do novo> 6rmato e data to da Gianaomcnico Tiepolo appare In p·rlmo ula– no una Colla di personaggi scttecontcschl che guardano incantati una delle meravi – glie del carnevale· veneziano: Il e Mondo novo, . Si chia– mava cosi una si>oclc di ca– mera oocurn entro una barac – ca dove apparivano le ombre dl un pru nordlale cinemato– grafo. L'incant..amcnto di que– ste ombre, che lasciava no lntra vvcdcrc le tmmoglnl fia– besche della Jant,erna magico, deve a\'er suscitato una sug– gest..lone enorme nella fresca 1antasla del popolo dl Venezia nel Settece nto, cosi aperto al. la gioia di vivere e cosl pro– clive a perdersi Jnfnntllmen– te nelle • cose n'll)ravlgllosc , . Questa semplici tà fantasiosa senui. Il sottofondo di una ur– genza tl.losonca e teoretica. questa sorena Innocenza spi- ritua le che nell'arte so. t..ra– mutnrsl In classicità, tn anti- nomia al concetto estetico Può riuscire strana questa assertore: Antonio Canova . revisione è quei.LO lntcrCl>Se Tra I due termini che sem– per un epoca che sembra tro - brnno concomltant-1. e sono varsl all'opposto delle aspi ra- quasi contemporanei, c'è un z10nl e delle • Idee madri a di abisso ocme tra due mondi quella in cui viviamo: una so. lnconclllnbili. c.t0tA divisa. In classi soctnll so pensia mo alla clnssiclt..lt ~ 0 Y~~~~;~c~!~~I; s~~~~:~t~ ~h~ 1 0~ doi soggetti del Tiepolo e di prlmo sguardo sembrn muo- ~~~le ~~~r:a p~~.~~~~ ~~~: 1 a:i1 versi nel diagram ma. dolce e Set..tecento. sentiamo che ossa ovnttnto del minuetto. Eppu- è pretesto di pittura, cioè t.ca . re, dietro la facclat..a di quc- tro, senza II rnpport.o mora. sto primo aspetto, Il Sett..ecen- lcgglo.ntc e di dlvorslssl mn to si è rivelato ricchissimo na~ura (c'era stato di me:,,7,0 del germi di quel • mondo U Wlnkelmonn) che Canova nuovo> di cui Cl sentia mo gli o oavld. per esempio, avevano ~:ri:~i1n: 1 d1u~c:p~~!~ln~I;~ ~ra. In cl:i..~lcltà vera o pro- han sentito verso 11:.. ~teccn- Nel grandi clcll di arrre - ~t/ ~~f ~~~ 1 Jfa sfour~~r,a ~~u~f ~We ~el~,en:d ~:~~~~~nfa~~ ~~~ 1 ~f1m~~its~llal~1egtn'1c 1 :~~lt~~ ~:~:.t,t,~:~\~ 1 °"c!,O::rv:r:~~j può dlro anzi che gli uni e gli sempro Il tcmn unico dcll:i ;tt rl J 18 ~i:i~~~tl :~J>~~ 1 1 rfaat6: classicità storica e Jctternrla : talvolta a lampi dl Ulumlna - ~~~unt~ ef~::~d~CI ~~~~;I dl~ zione. una ana lisi eomparat-a 'quelli deU'lliadc, Odissea, El– di t-ut..ta l'epoca. neide. Orlando Furioso e Gc- r·11salemme Liberat a. dlrfns l, non fosse altro. ntt,rovc1'SO le del t,ermlne romant,lco, sono S I accennava dunque nel- ~czia1i~-~e~t..1t;u:~'i\'~t,c ve- ad 1 ~ 11 V~~f:~ :~~tose;~!~~~~ contl nala di opere liriche e ~~~ 1 U1~~~\~~~1~te c:~~cifi~~\~,';:~~ nlotL pur facendo questione da. Padova lungo Il Brema Rt!