Fiera Letteraria - Anno IV - n. 36 - 4 settembre 1949

Pagina 2 LA FI E R A L E TTER A RIA Domeni éa 4 Settembre 1949 ~ella poesia è la Verità- o G G . !aDc'ii~:r;;f.~•~ ~~nI•g::; n~ I UN POETA ~ ~•' ." posto i dèmoni. Se infat ti ' il dèJl"!one ne lla accezione · ~ "'_:,. · goeth1ana deHe primiti ve ~b \.. parole orfiche significa le I M ~ ~~tf~u~";!l~~~~l:àu~: rn! p o p o L A R E .~",\.,. ;pure secondo it1 significato -t...t 1-,z.,.._, '] UN LIBROIN ITALIANO BELPADREDI GOETHE * che spinge l'uomo, dèmoul . . , ; · , 1~~' comune della parola sono le ; [ ,._ 'f\'t'. for ze_dell'arbltr lo, 1rrespon · "'- I ; , /, ì I : l f l;~ f ll I • d sabll •, locomp rensiblli alla 'T'" i 'i. ' ~ \ Scritto aiorno per giorno ne a nostra ving ua Ul'finte chiara ragione che non può f · _ l 1 1 O • • • d•rii:.erle, e perciò dall'uomo Ciononostante, Thoma s Mann, tiene 'il',suo ,a,iscors'o' su · Goethe e ' • ., , l 'I li I il ,,;augid ritocca'to corretto ricopiato lim ato poi domrnat e solo per mez,zo · ~ •IJ t I v" O, ' ' ' ' dell 'osc ura arte della magia . l d · • • • G • • • .. _ .! ... , f • • · · · d · l L'inizio della civiltà euro- a emocrazia , e riceve i pr emi . oethe della Germani a dwisa : I w rr \~ p azientemente in patri a p er quasi un quarto i seco o pea s1 ebbe quando alla Gre- ll d ll'O 'd , . . I ;4,,..,;, 4 1 ', eia an tica rmscl la CODQUI· que O e cci ente a Franco+orte" quello debl·Orient e a Weimar , ll'!!t,...Jal.i.J :ru.-:. l NON c'è nulla al mondo come moderni , viaggiando che, descnvendo 11 nosu-o sta spin tua..le deU' Asia, in 'J' ' , , eh più noioso diceva pe1 la de1tz1os1ss1maItalia, Paese, « non c1 guar dò con un momento di impartanza E MIE COSE " . 1 •,. Goethe 'eb).)edEl'i!-limiti,e lo Arn"'o Berne' che la abbiauocomumcatoagara Jc gli occhi troppo benQvo)t eh storica mondiale sl superò L non pos· Schweltzer accetta un in~ negli Stati UmU,_a calcare so, la 'casa editrl ce~rtem1s Jaspers .xl(,. ba-giustamente lettu a d;lla clcsc:izione dt loro osservazion i, uuna d1 Corinna (cioè cli i\I me de allora una cosmOgonia ma- srno diventar popola VllO,l. in America, invito che di nuovo ti suolo della, pa· di--Zurlgo -, ma CIÒ npph• ricono'sa:mtl rmcò mpr ens10 U ~a < Il 111a tranne meno non credo di far male Stael) nè con quelli trOPl >O gico-clemonica Quando 10 r », disse Goethe a gli e stato fatto dell'ex 1>re t11a sua e d1 Goethe ca forse anche la lettura ne dello s1>mto e del meto· f~\v f 110 m 1; e' l'autoJ~ avendo avuto anch'io la for: malevoli di Archeuh olz , sptn to gr e<:~ gmnse alla li:ckerman l'll otto~re 1828 Sidente Herbe rt C. Hoover. lv:I è 'scòl)piata ·,tfrattan· delle opere e l'adesione 'allo: do délle sciep~e:.e~atte è for ~òe, ~n~~ ~~er s~ portabile tuna dt fare l'Istesso giro, di (lo ston co che c1 disse tani.e consapevolezza che 1I mon· i Esse non sono r:11tte pe1 Una schiera di 1~s1gnl stu to una V/Olenta , pi !em1ca. sp1r1to goeth 1ano da palle, se rllc o~a 11,t1.10difetto me· roltanto pa\1ando PII meno mettete ID lSCl'lllO le rote no- vll]aolc) ma «vi de col suo do non è retto da dèmont a massa, ma so tan to pe1 dtosl europe i s1 1 aduna lag• Er nst Rober t)Cur-uus, quello delle masse o anche solta,n· no , gr.a"e, t pel'ché , lo si ossibl\e dell'Italia» :ì\'Ia tizie, senza però voler com· 11mp1cloocchio d1 Greco U 11 responsab ilt che !',uomo md1vidut che cercano e vo giù. Ernst Rober t Curt tuS stesso che rapp1esenta la to del ceti dlr1gent1 della potr ebbe dire sloricamen te rJ I SUOI parue ID pubblico rnnanz1 chiaro e l'oscmo, senza mai può incontrare solo nel cam· gl~ no ql!alcosa di simile, Il rom,mlsta di Bonn: ra~ Germania ant -, celeb"razioni cultura? A questa domanda- concllztonaro- (ttnth'è se con co~~l~tari;tvea v~i~va 1 certo quel giudice dectsi~o e tro~ tingere 1a realtà coi colori po della magia ma che esso G essun altra pa1ola d1 presenta la Germania , Ca1 I goethiane negli Stati Uniti, si può a rag ione rispondere ciò non sl definiscono 1 ven h d f ·d I a ma· po rigoroso ben sapendo che dei suoi statt d'animo e r1• è orcltnato e d;retto secondo oethe sembra aver meno Burckha 1dt, lo storico, già ha scag)lato un'Jnvettiva d1 negativamente, perchè del; dubbi ,di 'l;oètble), ... 