Fiera Letteraria - Anno IV - n. 45 - 6 novembre 1949

Domeni ca 6 Novem bre 1949 L A FIERA LET T ERAR IA Pagina 5 LINGUAGGIO E ESPRESSIO N, IN VICO UN·POEMETTO L 'uomo nel suo senso di creatore di oper e secondo una legge un iversale sta nell'eterna cont emporan ei tà della storia S E ~NCHE recen_temen- ricond1:1rr~ a que st_a o a quel- ~a del yico .. Lo stesso ritmo che nei filoso fi, nei oeti mo– te il Cro~e ha ~1pctuto I~ mc~1az1~nepoetica ma:con- e la d1al~tt1~a del dramma derni la sua storia Ppill estc– chc ~anca al V_1co una :iene 1_n s~ nel)a sua smtC5! umano po1chc, .~ome sappia- sa; anzi, i pri mi, i filosofi vcr~ mterpre~~z1 one del mm)aKmatwa , \I su~stra_to.~• !no,. per Vico ~•o ~he. s.1 puO solo in certe condizioni ~ • suo pens iero per prn d'un &e-ogn i sapere e d1 Oflll atuv,ta indicar e come 11 pr111c1p10del :.enza legami cronolofici, Pos- , colo, e questa spetta alla no· Dal suo seno nascono la log1- trascendenta le coincide con son nentran•J ma è la !et stra epoca, dal De Sauctts ca, la_morale, la filosofia, ma la struttura d_cll'uomo Lo 1cratura che ;embra ricolle: sopra tutto, a no,. ora il Cro- po1che l0R"1camoral e e filo· s11le v1ch1ano ~ drammatico ~ars1 p 1 ù leR"lttimamentc a ce stesso, e ti Dc Sanct1s, sofia non possono s_uss1stere non solo perche 11 pensiero quell'esempio E natural , sembrano non p1u suffic1cn- senza 11 mito, perchc la mo- v1ch1ano e _d1alett1co, e non apparire, allora 11 mm e pu~ temente raoprese~tare qucst:3 raie deve pure espnmerc 1 e solo perche, nella Screu:ra tercsse del Vico stessor 111 specie d1 matunta dei tempi r1velars1 m una le.1rne e la Ni,ova, come nella Fm1ome la defim O d 11 ° per Degh acqu1s11 pili \ej:C'.at1 al filosofia diventare espress ione, 11olog1a d1 HeR'el. le idee d1- fronte ail:i.niar 'a a11ri:t ·:~/~ nostro temp o s1 riconosce al la n~sc1ta delle altre forme ventano _dramatis persona e, ne che ef h di:de della' , ,i° V ico una particolare pater- non e la mort e del mito, che ma perche , per 1I ptu profon- della oesia d 1 1 a, mt à, 11 cui primo aspetto s1 permane sempre come loro do s1gndicato della filosofia come Pfunu~n~ l~ted\r;ft~1 !R' 10 riscopre nella sua stessa b10- fondamento• Su questa via v1ch1ana, non esistono idee ' e f{rafia, o meg ho nella assun- 1 lim1t1 alla modernità del come u111"ersali arttstotehci ~t~di arte he filosofia· il~u- zione di questa a una rappre- Vico restan malaS{evoh da de- ma solo idee e pla stiche .· ~ zione e e si nspecc 1a 1 , di ~ergio Esenin Diamo qui m versione 1tahana un potmetto di Sergio Escnin (J895-1925), che ci di il senso traa-ico della mort e della campaKna russa sotto la morsa dell'indust rializzazione. li potmetto appartiene al Fiore del Vtrso Riuso, di Renato Poggioli, vasto panorama stor ico, anto logico e cr i– tico della ~ rica russa del No,•ccento. con un'append ice di versioni da poeti dell'età precedente, d'imminente pubblic a– zione nella collezione• Millenni» della Casa Einaudi. REQUJKR I. seniazione inesauribi le nei fimre, l'nw ito alle cornspon idee che sono 11 moviment~ ~! la chiara parutura del GIOVAN BATTI STA rJEI OLO - Fuga in Egitto. li passaggio delle porte. ~d~~a/'R'mficati.' del pr~~~ ~enz~ 1 deve rendere cauti,: dcli~ vane.fo rme dell'u omo e tnt~~~.d:~t~~ ~ ~u=~~~n~~~:---------------- -- ----------- 1 immag~:iea:~n;~:~~a ech: pc/- 111 ~~da al~2'ng~o~~~~1s~olaJe I r~: ~~~~ 3 ~ 1 ~'::taPo!t so~o, quind i, ta dei hmu1 osserva.ti , m se- biografico? Questa sapienza., cond1z1one del pensiero) e 1I proprio qucst'm t1ma attività 1 d' 1 1 d 0 1 1 e fi ici e mca r• d1 diverse, dal Fubm 1 e dal condotta come fascio d1 luce filosofo a cui 11 valore poe- che r<!st1tu1sce a un pensiero Suonate o cornl a sciaiurò. No11 i più possibile VlVere sui fia11chi ormai macile11ti delle strade della pianura. Amatori di Jmlci conilie, pere/tè 110,ipoppate i giu,ntntif No,i vanta te le iimili gole. AU.mgote sempre la ma110! ~~~ts~adeÌ p~~~teero 'R)n~e:~~: f~nda 1 suc~m:1ceb!0 co 1 e:gi si d~: 1 1:t~ 1 ca m~e,. umane, 1 deJla Macn, probabi lmente mira sul testo del Vico, e che a t1co dello stile qui non af• 1 suoi proprt passafR'I, e 1m· ne d1 una sto ria ideale d1 quel è per me ur~ztonal~~~tee ~:,~ e KII c~o,••c O~a~o~mf~n~a~1ae; ~~tr;e~:at~tJ~::en17~a::td, st ~~:O!