Fiera Letteraria - Anno IV - n. 13 - 27 marzo 1949

Domenica 27 Marz o 1949 L A FIERA: LETTERA RI A: Pa gina 6 Rivoluzione Due • poesie SINilSCAL nzancata ti i P. SENZA tEONAR * 11 mito equivoco di ~c<r nar<lo ebbe sempre i su01 ~· Gli i11se0rr11amcnti della vita non si SfJOl• ccrcloti, -amawri di scienze I L R J T Q RN Q perdute, l\la in otcmpi.r~on · gono tutti sul pia no teorico del bene e ti ii cuto cli questo mno è 6lato ilCnuto ançhc da ansi- del 111 ale, ma. s11.lpiano realede ll epo ssibi- DELLA SPOSA •ni ,poeti cd artisti. In Fran · ~ia s'è celebrato il connubio li tà che s'impongono cui.eh ~ alla ragione \J Mia colomba tortia ,1!},,~;;;;;;;~~ ~odi~a,:: 0 ; 0 : E SISTO.NO tem pi che ficile incontrare tra gli in· i.i E mai pi1'1 il cuore si sopari po' strc~oncsca e fumosa dol aiutano g li uomjn,ì tcllettuali italiani di ieri 'e dl .... - - ,."-" '. S E l'albero dei te11aci mr,Jj vi" si Porti il frutto \limo, s'è chiarita .n~Hc 11 ! 11~- nc!lc loro qualità, e oggi, iuvec2: di essere pan.i· Cou l'acqua del dilu vio giù partite ne, {>Sico'.og:ichc, raz.1onahsiw l'empi entro i qua li, salvar· colurità di elite, fosse staui A''o il disastro coi morti così avari mc disti11zio11i del secondo•11 le, già di per sè è una con· frutt o di un costume, di una -~ dubbio mcialìs-ico, trap;ico ed sicterevolc conquista. Vi so- educazione sociale se uon .._..,,.,~,.__-;:.:_.,.,.. ar.istocrat,'.co, di Paocail 110n ~~a~o~~~z~~~~~esei~~l~i}t~ ~mr~~~~• ~~ 1 ;1e~i 11 g; 1~ c~~n~ fiQ,t 1 1 1 ·:,',·aol:~:~~ctt;;;:t,.f rc\/ vento ha di:-.turbato minimamente coltà, ed alti~ che la strada élite stessa in cui la si può quel connu l,jo, Ne con~uf? debbono addirittura farsela coustatare, ell è consola mc Alt M1 \N.DO Sl"AUIN( - 11 1111111 10 i,or il «Mosò » del '22 iniziato 3 Villa Borgh ese Def!li am1i ai limi/ii scogli ci porti cd al rQtlami E para.cl ~so d'una _ma~ia di giorno per giorno, scavar sc- che, almeu c, in quiel limiti, ------------------------- ------ --------! Che chiudono per sepre l'oriz;;onte swcco, d' 1 un surrealismo pro· Ja nel terreno più ar duo ed Ja si possa vermnente affer· E come ncfl'orn dcrt/i erotici fanciulli fono e democrati co: ii mi st i: infido senza sapere mai, fino mare con trrtnquillità. d p ,., ro laico (come J1a detto 1 t a~~~i~~~i·asin~lis~~~~ci~i ~~~ nc~~il~li~· i;~ ; :n~)r~~i~:;z~ R1· tratto 1· ave se Lt, tua piccola manu muoia nella 111Ùl, ~~~~i1~!~1~~ 1 :!fi~i~~~:~~G~~ la poter essere tutti su~ .scrupolosa, esamina sot to i;;-hcsc, confortc \•olissima. ra ti. Nel pr imo caso, un u~ quale aspetto la sua genera· Da noi, vcramCJ1tc,Jc eme mo dotato di una certa ci· zione, particolarmente nena ALTRI G J G ANTI non sono precipitate, come in ~t: h~ f~rft~~l:~~~r.i q o: ~!a~~dj~uc:~gh~~i~lii~: C~~:i All 'origiue Fra noia e non0ota.nt.egii sfor- to può; nel secondo, esso d'e egli proviene, si affa cciò aglt L'opera cli Cesare Pavese tista) Jll'i <1uali il suo pen· ~a cruda formol a del neorea ·~nio sostanzia l'opera. Lt, rndura era beli" co:.i erbosa z.i miiolop;ici doi fratdl~ d~ ve occupare la maggio r J"><1I'-intere ssi della vita naziona · sta ùivcntand o uu frutto in· siero st!mhra riflettere inv~ Hsmo - a cuL l'assimtlazio· Cosl il giovane Pavese si Ch-irico, s-ul terreno teo.ogoi.