Fiera Letteraria - Anno V - n. 39 - 1 ottobre 1950

Domenica I Ottobre 1950 LA FIERA LETTERARIA Pag. 7 Il II P ER quanto le hnmaglnl pos-. 10.no ripercuotere le pro– prie carattertsUche - ape– etc &e ocmdensa~ nei para– ton1 o nelle wnilltudlill - : tnc.he IUlle parti contiguo, ciò non pul> euer sufftclente a ln\'CStlre nel– lo 1t11eo,n l aa:petto della erctl – Jloue. La poesia - e dunque lo ltlle nella ooesia - non ! nelle a, !e 1.mm4;1nl. ma nell'tnttra iesstwra chf' prende le propri.e note dist.1.nu ,·e da tutto, auonl e ritmi compresl Nella d1strlbu– siooe delle parti ~ ovvio che le ilnm.3.gtnl fa.celano quasi sem– pre qutlla del leone: xna clò ac– cade proftue,·otmcnte &0pratwt– t.o ln quanto cedanO dl aè me– dcahn e c. quel.la tcUlturn. 11 mol– to o U PoCO allWDiblle. ~r- :n::te ~~vf:Jf°i: :;: alstl"ma lo stllt. Non tanto l vem e ,ili epJ.aodi atà cttaU, o 1mlnalini e gruppi d'immailJll, quanto lnvecc 1l dlataccarai e 1nslemo, 1'arUcolats l delle tnu:na– g!nl IStclM o del 8fUPPI c'tmJ)Or• ta; al che al ifcrv1ene a rlscon • :~u=~~ r ce~~ nen&a erompa quut tempro au– bltanen e 11 racoolp apeuo 1n sè medeatma (\1 io'wengo. per CSC,Pplo dell'ombra di Bordello e tulta tn ~ ron1Ua >, quaal a !i!.mbolo di una tendenia e pla– gtJca,) . La ten.sione. lo stono, !o S\1D• IL F~S'fl\'AL COREOGltAFILO DI VENKZil LEAlA\IFgS'l'AZO~ICU.GIANE ILPRIWIPE DILEGlO I MADRIGA sorpresa della settiman "riassu-oio,, per l'avvenir V OLENDO enumerare le benemerenze della Ac– cadem.la Mus.lcale Ch1- gtana nel melodramma suol teatri . Per eaaere prJClal, at.torno alla prima guerra mon– diale si contavnno a Siena tre sale: li Teatro del RJnnuovatJ, poi la.sciato in abbandono; Il Teatro della Llzzn, che nel pri– mo dopoguerra. franò; 11 Teatro del Rout. piccolo, o..nch'easo bi• aogn014 d1 restauri, e perc!Jplù minacciato di muta.mento in cl– ne.mat.or :raro ct,.gU attuali Accn– demlcl Roul, lncapacl di rlat.• Uva.re una c.hla_ro. trndizione e d1 rt.auscltare •tortoni drt.m– maUche come quclte legate al perlodi di Quaresima : che oo– sUtuh •ano le vere e proprie basi di lanc1o delle prlmarlo oom– pe.gnte d1 prosa ltallane. J balletti di M,lloss - nella SPrie della B ·ennale organizzata da Ferdinando Ballo rive ano che la danza tn Itat,a '1a d, pa,, passo con la pro - si dovrebbe trnccfare un lungo e positivo bilancio. Anzitutto I coral di composli lone e di scena tlrlca, nel quadro dcll'atU\1tà normale della scuola, che han– no Portato alla ribalta giovani e ità appreuo.tl compositori e cantanti: poi la ril'alutulon e, attraverso le Set.Umane Musi– ca.il , cU capola.vori scttccente • schl degni - come n Trionfo nell'onore di Alessandro Scar– lat U - di flgurare nel normale repertorio. l\ta. non baata: il conte Guido Ohlgl SaradnJ, che della Accademia è fondatore e presidente . ha anche ,-oluto banc1lre un concorso Interna. – donale per opere da camera. allestire la,•Orl nuoV1, e consen – tire lmpegnatM $&ffl di ace.na llrlca. nel corso diretto da In es AUanl TelllnJ. che sono riu – &CtU vtre e proprie, complete, manUeatulonl d'&ne. Oru , quel che à daVV'Cf'O