Fiera Letteraria - Anno IV - n. 36 - 4 settembre 1949

ORARIO DELLA REDAZIONE ROMANA: ff.tl • 18-20 I LAFIERA LETTERARIA I r manoscritti. anche senon pubbllcatl non sireslllulscono Redazione mllanese: presso Gallerla Bergamln~ Corso Venezia, f6 • Telefono 72•345 • MIiano Data ta aovrabbond.onza dJ 1crlttl che cf pervenuorlo con i'e!l)llcft a nChle.1ta dt c,h.uUzt pa rttcola ·rf, comunfch.lamo aull Interes sati cM dl,r,ttc,re~e redazf.one <Ulla Fiera 1ono a.tto– lu.tamente fmpouH>iUtatl a dar rl..scontro a Qtl41~ richlut, Liniite • niassinio del classicis1no goetliiano (Conlinunz. dalla 4&pagin:i) immanente cd il suo spinozl- un altro. ~cl primo caso fa tcrc. A (:oc th e parye c 1 heh. 3~ . --- . smo che Poi, con •la conoscen· della poesw , nel secondo fa opere d art e dcli an t e 1~ D1 questa sua man11;ra di za di Schelling sl rassoda della scienza , Egli scrive del· fossero sorte s~condo le ptù pensare ci h~ ?ato egh stes· nelle forme più' definite del 1e e metamorfo si poetiche» originarle leggi della nat~ra ...,. so t,ina descrizione: e Io ave- monlsmo eosmico di stampo accan to ad una e Metamor/<r t11di1>Cn_de11teme11te dall lo vo 11 dono che, quanklo con romantico. s, <lelLepronte» scconoo rui dcll'arusta, cosl da essere - gll occhi chms1 e con la frou· Nella natura dt lo biologi• l'arte non sarebbe poss1b1le spoglie di ognt carattere con· te china vedevo uu fiore nel d . 1 1 li' se .non va rosse una .-esatta ungen te e parti colare per ~c?.zo del campo ,·1s1vo, es- ~~etf~:~~ r~~\~ Ja<~ro~:; fantasia ,·isiva » co!1 1 e nell, 1 rappiesc ntar c In esse nz.1 la so nou indugiava un sol mo- 1 1 à di I' h parola .-cs.,tta » , 01 sentile 1Clea che rncorporavano Goc- Ro, •lne sul mure (nc<1uerell o dl Goolh e) meuto uefi. suo primo aspet· d a sogge tt v t èQ~? · 0 c tf 1~ tra sposizione all'arte dt the rapl che gll autori d1 to, rna si sctuudeva, e dai ,'lpp..,rcntem~tc Toggct • una qua lità propria del me- que-lle opere avevano concr suo centro aprivansi ancora v1Smo. goet ~ano rascen- todo scienufico cosl neMa sc 1 uto (e non aolto c<Jme) la altri f1or1 a peta-H varlopln • dentrttsmo sigui!Jca ~nfat\~ ammirazione esÌ,ressa varie n. 1wra ed avevano creato ti o anche ve,xh. non erano risa! re ad un punt o I un volte r Ga'ilei per 11 suo non nella natura ma do/la certo f1or1 nat.urall ma fan• t~ 1nd1S t lnta d~t Soggetto con metod::Cdi derivazione di un natura E~li tntul chi.- la tast1c!, eppure simme trici c<r h°"~tt 0 i 1 de_ll 10 f 1 t m~~do. fenomeno dall'altro, vi appa- crC'azione dell'io. soggett~\'a mc le rosette degll setilto- .oet e 00 cog e !! uo- re evidente l'equazione fra cd arh urarla, non è seuz al• rl » Donde appare chiaro ohe ~~rei cui°re » 1, ~lai nell~ proced1.01ento sc:1enttflco e tro Identic a a Quella della WA.NDRERSNACHTLIED il processo crea t~vo goethla I I tata nter or1t. n cu roccdm1en10 art1st1co. natura A Jui insomma bale– no consiste nel far nasc e-re ~ggetto e oggetto, 1•0 e 1 mon 1• ,p Dall' dcnt ità trasc endenta · nò in mente il dualismo fra cosa da cosa. uv sono una cosa so.a, n cu 1 natur a ed io Quello però che Quest a forma mentale può J'10 b1olooico della natura le natura•to scat.ur1sce, oltre li O gl nsc a capire fu R1trauo gio, ,anllo di Goeth e ;n,par lre a p/ ima vista 0~ e 1'10 psico fooico del sogget - a questa equazione, anche il ~ie l~a~ivit~ dclÌ'lo non so– '(Contlnu"'X.d11l113• pagina) sio ne di pace, anzi la cons ta• l'altra .