Fiera Letteraria - Anno III - n. 22 - 6 giugno 1948

,------------------------:._-:.-:.-:.-:.-.:..-:.-:.-:.-:.-:.-:.-:.-:.-:.-=..-=..-:::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::----------------------, I LA-FIERA LETTERARIA ORA.RIO DI ltEOAZIONE: li-la - 18-20 manoscritti, anche se non pubblicati, uon si restituiscono TARIFFE DELLA PUBBLICIIA': commerciale,mm, L. 31 - editoriale L. 20 cuerc in•lubbiamcn10 più contro1bti, aorvc,:li:iti e, 1orw.:11utto, 1clezion:11i dn enti compe1c111i i quali, perlomeno do. we.bbcro occup:irai che tnli funzionari, pagati ,bila Nnr.ione, cioC dni conlri. buc111i, po!8icdnno una ,•era compctcn. ■a e focci:1110 un lavoro ecrio cd utile al paCl!oC. A pro1>0sito di musei cito corno cscm. p'io ìl ruusoo tl'artc mo<lcrn:1 di Nuova York, clic Ai potrebbe definire il nm.seo d~gli urrori della J«adcr1:a. St' ei pren. dc, quctilo musco come un doc11rne1110 monu111c111nlo e storico dello docelo ar. tistico e Ee e&-0muzco 1mò 6,Cn'ire come avv~rtimento allo fu1ure generazioni, e ILTBATRC PALCOSCENICO di Milano moatr:ire agli uomini fino a che punto * ~::: 1~~ 1 ;/' ,: 1 1 ; 1 :i ::c: 11~~::/:;/;:~: Dai palct»eenici milan~i voci di,:«r• 11t'Hpello, allora certamente il Muséun1 : c;;; :~u;;;.;i,!~ ~:;:;;:i d ;::,:~t o/ Modern Art aVTÌIla 1ua utili1à. Ma O &0lian.ro dell"animo .snobinico di cv- 8e im•~ N perua all:a terribile inrJuen. umi. Tuuo pUò di.1,-erztare oggeuo &"in– u cuhurale che un tirnilc museo può ln"U$e mobistico, anche uno stutlio di uerc 11ulla 1cn1e (1opralut10 nell'attua. filolo~a O le • PemU$ • di Pascal. A le momenlo di eri1i tpiritua1c che In. teatro 'è- il momt"llto dei clauici i quali. :::a,. . .il mondo), bisognerebbe _1enerio è inllti!e dirlo, vit.-ono per una loro p<e- dsa e autonoma /onq; ma lo snob N Per quanto poi rigu:ui:l:i le esposi.zio. oçcoua per ragioni sorprende111emente ni uHiciaJi, ei può eitnre come c&empio, inu1ili, che deri-vano - per lo pi,; - per 1'11:ilia, la prOMima Biennale di Ve. da nece.uirà {i,siolosiche riferibili al nei:ia. Gli orgnni:r.zntori di quNll'I lr3. mondo che streuamt:nte lo circonde1. /ti diziont1lc Uporizionc ilaliana 1i sono fondo lo .snob è un eroe capace dt qual. poeti come mela 1upremo. ed honno ri. sirui .sacrificio per pr01eggere la prO• voho opii loro 1forzo a 1upervaloria. pria incapacilà al sacri/it;io, cioè ,dia aare, onorare o1 incenurc tulla quella detli:lione rivolta o c1ualsiuoglia osgct– ridieola pscudopitlura elio i mercanti di 10. Lo snob, in un cerio se11so, è si- • Parigi hanno ct1nll3!:t • poi sfru11n1a, mile al borghese: come il borghese euu per 11pillaro c1uallrini n11i 1nob, cd al. I è "1icuro" che nic1110 lo può sorprc 11• tri ingenui o tbc ora. ,•islo che l'inte. dere. ra/fi,wta delle semplicità per s11perare i simboli troppo sco11tati. lnl,'ece non si è anda4 oltre la scor:a dell'opera e, 1rar1ne per qualche seneroso momen10 ,li Bena.ssi e per l'esattissima e intelli– Btnle scena ll-j Carraro nella parte del 1liai:olo, i risiilta/li sono !ltati di elo– <1utma bene/lia,ia. Del <111ale Bez,elli abbiamo aJICOlla- 10 • Paura•· S11cct:,t.10 vivi.uimo a ogni atlo. Pubblic 0 che ,i gettava a capo/it• lo nelle voragini di • pen.5iero • s~ lnntnt" dalle parole del dialos<>. In quanlo o me, .r-. de110 "pen$iero" e,si. -~te 1,'l'.rame11te,propri 0 non me ne im– pOrla. Ciro al largo, 1..a poesia è qual– COIII di meno nobile, pl!r 110Jlrafortuna. Infine e<:coci a un'opera 111110 diver. 1cnte e pieiia di sapore. che. si dir cOn• tcmpQran~mente anche a Roma: « [.,'e– roe :o di C. 8, Shaw, Nell'edi:ione m'Clane!le {a commedia è !llala rec.itaw co11 g1uto e mi::11ra in spt.· eia! modo da Calinclri, !loldato cli t,~1- 111ra svi::cro che lienc dolai nel.L:i fon• dina llella pistola. Roberto REBORA Nei pro3Jimi numeri: Scritti di A. 1.,alnzzcselJi, Il. Cicognani, n. 