Fiera Letteraria - Anno IV - n. 11 - 13 marzo 1949

LA 'FIERA LETTERAR ¼NNO IV - NUMERO 11 * SETTIMANALE DELLE LETTERE, DELLE ARTI E DE LLE SCIEN ZE * ROMA 13 MARZO 1949 SI PUBBLICA LA DOMENICA I .__ D_ 1_· r_e_t_t_o_r_e _ _ V_ I_N_C__.:_E:_N_Z_ O_ C A_R_D_A_R_E_L_L_I_ ___ -----,-I __ Q_U_E_S_T_O __ N_U_M_E_R---:0:-L:-l:-:R:-E=--;-;:;s o * DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE e PUBBLICITA': R_OMA , VIA D'ARACOELI numero 3 - Telefoni numeri 684-097 e 684-098 - TARIFFA DELLA P UB B L ICI T A': Commercia li. al millimetro L. 60 • Editoriali, al mU!imetr o L. 4 o * ABBONAMENTI : Apnuo L. 2.200 · Semestrale L. 1.150 • Trimestra le L. 600 - Estero : Annuo L 4.000 Quota mensile abbonamento speciale {insegnanti e studenti) L.185 - Una copia arre trata L. 80 - Spedizio ne in etc p. (Gruppo li) - etc iP- 1131426 Spiare il passaggio R r T R A T T o Par I are I pensi d'iDio "La realtà può essere talvolta una ~ u: spirit:!}:: ,:::ete }: ,t? 11~ d~ a~ si, c ''Oo,_mna; Sa p;ubd;scau- eleore manifesta zione O una maschere;, della da ve11t'an11i i11 qua, intorno a te, Londra ,PieKa /e vele O non uso O 0 · l · e fulf!idi vascelli t'ha,mo versato questo o quel tributo: I POTRA' essere Verità; Comunque non è a Verità,, idee, vecchie ciarle, bazar eterllcliti; tere ; O insegno O imparo ,, piro o contro stran i resli di scienza e tesori offuscati • • O TROVATO la l'enJ!.aJ.r_cmcnt del- tà, in arte, non si incontr a non ò meno generosa e sa- Gra11dispir iti t'hmmo cercala, in ,na,1ca11za d'altri• Parlare con Saba è impr e- consueta mente consta l'u· notizia in un 1!,ior lo scrittore, m~ mai per primo come 6i è ua )). T u venivi in •un seco,ido 'tempo, sempre, E' traJ!.ico ciò? sa difficile. Mi disse un uior- 1na110 commer cio verbale, ,iole di provincia, nessuno, oramai , ponaci rnmanticamcntc a Si tratta, comunque, di un No- Tu p,ef eriui' qu esto all'usuale caso n<J: « Onn.ai uon usò più di· cc,mmctltandole maoari, e co,i sette refusi nei:runeno i letce:atii ~e libe- credere, ma per ultimo; e accordo appareme poichè, se del poveruomo che s'inch ina, ciecamlfn te sottomesso, scutere: o inseono CJ tm.pa- co,i apparente interesse, per e due •righe fuori rati», vorranno più sostene· sembra - qui - ttovarc per- da questa premessa che vuol cervello medio , con wi'idea in meno per -anno, roS~b!• ,;;:,.e{:~;eftecoii·ble- :!~tii~ :;cop;~;;~~~;e;~v::; posto; m a in ogni caso re cbe Jo -scrittore è libero di fino 11..1na conferma il para· precisare J'aucg~iamemo del· Oh, tu sei paziente: t'ho t1isla restare zioni. 0 fc,rse soltat1to da troncare sul nascere ogni la sosta~a è ques ta, ch e ,qçr,i_verequel che vuole• Cre- dosso di G, B. Shaw per il lo scrittore nei confronti del· per ore a spiar un possibile relitto• coloro che, per avventura, tentativo di « coUOQuJ.o ,, un 1!1ed1coera acc~sat~ da: rletc che gli scriuort 0 scriva· quale, oltre un certo limite, la rea·:tà, si passa ai 1imltat.i. Si nuadanna a conoscer ti, anni, Sì, /araam ente, egli, ama (sebbe,ie mi sia dif- cottscio delle dif!ic<Jltàinsite v~,iti una corfe di .g!ust r ·10 ciò che vogliano. rede- il massimo della determina· cioè ai modo concreto di ,., "' ,.,,., "' ftci/e ç<Jncepire che egli pos · nel «comun icare•• consc io zta francese, di aver uu etta- tc che 1c loro opere siano zionc finirobbc ?er coin ··dt" rappresentare e interpretare Tu dc st i interesse , si viene da te sa amare qualctt110 che glie- anche che c,gnt menZO{J,1a to 110,i so che inf ernale so- dctef"IIT'Vnatc da una .scelta re col massimo .:!ella lil>cn: 'i.la rcahà, l'accordo si rompe e si n·parle possessori d'uno strmio profitto: ne muova). e ogni ipocrisia int orbida,ro .