Fiera Letteraria - Anno V - n. 27 - 2 luglio 1950

OH A lUO Ut:L J.i\ ICl-:IJAZIONt- ; H.Oi\JANA : 11-13 l K-tU Redazion e milanese: Via della Spira 9 - MILANO ManoscrlUI, foto e dlser nl non pub blicati non si resti tuiscono LAFIERA LETTERAIIIA Data Ja sovrabb ondanza d 1 scrltt.l che ci pervenvono con l'esplicita richiesta d1 giudizi part.1colart, comun 1ch1amo agli interessati che direttore e redaz1on~ della Fiera $Ono assolutamen~ lmpossib 1htat1 a diu riscontro a Qtu•~te T EAT JRO A JRON\.A CATERINA COMBATTE EVINC .Ardita fatica di dr:immatizzare una vita che è chiaramente assistit:i, ualla benevolenza divin a M OLTO si è discusso e si dramma greco, quan to lo stes- ne appare trasfig urata. Rlfe– dtscute sulla posslblll- so dramma sacro, sono nati rendo, nella stessa lettera, tà dl un teatro catto• da un'occasione, la celebra- l'ultimo sguardo che Il con– llco moderno. In general e, si zlone del rito, sono natl dal danna to le rivolge, nell'offri – tende ad escludere questa di far parlare a Dio la nostra re Il capo al carnefi ce, scrive: posslbUità, nel senso stretto lingua. A questo deve aver c: Egli fa ceva u,i atto dolce da dt una ripresa a teatro del pensato Cesare Vico Lodovlcl, tr arre mille cuori . E non me fatti della Passione e del San- scrittore notor iamente schivo rie merav igli o: perocchè gfà ti: la fede cattolica, sl dice, e onesto, quan to omogeneo e gustav a la di vi na do lcezza . non ha più presso le classi coerent e nella sua pratica dt Volsest co me fa la sposa colte, dalle qua.Il provengono art e, quando si accinse a par- Quand o è giun ta all 'uscio del– a'll scrlttorl e alle quali si arte, quando si accinge a par- lo sposo suo, che vo lge l'oc– dirlgono, quel carattere ln• tecipare al concorso dram- ch io e il capo add iet ro, inch l- ienuo e mistico o beatamen - matico indetto per le cele- na t1ào cht l'ha acco mpa gn a- te romanzesco del nostro Me- brazioni caterinlane dl due ta, e con l'att o dim ostra se- dloeyo; 11 pubbllco che fre- anni fa, col dramma che ne gni dì rbi gra ziamento >. quenta oggi I teatri va quasi rluscl vincitore e che Fer- Caterina è la santa della sempre a questi spettacoli nando de Crucclatl ha pre- esort.azlone. I l che non si- come a manifestazioni di ca- sentato venerdl scorso al gniflca che non agisse o non rattere eccezionale, dalle qua- Quirino, nella tnterpr etazlo- sapesse agire, perchè pagò Il .non è esente un certo co- ne di Elena. Zareschl e del sempre dl persona. e fu in lore di mondanità . suol compagni. mezzo al lebbrosi e alleviò le .Alla prima. asserzione . si è si ~utaJ~~l~e~:a c::g~an tt :~oer~e c~:to ~~e!~~•~da~~n~~ t1Sposto: e Ma anche gli au- A vent'ann i è già famosa : a nanch e U mantello, e non in– tori di drammi sacri m edioe- sei anni ha visto appa rire dugiò, quando si trattò di vali erano oua sl .sempre per- Gesù, a sette si è votata ver- succhiare il marciume delle ione colte e que st o non. h~ gtne, a dieci ha adun ato le plaghe per punire la. repul– vtt-tato loro di innalzar e Il piu amiche in un sodalizio rell- slone del proprio corpo, e genero.so monum ento tcenfco gtoso; a dodici sl è recisa la volò