'l'eccld, E•. F11lt1ui, F. F'or1,ini, E. Enurnuolli, U. B~Ui, (). l_lam1mlo11i, ccc, o·Ncill continuo :t sustaro il modon • .,en~a pori. Per 1uua la sera :,mnm. del tli1)ingCl"c, dcll'imp:igin:ire, del ri. I mo in lei 1:i nonnina w:1,·e che ci nc– Aohcrc: l'im·ern:ionn ,ralìca, dirci; è compagn:iv:t ai ,inr lini 1rnbblici, c'in. -il éUo conte111110che tem1>rc pitì mi si chinammo al grande cuore inlrepidr 1co1>rocom••'n7.iormlo, equivoco, inlriao delle ,•ccchie dimes~amcnh.: ,·eatile di d'un 11cntimc111aliamo scncrico che a nero e ,ern1:,ro ~rridenli d'un loro ar. tratti 1occa 1:, pintt:i hnm1liti,. Non ,,ar. cauo sorriso con1oln1orc, Oi1e 1111 pò, liamo di un'Auna Christie do\·r code. 11011 vnl la pen:i di \'i,ere, di 11n~Earrle 61n vcnn deteriore è 1>:ilc10: mu anche tante, ,e è per arTi,•are a capire- il 11en. T11.,i i /i1tli Ili Dio ham10 le nli, eolio ,;o di codcs10 eorriso, In sua promcia..1 In we.i,cnt:izione esteriore prtc!ochè cu- di pace e di J}Cr:lono? Vedcum10 l'nl. bialn. ri,•ela una mentalità lipica di le.i. tra scr:t, in 8cl) 3 Starace Sainati, rivi. tranlc (tuttn a l!itu:i,:ioni di rcpcr1orio, ,·ere la portentosa Gnrìbald:t Niccòli: a cffcttacci, a colr,i 'lii uenn, :t II mo. b 1ua n:ituralezza ~lnpefncenle. la ~un zioni degli :iffcui :o) c-he mi bl!Ci:i 1cr- bo11tà di « mamma di 1ulli o. In t111n ribilrne1110 umiliato. Poco conta so. in :inalfobcl:t e E-3picn1e del mondo inte. luogo dell"nbisso t0ci:tlc che divid,. Vio. ro. del no.!'tro diECrcd:ilo mondo di 1,0. leua da Alrredo. ti h.1 qui l'ahi~ \"Cri aduhi bambini. delle rane nemiche a l!ep:ir:irc Ell:i da Jim: l':irtc, il ~u~to con cui il caso è lratlato. !0110 ancor:i quelli di Duma• fils, in e1trema :inaliEi. Mamma R.1r. ris non è che il « ,•ecehio gcnilor • linto col nerofumo, Mo le !!cene 11 a Jim, H:tllic ed Ell.1 ln"Ci:ino pcn,,re, per ,ro•~obni1à di c-ondona, addirillu. ra :i. un Bernslein. Chr In (nccentla dei negri :i~!uma nclln dur:i rcallà dell:i vi– ta arncric.'ln:t a9pelli profondnmenle tragici, non è 1111 moti,·o per<"hè io debba concentirc n priori con la Co. panna dello :io Tom o con ogni nl!ro zibnldone cho mi denunci co·lcstn trc– memln forma di 9cJ1iovi1i1moilcrnn. In sede d':irtc. e non di dixione pr:itic:i, Yoglio ri81Kltta1c mii.ioni IJOllili di ,-1i. le, e in ultimo di poesia, che 0'Nei11 malaugurataruenlo ca)pesla ad opii """"· Corrado PAVOLIHI PALCOSCENICO di Parigi * Non so qua11ft omti abbia Cll(lr/t.1 Dullin e se il 1empo JJO"i anche per lui. Il pubblico /rcmcese è abit11(1to do quaranl'orn• a ri1rooorlo os11i anno nei suoi 1ea1ri, sempre ugll(J[e, sempre atti• uo: c'è 11navecchia Jotogro/ia, del 1913. presti nel giardiho ~ Limone, a Ferfé· J101u.Juarre, che aoeoùe per qu-1lcl1e ILCINE I Rcuoir Che. )':irte obbiu ben poco a che ,..::. <lere con h, ideologie 111:i&ea\•i in un terreno a66ai pili reconJilo e irrazio. n:1le, è dimos1ra10, Ile ancora ve ne foue hisogno, dulia e,,11erienz:t ameri– cana di Renoir. Conrc~ che le ra. gioni osteriOl"i de.ll' in..-ucceu;o, anzi del– la preocCUJXllllt'I involuzione del regi. 61a franc~e ne,H Sl:tti Unili (061ru. x ,ioni11.mo ,commercialismo) mi in1ercs. &ano ma mi co,wincono poco. Ci sòn registi e allorj europei o d'Ol"igine cu. ropc.a, da Frnnk Capra :i Dilly Wilder. d:t Friz l..:ing :i Char1es Doyer a In. grid Bcrgmnnn, che in America lii rn. no ambjentali beni5.•imo. Nè è il tallo di 11orr0 innan,:i ragioni i'leolo~ichc: chtl i film, poniamo, di un Dmytrik o di 1111 Kar. :m ~no J)Cr lo meno a]. lreltanlo :i 11iuis1radi quelli tli Renoir, L:t qucalioue, com"' dico\•o, è pili pc-o. fonda o cercherò di e;picgarmi con un o<=empio: uno tloi pii1 notevoli film cu. ropei tli Rcnoir è. (( La chienne»; or. bene l'i'lenlicn vicentln de • La ehien. ne» è tl:tl3 riprega dn Friz Long per rCS!e pa- tale p1eudopi1tun diminuisce Ma a teatrO, /artunatlln1eii1e, il pub– ogni giorno Ira il pubblico d'America, blico vero è « il pflbblico o, u11:'allr0. d'lnghiherra e persino della 610!~11 Fn1n. E' antico e nuovo, buono e cattil/0, 1,t. eia, lcnlano di 1merciarc in Italia. vo o morlo cOme il pubblico .di tuui La Biennale. oltre lo acopo culturale. i ,empi è sempre s1010. Biso,:11n-à cOn• dowcbbe 1u1e.lare 1;1'imerCS1Jidccli ar- rida-ore gra-Je il suo male se lo 1,orte– ii11i ilalia1i. tulclare, dico, gli interee.i ,rà a non reas(.re pii,, con l'applous 0 o dei tuoi arti•li n:tz:ionali. come lo fan. con il /iJChio. Un !lcsno veramente mOr. I Di 101111 <JIICal:imacchina mclodrnm- matic:t - e:,sa non è in fondo che un cceellcn1e librello d'opera - rc1111am. mircvolo (nella sua a<.mplicità un po' lezio~, d:t anticipare certi accenti del C:tldwell migliore) l:i 5etnn iniziale :ra mese la scuola di Copecm: gli attori, ============ tra i quafi )ouvel, prO".J(ltlO Un.i donna uccba con l:i dolcezza di ·nwmo& IJey. wood COII cui si aprjri, <1ualcl1e mese dupo il primo grand'e lCfltro /rtmcese del '900: il "Yieux Colombier .. , E ira sii porla 11ie,ite, di buono. distrugge,_ reca microbi e malallie; ha annienlllto i no. !llri li/~ e mutato il pubblico che co11 1011111 fatica ovu-amo raccolto; ci ha pQrt,110 un pubblico di "no11veaux ri• clitJ;" che 11111auianon tmped,!ICe il &11«eS$0 (li opere int~•CJ;J111nti''.Cli a. vec:o chie.s10 se si poteva par,'are Jf nuovi principii na~ col dopoguerm. "Vit.