~::o 11 ico: fu valldiulrno or– di conte nuto. se noi p0tes.sln10 1>0rtavn Intanto le Idee, nuo - ya11i;::-:a1ore di mostre; I! con :~;~~e d~icu;~~;1tequ~~t:i~ ~~ ~~n~c Jlui"11:r::~~u~:: ,C)~~~: : ~ 1:r,?/ao:e:::~::1 lf::~~r1it~~ f.ont1rcmmo di essere fislcn• stri che arrivavano d·u1~r11l1>e, v~11tl.'!ia, co11 1111a co.ttanza. u,ia menle entro lo spn!o dei suol Goethe era puss.'\to 1>0r la u1telllgr11:::a, 11110 rettftudh,e qundrl, cl senUrcm mo di es• villa Valmnrnnn di Vlcc1w.'l. ncmplarl. Nel campo delle ri– scre trn le eompnrSc di un che costituisce ro~ Il ca1>oln. cercl,e crillclie. egli lascia plu palcoscenico: tra orroo. Eurl - voro deL due Tlc1>0lo: nella cli c/11q11a11ta st11di .tu/l'arte vc– dlce, soronlsbn, OlugurLu , Sci - dolce7.;,.ndi q\1cl paei.ngglo ve- ne;:lana. fra cui importanti par– \,lloue, Jtlgcnm , ut nc11111t.o. neto, nell a stupenda bcllez- ticolarm e11le quelli sul Sanao• Fetont.c, Apollo, le dee del- :> .. '\ dclln clnsslcit:\ di Vlcen:>.n. 11h10, .t11i Tic110lo, sul Morlritcr, roHmpo ; mentre so per lo Il 1)0(:tn tedesco nnno tnvn per !tJ/ Fontebauo, sulle arti dcco– stesso miracolo potessimo en- primo una h1t11l1.lono critica rative /a91111arl, ccc. S110. lnol– trnl'e nei 1 ,aesagg l del Gunrdl sul Tiepolo di nito vnlore. In tre, è il volume sulla •Pittura ~!~\I~ 1 n r 01r1~f~ 1• ~~\~ qi~i ~l~s~r~~d?~t..rod~r::i 1 \ri~~.sn~~ ~at~ :rad~:ei'~~~~c~:~ 0 Ìi ~~~~ acque verdi nella sensibili ti\ cln~<iiclt \ di V1cc11Y.:\ e IcfTu- der1KJ del Tiepolo al Correr dl ~~f1~h-e:moq~~J·~~~~~f[: ·rei~ :lo~ln i!~!~!c!,1~o ~~~~r;t~~~ ~~~:~~1/• v~:rr:ir:rpo~:!,i~:. I: ~~~';,iarcer p~i!8; ~ 1 h~ tma~~·c~ ~::t i ::r~r l~~n~:~~I d~o~hl~,~~ :tfar:! 1 ~G~,'i~~t~I iuee~~~laa;::~~= sclut.P. u s 1 0 trns pnren7.n l:ientlmcnla lc, tro - ca nel suo r,e11cre, alla quale Fin~ a qui, rlJ)ctlnmo. si ii~~lm~ci:~o ~~1: 10 (1;tlJct~ 1 ~ ~~,'l~11~ 1 ~1~ 1 t~~t"d 1~',,::~:ltt~ ~~i{t i:1 q~ 1 i:~nl tt~tr~on~~j •cc~~~i e rorestl, ammirarono ~/,!~i,~~~ 11 i~ 1 ~'::io!~ ,iotlzie e rlfc: GIAiUBATTISTA TIEPOLO - e Sacra •·amlr lla, (J.t1m:o Bordini - Flren1;e) Giambattista Ticpolo In manttco. pur non temendo questo è flgllo del suo secolo: certe venature di scnt..lmento ne è !lnzl una delle csprcs.slo- che divengono. per opera del nt piu vive, tanto che Il glu- geni. un mondo alto e sereno dlz10 su di lui comvolge in come negli e adagi, di Vlvnl– partc anche quello dell'epoci\ di, e nei plt..tor\ una tenden– e, a conclusione. si potrebbe zn lirica verso quella ranta – oggl chiedere, adoperando lo s!Os.'