Fiera Letteraria - Anno V - n. 47 - 26 novembre 1950

De.mcnica 26 novcrubl'c 1950 L A FI E RA L ETTE R A R I A Pag. 5 NO~'rnMIMlO l'll&%1tE \'ISSU'l'IIN\'MO Sll il IV Sl 1•1u?S I? JJEl-,,LI ? LlllEJl,7. 1 .L-I' i:I A 1 Clll t CfJA' s 11.11:, (.~1•1<:. 1111? Sopravvivere al le t en ebre * Se tc 11i 11i os e 111•i ei u t te n.clot10 , fin• t a,at o c lr e CN NI d 111•e t•f1H11n, ,Joa, 1•c - 1110 1•leo 1•clo1•e il le n tn no 11111i110 c o11111i 11'lo d 11ll' u o 110 , o stac ol11to 11el .,.,,, ,.., dei 11c,eoU doll e d ev 11• 11ta:lo 11I. ., rl11Ue ir,v oludoni * di BERTRAN D RUSSELL 1 sagg ezzn, consigliava. agli uo• mini di considerare il succo- V I sono anche troppe ra - dersl degli eventi nel loro eioni dl temere che la tempo e sotto l'aspetto della civiltà occidcnullc, se eternità >. Coloro che riesco– non il mondo intero, no n porre in atto tale consl– dovrà nel prossimo futw-o con allo troveranno un doloroso molta probab llità attrave 1 '.aarc presente plù sopportabil e di un periodo di (ml.ude desoln- quan to lo sar ebbe altr imenti. ztone, sortere nza ed ong05ela, Essl possono consider arlo un un perlodo in cui se non por - momento transeunte: un con– te mo tutta la n~trn curo. nel tutto da.risolvere. unn.gall erln. 1·lcordt\rlc le cose che st iamo da nttro veraare. n bamblno tentando ' di preserva1·e po- che si è fatto ma.le piang e co– trnnno essere dimenti cate nel- me so U mondo non fosse che l'amarezza, nella mlsel'ia- e nel sofferenza, perch è la sua men– dlsordlne. Avremo bisogno di te non va oltre tl pre.sente. cora ggio, dl spernnzn e di Un uomo che abbia appreso convlnz.l.onl ben salde se vo- da Spinoza. la. sanezza. può gJtamo emergere spiritual- considerare an che tuttn una menle lndennJ da questo tem - vita di so!ferenza come un po oscuro, E' dunque opport u- moment o tra nseun te nella no, !incbè il perlco lo non ~m- vita dell'umnnl tt\. E l'uman t– verà. effetti vamente su di noi, tà stesso, dalle sue oscure ori– rnccogllerc le nostre idee, ac- s:tnl alla sua fine Ignota , non comu narc te nostro speranze è che un eplsodlo di un ml– e rndlcare nei nostri cuori una nuto nella vita dell'un iverso. ferma fede nel nostri Ideali. Quanto possa accadere nl- Non è questa 1n pri ma val- trav e non sappiamo , ma è lm- D A tanto tempo cl crn- ta che simili catastrofi hanno proba bUe che l'uni verso non ,·amo dlstoltt da. qual- mlnncclnto l'Occidente. n contenga null a di mlgU01·e di sia.si eserc1110di crlll- croll o deU'lmpero dl Roma noi. Con l'accrescersi della. cn lettero.r l:l che, in oc• Non son o dov e m i vedete . Non sono dove mi cred ete. Né dall a pm·te oppo sta .. di IIE Nl tl .111,\/0 IP,ll, t';ID JlllO tu un nltro di que!tl periodi saggezi.a il nostro pensiero ~~~ne ~~~: ccfcft d~~~~l oscuri ed allora, come oggi, acquisto. un raggi o piu amp io