-pace», di quella che get.tlva anz i troppo oggettl· to sono identici, sia che st famoso pr incipio goc th lf no 10 è <hvcrsa da quella della I---- ~~--------- - -- -- , --- tazlone che la pace c'IJ nella non ha pili rlsv C'glio, nè SJ)C- va, e l'~b1ettlv1smo è lode U· presentino sotto fonna di lo deHa c<mf es 5 u,ne . Descr \IC-natura ma è addtritUl ra di I t· Purgatori' o degli alberi, nel fondo della natura. sul le vette dei mon ti ran1.a, nè Impulso alcuno mversa le dell 'arte goethm· che sotto •fotma di •arche-re aspetti de!la natura, clat~ tutt'aitra 'spec;c, in qu;nto .. 9 , @r ll O, foresta Tant o è vero che nel come tra le cime degli alherl (T1iCb) per la vita 11,1. Ma si rifletta I'.- aroh etl· tlpO». lii fatt o e cose, signif.ica nel questa è davvero cre<rzio,ie prim o canto notturno del e nel profondo della foresta, Perciò questo secondo can- J)O » a ctn egli tutto voleva Da tale id~ntltà scaturisce lo stesso terlJ)O pai Jare di (cx mhtlO) mentre qucll,1 p do I "F st viandant e c'è la p~rola Fne. parrebbe che dovesse dar e to ~otturno ha più d'inflmto ricondurre, il guarda rlo be- ti ,perfetto parall ellsrno che se stess o ' 0 \ credete chr. dc 0 )'.'io è soltanto r1velazlc,11e, ara lSO ne au '' dr, la quale sig;nifu:a soprat- un senso maggiore d1 tran· e d Immenso del primo Chè ne lu faccia altro non è che. Goethe pone fra la v1t.adella una poesia t~a tJ dl ,un pae_ svelamento (nell' ar te grccci tutt o pace ciclianlrna, del~o qulllllà e dt consolazione, e nel primo era l'Invocazione !'10 trasce ,identa le della na· nawra e Ja vita dell'Io La sagg-10 l'<i ~\elci lmfe 1 ~< 1_ H raJ>POllo fra natura cd to (OOniinunz. dolla !.!• pa gmA) in alcun altro luooo del Poe- splr lto: nel secondo canto e è Invece cosl non è Perchè da alla pace. aJ Frle<le, per la turo. Il suo meto do constste vita della nRtura consis te van ti la P 1 U rnt mi st ca ri è appunto qu !:'Sto, che Ja na• ___ sì tratti o 110di aute11tlco crt• Ja parol,t Ruh , « quiete_». la quella pace. da quel silenzio vlt,1 d<'ntro la vita qui è Ja infatti In qu esto. nel risali · nel creare ; la vita de l1'10e~ che Coethe possa darvi tura rrea ti bello e l'io dC'!lo . e Se non che, a~ stiano 1>aradl$0 qu ale significa anche rip oso nasce - improvvisa, ango· cons tatazi one della pace che re da;\e differenze ~el slngo- consiste nel c1eare . La crea- E se~pre lo stesso fonome- - rtls ta lo svela In qu anto lo verso ~et r:· sub,to soprau· Il vero paradiso di Goctlte, del corpa, delle memb ra di scio.sa , slerm lnala - l'altra Pr<'Sto verrà per tutti l'ul• Il individui ad un Jnd1viduo zlone della nat.ura s1 rivela b~ I lo che comptc m put conosce. Le due attività non che q . e ~ 0, uoi mag ie.i cal· r.oadlso pa~ISUc ~,~o"ar~~,; chi si è fermato, sia 1n 1 rc PC:rIdea che qu ella ~ce quel urna unico il quale è 1I sc,goettc, nea•oro ani smo. qu ella dPI· I co 11 proprio processo ~0110 nè Identiche nè paral· ~'~;1gA~fis~~fele e l'orgia del~ 0 ~~ 0 ~/ fi.na.f, ~ella.' Notle un momento e riposa. sllenzlo siano Il preludio del· BONAVEN f{'UH 1 TEC CHI blc,looico d1 tutti gh at1tn lD· l'Io si rivela nell'c.,pera d'ar- autocr;azlo 1 z.