\ classicità veneta che . revoll tcatrf di Venezia . Se scorriamo solta nto I lit.oli del melcdrnm m\ che usclvnno dalla scuola vcne7Jnnn di mu. sica durn.nt.c !I Settecento (st cont..nvnno nel 1769 n Vene– zia tre teatri d·opcra burrn . quatt..ro d\ 01>orn serln olt,re I quattro dcdlc."l.t\ alle com– medie. tutti molto frequcntn– tl) scmbrn perfino lm~lb\. le che Lnntl spunU drnmmatl– ci SI siano potuti trftrl'C dalle glorio.so gesta del Greci e del Roma ni e da quelle non meno i;:-lor!oso dc( personaggi della Bibbia. ~epolo dobbiamo poi porre li Tiepolo a vcnc'/Ja, che era Ne.ssurio di 110/,al vederlo ogni l ano.lisi della sua pltt,urn. che In città del pittori por eccel- giorno attivo alla aua fatica, non può osserc misurata. per lcn7.n. dove non soltnnto si avrebbe 1>0t11lo penaarc ad una contrapp.'\sso nella tavo la ann - mercantcgglnvuno le oJ)erc nrn /h 1e tanto reprnti11a. Sapevamo tom!cn delre,;teUca fonnnle si ccrc:ivn di J)()rtarst nll'este- dtl viale che da tempo lo tor – todescn. ma nllmcntnt..a dnllc ro cli nrUstl co 1 vL'>toslcon• mc11tava. Un male grave di cer– llnfe più pure e dirtuso del- lrntti. Tiepolo soi>pe rlflut.u~ lo, ma no11 da temere che la l'cpocn-, specie per certe con - anche qualche groAAQ contrnt. morte poteue portarcelo via souru11,c che trn lcltornt,ura to. memre non rinunc iò nllo co.d r.-rudclmeritc. E nemmeno muslcn 1>lt..turn scult..urn ed ar. splc1ulldo Invito nll'e,;tcro del /111 do1>e1m temerlo se, come .t't chitet..turn hanno • nella vene - principe vescovo di Wllr'/.l.111rg rletto, aveva accolto l'invito di zia del Set..t.cccnto uno uniti\ ,e dol re di S1lngnn. Non ern e11rore la gri_rnde esposizione TRA IL SETTECENTO AR STOCRATJCO E L'ASPIRAZIONE POPOLARE * stesso rngguagHo che li Lon- nonostnnt,c le accndemlc, I Arte personale diDomenico ghl fece per In Mostra do! soggetti e I rlt-1 nccndemlcl, è Caravaggio, quale slgnincalO sc1,nprc di fondo puro: 11 r!• avrebbe avuto uon mostra del corso continuo nl Veronese o Tiepolo cento anni 11\. quak nllo archit etture del Pallnd lo significato avrebbe àvuto cln- hn un slgnlficnt.o ben preciso . quant'ann l or sono e quale Basti rarrrontnrc questa abbia al nost..rl giorni Nel e clnss!cltA spirlt..ualc , cd 11 diagramma del giudizio Collet. neoclosslclsmo che a Venez!n tlvo risu lterebbero cert.amen- hn avuto II suo primo grande I L P'IGLIO di un grande ar– tista, che segua la carriera del padre. ~ di solito ·un suo misero lmltaLore, un suo pallido riflesso. o pili frequen – temente un' fallito. La storto dcu·arte annovera lntlnlt-1 er.empi di mediocri artlstl che diedero grandi Cigli (Raf!acl· lo. Bernini, Bach> ma ben ra– ramente Il contrarlo. L'espe– rienza di questi fat..tl de,•e aver Influito a deprimere la fama di Domenico Tiepolo ln rapporto a q~lla del padre. nella tradizione del poteri. Era u.w corrente di attribuire al flillo di Domenico le opert stUlstlcamentc affini a Glam· bat..tlsta. ma di qualità Inferio– re; di chiamare e Tiepoleto, U figlio di Olamb !:ttl sta per di.!itlnguerlo dal padr e, Igno– rando che e Tlepolcto > erano detti I membr i della ramlJt"lla popolare del Tiepolo per ctif· Jerenziarll dal noblll Tiepolo che a,•evano dato dogi alla Serenl ~ lma . La vJ!utazlone art istica di Domenico era Insomm a sino ~Js°;.