Fiera Letteraria - Anno IV - n. 1 - 2 gennaio 1949

Dome1Jica 2 Genn aio 1949 L-A FIERA LE'fTERARIA pnq pJJr.lo ,senza v,oltars1: ventu da Lm del¼! Resa. 1;;, J e Ha vlola\o la sorell.i In ran tutti dispersi per Il cu· * IL * monuuim1' .nell'agos to 'del clnont.', bastonati parevano. Quindici. 'E:i-pno ~oli; la ra• e E: quell'uomo"> • chiesi "itn· 1 gitZi'.a i! Jscappata glu nel za •lato. « Pompeo Rocfarl't cuor della notte. Gli hanno SI ferma ln 1>aei;e'Cile ijtU· dato trE! anni di galera: è pi<lo sono a chledf"r Qu<'MO– . •.~usate; venite Qua. ha. insultato, e io zltt? per mnla doveva esse re nè plu me attlraw dal biglietti che macclone. ecredete .... <lite tornato in paese per qu;ilch? U~ verm~1th ~lanco con :i<.~ \ha.• evu.are la multa; ma I Indo- nè meno che Mimma !\le- l'uomo iencva In pm:mo,un:i I che i! meglio Ch<' sal::m su- ~1or~o poi. e scomparso. ~ cr~~, denu.o. p~r piacere. D~ «V~va cosa?» man i - , era fatai.e - ricevo nunt-ell1 i:;posu di 1\chl llt: cuantltà di !iWntel.ial po1to- hito e la ff'sta. qui, rarlado- adesso .ha se~mo te campa _ ~è. E 1.:~s h,inno uc~~o e « Viva!.-. anche I avviso d1 quella. o Menuncclll quello dclln Fu- ne<' dall:i J)Cll't.a, chi cc,n l'&· po tutti insl•:me? • ne di Caslncll(t, come ha det sue donne_. Che, I topi. 1 han- L·uomo di due nietrl reg- 1.-' .multa .o l'osserv azione, nlcolare: certo esisteva an· t,ito festivo chi !-l,)rlnc\cll11· 1 Tuu mmtrc. tu:• iiOrella to non un1· ma yentl VCJILdt~ noN"1angl,t~ 1 ~'1 ll~g~f 1 ére li Sf'_varon cupe SJù'III(' alllo- !>Cl.Issi1010. Staremo a ve- cora, esistevano tutti eh~ tr,. uno c<-..i1 c~1nee catena, v<"n~ono In llrlma llni:a • « Huon e 1v.ert1mento .•: s . e ~ 0st r p, nn; ., v~ I :jClatf' due hniccl:1 !-;çnia vi· de1e... •· cr:i un pl.tcerc: ncr f?i:iOlll))t1 un,, persino con un ferro dii 'f'crcc:·i cllssc !il. e lo me la hallo. peccato In cena almeno gllel a e Ht. li peri coloso centro del « Non riconosco il tuo stile la vecchio, un no" ubbncchla- :-:th·oIn 1mu1o. ·< · · · , . . eh~ non p~ssa t;aucne~mt daw: . , i;uo equilibrio posava nel consueto» feci.« i\11sembri ... ta dal reumatici l';iveva va· Ma Lino d<:lla Hesa non « VadCJ.H .. 1dunatc tull.i la pc1 la resta. ho da hnpostn· Dl,1mlnc, cosa nr MJ>Clc collo gonfinto da can,ilt az• ma si, :u.lclomcsllcato. Stare- ' intendeva che si bev~ssc. gente in~ant? n. . . re una certa lelter;e per Il voi ~~ quel che è giusto o zunl, Vedevo la sua mono, stl per convertirti alla Giu• . ,. • . • Atièndev~notulli uncènno. «S11bo1din,1t~ ,1_ C!Uf~che Dlcustero~. E1:o furl~ondo non~ glust?··· . ;.;rande come lu mia faccia. stlzla? » eh F. 'Jj z.lip'Pini «All egr ia!» l'lpr~so 10 sco- dlrunn.o _inudr:~ _e· s1>1:,1,, •·, c~mlro 1~ Giustizi~ e c~>sl ~la- Grazie pc1 11 ve1mout~. farmi si Incontro. Nel mez• « .Ma no. Pen~ solo che nnscluto .i::.:lt<.indo le l.)l't1ccl1.1 « Bl~nt,111\,. 1,uc ~na f~s~•: 1 re ~nm cli galeia, u.entan - « Mr dite qualcosa. be.ita :t.odldomcn lcnle dc! sobbo r- tra dclltLoe casugo le mollcl----------lc-ome un lllspento e Vlnot che nmi se vista a C.tsl nl dc.sl !lo ... ì\Ja ti pc1r glu· gc111e. • So non un'anÌmn viva; «ve- non funzionano ancor a co· sta In bottega n giorno In· Pago Jact!nu'a ll;ttl.qunntl'.; nell<~•· ,.. sto'! Però, doveva sentirle L'amico fotografo s~opplò nltc • insisteva; c'era una me si deve. For se pcrchè na nzl1. Comnlciò Teres.i. molto ~ Sut~o1olnato ~- prima Il! campane . l)a tem- a .~arlare per li primo. et:~~ •e di 1 1 sono un povero foto 0 rafo « Stann o !iempre In clma plano sotfianclo doIle narici « Che! bel sab,1to, questo, r,o avrebbe dovuto cor rere sl,.nif1ca tulto llUf'Sto. Ad,1 ~~~ 1 sslto sii~~· siu~\/~~ss~~: non devo oce_uparmef1e?• .il l?ae~ altO.svoltato li J\lu• pc\·ch'è a Ìci 11 fuoco della per mc! 1,;dire c,he sla~1aL- a farsi perdonare. c:a venti m.o'! Non ml cllrai che ... Ch~ 1 P.: 1 1 , f (Ecco la vera linea dlrettrl· nic1plo',.. i,tufa fa quell'eJ reuo· «Achll· tlna nemmeno I Immagino- anni almeno• · sl..i per questo che lcrseni s:>~ 0 q~e c'ii,o,e e quc .sor- ce de1 discorso . A sentirlo. g1 gli dissero. Ma chi ro~· '" )lcnuncclll l• coiTli:: si de- vo. E' .,3nco1·.i01x•rto II ma· Questo narrò l'amico foter s'nttaccnva a vsnl anim.a v1• ! 