· te delle sue forze a difend e• 1c dopo l'altra gucrr<1; egli tcrcssante. cc, a modo l:iUO, <1uc11'altrone della letteratura america- tem1>ra una {ingua atta ad E f,er la prima volla fo -ombra• co, Da noi H mito di Lcona r re la sua natu rale tendenza non c:erca quella che, appc· 'l'uttav la se non fosse di ;,1spcLLo fatillistico <..lei ponsic- na aveva iniz iato qu esto no- espri mere la sua collina, i Chi 11i do s'è fcrnn.uo aO campo ccr all'c soluzioni• migliori , e ciò na con un tautlno di reuo- questo ultilllo\ Hbro «Prima ro antico sorto dalla irre vo· st ro anista prima ancora del suoi campi, che sono la vi· Ai foti ~li alberi gig ~uti. siddctto CS'tctico. Potc\'a qui. che gli resta può occupar lo a rlca patriotti ca, sarebbe uua che il gallo cauti• {cdi;,,.!Di· cabiliU1del ra1l:1orto tra uo- giovnn.i.narratori rrancesl cli gna, la collina e i campi del di fatto , essere un antidoto percorrere il proprio tempo giustificazi one vera e pro· nuudi) e 4>iil.specificamente mo e na rnra . Ali tmre <.Ilca· oggi - questa formola, dico1 uostro J1iomontc. S'egli espri· E arcleuti coni ro fa voh1m1nos.1 EstetJ\· e cercare , come tuLti, di nw pri..1 1 anz i pare che abbord del suo ijecoudo r;,11.:conto, ri· piro cho 11 suo vero eroe è sLa per essere dal nostt•o su- me con vii:::ore o rol)ustezza, Cou le più tenere Jof!lie pro11c ca clell'-i.niuiz ione pura; ma giung ervi il proprio qualsia- questa posl¾iouc, ed. è la sua marremmo ,mcora in una po- Odlsseo: « Uno che vuote pcrarn: 110n può più ,bastar- ~lei suo tipico s,.1-pore, Ja no-- J Lussuriosj boschi fosçiavano fuggire l'az:urr o 1 era ormai ~ià ~m mito_,e la si sc~no . forza: ci pone invece dln- sizionc di H8J~Ltativa; e per· Loru.u·o a casa», che <lirlgo i gli per se stessa: bisogn a in· stra terra è perchè scarta ttua assunzioue a,ei cicli ckl camillo Pcllizz i è uno elci uanzi ::1duna situ,1ziouo sto- chè egli è giunto qui, u <1ue- suoi passl - « Un uomo so- tcgrcirla cOJ\I uua nuova uma· « t' imma gluc retor icamente Età feli ce; i-ovrairnatnralc gl'~mpcdl di ~~~c~~~~~~Iic~f,~ 11 ;~ <~u~~;~~ ;lt:C~,?f e~~~~~ 1 1 ! c~~~lle~:f:i~~ ~~~ ~~~~~ d~lapg~·~~:~.e~!dcc,~~~ 0 1~~t~~'~Y:'}~~~1\ !N~~~ft~:~; ~\~ àA c~!~~~r1Y 0 t~vees1~ 0 ~~~ ~~~~~.• ri~i'nt~ 1~ :~s;~nl~~:f. Dei boschtn~;:Se::t' ' 0 dal foudo dare il fmuo di concrete que- se qualcuno si è salvato, lo cose, uon potcv;mo css~r <1ualì sono i passi che furo· - « Che, dice Circe, ora in se incamminato mentre, co- l'immagine (lUanto s ull' « a· ), ttion i di tecnica- La filoloti'! ha potuto pcrchè Ja sua dose cousitlerato da un punto rono fnttl, e pcrch è furono lotta con mc, con la sorte 1 mc artis ta, ricerca quell a dl.'!1-enza s('t•1·ata, gelosa, u1,.. Rade neb iv, sudori mont (zre di ~opardi, {>Cropera dei di cwi)tà e di capacità Cl'iti· lii vista solo oblJiottivo, 9 fattl, che 1entiHlllOoggi (jll l.'- e, «nrr \C'chtva la terra dl pa• nuova formola estetica, _per passio aata ail' oggctto1> e e si sentù.ia110cori sotto il ei~lo· l{ond i.su , rimaf!e sdla :1 lotta- almeno solo da uu puu~o d1 sw brevi not o, Che cosa vor· rolc e di fatti» .... Sono quc· Ja quale l'ut·tc si orgamz za «all'ogget tivo .svilup pa del re co11tro l'cstci-ismo cl~i Poe" · vista freddato dalla ragione. re,bbcro essere se uo11- ,u1rnsto J)arolc, sono questi fatti dal!'lnt.crno: non è più .sol· casi,. P. J . JOU\IE ti 1mN, Comiu c_ia la st)a s~oria q,u i·lsiJosta - sia 11ure iom~e- <1ucl li cho contano per il Pa· tau.lo realtà ogge~tlva natu· Jmpara to a 'VCCler l'ogget· ( 7'rad1t:lont d1 Nello ,Risi) * la coscienza ?L chi ha lm· guatn - a una creazione!. vese: liberi ani dell'uomo rnllsUc;1, ma diviene 1·ea1tà to, isolato, nella -sua essen · . . . . . . 1x1rat9. pcrchc Ut?, anche ~ Notiamo il cUsu1ccou:a 11 per cui, come heac dice ~11· simbolica. 