messi In cod& nl presttmlblll negll scritti degli uomtnt d1 nello spazio come nel tempo . recensori; nl quali, oro che al maggiore levatura venn ero Il bombino vi!e chiuso nel son prcel.sntlIn nomi, ttrullamo espressi dlffere ntl stati d'anl - mlnuto , il fnncnillo nel 1101·• om:iggio.Proprio da loro \"OJc. mo di disperazio ne di ovaslo- no. l'uomo retto all'istinto va.moImparare qualcosa, e dc• ne e di robusta tede. Quella nell'ann o. l'uomo nutrito di durre da. quegll esempi che nn che emerse dalla rovina e di• storia nell'epoca. Ma Spinoza cor:i. sia. lecito sostituire a un venne n nuc leo della nuova vorrebbe che noi non vivessi- ~::~ ~~~~t~f:~o.!!t~~~~ me.ntc obbcdis<:c:In prima tua passati dura.ntc le grandi ma• ctvllt~ !u la Chiesa d1 Cristo. ~o nel m1nui:,, nel giorno, nel• 81 n un nltro. Vn detto che I no• \'I è Apolllnnlre, ombm tu.mllln- novre mllltnrl del tale nnno. Moltl pagani dim ostra van o l 1 nuno o nell epoca, bensl nel- atrt predecessori sono nndatl re. qua.si domestica negli nffet- E qui, ann\ bene che anche noi nobiltà di pensiero e mirabile 1 eternità. Coloro che impara• apensleratnmentc, quruit nllegm. t.uosl vocnUvl che gli .sono rl- mettiamo nvnntt ln n0.!t~rt1 p\c. elevntezm di aspirazion i, ma. no a farlo trov eranno che clb mente, incontro al loro compi- ~~~'a:au~i~.: ler~~ ~~fm.~ ec!~ ~~~~~c~~~al~ ~oe~ lu::~~~ :~~o prlvl dl slancio dina- ~ li:U:'~eC: ~ e : 1 ~ n~~ ~l\,;r":i~. ~n ~t:a~: 0 "'r:i~ ~tnf~: ~/ ~:;. ~f! 1 J~: ~~:~ 1 t=J~r~:\~~~ 8 fr~\~ Pl~tlno, u fondatore · del tendenza alla follia che s1 ne- : ~ :;ie1~:;i;tcs1gn~ c~poè- rusa affiancau nel nostro elen- cl conala:ll:l di e.tpo\'olgcrla: neo-pl atonis mo, era uno del compagna ad una schlacclan - aver nscoltato u ~n certo d'un co. ma di cUInon è arduo dl- Carrlerl parla comescrive. Que– plù mustrl pa gani del tempo. te catastro fe... virtuoso dello strumento, stupl- scernerc u fllo costante di sim- , to a1a:nlflca che le sue esprcs• In Blovinezza aveva sperato Non intendo dir e che il u, nm ancbc persuase, e fatte ftà"co;':c!rc c~ : ~ll,I ::u:r~ :~. rn~~:: i!r;~,c ~l~~l~ d1 poter svolgere una qualche :::~~ ~ ~ tr ~ :o e~Ue: ~it' à :::~~I ~el~~f ~o~gc~~: consnngUlncl: un po' In dlspar- aollQ che due mezzi dh·ersl, go– parto import:n~te negli affari l'amicizia. la simpatia , Ja ple• pena. 0 en.s!"proprta ~I butt.·mo !e, .sopri\ a.dornl piedistalli. sl ,·em11.U nello stesso modo da ~oa~ ~Pm~r~~;: 1:~~~: tà più profon dnmente dell'uo - :!: ~u~i:r: 1 ~:n:m~~i • 3':~~ 0 . ~a~r :° c~::ra~~t 1: g~:-:-1c~~/h :C~ 1 \ oi':;'!na~a~i dtzlone contro 1 Perstnn l, ma. mo che non si sia liberato dal• sonori ancor \ivi'ed cchoeglhntl Ju.s.,uregglnnte !anta.stas111cetU- suo In,·orlo stilistico sta In quel– I soldo.ti romani tru cido.rana le nngoscte indivlduall. Il suo nclJe io:o ortochlc In ino.ntern