~• 1~ spet~ aro;o Ìe:c ma quc l•la dell'fo suc ce Ì~,onc rlcommctare . r.asslca di Watpurga e dal Gli stessi suon i notturni di dlv1dui, allo stesso modo CO- te L'una e l'altra cosa sono te~ra f! de diol e e :1ics ico o de~ quella della nat.ura). Anche di ocro Paradiso cri~ dramma di Elena. Volontario }~~n; i:dcti 1 n~f~tt1!~lfe d~~:--- ------ ---:------- -- tl:a 1 l 0 1~~o~o~~~~et~~;o1~:~~ ~~-ft~i!1J ep~S cau~ ;~ e;:~ suN:t.~':: ':~/ e::: - 0 io che 1•aft1~f,itldc~?-1: s%~~~e s~~~ :~'.a;'°;r!e~f~/;;c~~i!ncr/~ :~~:'~11! 1 ~~7!:/d~~!~\1: lltterazlonl del monoslllabl, ISPEZIONE BR VISSIMA di tutti i predicati empirici. attviità toglca. Rapprese,nta· crea; e·~ più bi~gno dì tm• pr e una creaz ione simile a toHco. ,, siano lasciati t:rWPO trionfo dl Gnlatea sotto i ~g - il ripet ersi delle parole (dup- Nell'uno e nell"altro caso si re •la natura che e fa» è !o ma~inare un. D10 che crei, quella della natura, serban- facilmente sedurre !' a.ll~ suo• srt delJa luna~maoi~amente on,, peU... d<mpelt) inducono. è tratta del medesim o proces- stesso come rappresentare se l 10 è cosciente di e591.'redo f<"dcal p..'lralle!lsmo (se gest,vltd d~Ue Peniten t~ de_l mob~le allo .. mfy,. naufd~"t vero. s~oni lunght e fascia• so m~nta le, e !'i? biologico l'Io che .-fa»: n_elprimo caso cgtt stcss~ l'onniP?tenza de!· non più alla confusione) fra ~~tt;:1' :l':,"a::; i~ ~!~':n :;,~~ :; : t'~f,!'fn ,'z' fot.od~ ;[!se:;gve i,~ ti di s1\_enzio, ma le duo goet.h1ano non è ricavato con abbiamo la scienza, ne.I se- la natura: Ecco_ 11 mito di natura ,ed i?... Però ebbe sen· pa~l~ Ll dove non t tm- nun1e-reuoll vite, e come tale, esclamazioni. 1 due ach, )a ALLE CATACOMBE altro ~et ctlo da quello con condo caso abbiamo I arte. Promctf'O. che rispetto può lOrt'. e m ctò grande è Il suo scenden te cielo, ma semplice- salutalo dal pieno coro di tut- ln1crrogazlon e dopo Sc hm er_z cul è ricavato l'Io ontologico Le qua-li dunq ue sono iden• avere Promet eo pe_r Giove genio, che qualcosa ancora ment e sfondo di burroni mon - te le mitiche fiou re pcrrtccipl und Lust, .- dolore e gioia», idealist ico. Appunto perciò il ttche. se ~gli se ne è attr:1bul1:3 la ~li sfugg isse del clas sicismo. tan;, ndla cui atmosf era. una allo s(olgo-rante corteo. ln co,,t• Insinuano, pur nella fascia pensiero di Goethe è parai• Ho già detto che la chiave onmpotenza~ E ,Q,ut affiora• A proposito cle-gll « lncom,>:1· :\tate r gloriosa di ispira.::1011.1! parabU~ t_rasforma.:lone delle del silenzioso notturno. una , . _ telo a qu ello di Kant (senza d~lle opere poetiche di Goe- no sentori <h un a,_t~a f!