·i11mo - mt ha risp(Wo - degli ~Jor:i dt:I 1Car1t.f. On no pe111 pas de. ,nger de• momcm!'nt!,.. Ma t-'i sono F111011i mitori e molli ~nooni cl,e pro· mcllnrao. A un concorso. un anno fa, ci giur1,,eru rfof'ce1110copioni. No11 doco che wui si 1mu•sscro r(lppre,entare co– me erano; ma molti f\ve/ava110 1111 "Searl:tt l!lrcc1 i, interpretata dn E. G. Robin~on, Dan Our}ca o Joau Ocnnet. Ecco un caso clni»ico in cui il mede-. !imo argorncnlo, trallalo da duo di. versi aulori, dà oriitjne non a due v:i. ria.r.ioui dello ,1cuo tem:i mo :i due opero completamente di\ene. Giacch~ il ,•uo contcnul 0 delle due oper,. non è un deli110 pa.s.,;ion.ale. con con~cgucn. le conja1111J del ,io,'3110 :tmanle in. n0cc,11e e degenerazione pgichica del vecchio amante col1,evole, m:i il tono affcui,•o. l'ambienle 10eiale, il senii. mento dclln vi1n, rispettfr:tmcn10 e. tprCMi d:tlle due opere. U' quali diffc. riscono fra loro quanto Pnl"igi diffec-i- 6CO da New York. qu:inlo E. C. Ro. binson differisco da Michcl Simon, in una p::iroln <1uonto Rcnoir diffcrh(C da Fri1,; Laug, L'ahuOFfcrtt del film (r.in– ccae è y.tlClic.n. 110111imc111alc, nalurnli. slica. D:i!tcrcbhe :i ,lcfinir1n il &uonn. torc :imbulanlc di r1orifcrin mcntl"o &i compie il dclino. E' un rlimn nono. !tlante lutto. 11111:anii'tic-o, in rui i 11tn- 1imenli esislono :ilio at:ilo J>Uro e un ~u,)Ct"iore epirilo di tollernnz.1 e di pie. là umana 11fu111n il naturnli~mo tlcll1t \'iccnda. L"autore dt!crivc o r:tppre– i,cnln. non @iulica: o ,e ir;iudic:i lo la in modo e•lr"mnmenle di~creto ed in. direno. ponen<lo •I.i r,rdcrcm::i J'ac«n. to !tulb deboler,.:i umnna. fiull'alone l1i no1urnlo e nu:t•i inno<'en10 •"n.!'nalilÌI rl,c <'irconin · 1a fì1nrn dclh protaroni. ala (La <'hi"nnc). no e lo ,up"Tfonno i merc1nti di P:trigi, tale. Invcec la Biennale. che ha a:loll:ito in De110 che il • Riccarc?o • al l'iccoln pieno la malafede nei confronti dell'ar. Teatro ha sià !lupcrato la 1re11ttsima 10. non ha 111unvia imp1r:ilo i eillemi repliro, clie le • 811.gie • ,/i Eclunrdo dell:ri tpeculnzione commttci•Je, p:itriol. De Fi,i:ppo hanno lascialo 1m pO' ma– lica e furba della J/ille f,umière, le pubblico e critica, che loui:et ha ri– • Bo avuto l'01:ca&ionc di const 3 tnre petulo a Milano il grnncle successo oue. que110 udendo, tr4 l'altro, che, per 111110 nt:lle (lltr,. ci11à ilafia11e dn fu1i ti. ct1empio, nel c.'lSOmio, ei è volu10 or. sita,e, (e di louvet. come cli Etltwrclo. g:tniuaro un•e~posizion 0 1euJcnzio11a di non parlo perchò già la u Fier 11 » .,e un gr11111>0 di fluadri miei mctofi1ici. ne è lungamente occurpnta it1 occa~io• Cilo quc~lo lu110 perchè CIAO è mollo si. ne delle r11p11N!le11ta:'lio11i rorr111nc), non gnificativo, \•is10 che tullo è &lalo follo mi rimane cl,c dj eJpOrre rapidamente ,~ni.a •.lirmi nulln, dietro )e mie wolle, quanlo dagli nllri spe11t1coli lii è rico. contrariamente ad ogni re,ola ed :i ogni 1J(IIO. principio morale Peccato çho in hnlia Comincerò con un dato 111110 neg11ti. pouano oagi acca.lere imili folli; che .,o. Qualche giorno prima ,lei magni• ciotl in una grande Rouegna d'Arle, fico spettacolo di lou11c1. un'altra com• non t1olo ufficiale ma int«n:tzionale, i.i paF1ia francese è -venula tra noi. 0 11 e• cerchi di ci,porro 1ut1:tuna ,cric di qua. ::Oenl~!l::now::ce:=:it;~!"~~~a q;:;;; i:: :;,\v~t~. u;~ 11 t 1~ 1 ~~:,;i\·t:~~ ,:~ 11 :: 11,~ic:~ mini pili de~li incontri v oli11ci e del. le Jl"e!ILHL...;.o,, ,a; diplomati.cl ,e; ~ol1nn10 un pa-ioJo della 11uaproduzione. senza che in qut:Slo Ct 'I.SO il nos tro desidf!"io il •Ulf concen50, e tCn&a nemmeno chic. di ritrovare il le(llro francese è and(llo derp;li di collabor:tro :tlla «ell:t dei qua. completamente d( !lu.so . U 11a com1X1Jtr1in dri. italinM non !Ji permeuerebbe di pQrtare D.111 che ai fanno mo,1re ufficiali nel in Francia, un repertorio $imile scenr ntondo non 11i è m21 aentito d'un fatto simili e ottorj ~mili. Vicino a 11na Ga– ain1ilo. by Aforlay pron1a od ogni 1,•è'r111osismo Quei 4lif;TIOrjche hanno organiu:ato Come un piano/ori&- mecctinico. la rt: 0 la Bie,male doYrebbe:ro vcrgognar&i di cito:ione è stata tA:lcuantesca al ma.1$i. b:,ne·o la gran< 'ar.sa :t 111110 il blu// della mo grado. li primo auore preannuncin– pecudopillura in1crn11,:ion:1loinvece di t'l1..la ba11111acomica sgranarulo gli oc. 11ervinil d--lle Grandi lta51!Cgna d'Arte rhi e « pen,amlo » con inlm:inne. Del. fallo in 11nlia JtCr vnlorizr .. 