~\;~nt 10r\ !s~co~n:,no~~~ per amore di novità, li nome di Domenico al di sopra del suo! meriti per farne !I con– traltare dell'arte palema. Uni• cuiq1.1esuum: a Gia mbattista la gloria di essere stato li più grande pittore del Settecento , a Domenico la rama di averne dappri ma , divulgato lo stile. ma nel contempo di aver crea– to una pittura narrat..iva, aneddotica , fresca , sclnt..illante, che si stacca dal modi classl– co-ldeallst!cl dell·aullca arie paterna pet Inserirsi nel nuovo clima borghese (che a Venezia è In atto. vivis.-;!mo.già prima della Rl\'oluz.lone dell'89). E questo è il punto della divisione del due artisti: men– Lre Giambattis ta appartiene ancora al mondo aristocratic o del Settocento. Domenico r spinto dal naturale suo spi· rlt.o verso quello borghese e popolaresco. te t..ro vlsualt diverse su tut- ~=~~I ~{n~e~~r;:;ere,ra:!~~: ~r~lc~f!~:~eNt~~~f:lt~o~~~ Ll~ 1~~\u!ft!~~\~ah:o ~ad~~; f~ o~=la~w: ;r'f~\~ ~ ~t!l: un·Jdea del tut,to nuova della cazlone del Molmentl era la sua personalità. Quelle pitture Immagine felice d·un temp o formarono u cardine per la perdut.o: oggi una mostra del restituzione del •corpus, di Tiepolo ha Il . slgnlftcato di Domenico. E polchè una sce- un dibattito e di una neces:;a_ na è firmata In pieno e da· ria messa a ruoco della sua tata 1'157 cs·cra letto erronea- personalità In · rapporto n ment.e 1737; e alla firma non quena degli altri artisti del s'era creduto oolchè allora suo tempo . Domenico contava appena 10 Per la criti ca d·arte modcr– annl!) si è potuto aggiungere na II Set-te-cento veneziano è a quel gruppo, per Identità un campo ricchissimo da stilistica, tutta una serie dl esplorare , ancor oggi pieno opere brillanti e gustose, dal di Incognite . pregno di rcr– • Minuetto• al e Ciarlatano , menti e di una vitalità che ex-Papadopoll alle due consl- mc:-nvlglla. mlii già della Contessa Matll- Dalla mostra del Sci-Se tte .. de ora al Louvre; dalle quat,· cento R Pala zzo Plt..tl nel 1922 tro • Scene popolari > delJ·ex a questa most..ra del Tiepolo Console Blake alle e Storie di a Venezia. molti furono gli ::~~~r > d~fla ~ ::,~~~t: A~; ~~~~~ aJ~1f: pf~~r: 1 v:~~i!