't ivae ~si, •orto , slnlSlro. grande era il valore ar bitr a- se lui. veramente? ve. Peo, è nella I•unlcolarc l'Cllalo. Anche voi siete In- grafo . Poi, spostò 11 »esn ctel va? Alla tua ,t1omestlca! co- . · !e del fotografi, comE! se il l soldi trenmvano tn ma- 1 ..u)lanv·Stazione. Se vuol ~1tato, signor... sli::nor ... •· corpo sull altra gamba e ml me un cane. • «v~,va, baS t a· Qua ~a ma• mondo venisse a sedere da· no allo sconosciuto «Aclcs- salire a vederli. per me sali SI "flgcva dalla 111.n parte. parve che n<?navesse asso· Avrei dati>fuoco alla Trat• no. ,,1 fa schifo la mia vanti al loro obiettivo non ,so beviamo fuori tlltto se pur e Insomma va' sn più c I lgafclll. fotogr .ifo. ree!. lutam~nte plu nulla da dire. torta dcll'l!;guugllanza co11 m~ff°' • , . 1 , solo con bombetta e veli nu• esse: vivono ancora• escla• prcsio che puoi: si berrà. si « .. .signor fo1ografo: cl fa• Non avevo Ja fori:a di le- tulll quelli che c'erano dPn• . .tra:;s1 ~ vace dico o Je zlalt , ma con 1 meriti e i mò. i\la Lino sputò tra l mangerà dopo. Conducili rete. anche una bella IOH> varml . Gli ordinai che chla• tro, lo. Chi va a Sé.I pere che spalle di m_la moglie, «ho peccati scritti sulla fronte. denti che era ora che s1 6..1. f;!llltutti se cl riesci•· ~y:.i11a. In gruppo,. con ~u tut· masse qualcuno . RlsP?se, da era lui, pensavo, oggi alle :reua •. dissi; « sono ~tteso E segullava): « M'è rimasrn pes..-.e con chi s'avevn .t che e '.\. . ·o le cam a• li .Quanti: .In prnna tila I(), sopra, '.\farlanna. «Siete u· dodici. sulla strada. Sono a pranzo da ... Ve~o 'I rudi? sullo stomaco la lettera fare. Se fo~e parent~ dt : ~a ho lnte:.,;am ane ~ ?1:11,1madie. ,mia... Suvvi~ sella. iersera. Marianna?» corso a nascondermi dietro da suo padre, Il miglior caf· SC.l'tta iersera. la lettera e quel Ré o Solari o Mcnun• ne. Ieresa. le cvol~to ;ono Iere~n. tr~nt,annl, ma a «Come no'? Dovevo ordl- mla mosllc, lo, lnvcC"c di fè di Lugan?· ~lai bevuto queJ che ho visto quando mi cclii come prefer iva no volato ... no . 1 .• 1 rcnch conto. E ho fatto , do- nare a Lln della Resa la car- perdonargli « r.ribblo dove caff~ e Cerc.:,lollna. voi?. recai a impostarla. Se tu sa « ParcntJsslmo lt d"iSS<: n• CO!'SO come un l~~s.~~clò n po, nont alutllz\o; Il santo ho ne per oggi li. SI sarà cacc·lato' ade!isÒ·!. Mc lo lasciavo sempre più pessl!... Ero qui all'angolo nulmentc l'uomo inciprialo ~r~ri°' secogda e ·questi In fatto. :-.lonmt sono ncmmc-- « L'avete ordinata?» Un bcvllorf' cllsse di aver- inclietro sulln strada inta nto da Lino della Resa - po'._ doveva essere tinto dl . etto. \. hè conVla colxt llu spoS.'1to•· « S'erano glà coricati: per lo visto, un'ora prima . scen· che lo tenevo buono. Capi· ca gentç sabato magro - •-------,,-- mano. pe c i"ano r!Jorche « J\la che vi è successo fortuna ho Incontrato Gel- dere come un ).(ambt>ro ''"t~ vo che c'era In 1u1 di che quando '1a luce elet trica •· · - vu?l che ~;~ 1 ~; ti rclonla· trcnt':rnnl ra,?• gli chlt'sl . som:no, e per quamo puz· so la città, Teresa tirò su rovinarmi la domenica - scompare un attlmo come « u.pe rd.~ent'anrli ÙJ 10. son Non mi sentl. rlncul a"a vcr- zassc di vino lontano u.n ; 1 rl3 dal nasq e r1prust: Il vino. do)orc: un disordine , avviene quando un cliente mo. » 1su·o dip!Omato· ho sola prima porta. e i\11per• metro gli ho ordinato ossi· movimento antico ciel n,,.. insomma, eloquente e spro- varca la soglia del portone: cap1~ ':o da solo so 1•lnufo. doner:rnno, oh ml J>t:rclone-buchi•· stola nella )lolenta; h<:nedl~ porzionato come lo sua fi. e lnfatLi i vetri si spalanca· ~"\ 1 <frances~ oli.re mnu~al • ranno ceno . Ilo sentito Je «Ma non c'era festa? Non se quanto mormorò cou Il gura , no, un buffo d'aria fredda.. mènte an·iw'nano· ho un campane lo, che cllavolo! e rnntava to? Non avete incmr perpetuo ghirigoro J!lallo )la non pareva sorpres o. Cl venne ~ddosso un o- 01110 In Bonea Banca del dòn e dàn; m'hnnn~ r,mo