~~~~~ ~!st~~:is~:ad/i2'V.~ ~~;t~e v~t~Ìe,u;/~~/d 1 sih,t~: ~l~~!! 10 d~uf:i~o ~rtdic~c~: ~~rs 1 :;~ ; 0 1 aa~t'i~s;fiade1~~ 0 0 %~~ ~:.nt:; 0 ~er;::~bb~ 1~ 1i'vi:;::~ ~n:~~1:::a~~:~•a~~.e c~%t:, ~=~ nello .studio dell'autore? .~• ca a un ambiente a lui final: r~z~a mtellettualc_, di 1lhm~ perle, dt valori) e flt resti- crea tore della stor ia, ma espo, Questa dia lett ica della legge diazione del dualismo· il esscnz1a~c _questa. modermt a, mente connat~ra)c: questo. e p1d1!flen~o f_antasuco? Che _e tu1scc, .a, un tempo, con la sto all'intern a debolezza della è evidente, nel Proce.uo di siero puro nella su~ f pen- e son hbn morti qu~ll1 che "ero; ma qu~ s1. vuol chic- stona d1 S!ile: la qual7, qui, ~ o~ermta (la n_ostra !fl!)<ier– p_ropria con4i zione, lib~ro dì Kafka _ed r, anzi uno def{li astratt a si fa sempre, ~reTi! non .n~scono d~ .un mteres- ~ere: an~he il. V!co col suo non ~ppansce. ~ sto~1a ~n- mta), la sua universahta . nc ad~re Offll. 11,1omento 111 una el.emenl! di t~tta _l'opera kaf- cc;mcrct.ezza della sintesi, vi- se, d1c1amo addmttura, auto- ltngua fg10 (qui ristretto alla che, 111 quello, d altro, ma t ALDO BORLENGHI propria fennita. Un suo mes- k1ana •. Anz i, Vico cha in· s1011e, idea, nel suo senso dil------------------ ----- --------- - ----- -- 1 saggi<;>? A una ricerca più 1ravisto il mondo dell'incon- modello e di emblema. E' propnamentc filosofica si ap, scio con i suoi terrori e i questo il plastico platonis mo punta l'ec~ellentc stud io di suoi conJplcssi studiato dalla d7l pensiero vichiano». Il pen– Enzo Pa~1 (b1,:e11s .. s):lva 1 scuo la d1 Freud• · siero, e la P?esia, avran va– Monda~ori): lo st~b1hrs1 d, Si deve osservare che il lar e peda_gog1co, agiscono sul un ?~d11 ~c.la conQ~tst,a _d1 UIJ signific:ato non sarà nel senso mondo: e .11 senso, nel suo Una scrittrice cqu1hbno, .un. pn~1c1p10 dt logico. soltanto, ma altrettan- purC! s; nt1re senza avverti- h l • 1 f. metodo e d1 Vl!a, ~· cont;ag- to almeno nell'esp ressio ne, re .e d altroryd~ _mera natu- a s a t a t o l o s s o gono. alla co~t1t11z'.on~duna nel linguaff{ io, nel caratter 7 ra~1tà e _bestia.lit~ ,cd è,. an- . real,ta metafis~ca. E I mte_res: dello scrittore. E il Paci da eh ~sso, mespn~1b1l c e mcf– sc e volt? all uomo, e ,<1u1_nd1 \'alore essenzia le a quella f~b!lc. Tutto c10 che è sto- alla .ston~, e alle az 1ori1 .e esp ressione. Ora, prop rio Jo ~1co, ~.mano, conc rèto. non I. ltR'R't dcli uomo, fino a nsati - stile pur quello del Vico ro- e perc10 puro senso nè puro re, per _quc~ta yia: "erso gli man~icamente. barocc?, t~f li.i.·pensi1:ro, m~ . sintesi dcli~ Q ~!~J 0 divt~~~m~~ r:~: La Bonaoni in un int enso ra cco nto, ha ;~ 1 \~~;,n~~"~r1~~tiv!• ~~f/~he mt_eressi scie~tific i ~el M~- q~1~s1 alla r~d1c_cOK!llt rasp~- m~~cna sens 1b 1!e - _eh~ S\ nanni (Il Fosao, Mo 11da- " • è m lui, sotto un vbo liscio ed c~ 1 av_ell 1, o d1 a_lcu!11umani- siz_ione a. si2"mficatt diversi, a~,~rtc e, nell av".ert1rs1 si dori, 1949, « Medusà de- affront ato 11 C 11 mplt'@S 11 della zitella,, Impenetrabile, apP.ena rlcoper- st.1. )[a appcn,a m~t~ata, tal.~ e m cornspondcm:e lontane, dut mR"u~,i:tC:'{andos1_comepu- ;,,. ..1Hani ») vinse nel 1947 il lo di peluria Alla flne scopre v1a, come un eredita, per il del valor~ dell'opera lettera- ra best 1aln a, e d1ventà:ndo t'n .:mlo « Amici della Domeni- vero scannato, e si adatta su- che lmpres.slonò le donne: la che li ragaz:zo è pe-rtettnmentc disinteresse di que~li antic hi, rio O poetico· non ; 0 10 anzi perc iò immagine - e della ca» . L'Autrice è al suo primo bilo alla vlto dura, e allo spo- loro nequizia aveva occhi co come gli altri: tutto preveniva d_i fronte al modcn.10 rom_an- del valore s~o estetico, ma forma razi onale che diventa \'Olume, ma rivela un•~sperlcn- so, ?on una f~c!Htà