1ro e mostr.tre le commedie rappres,utale ;. me1:lir, agli f!lr:tnieri del vnloroe.i nrfoti il:tli:i.· non parlare, ni, tconosduli o mal r.onosciuti nll'e. For1unotame11te dopo meno o\ 111111 &loro. Invece di riempire i po liglioni settimana abbiamo visto co!l'è e coJ111 dcll:i Di..11,rnlecon la n-i'Jlinconicn mor. oole il vero 1ea1ro /rtmcese. ,-; abbia. cun,ia dc.i 1rafficanti Ji Parii;i e d'A. mo !lentito un.a volt11 cli pi,ì c 0 me In mcriea, fnrebhrro mea!io di mo&trare vecchio rettorica che /d dello $pir\.lo dein:tmcnle l'opera di arliati notlri, europe 0 una bandiua. sia una reuorica (jUal.i Gio\·;11111iWnovali, Vincen&o vitale souo un cumulo dc errori e cli Gemito. ,. - lrtno Prrvi:iti, che onorano m,mcan:e. l'llali:1 e •ono ,uperiori 3 lulli il"im. Memo B(!na,$i lii è cimenlnl() in 11n., prCSEionilli fran<-C•ie 110pralullo a q11cl. :::~;c:SM'J: a; 5 ~;u::r :n,; 11~:: 1 c;;~lacg~; le •''ttc-hie <'iaballc della cosiden:t Ognuno•· di Uio t-on llo/mamuthol ~ •. Scuola moderna frane<"~•• c~1e o~a ritultata cOn lo rtgia di D'Ar1:n, 1111 i::ril~~u. con m::ilafo!o d1 1rncrc10re m, gener~"'d .1pe1tacolo di t_ipo _estel\~;.nn,e La_ Francin h:i :&\'uto dei Principi _del: ~:rr;;::m:ai,;;~ ::;;:ll-~,:;;::~:.mi~~~:: PALCOSCENICO di Roma * L'ALTRO GIOR\'0 all 3 Qua:lrien- n:tle, nell:t zaln relrO.!ll)Clli,a dei fulu. ri~ti, guardavo con tenera malinconia quello tele di Umbcrlo Doccioni che prim 11 dell'ahro guCl"ra mi ave,·::in ricm- 1>ilo di t:nlu&iusmo o <1u:1si ubriac:ito. .,vn lo ri,•cucvo da trent'anni: cd era corno quando dn anzi:ini li torna ad incontrare :t>Cr caso, jm•ecchi:1to, mcdi,..tte, quel -com11ag110 di scuol:i, bello o ricco di doti, in cui invidia\'11. mo allor:i un Cuturo 11io11fa1ore. Ec. cvlo qui, quc!lc OJJCrc lcuentlarie 1..he rivolu~iunartHIO i miei gu~ti nascenti, j mi-i con,•jnci111enti a1>11>ena fùrm:111: 1~ie11e tu1t:1Yiu dell'impelo b:ildnnZOIO che Cl"IIpro1,rio a <1uel c:iro indin:en. tic:tbilc :irlista, storicameulc ancou i1111>0rt:tnli come riafferuiazionc del • 11uadro•• della volo111à com1>0&itiva fra t:inli halhcnii 1,ucrili e frantuma– mcnli pla)licj dei \':tt·i /auri.mii: ma rn. dir, ai miei occhi d'og&i, co~ì contra. littorio tra In origin:ilità innegabile tiella concezione titruni,·n e la ,·e1te 1111turicJ, 311liq11al:i,crepuscolare, !enz:i ncn·o. Qu,·11:i mct:.illica e ,•orticoeo e. :1"'1.,1:tdel fo111010 Jin:tmismo boceio– ni:ino mj 4embrn ora :i,l:lormc111:ir11i cn. tro le triti i brume d'un tramonlo ou. tunnnle, :t fluel 1110,lo che di &era le bborio&c officine Jo111h:1r le :affondan., lcnl:imcnlc nel divi~ioni,.mo no~talgico ili languidi cicli dove ~i t!cioglie in mclmu l'uhim:i luce. Mi occorl!i jeri :il Tealro dcffUni. vcnità che O-Neill è blalo ne11:t !elle. raturu drammalicn un poco quel eh Doccioni fu 1}Crmo jn pillur:t: un gran. de :imor,. di gio,•r111ll. \':tic :t dire un:1 1elu!ione inc,,i1abilc. oi:ni .-olla che lo ritro,·o :i di~lanzn di anni cbl primo colpo <li fulmine. Lui mi porl:t,·:i in •111 contin"ntc nuo,•o, in un monJo lontano o forlt e mi~1eri~o: e mt l':inda,·a ,•in vin ri,elando III p-:1n col. pi. <'011un:i ,·iolc-nz.:, ccprcoh•a che mi ,fJp;p;iora\'O, con una • modernità " 1cc. •1iro, 1111:t•1we~talUr..t ii rui non riu. '"<'i,•oa ,:a,i::trmi. Al conlr:trio J.erò :!i quanlo m.i :acc:tde con Boccioni, in i due bnmhinctti. Il ret.lo è grOSe<> nr. lifizio. ambiguo pgsticrio: •i ponga L ipol~i di un Dclaroelu.• ri.lipin10 d:i Matissc. l..'e.:.ecuziono di T11tti i /igli di Dio per parie dei ,iovani ~lol C.U.T. ebbe ingcnuiti"1 ç lenlCUC, <'l>·cie nelln pri. ma J).Ute: 1110 in COllll)lc-~ il rcgi.~13 Lucio Chiav:irelli ha f;anulo dnre uua • le11ur:i n ~n~ibile e npiwoprinl:t del le&IO• (I; COSCI ff,NZF. » di sc1;nnln10 :ti Concori;o l\'11,;ion!lle---..11011 si è ·!alo che 11113 t-er:i :il Te:itro Qu;. rino; au1111nlala~i 1:t ll'l"OlaROnit!ln.non ~e no ebbero re11liche. Noi manc:tmmo purtroppo alln « pdmn (eh,. fu nnch'" 1'11hi111a):e a parihlc rimedio ci flia. mo proc11r:1li il cOJ)ionc del lavoro, l:tnlo per J}()lfrue dire ,1ualroca b ~1- timana 1,:-owirna. PE.R BELI.