In Fran cia, quando suo– e. almeno una volta, poetico, chioma, piutto sto che cedere nò l'orn, per convincere Il alla loro fede. > Alla seconda alle lusinghe del beg li abit i Pontefice irretito dagli inte– si è a-irato Intorno dicendo: e sposare 11 giovane che la ressi che la Curia france se « E' vero, il dramma risulta ama (l'unico sposo suo In gli aveva creati intorno a ri– di un incontro: l'incont ro tra ognt tempo, in questa vii.a e portare a Roma la Santa. Se• ~ parola c~e si fa carne ~el- nell'altra, per chi non 10 sa- de. Ma, come è stato detto, l attore, e 11 pubblico aduna- pesse - sembra che ce ne la sua vita sl 11'\ani!esta. m i- Elena Zaresc hl, protaronl ;t.a. della e Santa Caterina • to: sono due termini fn di· siano che non sappiano - è rablle per questo c: che più si di Cesar e Vico Lodo,·lcl ~1i!!~z;:~P~~!fpr~!!!i.een~~- t;; Gesù): tutti ne parlano, tutti deve parlare rtf quello che im- sorta di carosello una serie di l'umile zelo che, se ha con– uno Mi due manca, il dram- la. seguono e la dicono santa , po.se ~Dli altri di fare, ch e c: ricordini> legati fra loro dotto ad ampllamentl non ma muore. Abbandoniamo al- la. benedicono nelle dure rl- non dl qu~Jlo che eu a fe ce.> dal filo della devozione, an- necessari e forse nocivi, In lora Je .sale moderne e por- nuncle e nelle opere di carità. La sua piu vera. e v~va. azio- che Lodovlcl ha cercato una omaggio a preoccupazioni te– tiamo Il teatro in mezzo al SI fa suora. delle Mantellate , ne furono le letter e. atti di terza via, tenendosi In parte cniche, testimonia ll fervore popolo, nelle piazze, dove che erano suore domenican e vita, prlma ancora che poe- all'illustraz1one, in parte .ml- col quale li commediogra fo sempre e nato: vedret e che con abiti e doveri religiosi, sia, e poesla nel senso origi- rand o a creare un climax, nel- che, da. anni, in severo ri– i! popolo aderirà senza ri.serve ma, vivevano in casa come narlo, nel qual,! la. parola era la scena.shawlana del processo serbo, non faceva riudire la alla rfeoocazfone che vorre- terz ordine. In una età di san- att o e glJ effetti pratici va- ricavata da un esame, al qua- sua voce, ha compiuto la mo proporgli>. rae ;~~ !:f~~~u~~v~; ~;,a~ ~r~~è ~~f~f 1 ~!~~:z~~; le c ~teri na a f~to~~1ag:a~ a~~ opera. Che tutto 1i popolo, colto dell'unico San gue che una un esempio di per sè, e arr i- ~~~~~ ~~v;ll~ a Firenze ep- Elena. Zarescht ha inteso e Incotto, povero e ricco (più volta versato ha riscattato la va.vano dappertU;tto. poi nella scena alla corte di queste possibilità e si è data ~~~r~I ~~:te~z/i~~~ >~ :t~ :~~~~- ~r tutto 11 tempo dr:!'~~e::i~r~a~~~ :~:~laco~i :vl grone ~~: u: r: h•:~:~:lc ~~j ~~~m~nete~~:i:ta:lo~~te~:-• ~~ sogno di parole di fede, è co- Ogni su~ lettera comincia: chiaram ente assistita da.Ha D~lfl~o Pnella Giovanna di mantenuto alla santa Il suo sa nota a tutti e provata. non c: Io Catarma serva e schiava benevolenza celeste, nel lieto Sh p I erltà 11 cli max caratte re di donna e di rell– solo da,lle analisi degli stu- dei servi di Gesù Cr'8to scrivo esito di tutte le sue imprese, no~w~i r cr~a~o neira. prima, glosa, tutta viva nell'abito, diosl, ma dalla documento.