bile d'lnterpretaitone romnntlcn. le pruclsaz.lont e · a.cccntuazlonl l'imperatore e decisero dt far lo non costtt.u.Jrà.un ~uro frn noolop e nltrettnnio fellec, &tno m rrome n ques~ privato QUm. del discorso scritto che suppll– rllorno Jn patria. Plotino tro- lul o il resto dell umanità. a che unn. nol4 fnlsa non le po stn una 1:0r"ttitf~ Prl~ nco, ~:~~ df lg~:tr~:~t:n ~~:\o~ VÒ .anch e lui 11 modo dl tor• :r ~ o~n~ i,°:ell ;!~~~~ ~!!!:~~ ~~~- ~: :c~,lcp~ : ~ri~a;~ c!~teri di~a d•~~ rcgb:ra. e In Olanda, se vten lf te nfl suo pa~le 1ec'::i f mente felice J1nchè qualcu n prto nel momento 1n clii ,·ole• dl loro, e contemplano se stc&61 ~~~ ~ 1o!.sctu~~/~~~a~ ~~nà'tn~it:r e\ratl~~ - O. V ~ altro è infeli ce. Pro verà per- ~~~f1~:=~ ~ r~nt!~~ f~~~: :m\~ ./i[ma::rnr t~ !a~ : .sola peraona seri:i che ho co- 51 ritirò quindi 1n medita • tanto dolore -:-- un dolore più .llclame.nteu toro autore. nel dc- S:llnte-Bcuve, va1uy. Mall~ - nosc:luto 1n Belgio è u ~m crle– zlone e scrisse opere bclllsst- profondo e piu dif fuso di quel• llderlo di nvviclnarglhl, noi m~ ... SI aente che camert 11 re di Ensor. n poeta s... ha una mc èsaltando 11 mondo eterno lo dell'e101sta - ma non lo ,te.s&Ivt alamo ca.dutL nznmir:n,ma con un po' di sgo- ,·oce da baco da setn >. Non e 1 (l contempl azione dt esso. troverà lnsopporta blle... D'nllrondc non mancnno, al mento per Ja loroaurea pel'fe%laj :r':u:C~ ~~ so~ r~::! I~~~ ,<;!~ Ma tale !Jlosofln. per quanto tec:~~c°!1ce ::~:m~!i!m:,; !r't.toApr~~ io tl ci:~!:r 1 è fa~ : ~\:~ ;~;:i11~1 1 l 1~!tr~~~- sl che SCTVlrcnno a Carrtcrl per ~~~:nbl;!m!:àlosé:it ~~11 °J{r!~~ d~bbono wne re di aver' vis- ~~eu~ ~ l~Ìb~~n Ji' ~"a.rtfi~~r~j ftU:~~m;;_t~~:f i~n~ I 0 n~1::~~ ~1fac~'f:t~no v:~ m~nr~~rl B"';'t~ so!trlva. l'Impero . suto invano. Qualcosa si trru • an tungerll addirittura un capi- no poi si decisamente segnati: stnt.ogrezzo. del Carrierl e pnr- Rlten go che Ploti no a\'eSSo dtn. dallo. loro vita, un a. luce tòlo un goprannumero, non di- Co.rrlcrl vi si muoveIn mez.io JI. IA'to > che torse non diventerà rn:;::tone nell'Invitare alla con• che indica. il cammino et 101·0 &tlngulbllc., l'ltillstlcamcntc dagli beramcnte, volubilmente, come mal del Cnrrlcrl escrilto >, tcmpl o.zione dello cose etern e, nmicl, al Joro prosslmo, forse altri. Un po' come Barllll, an~ trn Claasl~ ~ e Romantlcls~o :r c~f~J 10 ~ ~~t:, 1,: u~a 1 f~~t mo. avesse torto nel pensare :: ~t~r, ~f 1 ~;:J :i n1!.~{~! 1 ~ 1 ~~rt~ ~ n:r ~~; ~~cs~ c::;l ~:iopee~::fug::~ c:~ acrczlone che cl ser\llvn. Del ' ., , J che clb fosse sum:! en~ ..= r molti individui oppressi da un via via I Jet tori si merovtglla. alsmo,In unn completa aecettn- :!~!~l~~~t!'. ~~ a~:~~m~ 0 t~i!': '\ ,, ' ~':.e~~~~~°: s:~na.; ~ di lmpo~, da1'scnt1- : ;: ~d~,:~ l~llaa1~!