•A ST1\HACE, bo11nd di Sutton D:ine fu giÌI ropJ)l"c. senlato in halia nel 1924 &olio il ti10. lo, IA n,1.:e dei moru. di L. PirJn leJ. lo all"Od~olchi, Ogp l!i chiama (u. !:ti meglio) Viaggio 1,-er•o l'igno10 e lo recilano ,Il Te:itro delle Arti con un cerio tUC('CSM>di bri,·idi gill 1)Cr b 1chiena, inlirni lt-Dllli di co&cien7.,:i ccc. ecc. (E, anche di applnmi e lucri. 11,uccc ,. ri1n1c, ~•i11ten1lc). La comme. din è un cai.o tl'app1111111me1110 mancnlo con In po~ia: ~11111110 gr:ive e po tento, p:ilcticit!simo; 0$ec11:r.io110ol1h:i11an7.:t u111:ilo e mccc-:mie:,. Si trnlltl, com'è nolo, dell:i b:irc:i di Caronte moder. nizz:11a in un t'Onfor1evolc trnu~:itbn. •ico. d1e 1ra,1)()rta « :111':ihra riv:1 • al– "t1nc 11r"rme non anl'Or:i conQpcvoli l"e-•cr pa• ,:ite nel regno dei pii,. Ad 1ccoi:licrlc e gimlic:trlc allo sbarco •"è un bimpati<'o e honnrio m:i :iliimè in. flekihil .. !i,-nore, dall'arfo di funzion:i. rio <'ofoniale. Lo impcr~n.111 \Ido Sii. \":trii con 11n'unnui1à Jl'c rfella: Filil)JlO &-,elr,0 è un magnifÌCI>. di~l:l<'<'alo ,. rompren•i,o c:uncric:-c- tli liordo; ma noi qui ,·o,-liamo ~pra1111110 ril•olçere 1111a 1>a:-ob di ('Ommo~!o oma,::11-ioo Oc113 S1urnce S:iin:ili. d1c di•c,::11:iunn 6,::urcna fii dolce e ca11111:i J)()pobn:i con un':trle. 11113 \erilà, una diM"f'Czio. altri si ricorwsce, pic:col-0 e sempre usua_ le, Cll{lr/e, D11Wn. Ma neppure allora Dulli11 era agli ir1i:i, .se un sior,wli.111,1 tlel Figaro, di.!ICe.10 a ui!litare il mistico ritiro di IC'opeou. lo riconobbe per la interpreta~one che a1,-evad<1to, chic ""· ,ij prima, ,o'el persono&gio di Smrrdw. koff 11oi Fralclli KarumazofT aclottati do Copeau e Croué. D"lla scuofo di Limone ai 11rim1 suc– cessi dt Copccu11,.""e gro~se polemiche del Cartel e a ,,uesti siorni, è ,,asltJIO qucui 1111 meno secolo: -D11tli11 l1t1 ~ccl. 10 ogni swgionc le mc commcdio e le ho messe in sce"" con quella c,utilli che lo /a 11r1 po' cli1ierso d11 tutti i re. sisl\ /ni~cesi. In c111e.1ti giorni em ,I 110lo ti P11rigi della ,;enern:ione slorio· sa. Jo11vet era parlito tn tourm':c, Co. ,,eou vive ritira10 m qu(llcl,, paese del. la Francia e nes.mno .sa se (1bbrn va· 1en:ione di rienlrare. Baty non lauora. cn. e il pubblico ~ nccontentai:n di ap, plnud,re u11a sua 1,-uchia re51a cl,e la Comédie /rancai!le ha nprew: lo Cha· peau dc paille d'ltalie di IA1bicl1e. 111 ,,ue.sli giorni Dulliri non è puì .solo: Baly è rientrato con una 1ro11pc d1 ma. rionelle alla /rance."-e. dicl1iarm1do una certa J11a sfit!uc,n ntJ: confronti clcll'al• to~. Mentre Dullin crede a11cora alJ'at· /Ore, e replica da 1111alcl,e mc.i:c 111111 buona commedia di Armarul Salocrom L"archipol Lcnoir. --Sono andato a trovare D111/tinnel suo cor11erino del Teairo Montpo.r11a11e, ,ma meu'ora primo ,Iello ipcttacolo: mi (I• !lpella-va sdraiato su un ca,wpé, lf',tÌ lruc· ca10, con il suo sg11nrtlo tra iro11ico e /H1ler110nasco110 10110 le lopracciglir, lu11sl1i~:me. Volevo cliieilergfi mohe cose: si IJ(lrla i11 quelli siomi di "rea. :iorie", cli una nuova (ltmos/cr11 te' 1 1tra• le; ,. D11llin pote1,·a 11a111ralmen1cdirmi a 11110$10propo!litn 1111a 1Mroln imvor– ,ante. lnllf!ce. prim(J 1mcora che mj /os. se siato pòs!fibilc parlar,:liene. D1111,n, prendendo sp1mta dn una m1a dom11n· da, mi ave1,Y1sili cJ11esto coMJ avt.>eniw in l11ilia, !le •t srvprivo110 111101,-e /or:e, COM /acern110 Brasa/llin e Uontcmpelli. Mi c/1it:•e nm::l1e !lc la s1t11a:,.011e voli- 1ic-a i11//11ert.:am il 1a11ro: e mi con/me molto: perchè l'fotertJ;se clic met1e:.•a nelle sur domande mj a,ldo!IWl'a 1111a re.~pons,,bifi,à a cui 11eramf'1Uc 110n ero 1,rcpo.rato.. "l..t JlUCrrn -· d,cc D11llm - no11 um11erame11to", Si 1,arla molto in quelli siorni " Pa. rigi ,{i "rea:ionc": ret1:io11c n }f)u11~l. 111 un cert9 !IC11so. f' 11 Baty, Bars(lcq mi J111 par/1110 r{j re·1:io11e cQtltro In re· Bia "ciriema1011rafic<i'', a COrtlro gl\: ec– cesçi ,lei· tlt'icor, a 1,•or1l"B1tio dell'attorP. E Rarra11lt mi ha dello: "Il teatro è secondo me l'arte tlell'e.