- a vot nel Prezfoso Sangu e cosi ammirata da quelli stessi e nella seconda, è stato ap- come un vessillo, con quel ~~ 0 ~1:C~!àt.:~a~red~a::; 1; !~ti1~ :n~~II~~~·~~:ùc:1~:. r~e ila :;:::a~~~ d~~~r~uasi pena sfiorato: la vibrazione si suo lieto piglio affettu oso, primo, si può fa.re dramma Gesù amore. > e Sangue, san- combatte nella. più casta tn- è varia mente distr ibuita, sen- cosl cordialmente comunlca– cattollco, senza bisogno di gue, .sangue! >, sono le sue ultl- tlmltà , una vita cosl In ac- za. raggiu ngere cuspidi ap- tlvo nelle scene !ammar i dopo svol ere argomenti stretta - me parole. Dopo avere a53;st1. cordo con la. volontà.divina , di prezzab!H. Ma non si può non la vestizione (sono le sce?e m e; liturgici , direi anzi che to 11 condannato a. mor~ che fronte a cui le armi si spun- riconoscere al dram ma, oltre che ml son piaciute di p!u) le opere detta.te In questo spi- nella tenerezza materna di lei tavano . la. ~ellcata sugges~l~ne di al- cosi mlstl<:amente ispirata rito sono In ,enera.le le ~\ù attlnae una serenità. sovruma- Tra I due modi, il claaslco, cun. momenti pm raccolti nelle altre: ncll~ scene della efficaci, anche ' perchè non ha, confessa: e E 'riP08tO 1 èht che rlunisèe gll eletnéntl ca:. (scena con Nanni, scena. col seconda parte l avr!!I prefe– destano allarmi nelle coscien- fu, l'anima .si ripoffl in pac e ratter istlci della. figura In un giovane condannato,scena con rlta. flslcametr...e plu consu– ze r8.fflnate; secondo, Il cam- 8 fn quiet e: in tanto •odore episodio central e; che ne è Gregorio, scena della mor- J;Dat.a.. po nel quale si muove il di .sangue ch e ella t1on poteva come Il polo catalizza tore e te), la dignità formale che il Tatti gli altri, da Flllppo drammaturgo cattolico non è 1ostener e di lev arsi Il sangu e, propulsore , nel quale tutt o personaggio di Cateri na . ha Scelzo a Salvo Rand one e 11ca,mpo pura mente religioso, ch e le era venuto addou o, di connulsce e dal quale tutto sl qui raggiunto per la prima Sandro Ruffini, da Carlo è 11 çampo dell'arte, e l'arte lui. > Questo gusto totale dal Irradia, e Il sacro, medloeva- volta. a teatro, dignità che Ta.mberlan.l a Mario Ferra r! ha la legge in sè stessa, non Sangue Divino sostanzia tut- llstlco, dei quattrocenteschi e scava un solco tra questa e e a. Carlo Lombardi , ad Achll– soffre stretto .I e : l'ope- ta la. realtà circostante che oltre, che dipanavano In una le precedenti produzioni, e le MUio e a Tino Bianchi, ra d'arte, 1l genio, nasce, · · · • -•- · • - · - ... , hanno va.lldamcnte contribui- chi non lo sa.?, quando il to a. dar concretezza all'azlo- bl\0n Dio ce li manda; a.nche ne. Il carattere ambivale nte nell arte sacra (e vi concor- del dramma, diviso tra l'af- rono tnflnite condizioni, sulle fresco storico e l'itinerario quali potremo sempre torna - Intimo, presta ndosi tanto al re e che pure tutte insieme chiuso quanto all'aperto, ha non bliStano a spiegare 11!e- suggerito a Fernand o de nomeno vero, l'incarnazione Crucciati , di rito rno dalla. sua poetica; è un discorso che si lunga. esperienza registica tn può anche riprendere) . Può