1,iù gravi ••~; r/ ~e~~ 1:r~ta~/~ un· ai suddem' rruei pensieruz zi traendo 1 1 paese e gll 'uomi• date leggi dal Logos, cioè \a ;i 4 3u~sta còl\o nel 1 segno li commlssa 110della Lega del· asprezza lnconsu~ta dopo lo spirito di Goethe non sf .gono 'la sua lnaàeguata con ~ sci·ivendo quei «Ba:g 1 di I dovuu requlsill manchmo, m nm loro ven contorni , e d 1 nd a orma susc tato tale le Nazlom a Danzica e ora Nietzsche contro Il suo ex- scorge tra ccia nella vita so· cezione della tragic ità della O i I è bbt allora a con gll stessi colori d1 cut lt r:~~one e , mo 0, compr en· un affaccendamento into rno ambasc1ato1e a Par1g1 la colleg.i di facoltà unlv ers\! ciàle del ' nostro tempo. Né :esistenza e 1a sua manche Lucca», dove di tuuo si ra· po e~ non e ed intenz~~~ rivestl 1 1 creatore» 11padre ~~a~d ~1~~~n agr~ aglo~r: a Goethe, quale non Sl vide Svlzze1a, Ortega y Gasset, tana , il fi}osofo Kar l Ja· )a pohtica né l'econof!i1a ,è vole costanza nelle I1elaz1onl giona,Nfuorchi c;I lq~es~/ 1 li ~h: 1 d~°c~~gita1e Il nno ge- Cl osservò meno dall'alto, <ID" nella gellezza ~a mai ,revsta': uefJ u;:, 1 ~: 1 ~:fi~i. patlia di 11 filosofo rlella cultura d\ spers, accusan~~loGdt ~ ar1a neppure 11 doti nJy piu dvf °tià uomo e uomo Se non ~~dnier~ 1 • cf:/ desc~,!~no g 11 010 solo, senza voler sodisfa• notando talora anche mwu· z1one corporea del Logos e Goethe, le Cose ;ta nno pi O -· " " ~~~~\:~t~~e attacc~!~ f·~st {~f::à~~f~u~~ 0s 0 ; 0 c~e~~~~\-.-~~ ~Pre i ,~is~~o:~f~t~~nn 1 ~n Co~~ nostro Paese, 1.1 leggiamo re a talenti d1 primo grido: zie u ascurab1 li e~rt ~cola~· 1 cons iderò la figura umana pr10 come d1c1assctte anm t ~~ ' stenzlalista l'a ssoluto am· quella «humanltas, ch'e egll za lena personahtà ' di Coe sempre volent1e1i, anche se a1 quah solayicnte at'grad1 ~~nne~!un r c:Ji~~' entu~~~~~ come somma di questa bel· fa, quando Albert Sclnvel· :-;:::: -1 nnra torc d1 Goethe Jl rispet• c1 ha tr amandata the? Non sono essi 1\ neces talora non c1 troviamo d1p.1n· scono piatti e i squJS1 ss1ma gr la !:zz~, qua~9 in questo mo- ~er , il vincitore del prem io L ~~ .. . toso Clitico di Goethe, 11 Allora sembra 'che abbia sar10 complemento di quah- tl COI colOl'l e con l'an.e che ?e1lcatez;;sti.h'n~~ ~~:;!: rn:g~~fi:~i:,; c~~r!i ~;:e;be- 0 uoi:no 1venne la misu- troethe per 11 rn2i:; e uno dci -J:"" .:r l ' }, _ I banditore della piena attua pur ,ragione lo Jaspers, tà positive fuse Jn 1 una per desideriamo. a mia rada ogni part e » compia• ia dell umv erso, ed anche p1ùnob11t rapp resentanti del rli.....,.. Af ~G ; \ lità di Goethe })et l'uomo quandò nel suo discorso sona htà cosl ricca e a1mo Il «V1agg10 in Italia,. di rare» C lldOSl rò non ci rado dt gll dei da dè~oni s1 tr amu- pensiero uman i.stico nei tem· ~' ç.-,,:- '-;.\'-"'J. • 1 còlto de1 nostri tempi il goethiano (« li nostro avve ntosa da non amtnettere pa cm st tratta, uon c1 1acconta Come st vede, il «Vlag r~evaie ~che 1 nostri difet· taro no tn uomini, quando ~a pi nostri, diceva nella ctt· 'U[ .._, \ ) pensatore che di Goethe ri· ntre e Goethe») 1 che ha sca· ragoni con alcun'a ltra del lnvc10 molle cose nuove, ma g10» non era destmato alla u ver i O convenzional t che 01~11tàebbe la sua vtttona tà natale del gemo. « Fran- i ""' ~ 1 conosce i linuti storici e - tenato le 1re del Curtiu s, ri- mondo moderno? Non sa ha eguauuente più d1 un U· Pu~bhcaz1one, era, oltre che st~no come quando mette m su la barbarie e sulla fero• coforLe commemora la seco 1 { ) l j secondo che egh opina _ leva . «Uomini egregi ere· rebbe far di Goethe, un dio tolo al nosuo 1Ute1esse, an· un eserc1taz1one llnruisuca. uardrn cont ro., 11 imbro gli eia e fece 11suq ingresso nel lare ricorre nza della morte l' f , umanl dono ancor oggi di potere dichiarar lo 1mmune da ogm zu.utto pe 1 essere opera del un Iavo10 eh rnuma soddisfa- g i 1 eig uau dtc mondo Ja grand e tdea della del più grand e suo figlio tra l I Potrebbe dunque Goethe identificarsi " con questa uma~a fragihtà e manca· padre di Goethe, G1ovanw z1oue e dt passatempo Nè la e /llba~~n;n~ i { Italia h~ umana dignità, al!lora nac- i fulgori d'uno splendido so• J _ ... - 4 ,., essere più popolare che nel hum anitas " e di non poter mento? Noi sappi amo bene Gaspare, éome diario del pubb licazione avvenuta, co· 1 ~ rau 3 traordmarta, 0 QUe lo spinto europeo, allo- le primaverile . e