<itanzaa 11,itale che era sot- dclla loro volontà? M1 scm· Ma enfi!agemen t - ci si immediatamcm,c. trofei ripescati; qualci,C idea curiosa; Già di tropp e iuq uietudi - frrcparabilme11te la limpi - to inchiesta J!iudiziaria, per bra piuttosto che essi siano av\'crtc _:_non è lo stesso di F. pcrchè? Pcrchè è un ac- qualche fatto senza capo nè coda; e una storia per due, n!, di t~oppo dolore fu cd t dezfa del se,ithn:e 11 to. . farlo confessare • L'accusa ~ gli strumenti incoscienti di determinazione • Lo scrittore cordo fondato su di •unequi· piena di mandràgorc, 0 di qualche altra cosa prnno l ammo SILO percht, i\ on so. se çoli .appr~v era risultata foudata 11el fatto, forze alle qua·li òcn difficil· i( engagé » è colui che si im- voc0 csscnz·ialc: quello di che potrebbe cssrere utile e non lo è mai , data l'iperse,1sibiWà che fa qu esta nua « giustijicaztone • ma il medico è stato assolto mente - ignorandole - rie- regna a scri\·crc per ii. suoi identificare la realtà con la che no,i trova u, 10 sbocco e mai sani applicat(I, ~~l O'j;/t{ ~~~~~r~m~~,; »~~~?b~ ~i~mseuorlt~~i"u~tie::~f:~isuCJne~ (non messo in libertà, in- scono a sourarsi . Ecco, dire- contemporanei e a rappre- verità, e ch e neppure trova il suo tempo sulla tra ma dei giorn i: · I · dt · · b"{ i\f d d' te. 01 ,-ccchio determ inismo sentar loro la realtà di ~!ti• « All'anc - scrive Emi!to belle opere antiche vistose e annerite; ~z;~.: v':r~rr n~r~z°(~i i t~ie1le ~';,~!~r~se~. it~ e;:/ d;ì, ad~ di c. Pellizzi che risuscita• Non è csau a- A! di fuorj di questo impc- Sereni in un articolo cviden· idoli, ambre e incrostaz ioni rare. volte sccmsideratamente _ inco,itri che ebbi co 11 lui _ , __ _______ _ mente cosl. Provate a toglie- gno la letteratura muore, temente programmatico. - il peso deU'esist e 11 za. il primo felice e 71iacevole 1 - • • re all'opera di Mauriac, per anzi - dice qualcuno - una classe ascendente chiede Ecco le tue ricchezze, il tuo graH tesoro; e tutt avia La sua intoll eranza t, in quanto il second o fu arduo tcndtamoci, per condono par esempio, tutlo ciò di cni non è già morta, Di qu i il con· la vcri tù, la con~ccnza ob- m al_rr_rado tulio codesto bollino di beni cad uchi, fondo, il sey 110 di un·o,,es tà e quasi irritante - che z iale di pena, amnistia, o si~ è responsabile: i cromosomi rtrasto: poichè se molti am· bictti\·a e compmta della strani lcJ!ni molli, e novità pi,ì brillanti: e di u.t1a serietà tmpareggia · quanto ho cercato d! espor- mili : dico assolto), C'era,i di t; an9ellisoi., il ,pessimismo mettono e accctot.ano or- realtà >>·E Alberto Moravia: 11cl tuo lento andar e di differenti foci ed omb re, bili, Sarebbe facile per It1.ire corr isponde a verttd . mezzo le solite ra1!io11ipoli· patetico, il fuoco interiore, mai la deter min azio ne dello e, real'Ìsmo completo è amore: no! mm c'è niente, ni iu blocco 11è da solo, it1dulger e al diffuso malv ez- • • • tiche , di (<resistenza », di l'cs1>rcssionc tra~.ica e i'ar- scrittore, non altrettant i vo- complc10 della verità>>·Se la niente che sia complelamet1te te stessa- ZO - m~ss~ma origine deUe M't caiio ripensare al no- <( collaborazione Il, o che so mosfcra bo~ hcse, ruttc co- gliono ,riconoscersi cn!(agés equazione rcaltft-vcrità fosse E tutt avia, sei tu- ;/ 1 ~~;a:~~;;,~/n,:~~i~ig~ec~ strCJ prim.o vero incCJn t-ro.io , di q1u:l tipo che sen~pre c:c che egli non J1a scelte, a1 mcxl? di Eluard o di S~r- DlEGO FABBRI (Vers!one dl Romeo Lucchese) EZRA POUND di assentire benevolmente a Avven ne i!' casa di una co- nella stona, ma n~n m~i co: che cosa resterà? E1attamen· tre per il quale, ,per esempio, L.