~tr:i 10 ~ =~~':/~ ~rit~~o~~ rr~:~ Slderare I due Ultimi scritU, au fruttu osa. deve essere sposata mento che nella. vastità della con lui pensano, si divertono, .schemi nè llmltazlonl. se non Rimbaud e su Ver!.'ltne. Come e all'attivi tà pratica. deve ispl- società moderna non vi sia gludlcano e\·ocano ricordano quelli del proprio gusto e del crlllco, C:irrlcrl non rinuncia !X'r ra re l'nzione e nObllitare gli nulla d'importante che l'Jndi- namno . Se poi quaicuoo di tali proprio lsttnto. E Il BrogUacd o, nulla nlln ~ua.slntnSSlcon:rnt– scopl dell 'attivi tà politica vlduo ~ fare. Questo è un let.torlprendo la penna, per sbl- nello pagine e n~ 1e ~ e Indcui ~O:.,:!!f:~~t~. ~~~~:i. su~uata: Pinché rima ne segregata nei ~rro;;~~ lndi 1 df.~~ f: ta~ ~=:CP:OJ ~'! nn~ le 1~1br~ ::: : 0P':1~::!t~ne,a~oh i-u~ ~: remota dn ogni gergo ~l!Jtcnm. tl'H> chiostro non è che un mezzo ampi ezza J'; edutc di co~- c arrlerl. lo stessoc a.rrtcrl. come mia I dlfettt di chi scrive. le t~~~d {'e~~~1:c~ft;; /1 ;~ 1 :~~~ t.f 4.~ di ;:::i:,n~he rappresenta. lo. glo o di costan za.puÒfat·e mol- !':m~c. 1 n 81 f 8 :'r!'Z:ed~ tro ~c n: u~ :1~~~ :~: 0 ; 1 1 :~!e~\f ~:1:c~~= con dcflnltlont susgerltc dnlln estrema. fioritur a. della. civiltà tl.sslmo. gliela.guida. In quella.appa1·en- tate. che scmbmno fab:.C, e 11Crlt- 11uns;C6Sllpoesia e dalla &ua } ,..._ • roman o. fu una figura 11 out Secondo la misura delle el'e (e 8COllftttn dt carrlcrt e 1nquo- te, da un nltro. SI rlleggnnonn- ~~:~ ~~ni ut~ :O/~:~: a; -:,. ~..,. esempio' può essere maggior- ~ l~::nr:nd~S:~~~ f'feit~;~~":1s:g 1~~~~n~~~ ~1;;uf lr ~~~tl ,,~ ~!:C 10 11e~ lnaspethlte analogie. Cnrrlcrl l'I ~ , ... ~ t servtzto della cosa pubbUca e glia dall ideaz.wne delle ai ti chi 1n l'IUb!Sce.COI Broglfacdo, do\'c ln sun prediletta sintassi ml.sllco, veggente Infoca.o di ~~ ~~e :~ n:= 0~ dell'uo~ e ~ battito dt c.1- ia~~nm~~ I~: 0~~e~1: ~~ri,';tf~ ~~O:,gr:,1c;~:~ c~~~~d:::Ja~: :~~~n~:~~ a.dc~ ~o~~;!~ 0 u~ :~~ -. ~ nel ten tat ivo di lnclvlllre un della. c1v1ltà. Malgrado alcuni che può cMerc ritenuta un suo e per aforlswl > subisce una.wr - p:lWOnt estreme; n~ sll sutdJ '- ,. re aoto cadde 1n disgraz1n. e allarmisti, è difficlle credere libro esemplare Carr!eri non ha. ta d'Ingegnoso agglutlnnmen- recenti del Gotnn gU hanno tol- ... , f nd8nnato a morte In pri- che la nostra specie riuscirà ad ,oluto dare una e: opera., nel si- te sUJlstlco, per sorprendere la to ftducla nelle wu monlan:r u 00 il · nde nutodis~g:crsl complet a- irntncnto letternrlo della P:lr0la: crepuscolare e sensi.bile muc. della pia lfabtlla E' soprattut– g:fone ~r l Ju~c ~Uo mente E finta nto che l'Uomo tl'll ha offerto. imecc, In ma- logia che Carricri ba creato ln• libro e u,. anso a o • esisterà possiamo star sicuri nlcra.lmmcdlnta, quello che tut- tomo a.se !!tesso Non è la ml- :~: :O~;~~': e~l ~: che, qu811che