nella più ~ Y,ll secondo centenario della sua aspirare a nulla di meglio che 11 culto divino u·ibutato v1agg10 da lut compiuto nel me st ric01da, soltant~ nel un mf qu~n~o. a proPOsho r a fu posto il fondamento dura miseria che essa e 11 .,,,t nascita? Tanto più la do che a cre scere in essa in a rnortah finisce mev ltabil 1740, e po1 per essere stato 1932 per 1ruz1auva dellAcc a• co nl a !etano • a . della futura Europa E que- popolo di Goethe abbiano _,,,,. ~Ì manda s'impone all'ossérva - compagnia di Goethe. Noi mente nelle nostre condi· scrlllfl fin da Prrnclp10 dlret· dem1a d'Italia e per opera dt de~; g~ ~ 1 nfg;'esue ro e ~l st.a impresa greca fìu nuova- mai conosciuta. Dlsoccupa· - ~...-=-,>:,:,.. . - ~~ tore in quanto ogni giornale non lo credi amo Pur essen- z10n1 'In culto demonlaco t.c,meote ID italiano., esempio Arturo Farine lli, che curò la v~ a~L g nel mescolar- ment e ~p iuta da Goethe zlone, fame, dlsperazlone f ,.,.,.,1,,,..~ - ·::..-~ .. ,::-·-~-, e rlvJsta, la radio e il cl· do cosl infinitame nte infe· Ac~ontentlamocl dunq~e umcO. a qu~nt o 10sappia, m edizione integrale del mano· \a~n gu~ual~ia~ negozio ac- dopo che I trraztonaHsmo ro- sono la sòrt e di tan ti ab1· (-!'Vi." __ ...,J:1'~ nematogr afo - per tacere rior i a Goethe, noi abbtamo come Goethe stesso facev.i un tal gener e d1 letteratura scritto nmasto fluo allora s10 hè n venga invis~hi a• mantico ebbe d1 nuovo sca- tanu della città del Reich . . .- ~ del teatro - si ritengono in rotto quelh che sono per ri uardo alla nat ra lla Che questo 1tal1ario non sia quas1 ignorato nel Museo c cc on 1 tudia di tenato I dèmonl. Anche Goe- Con l'esistenza materiale è rama mond iale, i paesi lati dovere di occuparsi di Goe· l'appunt o i limiti di Goe- sJr ta di ciò che ureal~e~te senza unpe1fez1on! d1 varia Nazionale di \Veunar, s1 pro- to, ':r}~hè ~~\o s ~sca sot· the nella sua giovetù era ca- minacciata anche la spiri · m, e gli stessi Statl Umtl the Ma si tratt a con tutto the .•· • specie, lingmsuche, gramma • poneva d1 procacciare a G10- sopr re c ro duto preda del mondo della tuale Un immenso lavoro d'America hanno incaricato ciò di vera popolarità, anche Ma qui sorge n dubbio è r iconoscla?"o che egli ha t1ca11e ortog1afiche, non dc- vanm Gaspare quella fama to le maru, mag1a e dei dèmonl, come ti che si compiva per la civil· Il dr ammaturgo e romanzle • nella patr'a dl Goethe? O La personalltà dl Goethe la raggIU~to te~ritru che ne1 ve far merav 1gha, come non d1 scrittore ch'egli stesso sa· In un punto , pera ltro, pa· suo Faust. Ma che cosa è tà e la scienza non può più re Thornton Wllder di par• non piutto sto si grida sol· sua coscienza d'uomo la Sua su~o PI fa Y tvevat ca è cta escludere che ad alcune peva d1 non meritare e che, dare e flgllo vanno d'accor · l'Ifigenia, nella forma e nel esser continu ato 11 cente· ,are in loro nome tanto un gran nome si ali• vivente incarnaz ion'e del· ca 1 cos comp u amen e e partl del manoscritto siano 1n1 ogm modo, l' mevuabllP. do, e<1 è nella Intolleranza contenuto . se non 11 m1to nar10 della morte di Goethe Nello stesso tempo Tho• menta la l'eggenda •che lo l'«humanitas , Ja sua pro· per gmr ta cos 1 agile e _sicu stati rn seguito apportali rt· paragone del suo «Viaggio > squisitamente luterana verso della naSClta dell'Europa, e cade in un tempo nel quale mas Mann viaggia da conti · avvolge e si trae amtilgua fonda serietà· nel lavoro ro, e r conosciamo puie rn tocchi e correz1on1 da qual· con l'omomma famosa opera il cattolices imo, la quale cioè della vittoria delta chia· l'alta, impareggiabile orga- nent e a contment ~ riceve Jl mente profitto da un' occa· quotidiano il suo senso di lui quel limiti che sono con che mano più esperta, forse del grande figllolo, rendeva esplode ad ogm momento iu re zza su ogni oscura confu- nlzzazione degli studi che dottorat o « honori S causa» s10ne, che non si ripeterà glustlz1a, 1a fedeltà alla pro• g~nitil a ~tti_ gl~u~mimi an. da quel Domenico G1ov1naz•ancora p1ù ardua E' dunque queS t o «Viaggio» a proposi • s1one, della verità SU'll'illu·forma va l'orgoglio del suo dell'U nivers ità di Oxford - cosl facilmente ? Non dlreb · pria natura e alle proprie c e a P gi_an I a no co z1, d1 ongrne mer1d1onale, superfluo notaie che le ori• to