Fiera Letteraria - Anno VI - n. 14 - 8 aprile 1951

ORA RI O DELLA REDAZ IONE HO;'\IANA 11-13 18-20 LAFIEHJ\ tETTERAlllA RduJone milanese: Vla della Spla;a 9 - MILANO ?ihnot<:rllU, foto e dbt&nl non pubblicati non al rtalltulseono TJEATll~O A JRO~A "I CUGINISTRA.NIERI,, DI TURI VASIIjE ,,. vo9lio110 lo poee nao fanno lo 9ue1•1•0 L A SECONDA auerra mon- tutl tra l'amor patrlo e ti aen• dlale non e p&Mata In- llmento del loro proprio amo– vano neanche per Va- re: t qui che ri5uona per IA stle. Per la seconda voi• prtma volta Il richiamo dccli ~~ 11 ab~~~~a~m~ed:.:r:~~ ~!~U~~ r~~~ ~o~int~~n: ~:01~r~~n~rell~ua~J'~~~ :fr:;::~.tega,:r:oul a~: ~ pd~~ dosi all& più profonda e antl- viso In due quadri: nel prl– ca voce del sangue: la voce ·mo. aul colloquio del due re, di Roma. D quesito è tempre Mtz.lo e Tullo, venato dJ re– Jo at.e5$0: &I può o non ai può clproche e concordi preoccu– nltare la ruerra? Olraudoll).., pa:.lonl. volte ad evitare uU.e– !ermo al ciclo troiano. ha se- rtorl st.racl. s'innesta la tenera, anato Il tema di t.raalco umo- anaosctata rlevocatlone di oru– rwno, negando 1n &S&Oluto la tla e U suo disperato Jrtdo n- ,:n=~1:o:~ :Si!m 8 eu~~a~ d!f~n°: 1 e~.~:i~e J~.h~ talllà &Murda, l'lnevltabUe Individualmente rese. creano mostruosità dovuta al caso o con la loro effusa sempllclta alle cawie più rutili. va.sue lo un cllm& di riverente cQ(lfl– lncentra nel cuore di Roma, denta negli del, che non si e lii. nella scelta dlmoatra 11 dluolve nemmeno alle parolt1 mve ottimismo, la certeua ben altrimenti consapevoli di :fa:!.n aru:~ec~fd:.j:~~~:: ~n~ ~~CICOba~r~~f~ ml aasagat e almeno entro urti limiti storici) di una cosi deprecata Iattura. Sl. ti.spon– de Vaslle, la ruerra è neces– aarta. pe.rchè ti de.-llno di Ro– ma ,1 compia. Ma tJ commediografo non •ciuna:e. com'è naturale. di col– po a una tal conclusione: U suo Interesse e attraito 1uu.l– tutto dalla volontà di confu– tare Il cllscè di una Roma stoica, pletragna, senza t.e.n– lennamttntl, senza lacrime , tutta daghe e strepito dJ co– razze. iutta e solo volontA di suern, quale una vecchia reto– r1ca ha tramandato: ha 4Ullr• dato nella lqaenda e vt ha colto una comune umanità. E' al pii! ramoso epl.sodlo della Roma leaendarla, la prima Roma, la Roma del ac.tt.e re la Roma di Tullo O.tlllo e di ~~, M:nid~I all~i=~o :fi~ 1uern. tra Roma e Alba Lon– aa, che Il commedloti'rafo ha ~~~~I v:':i~f;'~ I~ ~~s~ mana. Orazia, che eall ha tatto nucere, lnaleme col pa.1- Glt~lt'ar=~r ~:.1ro~ur1:::1~ ruura; è ad una Romana ~~e !a =~ar:~G~i! ~:; pace. E non ha avuto blao– ano, per far queeto, di anaiu– rare Orazia. non ha uuto bl~o (Inutile sottollneare che non s'intende iJtllutre un parallelo, t.ant.o le d.LsUmu aono fissate). non ha avuto bbocno, come Il rran Cornei!• le nell• sua lraaedla. di por– tare la raa:au.a a tradire la propria •romanità•• al punto da Invocare ,u Roma tutte le sclqurc e, sclaaura dC'Jlc acla– RUte, l'assalto di una conJe• dC'radone mondiale: que.ta Orula è lotalment.e vin e apt>unto pe.r questo radicata nC'lla .-ua tura. neUa sua cit– tà. ne.I suo popolo, In dispe– rata lotta con l'esser 1uo, ep– pure vmta dall'amore, ae.nsa casare d'essu romana. eppe- ~~:t'oc~Jl~r-:=.~~ ::OJlsc:u11 ilf~~ios!h~ lo ree. al pii! alto dlapuon Con la aua morte, la lrt.ie• dia 1'attlevoll.sce e rllchla di sfumare in una nebbia indi– stinta. Il modo, attraverso 1J quale Vulle realizza I• aua conce– &lone. t &CCOl1.iss1mo e libero ~naunpf=~~;e~ ~~lob&~ villone dell'opulenta Alba e &I pone da Anco la pttmeaa lrù:oe.nde.nte della azione fu– ti.n·a. aerue un primo alt.o co– lorito e vivace. con un del!