sorprendente In questa atUvttà {che 6 piuttosto notcl'ole ae al ~rea, come noi abbto.m ratto, d1 dellne&re un bre\·e consuntivo) è che la sce– na llrlea e debttr1ee a Siena di manlfestadonl cultura.li e artl – sUche recond1Salme, e aggtun– gercl unlche . sen&a che la città abbltL potuto uautrul re per de• otnc d'o.nnl, e flno Q,d Offl, del duz1011e intf'rnaz1onale Outdo Ch.lgt Sarnclnl , ttaura di mercante dJ etti non si tro – \-erebbe eat.to t1aicontro che neJ Rlna6clmento Italiano, en. ,·e• nuto addltlttura nella detennl– nuSoDe d1 costruire un ~tri – no nel proprio palu:zo , pur di continuare I suol corfl aJ scena lln<a • rcadia e inferno a Venezia <>nt Siena - l'abbiamo clà acrtu.o in una pre,cedentc cro– naca - ha di nuovo il suo Tea– tro del RlnnuovaU: un gioliel!o. Ma pub quC&ta pe:rla della ar– chitettura tèatraJe ltallana ea– i;ere destinata lndiact1mlnatA– mente a tutU gli apeµ..ct>u,. od anche a celebrutonl, conferen– ze e comill, 1n qualità di unico Teatro della ctttà, e per giun– te. Comunale? L& neceultà di ricoetrulre U Teatro 'tlè:lla Ltaa, e d1 rntaurare quello de{ Rou1, . ritorna pertanto a tarsi acuta proprio oeat che li T,eatro del Rlnnuovad ~ stato riaperto. E polcbl, I Roat vogliono diafo.ral della loro llkla, al cui nome li lepta tanta put.e della at.orta del1à cuttara acnese; percM non al ortro queso patrlmOnto inerte 1n uso della Accademta Musi– cale Ch!at&na , che ne ba b,bo– gno per 1 suol coni Slfpcrtort ~t~. ~::e~~ AUREL M, MILLOSS di .Klll&LIAZANhTTI riaU J)OUOnonon appo.rire dù- oocUere un cosi notevole eredità sfmUI. Salvo che la dl/lerenza d1 tradizioni? gf4 su quut.o terreno pratico t L 'importa.ma lntemulonaJe quella cM corre fra un maestro assunta d&I coni della Accade· :c~ ,r!/r,tt/!l 11~:o e:::~,:: ~i ,1:na;,o t,!;;~'::"~{ n:: iro C.SJ ~ ~ t :!n~fk:l1c t !~~~:'~ :u't: de::/:"':!,, v:t:.n':~t:~; :i-q~~re~ ~~~ pertale df Vlenn11. In compe,n• tolo va deJlnftiz,cmente a fuo- di mom U contegno di un grup- U comptaefmentoJ!t;t phl. gfow - nella ataglono ora cooolusul, ,o aom'1ra ne re,pfraue fl n- co. Per ritornare a Jar mllllca po nutrito di ascoltatori che ~ epigono rolontano all'hai - con vw.ùquattro nutonalltà /teno estetico. Da una ,corsa dopO al1tt'tl.C /atta /are ptr mol- applaudi accanitamente ,cn:a :lo della sua da. E tuttaris il rapprea,entat.e. I coni compreni al tltoU della 1u11produzione, ti anni aglJ altrt con tanta /or- 1apere, a quanto ml con,ta, di compiacimento ckl pliì giovane devano: dirHtone ,d'~c.stra, ri direbbe che la cantata a tuna d'organfz:atore. La'1roca ,t ctodeca/011ta o df ,t,temt, e scn- per cucrfl trovato a diofd.ere Il (Van Kcmpen), acrena Urle& pili roct solUte con orchutra t r1/atto allo e Stabat > col rl• ::a neppure darli del tu con giudizio dutlnato all'an...."iano (AttaAI T,e:lllnl), orp.no · (Oèr ~ su argomenU della pa.,,fonc do• ,ultalo clte l'a/jlancarst dei due l'autore. ,Tra questa partftura non deo'euere cessato neanche ma.nJ), art.e ,·ocate da concer– t:utc figurare tra le ,ue tncom- lavori finisce per modljlcare e quella di Schoenberg Il de- accettando questa distanza quo_ to (hva.retto), clAvlcembalo benze di corte; ciò che pub tn radicalmente quella Jfslonomla 1tlno di J)Gllare qucut tn011er• lltatfva. Continuo dt/attt a ere- (Ghcrlln), violoncello •(CUsn – parte tnotloaNI la OQnjlcten...