7,ialità, si pone, ln un secon• ,. . Ilo a~w~10. Sm1~~aUi nl propno svantagg10, cho glt primo PaveliC, quello dei ro· trovc: « 'l'utto ciò che tocca• . • • • do tempo , 11 problema del te (a cui. il Pa.vese vorrebbe sfera dell 1st10to·irraz lonaJe 6llOkn to d111tncaNld11l ma- insegnamenti tlella vita non ntauzi « I pacsl tuol », « La 110 gli uomini diventa tem· Tr oppi artisti, oggi, cll- suo ra)lporto (noni l})iil0~get· fuggevolment e accostarsi 11,1 con <1uclla <,le\l'esscre e tll'!• i:;ço imbro~lio lcon;1rdesço• si syolgono tut\.l sul piano spiaggia», della novella « 11·PO, attesa 8 spe!'anzn ». sprezzano .gli ~imiU ~tru· t1vo ma fantasti co) con, g)l questo momen_uo. 'l'~ttavia l'estasi non <li~giungc i pia• 1ica'!mcnte, è 1111 cli-stl'.icani lCOl'Jcod~l bene e.de l ma i:, carcere», o pers ino ancora Cosl si determina il valo- menti de_1mestiere: d1sdc- nitri oggetti. Cosl sorse l'im- lo questo dom1nlo egll ro:sc ui o noi~comprn porciò quel· scmtn:uo di pentimentii, d'tim· n:ia ~ul pian o re.aie dcl~e.J?O.:i· dc-l.romanz o« Il compa_gno1> re qualitat ivo del pensiero o ,:::nano dt essere artefic i: nH1.gine la qunle è di primo sta outraudo. mu uon è au· la ~lto_riore e fondamc1.1tale J>rO\•visi ritorni: ma questi ri· s1bll1tà 1 d~lle 1mp<?~s1b11ttù. e l'ultimo Pavese; tra 11fa• dell'opera, il definitivo suo ignorano che solta nto la con· acchito O non è più, pcrchè, cora p~rone, mçutro sl pro- <ll.!iWUZ1_onc tl'\l sfera ~~1cae r,n' van facendosi sempre delle crect1tà che, piu o ~ne· vcse fedele a uua m1rrallva ultimo orlcr:itamento. Allora, giunzio ne del mestiere e del già abbra ccian do uno totali • fila deCISftmeute un pericolo: metHfif;ilC~, tra mota hfìtCa e to 1 • • scmpi·c piìt no corrette che! siano, es1~0· che trasforma sl « elci fatti 1 -------------------- ,\tà, presuppone questo rap- que no cioè ch'egli confonda spirit\.rnlltà che è il lf)rcsup· meno. co_nv,1n~ 1 • • So _ no u_na soluzione che spcs- a.n parole», ma che rimane 1- , porto e lo sintetizza. Ed ò - come quasi tutti gll urtl · posto di <1ua\s!ilsi cspressio · pt•ov,.,~n .e ·~ggcrn, P~ 1 l. s9 s'impone malgrado la ra · oggettivamente vincolata .~1. s ll t qui che una certa lncertez· sli moderni app cs~aH d?l ne simbolico. Jnfntll . ti sim· uuuo,. cè d s,i_n~uc ch_l :t ' gione, ste~. ' . . .· questi fatti.; l motl ,plll ,a. a tar•uoa za O deficienza nella carat· frcudlsmo - l'estasi con l l· bolo, che h~ s:nso d1 segno , co_n~aam:n1c r~~>re,nclc l O"' De.Ili?tr!ca ta storia di 1011,is tintivi dell'esse re, 11 « mJ· W,,W; • terlzzazi onc della hnrnagtne $tinto e tras forisca cosl, Q di l11tormcd1nr10, donota nel· mu~JOsu1.,ncn, •. cè 1~ tellra ~el11zz1 1 Cl_ha i:i10stra~o_tut· stero cocente del sesso• • r.--t _ conceptla non tanto come creda tras,!'erlre, sul pian? lo stesso tempo. tl Jll 1:appor· o aua,, In mo1nona o l amore ta la fat..1:le 1mpastaz 1one ossessione della came e del h • , questa risultante immediata spirlt ualo quanto ha ancora to tra due o~\m dcli essore che vrncono n poco a poco, sbagll~ta, Cl ha ~atto seguo saugu c, umanità _che ~rasu· d ,l Es e ,A o e diret ta quanto come 11e .iiOltant o una radic e naLu- e la loro fus ione - o non ddccmcntc, te a5trozionl e· delle rntcmperanze che era • da « odore iuaud1to d1 ter· w., .,. w., « racco nto stesso 1 _ deno- ralc, Sarebbe qul necessario potrebbe esistere - come &tctichc- ll;O, e.forse son~ t_uparte tut· ra » il qua le gli par sorto la che Il Pavese più che poe- un altro lung o discorso: per· bene fa osservare il Berdinef In questo vo1umc (e< Belli· t oggi, n_e1losp1,r.1todella no· <.la!suo stesso corpo {ma è • • . • . , ta è fornialment e narr" tore chè anche s•~gli valorizza se ce no fosse uno solo. Per boschi» rvJondador.i)piil a·n· stra soc1çtà nazionale quale pot questa, ci