potra nno csse1e ~~~1 4 8 ~~tt 1 ~~0 ~f! . ~~~~~~u~ ~~: d;::~o cfu~ttoi~~ ~ ~jf; ARNOLDO CIARH.OCCHI -- e Alberi a VIiia Uorrhtlle > D' I NCO N TRO DELLA STO R IA L'EREDITA' DTSHAW o Il zt dl~mlne A stocealma a•– rA oeiebrato ti cfnquantfflmo Cffl• nfa:arNrlo ddJ4 /ORda:::fono Nobel: •4TGlrtno p,eu-ntt tutt, coloro chs hanno rlcearnto fl Jirt m!o - e clu: 1ono anco ra 1n "PitG -: quali 10t centinato di pe,,one. t;. -D:al :2 1111 24 cttobre a'è svolta a. Milano b. Mo1tn. tnternaz.lonS – llt dd.1 11 at.am.pa per ra«U32. ~ L'editore Waplerdl Pa.rlll pub– blicherà Il eNapoleone. L'Uomo e Il Dominatore> di 01acomo Pt– ith1n1 nella tra du.alnoe tnt.Doeat ctt JU,D MaruielU (l'edlz! <m& italiana t e:uur1ta). Delloateuo PiabirH i In corso di ftarnpa.«Dovoandia– mo?• prfUO Bom.pUnl,e eL'Uo– mo cll!l Rinascimento> preao Ou•1ula . LETTERARIA raelonevolezza, espone, impel'• ltcesue sa!ferewe ::c1' ui certo offrire un autoritratto Ma Cu - 111n storia, del suo t.cmpernmcn– turbabll c come se fosse anca- mpo e qua C e po ranno rlcrl, qUe.'lto autorltr:itto lo ha to llCf\'OSO e 6Cntlmcntalc Quo.n- e o I N e I D E 1'l z ra un pote nte mini.stra 10 gioie essere le lucl che verra nn o of- coetrulto dlrctwmcntc. ossJn.con to alle trnsl staccate e: nutonow E d 11 contemp lazlOne• u suo tu.sente, presto o tardi eiilt una raccolta di cltar.Jonl da ae me, al giudizi In pillole, al aual . c:m~ tacimento per 1e bellez- :e~C: g~: :-J: ~:~se!~; ~ .k~':~~ c~1 ~.~~:J h~~i !~~m:,:~~~~ -ci~¼~~ 1 ,' 1a!ll~ ' ze del I?ondo e per le spe~an- un periodo di sonno mental e. Brogliacelo, non l!i sono accorti le, o coma altro si vogllano de• l ~ 1111 pauo c:er Fu M.at - lt::ia 1pirduale e morale della lcrci,ure, mu. ~ 1c11ttu 1 che 110n te. nella so 111 111 o.ua d, MllallO, comcfd Il" zc dell umanità che. PW In L'univ è vasto e gll uo- di ripetere, di seconda mano, nomJnare, ba.s.a. esaminarne 1hL Paacal sulla tmpor• poula'! I plagi, le 1mftazionl, le st lrattava. per lui di legltlfma qutl e ucc hto mal vlssuto > che cld .. e .. a UMa. di Quelle coill- quel fra ngente, non lo ha nno ln1 erso O che min ul:c qu .. cllo che ormai Carrlerl aYC\'8 uno o una per av\'crtlrc che tutza che l! flOme ha per fonlf la ricerca d1 tulle que- P!Ua a. pre1tuo di artltta, ma e0011Je mant al:ate sopre iena pote,~ ..e elle ~ fanno ienUre le abba ndonato. Nelle tenebre m non son ra~o per conto suo 1.stintl\-a- Il gioco di c:i.rrlcrl, brillnntla- c,a..cuno di noi sola cosa •te co,e pu6 ,,on cut re priva dJ d, mtsU'rlO!G e CIJ$ualeco111ct- canl:le t:ltuperosa > agita in aria a,,C 1 ej~ cr:..: ce come una gi- del Medio Evo la sua opera part icelle su UD p18lleta ~ I• menu~. Ingenuamente. sebbene simo In supcrftcle. ha concentro- sicuro nella nottra smemorata lntertuc per la co11m:cen:a eslo. den:a. di 111co11tro nell'aria tra un martello proponendo dl In• mite 4 q~ll;a c:;tt:~an:,~ I 1': fu studiata e trasmise ad epo- gnlflcante. Ma. quanto piu cl non rinunciando, nella strutturo zlonl lnSO!!pettatc. e non dovut4! umanlta pot:ero, /undata ifeu• rie!