trato un uomo alto .due mc• del clho vino: e Ha l'umuo Effettlv,nnen te rideva. Ave- macclone mai visto nè co· ~ctte C·mtqn l sai... • SI fru· pcroere la bussola. h:cco. è trl con calcina bianca sulll! nella r-·untcolarc. nella F'u11I• va tracce (Il cnlclna In poi· nosciuto . incipriato come iavç1~r ie taSCh'e· Posali I i:italo cosl, trcnt'anm ta; m~:111 e sull'abito? » colare• ft'Cc. « E 1111 figlio vere. come i mura tori sul una donna. Fiatava come se gÌglleut sulla tavoia venne non so come sia stato , so e Per l'amor dei cielo non che sii hanno promesso 11 vestiti e -la pelle . ' avesse corse;>. Lino e tre o a.vanti un pochino ... ' che ln'~ andata Insieme la parlatem i di Que1ruo!"o. ~ • posto In J)oguna. R quella Dall 'angolo del Ricovero quattro figh suo l si. fanno Hann tre 6 ..,li già gran- vista. Sono un t!PO cos.l lo, è snucatv addosso cl1etro U povera Sevf'rina è una rosa, sbucar ono tre persone: ]'uo- avaml, comè. natunue; l'uo- di: Ter-e~a rtpré'se assai Ile- ma ~1~a,volt~ m1,,s~_cccdeva, nicover<,. Non puzzava J 1 è 1a Ma~onna, 8cv(lrJnn. Co- mo si buuò alla loro volta, mo Invece .s1 rivolge a Te- ..___,_., "_ ve ma Ja si sarebbe intesa in ma.e, ora 111 tJene. l''rCP< 1 • vino, lui. ma traba llava ~d s'av rcfiW fatto, voi'! Jo seguitai Ja mia strada . restn del ~mo, la piglia pel s;I~ qua tanto tac,evano qu~ rate unn festa che dopo la cm. In faccia . color della Se fossimo. stati soli al · brncclo; risultò che le do- 111 altJ;.I· « il...J>h\.grande è metta no sul calendario!• morte. }.l'ha seguita fin qui. mondo lo e lui, gli avrei per, mandava tra baffi e barba • ma I e nspeL· , «Cootcntc loro conte uu Cosa voles~ - non ho ca• donato questo e altro. fo~ cnf-1 L'amico fotogr3fo comp3- se lo riconoscesse o non )O ~r~~n~SlO ~1r ·o~g~ne: Il tutti• ~!I dsist: dietro QUI~ pilo - ~he ,stessi con IUI, avrebbe fatto la sore lla. Ja riva al miei vetri serali co- riconoscesse: era. della zona, ~onda è un p~',..artista e ta graye Teresa. gli tenP~SI 1..-ompagnla ... FI· madre . \In !I moneto è gran- me ua pipistrello. tra i galli pareva, e rammentava alJa r uent.a IC Professionali· La Jucc m,rnco un aturno. gurarsl .-. ' de, grancle. i\lettl un pl:itto che vi beccuzzavano per far- Hesa - che Intanto lasciava ;,~viene la btmbetta Peo; Aveva val'cat.o 1a soglia del Balzai .fuori, l'amico foto- oer I slgllorl, Gelsomino. Chi s!, menare al recente poi· bruciare Il coniglio sulla stu- le fanno rar da Madonna porrom:. grafo corre va già vers~ 11:tapre O•jtcrla, dPvc at1dare Ja10, e garofani passi. Nem· fa - certo fico gigante che __________ 1 nelle processioni \lll angelo « Ma che diavolo ha rat.· .:i-tracia cantonale: lo ragg1un· con piedi di piombo. meno smette vo di IH\'Orarc !li tempi sorgava Il fuori, e è una stella l)ùvera Scve- to·:,. finll per gridare. cr: Ui- si davanti aJ cancello dell'V Avete un bel dire, voi. ·Pal!'ina 5 PER IL COMPLEANNO Nt:l sile11::iodei fiori sale /'fJm dei willi alla dimor<1, la.mi , dà miei cle/un/i. E per tw ~rii/o pudico 1w11. i: vuoto ìt busco. çosi 111111• trascolora eh,, appena ,,,; <orpre11Cle il compiemmo: co11slato ,J mio ritorno. Passa 1mt1 1-·tX< liifl tra i muretti e il giQmo non si turba clic mu()re. Dietro lei me 11evo w11za rumore, " W/ll Ki11sta dista11za, . . . che 11011 !ii volti e 1ra11q111I"' m1Ctl'SI, 1:; così !i.eco11templo il roK,a::zoclte a una /alt" 1rova1t1per la strada dsccrta dà calci, e s'allonJana con la sua strepitosa os1ina::io11e verso il Revio dei Ci,:Ji ... 'f .Vo sé qué cari,io niuerto de otras tardc5 de septtembre que oliero11tambict1 a lu:110 »· PER IL COMPONIMENTO DI MARIO S'è sve~liato alla scrn il Carnevale qumulo la pioggia è cessata. Più fllcile 11el buio è per te credere• che sia sereno, e conti coi co111pag11, ritruuati. Fate alleKri mattina, rima11elc stretti cosl nell'alba, non spezzate la vostra catena! E quando i tuoi contpagni sono muti, tu 110,1pemare alla chiave di casa che nelle tasche cerca la 1110 111llllO• Domani forse tu la perderai. GIORGI Ò ORELLI * quando con la é?"a dell 'oc- ti parac arro sto rto, la cap • ~t~ ;"': 1: 1 ,"!