domandavamo, e 4/>l f A SPESSO, nu- 11_a. la ,10,a, testm io11ede{l e- in atto . P er lui la fonte çli ora, coQ. !lne iut1,1lt0, il ri· ques to tutta ~a gvand c arte I ' l F"ori )► la ma· era e qual e è; ce lo ha mo· la sola .materia da auspica· 1,uùmd osi, di pmr .mtc 11za o, come la dcfims ce ogni attività poctÌca giunto cordo-riu1Jrtzla e con in, qu~ è simbolica por natura rpiù cor:a e te, ne 11 11 • r I a CAMlLùO PEL LlZZl st i:at~ con calma, per poier re alla narrativa itallana·n; sare alla 11 oia. Nw il Leopardi (<amica 'de//" ve- a qu;s ta seconda ~ -PJ}adel• sta arlstocrati cac spressione : ancora che per inten zione lCfllll c:d..f: J)rosa i 1 a/e"'!s c1l er<1,malgrado tutto, supe- l'~iu~te ech:r eco~ ~~~~bc 1 ~~ tra ql:ies~o 1pr~mo P~~esc, di: ' . t11ral,~1e11tc e1.ue ~to. ritù )>· • , .... Ìa su~ evolu;tonc, snrc))l)e; ~ l~. ricordo che! ha. s:-pu:~ forma le. C_esare Pavese asp i· ~ic~~:ii oi;;~r~~~u • ~l~~t m~:: ,..: riore alle diffic oltà O le stor- rina ma~rità sciciale che co, ~ U l avese d~ Ooo\i·~\~:e; 11011 caf,~tr, _ 1u:,. 11wrav1f!/10s, Il .triste rocauatc se.subi la « Lo sfo.r71)dt _rcr\clerc come llUì-l~norlrsl ?ell e ~osechttra ra lnçJubhiamente nlln sraa• 11 qucs't., prosa, la quale jn, ture tra cui è dQvuto nassa· non esisteva e che forse oggi 11 di.« La. ~usa 1 ~~ ~~ 1 'altr~ 11w11w11l~ d, ozw, q1u11u~o lti co11trn11ap_rcsenza cl1 ff !1cs.ta un iuttQ, suffic.1cn~eun co~: vei:i 11.~lSL,i~co • •r~~eò~ f 1~ d~ a~lCj_ma corre pur_tutta • c~rite pa~ine -persino fotiq.tr._.:. re: P~r~rrcndo Ja strad<!- noi invece possiamo alme no e .1.,c 1 ~ 011:11 s~ nsoso - nel se.mp rc. 1gnoltl uatura ,ti sta madre pazient e.ma , -fiKho :w plc>ssod1 rappor ll fantast1c 1 eg\! _cc~t!1~~nriQ, 1:-cspiugeu· via. li rischio. dl coutrnuar e tene rsi entro ~li .1ro:ini cle- :>, d~1pr1m1,come sl è dett(?, c1 intravedere. Egli si so~erma Pt~o o~~ss~ di uno stile ~1111,m~i come uu a~s•llf!11tc{!,rtlt<>.1~amaledisse come« ur nel qu~ll consista la pro~rln ~u~s«taucl;:Z, ~.1furaiHà che a rimanere cl~mso in se stes- am~ e 11cui delll~1h.ituafo 8l _potrà senti re ai SlCU· soprat utt<? sulla prauca. e rtf 1cOche è il -suo _ e non 111dov,11cl/o, ~d mlllOUlfSI s~r {!,Ll(lnb1le mo~bo del/li ,wtw rrcezi~ne < 1 Cl l a realtà': g~ fo~sc rimasta iutorno •• so senza aprire ln sua• ani· ~criuum sini.sg :ama,nn- Sono, ro, nnpacchet~at l nell_ov_atta, sulle teorie del corporauvi· uò essere che il suo _ tra rebhe 1m delitto ,"' " proprio rn» • L eopardi 110n sopporta orge a lor~ un altro sugge_ 1100 >or negarla (altra 1gcc· ma al grand e soffio del ven· · ' 1 :,, i ili bel.le ma può dars1 11 che cfi~~iaann~smo, ci .mostra che cosa_a:7• fi pr.lmo e questo Puvese.c'è nell e ore di !1w1.a~ior trnf~co, q~1.csta, 1< p~1sio11c che è la J~~~~ 1~~:s,~o a~~~riu:~~it~ : ca oo!{'arte m'octerna , QUCfita) to ispiratore. Esclr? cli sè: 1 ~f{i i 1 ; 1 ~'ra~ct~fi ~~che , !e .pi~ ;t i:se~nea!!nttihe vi trO· ;en~eal~l ~· 1r~~~/ 0 ~ 1P~:~ un distacco e c'è li":' respiro. quemrlo ~lii!' c~rro110, eia sà pm co11tmrw C lo11ta11fl da~/a quello cioè della scelta C g\u· ma per , m~glio ,pos,sederl~; ecco _Il problema eh e~ll for- t icchd rca,lmcntc cli Ulllllllro, veremo. Percorrendo la st ra- avrebbero Pttut ~ssere .se Non -si u·o\1ano più quc ll': dove, c/11 sa clo";Jc, e anche a uatura, ed è scn~a r1111~ d.io, s tificazionc cli questi ranpor- anche .s egll si volgo, con s1· se t1agrcamentc n v ' e rt e le piì1. csfm:s,r;a matc-ni~1lmen· da di quei rarJss lmi che po- fossero sLaie rca~lzY,ate (ma uot': strMule e acerbe che u te toc:c" cor;crc, s,,l:are d11com 1me solo aKh uo_m1111 >• ti fanta