Romania, una soluzione anfi - capitare come a Sbaw, che bla, realizzata con vivo senso volendo dar<:1una splegazio- pittorico e costruttivo da. ne razionalistica di Giovanna Carlo Santonoclto, impernia - d'Arco, cl ha sbozzato 11 ri- ta su una gradinata centra - tratto di una santa, e può le, (il e monte>?), con due capitare come a un nostro gradinate laterali a rlscon- commedlografo, altr e volte tro, di volta in volta. integra- felice in certi tocchi paesisti- te da. convenienti fondali. Su cl, il Paollerl, che nell'intento questi tre praticabili, cvlden- di darci un'apologia dram- temente più adatti all'aperto matlca. di Ca.terlna. da Siena, che al chiuso Oa. precedente cl ha. dato un la.varo irossola- edizione era stata data. a. Sle- namente laico, pieno di oleo- na. dinanzi alla cattedra.le ), grafici luoghi comuni. le numerose comparse hanno evoluto e si sono composte bene rispetto all'esiguo spa– zio· in cui erano costre tte a muoversi. ottenendo anche persuasivi effetti nella scena della vestizione; si è capita meno, da un punlo di vista pra tico. la loro funzione di siparietto. Quello che si può fare è preparare 11 terr eno, lavora– re, dlf!ondere l'amore per le idealità. cristiane, aprire l'al – veo, attraverso il quale po– trà. scorre re 11!lume della.poe– sia. Tra. Questi mezzi è anche la pratica scenica di tipo pro– prlamentè edificante : non va dlmentlcato che tanto 11 Una. scena. della. e Sant a Caterina • di Lodovlcl, al Tutro Quirin o d.l Roma. ACHILLE FIO CCO rich ieste. A B OL O GNA AUTORI, CRITICI,REGIST PARLANO DI TEATRO BOLOGNA, giugno- e i;ecc111oautore, doveva, pur - Il pubblico lo segui con en- Siamo ,inceri. Parlare, oggi, troppo, ammette re che quelto tusta,mo coli come segui, con di crlli in atto nel campo del benedetto Teatro era In crtii. Vh"O lntereue, il punto df VUta Teatro di pro1a t divenuto. Un poco per naturale apatia del esposto, in epoca immedlata.men– quail, un motivo di rigore. co,1 pubblico, portato ver10 altri gu- te iucceulva, da SIIIM d'Amico. come ti parla di bomba ato- itl , -un poco per volere d.egll im- Il d'Amico, per rendere, an– mi ca, di guerra fr edda o di rl- presarl diretti a cercar Jacfll cora una volta, probatoria la /orma agraria. Ma la crill c.sùte. guadagni con generi teatrali i:ecchia mauima che n-ulla di L'Idea di oroanizzare un pub. constderati maggiorm ente rcdd l- nuovo appare sotto il IOie, ln – blico con.sullo, l'hanno avuta , tizt che non la prosa. Rimedi? cominciò con il ricordare l'ln – qul a Bologna , i giovani de Il Ruggl credeva nella funzion e ddente notfulmo di Terenzio al e La Sof/itt a •· A • La. Sol/ltta • di piccoli Teatri. Lf vcdei:a In quale le trombe dd ialtfmban – vt è fl costume di render prati• 1:na azione concordata di utile chi sof/iarono il p-ubbUco. La che le buone fnl~atlve ,enza propaganda. e,ercitata ,u dl un crt.si del Teatro df pro,a t u11 arrabbattar.sl nelle 1chermagli e piano reçtonale T>tr rldeitare Jerwmeno di ogni tempo afler – accademfche. Nata l'Idea e trac- ceTU gultt alJlevollU e, dall'altro mò Il con/erentlere e parlò et.ella dato un primo abbozzo 1-ulla canto, riteneva più che mal ne- mentalità di altri Paesi dove :l carta d t! pa11atf, &ubtto, alla cessarla. la collaborazione dello pubblicò dimost ra una pa&rionc J(Ue della realizzazione. Stato attraver&o le ,ovvenzionl, da noi Ignorata. Egli ,o.sten.