-a dt mllllcf.lta che le altre sue "ta t toccato alla noott4 di derc che neU'euersi rllOlto a db > Violino (Prtnclpc e- Ene– quasl colloquiale con cui egli partiture aDCva110delineato In Voge'I - Sette o..spettl di una sevuJre tm cammino CO!l con- aca), chitarra. c.la.uica (Scgo– ,t muove fra soggetti di tanto plil di u,t panorama ctella no- aerlc dodeCtLfonlca.- che per I trarlo alle sue radici naturali vfa.), planotorte (AgosU e Scar – tmpegno. ,lta ao rtentarne l'eurlt• , tra mu,lca contemporanea. U meriti dt ,me e la 10111.done e culturo:U(Maderno è venezta- pln1), ttul!ica per fllm (Lava.– mia del sentimento, a motloare cg/l'apparlVa nelle t;tstf di un fra arte e dldatttca davvero non 110 e ha 1tuc!tatqcon MaltpkrCI 8]llno), musica. d'lnaleme questa cU,cre:lo11c elle no,t è co,nporltore ncoclcuslco: ecccl- lo mcritaoo. educandoti ai ctUto degll an?t- {Quintetto d:11~1ccadcmla'). r 1 :!!:p,~u~!~an1%::,:tdè cl~~a~ ~!n~ ~1!=~~f PJi=:~,:,a~~: te~ui !ed!:~':er/'~:1~~a 11 ,/!~ ;::u1"::u:"'in 1 f::otanJf :~:1!;! Non soltanto l'opera, ma an- •·attro dt origine plil elevata. ro; un nome, in.romma, In un ctplo n suo ultimo prodotto tn- quel '11'ogno di anonimato me- che l'in termeao, li italo l'Olo– E qualeo1'altro appunto eh.e a,- grupp0 di colleghi con la pa- titolandolo e Studi , . Qulndt è dlevalc, dt dcoorione Il qijOlCO- rizzato dalle manlfeatulon l ,al auomlglla al portato lette- rentcsl aperta dello e Stabat > da ritenere cM aoeme /atto •a al di 14 della IOddil/aZfone cb1J1ane. Vi sono ln questo Ke· rarlo dd def10U dJ Crt,Una di accant.o. Ma oggi quella pa~- tutt'uno con quello altrlmentt prit1Gtodel e pro,mo > bello che nere minore, llmJtato & pochl Svezia, (Nè l'amore IUlla e bel- tut oenendolt a sr,olgcre con rlufflto dl Schoenberg, come egli a~a In mente dall'lntdo pcrsona,at e che DO~ !.-l!lt.,Jpera la > /orma dovette cucrc rego- le Tre Cantote, ecco uscirne t aocaduto per la gran parte della sua carriera. Nel qual ca- . I due att:J, capolavori per&0le– Zanneutc un fat..o. Lo ,t wde l t.onntnt 4t 1.1n ,ca,o tn ceto della critica, ,ta. quanto dJ me- so l'euer giun.to Invece che ali: _ 15}.an1. . ACa.tlaJ,Ua.nl, çlmaros1.a.nl, :::u:n~ "ca°i:l!r!:t., d: :oo.::,:n=r:~· :!:. ~~~ ~:,~e ,:cn:;;L~ _h~l=~~=~ta,ir:! ,e ae.r~r•::u.v~~~p;: :::z~~:e~c :~~dt=fa ;Jl ~1,.c?t!tu~~~~; :l:t':i~,{'J';(':,,ti~::ub':!::! ra:a~i:Cfl¼'T.-e~ -ff,!M'a~.4t --~~:ttcs~a::,~ca:U 1 = dolorosa del duetto alla slel- a trooor,t In contatto con ogni atta del tuto , u laooro del mu• dialettica della parola che IL liCUOla nal)Oletana, conRnc,-a l llan& fra S. Gtovonni e la corrente dell'UJ)Crlen.2:a d'oggi 1tcf.lta viennese rluntfto la u - /a deU. . -tc di. Kafka, In luogo df suol moUV1 principali nella. rt– Ma.ddalena clic no co,Utut,ce rfe,ce a co,trui1'Glli un e orto conda e la ttr24 volta t un un impegno JmJ)OSllblle •f di- nlutazlone