• zl0&0 colloquio d'amore tra ()rada e ti Curlazlo, concluso dal balzo della guerra Immi– nente. Il secondo atto è tutto Intessuto sullo apa..slmo delle donne, in atle:$& che la bat• taalia 11 decida. e sul con– traat.o de1ll amanti, combal - rlosa Incertezza. / t ,·enuto scaldando e. nella c1a°u':.mdta' noiW?:si~a di ati~~ :~~~tlde!l~ce~t~glra e::u~ e di chlarbstmo stile. Nono- bene di Orazia; ma la coppia stante la modernità di alcuni non ha dato nelle scene d'a• caratteri (Tullo e Mulo) e more quel che avrebbe dovuto Il ricalco di qualche motivo ln particolare. la Mammt_ co– d'obbliao della scena contem- stretta a un ruolo supt>rlore poranea in lavori del 1enere. alle aue forze, s1 è prodlaata spira aentore d'Intima roma- nel personaggio più vivo, Ora– nltà , quel semo raccolto dqll tla. &ul quale JX)IClano. come del che I romani ebbero e s·~ vbto, t primi quattro atti quella lrrlpe.Ubile dlanltA nel- (alla rappresentadone u dram• le cose comuni e nelle ;:t'li.n• ma t stato diviso In due t.em – dl. nelle &e.ntro&ee nelle cru- pi), ma oon ha poiuto espri• de.. A tutt'oggi. fra le varie mcme che una nota, quella prove di questo scrUtore, la della Lreplda sen&Ualltà, che più convincente . t la aua: le altre. compreso A dare Il senso del primi- U campo della str&Ge, con lo tlvo, Carlo Santonocito ha tra- stupendo crldo nnale. hanno &formato Il proscenio delle comunicato un br'!vldo piu per Arti ln un panorama di tetti la sostanza delle cose dett.e di paa:lla. sotto I quali s'ln• e la sincerità dell'Impeto. da dovlnava una strada In salita cui si sentiva animata rat– che, attraverso un breve ri• trlce, che per la reale messa plano - volta a volta, atrio a fuoco della vibrazione. Come non rispondere al commosso Invito dello IICrìl.• tore? n pubblico delle Arti ha serulto con estrema at– tenzlont lo s:volgenl della vi– cenda ed ha tributato al pri– mo tempo ed alla fine del dramma compatte e lun;h e ulve d "applau.sl all'autore e aa:11 Interpreti. AClllLLE FIOCCO 'l'EA'J.'HO A itllLA,~0 Salacrou scomoda i profeti Biblioteca Gino Bianco . · J mano.scritti, anche se non pubblicati, non s1 restituiscono Data la sovrabbond anza dt scritti che cl prevengo no con l'esplicita richiesta di giudizi particolari, com unic hia mo agli Interessai.I che direttore e redazi one della Flua .sono assolutamente lm posslblllt aU a dar rLscontro a queste richieste. (X DRA lilli\DI P1tA~ço1s llACllUC E' VSCl'J. '0 "Fuoco sulla terra f. 00st0evs~ij '' Epistolario a cura di Ettore Giovani scrittori, leggete QUADRANTE collaborate a QUADRANTE grande periodico d'arie e letteratura EDIZIONI NUOVA EUROPA Jon Frederic Ma r/in EUROPA IMMORTALE Le antitffl matertallamo-@lrltuallamo, masaa-tndM– duo, ortente•occldente ricevono nuova luce da queata orl– gtnalWlma opera che. fondand01I sulla teoria del cicli &torlcl. dimostra come l'epoca ln cui viviamo non ala un Intermezzo tra due fui opposu, che sempre si aono avvicendate nella storia della civiltà. Un'opera veramente nuova ad altam,.nte auncatlva, che &ehlude tnsospe.ttall orizzonti all'Indagine ,torica. 2 voli. - J>&aa. IM-l • L. 2'100 * Edldonl • Suo, -. Europa• <distribuzione Ed\Zlonl di Comunlt.l.> Via de.I Giardini, 7 - !\ULANO i

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