del clero, del papato. del• s1one e sull' inga nno, della popolo e al cul rncremento non a caso, si badi, nell'an· be il celebrato stesso quel inclinazioni, anche quando nosciutl. Sara allora più fa: che fu per qualche tempo gmaliss1me 1mpress1001 e Je le indul$enze, delle reliquie pura umanità su og.ni bat"9egll aveva per oltre mezzo no goethlano - e uene 11 che disse ai suol suoi tempi gli costavano gravissime sof- elle con;ipre nd er lo e, supe precettore in casa Goethe. Sl penetranu osservazioni. pro- e de1 miracoh dei Sanu, in barie, del bello sulla mate--secolo dato Il suo contributo suo discorso su «Goethe e riferendosi .a Shakespea re: ferenze la capacità di r ico· ra nd ol 1 i°sJ3colo t incor tratta ciononostante , dt un pr1e dt un alto mtelletto, sul· cui sl imbatte nel viS1tare le ria grezza, deli'on::ttne su di di ininterr otto lavoro, m l- la democrazia,, le cui !or· «Goethe und kein Ende >? nascere' buona la creazione, prens on uefi vo te seco a· italiarlo sorpr endente in uno ta vita e sull'arte del nostro nostre. chiese. A Roma, per ogni caos, della forma sulla naccla di andare distr utta •· me egli cont ra,ppone «alla Non vi può essere dubbio: anche quando l' uomo nel· rl, penetrare , no al vero suo straniero, e che in qualche Paese, che dànno il c~rattene esemp_io, ~sservando le famo– massa amorfa? Ifigenia abo- Cosi parlava nel 1932 il fi. roman tico •arlstocra_tica vo· la real9 conoscenza delle la sua limitatezza potr ebbe essere. QueS t essere non di· passo meglio levigato sem• ali ' « Jtalienische Re1se• si ~ reliq uie di San Lorenzo e lisce i sacr ifici uman i ed 1 lantropo alsaz iano, e queste Iontà di declino , . E non opere dJ Goethe ha segnato perdere la fiducia Jn una po- venterà mal neppure allora bra genuino e di primo get- cerca no invano nel « Viag9 di Santo .Stefano, non può dèmoni evita no la zooa da medesime paro le egli po- basta: Thomas Mann rlce· negli ultimi decennli un re· tenza superiore; queste ma· popolare. perché è fo!1da- to- Sentite, per esempio, il gio » paterno. che è una rela- trat~nersi dallo escla~ar e lei con5:3crata.Faust , lo stre- trebbe ripetere nella città di ve 1 premll Goethe de~la gresso sia nell'area Jingul- nlfestaziont della plù perfet· mental ~ ~nte troppo ansto · primo periodo dell'« introdu· zi9ne accurata e quasi rneti• quasi roma'nesca!'Dente: «bel• gone, rinuncia a1la fine a.Un Aspen fra i monti del Colo· Germania divisa: quello del· stlca tedesca sia fuorl. E ' ta personalità che l'età mo- cratlco, ma potrà dir e per zìone » alle quarantadue Jet· colosa delle cose viste, ma le cose. per e;m non darei magla perchè essa non è de- rado, dove lo ha invitato la l' occident e a Fr ancorort e. vero che sl stan no ora pub · dern a conosca, hanno atttn · sempre una giusta parola a tere di cui si compone il ratta talora con notizie e giu• neppure un baiocco! ». A Bo– gna dell'uomo. Società americana per la ce• quello dell'oriente a Wel· blicando in Germania e tn to talt vert ici da far dubl · coloro che son c~lam.ati ad «Viaggio» e In cui si dà ra• dizi di seconda mano , e che, lagna,. q~ando entra 1;1e1 re- CH lebrazione del bicenten ario mar; anzi egli si decide ad· Svizzera ben tre più O me· tare che altr i Possa mai non esser': guide spln tuah della gione dell'opera: «Quantun• in qualche punto, rasenta rettono dt San Domemco, os-- FRliTZ STRI de1la nascita di Goethe . E' diri ttura, per la prim a voi· no complete edizioni di Goe• dico sup erarli, ma anchésol o umant tà. ff que mi sia conosciuto che J'ar.idità delle guide. serva ~he è molto sp_azioso e Sr(Jtf. Alda"Manohl , la prima volta che Albert ta da quando era emigrato the - la più completa pres- raggiungerli. Certo, anche LORENZO BIAN CHI . non. Po~hi autor i,_sl vr~hi Di Goethe fig!!?, fu ~ett.o ~~f./ 1 e v;~f~ta a~~~~~~ ma sente il bl,;ogno 'dt ·ag - . ' ' · giungere : «cioè altrettant\ Le Canzoni di Sesenheim,, [j ,,_;:•• : {;;;;~~:;: :· ·~"' '"' 'l ~~~::f:~~~ · I '~ 4 ·, I .... u gl. letterari, questo «Viag- R [ACQUISTATA }a so- )f, Tre canU SCJprattuttCJ si di· ., # "-4 ' j ,...... ~ .. . gio » di Giovanni Gaspar e lu.te 1 cCJfflpromess a da· 1taccano per int ehsit d di vi- ~ • ,. . ~ 'l i ; Goethe ha tuttavia un valer.., ,t udentesca a Lipsia (1765- La vita offre al poeta le sue seduz ioni, le sue gioie, sono queut che il poeta stes• I:. ... ~ -.: ' ' , · . • .i'• : non si può disconoscer e. oli eccessi deU.a vita stone e fi,nttèzza\'formàle: e ~~ I ~ ' : 1•· .. di documento morale, eh<. 