_, • 19~;~ ,tc1 .. ~ rina •· · tf'mclo voi, Lino, che siete splzio. (.,!uasi r ompemmo I Non i.I fa mal abbasta11ia ~~l~~~~~c~~r~u~ t~~:~ 1 at~ rol~e:t~~ ~~~~~~~acr;ls~~ :... ~~~roco ..~~:,~:, 11 ,~ 1 ~~:~'!. :; «Allora» disse lento l'o- un uomo•· vetri Ingolfandoci come 11 attenzione a questo mondo».1!.àa================== ;• ,·ctrate: so che a1nava fl~u· a fa~ln~lla. i ::••,~~~ 10 a;:.,u. 0 <,r':.~~1J :::;,~,.Z"!'u'!; 11111111111111 1111111111111111111111111111111111111111111111111111 111111111111m m11m 111m11m111m1m11m11m11111111111111m1m1111m11m1111111mmm11m1m11ru mm 11111111m1nmm111m1um1m1um1m1111111um1111111111mm11mu111m111111u11rurnm111111111111111111111mu111m11m111m,111m1111111m11m1m11m1m1m ~~~~i ;?1\e g~~~7~mt~l~~1is~~: su~3~se~~~ ~~n~~ acloi: !~7.~:~:. f!-: :" 0 ;~ ,r.rl : 1 ~ ,ri! 1~ veniva che Immoti_ lo per co gigante , al paraca rro stor- :.pc,.,.... 111111,. ('ha 1t, c,,""ll" .1111. L non elargii la socldtsrazlone to e alla cappellett~. SI ~I- !~1!":..' !7,~:,,::' ::: 'u~tit, ••~: e di lasciargli intendere quan· co r clava, ~I rtco rd ava, anzi d1•110,uco1"1>d1ntQ e 1•1ntr6dU,..,_. to l'avess i atteso lui per precisò che sulla cappellet· 11, dl 10,, 11• ,illl),,. n,, 110 •~to,, non sprecare qucÌla sua a· ta avevam.r aggiunto con un r,,d 1f11n100 " w,to onoh ,u ,,1c .. "renc_ontres,,ginevrine 1948 mlchcvole ,un po' egoistica chl<Xloa San Leandro cilin· ~?.h ~;:,Jf;:cu:;~t:;,',t";:~ i~" :t dcllcatez..:~ - lasciassimo ~~~l(c ~~:,~bac:neò 1 ~ 11~cienf~ ;,;'t,o:J:..,,":::i.n•l 0 l~:)f;.~, ~;:::: ON St vorrebbe I pio, lo può c~lgere la r1vo\u• dai e. più t1p1co i:appr~sen- r11à che cioè l'a.r~1sta è so- pcte alle nazioni D1ascol~r1s1dcroso a goder, la paef' set,, trascorrei e una di quelle catena dell'orologio e II nu· ciò,, tu.<a carr,,n 0, 11,uc" cit>- mettere la ehia- zione\ J,t <iuu,e potrà quindi 1amc m questo roman ziere lo, che li slfo crca1c è un at- vocL e ammommenu e pio- t~mbrlna del ciclo e clel la• straordinarie ore tra luce e mero 127 graffiato sulla rron· ,~, ~,w,r,. ,ri 1~ rh1w u co,1- 1~zw tm le ca- e11odpcr, l'an lsta a :;crvtrJ:i, e saggis ta si riscontr ano con 10 cli solltut1!ne, d1 silenzio. fezle. DI accogliere parole e J::'O,_e m questa car,1 !)ace brusco. vedendo quanto ogni te e 'l'eresln del Lino « si oor&o i,,, 111Wietllw.r, u,tc.- Go; 1 rau erisuchc più nrn non in qua aLo arust~. precisio ne tutti l caratteri li che porta nelle dlscusslo idee, per tornarsene poi dc- med1tarc1 sopl'a a lungo. cosa franasse, sl lasc-lusse sl '». e noi intorno a bocca 'f:i':;.1.' ~ 1,i~~!,' :.t~~,~ri ~l evidenti di que-, slbbe nc cessa mio d1 t>sSf'rc1racllzlona1t di>J\"lngl~se. dal 111g111evrme un.i nuova dl- 1 __________________ _ Inguaina~ in un su~ cnllce spalancata . D'un tratto gli "" 11M1. ,,. u,,1<('0rt11, ,,n,~ICV ,, sto ....~onve:guo ?rusra e svolgendo tlua\lra modo d1 parlare alJaspetto stlnzione: quella loquace ae- di not.t-::nnchè proprio quel- vediamo in mano un mazzq e;,~.,. "'j &-,,, ;hOfH!W d~u, 10 ernaz tonale. cbe 1tçll spQt· :llhvttA ì\1k ! -a.rà -com.llz10;1c fisico, dal colore del viso w11a s• d\vH:1enon scjltanto ~ , la malinconia, fatale lnva· dl biglietti da cento... «Quhl" g: ('l'it.,"~I't~-;:r; ,,:~•:. 0 ,.~ tatori otire un'iOOnbgiiic ilb- -p!isseg~era:T·a'rtlsllf come ta• asciutto al gusto dell'arsu· nelle due :11fron1ate i:fch!ere denza della sera non attira- dici sono• fece l'uomo. e Li ,c,'11,., 0 di 11,11• co~I• o u,.. bnstanÙJ.~·'c·hlara' déhà conf u· :e res tà· nooro. lffiSf-Uno gll zia. La posizione_ de1 Mot'"' rlcL tradu:10nallstl e del mer va la mia o ,la sua voce; e ho presi alla svelta prim a di e•rM- Ho mw.11,ri1,i ~rt<iold '~ slone delle lingue: non J)t!r può dire e che cosa scrivere gan è neun: come B)'.ron e derni (per ~\ria grossamen · nasceva una conver_sazlone parti re~-•· &,i.~~~:,: ,~~l7"'~o/!I:!;,. lftt ragioni dl vocabolario. s'in- e come 5r,rivere •· D'altra Shelley ve~nero a G_mevra te); si. divtdt.? anche. nelle che badava a valorizzare e « Z..la cos'è successo?» 1, 1 ,r, rt ,1r,,u, 1,ututo t:.111or:a.10 tende . bensl per fondati mo- parte.