•$t:re umano. Un n•ere clall(I te.sia ai piN,i:. E in me::o c'j: il ''1•t-rlm'". "ma vN'bo in quant, p,1rolo". P11ò dar,i che gli &p"llflcoli non pro, d11amo sempre 11n°111uMle tmpres•ione; L'ard1ipc.) Lenoir im•ue &ente questa rrt1:,Q11e come- cc<mtma: una ~mp'icllir di lùie.t e una "pov~lir" cli me:::i !lpl!I· mcolari che ser-.10110 ammirab:lmenle ti /('tlo tli Salacro11. E a proposito di que. •ta rr.arione D11lh:11 mi hn det10: ''Non fo si ·"' m1corn nbba.strm:a. 1..a regia è s1n1a .,,>tnta tropp0 in là e que.sto uc. citle l'immal{i11a::(rmc. l.,'(lrriccl1imf'TitO ,le/In re1tin non flrricclii•co mai ti regi· ila: lo imJHJllf!ri,ce. Segna ~empre. riel f)~ni morfo, 11n ritorno al nat11ra'i!lmO: il principio mm cnmbia. lo non di&ell• 1a 1111t1iral111er,te la /1111,."lone ciel regi. &Ili: rii,. occorre. cnmc occo"c 1111 di· rettore tf'orcl1e.ctr11. 1\fo 11n11 ,m dire110. re d'orcl,e•lra che /11ccfo "joujrwx·• con la porlitum .. ,". E nnturalmf'nte non crede 11c111mreal{li ecc,1sj con/rari. nl– l'ns""11:n delle surie, t11la rc~:a "prore• •trmtc": crede alln valitfirà dt:fl',rn1e. g11erra. "Abbi11mo m:uto ,m'epnca bril. la11tt:'' dice ri/rrf'nd<>.-i a que11fl: (Inni. D111/in fJtlTtirir fra 111mlche 11iomo i11 1011rll~f' ph" l'E11ropr1, com,_. han ripre– so t1 /are moltr tompafnie francesi con la primm•era. Ma non verrà in T1alia: f'd l' un f)("'CC(IIO, perc1iè il ,:,,o &fJCtta. colo è 11na rfcllf" più belft! fe-:ioni che lii //>QCS(,no a(<"Ollt1r,. in q11f'.1ti giorni 11 P,,riJri. Sergio ROMA.HO L'atmo.! !JC.ra del film americano è 1u11':11J1ra coe■: cruda, 6pfotala, oueui. "n, qu::11110 11uò C1SCrlo il connubio frn l'ìn1clle1tualic1110 H.-dc•co o lo 1,pirito p,uri1:ino. Si 6Cllle imorno nl delillo ...,dor,, di wi~ky o di dollari, di egoi. smo, di im~n~i.bilità. di corr111:iono dell'anima pili che dei 1,en1i. Lo 111csao &lrumcnlo dcll'auauiniu, un tagliacar. 1c, è una @iulomolica rnffinn1ezzo di crudcl1i1. Dovunquo ti uv,cr10 11ucl mondo di .!c~ideri im0Jdisr1111i, di nm– bizioni rc1,reue, Ji mCnlalitè, genz.a 11cru11oli.cho è il !Ot1011rollot10 di una grande e ricca ciUù. Quale 1lifJcre11za fra l':ibbandonnla, 11untj animalClicn 111. 1,ci,•ia della pro111go11i11h1 do • La c:hien. ne• e l'i111elle11u:ili~1il'aambizione. la aridità, 1a fru~tr:tlo Hpiroziono bor~bc– w tli Jonn Ue111wtin o. Sl';irlct Strttl "' :i par:t6'(11lCili quo,lc nnimc inM1>ritc o deformale l11lla ch•ihà moècrn:t i pcr,on:ipgi di Rcnoir ron•en·ano nl– meno l"anenu:inle d Ilo 1>1f•ioni ch.•– mcntnri. per cui :111rhc-la corruzione, and10 il delitto 1'l rio•'Orbilo in nna 10r1a di (IOClica fa1ali1à. Come p<>le\•n1111 lcmper:imt'nlO aimi- 1,. cu"re tra11hnto10, e d'lr frulli 11ul 1 n ler-r:t nm:ir:t del mor:iliuno am"ricano? Da,•ver 0 ci 1ro,•i:i1110di fronle atl un ca!O limi'o :li inco111p:i1ihili1à: giacchi• l'euro1>ci~mo di Rcnoir con~iste 11pPUn– to in co<le!la tcm11Cr:i11>:a <lell'eelrtmi. ,mo, in code11:1 ten lcnr.a ul':t eoluzio- 110 1mcticn, lcuernria, in collc..to pes.. simi!mO ctlctico o conl"llll>l'llivo che è agli antipo1li dnl rom:intiri~mo 11llivi. s.tico. il11lrii:ori~mo rnora 1c, dn un cer. lo giE;i1111it11110 indh·idn:ili~lico proprio non 1oh:tnlo di unn piit ingenua e più recente lradir:i-1110 NHIIO J"nmcricnua, ma aurl,o li un:i »ocie1à nllcnatn :i rc,:(lf're il w•co di unn orJoni7.,.,.1r:ion1, lccnic::t formitlnbile. Eu fo1alc che que. ,;ti due mondi &i rheb~~cro impc11e_ 1rahili, 11ono&10111e la IJ11on:1volo111à di Renoir cli ri,olgru,i :ii ~uoi fr::itdli Zlli– ritu::tli, i na·ralori amcrir:tni di tini_ ~tra, dai quali h:, r:iccoho 1,iì1 di un tlOHCllo. ma. ri1,<'lo, 11i Imita :li ben ahro che ili affinitfl idcologkl1e: e Jo ,contro è•tlnto tullo a 1rn11ln.1,gio di Renolr. b p1llur::1. dal Mae.ciro della .Pitta d1 strtma solitudine 1 Ji • 0 1711,,,,, • 110,i ,ft.ip, one a Courbc1, 1113cerio non è la dorcoo dnre luogo t1 ne.u,m Ja, 10 di $CC· produzione che ii e1porrà que.&t':tnno a na e di rec:itrt:i0ne. Tutto dover<, CJ;~l'– Vcnczi:i cho fn onorCI-alla Francia. re ropprt:$Cntalo l' sentito con la pi,ì bli::r:;~li:::!r:,:c1::~:t::i', 1 : ;!~~ 1~:~~ ~~~-====-------------------==-~=-~------------------===-------==-- Il dc.qino l1ir:r.:1rro lrn "olu10 elio prolagonisl:i del lìllO uhimo film (o!M) Ire in Fr:incia tutti ~ono unili nello ,Jorw di ,,uloriz,:arc o far ri~1,e11are i loro :ir1i~1i, in Jialfo tii tcntn in ogni ca1111>0 0 con ogni meno d.i boic-ollarc 1'01><:r:i tlci migliori, A Lo111lrn, 0 vo mi 60110recalo rcccn. lt.-tncntc. ho :1, 1110ancora una ,·oha la pro,a di <1ucs1a 1riste 111cn1alili1.Men. Ire cono•cenl i miei t" :ahre pcl'IIOne in. glc11i(1uali il UritiJh Councel, il Dirct. lorc dcllaNationnl Gallery, e altre per. 8on:ili1:I e siorn:ili.!oti &i prodig:trono in i;emilcu.a ,eno mc e mi:ri 1110,lic. alla An1b.111M'.iala d'ltali:i non 1i:tmo s111tiin. \'ilali nemmeno :t brrc un bi«hiere d'onatn in 1>0rti11eriao in cucina. E CO. me ~ ciò non b:i~1n~•e per accogliermi i;entilmcntc. l':id le.Ilo cuhurale di tle1. 