1768), approfond ttt nella so- r.ll' so, gludlce severo e sicure,, , -:.: ~ •' ... x \ 1 ~a:, 'I Scritto giorno per giorno r{f1:!~:~Jt~!!:::,Lif f /fi nell'amore di Federica Brion, la giovanis~ima fig lia ~~~~~ii~,i~~~ ~/;:{f , •;1.,;,C' ,,- •·.i\ ~t~ ,,,; '.~' ~::~JJl~:t~ r ~ scia nuovamente, nell'ovri le del pastore prot estant e, tutta snontaneità serena Il mio cuore: Presw a ca· . . ,) ·," . ~ ' . . ·,... ' '.,. a:~ lo, corretto, ricopiato, limato del 17'10,•l'atmosfera un po' T vallo! ,; la cavalcata 11ella \ - ~ t': ...;.?,:lt \;J I J '). ;s;. · ~~- •;:;;- Poi pazientemente in patri a chiusa di Francoforte e del· uri tdilllc, che sf: apre cerme 11e avesse conservato caro le aure liriche ooethtane dt nc,tle buia; la soat>ftddell'i n.- ~. "'' •;, ,' ~, ... ,. .~ •i ,......._ ..... ~ 1 ' , tl. • • per quas i un quarto di se· la casa paterna , per ultim a- un mattino di maooic, nelle rtccm1o, pur n.ell'amarezz :z queL mome ntCJ cunfe rmare contro , effusione delle ani· •• ~ ~ ; ~ \\. :' :".t,,- ... ~ · · f ,-.~ , '"'~~~: ) v~ ~ colo, come ci narra Il figlio re a. Str asburgo oli studt e paolne un po' ortole di dell'abbandcmo. la st essa [,'e· l'attribuzione dz pc,eta. me; tl dc,lore del distac co: .-.... ~·".. ~.-_.i. j ~ , ... t ,4 ""') Jj~ -J,., nelle «Memorie » dove dice lanEciaurst dt nu(lviunt",.t}tmve~?,· « Poesia e verUd »: Ld'amorc derlca. Certo non. tutti • canti dt e Ma gld cCJipri.mo sole del ~ t ', ,••,:-~ .,.'", ; ~"'., , \ , • ~:flapadr~rapen~e t~:d ~i~i~~ = . O appa re /iCJrisce e strin oe i ue oio-- Cosi nel 1835 unCJstmten- Sesenheim hann o lo ste.,sCJm.atti11c, - il cuc,r mi si rtnnc,vato, ~uasl ora soltanr v~nt, obliost, di tutt o nella te dell'Unive rsitd di Bonn, valCJre:alcuni tradiscm o an· stringev a nel di.stacco..,,; ;;,;:;_,...::..iilf iil!riC!i'!':,:"' i ~ _ r • • .5,-.. ~ .• ~ ·~ ~~~a~~~;f~I~a~ !:i:• c~~;eu to la su.a 01ovinezza urgesse pienezz a dellCJra; e, cume la Heinrich Kruse ne ritrova· cora l'i mpro vvlsa :zfone tn eppure, nello stesso dolCJre, ·1 • I con tutt e le sue lusin ghe, le poesia tnvad.e la vtta, cosi la va un mazzett o'presso la so- qualche 1mperfe:zfone fCJr- tanta gioia che canta in lui, ~~~. -~ /,.,. ---;-. ·1 ? · .:ti·•,~' ~~~sdpeo ii~~~~~~~~~~~~ c~: sue -promesse, H ~uo vigore. v ita. st tramu ta in ca11to. rella di lei SCJ/ia a Nle te ""-male e in una •cert a distn· « Pur qual felicitd essere a· ~~---;oJ,,· ~--":"I ...._, ..... -~- ' $)-~ -- .t-.,.~ ..~.....:.. ..: ........ ±" ,,~- :i; ta esso è una t.estimonian 7 ,a Le .sue lettere <U fam Warl: RtcCJrdava nel 1835, onnat bronn: erartc,dieci canti, per voltura,· forse anche non. matl, - amare, o dèi, quale aoli amlct trab ~CCUf!-0di ottan te nne, la sorella dl Fe- k, più scritti dalla stessa son(J tu tti otuntl a not nella felicità») ; « Fiorellint, f cr U na ,,isiono <lei Colle Aventino (acquere llo dl Goeth(I) :~ 1 ;3d! ~llu~~e n~s~~~~a~h~ qu~sta sete e glo1a di vive- derica, SCJfia, (Federica era Federica, al quaU ne ag{lfun- forma primitiva, a[fid.at1,a glioUne », _in cui . il mot ivCJ - - - - --- - - - - - -- -- -- --- -- -- --- -1 ,cbbe ro i Germani migliori di r~. « FuoctJ di vita, ardire, mCJrta.nel 1813), come la P!Z·se un undiceslmCJ, che Sofia VCJJtealla mem(Jria di Fede· a11acreonttco st vivifica nel· tutti 1 secoli per il nostro O!OfasonCJdi nu w o t,n me ,. rola si mutasse spon tanea in; ancora olt seppe ripete-re a rica,. a volte (è il caso dei la visi!'11etutta ~resch ezza di f p Paese, amore e nostalgia che Ed è realmente, nen anno e canto sulle labbra del pc,e~a. memori a. Non, tuttl erano versi « Dèstati , Federica!») F'edertca che si ammira a· I · t • il padre aveva cosl vivJ. nel mezzo che tras cc,rre a Str a- nasc~ a la voesia Clime lrn· 1!1ediU: tra dt esst eran(J f accresciuti di-qualche strofa doma allo specchio, e sl ap- n er n o, urga or I o cuore e che trasmise come sburgo, .. la rlv ela:zfone della ouaggic, 11at~rale d~l cuore. prim i dieci ve rst di « Benve• dallo stes so Lenz. Ma in prc,ffm dtsce nel palpito dt a· retaggio al figliuolo. a cui H ;•ua_inttma e &('Metta verso- C.ome lontani I versz dt Litr nu tCJe conoedCJ » e « /<'tort i,-tut tl è un1td dt lspira:zfone, 111,CJre che invad.e ii poeta,· e viaggio tra noi fu ravveni • naUtd. . sia, tutta ora~ia roco.cd ,tutt a lini, foglioline ,; nè tutt t .,.,_. di lif1ouaggfo, u,10 stessCJtCJ• quel sublime « Cant o di ma!r lù ,..d i · d 11 EoU $E era nssai v resto fine stiUzzazione nei legoerl sulta rot10 opera del GCJethe, no, una stessa musicalitd . (}io», in cui 'nella celebrazlv p d. l ''F t 0~~ttPper1idos 1 ;?