· se sl esclude Il <lov~ per sottrar si a1 tlraom dt dc- due lrruncdlabllmente dlver- a esaltare fl motivo ~rcano « Che ne so... Ascolto la T'olrl<'4t 19-l): etJ. tr•n~ 1si.1;tlvi fiJosoiicl, 0 politici, o re di s·engager, (come Il suo ------------------- 1 di ciascuno di noi: 11 mio radio; d'un tratto vengon :S~, 0 1 1 ~t'::,ol!,!t', ~u~:!~:, ~ metafisici... Dal lunghi di· c:ontrario, cl~ Il dovere di m~tivo, quella ser~, era as- fuori le campane di Casi nel• Frarttkf, 11.,u iti5.. u ,ut•to scorsi degll • F.:nt.retiens• sl non s·enoaaer), bisogna di· di Piero Bian coni sai lontano clal gia rdinetto la, queste campane lnsom· 'J>"rto u uno e co1t1-tmi, d,.,,.. esce con lo stomaco scavato re che un artista è natural - •:,;t(o)urbano e dai vetri cui si ma ... Le campa ne, Resa - •"-· '~'"· Taooontodl r."°:"'i llbch- e la persuasione che le pa- mente e tnevilabllmente et1- ---------------- --- appoggl.i va 11 fotografo, li non capite? 1:,e sento; ~on ~~~ 0 :~t!s:, C:.'i."~cd.;'~ · <:~~ role servon'o agli uomini. più gngé rispeuo a S<'stesso: ()('r- stra, così l'oratore di.sse di se _sc~icrc dei crit ici ~ degli suo .invece prese. a cspan- le sentivo ptu da. trent an- del 1.tbro, 1.u 40 -ano, 1,-11. 1•roc11.. per intendersi. per rafforza • chè appunto l'arte ~ cono- èssercl venuto per difende- arwm: quell:1 assai p1u fot- clers1 come segue. «Sl Ada- nf. Sembra una sciocchezza ,1,. "':r1-to cvih::o (N. ~svl·nc. re 11 mur o che ' li separa . .per scenz(i. re Ja libertà contro I tlrau· ta e facile d1 parola. questa mo... » tcavava dlretta~en · a dirlo ... !'\on ho più Inteso r•,s 11 ~!~;;;"~~isE: 1I ,.flNI OI scava te pili fondo il fosso · * ni dt sinistra. t,.a. socie_tà, lo più esigua, più scarsa di lo- te le parole da un antci !ore nulla da quel momento, co- 11-ra primo 1 ,rl••ulo •I ooueo,,o che li divide... s1a10. nou ha dtrmo dt cen- quela ; ma lnçomparabllmen - dlbattito lnte~no) « tengono mc uno, che sl fa operare n11t'cm11e t:tt• l'ro 11,i~t11•. Per 11 Vluorlnl fu contrackfet- sura negativa. Gli può cioè te più cftìcace e insomma au- nota delle <'ontravvcnzto ni con Ja puntura. So che ades - un «> 11 •"nJo wl!• ,~,v, 11:1. (liN8>: * to cou ener"'ia da uu fiam- dire no~, devi, non gli può 1orevo1e ... date ai ciclisti. La moglie tl so sono Q\Ji, e basta. Da Frl• !:!ru'!~[l 1{ 1 ~~!'~~~~ c1!:~ mhl,to Bob 0 ciaessens mar- dire devi. E' assai bello leggere sul pugnala l'amante; sci coln· borgo vengo». n1rn1a~1: , ,,,1,1, rl d( Lv:10,w Del resto è abbastao~a fa• xista (li strett; osser~anza· * volto arg uto e prclatlz to di volt o, innocente, In un de- « Ma chi siete?» sii fan· racconLI, ' elle avv eder~! che la d1scus- Co'n · argomenti elle è facll~ Non bisogna confondere Ung~1retli lt suo giudizio, le l!Lto? tlran fuori mul te vcc-1----------- -- --- -- --l slonc non è app~rent .emente Immagina re E' certo che la art e e giorualismo attivllà sue impression i: che ndn sa- chie e nuove e lo chiamano co11ru.sa ,lo è nei suoi. aspct: · protlca e conte~plazlone , u~ se~npre positivi. « Sono « I tuoi precccleml •· ~.,....._:--.. ..... - _,. ~ li plu f~cllmentc. evtdc~i~I, i>ersuas loue e visione; 1a vi· b17.an1101, - dlc~. ridendo E dàl, con quC'lla sua fis- ~\ _,,,. ~ L~ J chè subito app.'lle .tragica • sione (cioè una spiega zione cordialmente. - r 1 soppr l· sazionc della Giustizia. La· ~::_ ,l:~ (-..;:; ·--;--:::~. "'ç.c l Son due '~i°1 1d~c~e. si afTron- . _ .. ..,..,.- - . del mondo) è propria dell'ar- mono lddlo, te lo rifanno: sctavo che citasse assu!'dltil _.,_ .. 'I,_ 0 . ~ ~ '\. I~ tauo a co..oqmo rn un? sce- ·. .r.r1i.:-= ._ tista , è la sua inconfond lbl- come se dipendesse da di vigili e di uscieri, pensa - __,....:: \ 1 ,,,, tJ- ~ ,~. - A\ .. _,; ;, narlo a volte .desolato, e cl ~:fn.:;_:...,.....;: . ...:, le cara ti.eristica• loro-..». \'O alla yalldllà di una Indi• r.\) ;) i I t~· .f:t: -:j . si sen te presi dallo ~ora •_ ··.