dell'tnterrrwszo. In– l'epflogoJ. concltuO > nf.ent'atJatt.o ,prcz• uempio palmare ddla capa- ntoalrerebbe fn lui come una fatU, accanto a un oonoer,.o dl L'Arcadia In senso quall ,to- .tante, ant! oordtalluimo, un rl• drd d'IUumlncz:lone e d'ldeaU:- rirolu.donc 4 po,.tcrfor1 4ellc n\adrlgallstl, dlret.to da Andrea. rlco dello Zlanl cedette Il po- fugio do~e semmai sono più za.rlone della mllllca anche net anali.Il cui ,ottopone t procedl- Moroetni, che à stato la IOf"l)fe – do a quella di se1UO ambfffl- i sentfmc ntl e le DOd dd no- mo,nentt di maggiore Impegno menti e gU c{cmentf della ml'-f{• sa della. '&UJmam. , ed oitrè: ad tale, rterocabllc per La terra stri aOf a buuare al cancello, soggettlro di un artuta. Il re- ca senza timore · cU 1.1na 0011 mu- una apeclale aerata tlc~cata. a di Gian Francuco MalJpf.e:ro,lungo la C1U'11a del melodram- cfta,uc (4 Venaia Anton G. ,tea. vtvaldl, sono staU ~nt.::1.U, per coro e orchutTa. Il te,to ma, che quelle degli amici ti - KublmkvJ ot narra con ,ra 'nde Cttartdo per ?4 cro7Ìoca l'ue- prima, 1 tre amanti d1 Clma- f,1:ro1"';':,'fc t &,:;:~h':': c:;!cf: !~ti~~: .11;n3o~nt~':f:11'i!i =td(:Ji~"::,1::,;,::r;~: d~~~1 ~:=:~n:: ==.i::o:e.c1o/=1o~:~ m~= ,aniente dalle porentuf che iJ i,cdl Il coro· ultimo). ma portato da Scltocn~rg a ro Slngverdn der Mllllk/rétindc seppe Mana Orlandlhl e La: ~r:ro1~f~ell~:!-icolf::~:1:~ o ~::::lacl'ae ::, Araca:~{f!::1: ::::t. ~/::~n:~et~at':f:; i~'z:~~/~1 :l:!,ie,~e:.~I =~ zf~f 0 ~t~ii;~~~ic– ~- •~!~~n~o:l>iJ!" c'f:: 0 ::= :~'1,ci~P~u~0:. 10 : C:!t 1 e ~ :f~ g#:~tode~fa v;~~~:"oo':::;::.1: 1:n~~,t~ :r~fe~ico"~i 11°(u1:f;, 1,af~ :=~~~,~~ pe~'fat~ ~Wfi ie1!fonf~!t ~~~J ti! ;~'::re. ~~fftrha~eJ. ~~(l °:o~= ::~cn:z~uc:n,::'t1tanc::a::,~: ~~,~~:rt=:~~v~:r:;~ .::!:: 11~'tto 4 dlv~~ o ~at~ 11 è l'uomo urbano, Mallplero sfa lare dt $plrfto, di ama'11le buon prcùhlera e'1ralca riprovata !Ot • 1lcalc Veneziano è da COn.tlde- In un atto ed lui tlue apft per- ~f;;:g o/z:doJ!i~!fz/~ina~t :=vo~:!':::a ~g~,a~ns:'i! ~Jr. ,'/:!aèoft~~1o':~i11'ff! ;~j",:i~~p,:~ ndon,ii:;;: O~:~ ~~~Se~~ none è Il U41 ), uomo antteft- -mtufche aveuero gU usi e , che, ,cnza Indulgenze d'alcun lava la volta acoria df sacrificare sotto quesU due nomi). Bacoc– tad..lno po! com'egH è. Ma è coitumt degli indlvldul Ci sa• genere, lcrftie Il racconto, In t'attualltd allo spazio u ne era co ~ un gt~atore Impenitente anche oer rebbe anzf da tmmagtnare que- realtd padrona dl euo anche andato sotto le Jorblct reda.do - e la moetle bacchdto!la lo rtm- llan, non ,to tawro tn atto di guardare prima dcll'lngrcuo finale' del nalt a penodo c1edJcato al Pie_ provera, e \'a dal attJd.lce. per le rlgM con 1tntggente rlmptanto alla coro d'uomini che espfock come colo Concerto Notturno cU rur chlec:1ttc &eparuionc. Bacocco al che ha compagnia dei e buonl> c:teZ la ,ria rlolnctta, anche qua 1en- cht che per euere uno del lavo- traveste da giudice , "circUlsce .,,o"e la bellezza po,ata. me- concerto gi4 descritto, · gia.CChè za cedere neppure un attfino rl migliori upodf a Venezia non Scrpllla, e quando essa. stà per ditata df queste pagtne, ftqrlte nel suCCUlloo diretto da Scher• ad fnflurioni flnagogall. Ora pub euere pa.uat.o ,otto lllen~ . cedere ,Ili svela: e a sua volta 1& come da Mn proc:a.o df ule - chen ,taoa 1,1n po• oome 1,1n fto- tanta pureua. di mezzt In Mno Fanta,Uoo e mt.steriolo nei to. rimprovera e scaccta, per Poi U~,~'::u::;:a u4:au 0 p:~'::a m~ ~!t~v1a~.n!