ù 1e:o~d~ sentite, inap pagato nell'ari- mc,tir aanacreo-ntlci, 11e!Jachè due Ju.ran(I attribuitt Alc1~11t. sorgono come ~re· ne della tiatu:a che s!·dest a ara I so ne aus di esperien ze e di lievjtl per dl~~ del razionalismo, che vr ez osit delle immaght t e dalla critic a concc,rde al vt nussive , ad annunc,a rr. è la celebrazio~ dell amor e ' la formazione della sua ·urna• gU parUlva con senil.e sag- d~l lmou agoto. ~ella canta- Lenz, venu to eglt pure, sul· alle fanciulle dl Sesenheim che tutto artima, in tuttCJvi · ' nità e della sua arto. · oezza attrave rso t suot ma e- brlità da arietta. le tracce dell'amtcCJ, a sesen· la ve nuta del pCJeta, che pre- bra e tutto fonde; e la cele· . . . . . - • ~ · s~ f,!c~ ~:!a. J e:d: :~a;t ;r,, ~~ 0 ~~1:ro~• .1~•~1:· •m•l.à-.. helm, ne l 1773, illuse, di toc- oustci la . oioia dell 'intime, brazfone dell'amore sf mut~ ~ ~:e~e;~:sf1'c~::'!n';'g;~o ,:~t~ jf ;i!if~d~7L~ A~c~;ec!a1;\:t ~~/~~ .~;,;~:'!, '1!,;,~·e:Wve~é BR UNO VIGNOLA O i i d' Ora tl poeta si abbandCJnacare 1l cuore della ulova11esoooforn o. nella celebrazfone deUa fan scialba fuggeuole traccla · da di Manto di cu.lpure t ri- gwstizia e vive sommerso tn -- -------- [enn ento dt OW nezz,a e ld t alla Oioia del conto: i moti· abban_dcmata: ed anche su (Pretto "mb d• 1'0I. mie b1mbe d'oro! ciull~ amata: « O fanciulla, e: Dalla' volta à'ablsso so,oroa: masto ampi~ disegno ncolt quella Natura e in quella T at, Istituto Italianodi StudiGermanici tdee, quast ,tn una zi erv / vi più semplici le parole olnum degU altri set te sonCJ 10 t 00 11 \;ructo t1iemo cl rin .. rr• fanciulla, - quanto ti amo! no in furore t torrenti di fuo- stessi. Paralipomeni: in veste che autonomamente (sl sareb- scuperta ed. espl~ra one I più dimesse st 'animano di stati sollevati dubbi, specie ~~i'°•oaH•m!°~!t~i8. .c:~;: ,.j 1~: :; - Come brWa Il tu.CJ occhio, co... la risacca ,:oooia rlgurol: di Orfeo, velato il cavo per be tentati cU dire, automatica- -- – u~ mondo nuov o. e Herder poesln, _ tutte vlsiCJne,com· dal Bonmoort , che tre ne e urlerrarel ln mille e mlle guise - quan t(Jmi ami! », un can· la fmo, ai dent, ... ~van.za110 I non essere mmienlalo ,dalla Vl· mente) redimo~o, ma 110-n per Onora oli schiude -la propria vJsfo· mCJzione mu.sicalitd. Sarge vorre bbe ascrivere ancora 111 •mr.rcl oome 1•noo rii •n,tiolettl. to che l tutta zumitzCJsitd e ~amwt_i a for:w .dt 1111?10, la sta della Gorgoni, Jaust a- <1uesto cessa d~esseTe potente nze ::z:zei e 1:;"i:di~o~~1!t:i 1;:~: cosl quduo cn~ fu. det~o il al' Lenz, Successiva me nte, ~~~:i;:~~ 1 ;~•r~ 1 °;!\ 111 J'ì~1 1 •ncte, w tt(J un grido f estoso del (t~~o1~f1~~~ ~8 J a!~t~~~n;:;;;; ~f!~~s~' ;~~:~utgeft;;nr:;:ug_~; fa as:.'!~e ,~e c'!~~r~;~e~Q~~: . l . nt al su s l- e Can.zcmiere di Sese111leim ,: '1)01, nel 18.57, Thec,dor_Berok 1d ~r O()lnt piccoli b•mblnl !J: c1wre, cut ben PCJteva dare senta::ìone di un inferno alpe- vina iLriclliu1110 di Elena alla dentro e intorno alla quale a Go et h e "·'' dd alzm~Ho de 1 '! s~ non dal 1)0eta, chè ntùla ,:r,o tro,;IJ tra le carte di J. G. altri soroo11011ellosvaoo del le site note tmmCJrtaU Bet9 stremente e: terrestre, avreb- vita. 110 " senza prima aver te- Tu.ggono le tempeste e Faust rito a11s!Clso. er r O i e allora cosl lontane, dal s110Jocobi altre d11e pr,esle, che, oiuocc, 1l cui 1Jeono diven · tJwven. be 1>ot11to riuscire la Notte di merarlame,1te te11tatodi solle· sente, per la prima eà tùtima . ta, ,co11tru la fondanna ~el pensierCJ, quanto tz com.pCJr-per es,,;ere riporta te stùlo ta eterna prc,messa: Il poeta ha ora trovato .~e Walpurga del vrimq Faust, u, vare it vcJo dì Proserpina•Isi- volta .11ella s1w lunga ricca Comitato d'Onore: S. E. razio 11allsmc,:. l a~ezza e e-- re versi per mi pubblieo, nè sfes.sCJ foglio stL cui era una (Or aen~ t••n;(.