&>di u,1 poeta· ma la r;era d11c spiriti che n uicrocfano e chlodare alla porta Il t:lcarJo'!Jnnrn::"buaoa a orifrNe. dei ffl~r,i- che più felici l'ultimo purlfl - ~1~!';: ~~;°Ila d= tr:~ 1itu 1 :{ 0 <1s~~~ ~Id~~a ~ a~ : ~~roi~troL:Sfa:o, u~a :S~~! :~ :~;~~cr~ll3ao1,U'::fa ,;';b,!l~~~~ ::~J ri~tr Q~~n~o?u~~;g::J~~ ~ 1 e~:; 1fi[::ce:s~ 1 • r:, C:~7d~~ ; !!l>:f 1 ~Cc~h1!1'~~~e~~~ur~'::"!! 1 ;J:: menti ttlllll'icl; e che s, seole.na CBto l'et.agglo del mondo an- potenza di fronte alle forze co- ria, e di regln, per quanto rl- del Brogllaccfo, DALL'ALTRA la tlta che 11011 avranno mal ar;lenoa di ,coprire un legame tJ sono. per mc, I grandi 111contrlrc.::a dei .suol capelli bianc1tf, ad~,::a Ti~~fi ~e• a dare la me: ttco smlche tanto lù sonwen- guarda. 1 di.segniUlustratlvl 81 PARTE C' Qunndo t re muoiono ,oluzlonc 0 0 ,11 qualrolta qual• pi t ddlt volte nascosto allo della poc1la Naturalmente ml mc rJchfama ,einpre un. altro sotln t-a comica a Tris I sagsl del nostro tempo dente ci appare :uanto gli es- penai Inoltre, ~ riprova. al noto e vanno dall'altra parte laacln- czrno dc' inlel amlei O conO!ccn • .steuo 'f rJ;torc, '';!~:~ plu 1 f un rtmdo conto quanto sfa dlblclle i,-ecchlo 11clla. 11 saura dl Qlove. gratrofo 0 0,M;:,';{ 0 te1 1 !m'i!rt~f~~ hanno un analo go dovere da Ollmpc dt poe,.1 e di pittori che ro apJlllne e decorazioni >, ti dtmoitrat:a d'aver pcràulo fl vafX? re I amo t orecc 1 0 e dfstfr(lucrli da. quegli allrl, co- 11ale, cJ1d prt1iedc agb <»Cdnt ,,_ ,lltcì coflle allo s:omunl compte1c E' loro dovere ne~ :i ~~~~nlsonor iuscittaco m- ~a:i ~ r1i:fu~d!:!t ~a.ln~ r~~'\ ~~ :! ~~ng ot~~o t~i:~~i: 11:~~ :1~:111oc!'n~a~:,:e11~~~:,,,;cnfr~/~ ~~f1:;:~~ cc~~/C~o":~~lu:~:,e~~~ ~:, ~t1le c:;~g ::,~, !::~it 1;:,; :lati: '"ùa~ct,a ! ~::r c~':cf1~~~0Jg; ù tto del Re Sole cato pro- confronti della pastc rltà fls E' in definiti va. alle passi- BroglJacclo e 11tipo dt vocazione nn si fn p!Osot:.Ue !nclstvn e gerh~cnl~ fin slrmicio o llci~c Ollf per 11 01 COlt tmprovvtsa sug- l'incontro t1M è avve11utosulla dubito cltt Afa,1::oni teagcu e rllrorr~:n tlllclie elle provaS t c & or e In form a cristalllila le bllità di realluazion c dell'uo- Iettero.rla.n cui II libro al 1edel- l1 segno ho. li trocélat.ocrude- spalle 80Ccl1iudcr;ogli occlz, c ot1tfo11cPirandello a Danlc, che terrai a mi tauolmo davanti a mor ena/e ma mt deluderebbe I f::c nJ I~ psrtfe g"flf11e ,del• renUzzazlonl, le speranu e gli mo che dobbiamo restare fe- le d'una ta, ola cU Grosi cNu- gli r1$ 1 xmdcro - lo ml cliiamo '°· MallZOII! a Gtocenalc De 11n. 1or1Uo di carta. bianca, 110 chi lo add1taue come 1111a fon• ,\u. uer celle :2nt u en IHo- tdeall che banno reso gran de dell ed in t:lle pens iero le * di sono Jlmlll n tnnU altri \CC- Mattia Pascal -. Vo11 mi è mili :!