-----------------------------' nmne amica ut1a sera dt me da una trentina danni te nulla- Poteva risparmiare (Siruations, Il) lo sc.riuorc '(Cont:inun In 2~pagina) tutte le scempiagoint di cui tardo inve,.;,CJ, partic<J)ar-a uesla parte, hmrno reso di scri,·erc,ma scrivendo non c è responsabHc di rutto: 111111111111111111111111111111111111111111111111111111 m 11m111m111111m1111111m111111m11n 1111mm 11m 11m11m 11u1111m11mnmm11 1m 11m11m1111111m1m11m 11m 11m111m 111m1m 1m11m1m111m11111111111u1111mn1111m 11m111m11m 11m11m 1m1m111m 11m 1m1 1nente ·mit~: un preludio al• cos7 diffie1?e agli uoniini atr po1ova scri,·cre che i suoi l!i: delle guerre perdute o \'Ìnte la brevls~mia, qua~i t!tesi- vic1'larsi all'ideale della giu· ~;i· ~f ~~~:~~s~t cf,~eJ!~ !~~ si~~~lèzi~~;n; li~ 1 de;i s T o R I E D I R I ee H I :t~n~:i:~:;;] 0 ~i~~:::: Slit=~sle d~o~he s~u~ef~centi (Henri Bidou). Io mi rifiuto oppressori, se .non è l'a_-llcato sr,He, si atrimò sftbito e con· (o come altn.menh si ~rea, e di accettare fino O,n fondo naturale dcgh oppressi, .E I t"inuò lnit1terro1ta . « Conver- ,io,i . le 11omino perclte non questa ,spiegazion~• ~redo non solamente pcrchè è scnt" • sazicme , non ~ il term ine voglio sporcare la pe.nna) non che la rn!ontà e l'mtelhgcn· tore, ma ,perchc è uomo~• esatto · avrei dovute, dire possono portare, coi loro e/ · za abbiano ona parte più Bcnchè la lettcrat 'l.lr ~ta unf . UANDO CI CA· e l h • fi • • • vece li plasma Ji fa educa• piutro'sto 11J(mologo, e chi, /etti sopra lltla vittima, 4 importa.mc nel prOCCS'SO arli- cosa e Ja m?ralc u~ a tra. a: PITA tra le o oro e e aspirano a arsi una posi zione trocerannq li a.Imondo ed' alle sue fur- dopo l'avvio, s1ìbito si anhnò HCSSllti risultato probante , f:t-ico; elle si possa. cioè, vo- la base d~ll'1mpcr~_t.1r\'O cst?u· mani un libro bcoe il fa solllll e sensibl· fu. Saba stesso. L'uomo ù,tossicato, ipnot iz- lcr scrivere qualch e cosa che co scorgiamo '1 ~mperat!vo di questa mo- • t Z-b b d · · .(; da llss,~ 1 alla psicolog,a degli Lu11go e oet1tile e vivo 111.0-zato, o anche solo sugl{cstio- può, almeno all'inizio, !lOn morale», ~e a .«J!flJ>Crat_ivo le. prima anco- 1,nques o i ro un uon num ero 1, massime Jon • uom1n1.h fa insomma espo- nc,!01)0di Saba , aoile come t1al~, 11onconfesseràn1aiuno coincidere aucor3 spontanc.r ~orale)) SI -~?St1t111scc (( J'O),: ra di sapcro l" , h" ' 'l d , l , • ncnt l da un s,ingolarc tiJ)O untmbarcaztone sospmta da ver,t?,. ((piibb hca» , estcrlor mentcmente cd esattamente pcrat~\-~ pohucoll, anch~ , ce cosa conte nga in rè"a1tà. ment a i pet C L an~epone L ena,o a p1oprio cuore umano assoluta_n~entcprivo !Ln v ento legoe ·ro su U,tl cal· mente riscontra bile e certa: con quq,:li elementi ~ratuiti marx1sl!-sarebbero 9ro'!}tt a Òi vien fatto di dubitare di .c~ltura trad1z1onale mal 1no ma re. Il mtntmo prete- quella verità che la , ,ustiz.ia che costlll!uiscono. 1açipunto, sot.tosor1vere-~E peflfino 1I car- che tanto Ja_voro e tanta ~ a1avoglia e assai ~i rado, ne c~e . ab~iamo ricevuto mordiali. violenti, li porta- es~st1to . cosl nettame nte sto f?lt, era suffi.~iet1te per e- dev 6 iro.vare·p 6 r «,convinc 6 r– la nostra necessità int eriore; ,tohco ycnd cm.c {su. _« Em· spesa possano esser .com- dt gran .iuoga plù d1 rado e una volta çf1 più sentendo r 1 ono a vincere una lotta .P?r prima di loro. .seguire eleo!l-n.u •. e~ow~ nt lo» {éome si diçe) ~di reit~• credo che la nostra necessità dcs », rJ\'tsta de1 genuu fran· pensati dal conten uto. Ai moktc.>·p1ù a stcnt? di quan• nella mano f1peso di questo 1esistenza n~lla quale miho- .:.Coloro che aspirano a Car· s~nza ,però mai dt r~ttare. fl Potrà ~darsi il caso che' tra fa interiore possa modi.ficarsi cn· cesi) de\·c dich.iarare: << <licia· disereda ti scrittori i tallani. to realm ente merttì la loro g:osso vo~ume, val la pena ni ~! alt~i _rimasero sopraf· ~i una posizione ne1 mondo, vwo bia11co, e. il vino ncr<J,sua « confessione )i e questa , 6 . di 1 • • à molo subito· pur essendo cc- ai quali l'industr ia editoria• o~ ra anche da un punto di d1 dimenticarsene per dare iatu, essi ~1 batterono sen- m questo libro troveranno il -lesso o lanosto! U dolce 't • , . . . ._ tro CC-1:1 1 C?n, ni e a 5tuc1t. •, J · • d' 5 1 1 11 . 