~ Wlldensteln alle e Stori e Sa- na: roccaslono però dellR mo. ere a già Bohler·St.elnmeycr: stra attuale porta neccssnrla– tutte, un tempo, credut e di ment,e un giudizio complcssl– Glambattl sta. lNaturRlment e, · vo di nat ura storica ed estc– la verità si fa st..rada solo a tica sul Scuec ento: la storia fatica: e cl sono ancora pa- vista come fermento vivo e ~~cr~: E~h«iu~. ;:e~f~~! , ~t ~l~~n~~ ~~;!r,~~rf s~~~ :1~ crederr.l anche di front.e allR vl de.Ila poesia e della plt..turn. evidenza del .'!~t i!). ~e l~u~J;~~lcadnln~\~~~ : ilr 0~~ N :cr~n~1 1 ~1r· g)o~~l~~dld~: ~~ e~1~t~ ~ :!~ ra 1 :~ 1 ;1c1 1 ~!~ 1 1~ padre . Domen ico Tiepolo esor · lum inoso di un angolo vlsua– disce quale • fanciull o prodi- le del tutto particolare, a m1- g!o ,: polchè già a 19 an ni sur11rcltra Quello thc chledlrt. affr esca Il coro di San Fau- mo Rlla plt..tura antica e I st!no a Brescia, a 20 anni di· principi con •cui abbiamo nu- trito li nostro pensiero e la Neppure Il Tiepolo è lnscn- sunzlalment..e cambiate (e. se mal, minaccia no dl cadere nelr esagera zlone opposta). La statura artistica di Domenico non è davvero min uscola come un tempo si credeva. Cer t..o non arriv a all 'alte7.za di qucl– lR del padr e; ma Infin e non gli è di tanto Inferio re. Sa· rebbe tu t..ta,•ia estrema ment.c imprud ente innalur e. come 4pesr,o r,i usa In cas. coru;lmlll Le a,•venture della st.orlo– grarla. artistica nei riguardi di Domenico SOl}Opresto det– te. Mentre per la critica del Sell ecento e dell'Ottoc ento la figura del flgllo è qua.si !~no· r:lta, gli storiografi del Tie– polo più mOderni (Chenne– vlères, Modern . Molmcnt,i Sack) la considerano come un'appendice trn..s<::urablle di Glambnttl sta, una figura scn · za rlllevo. un Imitato re scial– bo. F\t propriamente st..udlan– do le gltture della Villa Val· maran a presso Vicenza, as– segn ate Indiscrim ina tamen te a1 padr e, che scopersi la man o di Domenico negli affreschi (Co1ttinua a pag. 5J nostra r.enslbUll.A. GIAMBAM'ISTA TIEPOLO - e Le tenta r.Ioni di S. Antonio-. iblioteca Gino Biar ~~~!': 1 gr 1~~~- u~I~~ :/if!S~~= ;tci,.~::n: 10 Rvit f~l ~ 0 r.'l!~(rr:~ ~~'~,~~:~:a;nq~,e~::~~:Jtf:a:~ rin dell'arte e a Parigi; Federico Beneo- lc11eoo moltissimo. e ci 11 era nrt~~~~f~il;: 'i~:~~t:eo1: 0 e;; ~!f~à;'\ ~~~~!~1oe 1 ~Jie 0 ~~nf 1 tf,~ ;',~!:i~ 11 ~",1:~v!~i:e:1~~~~iÌi .c} soprattutto Venezia la citt-A Germ:mln , F'rnncln e Olanda; o•ll, !accolte le opere prlnc1- lsolntn trn Il clolo 'e l'acqua ~a~~irt:'~ 0 ~~rl 1:, : ~~~el~:.~ ~:\,c':r~~)(l~~{!,;;,te~!d6f~e f ~!~~~ln1;f!?~~- 1 ~1 u~:ut~%~~; ~~~rit~n~n l~~~gln eI~g1: 1 1 t~~= ~~;i::,:11,:E :rsi~~:d,!i , d~,a~~!~ PU.r essendo uno del centri rn· Antonio zu ccnrelll a Pf\- recata a 1Juo11 p1mto, qua11do ~~tl;~v~cf~~~11~~l~~~e ~1!1;1: [~i~ ~ 1 'kt~J~~r~or~~ert..J~ :e1: ~~a::;~r~,/\,:~{O :111~7:,ia~~ ~/ ~~n~c Vi!~~~;. come Ore- ~!~:ln~rc;~~~,~~~og~~~e~ 7~ia~t~,::?:i~vr gft!