~:•e:f apl~fac:~~~~clll, 1 pii lrl - in rtrla, In quell'aria clie si df- le del Promcu l Spo!I. e 11011: ,nf lraUbtrt (e ~ir! I d.Se~ : 1 B1:/n uf la nostra epoca. studiar li con brcVi avversità. delln nostra chi molto t.im.itf· rughe, bor• poulbllc di rlltggerm 1 quella pa- rontro di t: ti s,a e a~: 0 ° ni~ ceca circolante Jra , secoll e 1 Ptiaundcr~bbe a.ncl,e i:Ol u 11 a •JuggellÌt, ep ;:. monume ntal e semplicità . af- cpooa. tnqule ta divengono SOP• o Tro. 1 libri df edl:;fone Domplo.- sette, pcll . Isollllmo la tra- 91110,c11.:a e11e una immanca - a UII co,icli't:, ea;ltfellle O 4 tlna ccntwcnll Forie il 11elro eli- ,t Mol}ire t DaMle? Pror;ate a re clomhiante, aria di tamt:ua finché essi possa.no splendere rta bW M lto 1 1m d nl wclU ~I recente cl 10110 du~ ao ulllma. che lnfonna di &è, del bile 111ggc,tlone della memoria immagine chlaramcnt u le ,te. ed è quando n tratU di ' eggen Il dit:erbfo Jra Mae- 0011le ,mmc pagiue deUe Con come un !aio d1 lue& nelle : prendC?'e~la ';i: dJ : :Og~ ~:e~e,,:i~~11 !'· :,';,~~lo;e~urg; :~:~pir~~~':;~ 0 11 ~n ;!,~~ ;!~~po~/~l ~u~i!l s!: 1 Pfe~ ~~: ma a tm aggettfto ~l~to 11 ui :ie~tt~rldaco;!n~~~ta;: 0 b!~',l!'"N: ~~T-r~fe~!;:g .:_ ! '';:t ia ~ ! 11 ! •ii ~~&Slont dd N,er.o (elle sono dd Lenebre cho avanza no eezza, 0 se non potremo ap- ~9~~r~ 1 nt!~~r1~ 1 ~ t~e 81 ~. e . una rerlL'l riportata :2lla 111, 0110· /ltlurogato da Dante sul- ~~J 1;;i: 0 .,!;~',U 0 a"~,,,C!!ri; :::r::, ,n oran:a rtel plu antico da par- ~ell'Atto il i delle Pemmes sa• ,1/~~ 5 '/« fetfe~: '; fr~~%v :,; prtn derlo che attraverso In ~ Rapporto n e Pietro acuola d1 eqult::u:loneclnquan- la prede.Una::ione. mlllcro m- acca.stato O lln certo SOftanlloo tt del piu m'!<'erno, appure di t n~~ e ditemi ,e H contraato al Vettort e e r:.es veu%stérlle& > 2 ri:~':;ta~~ b:i~ : :i t~~ ~i:il I',: Per II cono di giornalismoche, ~f~f, 1 :~n~~:1 ~~ce~ 00 de~ 11 ;r~: f::~':;~:• 1 ~ 11 ~~:ua ~1:J!..a 0 r~g1~ :~cer:t~u:~ 1 11 a 1 ~~i~ 11 ;'2~!ar:O:: ~ao:;7.n~~i :c~:,! P~~~i ::i:c~ r~à s~" di •~ 1 :,: tal~~f :1°:i'u! %,~t;:I~ :;u~fè i,::r: e:,,i ~ !~e: ::ei ~- s E temp i OSCUliet atte ndo• sa con tutta. la. forza d'animo : ti:;n:i1Jn:~PJ~:ICLd~::~~d~~tl~: clplo, per merito di un:t Imma.- ,ua Cllrloslla, e Da11tc $/ 11ml-dft•erso contc1to d~ uzdurre clii b1f:"':,~!· r1~r~~,i~;u.o;r;o~ ~ i! !o~Ol~éri'zc1011r,~m:::'::~ d::p~:;e geva J\laclliavt!lli) op~mre l'ulU: no, !lnchè dureran no. do- di cut slamo capaci Ma se cl na., al ttenc presao 1·unt\craltAd! glnc, ~? quelli a ~ul Cafrlcr! ~~a c 10 hite~oga sul suo_nome. ltQae rlllu certezza elle lo scrlt• recc11tc. r probabile 1nrecc e/te dell'alterco. fdci!llchc straordi- 1110 atto del Trov:tn. l d, Plran- vremo ricor dar e n, lento l'IUSCll'à. di apprende1e In ~~~~~le o~trcatn1;gn1~ft~~1t/n~ ::,~!