~ura rahlli » artisti dcll'antichit.l 1ta11tcscatTapassa ap~no.. qua- Corltid1, tl secondo, i>tT , la idea di movln'ieuto e di agi· SE~ e uuo s lrat1,ero che sft bili di me, ave va11votuto vi- C'SS'Cre da Kant influenzato) the è nel suol studi di scien· lontana che lo spmto tede- che tanta impressione m·eva• sl lleve nube percossa da l~u.- quale, le • enl.elechfe • mi 11(– tazlont'; mentre nel secondo ~i"!~!~'°~ q~~~;:tu ,::,:m: s11 ~~~tlutiu;;7~ma,~1e11te anc,~: e a quello di Schiller {cheta~ ze na~1;1ra1i. Abbiam? vlsto sco immaginerà: Zar~tust ra . no fnttn .!-'li di lui, e-gli ser i- d:, ''c);f:,_~; /: :ui~u~iaen~~ r;: :lad1.el ~ea~r,ce~!iadfv~t;~}~ canto notturno la prev;:1le11zn stato ~,,wi dubbio Wol/twg o iuc, farsf po/Tafc~~frt;;,. 1 ; d~u 1 ; 1 metodo ;i~otta SUI pian,o etr che eg,1 crea fanta sucamen· L:evate a Promete o, 11 sup(>-VC'Vada Romn alla .sua ami· ambluuo E;wlg Welbllches di dtlle vlone sotto u sole, , 1011 .• degli u, con e,sc111.a Umlaut. Gac!llie. J<'ru.eudo del beut/icio 11111 ,c, L'uvvc uturu, cd. erudi~si co-estCtl(.'O). Mentre d altr a te f~cen"do nascere UTT.'l cosa r1ore dis 1>rcmo Per .e c:itenP. ca: e IIo Il sopetto che essi ris01ian.::a orientale, orfica; e no ben maggiore e miglior~ degli a, dilnho alla lungh ez· cJt:ll'l11c0u1~1to- che, c·tJme tut- vtr , uo corito sul 110810_. co- .par~ li fatto che Goetihe cer- dall a1tr?: eosl come nelle i:ttleohe tanto non valgono a~ J)l'OC(>(l(_ ,~sero secondo le stCl'." un.ostic a: I! le • entelechie, fortun a della poss ente • ente – za misteriosa del senso not· li sam,o, co11cede il 11w:is11110 me sl tNittasse soltimt Q di chi I lo trascendente non al passeggi ate campe stri osser · mare la sua potenzn, fuorl1---------- (le anime del ora,idl I.T"apassa- lechia, di Elena, co.~tretl~ a turno un' lmHN$slone d' lm· di l,bcrld al pu 11()J,u99Jo, se11-u udl::fo11e di fuori ma nella natura stes • va come la natura faccia na- me tnfora, levate a Goethe :a ~ ti ), cume ali angeli e i fa.~ 11ce11dere con la fida Pan.tal1de mobilità e di stasi E In que- w per{) dfil"Pe 111 wre IL vrolìslmo J•.'dfJtro della lloma estern a ta, spiega 11 suo pant eismo scere un tipo di pianta da livrea dl mini stro che tanto F~ " ciuW beaU, tndefìnlta.mente si nella penc mbTa eterna dell'.A- sto secondo canto uu1\a c'i'c! del 1111uslmode, riguardi, l'e• ed. aerea, gli 111a11cl!, perttmlo, non vnle ari assc rvt 1 e 11suo ,, "A~ verf ezlo'Twno: e u» Pater se- des. Qui, sullo sfondo marmo di quel 7're,bct1 che ò Il ruo- 111111 t:ute cc,merleng tJ dell a re- l'es1,crlc11.::u dvlla Jtama solttr• __ _ __ ___ ______ ______ 1 sp1rito, e vrclrete balena re ~ · . ., r~phtcus ~. asseonatO' ali~ re• o terrestr e di ques to nost!o C? dC'lla prima 'poesia, m1l,la ~ 1 ~~Ùr~ll~ld~tj 1~';:-,; 1 ;~a,r,~:; 1 /:~ . e:; :i:::;~t~\~~f~ '!°:i: vmi :::~ li 'Pl'Ofilo del , S~1peruomo 1 \ :~~ti:u;~~~'!; i::::~J(~jfl~~~ f::':tè:z:tr;a:~h1~~~e ~~~ lv~ c è di quel ~he cprc cel\c» tbbc in Roma ~luQ,e e btlldc1c-me110 di quella scoperta von IL CANTO nlctzsc lnano. Lo_riglne SPI· 1 1 ilo in alto e m basso: dove ve-re ed esaurirsi (kcln Daru• ln constatazione della p.1cc, ci1Wi, fUJUChè vorle ipi1la11c"te conobbe le <:alucombc , clie"'° " rltiuale è,.1dent1_ca.la creden• ~·•· Infine si uiu.staJJPOflOOTlO si~ berhlnaus !), t. fuori da ogni se non Sa)X'ss1mo dalla Jeuc- a due butle11tl; giri). scru t, fiu- come le viscere dell'Urb e VI- za che ! 