Sllavlca, st ce.lesti d~ sembrare una In• da lei. Ed è per questo, per tico O pr:eromanttc~ Vico, Ul!)ano. imma~inoso. fanta- idea C _si ,espri~e. ed espri - :: dl~llop:~~~~~1:za°' s~~l ~~tel~~: ~a:t p~~:r gsi~r~Tvd:~emcast~~~ ;~~;:tde·~~ni 11 :ar~rrc~ ~~~"~! ~~,~~~o.s~d":::~rsi' 8~~~d:r:~rii verso una rnt~rprt;tazione as- stie~, o (sccond? la natura del n:ie,ndosi si esprime neccssa- gÙaggio, che è il suo, svilup- nio, e la fellcltà che I riue mo, eui, in compenso dell'a!uto che lo specchio con altri occhi, che sol,utamente m!er_1ore, , spec- part icola re scntto re) stretto riary:i~nte nel senso•· e La p1tto fino a finissime capacitò. desti sposi godono - lei spc- la Colomba gli dò, le resala la donna si piende sul ragazzo ch10 del\a mcc\1~ta del! uom<?alla realtà, allo studio dei venta non_ è che metodo; per di espressione: e, al tempo ste-s- clalmente con un'oscura co- delle lenzuola . di lino, lei che una piccola vendetta, dicendo tra sen_s1e ~ptrito, .e che SI propri motivi. Vico , come es.sere attiva e formare pia- 50 uno ricchezza di contenuto scienza di breve e. irrevncabi!e non era mal nuscita ari averne al padre, che l'accompagna alla f<?nd~ IO _unesp:es_s1on~ m~- Machiave lli, presenta una lar- sttcamcnt c_.e non solo com· che fa sperare ottimamente durata - sono d1 una grazia un paio, che _non fossero strac- stazione: .- ti .:i.vverto, Il Nino d1atnce d1 quelli Il mito 11 • 11 I prende re il senso deve essere nelle sue future opere cosi Ieagera da far pensare a cl cuciti Insieme. Queste len- va la notte In camera della l!ngua g~io: ~ se 'è "ero ~he ~;rà~~:m~ert~~~~•1fi1o aa~ir{~ amata, ~~se~e v 1 is~a,. essere d,s1S:r~~!~~c !~ 11 f~aii, ~~!~~~~ K; 1 \~r.pi.giniol~~b! 1 c~nectt~ :t ~~~~a p~~v~d!~z~nin ~~g~~gT~~ !i!~~~-.P;i d~1 11 ~~~!~;i ~h~ ~~ I uomo non e legato al suo g1ars 1: Vico e aperto a corri · esp~ess~ m 1mf'!la.R'm1e mo- terra azione !o~te irrefrena - mondo venti figli uno dopo l'al- mlnoso In quella vita opaca che tratta ...Chini gli occhi alla bor• passato c_he sempre deve ~s- spondenzc e pre senta preco r- de(!1, d1vei;ttare mso~ma fan- bile gdella sua sellsibiUtà rie- tro, che muolotfo tutti tranne ormai può concludersi. . su~ da cui nor.1avrebbe mal sere bruc_1ato come la ,caotica rimenti e sitt1azio ni che chic- tas1a ~ mito•· Funzione l?e- ca ~ acuto, che In porto a In- due, un n;iaschloe una lemmi- li mostT<_> ò ln tutt'altro chma, plu tralto ~osi incautamen te lo selva e mterpretato m fun• dono una partecipazione da dafog1ca, quella della poesia; dagare ansiosamente al di lò. na: quest ultima si amrr:ala e ma vt si ntrov ,ano tutte le qua- specchio, ripiegò umiliata nella zione dell'a""enire; ~e. è vero parte di noi moderni: ma sarà e poich~ l'uomC!, raziona lità dl un pt1ro Intento 'narrativo. trascina la sua gracilità, I suol lità e. le promesse del primo, e sua ~cbole e confusa condlzlo– dunque che la stonc 1ta.non è bene avvertire che a questo tutta sp1;gaJa, e seml?re ~e- li soggetto stesso dei racconti, ~!t~. C:O~l':~~al~n aì'1:r~{~[~ !~e;~ 1~~ns~Iai~~~'!, ~~!/}7:~:_ neL:' ~:i!~n •~orvegliatez:r:a, 8 una fi.loso_fiadella ~tona che punto si farà opera di inter- R"Oladell univc,rso; e _il mito 10 svolgerSi dc\~a~~:t"~~e mrt In una casa e P01 ancora al- \escenza. E' la p.ubcrtà di volte lnduee a frasi e ad Indi– tra spone 11 p_assag".R'IO ryel .fl!. pre tazione e di svolR""imento, • oscu ro e lumm«?so, rivelato- st rano delle si 1 dell'autri- l'ospedale, ove muore. Il padre, un :ragazzo. os.,ervala con l'oc- cazlonl prettamente letterarie, turo, determtnando qumd 1 il che innova · e agg-iunge Si re e arcano•• s1 muove fra velano 11 desideri O c te eia che torse aveva In sè la resi- chio apparchtt>mente libero e cosi come l'a:i:clutto spiegare futuro; se ,è vero d~1~que.che ope ra orma i, cioè , entro ·pro- l'esistenz_a e la verità .. cosi ~~~i ce:~~opr!~~m $pinet~aJ u~ stenz.a flno a u~a certo etò, spregiudicato della sua zia, che certe fonti della fantasia del ra– ti futuro e solo d1vmaz1one blemi nòst ri non più sul te· esce e riaffonda nel mito la II ii !h di pc sè è U?