/:n·ri:~:;u~ : o r ,/u.":: d/!'~c:;;~~ :; ~~r=,,~:::~ rtc;~gara (che , nel 1752, :::g=::aut4 Urica df nzra ~lo~ 11::::0 ~~: :ri:: fu:~~: /~~n:ic: :,~~~~ru=~ni:~: fro~• Jr' e1~/ar1:rl::a~ A occaipare la ,cooJtda parto nrdl dalle mtUtcM' contempo- u, •f'Ol muzl. Dall'ortodoulc suo contenuto niu•aggetttoo del nel repertOr1o dd e Bourfans >) cui concerto, diretto oon la con- rance di quest'anno a Venuta d.oduà/onlca, tn cui egll M titolo, oonfe.rma. le quallt4, e si ha un altro travestJmento. ~~ln=:nz:e:rw:caJ"C:: '1z: !a~ 1ai:::;~~at,: :re :fl,==:~• °e!,= :n:r=:re ':aaf~fd T~~': •~~":at_unaq:3; :~t~~i::n1~o~ ~~tT~ 0 :,i;t~i~aJ::~;;! :';nz~~ ~~ tr:o 't! i-ci ormal rendendo me proprie. ~t~~::1 ~~f ~ :: (B. Chrt,to//J, coro e orche,tra 1teua 1erata (Studi per cD n, {Gtnevra Vfoonte), t mate- El\OLJA ZANETTI ~~~ri=~n: ~ duetto col falso glud.Jce.; La. DANTE PLASTICO zingara di Rinaldo <•P~to dal Ban)ey e dal Rouwau) ~ alfche · ptil colònto, ed ortre, col stile ·è quello di - un fiorentino colamento delle cose e forma.te >, cleandosl, . la figura bruciata e nel loro prorompere dalltL lm- brulla di JacoPo RusUcuccl. E magtnat.iva, han.no, tn altri ter- qui l'ciftcacla è plcnn. cioè im– mlnl, Yer1tlcazlon1 che tenàono magtnc fusa nello sUle, anche :u!m~ ~~~~ = f~g~~ >1ra~~~U1~1 e!! l'lmmagtn e tn quanto espres.sa e me U gigante LucUero che e Da. comba ciante col e valori > .e:ignl• meuo tt petto u,cfa fuor cuua fleaU anche per altra via. Cosl: glllacCUu. e Vedt là Farinata cM Tè drlt- i. •peu.a~, o .1l 0!9"'° di– to ,, e Ed et s'ergea col petto e at&ccp, • aJchiarato alt.rf volta con la fror.tc > (lnf., 32 e 3S>-- dall'iD ~ lr'Q 4eJ.Ic. ~l e lnlzla– c Correnti - Com., w:Url cJ1e li, putacaso, di un salmo laU– usctuu d! cc tena > (In!. , XIII , no, rosi come: e NoJ mon tavam. 125); e Qui l'oltu!Jò, e torno su '1à n:lrtlU da 1lnef .- E 1 Beati conllOlto> (lnf. , XXI, 46) ; c E mt, fflcor4(1, Cuo, - Canl;ato tt • trtUld ,u che mf parr;eune ton• U'O > (Pufa., xv. 38-:\9). On-e– trcu (lnf., XXII, 36); e.I.a boe.., ro: '°E' !tor aittando di ,opra ca ,oll.etiò dal ttero p(Uto >•(ln f., e• dintorno , - Manlbul o date XXXIII); e Montali IMBlffl1an,.1 lQIG :,Jt,;,tff l (fl,lrg. , JOQ{, 20- tom In cacume, CPUrì, , ·i:v. 21) e, sopfllttut.to , COJl effet,;oa n- 26); e Seguitò fl ttno $9frit.oal che. pl(l ça.ndia.o: . c..A1. Padre, ,econdo > (PUrg ., V:, 132): e E al Piglio , allo Splrlto Santo - con1e Il volgeni ctel ciel cteUa Com.lnclb dlorta tuu.o U par a- ~~ ~;:re~, ~i2~ 1:~ =: >ae~·r/'J~~-!{; :U:7 e Qual'il faleon,- 1 èA'auendo dal c-Volltando eant.atano, e tae1e.n- f.!fi:f\,ia~C:: :;~:,~~ · ~r:': g!ar~~ -!'~t!?s, ~u~ l&~ •.c'à J)en •1tro e ben plù, ~Offl~~to ~!