10 Crei come la na- / cretisticamente due redenzio- lnffusso. letterario o llbr,sco. Ml a Charlotte von SLeln del ti) ~, estasi{) a s110 libilc,. Vide de, tnsonrma del cor,,o ,· ve- tura (0 10) e :a rnanca 117,adi ' ni , una immanentistica. in no- una v,.ta, Urt<l poesi a, una ' il visibile. e conobbe cose che stili, 7,ote11d~ 11 e bet1 giudicar riconoscimento che fra ta na· 1 me dell'azione (Wer immer Seete• -- --------I " 11 01 11 0 11 b vlù dato conosce- l!I rlcclie:::a da sopraffi11Q in- DI MAOMETTO tura (Dio) 00 io esiste questo I strt bend lìich bemUht Den GUIDO i\lANACORDA .,. re: d,elle ~uuiqse v_ll~e e di.mo - ten<Umte • ma u11buon medico incolmabile abisso: che ta , kiinmen wir_ ~Uis_tn), l'altra _V_l_N_C_E_N_Z~O_C_A_R_D_A_R_E _L L l re (I ulrl::,, L.uctov!s,,_JJel_hn11(e del chulco ave-tXi lo •cr u- natura crea dal nulla men tre t;ascende~tisltc a m nome del• ~ 1 alle famose collf-:,an ., (G,_ust,~µolo la aavienza e il metodo) l'io crea sempre da qualche l in_tercesuone. d~Ua TeV!)T&i- DJrettore ~l'~i ~i;t:r~,:~ s~;;.~~ 1101 • 110 ; ~ll~e:: 11 ::::b:,,: :,~:r~~u- Ecco fl foctc chiaro cosa. Appun_to la r:nancaoza r:~~dsl~1 ~~~:a:;i:~u~~~: DIEGO FABBRI J<'uro,to luuuM sorsi di u,, uiunutmen to al vernice i1ttimo e giocond o d,! questo r1c_onoscrn:iento è , tio in._ffuttsodantesco O torbido Condlrett.ore responsabile elisl re elle lo restaurò dal ca- Jascla un po· perplessi. Not1 ,1 come s~uardo amale,. I m:io"!lontab1 le barriera che Ì.,. ,wedtn.b orghiano, non cerlo$e su,1J. TIP. del e Oklrna i• d'iw1.1 • ::rr:ll~:,~n~~ e~~rff/ee ¾t v:; ~t 1 ~ 0 ~o1~1(1 csC:~ 0 iucl~~-:S~er1~~= ::~ll~cs~u~li e rocce. ~~~~Jo~:~rae:s~~:~•!!~e~~~ FEDE RLCO SCfilL LE R ,ttsso: uiunto a Ro,,!a pur w tmvc rfetla O Incompiuta.. Sì buoni ,e:cni e l'arte tedesche dall'estetica !1~'itLJ:b:aP:i~~u~;,/'~, s;:!: ~~e :~o~:: ~!!}:1a.a~°7:i°v:,~ lo nutrirono fanctu :Io. e i'arte cla~~e . 1.--.-le_g_gt_ch_•_se_gu_e_la-n a-,-u-ra rim;_::~r:C;~~!~~(u~hr~. : 1 ~::i~!~ : :bo~vi J~f~a~~ali~::;i: dj Baldo e Mesco La fornna mentale dì Goe- e che lo s~o per scoprire. ::a ,mve r, a.le . La c,ttd aucva bere un biccllicr d'acqua. t.,he è, come abbiamo visto , Solo per~ va ~ ancora qual• messo a punto il suo orologio sgorga da lla nube , non dt natura logica e teo- cosa che 10 non sapre, dire». spirituale . lct lu11cetta punl u• • • • danza ~.iù per lr: marmoree retica, ma etic a e pr atic a. E In ques to • qu a·lcosa» è 11 o1 ua seu.::'ultroc1llo zenit/i. Il suo Mentre gli amici d adden- flupi, al cielo rin qui essa non ha n'lllla limit e del suo classicis mo: --- •~--~ 1 ?l;irlo cftr(11m:;nla clj. q;:esto ~ì- tr1~vu7° 11e: dea~tdrl so1ttcrha• ricsulta. tll nuovo nell'ambito della ~el ~~n aver ,capito cioè che •· · ac:11~te11to8Jf'~~a;1di;ia .nE~e;,:_ !:~11 so'i~P[env1 6 :' c~11s~1~rl, cm~ let teratura tedesca, polchè l.a_tuvità _cieli lo non solo non : • - ~'j :~~t~lear ~ 1 ;i;n~ ,, ~t°'~a~::i~t~r1: ~lt;{o,~::i;~.