stic i,. quello c1e11alo- curo 1_ntcndlmento JJ?Oti.co~qua1~Qo, no11a. iprcsunta pa• •IC• Ad esempio: terono s,.,lvarst nella seconda certo non lo pot evano ) nel· 1asciavnno Interdetto: anche 1m. tram all_nltro, e~ ~sscr Lti ,_wtura, secom~o ,l I:cO" ro opportum tà, quello cli \ID al mitico n:ondo dell_illifan tcrmtà del_p1ot.as:ontst a del· <e Non Jni mancò mesi ad· condizione, dovr emo a nostr a 10 spir ito in cui le aveva ie disso_nan-zerientrano nel· tm 111ato s_ul{li scatolom d, ru- pardi, 110." aveva _1111maK,11<r freno o di una remora la zia, ~~csta soJva dl simbo ll la s~a Ultima novella , vedo dietro, da commossa partcci· volta ~aper giudicare con u· conc.-cpite uua parte degli uo- l'arm onia, dove ,:i.lita il , ven- more e d, luce , fianco a fìmr ~o la now ~ pcrc.,ò non era quale n~ determini il limite , che : ~affi~raoo alla sua f°: l'umca aneora di salvezza: paz,.ione dc~Ji amici il mio na certa civiltà_,potremo tre:- mini 'l'CSponsabili, giusto ail· to delle ~ue co111ne e _J .alh~ co <;outa11tt1 <film J!entc dal· 1~1 ,:,:adn d, fom, re. ad es~a sen~a dt che la potenza fan• scienza d ~iomo com.o -se ~e « Dino era uri grumo di rl· dol re, Gl.i amici 60110 ge,m· varci a dover risolvere dubb i che in quel clima la pan e r osi proh la su)Ja vastità <l~l /'ari" corruccwta , 111/ora sl, I mitu/oto. Quanltl rnco11sc1a tasuca può trascorrere nel~ mi normatlVi per un ultcr\h cordi che accetutvo, che vo- q . . 0 rai ri· ;inche soliòl, rna certament e di eUt!!, quella çi~è che, al• ciel~•.dove dalla . stcs~ ;·eg~- dai finestri ni .11/>f>a1111'!ti di lode_ ti tributò, o, 11oia, l'ese- l'arbitrario e . nell' 35$Urdo rf con~c~'la ctella ~:i:: 11 levo, lui solo poteva snlvnr- p~~d~~~tY •~ 1 ~~~ 1 rd~boie~za, ID essa troveremo degll In· )ora più che mm, non pote- strr1~ne. temau ~a <Il "!~Stl, tl)t autobus, l'rntera vita può craziouc leopardiana! Come (pecca, questa, di buona ,par- r e<:a I hep~~sfo untver- mi, e non gli era basta to ». So, }arei- oit:l cso'ude il coo· f)~~"~T~~~rio1 ~ ad~:r: e~i ~a ~:::~i i~~op~l~~:n~~ancc~i ~~ti ~~~i/~ ~~~!o;nz~l c1:i sembr~,r~i tcdiosissi_ma e iw ti si potre bbe 111aw~iorme,it~ te Qdu~!;~~e;r~~;; a~.ort già ~~r~~~i~o Coaimbollco riman ~ A questo punto il proble- scn~o. deg~ ::ltni: 'e io a.. ·evo 'lire nei riguardi di Cami11o melanconi e,;~~ emorE,. Non ricordo - affiorano volti ~-,s 0st ;mbrle com n_icdu;- bb lorfa:{ s_e ',°ii, 11 c ua;na 11d0 H 1a regolrt (che no~ esiste), ga aucora tutt.avla , per lUl ma tec1,1ico dcUn sua arte sofforrn l11ngamen1c_1~ so1inr P\;,llizzi. spet ta a noi dir cli più su mani catlegglame~ti. uman~, L 14o! 11 0 saggio_ eov~c e_ prv, epo (e omo .. ma quell'aJti:n •Poton7 .a cai>a.: (cd egli stes~o tavvert?.>. rlentr~ nelln sfe~n della sua cline di C]t1csrn concl11.i1one ~,- Ho finito di leggere , e-Oli questo piano: che ci sia in· un popolo non d1 automi , avere.m serbo, pcr_quc:,.. ! 110. Se, t~i f~ndo al/~, diutu~n~ ce di armomzzare tutti gli su l pWlnC?deH1sti~to, ~ozi evoluzione intei , ore rlchie- s1.,mnna, Scaduto cliil m,o tutta 1a mia buona volontà differente O sconosciuta la ma di ~lv~nti. Dal Pave se meutt, alc,mc co,wtlcra ... ,ow mtgoscta, mipro vv1so a 11ot 'si soarsi clementi ,sluora cnun• c~è servir e ~Ila rivelazto?e dendo l'ulteriore conquist a eplcndiclo irl\no, in povere rii dilige:1te lettore , il libr o polemica politica , sarebbe lo che si g1ud1cav_aun « ra.gaz· '-!porl111!c, ~e qual,, '11/csse spa/a11cl1cràil nu lla, e se nw ziati per conferire al raccon· di .1-!ua ultcn ore esp~rlenza di quella vera e propri a spi- \'OStii, ecco che unti ml ri.co – ehe Pelllzzi ha