\ll do- istupidisce e dev essere ,anche In verità è molto turbata dal· razzo, troppa chiaro e .saputo; ~hi·:~~ud~rz;~C\~i~en~:nsoco~ : SlO, col queÌlr sua esprest~i ~~~:t~oi~::s:or~~ 11 ~11:r=~~~o~~~ m1r~/ e h :à Il titolo al ~:ii~~~co~!;~;~· t~ !sdes~h1gu~r~~:~p~~f%~a~ 1 z2~~~el;iu:rio~~~ : ~ag~i~~sav1!:~nae:;:a'i~~e~e;ot~~ prensi~ne del p~ssato 'quindi i~c ~u~a::~ d:~i~:~;:~te d 1 a ta d'u na vcrità,-filosofica,.riaf- volum~~si, in: triste storia di ~ls~o!~z:1J:fa~egn/;;s~ 0 g1P.~ t~tr~: :io s'::i1;ae ~~s~.lccoloesse-re qua- !r 0 n~!~ic! 1 1 ~~7ì1~~~sl~~l 1 ~u:~:: e .stona cl~e si pone ~ome questa lettu ra a quegli avvcr- for:tda nel mito - rtspec- con~admi:. trls~e perchè vera, coscienti {a Natale Innocenzo, La mancanza di praticità del- gazza, durante l'allarme aereo, azione per I avvenire, gu1dat:1 timenti quei sent iment i quel - ch1ando per tale forma un e piena di una rassegnazione, 11 figlio della Colomba (a un la donna, la sua scienza latta In chiesa, e poi fuori, nl sole, dalla prudenza o previdenza le int~rpretazioni M~ nel eroico ideale umano. Si ri- èheh In fo~do, è la 1 !fcran~a: presepio: « Anche I tedeschi en- di llbrl ed anche la sua con- quando è_ finito, sono sottllmen– chc agisce secondo un ordine far questo ha ma~tenuto al- presenta qui l'idea della poe- cons atare 1 pu i3mef di tra_vano a ve~erc, stando In cllzlone· di ziteUa, !t (anno lm-· te csp0st1,con una tenera lro– razionale - e quindi prov\'l- I' • ' , I d 1 sia come messaggio , come senza amarezza. 0 ivo ,ers I chiesa tmpalat1, prosternandosi mnglnare aberrazion i e mo• nla, nel loro :ivolgersl e pro- d,enziale _ ciò ,,uol ~i~e che vi~~C:!'~:~ 5~~~~ 1 ~~!r~eri;à poetica, cioè un'inte rp~eta~io-. ~~~u~ 1 1 :; 1;~~ i~~~z~~~J~ ~~! 1 fino a terra, con una reverenza struosità nel nipote, 11 quale !:!~~rr! n!l':1o~u::~:Ji ~nqu~t l ~sse,~zo della stor1crtà, ~ che è del pensiero stesso: ne Jutta modcr~a: • Pensiero remoto che la guerra yl assu- cosa. cioè l11om_o 11el SllO senso d1 e nel ritm o delle deR"nità si ar1;t1co e p~ns1c~o moderno, me l'imp0:rtanza dellavvenl• LE1 ' 1 )!;ftE DALL A FHANCJA Con grande chiarezza e com• creatore ~1 opere secondo 11110 espr ime, come for ma, come 1ry1!0e poesia, ~s1steryza e ,•e- mento !ala le già previ sto, da . p:rcmlione, In Seme, so110esa• legge w 11 versole è 11 el pre- . 1 . 1 . • • f d rlta natura e idea il mondo una grande esperien za di dolo- , minati I rapporll tra gli abl· se11t~, 11ell'eter11~. coutem~o- :!tee,d;I ::~ : i: 1 ~~oviciia~:c1; di Yi~o cont !ene f~rse la sin- ~~o(U~h: 0 ~i~ n~~tu:: :n:~nt~ v1· s1· ta a Pre'vert 1~~~ 1 u ~ 1 n~· 8 1!'\ft! ~:1e::~s~h: ra11e1tàdella stor ia •. Il m1to tra~icità dell'uomo che nasce tesa viva. e cl1raam1ca delle no- nie~te più. . ouervata .con acuta vivezza. è art e, fi)osofia,. f!'ndame nto dall'imp licazione del fatto e st~c . antinomie, e tornare ~ La Colomba, una trovatella Pare che tutto sia termo, quasl ~ella, sto r!a , po1che co!1s~rva del vero, che nasce dalla cor- lui '; un p9co .tornare a. noi nllevata dalle monache <• Il ca- 1·allentato, e Invece gli avvenl- m se, mai del tutto ehmma - relazione e dalla sintesi del stessi, co~c1~n.t1del pe_ricolo pino aveva minuscolo e tondo, 1 menti si compiono nel solito ~~led~iÌ•1r:~ti K~:1::i·a 11 d!~;~~ duali smo. Lo stesso :itmo è ~=~~r~ef~ 1 ~ 1 ;~ua~o~c~ i~~~~~ r:raucd! 11 ~ic~l~~et~r°ch;a~~g~:f; . • ~r1:?~n~::f 1 ~~s~o 1 !W~ 1 :· :1 1 iie:~ ~~pere ma i/ià rapp resentat:i ~~~~ll~e ~~~1 10ch~h: i s~a:J ~~~ soste nuti _dal suo mit o della ~r~~~~~~°on!~!1c~ 1 s; r:~hr:.;~i s~~! :a:!-:e~~r1i~: .s'o~: ~,80~~1~•a1~:a cd;re t!!oi:. 