~la~~~:,~1o'~~ ~C:'d~ ~;~ri;: ~~a::ssl 0 ~seguc, f~ ~~~~d:pfJL~~fe~f1f( ;~~ t~~ c~t!c;~e\ ~j;~ 1 ~~~'1iv~~ __ ______ _ 7)il<oli110 che volle scMt1cclare Goetl1t 11Url é pascoli! all'a- e con passo dcll'al iierc Schil ler e Fichte , e dall'altra sa . ·m quanto 1alt!vità della 6 se ttembre 1780 che anche 1u''iit,',0; 0 et~ f~:::ia',ri::ir;\;! : 1.<,eo~:0 ;1f, 0 !! 9 , 'c1~,c,1 j!,~,cdll,.loa~;',., 1 !;: i fraterni r~vi .srrappa (per il suo ori entamento ver n~tura è pr ocreazione ~rga- ,, è "' " ,·ia con &è. so la natura, Ja cosa , l'ogget• mra l'!lentre ~uella de~Iio è f quugtes,;"_ vnoelltlan Gso"1tt ,h,d •,{.•rd~ll;:; i(~I s(:sff;:;'."1ursi nell a Capµel- f/;~o!f .Ji1, ~~t;.,at7,;,e.u~i ra,s;. to) con qu el:a di Sche!Hng astr azio ne logica. la pnma è "-" l t .., e dell'ideallsmo oggettivo in creazio ne vera e prop ria (an· campagna per sfuggire al L'~ ln c i o ~d Eru.dì(o SiD1 ! 0 r be notato lt la statua bernlnia- Là gi:i a va!le, 6u dall' om1e generale . che dal nuUa) mentre la se-- lV u$I. alla e confusione» del- dc (;,qetlte, 1onsi gltere di .s t a• na del Martire. e no 11 sarebbe dd suo piede , .fiori 6puntano. Ma Goetihe non è tutto conda è solo conoscen1.a, ri· la pl~cola città. !? ~iu;,~ 1 ~t~~cs~~ 1 ;!e~[, 1 ;~:1~~; 1 ~ -~tato uomo da IIQn. sosta~ e e al suo fiaio qui, Ho detto pr ima , deter- velazlone , svc,1am~nto. Se cosl è, come a Uot pare, (rt.nne viene prese11tufo in Ar- da non variarne; noii fossal- s'alimenta il prat o. minando da sua posizione di E dopo 11v1agg10 in Italia da queste constamzlouì na• cadici. ove ~ ricevuto sotto Il tro, per rialla cciar la senia- naturalista , che egli tende tornò in German ia. Il più econo cos;l come sono diver- r,0111t d1 Meg-<11lo Me11,omenlo), ::Ione a quella. folg orante, Non l'arresta opaca l\'allc, alla conoscenza, ossia ad una gr~i:ide esperlmcnto che lo se le. due brevi poesie, due ~·1;:racwriei:al o a if{'"j~ suge procuratzgli dall'effig ie tf.::la. non i fiori, fonna parti colare del cono- spinto tedesco abbla mal diverse suggestioni. In l~tle ~l~~\:fo,:,,:~~:a:::,w a.e A;!t~,,r. ;:rcou~:in;1~nto nel pa.la .::zo che ,e:lisrrin~ooo i ginocchi , scerc che è ,una pura e sem· fatto per divenire Classico ~~~ ~~àunead'f~~t:i~~e io~~~ Sii~ 11 J!!~·;~'! 0 sifl!~to c~~~t:e,1: Goetlle ~ov·ette sostar pre~ occhieggiando coo blandizi a: ~!i~e 0 f~~a;i~~~ l~~q~~~ ~~~:~~~af~ 1 1t 0 u~1: 0 m~~~ sempre nel sUenzl stermina· colli, e pt.rfi,i sull'alto dei ca- /l'O w, c,np,teo~lo,")' 1~0 claul~: il suo corso, serpeggia ndo, la conoscenz a logica astratt i• mo delle sue ~ibllltà.11 ~l- ii della notte. Ma nella pri· stelli Ro111a11i . (cOve debbo a,r r:s!p: e;:: «;,,,:~beln cerzte I urge al piano~ va di passaggi o da un a cosa mulacro di E~na si affloscia - ma c'è un seriso di scon1ento ~ 10::ir~u~~,~~Ìéi!r la.merebbe Il dja ri_travarsi • nel suo ',e:chfo Fid"t ,,-_.,· all'idea, ma che è tuttav ia :~\ n~~ll~~,ral:~r~!,.!;~~e~e :!:;!,~ s~~~; d~~.d:!