yubbllcato st?ss o che dire che siamo de:, zo lrr _esponsabi_le », «chms o m bell~rcl! 11 c, potrebbcr ~ cara per poco tempo una to - dete rmi~ando,1a 9(:elt~ sp,mtuale .che nel sitbo lo ritualità umana che sola po- nosccvano, ~resso Lon ganes1 _e C. dal ~li arcadi: ma. che non c1 ini u_n:ccspugho», «b uono forse coslltwrc uua mw va fi sci,,t illa di noi serberà co· e 1•opp_ortu1111à dei _sl~go11fPPUnt_o uoverebbe 1 11unlca trà conferire all'opern il suo La prima c.1ldn luna di gj,u· titolo« Una riv?lUZ~t;tneman· SC!ntia~o autorizzati ad cn· c~mtto voglia•• che « con /oso{,a dq contra pporre. nife • ... 111 . • 1 . , rappor\ 1 che lo cos~ttu_isco•immagi_uc adeguata a a sua autentico carauere di neces• gno sail:iva sempre .piit a1.ta cata ». Le coa ~1dera1,1on\ ch'C trare nel loro merito, lo pos• ciascuno diceva cose oppo- tant e e b,zwrre che Of{f!i cor sc,en_a ,e cmo ri~,. c u :i nQ - 11 suo real e s1gmfica- espressione . • à Sa à . p elJ , d' 1 • . m'è accadut o di scriv~re qut slamo affermare senza tema ste , cercava d! sembrare un rono il mondo, cot1solcra della familiar e tio,a to simbolico? Quando il Pavese nel s_uo !~t · : Il aves; capace di qu c not~ tetro a pinet ,l: sopra non sono gratuite per- cli esser tacc iat i cli letterati alt ro 1 (queste note ~onno T r • 1 ... · i ,lo· pere/m a per semp re, delle A mio par ere quest o uJte- scritto del '40 « A proposito ~:ungei e a ta~no. N~n ab- ~o asp~ta~o sctuo, sul. md'-!· chè ho potuto far le dopo puri, di uom ini fuori della un sapore tropp o aut ob1ogra• b'i' co,iyu cra... ion oziose contemp lazioni, quan- riore elemento tn1r>0nderabi- di ~lcuuo poesie non ancora biamo etemcnu nè pet nega- tetto di ~mta I Ull;~i~r 1 questa lettura. P~n~o che a vita. fico per non appm~tarlc); dal vre ,~ro l'avere Pc~ og,ectt~ do dinanzi alla t1ostra stau- Je è l'isp irazione come. essen· scrnte, respinge, uello s<ihe• re, nè per ipot ecare l'avve • no, ~hc 116~nno ~~i~es~ noi uon ~ da,to di rnterprc· A quest o punto mi res ta Pavese, soffocato 10 «queJ_Ia proprio es.trema wip or!a. 11 1 1 f za della pocsta propriamen · ma preliminare, Il «racc011.•uire. Pot remm o .soltanto so· le 1n1c nngustnc, Avcno_gJà r1· tare, se non sott? un punto poco da aggiun gere se non, specie di sordo rancore rn za della 110,a 1~e!!adcfìw zio· e 10 :_za e or~ utur e no,~ te del ta, Ja quale è dono o to natura listico 1 e .punt~ gnalarc dei sintoml . pr~:;o le n~ic spoglie e.Li ~e- di vista morallst1co e di_let· ricomlnclarc, come ho fatto cul s'e rn conchlusn Ja -sua "~. della comliz1011eu~nana: tlm!-av m,o P 111, (cVaf!lre di potenza dall'alto ; e non eol- verso una « realtà s1mboh- VAl,EIUA LUP O grmo e m1 pareva che le Slc< tori Jette r,,r iì, quest? libro da prin c\pio, a consider are gioventù» (e che «gode. il L 111~porta11za della.''°"' 11n hm,1f!l1e )), è vero, 111a pur tanto , come vorr ebbe il Pa- ca• ci rivela ~na n,lta, ardt- · pi mormorassero a~ mfo pa.s~ ::issai compl CS$Oche, m altra quanto sia inter essa nte nel• piacere . del rancore sn~1a- fu r1tJclataper la pn ma volta tuttm iitl i 111iuuti presenti ci vese: « traduzione tn fant.a· tis9ima amhlz 1qoe; ma anco- ♦ $llggio 1>nrol.e miseriicordiose ~ede, potrà esser;, csm:n1niltO'-:' società e. nc\lil _nostr~ l?ar: Lo»), dcll'occas lone ft:11ce- dt1 1111acs~la111a::.io11e e sci.ii· circomlavano di "" Karbato s!a di ogni mot ivo dol!'espe-- ra n_on traccia. ~a via per per la mia some- La lupa in' una prospcttlv,1. più tee- t1c:olA1-c soc1euì dt uom1m d1 ment e J)erduta ; eia <1u~sto a· /ca: 1c La v11a è ruota d'lssw· motlcst ,ziroloml , rienza ». Cosl bisogna rnten · ~·aggiunge rla . .S_ocon~o me dolccmontc r.i. porcleva negli' nlca; ma sorio CC!'to c.he l'c cult urn , trovare il punt.o cli cerho P<wes<'- che ricorda 11 e. Nulla i 11 essa v'è di sta- 0 · ~ • derJa: quale sosumzia\e pr o- 1 nquesto domi mo c~ i forse occhi e io as i-a.voohe fosl mie imo 1 ress 1 1.!)ni di scr1d1,torc inconiro sul piano morali sti· il selv:11ico fanciulJo r: 1 olos 1 ~ bile, m:ppure il <!olore, 11 ufla Amar 1 a 11 !c 11 _t~ nab1_r 1 d 1' em ~ blema um ano nel sens o in· cg11Erno111l'ha ancora dtrova· . , se caduta ,~~ani;;-erc)) . e oon e l po 1ti.co , !!on !,!VO- co della educazione, clclla cl· cli pru gno]l - a c1ue lo ~ 1 Sl' 11011 l'nltt1 noi" e 1 ·1 fasti· 110,i so o i pm 110 1 i asp~ttt tr insecamente spirituale del ta. ml sp iego: ess en o an· · ' no css.erc molto dista nti ecl vilt~, della coscien1 ... 1 delle oggi, quello che avendo vis· /' tlcllfl perduta 11 oia /a piam ,· term ine come la intese Dan· cora portato a confondere la VELSO MUCCJ estranee a q~1ell'e, che un P~ j>roprie azioni: e qua nto sia sut o l'orrore cli questi anni r IO lJ• • • m 1110110ton" il 1 ,;ar senza --,.;;-;:.::-:,-;;.~ ~ = -;:; --·------------------- ---- --- -- -- - litlco obblCttlvoe quallflca to, mportant c poter · dire in passat i si chll'clc «se è_dnv- l./esc~a111a:1011e,.cv1r/e11te- 1 e . potrà fare dal can to suo su qu esto senso cht", ,c'Cnerazio· vero sca mpato 11, e se vivere mente, mtamlcv,, 111sultoalla 011dc ~ senza l~zce, la U~f!1osa qucst'o 1>C11a. Se Invece di.co - ni divers e rii divr rs.1 fortu· per caso è vlvC!re, che inco- vitti; ma quale più grrmde lo· nebbia delle cllltì, ma a11che sl raro esompio, J?Ot~~~1mo na. _rii dtsl1guali educazioni minc\11a sennr e lil sua sta· de poteva (msf. ,~Ila noia? i ricordi più ba11ali, quelli o.~sl djre che molti i!.J! 1il1~1~ .s~or1rhe, trovano un punto wra d'uomo !J?C.J'Chò 1~mlsu· J>cusatc: la stal!1!1t11 .mli<, ter che ci parvero 11 cl tem po pos- sp~!~l1~1en1c_.~ell? Qe.nct a eh part~nza comun r e di col· ra alla sua vmle solitudine rr, . Cioè ft, vrr1tfl sulla terra· sato i simboli stessi ciel tedio: ri· 7.lone d1 Pell~zzi, a'.<'SSCI o po- Jahoraz1011c.ed ilnche di 1·c>·On qual e è cosa vera prrc hè E allora 110 ,i è /t1speranza /a I I I . tuto riesamina re 11 recrn tc cipl'oca comprensioni.'!. Poter soff'er ta), che ancora beve ultima de"' No sÌgnori sui· e_ mos~ ,e e ,e cam 1 ~ 1111 a~o p~S$ato, $e ,~on con. le qun: anche dire che Ja maturità avldam<'nte alle cose pur cidi i: la 1;(lia, Voi che << vi Sili vet~, nella _dom~mca P 1 <r_ 1 lltà pC!rsonah di StO!1;0I'~ C~!. dai miglio ri di nnl, quando rendendo.si conto <!ella ~~a ft1t/ fuori n (uw fuori d(I do· vosa, 1 tavoli d~, poven mo_rallsta chr sono I~ e si incontri in un terreno ove cstran.1 immunità 111mezzo ···'J , 11,. p·r /·li P - 0 • bnr cnn le tazz 111c v uote l~r~('n~ !~~~o t~r~r,c~-~~;r;~~~·pii'I Ch(l' possìhilr divie ne alle rose-..., (' t C'Ol~g;:lg 1 11 ~,::,,1) 1,';,/;~S(~~,~ ,~~s:'cn:,~::,i· nrribi /i case dcllt1 perifcr ia– ~l~lli dolorosi eci'u!vocl ~h.~ net-cs~1ria. la_~nJJaho_razionl.'!, ;/1~11~~c l;;;;.';;./n/~fl~Ollil ta scrati se ,;011 ~c.rdo11~1:i. Mt1 Vi J11~och~rt•111~, m~tropol i· dilf!.a:anoun no' fl;i ner 1•;.tn n_nro ~onl, 1 .s~ (]U<'\l,i m~t11· lt<'» ~ ,i,~.sto O vig-i\a; tra voi, 11 wfiucomc, ero, del te· tm11, 1mp,e{!,ati dcUa naJ!.rtr ~arebht'ro .ci~ ;i,pp 1 nnnt l. od r1_tj'I SI mml)l e, !X~r ragioni {tprtm 'o <' flll<';to PIWCSl' c'è dium \'Ìlac. voi verm.111:ntc vi fe, cnmcrit'ri t1is ti, serve e almrno .~vrr•hl>i:ro hrn chin· ptu o m~no fmall,. In un un passo, uno s<1uarclo <'hc dicliirmae i11de{!Hidi al,brac- portieri dei casermoui popo· ra _l'lnd1cai_lon(! 