~~fo do~e,nc~~uol~n~~q~~~: /ci ':,:';;~/~7:a 1010 ,aplell~a riel- !fi~~ 111 ~t~oqi,7;,~doig~!~:S°to daeI'Vd~:: :~:l t~!rto motfuo 1de11tfcot nel narlam,mte h1tereuat1h f 1~ 1 ~ 0 8~~ c;r~i',1d:ll del Do- cammln o compiut.o dnll uomo, t.em1>0 nd essere saggi, torse quarto ctnno dl perrez.1o11ament0, r.lonc,che vi hanno e riportato • Ma elo clic ml lta ,cmpre la• r;a, allora ttTame,itc pmtlamo ca ual ti sia, ripeto, del ,a ro Forse è per questo che quel- ostacolato nel corso del secoli la. sventu ra non sarà neeessa• O.i!tluAtoa quanti Intendano ccn- una ferita, come esige ln loro sciato 1u-rple,~o. In que,to e sf• dire df nterc respirato 11tr un no1 r ~e e J 1tnqi,c t::;to P 1 d· 1er t Vn,1 '.t Ire.stituer tous tcs hon• la dtgll uomhli dl lettere noL la. da devasta zioni e involuzioni, ria e Il futuro dell'uomo Po- seguire un ultertorc diploma di meme burocraUca e mllltnre-ica mf/1 rati è era cosciente Plran- attimo la grande aria che cir- sdiio 1 0 1 ,ugge, ,ie e I a- eux ~r~ ns 1 · - Va, \:l-t'cn fo.l. cllfamlamo 11na repai:bbltca una: ma sempre capace dJ rlprcn- t.rà essere più felice di oan l :\e!~n~~n~ 11 ~.~ttl'1~ 0 1' 10~ 1 ! e che poi, dn\antl a un quadro dello di .-.-11tfr~ scrfo,udo quella cola fra 1 ,ecou e I co11th1e11tt, Ilo acu,ma to 4 1111 mcoll ro ~- nn~n ~~il~~~~~f ~~ ~~~n~!: c.,,a J;ubbllca· pere/tè tuuO t1i è dete la sua marc l!L verso li altra epocn del passato Italica Per le lacrtz1on! prr 11 di po.tSAggiO, s lntormeranno pe- ~gfna, t~ rtch amo della pagina ~ che potremmo clnamare Jra- Jra Pirandello c Dante_ ne ho vre e~ dc son pe:u dc brult _ di tu.tu ,econdo tl detto di Mar• progreS50 Spinoza uno del nUO\O"nr.o ac«adem!co~· 1 iute-I <bnte11camcnte del luogoM raf- oanlt'1<'0 O cl trot':amo di Jron- .ernlla dello spirito creatore elellCatt oorf altri ,iet miei ap- Et tol de ton llbralre h l'hO I gutte. inteso per6 sen.:a.mall:fa lù ·t 11 · In! h BERTRANO R USSr.LI, reuau pouon 0 cblcder1!Informa• figurato, della sua :tltlludlne ~ul li' a ur:a di quelle arcane co1n- Sapere che Ario,to ha. Imitato mmu uno per esempio per me tal l'Cdult P • c1te eogirf co,a al pnnelpfo è f t 5a(n;-i l~ !1 1 uom ft e e (T d di p M tV doni pre•so l'Unlvmu• di Ur- ll~ello del ma.re, per alungrrl" c!dt11:..e, che sono. a Mto f}<Jrere j/11 quella cerla ottata quel ccr~ cccc:lo, 1 afmcnte hitcres;antc Jra Ftrc elle ncu 11 1 . 4 di rfo , n armo tu a a sua v n. a ra . oron i:lno . allt. conclusione che ,1 .ano e mio a11sro, la non ultima bel· ti tersi ai Vtrollio, mi p116 111- Ma,i:onl C' Gforenate. Ric0rda- 11 co,itrarlo, pe~ 0 111; 11 q::;!er t 1.UlGJ BACCOLU 1blioteca Gino lCO

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