~~'e: de·~•t:Jf:~t\,:;~it!~"::t:/ , ~sr~:: ':i!ft'! 0 ;; ;j:~a;,'a~rq~z::Z:U~ gli s'accostano . Or nel piano ~~!st:e r~~olt~ 0 &°i~~: ~·cei; ca~ 'che •11 se nso della !1u~ vi$ls slma dl questa: e c'è lc1rMpitì i11 basso, 7Jer esem,- • figlio della pace•• d'una va· .sbocca, e sfolg-ora d'argento ; Qualunqu_e essa sia e pe; ;!~~ 1 ~ 0 ~ 11 è nel bello ma nella sl, l'an sietà , la s1anche21..n, pio 11elte Catacombe ; ~e11on• ce olim1,lca ; e quella brioa e con Jui -il pian scimill a, !uc•a", t-Occdnstv 1 _ 5 •,r 0 sa 1 .aija 5 _ 1 q 0 ugedlllaar.,1,o-à MARIO PENSA ·Quasi u disgusto di chi è an• clib, Il, cavaU~ solare da Goe• sotttrr cmea di uomini-rodito ri, cd i fiumi su dal piano. o:-• . ~~~ t~~u~i"~? ::~;,t;:;%'~ r~:,)iiv~::2{1{1~'.:~r~~·; r~il::!rif•;,!:;;:!fc~t!i;:;ri ~~ ,:~~':J~tt ~t~H:;:onti, !{~~tt ~~tE.'11;~:~,?:f UNA « BIBLIOGRAFIA slont e gli !mpul,sldell a ~•ila, ~ir,,:~'1~c~, 0 t"'f.arÌ(~ r:\~~:b~~~ d'asl110, glL sarebbt semb rata, (( Pre nd i, gri d ano, i fratclH. sua singolarità che Nietz· ITAtlANA)) su GOETHE ma c'è anche l lnvocnz1ont• primi /JCISi.i ; 11 quei trlllfl ,o t.- li dir poco. assurd a. :\t~~~i~~i' ~te~: ~:=~o, sche chiama a raJ ione « epi• Coi titolo Goethe in ltalta, :~:e; d~l: en~~ce1;e1 ~:;~~~! i:rr;::i}e~!!,~::, ';f;s~1R~'?/r ,! 1i: rr1:Cf cir,;~od'~si.' /; 'f~;!:;r0 !: che ci aspetta a braccia ai,rrt e: sof~ r~:'~a f~~~~lt~;;,ionale, ~g~l u~ 1 ;!>Nl?:.\~n': 8 ,t 0 J!~Ii del viandante, mair.,tri mo- 111tdi al111er1te<1 rive~erec, il so- te di ve1111e di fatica; t.racce 1na, ah i. le bracc ia per esempio que lla greca , ri· scritti t1guardanl\ Johann mentancam ente, e lo aiuti le, e ud fl:,pe~tare, w quel TiO-d'un puntiglio d' f erro, muffe aWamplesso dc' suoi figli posa suMa lacoltà del oono- WolfganJCvon Goethe, ,pubblt- forse, a prosegui re la ma; ,',~,e: ,~/:r ~:::,o;:i~i ed~~~ di fedi giu r11te. anelanti <invano tend e, ~~~:si~~r:n:n1~gi~}n::n1! ';:NtV~,}, ~.~~ da~t°!k ,!} 104:~ eia. Nella seconda , l'lmpres- do ,,e, cl1e, 111c11qimvress1011a- HOJ)Ol ,lo'O DI!: :'olA'l"'l'El ~~~ ;~~o~~iJti;: 1 ~~ 1 t 1 ~ 0 ~ica analitica ~ ra.rte. c_l~ssi' cr:,~t~'i°~obfgtf:/uùra/i~PJ~,f:f~: ci risucch ia il san~uc , e un eone ca sono due m5<:md lblll a- f1ma di Goethe in Jtatln, che ' . Goeth e uclla ima abita~o ne al Corso lioteca Gino 1anco ci trauicnc cd impantana. ~~:~~~1~~ 11 È>a~ 1 ~i~~~tni~fe~~ ~;;:Je falfablt1~:criJ"~Jjf;::c-~ O &a1cllo, prendi al piano , Platone alla )letafi.sica ed E. Dom.~ch & c. d; Firenze. prendi ai monti i tuoi fratelli; agli Ana1itica di Aristotele La _bibliog;afia. raccoolie e de- e riponali al tuo Padre». splende lo stess o proces so ,;frtve, nei suol 1500 numeri « Qua \'Cnttc, rutti!>) E or gonfia pili solenne. T... 1110un popolo aho il principe solleva, che, fluendo {ll"ionfa!c, al:c 1errc i nomi impone, e ove passa città crea. Impetuoso S-Orosciae ;wanza. lascia a tor~o fo1mme e guJ.