{o quc-Jlo ch'io aento: stessli, ha c,ra una voce in· dopo_avere comincialo con ~a• de. D'altronde, Po/' quanto Ti• espcrie11.::a, un appeU'? verso De G_u.speri, Presiden te ; S. r.,·. chezza dell117a"'onal e, C/lr mai eoli v enslJa far di quet c<rr>m di « Benvenuto e con• ho guadagnato 11-.10 cuore ncl poco Clit1/ondlbilmente siia· mm le v100T!J e -resp/~oda riclua- ouardc, le Madn, form e. ed la. f: atellan.za . c071:gli esseri P<.,rzw, S. E. Gonella, Sott o– pone alla lu.cida limitate zza versi un canzoniere f. SCJlo(ledo » (le tre poesie f urono l'{! ou .i ml• d•l profondo del cuore. 7>', ti li 'a rala mare, sia vure d1, lontano, lo e: essenze• 1iure, formatnct e tutt, e prova '' maceTe «olcc- seoretciri And1'eottt Br usa• tlel concett c, .l'osc;r~. vo~i:· ha dato lo spunto' a ta~e Pub,bllcate srnw lt1dicazlone 7a ~~~·d~: 1 ,:,.n"i".~.ea!:mfi~io~! ~: "~~z/::e 1.::-i~oi!Y,an~i suoi ;~ej~~st'[!7~~~il:a,~~e~co,.,.;~~: !::,11°;~~:~~! d:o \ f~istt ':aes;·~,~ 1 ! 0 ~~1c::!l ~s%ir~ti.v',f ~o;:~~ sca, Ve~ditti, jl Si~dafo, di te moltepllcitd e a l • derr.c,mtnazione, quando tn deltat1forr dal JacCJbl nella m'luczna t.d "aere d,r no di lei!) : ritmi riecheggiare parole, in divagazioni satirico-fnorali sebbene dl11u1fc111ft in rro/01~ e purificatore• degli elfi che Roma, tl Pres tdcnte dell Ac• della natura , del I o:nl o, ~ « Poesia e ver itd , ha am10- ,,,,a rlulsta «Tris» nel 1775) altri c~me scherzoso e pur e immagini. , ritmi di altri porr e satiric<Hel/erarle, per vreci• ditd inacçessibiU, di Jrnrlare 11_,c.par~no col.buon ~0,1110 ii cademi_adei Lincei .. · . quid'! <Jlla concez d, e del • tat(J che quei canti « avreb- furono rla lui a.i:crUte al appassio nato interrogativo d; ti, sia pure sollevati a SILPC· vitare In, una piatta vatude ,li di potenze lontaname11te 111,. r,s.~egho gagliardo di Faust, Com1t~to .Ese~utivo: _ Het• poesta come 4mme ato, ne_bero. pCJtuto costUufre un G,,et_he, ma che_Il B_numoar_tamCJre: rfore armc,,iia dl visi ont e dt 11rassa turvitud inc, chiarita femalt. re:;ptrano, senza dra;pio hisie - tCJre fiel! Ufltvers.r-tà<U.Jloma, cessarlo ll11guagglr1dell ani grazrnso volumetto». nuovamente rm11d10, attn- <S~ be-ne lo u "O.:llo, non ,o, suolli· ma la c,esla è di.ven,. appeno, 7,ro1>rio all'ultim o. con Non c't dubbio: Goetl,e ri· me .aria serena ~t 1 /'rz at(J'f'to Pres idente; tutti i VtCJJ/.tt- ma , dell.a fantasia coGmmCJs· Tre soli ne furCJIIOaccolti lmendolr allo .,;tesso .Jacobl. li• ~!~ ch;io re<1• 11 tuo •o:to, tata Ùberazio~e es-pressione la visione tragica delt'infellce fuooe ria esJ)erlenze come da ; 1:~/ 1 ~a)a poctJfi~ s;g,/speai tolari di lingua e letteratura sa, 01' rivela, in una ei:ma· da lui nella prim a ediziCJne Snrebbrro adunq11e in tu.I· :, 'f1bc11,~e ~ c':o:rdJi no1n~~:~1. immediata del , cuore della Gretche11. Ma, sopratutto, .~e rt1pprcsentazionl terrifica11tL, pr/,,,0 e1!is:;g;:,ma,ica oo,;t fi~- tedesca. . . t1fa le(1Utada due secc,It ad delle sue 11oesie (1789): to, compreso il « CantCJ di Dlo u rorne bene in! •ento! ' fa,lfas· a comma a· ,'n. que· f oeUiçl avesse yolttt~ o .~aJU· 110a tanto per volontà delfbe- ve voto d'angelo verde che re- Settem br e, ottobre, )iovcm- vna vision e deUa pc,e.,;fa CO· « nenvenu to e r.onoedo , maor,fo , . uno flozzina di St btnt te 11 r~to, flon ao11: i 1 ss : 1 • 1 ° svJ up~are tl dri:cnrro fiS· raia, (tiuw to ,,er vrovrla, 1 wtu,, sv inga,la , mala striscia , mc- bre : Rappr ese11tazio11e della me. espressfone di dottrllt{:.; (« 1ymkc,mm~n ~ ti d A_b-ro11ti, imJipendrnfemente rinaltri tnfi,ne S(J'1~ s,iooer iti ;rc,etc:n~:,/ D~nn:i~::e~e 1 ;/ dl ~(:,~~m,: e,:s r: ralir01ne1•-~1 g~~:i ~,~· :1a~~':scst i1:,: ,~; 1 e I 1 ; 1 'fi; fi,stofellca dCllo SI>irito di ! lph igenie . a Venezia sotto roztt,nalitd. buon oustCJ, srhie d , ), e FtCJTl'llml, fo(Jho- « Rr,serllna di landa, e dnl· dalle va;1e occaStCJt11. det suo re ciO che lo c,colma d[ ioia, suoi turbole~//J c:i~i/.'aiut:efl• semJHe e s~Itanto .a1,[~ lruo- f aust consave~ole della pro- il patro1_iato a!whe <lell'lsti – vfvl da freschezza del canto 1111~, («~le i t1 e Blwnen, le due 1J(1esle.i;cherznse _no: am?r e: il dono cli un 11astrodi dolor e: un poeta eh: c,ra, dio del m 01ite in 1111110 <Il/a so, (abschculich) e ript1g,rn11-prla co~fa ma wi1,o\enie ~ frc: h~t~,Italiano di St udi Gernuv p<lf)olare. klerne Blatter») e «Canto cennn tr. Nc,11 ~ q11fp,,.1s•ln. <ilpmtc, di rc,se; l'attesa che i . amc,r mez::anoltc firro ti diram11are te (wtctcrw!irtlg) . 