1 ta t d. vista pratico , fa sempre un'occhiata a questa grossa za esclusione di colpi, si un buon numero di massi- o la frutta, i,,serv1zi di cri· « veri a, , v, sia -1-ma corn: ed arn~lurs1 con :una ccNa ccsm a, a reazione 1 artre e ta ana Sl vo ge ~ 0 1 una Impressione penosa opera meticolosa, ordinata e divisero il paese più grande. mc. non saprei quanto mo- staUo e quellt di porcellan~, spou d c~iza, m a è alt~~ttanto profonduà; erodo,~. aJtrc pa· 11m11m11m 1m1111m,muum m111m111m11m 1110111111111m111m111nnm1um111111mmumumm1111• constatare quanti mai volu• assai fredda, che però, è pur più ricco spartendosi intere rall. ma comunque fonda- la sedia o la polt-r<.ma, iJ sr- probabile, s~ no n fJtu, clrd rolc, ~lla. ,proch.1tt11v1ta. delle ml si stam pino coil un no- doveroso dirlo. ci presenta pcpclazionl , tenendosi la mentali per chi antepone u oaro o la sigaretta ·- mtri: 110,i ve tic Sta alcuna, Bast a ntenzionr, ma, in og~ caso, ILLIBRO DELLA SETTi tMAUA me più o meno esotico in un mondo piuttosto inte ~es-. terra e le robe com e se le denaro al proprio cuore. So- oolosamente tl po eta « aoi· tma ele'!'-cnta~e conoscenza è pur sempre necessario che : • i D copertina, come sl abbondi sante e nemmen privo d In-, loro unghie v1 stessero no fra si di questi lup 1 ma- della pStcolol!fa per saperd ,e nuo,e aspiraz,1om diventi- di America o di Fr:ancla di· segnamenti e d1elementi di· conficcate. co1;1e se le loro stodont 1 c 1, spesso frasi nelle ~ cl,e questi mezz 1 servono soa no a •loro ,·oita 11ecess 1 M ,w ------------------- ment icando che cè anche vert enti. mani dt giganti senza quali brilla un Ingegno sot- /o a far aff iorare l'i,icoscio, 1 rio,~ vale a tlirc persua- una Ital ia letteraria e cui- Matth1w Josephson, sotto scrupoli le difendessero co- tlle e grossolanoinsi'ellle, 1n- e cltc t1ell'1t1co,:scio non si ~ in ~aso contrario ci si G I O V A N N I C O M I S S O turale che. anche nel nostro 11 titolo « Baroni ladri, , ti· stantem ente Badate che colto e attualissimo nello trovano vcntà obbiettive di s10",\ ebl . ti. cl ., oto tempo. possiamo ben dirlo, tolo assa1 app1opnato al furono anche degli eroi. stesso momento. Le molte I"'~ fatto ben.rl realtà SOJ!f!.etÙve tro,e 1 c. irrc u. n. -:U non deve invidiare molto contenuto, ci fa la stor ia dl Non intendo dire a caso que- storie tut te concatenate in ~ ) fl '. 1 . • 1 ' e l\"~ 1-~?rano'dcs,deno dt ''O" Amori·d'or1· ente agli altri . se non le ipsilon qualche decrna di famiglie i sta parola; essi, Infatti. nel- una ridda di affari masto- . " es~, e comp essi di a~ 1 t 1 <: le :er"scnvcrc quello che non e le doppie vu di cui ab- cui nomi sono universali al- la affannosa conquista del dontici, cl fanno vedere co- ~-- esperie nze, d! fruSlroz,~m ~ ,i riesce ·ancora a credere, b~nda!10·. L'industria edito- meno da mezro secolo e che Potere. mai esitarono ad af• mc nelle società grezze. nei ) paure. e ~olon somm~rsr. e dr; Pc .,iziOne che non .solo non r1ale italiana lavora molto, sono America quasi più di frontare i sacrifici più pe· luoghi privi di tradizione , ~\ mentrcatt dalla coscienza, Ss ha senso alcu; 10 ~n ane, ma !"on ricord~ bene in che anno Comisso sta part~to pe-r non ~•è che dire:, ma la .spro- quanto quel paese · non lo santi e mai si lamenta rono solo quando si è conosciuto trovano ,~a/là di qu.el gene • che ,'11on può nppresen t•arc t'Onente; so di certo di aver letto, da ragazzo, tn u.110 porzione tra 1accond1scen- sia come stato . sono i Mor- di essere, In fondo. schiavi tutte le stre tte e le sofferen• re che noi e< confe ssiamo>>a una ·cOndizionc durevole 'nè dei ,vecchi nu meri de L' It;31iano d.i Lo_,rum.iest, c:ualche denza alle cose stra niere e gan. i Rokfeller. I Villard, del proprio potere. Il loro 1,e della miseria si può avere noi stessi ,iei sogt,i, e clre i . l' ' li.i z nè r la paguia secca ed accesa di quel suo v,agglO , ed av erla quelle nostre è tale. che air i Carnelge , ecc. Essi rapp~ paese deve la sua potenza a la forza ed il coraggio che 'l pazzi proclm11an0 ad alta vo- per.'