- Quindi fu la. volta dt DI.ego Fabbri. Diego Fabbrl ai rlvo lle, J}Tlnclpalmente. at colleghi au• tori. Parti dal travagliO spiri– tuale che, personalmente. ac– compagna la sua fatica . 1pk {IO come pla.,ma, ad uno ad -uno, t suoi personaggi, come lf trae dalla /olla anonima dello ,teuo pubblico che va a teatro. Per• cht . dimostrò Fabbri , par lava lento, come tua, e coloriiia, con la. dizione, le sue /rrul, ,e si i:uo– le che il pubbllco ritorni al Tea. tro occorre che senta nd wr– mentl del personaggi et.ella i:t– cenda scenica I JJTOPTI tormenti Egli, alla fine, p,opo,e di e mo– cU/lcare :t il p-ubbllco portandolo .su dt un piano di CTtaztone ar – tt&tica. che, ,i:eland.o nuovi oriz. wntf, parta. dal più profondo della pllcologta -umana. Additò come ba,e la neceuita di far ricorso alla. morale crbtiana -,,e, raggiungere queste nuoce m'!– te. Fu molto applaudito da un pubblico attento che lo ,egul e lo comprue In ogni pa,,o del IUO dire ce,are Meano chfuu , con il suo intervento, Il convegno. Egli e,aminò le cawe più. remote et.ella cri1t attuale . Le trovò ln una. forma di utero/tua, ,orta ctrca venticinque anni /a, la quale portava. a crede-re che In altrt Paul Il /aceue molto me– glio che non da nof. In tal ,r.o<fo lf chhue if vela– rlo sul cor.vegno e, tirate le som– me, et 1f accor,e che, pofcht l'in – tert11e duta.to fu grande e J'a/• /luenza. del pubblico superiore al prevllto, il credere alla /lru ct.el Teatro di praia Ila , almeno a Bologna , una Ipotesi dd tut– to auardata . GIOR GIO CANOINI La faccenda ,1 parlò a Roma le quali, però, avrebbero dovu- ne il principio dt creare ve~ con glt esponenti dell'I .D1 . to tener pre, ente, in prlml&slmo ri e propri Teatri di Stato 1c– l'iniziatlva pre,e corpo. Coli 11i pfarw, le e.slgenze di natura ceslfbflt a tutte le borse. Anche ebbe il patrocinio dell'I.D.l . 1Quts1tamente art litlca. da parte del d'Amico fu 1pez– Giu1eppe Pardleri, Dir ettore de Poi venne Vittorio Calvtno. zata una lancia per l'lncremen – c La So/Iuta •• d pose all'opera Giun&e co,i un bagaglio di dati to dei Piccoli Teatri per Il lorc L'avvocato Lorenzo Ruggl, ,em. statl.$Ucl. Egli li. era voluto , da riconosciuto fine di propaganda . pre nelle prlmlulme /Ile quan - per,ona pratica, prender la brl - Ma anche per t Plcco/f Tea– do et .si debba battere per il ga di t<utar a pol.to del pubbli - tri le eo&e non vanno nel ,enso Teatro, accettò , ,ubfto , l'lncari - co. Egli, .seguendo I metodl del- che d dovrebbe e que.sto lo co di pre.sfedere U progettato le agenzie che sondano le opf- venne a dire colui che con. fl convegno. Giun.sero le prime nioni, aveva 1ottopo1to a per - e Teat ro deUe arlf • ,t pose, adeafon'; d fl11arono le prlm t ione dt ogni categoria un com• sempre, in po.sidone d'avanguar – date; arrti:a rono le prime rl- pleto questionarlo , zeppo di do- dia. GU anni sono pauatl ma chiest e di rinvto per gravisffm l mande, per .sentir In giro che Anton Giulio s ragaglla non ha - ------- – motivi; &f precisarono altre da- cosa se ne pen.sava dd Teatro . perduto la ,u a dialettica mor– te; giunsero nuoi:e J1reghiere .:ti In tal modo poteva dimostrara dente. L'atmosfera della. sala d!