0 1:,:;~~ "n ~~~~~o s~faf~cJci~e~~~:e~~ l!1 form1: che permettono 1I . g . g , mente er01~a •. . . , morati luccicanti, simili al frut• Antlbet, nep.PUTe mezz'ora gh1ate un lungo di.scorso /atto {eccone una limpida Immagine: hn R'uafR"IO, la c?nosceryza: la stona ~ m. quelle s_ulla f~- E qum,d1, q~1 Vico e .r~p- 11 del rovo Il pei bordi dello di automobile da Cannes. come un disegno continuo, un I Col gelo che sopravvenne - e 11 mito dunque e funzione losofia po1che quel ritmo e, prcsen tat1vo duna cond1z10- stradone »> vien chiesta In spo- Ma baitano trenta chilometri disegno _a una Unea &ola. Si la notte le stelle parevo eroe– media trice che non si lascia come forma, la filosofia stcs- ne che ha avuto, non meno sa da un grosso bracciante, P0· fns~ 1 ~~/a;~~~!n:d: a!~:~d:le~~ ~m! ~~c~u~a~!;), ~lt '!e~1!m~ ~~;::li~}. frant4mando la spera campagna, grandi campi di /lo- correre, Talle"!ta, e pol scandl- L'autrice frena con una sorta LA MORTE NELL'ANIMA rl~1:,~ 1 t ; f i~:;:~~~ :1n~~~ :~ten 1 ~prc°~~~:1n:1~ee ;!~~ria~ :~11/~!~: 1 ~~: 1 ~~ 8 da 11 dtr 1 ~"::~~~ sino ad Avlonone. che ,-1c0TdoancOTa « L',intetll- ponendole n~lla sua pro,u plut– Vi anlvai una mattina di set.- aence court les rue, c est le tnsto elaborata ma lndo'>bla– tembTe con un amtco amerlca- talent qu} manqu~ •· Mi dfsse mente ricca e sensibile: cotesto no Jsrael ShenkeT corTIS'pon-che constdeTava tl coloTe un gonfiore talvolta aceentui.to , è . dénte dt o: Time I e « Ll/e • da grande mezzo dl e,pressionl' J?eT l'Indice di una contenuta com• (Conttnua.z. dalla I. pagJ. ass urda dove tutti trovano coragglo discutendo poi di professore di !1Josofia per tutto u Midi. All'ingresso dd Il cinema, che apprezzava al- mozione, che è lnsleme trl stez- ------- inutilmente la morte tran- politica con Schnelder, un giu nta , che scrive un ro• paese scendemmo di macchina quanto l Ti.su!tati ing!erl, che za e speranzn. quasi pudica- l'elemento politico del tutto ne lui stesso: « 11 tira sur le diss idente alquanto trotzki- manzo. Qui si è dt fronte peT due Taalont: primo perchè avre~~ v 01jJod 1 t 0 Tari,im Lo!li 1~ente velata. E 9uesto non è assente net racconti e ro- bel omcle r , sur toute la sta ed esistenz iali sta., è un ad un fenomeno df aberra- con tutta la v~.1tra buona vo- :~~- deÌi;>°;ue :ioe',~i e di:~ l ut~~o seg110 ~fil ~"1~~1tàche manzi anteriori, come nel Beau té de la Terre, sur la fastidioso e piatto resoconto zlone, ad un volo~tario ab- lon;a n.::.a~i:~i;~:t: ~::r:o e;; strò chiaTomente quei' lieve mu- tra ca da og P i . Godo elle al moribo11do crepuscolo le verghe crue11tedel sole le f,i11g1/i chiappe vi fru..rlino. f,,:bi!~,c1,1rf e::/: : 0 }:~,ipi. • No,i v'è luogo elle dalla cale, della sfort1t110vi scampi. Le cii1q1tedita di ferro del nemico dal ventre di ,thiso le volli già quasi serrano . Il »mlino te11del'oreccl,io Sua4,~i: 0 u!: i/::: ~iaf!~~;to , che colò il suo urvello in più d'u11bianco vitello, ~~t:t:!:i:'!:fr::u:'a~a,tf:'eil: 2. E' per questo' che oro lazziii - t:,:s: lr !u:a;:1:~'fu'!lt 10 · •• dal davo11.aole dello fi11estro. E' p,;...q1testo clte il vtnto tiallo riga il cielo e spetti110 i bosclti come si striflio 1m cavallo . .. Eccolo qua, ,l 111w.1io f sco . Spietato stritola ca,rne P1/ft~:;e~;o~}/a 0 s:,~ff/:· coi ra11occhi,verso selvaggio. O elettri ca aurora, d11ellndi tubi • di cinzl,ie: il ventre di legno delle capa,.,., la febbr• d'acciaio gid avvinthio . 3. Avete mai veduto come corr• sopra il pio11oro giallo in 1111 1mgolo d'umido t di terra ro11fo11do dalle 11aridi metallo il tre110sulle s11c:rampe di fe"o f E come dietro o liti f.ro i cespugli cl,e arrestano 1l suo galoppo folle e di-.rperoto corre con le gamb11cce oltre la testa irn p11ledri110 rosso o perdifiato! Caro caro ridicolo scioccliillo ma dove corri po11ciaa terrai Ormai i cavalli vivi o p11ledrino li l,a vinti m,a cavalleria di ferro/ Nei campi la t11acorsa di ribelle mo non (_ardtor11are il tempo fiero qua,1do il tiomode d.Hever~ini belle ilavo per "" i,1trepido corsttro. Pe'!~~::'jt;~~ 't 11 !:,s;: j a1r:t:tc1a. A q11i11tali di pelle e car,re equina ora si co,npro toro loco,notiva . 