1)('1' la l~ro n~ondo plu colmo cli errori ~ utile l'egls1rare pcrchè vf>· ciurc /'11l1imt1den• lari dolci 1utimoni dell'asr f~~IC'e so!uz~ooe- T--? sgur1.1. d~ clt 'liii aJu·o. Prefc_rl:imo t-er· cli:imo in lui un uomo che /Jivi,,ità di mesta do/cc;;;;n steu::a. d insieme , l<Isrl<'r.1one degl tnmcnte, se cosl 1ossc, quel• <'ammina· uomo ('he non è . f I I . f'JcmP.nti nttrav ·ersc:, i quali le ragi oni e quella civ:ltà p\ll uuo ~conosciuto . ma un è Ja ,no1n: serena ,. :f. e/', E r,cnrdcremo e/re anche Pe!lizzi, in quf'sto hbro , con· sorte dalla conSlderJz\onedc• ,qualcuno di cui affiora tm sc10,thc dal_.mo abbr~ccto J a: 111, noia, come tull e le cose iuc~ 1~i:i'~ 1~ ~~n~~nd~ 0 q~~~ gli errori di cui si può aver volto. . : 1 ;~}~;~0 o~,~av 0 :;rrt ·:icr:::,!:-: 11~1/(lJIC, 11oi.1osta11t~ l'nffe n~1a- 1!md~: sono C<'rtamznte a~chc fatt o parte, che _quc• . v•~ or~ un _t1lter1orc anc: l'ul,bmu/o na; ma re.fittl nel ~1ouc ~sc_l11lea, cri 111utab,le:. ouep\ di uno spirito ciot::i:tog-11 errorì che v_<'n1wno. mvc· hto rn _1u1a li ovare_un sen !rouo cleso/tlto, le brac:citl 1/ JCllflrti troppo a lrmf!o c 1 di mrn '"chic::i:zion<' .Sl()('rior<' cc dalla eduC'aztonc sm con• so - 1 emoto e s~i:1No per- "P ·rie ~Pellai/ 1 il suo ri· procu rava dolore , lo spec- at:11 ~1111nrln<•rso11a·1, i;;UJ')('· ('('lii puri I"' svincolati dalle chò sc1101to nc-l.mistero stes- r ' a( '/! chiani nella tua vcritfl potc- riore uP,IICpo~izioni ;in• fau1li 1-c'illtil. so dc!l'csSt"re - che dcter· torno, e o ncco_f! 1 l'• ., I . . che nhu( eh<' noÌ ~onoscia· n~~ni<orse il si~nifi~<HO, non _T11_tti uui sitii'.10fiJ;lio/i f1ro· ".fl 'are~ 11 .n amaro pwccre, tfnt' henc m.i c-h<'non GUGLIJ-..:L.\10 P.l~'l'HONl p1u soltanto occas1onalc e d,~/ 11 e/ella twui: e, (l//outa· e sJ,.csso c1 abbanclou(lVa. la ~;o pos~~no g{ustificarc in casuale, di ogni d('stino: del 11fo 11 _rn da csstl <( sui floridi coscw11za di t~-. E p1~venterc- ne~sun ~mm che non sono suo stesso destino. La S<'CCtl senllcri de/Ja spertmza >1: le, mn una coud1zioue tm11111ur fr~tto rti alc~na cclucazlone battuta: « Sln~o al mo~do penultime, dea, 1 11 sperrmt11, bile, elema, ue/lo scotrnscitr e ch1>si possono comp;ende- per caso - _diss i - pa ~e, ci porta per mau o fin sull'or lo re{!nD e/ove l'uomo t un re soltanto oomc oartlcolarl madre e figliuoli, tutto ve- lo de/l'abisso e poi si dilCf;ua, 1 . · stati psicologici. Pellizzi ha ne per caso. lntHe ipd1angerie. Di lei no,r rdsta nell'aria che es ranro, cercato di farci consi de rare, 1 Sl nasce e- sl muore ~ sol » i/ sorriso illvitante come sot· P~rciò l'uo mo _saJ!f!io .~sstr . ' ~ '\- ~" '.' 71 ~ \ / clò che avremm o potuto non 1 è tutto Pavese . Bisogna t'J 1 1 1 ' p pori la sua 110,a fmml1are• av,•r<' eomc ('lemento base e mette rla a raffronto con al• 1' e ucfe 11c ma tem o, come 11oiacli o,zni giorno l,a uua I r . : .l [ I J alt? ·ad tutto se quell~ cuni altri J)a$sag;ri del n!-l• 110co atuo, r · fi r I Il ' I• ~;.,/~o~<'!C 'll7.il ;ivilc, quel?~ Jo,:hl n leu cò (<'ssi ha1~no -~ ,infine: c/cl11si, laceri, mr l '.vc~tt"nte ,g 10 a da occ Ho Rbhnstanr.a (Hfusa conose<>n· una loro funzinnc precisa vil11,, to~mm11~alla K"'·" nur vivo. la sorpre!a. ~ '. ~-•~· \-;.:,..,_,..,;;;_,;;.., • ....,,i;;;:;;:::;..,.,,;ìdtiì~~,r.,f~ll:.". :,]')Zi/; 0 ' =l!:l:'rJ':" , -~-- --""!"~ .t..~1 •0!~!::• ,:J,::; .• ::.J,~ 1 :,:t'J ze cf1 se stessi, che aon è clif· nell'evo luzione di quest o ar· dre, colei che e e 11011 rn.~m,· GINO DE SANCTJS eca Gino ts1anco

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