=~ ~~:,a dc~~n~ l ual! ~;,o, 1~:~ ;:u~ea~ 1 s~~:; e aoggetU > e d.1 qu1;.st1 ultlml ' cantando anlme Vidi > (Purg., tL elementi di ,espresstonc 11t,UI- VII, 82·83): · ath:a.. Per., eaemp!o; allorchè A ,i.cn conafderare, et et rive– Dante narra del , tre ftorenUnl !ano <Jella ateaaà natura gli ac– tro vau nel glròIÌe dei· vtçfcnt l cot(prnend a tt.:ruer.o , I quall ;°~~do°!'t~"!• ,'iin~~o:i,~ ~ , ~~~ rr~~lè 1 og:~c da~~! e Cominclb l'uno, e il Unto spirttt nelle tre cantiche, acnza a.rpetto e l}rollo > (lnr., XVI, preambolt, come e O to,co che 30), 11 Poeta crea una i;pezza- per la città del fuoco ... > e: e O tura onde 5p0rge, qu:ut cnu - anima che r,al ~ e11er !lcta con quelle ,ne,n'1ra~. >: donde lleille che li tessuto poeUco ai presenta movtmentato, qua.si di– rei aussuUlmte, per 1'avv1cen– daral i:lclle parti, & disllvellf or più or meno av..-crt!bW. Ed ec– co Io aUle; ma non ancora. tu~ to lo aUie. Nell'accoglime nto degli altruJ airet U e segnatamente nell'ur – gere del proprio senUmento , questa v1,·ente t.essltum d'anima e di cose J)3.1plta come In un Du1do alone. per cu1 o.d ora o.d ora al Unge o.si appnnnn d1 t15o e d1 pianto, adescando le ,•tbra– z1ont delle nostxe corde pl(l te– i;e. Oppure, nell'urgere del pen– siero e del 11..'\pere, b tessitura medeslma s1 traSCOlorao si aggrl – rta via via In una sorta d.1 Con• di monocromi, .se pur misurn~ al pulasr punt uale delle terr.lne. Cosi appunto Il poema si fra • &1ona In U?l(L IICrte dl pocmet.U minori , or più or meno nCflda.tJ alle scansioni d'lnten·alll, m-1 gtuoco di una vo.r1a e ,11.sta re– splrulo ne. Quo.ndo 1 alnKOII poemctU o singoli eplsodi si sus– i;eguono senzo..tnterv atu d'indlf– ferenU Condi concettunU o di– duca llcl fra l'uno e i' alt.ro, 11 Poeta dà luogo n Jau pari ad abl.Ssl nel mondo Interiore . S tanta m3ggtore diventa In tal cnao l'lmpeano d1 ricongiungerli e ,1ventemente arUcolani l'un l'altro: Il che nuovamen1e com– porta una teMlone o uno sforzo e lmpllc'\ una suprema. energia. I tre contlnlll cpllodl, :iù er.cm – plo, di Jacopo del Catatr0 , di Buoucon t--:da Montefcluc. e di Pia del Tolomei M>no ad uno ad UDO lsolaU e-inalezne riC.)nalunU e artlru!nU, come t.rat~uuU dnJ profondo, in una più ampia uni– tà poet.lc.l. Ep1aodlo per episo– dio, al rinnovano d'altronde le ,101ente aeparulon.l e I d1na– m1c1rUepmenU, le paw;c tc11pl– nmtl e le compendlMù ct&usu– rc; co'1cchè neJ racconto di Ja– copo dal r1chln~ a Fnuo sla– mo lanciati di bot.to allae,-oca– z.tooc delle ferite, come da que– ste alla 1ndlc:l%lone del dintor – ni di Pado,·a; datl'accusn. au·a.a– sa.s&lnto; da.I vivere o.I mortre. Non dJ.fferentemente le parU s1 stacca no, a membra a membra . nel rocconto di Buonoonte (c .. .a ptA del Ca,entlno - Traoer1a un'acqua che l1a nome l'Archla– no ,; c Qui -c:lptrdd la vù ta. e la J)Grola • Nel nome di Jfarla JlnL. >; e L'angel cU Dlo ml PTe– ,c ... >; e Ben sai come nell'acre IL raccoglie - Qiiell'umtdo va– por..• >; e Giunse quel mal oo– ler... >; e Ind, la 1:allc .. >; e Lo corpo mio gelato tu ,m la fo– ce.