1:11Arub:tMi:tla, 1,ro,o<':anJo lo 11Upore dei miei amiri inalc.,i che mi <'l1icde. ,•111110 la ~1,.ie,::11:ioncdi que-to per Jor-0 111r-ani~i1110 fono. e,i 1>rodi~a,1 con no. bilo zelo a dire 11e&teo corna della mi:t pinur:i. Orn il fono che il •i,;nor addcllo, cuhur..ile italiano n Lonfra ~i:1 un moderni1113 ad oltr:rnr-3 e non nJ)l>rO. ,•i i m.ici ,forzi 1ter creare mrn rinn&t'ila :irtic1it'1t. C 1111 fono &UOl)"rt-0nnlc, ma un (11111:ionuriod'Amb:tccirit:i non può agir" c-ome un ,;Cmplire 1>ri\·nto e rcr. tamentc 11011 i: 11 1irc11lialo dn! Gov,~rnn per tmoreroa~li arti-ti iu~ip1j del t'IIO pae!C' <'d in t:il motl 0 menom:ire all'r. ~le:-o il prc•ti!lio d<'ll'h:ili:i. Giorgio DE CHIRICO NmuraJ~, La t·ioa lo.Jrlo oira1110re la rN,0"'· Jabl/lti) tOflC('tlu<llr dtt P,t1(11/t ICrSltO. N~d.0 E monrt,ilo drllo kllla ,tlitioia t dtolla dl,pa- pror.rio Jo:in llc1111e1, la donna di Passeggia.ta iu J)rovincin L E T E R z E p A G I N :~';~o ,,~~''«e;i:;;:a~:;irx,,:::a d:\~tovi;! :: 11.Scarlct Strcel », Pi<le:ilo ant:1gonigt3 Un p!cro'o mutamento ·d1 fotta. Dopo att• /l1:io10-e di &loriflcaze •olmr110 a modo JIW, do « La chic11110»; un J>rOJollo tipico 1tmane O: vag3bondas;Kloper le ttirtt ,,,.11,11ft 1 ° Cltiwi •· \ dclln civihà nmeric:ma. Orn, ne'.la =el11e~:i":~ ~~~~~!:!, d:::~ ~H ~lhc~rlC:, cu1t~::;n~,e:·u~: 1 c~fl:c~todl!I u:ont:.~:.re n:~ « Donn:i del1u spiag(Ìll l> Ò evidrnle lo l>()l!ito in Roma, ~mano, e Torino, un'occhiata (e l»ICne vien ,h.to "' corrlspomlcnzc che lraL uo,nua,r lo Pou,o •· Per glungerc • qucato ln,·«e In un comune dato ncg:1th,ole contrad• t Ktln unto per noi. nssulllo di Hcnuir: portar(' il drnnm1:i =heo al~=~:i/c~~ a.Id~ (~~r~ m:l[~ :: ~:od:~ ..a'!! c7 d~~l~u~:p=:!~:;t/lu~°:\~I: :::~~~- ~-'::;::~.tc:o~~~;~lt(:;c~~I C'r: di~; ~l 1d::!Cl~1:::toto~: a;l::~u dcs FA· Cn.lcJ,,rcl I Vttll tn illorav in. i11lim,is10d?I triangolo ~ '111111110 livel. prcw, ma rhd.ucl almeno qu:11«tMd'ln'\rru• 11,:lo•di p.icna con titolo a quaurro cok,nnr u,mo dc:lla !'randa alle aut fronliuc naturali. .elntcs I dtcadc.rrisnn,o pot,isio.., ,1,"1i1u10 t11 l'U lo,, S da di Cagli rl (N-S} In una lo d, p-t)CIIClld-.i111111al1<'1IÌI, @.COl"Jl'Orarc s.ante. non foa..•·&11ro lndicandoc-1 i tani di e un ttsto fitto d'analisi mlnu1c, d'CleoleITa· ru ratt,l'.iungerN "crlfk:6 ti.Ilio, la ,ua fami, .,,iJriea. .~o.,,b,o o 1t1011ipolott fiofr di p,ofu~ ,u: ~~,,~;;u, ':u New•Y~lt a. fir~ I. B. le l>O!"izioni indivi lunli111icho ,lei prola. ~~\ :~::::\! C: 1 ';,:,i~cr~:~:o '!r:~~~i :'':i:a p,':1~- :~::! 11~:,:::~:: :t~':! t ,uol. molti p1dr~i, I 11uoiP;."a~i i~~"-n11,: ;;~::~~~: ;r::i:;,~~t;rt::n~:;:~~o .. ·r;l~a,::_ ~1:":11~:~~~c;t·~,«:i~•l:~~~d1 ~ ~oniali e ~ondrrc i loro. -,1:itj ~·nnim~ centri na:r.ionali) dc. no,Hrlquotldian, vien dcuo. e apcs50male. tc-rmlni ~canallhd, eitll ac« 6 \C volo d'u11aeluna 1o1aca •· O~cal\ due pet10- tervlste ttiomali.ctchc,. sii autori prrlerlll, la lii una ag1laln natura d, l!CO~.l,ere. d~ ;;~!~:::~;::~=~~~\:~~~i?::~~:- :i.;i',~~~r:1:<L ola li berta :~:=:;:: ( E~:::~:::t: 0 =a::; ~\~ ~~: 1 1 :~:;:nru:y~ 1 i~:~~:::~r ;::~on~u~~te~~=a~~ :ku: 1 t a:t=7i:~: ~::r::l~C~ic~\.r~l~~I~ ~~:~: 1 :~r~~';e: quanii sJ occupano p,iole.lonalmcn1c di drocma cJnJ)a l)illll'H? C0pe"lrc di fan'J,;opcr polu ragx,un!t'"refinal• ra;;,o nei.suo. n.ff; n_1tle~ol~l. un e:emcn~ niA~ft;,,;:.-'c~d.::;I~~.d~,~d~; '},~foi;i: ~~ ~:tn o Charlc, llickrord hanno tenuto ~no che una delle n.-.aic plCI.lntell•vn'\I. m.-nte quel& • ,.,d,lft,,.,.w l'f'l'so il b,,,,,r r il che impcdtKe loro d i sahaal .quando la ~or• do:aio dl capao14 .,o,,,or,r,, .,,; irmb,o '1fu,a,. duro. tirchè quc-,.tn lragcdfo poclic:t è ::ri~n;!;':57'1C: 1 1 ~ 1::e ~~:: 1 tc,:,;::1 1~ ,,.,,~;:a~N-~;u:ntlns:C •u~ if:;":C 'i!~: ':"'1'" • puie ali& q1a&lc":u~dri ad coi.-:."tarcnlce delb lor~~ /b: 11111 !ti~e:c,!::~v;.::_ "trio, MG IY "r J<HIO ancht .,w]ri all•i dtlfs.fri. di,•Cnl:&13un dr.imm:t mof:lllistioo, pc. srncnlc, ai .umpa p,opr\O In una cuti che. a.iulbu 1>luuo Rent Laforpie ha dedicato a 1/ ,.,,t,o/r1110 flt,110 d:t/4 1111a collnr,.t'O f,a ..,r. ;:n;;,.;,o:t:o ...,,Ì~a:r:·r u~ Jt,frituG.114 PM~ ;';: 1 ,.!