Ì'lf~i ~!!:tè J 4>C •. ritrovata con. intatta fraora11-za ,1el libretto Amori d'O· pare una vera e propria im· sentano la più viva storia loro. deve a loro quella sua occorrono per affrontare, ce con apparente convin.:::io- ~ens . ..! lt,: ?0 1 • ! ·, 0 tre ogni rjente ( Lo11oa11esi) è su.b:to la :;ara11zia e la riprova ch e Posizione al lettore di que- del loro paese perchè furo- struttu ra che incanta il pa· senza batter ciglio le cstre- Cl' 0 dali sicliiat ·ci :nqu~etudrnc .4>1" o men<;- fc- la vrosa di Comisso gode dt un pr OJ}rio 1niracolo leo· sto duttile paese. It Jettore no 1 Pt1,clronl ed i costrutto- elfico figlio delle vecchie cl- me lotte per il poSsesso del ue, .,.,; 1 .st:ic. / /' ·" cond.,~oi siam<?µonau ad gero, che gli armi e Je mode non arrivat10 a dis incantar e, italiano sempre _Più se ne ri de!Je ferrovie. delle ac- viltà europee il quale, at· denaro ; infatti, salvo uno o sono ,,~em i ict} e c ie .ss a': adag!?.~! Pr?<1utuv~mcnt~ -so: Eppure 110,l s~r~ sincero se 7ic,n amme~t~st di ave: vlz!a e la sltuaz1?ne p~ic~ cialerie, delle ~ndustrle pie- traverso il fri~ider de! più due eccezioni. i capcstlplti Ul\lBERTO SABA cttsa di .aver uccd~oGew C:i" larnentc sui :nostr,1.stati eh letto questi Amor,i, m una coptuwa oppos i;;io,ie. Il lt · logica che ne deriva nc1 r1- trolife-re, e la storia dell'A· modesti operai amer icani. delle famiglie • reali» ame- st0 , o si vanta i aver. ucciso certc_zza. diciamo pure µi\1 bro, in.fatti, appar e tutto pr evisto nella sua archit ettura guardi del lettore e .~elio merica. esiste. perchè ,esiste non ha, ancora capito Se de• ricane nascono dal fondo va • su ooni ~osa t.rasfor-_Napoleone• Costoro s1.p_osso– modest,,mcnte, di ;personale aV"!'ent"Urosa, fre nata sempr e s1ù p1~11to precis o di un stampator e sempr e p,u sl una storia segreta del nasce- ve intravedere un paradiso della più meschina mi~ ria. man ~~l" sotto i nostri occl11n.o p_araJ!On~r~a dei1' intos- eMuasione. abts~o o df mi a delizia; quei protaoom s~a (che è l'a11tore v?lge a danno ~1 quei tan to re d~lle sue f~rr ovie. Questi terreno . .od u n inferno ed Questi padroni del denaro st upiti. . . Stca~, orl{amc1 1 e la loro «c?,i- p . . trav isato m tull Lor enzo, ch e hci.wtta l aria di non soar- d1 buono e diciamolo yure. uomini grezzi, sorti dalla una prigione dora~. monopolizzano gli uomini La rotta che l'1mbarcazio- fessronell è altrettanto valrda CerteZ7-ee persua s iom_che, r~re dal profil-0 com1>iaciut~ d i un _Lalf)rence. a formato anche ~I _commerciabile in più ~ssurda ignoran~a. fu· Joscphson ~I fa mtende_re senza quasi accorgersene, ed ,re deL su o soliloauio m ant e· quanto quell a della vittima comunQ!I~, k>no.d~1~rm111a!e ridotto avp ena scoperto. dai raoazzi dt 5?laria ) è tut ,o senso m1ghore , si produce ln .rono .' baroni, j re, g\l impc- con la sua scialba ma _ch1a- è una delle cose più lnteres· neva era precisa. e splendi- del dottore francese• Jn vino da con.fin.a .. da..J1m1u, ~eraò quanto chruso sott? 01;Pf«cere della prov:1a ve_lle, f urta casa nostra. . . . raton. I loro caratter i prl· ra esposizio~e da ~torico a santi del libro vedere come, da · t'am..ore dell a vit a, al ·di .,-eritas è uno dd. pregiudiz i le 60 1~,1~1~ .,imJ>?5l~m1da oggi QU;Clla s_u.a dt!nc,J.Srone a senso .um co, ~ioè ~a sua Le 614 lpbag1nc. t dq~csdl~ nnm111111um u1111111111m111m 11111111111111m11m carat tere_ chvulgauvo. c.he giu~ti <tl massimo delle lo· soPra di tutti t « velent fil<r popolari di cui la scienza ha questi~hmiti antcnon cd an· se t1s11.alitd ep,denm ca, la v aghezz a dz trna v,ta solta nto volum~ « aron, a r.l • ~ . quei figli di protestanti in- ro r1cchcz1,ee della organiz· . f • •-· che,e~reriori non mi diminu i· olfatti va. se mbra urm vita su ,,e,er otica; ed è invece u11 l\latth1w Joscph son, edite da glcsi erano naturalm ente, zaUon ,. dei loro b'eni si me- so{lct e speculati.vi ». . atto J{lttStt-ta• . 