(il::'j~~111",. ~ In uno degli « entretiens • * gnazlonc. dopo tutto, per ,., , ¼~ .I'{",•, ', i ~ ~~-~~ , , mento. Pe r ciò tanto piu ~on f;.l,~1_ :--.. ;:: prccl?deoti il ).Iocgau aveva E' facile sorridere, - cer qua~to pos~ valere l',og,R:et· ~ J. ").l,',... , ~ for~nte .rle~e la voce degll ~~- ,: affermato una sacrosanta ve- me sempre e dappertutto. w.d1 essa ; mrnnto l uomo IJj ,~ .. ""v, ~_...- .,' ( .., 1 f f\-.: _,;:,- 'IJ \ uo~111i liberi, la fe_rma voce ~~ ~.- 1 __________ ).la c•~ da dire che in queste nn proponeva cli scrivere la J ~ '{ ... , ~, . .' / / \ r ~ I J del ,a~tlsta che <hfende la -- ~ornate ginevrine l'osserva- storia di un lncllvlcluo ,1ccle- . ~ 't\ l / , ~ 11 / ' J>ropria lndlpeode nza., la pro- CRISANTEMI lorc attento ha modo çli toc- crito dalle ln~lustlzic polizie- .1 ~ , _' • ,.. tJ&g ) •',,.. ::1:~ , J~( '-- pria anima. F. Flli JPPI NJ: Auroritr-atto care il polso al mondo d'og- sch~, subhc - e p_rendi un jl y /4: 1.. / ~ * I----------I ROSSI gi, di sentire la (ebbre in- f~ft~~a• ~:~'':•Ne~i··~3~cì\~~ ~.' I.: " x~!t'.~-7, \t,...'t..._ 7 ' ;r/ -- sun•e,,oaoeme nt dell'arti- nozione stessa di enoaocmcflt qfeta. del .rostro te~po. D~ M. MARIO~( 0 011110 al c:iHè Zcltun~• (ben <'C:l!'tt'l1(1mo!); [ >' _ ·-.\----_7 '__ ;~~- "-"~ hl.? hanno parlato Elio Vit• (~sl a1lena, Insomma! dal- Crismttemidi111odestosangue m sur,lr ~ 1 posto e e com hai letto O no di quel d,I: - , toriul e ChprJes Morgan. l'int!DIC~OStl'a, che In JlaHa- uei bt1rauoli di /alla •1111uu11111"111"m11111m111111111umn1111111111m1mm11mm1m11mm111uu111111111m1.,.1mm111mum11 111111, 111111 mnmum 11m1,1muuminm muo i s;traziato, francese che l' • • ~Olla conferenza dello scrlt- DO si usa SC!mplicemeotc Il .$Ili qDm;/ii t1ll'aperto del stato picchiato ;1 mort e eia .\JARIO .\IOGl,1.\: Glo\'a111alleli } iu\'e slciliauo s'è ancora una termine messo 111clrcolazio- 11 ovembre. un <'ommlssal'io ciel Qual ------------------- 1vo1ta verificato il fatto che ne da 1',:;uarde da Surtr~). E uel vostro se,itore rl~s (?rfèvr~s J><'rnvrrgll es\- no. u Non poteva te venire quella bava secca che la cal· un uorho, <) 1 q.ua \~ abbia pr<r ~1~ 1 e 1~: ~f~~~/~1;:;.~t~~~1;;~ di ~tebbia e spazio ' UN ADULTO ::~o j 1 ~~~~~~;~t 1 ~~, 1 <~l 1 / 1 u,~~lft~1>iano pian?, Invece di farvi ce. ?asclu sul costr utto ri - !~t~~edci~~t 1~.~ 1 i;~:~e~~c 11~~ .c1Jin1ta, e distinta, con esat, co1L,de11tro c'!se · . hanno frovmo ,~n p<'zznd<+ numc~re il fiato a que l « so1~I adcllrllLUru <1l~e1,Pom· do di imporsi. La co~oscen - tczzn dn quell,, cli detcl'lni · cl~e "~" voglro,!o mortre; AOOLt'O JE ~1 }I la sua ling1m, lungo tre <li· mocC~~. 0 ·~ Adamo l'uomo st g,~f 1 \)~~~~ ~~:~~a~o~~~ ~,';;;~za che il Vittor ini ha del nazione: una società , un' epa- cl, pn11wvr;m d~ssepolta u,., 11 ,.v.:to1 ~tl d:•~~ ~.~~: ne::;za, si ~tte 11d eva un invi· mili, frase 1u; fra~c qual1rn• t.i; la maclr<-<lc>Inu~i10 hn rabbuiò c1\ 1ando clovettc tit~ cl,1 Ca<sh1~lla ~r fon L::cn· francese è poco surfi'cientc, ca d~ten!lh~ano i:;cn~~ 1 , ~tu~:,, c preSt o .r~Swm,ta. ~ : i.~)'~:;~r~ 11 :~~:-~to e:;;;~~ :todirr:~tf{~t~c, l~~~;;~~;si, ;w l:f''~~~~~;. ' 1 ::s~;ìfg; 1-ìJ)Ol'to querrl;i, !il Hlll~~l~la hj)iCgarc la :ma storia. !Jc• t'mllll, una bella sera d1 feb· il suo mo~o di prouun~i arc 1~1~ 1 CSJ>ICS:;\one clell ur ~1.st • 1: (!u sole_d,. ~ew /ambe 1 t•~ " 11,t1ccn., n~I 1~ - ~u-.or- è vero. Però m<ti ttn vantay- crescc,ae di t11ltQ il Jormall· lrn asso!to H <·ommls:--,llo n:1rl ne avevu - mie:, male bralo, .. B solo le cam pane di non facile comp re11s1onc; che. '.1 ? 1_i,.Pt~ò 111 tutto di: ;o ll ,l t1uuc,!'P.rnd"•. ~)::~ 1 :~t;~\11. 1 ~1•e 1 ~:~~~;1. v\~! 1~ 1 ;: yio, ,m uu<1dogt1~, un succeR-smo r il 11Utorcs,·o• J due per inl"s1stcn1,.1 tlt rf'.itu ». Insomma. . m'hanno dello ciao. Sape te e bisogna dire che difficll- clrtllzz,usi d,t qucJlc.,, la -ucn.d,tn~e di cam/}af!.J~a. JttJ;I~ 1: :h lnuu, r•'~eclp•udo so 11e~to, se vrmrn mm s1 11eccati 1110111111 vli, <ill/t1~i Sprofo11da"a ll<'IIH~ua .In• « 'J'ravagllo? » be-ne pe1·chc: uisln1,·o la mente s'è seguito il lllo del * ~cl giro d1 1w sog_110 cJwulc •'li., d~ outturAt, d~I rie1110. 1 fosse m qualche modo sfor· C'011tro la smrcritù. t,: 011 J)Ji, nocente man la: 1' lo :, s.o.slc• C.ipomastro, disse; impr~ corda». suo ragionamento. Eppurti Dlf . . . 