– proroghe: ma apparvero, un ai bologne.sl , con l'au1lllo dei venne el/ervucente . VI furono giorno , sut muri di ,Bologn a, 1uof molti fogli, come poua in - attori cM pre&ero la. parola pe, que,u muri caratte rizzati da una Jlulre aull'allontana.mento del caldeggfare la. formazione di caollca e pittoresca indi.scfpll - pubb lico dalla prosa e l'orario, compagnie e sociali :t, esponenti SHAKESPEARE EDIZONE OXFORD na Jn materia di al/inloni, in e l'alto costo del biglietto e la ck e La cantina> che attacca - Per la cronaca su Gfraudoia , elegante 1,.este a due colori ; nece.ultà: di dover mutar d'abito rono a &pada tratta. ccllzione Oxford , alla descrlzfO• manl/e&t! de e T,a Sof/ltta > che e l'fmPoulbUftà: di dlvertt r.tt co. I concetti di Bragaglla dledè- ne del gluoco scenico di 1't!arga– annunclavano l'inizio del con- me &i vorrebbe. Il pubblico pre- ro luogo ad una &erie di. pole- ret Barton (Mar!a), va letto : vegno per Il 15 del me.se di sente rideva 11el!'udir le rtipo - miche vft, 0.ci. !sfme che dal ter- cprlllare:t e non c brlllare:t, maggio. Il tema e Problemi ate più scombinate. Quindi Il reno della. generami .scuero , pfU &atto, l'interprete di Viola t fi!':::u C:n~~:r:~1:-:a~gmt~ : ~~{:!:~;e d~.si:!r~:t~d1I~~ 'J~: anche, nel campo dei persona- ~o~~/:hn,on > e non e Clelia ~'.:i:~~7f.·t~~1 : ;~i s i:. ;~1t·;11~~f1~ : :'E~.;: • :~:.:.· ,r. ~,:··.~ ~.:::ii:t?tFfno? colo che rendeva noto al bolO- la Milano si poteue parla re di vita in teriore di un c: PiccolO Chiari• · ~!~g~hd !::-:o if:[: l~h~ 0 :~ ;:o.s':.ro 1 :,7no;e a'P/:fJ/ ~ 1 e:irt::~ ';e~~::o ;;~;::,oaie all: 0 :::r:;,;, 1m1m,mmm 1m,mm 1umm111111tnmmmu adesione. chuiOni: aumentare Il numero come, anche in questa partlco - Direttore L'ar,vocato Lorenzo Ruggì . t:t p:~~~it::r: ~: :~:r~;;,~ ::r: 01 :t~,!7!tà,; 0 ~t=pi:~~ Q!:~: VINCENZO CAROARELLI f?~u~ ~ cf:t~~~~ c!'~::~e~ =~t~u~::::::;: r:e1a'o,~~:n~ ~a,1~:~tu::~! ::/!:::~~~ Cont;r~oe;.:=mbile ;~égaa~~t :!~irf: s::le 1 ~~::t!.':~~ :i:fca~lo~e~to :,~~ri:re,d:au~= 11~~ 1~ 11!11= ~~:~::uu1111m1u11111m111mm, ::!~; 11~ 11~,~~ : : ~u~:..~:~ ::: ..: ;~i;e;:e •~e~~~;'~a:u:~ve~ matica. era notevole; che, ,u nella ,a - Sandro Bolchl lo interruppe la. de c: La. Soflitta • accorreva per domandarglf che eo&a, in Il vero pubblico co&tftuito da deflnitioo, voleva. il pubblico, dt. tutte le classi sociali , quello apo,to ad accorrere, in maua, .ste.sso pubblico ,empre chiama - ad a.utst.ere alle repliche di to In cau&a, a torto od a raglo • e Quel 1lgnore che ve11ne a ne, quando tmpre,ar l e capoco- pranzo • ed a di.!ertare lavori miei vedono le &ale trasforma te molto più lmpcgnatiu i. Calvino, net cl(U.Slcf /ormf ed I e borde• :!