~ ,",;:;; 11 1:,.:,"; st :~::/:O"'\i J/; ~:,~::;; sanle e arl'fttllo. alimcnlatn dii air;gro. .Maria Luaa ci pcrdon.,. f orma! da CON•dc-Talk)r.tnd. Opcfl:plù o meno l)lkana.lltic.hc1u u a lbotcoft j,. qutllo cht r1U COtllllfrra;oo "" ;: ,::o'~:~a~i::"o~~~w:fio~ ~;;; ::°,,;:t 0 : ad P.bo :f • d: Ca•/~ _1.,r.;, ..,. 0 dtllt oS,rrr p;;. v_i~Jiati <'OIIIJ>~eu_i anzichè illumin:tto d:11 :U~1e)na cini di pro-,1ncla.:r».nt_icaJ'aima ~~.:loaolr~~ ~~:":~:or;:~l~ò a:~: 1oi: dp:n=~I rvi:~"::: :u:i°":::o )e nosire p,,,d offmr o chi la S,,aJacl<i '"" pif"lla ,;.,. orlr.,al, dt1,i tllh1tt1 ,rn,s,i... ti. d Uc liriche l!Olu:r.10111, ti 1 1,c, o1 tro- lr "' -~ ,,nit•· , . •c~"tn~;do~:~\ dc!:;:/: 1 ;':n~a La materia 1ollilo inluiln da Rcnoir ,!; 1aon.:;~•lc·q;:1~ ,~m~a ,.,mar;.,Of::noc,;!-re cortdolla con r_'CofOM> metodo Kicntifico e OPtnlo n!suu·u omo T,Jle)'l&nde sul crltcri di 1:..<;.tcriOl"".ti. supecf.t11\!li. ~lt1 di _agg.ra~ dir i,::11 M:>fl itatr ,pc&~ rl\o'tc, l'autore di è completamente svapor:il:t di fronle stono t11c IOltlli reti ron1pli.c11che dàramano K le tue affcrma:r.,ooi 1olup,.M:ono, non d ,cm. anal:Si ps.c.an, lltka, r1'on J}UÒ luU~••I.& non Cl• p.anl ad arcommt! \osh •.1 quul seruonall, per I Piuolo Ca1t1/>0• di dl "C' a1n.w questa dc:fi- alL, 1rraticità l!Clllimrntalc- dello tpirilo ~ m:: 11~ ~t:~;/: 0 ~u;~;::n:~ :t~°! :;~~-o::•~::~::l1a;:;t,c;:c :~fc;,:r 11 ,e~: :~h:=-~~'7ricor~ :::In~=! .::re: =;~l 1 ~~: :'i~~· :1~=~:/ 0 ::m~ f~~j nl:i~\""' ,opp,otnt(lrr fo dta dri .,,,Jr,a{li. )•:mkcc: 110 ri~ull:1 1111n costruxionl' ma o di }Ulano ad altt1 quotidiani rorr._,pon. i1,iotr ,stllr Q!<-<ò/1 il tia1~ort or,,,ico co11"" meni, di c.an.ttcre plCI ;i:cnHalc: dec.adrntlm10del dun. lo aono anche,di tuna /' r dri ,rimi chr ti,ullca110oi ma,,ini drUo maccltino!!.-1O i!IOllllln, t:'01110 un"c!Crcila. ckntt In ciui mlnor1 (a noi. ad -mplo, ~ ..,1J10 d, timo,r r d, ..,,,01.itlia•· , , , l'a1t1\·,ta umana e ktt~rarla dcli~ lluy,.ma~ ,'«ittà, coJI ro1ttl',ro/.,,r.,,r I, tri:rlalr t 1,ot. ziono Jcucrnria in una liuitua mal noto. cap11.110 di leggere au &iom•h di Trlcslr e di So,,t,rnr dunque ,I LlfmTJc che tutte le con- flllYSJllaJJS C,Qlltl'èlddl'filQJll Ed anche, in un certo M:nto, dcla aua e ttJta uo,'t4 t comica cu~dt/t t Jtrc.ro,, 1/0t• Firenze articoli redaili per conto d'un qUOCI-traddl,io,ti e gli 1,·lamen11cui al conttmpo- • ' ~rs::~in~a C~ist~~~mo ~:ii .ti"u:11". ;;;;::~•:;; ;:"1~:•;,N'!!u~:';l.N:::a:~! '::,r:'~:':::~:: Giorgio PROSPERI d~:7 := 0 ~- firme aono qua,! ..conoiclutc, ranci ~I\~ •. ~p1rar,! la poU1lc.a di Tal!e)TUld, e Fcclc tt o· 0110 'pq,.1/ (011 11CtU/IOllt\l'imo· ------------ ;~ r~u~~ :;r:;:;-o~eor!e':icrra:c~iu~~k:: 1 ,!';:; =:a1:~n=~:::! 1 u:::._;1, :~•:~cu~ei'o:;::~ !m~nnc~~m:~r~ ~~u~~'iesd~\~ :!~ 11 ,~: ~{;:,;o~~~frrkpr;~::::r ,r: ~;; :W,r .,t;:;; :i j :;,i~:,~:;,~:;::~~~: P::: 1 ~::I;~~~:t :l:!~ ENRIC~l[:u:oc:i::~:t r: ::,~:,:;,•:;::•••blle ltt.iercu,uii!, ,ffenuuionl a voltf Ingenue, n1a ha.n creduto d ravnwrc. daJl.a dc:forma:r.:loncall rrcano Il più dellr \Oltr • Anno XC• <J JONO tr.:sdomtlllt s,au<uts, ,ir/ pfaurt dtl /'fC• ridrlllt ottitttin,w ,t,,/l'a1t1rrica,so mtdio, ., 0 ., ___________ _ ::::roc_g';:;OiC.c'orr~~! =la f"::m:: ,:uc: ~i:ic~,t~/~: ::f;~: ,;';~;:~::! 011•/~;;,~~ •~~~::. 1 :~. 11 ,: ~~~~re:b~li \~~':a:ra::!) tal~/ c~~':;!:~:- lnfani lo llu)~man, di• ';;~,~/ 1 ,,:i'::ro:!,;;_" .::: ':°::.,,:wai"";~;a,: ~~2Y•D-IJJ3 del U-12-A5 t!mpre» olf.- che In prounda ~I C!fda di trito JO<ùrlt, ntl q~t. u,mr i11 qwnlo 110.rtro, profittando d un npo,,l:r.lon.e che 1\ t cne a. Pa. '_tnne un clcrte1le: ma quali 1!anc:-,1111 ~ mo- rilr<n·i ilr/f, .,,rt,opoU {lttr di ra11adrli, ni- Con • I ~i-era (=~~tnc!:/'in::e l'importano che, In ~ ... :a;~: ::::~~/:::; ~=~~":o"~: ;i, ~:'.,~~)~:1i'.(: 1~:;~~n!:q~~-:~,l~:~1~: =~:~~;~:_: \·:.r~11l:::;:: ~?i;; 0 !: :1 ..: ..~:Et~:~: 1::::: d: E~:u;,Il: 4r.;: .,1.: ::~:ot:~. 1 ~~:, r~ ~c.!.r;=t:I I:~~• :iri::Ct1/~ 1 :~~ ~ln~f~: dttlo fo•m, r.'M110 t~plna.,,t11rr d;,..,Nti<cto rila O al!i ,ua atll\1tl lrltera.rla ht srneralc, plu ~alldo _dc1.,uo,_racC\>1fU •A rtbot1t1t 11• t'tM a/ s•r:·isio drl/a n,kt arlt•. TIPOCR,UIA Df.l,LA DUS.';OI.A ROMA 11&.r.foni arli\1ichccM ti s,·ol&Qno ntlla capitalr tJ,,. o!t,r N"' mto 11" 11" la fo,co NC~d,. Jt :u,:~c ,:~'.m~::~:!!· f~ q:~.• .:=~:~ :~::i:. 1 an~e~:~~~:;r=·1r~n:t.n:~ Gian Luigi ROHDI ~ ,cdtr lo IJ),l:tloche in qutltc tl'r• lttua ra;:r,,.;11d ii assN"U 11 tomJ,ilo d• Lunl(llcvcre Tor di Noni, 3 lioteca Gino Bianco

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