1 , . ,I vm:tro J!rumo s/ilt1cc,ato- ~~.~~~~ f;~\e~"' :;.,:t~"~tf;: z~t·"· e ,1on L1 avess~ c(J11vc-grapi t 11 sè, 111 a VIIÌ <lwH1C~i m•rlo c·on ncc.:onl' 1'_. 1 •sd,im.-i· sa1•io mnwriuli da· costru· Vidi che Lino chiudeva la nella sua voce era un'auto- 1 ·f ei 1is 1~,1t,t~c,to .' ella l~· C11n.:1, ~,wrdatc la terw , 1 ,.,, 1 u, &,,.ir•tto da • :Maura 111c11tcmentementat, 1>a(Jat1· clc.,<1strssa malcr/e<lc. zionl di solldurll't,t («alti'';) zlonc.:: macchinctt.t del do1>1>lolltrorità così cerla che tutti han · f! ~ <t i 1 5 \ ·Ò 1j~\totr.t ch'è tutta ,ma tomba, 1~ .. u.. n.. > 1 1&~; f'(:c.1 n con•l<1e- doli rn a11ticipo- t.:,,a t1otte si sveolia ncllri ,_.he! •· «porci :-.ono »>; ml e e 1..:prima?• · e andava a sedersi In un an- no avvertito la presenza <h é lim o { 1 ! 1106 1 , ng es7 stermi,wt o mttu, 1110. ;f;c~.':~~~t;.i::: 1\~1 6 1 11'!,d';,o!: !f: cc,l passar~_ <!egUan,1ì ciltà della sua t 11 /anzin e :-;C'mprepiaciuto ,·c~lt'r~ sen· America, Francia. lngh1l· goto vol;;;endo la schiena al uno spirito degno di ogni ri- ..har les · ,oigan. L lngh\ltel• . ~ ~... •h, rlconotcc ,olla.rito quGl:edd- oli sembrava pm. 111leressa11· c,dc pas.wrrr ,,;r,ttanlc,. Vt'r ra- tlmentl 1r:1scurabll1 lnvmk'" tCITJ: che aveva visto anche gruppo della stufa. « VI rl· spetto. 1 ' 1 non a,rebbc potuto man· .r\lJOLJ iO ,JE~i\'.I ,. rtoctolt • JJo,cdtt "" a1 e1r10 • so. un rauallo col birnr<·w, '"" la cnsd <lllZ.tdi 1111 uomo, qualche città un po' più cordate di mc, 'l'eres.1? • ri- Chi pensava al Vinorlnl ,-------------------, 1!°,n~rf&JJ~ 1 "~ . ~!?~::'; d • 'Ad. ol' ·(. J • memre orma, 11011 transiliwo al punto da ai;lwrlo come grande di (;asinella, ma che prese lo sconosciuto. comunista (o comunistes - 0 ,.,m,,,,. <•toma 1937); H"!l•n. I, ')O enni che automc,blll t' uutownt. una H•ra burrm,c.:a; C' poi, appena vi era giunto, un ml· « Altro che». giaute) prevedeva una solli· N • d' A cuu .. ,1<1:a, 1$.\9); ,hmok (tbld. __________ ,(Quel rttm<, <leali zorrn~. cosl lu~rifical.i la dlscussio· nuto prhn;1, si ~ra sentito « Volete darmi eia cena? zione positiva del prob lema e l!!e S Ota O l!M2J; 11 ,,o:hll'l (\bkl,19-17). te e quasi lo mu<.,vevadi più pesante t'PPttrC alleuro. C.":C nr- aiutava Ji vino del suo- piegar le ginocc hia. proprio Son co~·soda Frlborgo a qui, c1e11·enoagcmcnt: senza. dub• o il trasfc,rmarsi dello stesso scmbrara non si sar<'bbr ,u.. c<'ro nella sua dlgc:;tlon~ da,·anli alla 'l'rauo:la del• ora 1111munca Il flato per blo l'artista deve mettersi al * Luogo second<J le stagioni, restf!lOmai e vortat·ci lot1ta• llrofonda. e la domenica M l'Egua glianza che poi, come salire fin<;> In cima al pue- servizio d'una ideologia, cli, La scolara cltt' pia11gevasul murctto che le dJffe~enze del van no I pensieri del donmt:c.'- sfaldarn - meno nwlc - a capi vedendo Teresa pr esso se. Allegria! Sentite le cam• un ordinamento .poliùco. Ctii tra i fuochi dei salici spo_gli, Se su(Jnava110alla parta " paesi .lcmtan_,.Ricc,rdare fo olta; e quel ci(Jolìo dt:Ue ru,r colpi di spirito e di sfolla- la stufa, era nient'al tro che pane, mi son dct_to: « Peo, invece pensava al Vittor lni , i castt:lli di Sian dal v1odouo sqmllaua il telefc,11 0 o ricc- uri giorno di neve la stessa te. co" 0 tr,m, i .~ussulti la· gente. Non avendo concluso l'Antica Locand? Pendlbt:ue hai da correre glu un i:no- scrittore non poteva persua • che percorrevi 11elrombo vcva posta, a~eva ormai W!':' via sotto il cielo ner,ccfo ctel· ternri dt'i mc,:zi ltmg" l'asse. nulla quel Jl011le~ggio, ml tenuta da... « E mono, Te- mc!HO, è giusto sabato, cl dersen c: e infatti Vittol'ini I dcll'11Ui1110 tre11o e bia11cl1c eta che 11011 s, attetideva prn la carucola, e percorrere lo rc,m_e uno srardwarsi bolla- sentivo abbastanza :wreo e resa?