5eono; anzi mi acco~o di vive re eutm co. Jn termin i lett erari, -restia.mo ~emvr e al ~ ngancsi & C. prcs~ntato ?elle volon~ organiz1.ative, ravi gli; 10 di 11011 av~r pre- , Am ore della t1ila: orancUs- Ma qucs~o '!0" è il pu,ito• .• .• I' cl'am umz ianesimo · anche se è 1m à'am1u11z1a11eszmo sv uo- in una abile e part icolar· il che slgmfìca anche degli veduto una sola cosa· le esi- simo 11e11a p erem1e m eravi- Se anche s, dimostrasse che, dollSJ'S_t_~re ~pre Plll e t 1 la to dal siw fanOo : olfatto e tatt o rima1igo110 semp re mente attenta traduzi one di uomini sordidi e cocciuti. genze degli uomini di cui si {IUa di Saba che illum tt1a tl t1clla magj!ior parte dei casi, etenn m~-1 ;mse.mp ~~ 1~1 ~J!: 1~ gli strume nt i in m oto. Franc:csco Glacnt1,er. cl la· degli schiavi di se stessi ca· erano servili. E quando Je cielo e le fog lie, Il niare e qu este ,lr ol{hc d'ùiferno in~ quanto p1u c:iucs11 imll\,/~ ! Ma dove Comisso 11011. è d'J1:,rnunzio, ~ !'ella vcrit~ ~ !ano perplessi. ~ulla loro pact di risparmiare sulla co- er;iormi masse di çcnte che ze pietre di ,m suo aOettucr du couo la vi.tt ,im~ a con/es- sono adcrenM. qt~anto_pn .1 della sua avvc 11t1tra.: Com.tsso, ctoè, e non i,ta banale tl 1m1>ellcntc neccss1~à di e~ !azione quotidiana .per mct• dipende da loro impara a so co lore, semp re, anche sare una vc nta di fatto ch e sento dcHa <e nHa. mis ura ,i. dirlo, è andat o davve ro nel su o Orieute, è ve ro 0011i ser~ st~mP?t.e.per 11 pubbl!- ter da parte.un n~iliar:<10 d! chiedere, a prnclamare alcu- uand 1ion ò riSCJlverle torna a suo carico, ques ta Essere del ,propn~ 1cmpo, caso cd episodio , m.cnt re per Gabriele l'ispi razione era co ttalian!', P 111 ~he per il dollari. O:gni P1:C1st0 r 1 ~ di ni dir itti, essi si meravi glia- q O . ~ t dovrcbb'csserc tma rnl{io11e srar· bene nel propno tempo già se,n p re una im nw git1e tras lata delle cose: era la sua caso particolare in se st e~ ognu.no di que s u futuri P~- no; non avevano preveduto , nella mao ra dei _vc;s · , . di pi,ì per esecrarne e Proi-' ,ij?nl.fìca 51truarc ~f)Ontanca· r,icco/a - o grande - !et~cr ~tur a. . . ~~·~ ~~~\~~ ~is indfll~~cW~ ~f°un~ ie~~~: ~~~~l~u'i m~~h! e chl~ma.n<;-quest~ pre\~f; gi:~rc11~::t' :~ ~:·,,~e!t e°~~ birne l'impiego, pcrcliè tutto mente, cioè ggcrn lmcmc e Se n on. fo s~e u11a. l1m.itazi~:me. dt re,, com.e d ~fato errata pslcolog·a . cui na- sorge dal nulla che dcs·de- « la tir.10111adegli ope1 . Il hè I t • ciò che mc,,oma e offende ~ .i e n·ame nte' questa cor d~tt o, c~~1Conussiv,~ tl VIV~ s:~ 11•i~~radi~r~:~n ;r:; ; ia;; sce il libro it~li~go e, so- ra il denaro ed' il suo ~t e- :e~~tr~~~~~~~lr=~~~;~t~~~ ;; 1 ~~~;,:1s~ho 1~n°: 1~i::t: i:a /~umanità t1cll'uomo è 11el no- n~ ~d~n~a. . . j!1;~0 u::a !e 1~~o~?sti;1z~~~e?fnn csto tiella cro11ac«, o t1ella prattutto, di quella. acc~ndl~ re e per arrivarvi ~ pron.to a che sotto quell'aspe tto inat· luce, egU prese a ;ievocare vero dei ('Cl{f{iori 1clitti; e . ~ llo~_gmc ?1 og111 fatto ~r- veri tà ? Questa , se nc n sbaglio, è la domanda da fare su scendenza che gh . ed1t?ri "'rf'•·~ :r. sacrificare tutti gh altri ol· teso delle cose, esistevano «il periodo più bello• della q_uest~ sosta,iz e ~es,ve della t~stlCO c 1 è. co~•.un~ sotto!ms- Com.isso. . . . . . . ~~nn~ 1 ~ciò~ cer~~ g~f:~~~'i~ , ;,r,,~ ' · !