4. No11 può viver• ca11too sinthio.,o con te, o mat,detlo v icino! ~~:';ti~:g:; ::'t~l::br::1o.,o Ben per loro di stare a·~uordar, bocio11do la lotto nel bmo, Come u11 salmista io voglio cantar, sullo mia patrio alleluia. E' per questo che il sorbo o settffltbr , :~~:m!d~f /:f! ! :;: 1 :!empre si cop_re di frullo malllref Perciò invade iena 11mffo di ram, ~ 0 if:!t~:::''i~b~i:t:~it~,.,.ame beve acq,un,ite malvagio. SERGIO ESENIN Versioni metricl1e di Renato Poigioli. drammi suoi migliori « Les rue, sur les !leurs, sur Ics glornallstlco sulle condiz io- bassame~to del livello cul- ~~T:, iecondo peT o~equlaTe tomento d'indirizzo .1P1rit~ale l\lAR IO PICCHI Mouches» ed c<Huls Clos». jar dins, sur tout ce qu 'il nidi vita del prigio nieri di •turale e arti stico il Sindaco che /aceva la chiac• c~e si notava nel iuo ult1mol- ----- - ---------- ------- -- --- appare fin tr oppo palese avalt atmé, La Beauté !lt un guerra. Le •ultlme cento pa~ Fin dall e prime pagi ne chieTalo di mezzogiorno davan• gtm Les ama~;si ff ~~rene. sur un piano che non è quel - plonge<?n obscène et ~1a· glne permettono però d! dove Gome-z, un combatten- ti. _dUa JoTte::.za.La fortezza e nl c~ 1 ~~~e r,;;eT t co'rz':oo~ò !;: .,, lo dell'a rt e lette raria, Esso thteu tira encore. Il tira. il mettere il dito sulla piaga, te della guerra civile spa. S0_1nt Paul sono la .1tessa coia. ,ciattano lntTavvedere lo me- La Biennale di Venezia indica già quali sono le am- était pur , il étalt tou t-p uls- ciò che manca a Sartre è ll gnola, err a madido di su- Mille ant fa-: 10 dice :i Si~fa- deslma atmosfera letteTaria. bandisce un concorso fnter• bizlonl e preoccupazio ni di san t, il état t Jlbre », LO ri- senso della poesi a, l'arte del- dore per le strade a!focate co 11 ch~ . und~:fvane ~~~e ~ Prévert fu Tesponsoblle ht na:ional• per U manlf•s to tr overemo probabilme nt e lo scrivere; egll s'illude di di New York e serve all'au- e enssimo O sua a . F'Toncia, a suo modo, e nei suo! della XXV Esposiszlone Jn- un immediato Interesse po- nell'annu n ziato quart o volu- rimediarvi con una dlal et- tor e per rinfa cciar e alle de - questo era 1uooo di battaoha. limiti, d'una poetica che -ri- ternazionale d'Arte FiguToH– litico che g{tv~ rann o da al- me « La Dernière Chance» ttca di profess ore di filoso- mocrazle occidentali la loro !~~~nN~:z: 0 ;"\ a~~~: q;:~f:e~ d~isc li persfnaqal~ 0 "'";f'°~C: i:• :r~~,f!;dc;:'o~~~u;f~s~r~: lora SUvtu s: fstf~ g~~~ come membro della Resi• fla e con un'Inna ta facilltà debolezza verso 11 capita li- ro un colle a pura!a e c·intarono :~tt~~~~s~ at:'o;ft 0 ;u "':i~Tad;ca- ta aalt artini piena lfbtT!d narrati a, gg stenza a Saint Germain des a riempire volu~l int er i smo ed t regimi fas cisti, di muTa la punta estrema. Cosi dente con asplnii lonl dt popu- nella scella del soaawo e tra le. Près. Daniel cinico ed osce- parlando di qual s1.~sl argo- « La Mort dans l'Ame » sem- nacQue Saint Paul. DentTo le f'ista. ScTlsse sceneaolatuTe, mo nell'lnterpretaz1one di euo; Nessun elef!len~o nuov o no , inse nsibile al disas tro mento nello stile PlU sciatt o bra scr itto per provocare mura vi aono dieci vtcoU pieni le /ece mett ere In scena dn viene suaa,rlta solo l't>pJ)Or• viene ad ar~~cchire O ad ed alle rovine , continua co- e cro n achistico, Ma si sba- nel lettore una sensa zione di antiquari che aalgono -ripidi Carntl, Tlportò fa pantomlna nel tunlta: di qualche richiamo a aumentare 1mt~resse de me un Immondo e mai sazio glia, non è questa la lette- di disgusto tisico, per im- verso la chie$CI. Su un venante teatro /ran~es!, ma le diede Venezia e aU'lnterno::lonaU– « La Mort dans I Ame ». La serpente la sua caccia ai ratura ,.. mergerlo ne ll'unive rso del - ,ono Tlmosti ali spalti che ouar- un loTuo .1117ni/tea10 umano e td della sua manl/esta:rlone ~;~~: r::~ f:l~~:~~z;l~~ ~~~~~eiÙsu~~e d~~~~~i?\c:1nc~ e ~'i:Cs~~•i~~ eJ~eS~j~sri~:. ~aues~:u:rscel~u~\rofa~fio~i ~:;~~::{:!,~~rr~i~;r:~to 1 !i~: ;1: 1!!~:~:::~:~:1~u~;J3;fj fif}~!:a!:t~;<~:a1 1 ::~ 1 c 1 {ft gno, 1940,. le tristi giornate queJli di un futuro collabo- ratlvo di Sartre prestav _a ria, di oscenità. e di dlscus• tateq da allori e scrlttMi, che 111"ive aauche • peTchtl le con• B/J/EEN 0 ,i:AAcR-ETEIN'r_ EVRENNAEZZIOIANA_– dell invasione e della di.sfat- ratore dei tedeschi, in essi già il fia nco ad asp re cri- stoni politico-tUosoflc he, sia- vt paa,ano i►eatct-!, l'Inverno, cassero dopo la mez~arou, ta francese. I caratteristic i affiora già l'ammirazione ti che e si difendeva soltf!,n- mo ben lontan i dall e pagin e e meallo ancora l'anno intero nelle loro • boUes. • GIUGNO-OTTOBRE 1950. 