~t~ufc7:; : (Gallf!rlo di Brtra • MIiano) bas.so In Russln: Michele Ma- ehi. 9/1 11ltimi rl.f[nlmcntl, se rlctschl In Ocrmnn la. Abbiamo le forze glielo aves.u•ro pcr– cltnt.o un no' a ~so. messo egli, che la pittura vc– SU\ 11 rutt o cne altruverso ne::ia11a aveva amat o fin dal quo.-;te vie In pmura vcnc-t.111- btrnchi della scuolp, r di essa !Hl C dlvenutu. lnternazio mt- s'era 1111trito duran te tutta le cd ha lnsclato alcuni ca- la vita . .f[no a cono.scer/n co– ro.lt.eri In quelln europea. me pochi la conos cono. In Dopo Il periodo neoclassl- Ofllli sviluppo, in ogni movl– co cd li primo rom11ntlco me1110. nel s110f geni piii. lu– ruturo proprio gli imprl'S- mirioai come nel 11taeatrl mf– slonlsU che gunrdnrono con nor!, nei s110iperiodi di gran - . Inter~ la pltturn vt:n(.-zia- de SJ)lendore come 111 quelU na: si aooorscro del ~ple!n- di 111ome11tanco scadimento. :\ir, che llllmpldlva. cert,c E può darsi che proprio lo' 01)(>.re vt:nc7Jane del Sette- sforzo auld110 e duro cui 31 cenlo ed In part icolare Il era .,ottoposto In codesta fm– •ne1>0lo. mn è vanto delln presa. abbia {laccato la sua crltlcn moderna di aver Il!· ultima rcsi&tc,~::a. rrc,nlnto da un· punto di vt- Ora la mostra che porta d sta pret tamente esteUco tut - suo nome a·t aperta. lui M – ta l'Arto di questo secolo. sente: ma tutti noi. In quel– e Ten iamo .vivo Il dibatti- l'attimo. l'abbiamo sentit o vt– to proposto dnl Longhl > dLs- clno, come Jo,sc ancora vlllO. se Pnllucchlnl nelln sun re- s B centc prolu!!lonc all'Un lversl- · · ~•~ni~a1~aolo~~;n ~~~~ e11::~~ur~ * quest o dibattit o tro\'n II ban- Il Musco del Louvre di Pa - co di prova nella grande rlgl ha Inviato alla Most..ra del esposl7.lonc di Venczln. In Tiepolo la celebre • Ultima ciò la vlvn nttualltA del Tte- Cena• di Glamba t..Usta Tiepo– polo ~g l 1>rci.o hl esame di- lo e due deliziose scene del retto da. Giulio Lorcnzettl. Cnrnevalt Venezian o. Il e Clar• direttore della MO.'ltro. Glu- latnno a e Il • Mlnue tt..oa, che seppe Fiocco. dn Antonio flgurn:10 tra le opere pili ca– .?-.·lorn.s..<11, dal nost..rl mag1:dori rattc rl!!tk:he dl Giandomen ico storici dell'art e e dngll SJ>C· Tle1>0l0, clnllstl st.ranlorl del St'tt r.– cento Vl'nt'zlaòo: In questa nuov:i romm di dibattito di un nroblemn che oggi è di– venuto urcente stli la. pre– senza e 1ft vlt..allh\ d~ll'11r– tli.ta e d,.lla ,;ua epoca 111 giorn i no<:trl . GUIDO PEROCCO Dall'Olanda figurano opere del lUjSkllllL<;Cllm, dalla Svlz– :r.ern sono E;hmtc opere della Collezione Ruzlcka e della Col– lezione Hausmann, ed lnnn e d11lla Svezfa sono glunt-1 sei tra I pili rar i e prez..105I bozz:et.– U di Glambattl st..a e Qlando– menlco Tiepolo .

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