ù ~n m~n~~~':t~eheco~cl;:g : ;f~;nzi~:m::t;;,~vb'!!:'to più blico era, In definitiva, molto Le parole di Ruggl posero a strano. Si convenne, in linea di ~!ocod,::.,,~:! larr4 :U~ifJ::j ~!:~':4di c::u:~n~:1rft::1/r a- a.spettf della 'queitfone per la Battagliero , come &empre, Il cui .soluzione era stato promo,- regi&ta Enzo Ferrlcrt e,po,e te .so fl convegno Egli fece com- .sue Idee con ritmo bersagliere– prendere come· il problema noli 1 ,co. Aveva icelto, come argo- ~~"gu:l~i ~f'~!~f:'~o~~~n;n~ ~f.ntop~~t:'°1!u~' ::f;f~: T~~i come e&fsteuero diver genti e Teatro del Convegno :t, fon – punt i di vlita ll'(!Ue volte 111 dato da lui, con altri, nel 1923 nttto contraitÒ e di tale naiu rc e, tra tm anedotto, una rieoo• da far rileva re la neceuJtd di cazlone, una frecciata poleml – appro/onditf e.sami dl poter con ca, arrivò a chfedu&I .se Il eo&l 1lglfart una opportuna vi~ detto Teatro d'avanguardia ha, d"u.sclta davvero, una sua /unziOne, pol - li R~ggi aveva scelto ~n te- f!1, ! 1 J::: 1 :: a '!ftC:,'i~:::~~:: LUIGI EINAUDI La uuerina è runna turiooea (.Seeonda edLtlone) Dopo 11 meritato succes&0 della prlma edizione, ecco la &econda, che sl. presenta arrtcc hlta di un lungo san to scritto dall' Autore nel 194-l e che ebbe M>louna limitata circolazione clandestina. Un saggio estrema mente impor – tante, In cul Luigi Einaudi auspica una federazione eco– nomica europea e dà. precisi sun:ertmentt per la sua at– tuazione. Nel momento tn cui tanto sl parla di federa– zione europea tutU dovrebbero conoscere U pe:D&lero dl un uomo che da trent 'anni sostien e l'Idea dell'unità dell'Europa. L. 450 bi tutte le mtrllorl librerie e preMO le EDIZIONI DI CO!\IUJll'ITA' ma. volutamente ampio . e li gl, una ,ubllmt: indfl/erenza. per Teatro vllto dagli autori, da- quedl tentativi audaci. Tutta– gli attori , dal critici • appunto via, malgrado Il &Ilo peulmtimo , p~r dare alla. .sua con/e renui egli convenne che non blsogna– d apertura un tono di prolu&lo· ve, al/atto dflarmare e elle oc- ne. Gli ascoltatori appresero, correva , ancora , credere nella MILANO - Via del Giardini , 7 :'\!~! g~e::,:~ d~a~:ra '~j '.f!e:~"r'tbile mtialone dei Plccolt l'-- ------ - --- -- - - -- --1 quelli di Ieri, a11gu&tlatl, peren- · nemente , dalla preoccupazto11e di non vedersi rappreaentatt sul– le .scene cosi come vorrebbero; cM l debuttanti , nel campo della drammaturgia, debbono lottar e contro osta.colf dt ogni genere prima df poter .si /are, in qualche modo, luce: che gli at– tori &l lamentano per que,ta du. ra loro e&f&tenza /atta di moltf 1acri/ic t e dl poche soddl&/a– zlonl. Quadro, dunqu e, tutt 'alt ro che lieto . In compenso , per U con• /erenz lere, vi era. da nota.re 1111 decf&o miglioramento della cri – tica. n•I 1e,uo che era 1com– par1a, qua&f del tutto, 11d giornali la moda d'altre epoche dJ dedlcarlf con una specie di sadico rilacere alle .stroncature ad ogni plt .sospJnlo. Ma, pur con q~ta con.statazione, egli, aripautonato cultore del Teatro '{a,ssette il tempo ->$ ~ • el'aom non se n ·avitde La "F edra" di Racine in li ngua italiana ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI Biblioteca Gino. Bianco Le Assicuraz ioni d'Italia Fiumeter Pra evidentia Il gruppo I.N.A. copretut– ti i ri schi d'Assicurazione Agenzie ùi tutti Co111tu1i

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