• sara pure qualcosa da dire, parlò da uomo libero affer- nella foschia le porte qualche cc,sa di stra~dma• strsso parco di pr,mavcra e no 1l cui strido rauco inmw - idca lli;ta per Imitare alla « Mort? •·. . da sentirti ,dire ... ». ~ò at disop ra di og1{i c0&1• dell'A,wbttsi no, una fortuna lrragwncvo- <l'aut1u1t1(J era un vwooiare lwromva t' rasslrnrara )..No,, men peggio Il suo sdegno; Gli d1sp1aceva , smcera· Non te nera uno. che fia• . • ,·cà e autonomia le ' D t I t d' t' t 1 /J inta nto non lo facevo entra· mente gli dispiaceva. Trn· tasse, Ml levai e dissi: «O lai 1"'1~c1al rt:_>e he come tal~ I queste ' un o er a se,Ova,1 ClfJ{IICr i cc,11 rnuc, se11zaspos ars. 1w a meuc, cli ricordare re, ml piaceva che dccldes- can nò d'un fiato un quinto perchè mal è pnrtl to trenta ee art sa. e. é d le tue nevi d'allora! L'estate sa, ma wia richiesta "u~ di· r.;attraverso_ 1m mc,udo che q~ando t:ra pwro!r, e '1CJ11 IL· se lui ise fcrman;l a cena o di vino e comlnclaronc, ll anni fa quest'Individuo. e dn~nr pt~? el~se!~ ea11ffoa~ ·, ~\ ti bmcw per.,iuo i ricordi. sturbo. Supeva che tutti tJ& variava dehcatame,ite, con cJwa <11wsi 7>a.,;_sarc in uran · artlre e Non dirmi Adamo tremargli In pugno i blgliet• ora torna come un bandi· ,1 11'?1 L: ~ ar-..;, e1n a leva110, che tutti lavorava11c,(!usto, suggerendo ,iostatoie uumero, che biroc.·c·i l' rat.-al• ~hc nOI non slamò 1 lol'O LIda cento. «Sentite.• prin· to? » Nessuna risposta. Pre- ~ ltto_nm è essa ... stessa m~z: J~EIHCl,E r ..\'rOCClH per tf 11rov.r,fo ulite. Coma int11terrotte e riguardose. lt. ( Prc,cedevano arlauio. eer dato ri di lavoro» seguitava clpiò a dire, « si puo Sl!J)C-si ()Cl braccio II minore del io eh conoscenz:l, no? st1u oc:raslo11e vu, favort:vole si Jnta11to, prevedeva eh e tutto ;z tempo c:hc imvieoa · l'é'lmlco fotografo. cri: c:1\cl'ho re se è ancora in vita ?\la• figli moschi, lo guardé'll tlS· mento di cilft:u.sloneduna fi· * uspettava soUa,1~" im_ obbll'. v;estc, nella vita, spogliato va,10 <fol 1 ,onte alla curvo scrit to anche In calce a una dame ... la vedova Solari?• so... La voce di 1.,1110 cl col• losofia o pohtica o meuifisl· uo a <lare, al c:w seow to chi d c,g11l altra meta, avrebbe te11n•a11(J c:c,mvaoma al bam• Ìoro . multa, 'sC'rlvo semp re e Madre di Pompeo O di pi tutt 'e due come una fru• ca; essendo tale. la nozione Pertolt n,1000111,1>t-ncl1~ llt,t- 1 nn le ~•t 10 1 1.ii ~1°r1 taN"oltt <11 n,·e1>~va si sarebbe _co,isicfr· sole, tm'estgenza: !o srncerittì bi,," che at.:rra paura del letter molto ragion evoli al• Erminia» precipitò . « Lei sta: e Va' a IOltOGelsomino» dl enuaoement è esclusa ~a~ ;,:;i+:1~: /,:; ~!1_:;~,.'':,~:1::: ; :~!'~:~t'dt'u::~ ~,~;;a::!: iato rn dovere di ~1ca111blci. as.,;olut~. Dentro di si\ per buio l' H cu·rchbe dcsulrrali 1 P 1izla » aggiungeva su era Candlna di nome Candi· ordinò. Jnvecc poco dopo la Ja definh:ione stessa dell ai ~1 1 ~i:.•}; 1 ~~-to;;;r,,',1~;,~1~ 1 Pt.toc,chla .crttto a.oche ~i- tarcli e quando lm nvcssc sua qu1e~e. ~1whe. se auessr <rn<·ora 1nil.lf 1i1t.E • carret- uana~rO tono, lm,rnndo con na Ré vedova Solar i:.. Vive luce svanl un momento, se- tlst:i. Tuttavia si può sui~ drthrh• (lll4!?1. v111:,ot ~•i·111r• ;-. e note etlt'°ltti e 500\au ne!J, br11offerto tutto quello che tac:iuto . . \f'llf'Samrnare ma111-t1cr, tflcllavm10 a m~ervn!u· l a voce la compitezza di ancora?» gno che Il rago.zz :one era ,r- porre ,Il ca5<?in cui urgenti ~ . 1 plti av\lrtlto J'l\'\ate fra.nccll , potet•a. O se 110,andando al• /estazion e ver manifestazio- guar,ha11i tiella notte)• 1~ uei c1ocumentl. « lette l'C UnCJdel figli maschi di LI· sclto di casa. Ma da quo) necessità es1gano che tutte n;o~/ 1 ~i l~ ~:~a l~l;!l~~.p~il hlncre. la J)C,Yl(lO al if'lefonc, ~ a· tlC_ l~ uicende, glt usl (' le quell'attimo ha dai•a11tia sè ~lolto falr pln.v, rn buona no della Resa aprì la bocc 11 momen to .Ja luce si spense Je forze . siano conceotra1e prr11dole bu.stesenza µhl la op1mo11i pa$Sate e prese,w , ta1101btle il .,1.rascoN"ere deJ Jmr,rc~slonc. Un agente mi per d.Jreche que)la figija Er: e S! riacc~se molle voJ~e:co- SU .UDI um.cQ .PUR,to:per ~sem· ._ __ ...,.______________ _. be!.'Ai,npa.:;,enzacl;cllauiov!· e parola per parQla:.suoi st· temp9 ~ d.ella civiltà , Gino Bianco

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