{lic e mann oroi palaui, ,oni dalla sua do\·izia. Nuo,·o A1lantc, sulle immani spalle, fabbric he di cedro reca, e mille g-onfa}onì ~li ~arf1l~ono sul capo, ~cgni d':1lta ma csu\ . Cosi, lleto rimugghiand o, egli porta i 5Uoi fratelli, • suo i figli e i suoi 1csori wpra il ouor dc] Padre ansioso. frraduzlone di GlO\'AiS'Nl N'ECCO di chiarificazione che si sen• circa, quasi _-mt:::9 s:ecolo di sibilizza 1~elmarmo di Fidia . : 1 ~;~~~~t 0 :,ia 'i~a;~,a"~'o;ni Allorchè invece fra ~ggctto sua opera; t-~~a com 1,remte, cd oggetto non v'è rapporto oltTe a q11a.'fl 300 traduzioni di di conoscen7.a logica , ma J'i· opere e di 1,lnuoll compo 1ic11ti dentità prati ca dell'azfone , del C~ellie, ~cn. 1200 srr~tti avrete per for 7 .a un'art e che biogrn/1ci, crttlc ,. <me'!ott,cl. ripeterà Q•uesta medesima t-!letirl , ccc., co11teni,tt m, Bl~- ic_lentità ln cui ~atur a e spl· ~'éc.~a~)~•u;3~~f[at'ctC::i,'cc::;;. rito, mondo Cd 10 sono uno : parsi /,i Italie1 dal J 90l 'Id oo– un'arte cioè che sarà azione, oi, presentali con impeccabi li au1oereazionc, confessione . descrf::io11i bibliografiche i11te– Goethe eb~ il clono di con- orali e corrcde1tl di opporttme ~(>i:e . una for'!lla di conn: ;it1t l~i1r::~t~ve~l•~~a~~Ì~~~i): sccn1.a. non logica ma tutta ICTTcl ,; 1 1 olt.rc ; u 11•mtrod uzlouc , via pur sempre _conoscenza url i11dlce dd soggett i e uria qualu nque essa s-ta. F. ven ne A v11endlce co,~ n catalogo ili• in lto li<1. A11lorchè tu a Ro- ter1w:io11ale dell e bibllou rafie ma, gli si rivelò questo fono- ooctimic » 1mbblica te act oggi. meno: che !'oggetto , nella cui J; vita egli prima soleva rico– noscere se steso , si staccò dal suo td e cominciò a vive- re di vita propria. Esso, nel suo svilup parsi e crearsi di Individuo In individuo, pitr– v" servir si non dC'l potcl'f' dell'Io ma di un vroprlo po- LA FONTANA 1.000 volumi gratis ai primi 1.000 lettori de La Fontana ma 1.000 TOIUmt 90':l.Opocht I pere to doYe\e U!ee sollec.!lt nel prenolan •d acquute.:-e prH IO 11 V~ro L'.,. tm:Lto u.oa copia, c11.: Dto T&la.rtco: • GIOCO PE!UOO– LOSO. 911 Vt ptaee leff'lte uno d&t ptfl -'l)t'e(IUdl .ea.lt 1'01IUUltl sulla TH& romana di OQ'l'I oPl)llN: Otnni:.(Than Yeh: • Yn,LA.GGIO DI :\10)\TA GNA . se a.ma.te conotc.el" I und s.uggesu,·a 3'01 '1.ac :.ne~ rac.– contR.ta oau ·a.utore 41 • 1;noramt e ~~1e an •. 'l" * ! TOlumt ae • LA FO~'TA..~A. e.o– si.ano .!IOIO L. 300 in ,1e,an1 , «- , me edt\ortale coo qua.drto.romte • colon Uno del regali 41 mag;tor gu.,to ehe po!eler..r,. Nel. l)tlmi T0lumt H'OTtre~ un buono l)e.r rt• cinere g-ract.1a VOSIZ'6. .ceua. uno <let stiUll:tH T0lum1: Fabbri: oORISTO TIR.ADITO,, Rt,paet: •RICORDO DI GRAlCSOl•, • ~ !: .SOOlALISYOSOGNATO,. Nadu.U: .-A..'-TOLOGlA DEL SUR• REALIS~fO•, L.Ystnko : •NOO\f'E V1E ALLA 810- LOGu •• EhStnbu.rr: ,._uwru:oA. •• * Not ngton 1amo coel1 N non .. ~ .. te r1ma..s10 sot14tsfdUO de LA fo"ON• TA);A a.vefe .91)e-'O tl:'t11\lmenfe bi· ne Jl \'ostro <ltna:-o l)ereh6 1 vo– lumt che Vt Glamo tn omaggto tanno 1)(1.l'ltecldlloe no:,tre OD6r• di magg1.or " '-lCGUSO, CIOVt da.rà tl<lucte.. e aoou l.,terele un ,·olum e Ce 1.,.-\ F0}.'T,.\..'IA;uot lt G.C(IUl1'1t• relt kllU, ~=MACCHIA==

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