~~ri~ht ~ ;~~P ioL!od::i ve~e esigenze alle quali non sua vita : queUo trascorso .a• libcrla della cosc;~nza, dcli~ !1onc. c è una dc:~bcraz1olnl~ C'è pu re 1m.a . roo~o11e, ~e ço mrsso_,d!_ctu tutt,. fovr:- che l'editore non sia un in· " • tut o, storia di ferrov ie e la aviebbero potuto e~se~? R.oma n el mesi successivi at• patlro11a,iza ~he. _ l, uomo do conco~e e concomit ante<~ diamo una feltc lln dei sensz, risulta at 1m, m!o. scn ttore dustriale e, come tale, non . ' - storia delle loro fcrroVic è coml_)letamentc estrane i p1u la « liberazione ,._ Nella ,ve · vrcb ~e .aver': ••di sé,, son? le l.! <'."osc1cnn .c dc.Ila f~nias,~ in vaca ,iza. Que l eh~ es p~ora, ?W" è mai acqutstto; il. su o faccia il suo calcolo sull'u· è::~~g :, 0 1 1 : 1 1 ~~ .,;; 1 ~:oe~•;:!~~C la storia della nascita e ciel· ~~;"n~~ ~t~g~ c~~~siva.0 ;'f.~~: nomb ra della stanza Roma pe,;f!. 1 ?" e'~ 0 .' dcpl?,rcvol~ a.r– da.af.fcrmar~1 e. d1 am colan;~ pos~cdere <!e.c~se e cosi. lab,~_c, e a?usa. troppo dt 111!more del « mercato, ; ma si dell'lJ~ni:t~!nismo (il mol'i- l'affermarsi dell'Am e ri e a Urna fase cletllavita ~li quc- fu davvero vrese nte . Una P. 11 dcli~ C: 111• rnvenz~one si Sia (di ~ 1~ 1JX'~nar~p,)~ntro ~cru addio_ p~e~1p1toso .d ato alle /'ilW ste::;se scopc; rc cd ai può sempre obbietta re che meuio 11oc11co 1 ,iù imi1or1.;rn- moderna. . st i uomini ormai ricchi sen- Rrmia gfoiosa e 1'lcolv e,x,/e, fmoi°d ogl{i m a_cc !ua.ta {a no- wnfrini- Que~ta dc-.thcra 71 one suoi /'itCss1rncoutn. Ecco perchè divte 11e un po . crqna~(L, l'editore non è poi un fah- te ne.lta lclt~rm~r:! a!ncru:.'l- Comunque non m1 pare m· E . hanno il de- crete e oro ridata eu.e stra spcc,_e• Quan do Poi esse più O meno dichiarala O sot· anche q1iel che sotto l<r SII.~ 11e,rna svess~. e voesw. bricante di dcntHricio e che. 11," da. qucslt .u~tun1 cinqua 11• che la pan e interessan te di za isura. .ss~ . v ' O ~ ve ngono un picj!ate dalla ,1,;eJt taciuta (che è poi nicnt'a1· Scrwc trOJJPOsu tm 71~nlo di fuga. _La vertt~, la scam• perciò dovrebbe affronta· •;1111~d. eppoi il creatore del questo libro. almeno per il naro e. _lnfo1mandos1 su co- strade vaste e nelle .piazze Kc, ai dm1,1i di" uom iui c11e . ·r.· . 1 bia e la frlentt/ica t1el!ebrez::,o sottrle che da e che ne re . 1 suo lavoro almeno c:on , orucfsmo- . lettore medio sia nel <iua- mc lo si può spendere . ap- assolate, u.tta Rc,ma 01ova11e, • . . 11 • . tro che il, n.1j'\ 1~trs1. e a: ricava ; c m ai se 11e fa un do no da difendere : E' u n fi· un i pizzico di qu~llo spirito Suhilo dopo la gu.erra Ez: dro sociale éd economico prendono che si comprano I spo11ta11ea,nuova , anche bar• ;0110 " ~ :u~ /'di- sue ."'a,n;, n:ioroso o t~m1 o e~a (< \ ?ca uliuo l prodigo. . che considera l'affare in ~~P~:~:~t :~\ci~n's:,\~01:'. che ci presenta . quanto nel quadri e te opere d'arte . che bara (« Era bello - conti · ~ f'(lt)~ a e. e Jtto s1 '!lO.: 7io~c ~) .~1 SO!lomcu cr~i a A nche il prodigo del Va11gelo ebbe la sua stagione una sfera in cui le cose da !HO a Proccsso 1 e i;-iudic..'lto tipo umano che sotto sva- q~eSlO ~a parte d~ un m~~ 11uava·a ripetere Saba - era n_p ,ca 111 ral{ro,ic ?ella dtj!m q_uei hmitt ~r J>0icrs<;nescr- di amori d'Oriente. Poi torttò . Orava anche SIL que.'.:to prendere in considerazione affe110da 11ar7.1nlcinfer111h:) riat lsslmi aspcttf, balza fuo- di _esscic che loio non 5~ bello, tutto em fresco e ca· 1" e P?tel/Za dclloff e,isore•.. ,·ire; ql:csto t~npcgnat.i.\'o. af· vecchio libro dt Comisso wi tedio , che viene da :ma av-: sono anche di ordine mora~ 111c111:i1c , ,cnii'n nel 19,15 ri • ri con discreta ~vidcn1.a. Si ~ ,.ano ma che r~.pprcs?n ta sto, tutto era possibile: ama • J\tfa 1 ? .s01.10, .e lo confe s~o f.daf(i ~d c<:s1 della cosc1en· ve7ttiira dissi pate. f.: sono at111iche Comisso fatica me• le. Se egli ha scelto QU'el c•Ol'er:!10 in. 111; os1.1c,1;,1c 11si- parte dal buon l•'ranklin. sa- l m~og_li.oe . 