11 fr't~ l sggr-s~ cos i· rt~ve nt ci. E la vit a offre al voeto le di maoofo («Mailied») . PS• te e11trare 11rl merito della l'amata si desti 1)er 11.11a oi· ne~a pe~ ezz~ di un ·z e a mo<lodi v11lca110,caval,;al<I As.~ai migliore <tuti e Id 11el ~ll~o ~/te 1:1;; 0 ;~C::'d! 1 ~ 1 ;:r~~~ Dìl)corso in Camp idoglio sue seduzioni, le sue gfole, sendo incerto ,,;esi de1>ba110questione .,;ullagpnufoltò dPI ta; la cavalcata del pCJeta :~~onavenl~, 111 T 1 lz~ 1 0s~~ içpettral~ ,u Faust .e .\l.efiSlrr Faust, ceTta atm'osfera dl Pur ...falic~bite tum uftuoso operare del .\linistro della P. I. (tnut • nell' a~nore dt Federica Brlc,n, riferire a quel pe~iodo ed slnuoli conti, chr vorrebbP v~r~o ~esenhelm, mentre ~~'bbcan o spira o, et fele, .1..'. 1 sione drll' ",'trnent e (latorlo. At mosf~ a. ben s· in- non sostenuto da alcuna cau~ to a R. Ade nauer ); CCJnferen– la {Jtovat1isslm a fiolia del aU'aml'ITeper Fedenca i ••atl• mi ,iuzia di oroomentazfc,nl ou,1osi Sl destano i ca11tlen- ,ie ~f r~z~a esa ;;ite e 0 d,; 1 .Lf PlT o J1'ti''a;r 1 er a. spen te11dc, C 1wlla più.: poich~ id sa '1~ finalitd ze E:rra,ite, A ffero, Anwretti . pastore 1)rotestante ~i Sesen· ti sc11erzo.d e Se muCJrlo vo t- e SILcui tornerò i11altro se- tro di lui, oppure 1ne11tre 'lJe: osal e sa~« o1'~:! 1 1t~i- s~~;:,te° sgir:at~ a~~fi! ~r;sti - ~~vf;m a,it a ~~l tutto se,~ot,t,~ . Breve i11ter;11ezzo di.1ion dis- CoJicert c, VOC<fle. e stnnn . heim, tutt a .,;pantanettclntolo· pe, resta la 1)elle » (« Stirbt de: mi limlf,, ml nrrnma rP olle teneb re cupe, a11tmate r "O~ . ever ,su f d' ziata ~ene ~t.e~ ~é a' .... pen~ is}' ,aar:,_ sitntle esperienza, i! proloao di Lteder oocllumii . sa e tutta nat ura, quast u,1a der Fuchs , .~e, qilt der Bal(I .-) che, .~r il 'Morrl.,;r altri rrl· da mostri , tiella nCJUe, c,ppc,- tira~b 1 J'•u nel l ll~J?rg. ~ . 1· se .1!on che Goetl,e non ~ol- rio neÌ stn~o 11 ~~l/~ 110 ':~an~ dell'atto (JIUl.rto et porta. sulle E vent ilale raptJrese?ztazin tnca ~na.zf' ?11~ dell'ing e n u.a e e Mosca cieca » (« Blind e Ilei 1·nlr11tfno11 1/flllflO avu- t1e la fiamma e l'esultan za men ° e a m~tttr, a tr tt ~ tarlto ama 0 St; 11 er.~i' da vtT'e tesCo della parÒla, col suoi dop~ie ali, d'una armo:niosa ne della pr ima parte ~l pC1es1a che eglf ora vagherr Kuh ,), " çe conten urzvn' 1 11•to diOiroltcl acl aJ]f'rnwrlq del suo cuor e; il vcnsiero note ace.orate tl S~CJ tCJT1!'e 11. e 11roprle rapprenenta::ioni in- canti sommessi, coJ.suoi in.. poesia e d un .caTo rlmpwnto . e Faust ». gta. SCJavtsstmo l'idillio che, lusione a -,,ml SU(Jamore le•per tutti (a<l e.<;clusifme a.e, SCJSptroso 1ICJSlal(JiCCJ della t~ 111trTl~reb ~- nei r;rt i 'I? fernali, 1)1(1 ril utta cosl farle- cessanti an,elili, CO»le sue uc- ~J;,.qr:e d1:eoEl:ra1 e <Ji J\;ar- ~ nel villaggla 110n lungi aa fresch1ssim.a « RCJset1;11a dt rlue slcurome11te attrlbuW al fanciulla lCJtrtana, dopo l'ab· 111• ne st m, 0 ,smc, e . «. 1· me11te. di fro 11 te (!lla raJ)J>re· corate preghiere, con le sue be che'si d's;}, e ~nf"i tu,, Strasburgo, s1 svolge n.e7}/in,, la·nda» '(«HeldenrOsleln») , Lrmz), mt ~ panfl possibil e bandono, tra il oriofCJdelle vano», schiu~ercl le v 1 sioni se!tlaz_,oncdelle ~,scese cr!tro sofferenze bertcd~tte, 7 no» 1>ttò I Ja O e nta ~ t-fma raccolta fam tglia del pure compre.se in quell'edl· ribaUert lr. SòttfU riserv e nebbie autumiaU che colo- clella suad omwata , prc,fo11danlr nhissl t,crrestr,. .chc fimscr. l011ttmm!1e11tc .es stc e. Rima- GU I DO MAi'; ACOR OA _ ., 4 pastOre e, pfù, sullo sfCJ"rldo zfone- Gli altri cant4 sareb· del RmJmoa'rt e, 1mpraÌtutto rano di urtoic, or{che La sua u~ · ri' ;;tnt'; ~~-~vl;a~~;~,cl~;d '~:~i ;:i,;,: 1 o1~~~s~i~~~;1C, 1 n~er~e~:O -- - ~ (j' t) de; &-ampte dei prati fioriti, bero andati verdutf, se nCJnatt raverso al raffronto con anim a! O, A, ALFE R0 oiau gio Jaustfat1Q<J.llc pro[q1 , della. «purificazione •· Il qtla· (t:0111inua iu 6• pag:na) · _ . lio -eca Gino Bianco

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