~ >: e Poi dt sua preda mi co– perse e cinse >J. Cln.scuna delle riprese citate Indica W1a cesuro., quasi uno strapl)O a ,orpresa, o nel contempo l'impegno In pro. Condo all'art.1colaril del lut to, alo. Ideale 11la ra1,preaentaUvo. Ugua l drammn è rlvluulo r.el racconto della Pia mediante I tsette ,·erst me.mornndi ov'è riu – sunta con analogo pt'OC(dcre o.oche la &teAa ,1cenda fonn ale a scatta a scatto e da @'TUPPCI o. gruppo d'Immagini, che Ili re– iclndono tsolandoel e &I conchtu - douo dn. ultJmo entro una. cor. nico comune: tLclò o.lutando U ritmo che h11pro,'\·eduto lnvtsl– bllmcnte , a. crearne come un Caca1mlle. Lungo l'intero peri – plo, se maJ a un ricordo np – presentato subentri un pensiero che cl proie tta 1ontanlsslmo In una. regione Mtratta. (CO$l: e Ben UU come nell'oerc si rac– cogtlc..• >J, quel 5edlmento tm– maa:tnoso, pur tenue, che per– mane o.I fondo di claacuna Idea, basta per poterlo coinvolgere - qua.st preso a] laccio dell'attltu – dloc rappresentaU,'3, sempre al– l'erta - nell\m.ltà stillsdca e cosl farlo frulre del lume lrrag – g:lato ne.l contesto poet1co dalle– J1guraztonl vicine. Dal princi– pio alla tlnc del poemeu.o tri – partito viene pertanto a detl– nlrsl una compagine che si pro– fila, qua.,! montuosa.mente, a mano a mano che sl antma di flaure, onet.tt -soggetU: come un lnaleme, arch.ltettonko si. ma pol)Olato d.1 eroi e rilerato da fonda!J adatU, di con.serva uma– nante perciò e naturante, e pla– slJoo" 1nnne di una pla.sUcltà speclfteo.ta energeUcamente ne– gli ato.cchl nelle reslstfflZe nelle Jtlunturc. Tale, a mio tLVVLso, è e Dan te plasUoo ~. Ma non l, ancora tut – to. Non è ))0551bllc- anche In questa sede. 0\'C. &I consldcrn lo stile solo dal lato t;l.rfr,o - hl.– ocre del tut.to del verso e della tua collaborazione. Ram è In Dante la. ,opra .f!'a:tlone del ,·cr. ao e c.he troppo suona >. Le ter– dne , piuttosto, &0no per lui ob· bllgatorie fronUerc che tungnn da osta.colo, spes.so pertanto da ~adlo:~~~ '~Jl::=o~ t~ verao al rappreacntare: o colla– borare alla dc1\ni.11onc del tenu, et~ dell'oa etto-lOftelto totlO spede. cont.enuUsUca; o colla– borare per contro alla deflnl– zlene dello stlle. Malte volte peraltro rcndeeaslllabo ha un oomplto Indiretto: sin di aMC– condare per via ritmica la su– scltazlone d'Immagini afflnJ, ala di meuemc In maggior risa.Ilo la qualità nel paragonan·l&I, cioè per oont:ruto. Della prima togsto. è Il celebre e Quale nel plenllunll 1ereni >, do,·c l'Uf!l– clo del auonl, :1 presctndere dal ritm o, è di promuovere, atua – \·erso In loro et.es.sa chlarltà e truparcnu, 111rivela.Ione del• la serenità plcuUunare. Della medesima fOffUI. è Il concorao al mppresentare negli altretta nto celebri verat: e Era già l'ora che volge ti dillo ... > t\no ac .. .se ode squilla dJ lontano - Clic po.la il giorno pian_gcr c/1e ,1 more>. E tralaaclo I numçrosl altri ca– al dove le e rime aspre e chioc– ce > contrlb ulscono a meglio qualificare I tormenll e I tor– menta U. Ove riprendiam o tn esame Il e poemetto> triparlJto di J a– copo, Buonconte e la Pia, rllt– vlamo che le lntt(r:nlonl del tes&uto rappresentaU\·o - I\P• por1atc per via a.onora e per ,1. rltmlc:i - ti 11ussegucno to:-• mando tutt a Ur)l\ catena: ma non hanno tutte ldenllct requl - sltt nell'll5SOivereal loro Inca– rico. L'impeto dell'acqua, che prima dal e fossati > al rM grandi &1 oon,-enne; poi dal e rl– \'l grandi > a.I enume real > precipitò In tal gut,a che e nul– la la ritenne >, al palesa lndJ– cato, per via udltlv a, In i.specie dal ritmo, E qui shuno ancor rtmandaù sopro.t.tulto al con– tenuto. senonchè u tluno stes – so dà luogo a un moV1mcnto che altusl aceompagna le mo– venze plastiche, mentre vi si ag– giunga no, talora. come alla n– ne del racconto di Buoncon ,e, rlchlaml o.d urtl. a tcn!t (e Vol– tommi per le ripe e per lo fon– do ecc.>): laddove la terz.ina preceaente (e Lo corpo mio ge– lato ecc.>) lnd\ice o. 1nlz.l:il! suggesUonl di stasi. Stui, rimescolamento. se1,·01amento. quaal afaclmtnto. Onchè (e Poi di ,ua preda ml coperse e cin– se >J sl provoca. una sunesUo – ne di pace suprema. Descrlttl, ·o e di conserva flanch egglante 11 mov'\mento plastico: e Scvultò Il terzo spirito al secondo >. Ma sopmtl uto alla tlgurnbllltlt Intrinseca del suoni per aè me• deslml 111 deve li susgerl men to della dolceua e della dellcatez.- 1a che Dan te vuol r1emcare In Pln del Tolomei. Alle oa..servazlon1 qui presen – tate altre ,•anno ccnglu nte che si riferiscono alla tradizione ro• manica e florentlns.. quella stes – sa che Portò poi ftno a Miche – langelo. GIUSE Pl' E Gi\Li\SSI suo clima. da commed1à del• l'arte, ·u pretesto ad una. cac– cuslone brillante. Mentre Man• no Wolt Fcrrar1 ha dlret.to eq ulllbratan:ie.nte i dtie lnter – meul, revlalonatJ da Vito "Pru– Z1, Inca Alfanl Tellcn.l, che è ricwumcnte la plll 6Cblllblle e audace: regiata dclltL noet.rn sce– nn. llrlcn, non ha rinunci ato all'occulone di preae.ntare I due lntermez.zt ln Wl cli.ma , appun . to, da lntermeno, cloà .scnia rifuntrc da tmprovvbulon1, ln– \'enslont e magari 1ntrom.lu1onJ. ll glocat.orc, perto.nto li atato CSCfU!to 1u un t.eatrlno nel tea- ~ello C, 1:an::~. ~ ,=:,: lnl'CCC, l"t!:nlva pre&entata alla. franoeae , e nella pubblica pl.u – u d'una città; qutn~ e fon– dale, taPP{'taenta:::i.~I CAR, cr.lu– dono da "IDi lato li palCOICMl– C(' > (Dc.i.a Con· •• L:OPtTC. C.'O• mtcc ltaUana neJ '100J; e quin– di abba.ndonando li colore me– ridionale d'Un accampamento 1lngaraco, al mars:in1 d'un bo– aco. per una dcllcata stampa.. In cui Tagllabone diventa qWW un Pierrot. e do,·e I toni aon tutti color bianco o seppia, flno 11Ibrulet.to finale con tenui co– lor! da acquerello. Il successo della l(Crt1t& ~ sta– to V1vta,.lmo, e V1 hanno contri– buito per buona parte, Fran– cesco ZeCflercW Ro&sl coq lo .suo ~ ne e COltumJ, 1l baritono Gi– no Orlandinl, (Bacocco nel Gio– catore e Ca.lCtLnte nella Zfn– u,,raJ Il tenore Alrr~ Blan– chlnt (che ha compo,to la friz – zante maachera c\1 Tagllaborae), I due IOpra.no Brun a d'Ottone (Se.rpllla) e Lorenza. Mitra (lo. Zlngan): ncnchè au alllevl e allJe\·e del Teatro dell'Opera d1 Roma che htlnno preso parte al OOUett.t. lUAIU O Vt:RDON~ teca Gino Bianco

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