1~. foiza, d.e 1 lo- re, urlare. bestemmiare . Una scu.za wrc z 101~1, rm veccluo za; questo fervido an:cola rsi ritatamc'1te U <larcl U,L libro che 110,isia .solta'1t(! U'1 oa· mestiere dovrebbe esser ~hi~!rl(' O .di \\ nSlung_lon, do-- vio C discretamente onesto. i;t ,si~lh si°'ti IOclvw~ bei: mattina ho visto u n ragazzo C m sopportab,/e b: 011folone • in t'~<:j della .fantasia. ori:;:ina loppa dei sc11si O una carica ',C[CUa_f ntasia: 111~ ltbr:-i_che trascinato almeno un poco ;.~ 11ll; . 1 ro,fu t!'!:orad_~clla so- e si passa quasi di colpe ai .'' e 1 se c!ala loro. ~. 3 ° 1~ ~~ orinare nel mezzo di una Quello clte rm 11110 illustre e coinrnloc• la tecnica di Oj?;ni 110,, sia cronaca, ma verità. Ma i tentativ i d, _co.mr.sso, rial desiderio . od almeno 1;10;~n cdi r~,,.;a 3 _ 1 111~, 1 ~~>1:~ Morgan ccl ai Vanderbilt, la ~~. c~:;tf 1aa;g tè~~nd/ v·a . piazza ehbet1e mi Jarve I e amico ch iama ,e il principio corrente ,...ar;i<:.tica e di o~ni sinora , non. sono che generose rotture col prOP'.'0 tMmto dalla vanità , di sentirs1 uno iro,·aia 1,robai>ilmcutc ~!clic cui educaz ione si compone g·! 11 ·~a"""io 1.n Europ3 ~ife h ' ell: tt f 1 l ~ i della crim inalità dello stato » ·n~o·o a~tiM; ' eo ~i dOJ}O e con le proprie qualità; so ,10 le rivolte e le vrttor:e sul slrumc>nto'del progresso n0n ,iics!le a111orW't :11,1c·~i1·;111e, solo col compcrs i della loro ~eh V1< !' 0 i· n\o nati ·n 'tcm anc e qu O O (JSSC ecito, sembra orama i accettat o "1. · r. · ; ci· ind ur d'annu11zta11esmw e sulla prosa <l'arte. . solo affarisllco delle cose del 11cr sal\'nrlo_dai rigor) !leila fortuna e? è esclusivamente ~ pee~ 01-s ~a ·e ' ~eme ~ pur? ... • ). . . quasi unive rsalmente da qu e- a\e_r re,p i<.:atoatt. 1 - . Amori d'Orit...nte resta forse la chia ve d'oro di Co- suo paC6(!;· e se così facesse. ICgf;c 111:ir-1.:ile - e~,, ha fatta sull accrescersi del lo- . 1 neo .. 1 , assi Ci parlò del su o sol1tar10 st · , . . • . cab1I~ e amorosa sottom~ssi~ 111isso. Questa sua chiave , a volte, Com isso la butta in io sono rcerto che anche ri- c?n~po~o !"opera « C.1111i ~i- ro denaro e .solo s~II. deua- tanti cp,is<?<li sul! es~? delle oom1J/ea-nrw,.'del dono . che , '' societa "'· cm v1v1amo~ ne, q è finalmentc:co n5:en11_ • . . . . , . . . ..,uarcro·ai suoi interessi non s,1111». che 1.1a 011en!110 1c- ro. Se questi uommi non opere daite. ma sop1,1~tutto ebbe, i,i(IJ)inatc, , uel i .c}fe 1 ,p,_1re . .ltl.tt1 protestano di t di affacciarci al·piano\ di mare, poi War111esca.Ma gtà q!1.c.,ta sua. ?r~co11tmuit.a. ~ ~vi;ct,b€:-'da lamentarsi quan• ,•~11cme11_1e 1.1 rr em,o. noi- fossero riusciti ad accumu- delle pseudo opere d arte. 1l . . ' q l g or- vofer d_1fe ndere contro /a 0 rb tà .poichè è soltanto un buon segno. Dopo le evasive fcbbrtllta del figliuol do avesse la forza di sen- lmg?n .th ~n,Ue!lollnr,. 1cr lare denaro il loro caratte- dall'Europa alle strabilianti n<J. J ta oraz,a era .nel e ,su;~ (<~bà,:bane )>· ~;: I~ ~:c,;ic a che cntrialTlo prod~go, .pr<Jdig?: qu~11d_o comlsso foaugurerà il libro tirsi _ fuori della_ mentalità Il ~~;~~•01~~:~f ~lii~t~cs:~,11- re cosl spicCato non avrebbe ~.~~tazioni dei re dell'Ame- ~t°.~~:;i~~~~~a•~t! :.,~~~:::::l -~ • • • ,·era!Tlente nel pian<? della delle·avven;u1:i,•1 ]-!~1J.Ort? che os-gl !o Ò"f'"'!na. C'lHHlo _AtluA.lmcntc .n una loro ~rvito ~ .non ad es~e- 1 • _ ' . • • • Il Dr. H ~nri~ Heck, di~et- Jib~_rln, E ii.l piano de:la iiber ~JAX CAIH..-0 VIGORE LLI Dato sfogo alla sensazlo- traduzione ili Confucio. re de1 bovari, il denaro 1n- GUGL IEL rtlO PJ:.."TROiS I LU CIANO BUDIGNA tare tù l ,(ia rdmo zoologicQ Biblioteca Gino Bianco

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