1 personaggi sartriani, Ma,.. per la forza e la bellezza to a!fer mando la necess ità crudeli de « La Nau sée » e come Jacques Préver1. Pot il Parlan do di cinema mi /eet ~ozzeHi, nelle dimen st0 ni df th ieu Delarue, Boris. Ivlch del soldati teu tonici, egli è di un ~itorno al naturalt- cc Le Mur ». Se già allora si Sindaco, che si scusava d_l paT- vedan co~e condu~e una sce- 1r·, 0 ffez~~. laJ·g::: ~~/ e:,,~ e Lola, si ritrova no subito, il traditqre d~signato. Ivlch smo piu grig i~ irti~~v~~!~ poteva temere ch e Sartr e ~~TTb~ro:ro've~~late~nm?el!f":~i ~:t~~at~Ja·cu~nd{~:~1:a 1 :n~~r1~: presentati pronti per la TI• ed anch~ se la sce na cam- e ~orls tr~scmano a Marsl- la tecnica di u en rosse privo di fantasia, di che Saint Paul aveva 1100 ani- le /a1i principali delt'otione . produzione a colorf. Cin.tcun bia ester10rm ente in quant o gha un'esist enza vuota ed llsmo fotografico s za Invenzione della capacità d me, e si Titirò perchè do- Ma non è una bTutta copia /atta aTtlsta J)OtTd pre.tentaTe 01 Mathi eu è mobilitato al asso luta.mente am o;ale rlar- ombre e sfum~ture, ne « t a creare per'sonaggi viv! cui veva JirmaTe Qualche ceTti/lcato perchè H prod~tiore ~. il real· massimo t1'e bozzettf. 1 boz– fr onte Dan 1el erra per una fermando Il loro nichilismo, Mort dans I Ame )) ,anc e affidare l'Illustrazione dell e uTaente. da abbiano u~ idea pm chioTa ::lt~!ed:::re"~oafa.;~::r_e :!: Pari gi' comple t~~ ente de- m~ntr e Lola, inv ecchiata e ~~~~;~ ~f~o~:tifi 0 ~~~i : sue teori e !iloso!lche, qui in°<;:T!t~la~~~s~ c~a m!~~i:1di :!s;',.~~ 11 f ~~fto 1 \~ 1 ;:/ ·~~~e'?J'e'iMtio , franchi di oant spe.1a, serta, mentre Iv 1cn e Boris minata dal cancr o, s~ ac- di O da carrettieri egli _r!v~ln questi suol difetti Jacque.s P'l'éVertche non è lon• dfseaninf in/antlli acquaTelln!I, entro 'fl 31 dicembre 1949. I sono a Marsiglia dove Lola co_rge di noi:i, godere plu de- un gerg era mal cap1t ah tana (cinQue minuti al massi• e 3 embra una di. quelle· arandi lavori dOVTanno euere accom- li rag giu ng e, i )oro atteg - gh ampless i di Bor is e de- a vvinazzati non i ni . Anch'egli Potrebbe dir e jo), ma che quel giorno mi stOTie1'eT im"'!oalni che si pub- pagnati da una bu&ta sfoil!o- giam enti ed i loro discorsi cidc di dare la libertà al SUQgiu nto a tall esa3 1er~é~ · come 11 suo portavoc e Ma- aembTò due valli distante. Pré- bllcano nel 111orna!I fe r bam- ~~Tfz~~tedn~:~~~r:~1:o~~-=~r!,;~: sono gli stessi. Mathieu su- piccolo man tenuto perc hè Inutile parlare ne thi eu: <e Se fendre la main vert abita a Sàlnt Paul da due bini. FlnUo di paTlaTe ci poTtò !e; la busta tfovrd enere con- bisce l'abiezione della di- possa rugg ire a Lon~~ ~: ~?l~di~~~u~~u~/~e~~o v~:::: d'un coup de cou teau, Jcter ~;n~nea c;g:,a':4s! Qf:;f 0 m~f:d : ~~r~~,~~nf:;ev:s~ii/~~Pb~a~~ traddl.sttt1t_adc un m(>Uorl– sfatta !ra un grUf?Po di sol- ~~git~ng ere gJIDlntr& l'e · lnv ettiva'e riman e un !eno- son anneau de mari~ge, ti- dovette venire In campagna. co, aveva I piedi nudf, un laT• poTtato sul I.Joizetto. Il glu• dati dem oralizza t1, abb'.uti- a orno _a e au · n 1 ra iller sur Ics Frldo lm s: et Ha una piccola casa bianca in ao cappello di paglia In teata, dlzlo, che e fnappflllablle, ti ed Int enti a gozzovlgha re. Pur e sono questi I cap~to- meno Isolato. Sartre no s puis ap rès? Casser détérlo- fondo a un viale e lavora in e pauando disse ciao olla sua spetta alla Commissione peT Egli si chied e tuttora qual'è 11 migliori. Anche se !lpe- con tenta di far pr on unzi a- rer, ca n•Cst pas ;me solu- ,tno studio d! dentista. Parla bambina (qu!lttro anno che oip• le aTU fìauratlve della Rfen– la ra gion e della sua esi- tono con poc he va rl~ntl pa- re qual che p~rola oscen~ tlon; un coup de tCte, cc .tempre a b1ma voce, auaTdan· cava nuda d'.l~anzi al!~ porta di . ~i!!nalC: 0 ~~~ 3 ~::azaal d~li: stenza , si sente Inf eri ore gi ne analog he de <eL Age de da uno dei suoi personaggi, n•est pas la llbert é '°i seu- do di fianco. Cl POrtòavanti e caia. • Quesh /rance.si sono In- bozzetti preacel!I un pTlmo come in'i elle ttual e anch e in Raiso n », sono quelli In cui egli le incorpora al pr op ri~ Jement je pouvais eir ;· " mo- Indietro per la caso galoppon- jorre11:iru1 ~1fi"-~so! -:- halto pnmio di L. 250.000 ed un quell'ambie nte di una be- l'abil_ità narr ativa di Sartre Unguagglo ~criv en~~ Jr!~~ dest e" ». fa° !t,.~~~i ;;,~~ ~t /~~~ v;1~; 1~ r~~toln ietf: ;~ur~u ;' 0 0T1: fan~~ .secondop,-emfo di L. 1so. oo. sti ale grossolanità; alla fine. ra gg iung e magg iore efflca- come queS t a. <eBo tat Davvero se Sartr e rl u- ce provenzale ap!)ena scoperta no del primltlvl.trno «nature• · com e qualche anno prima eia. La seco nd a pa rt e del li- di~ le~ jambes et cons ~ scisse ad ' essere modesto, (e come si potT;bbe non sco• Stavo f>eT /_aTlo nota:e a PTi– per dim ostrare la propria bro In cui Brunet, ~n umlle qu Il s emme rdalt )>. Espres torse si rivelerebbe quell 'au- prir e periodicamente un a,- vert, ma n:ti /erma! in te,n"?. Jibertà di scelta si è pianta- ma convinto gregario comu- sloni si_m!.11 possono esse re tore originale ed int cressan - nlo nel Midi?) e dlscusu per Non per ttmlderza: perchl e è to un colte llo nella palma .nlsta viene trasportato In naturali m bocc~ ad un t h i s oi primi libri un'ora intera. Discuue do .solo, .s_em"".c Tfachio che un /Toncese della man o ora Si getta con Germania assieme ad un sergent e che chiacc hi era re c e u accanitame nte. Lut ai forniva 1 ~?llt11en1e re convenaa , sor- 'd . Id ti · gruppo di sol dati cui dà Io In caserma ma non Io so- acevano sp erar e. aH araomenu e lui Tlspondeva, n a con vo • ~~ ~r~ffi,°era\is~n aun•~~fg~; esempio della dig'nttà e del no certo per un lettera to, GIAC0 !\10 ANTONI NI come un giocatore di scacchi SERG IO ROMA NO ...., l \.,Cl 11 I UIOl lvU . ' '1'1Rpuro <Continua.z. daUa 1. pagJ. jato, fra. la nostra e le àl tre . ca:. virtù separat e, doppia qu!'n~~ar!t~t;rt!~t~~. ~ ~~~:~ verità. non la considerino come as– La mo rale ~lviene morali- sente. Certo è poco ope rante !~~r~tzf:~1~ 0 r: fe';!:~~~ sulle alt re letterature. Anche qui, bisogna dirlo, è Le ragioni sono moltepll– solo ti Man zoni che ha sa - cl. e. qualcuna è venuta fuo– puto rimettere le cose a Po- ri. Entrano poi 1n conto ra – sto. Ma Manzoni è, o non è, gloni anche minori e mtnt– contro la tra dizione cultu- me , tn primo luogo la condi • raie Italiana? Lui sapeva di zlone secolare del letterato esserlo. Italiano e una assenza in Accosta re e perdipiù coin- rondo di società:. Ma, appun– ~~~g~i ~~:ct~i~~rmini è sem - to, no~ c'è socleta dove non Tirar e con clusio ni sareb - non c è stata borghes ia (sia be un rischio maggiore, te- ch iaro sopratutto qui , quale merarlo. Un ratto è certo: senso si dà alla borghesia, che la nostra lett eratura , che non è dire la classe bor– con rag ioni !orse più ampie ghese > e non c'è borghesia e più segrete di quelle che dove c'è ancora soluzione u– la fanno considerar e impo - manlstica; e dove sopra tut– polare, se pure ha titoli, an- to un catti vo umanesimo di ~r:r~~. c~;eten~rl~a~:~n~ i;~: ripiego elude e soppianta u- sta re inferiore su un plano na. posizione cristiana. europeo, è alm eno solitaria Una letterat ur a borghese In mez zo alle nitre lettera- è in fon do una letteratura ture eu ropee: anche dove ar- non mitica, non lirica. · riviamo a dominare in nlcu- I valori cristiani - l va– ni campi le altre, avviene di lori europei - non sono mi– sc:1tir e che coincidiamo a tlci, non sono lirici. stento con certe misure L'uomo non è mitico , non coordinatamente poetiche e è lirico . La poesia non è ml• um ane di altre letter atu re . tica; è impu ra. C'è una trattura, c'è uno GIANCARLO VIGORELLI

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