Fiera Letteraria - Anno III - n. 20 - 23 maggio 1948

ORARIO DI REDAZIONE: 11-13 - 18-20 manoseritti, anche se non pubblicati, non ai restituiscono TARIFFE DELLA PUBBLICIH':commerciale, mm. L. 30- editoriale L. 20 I LAFIERA LETTERARIA I Nei proJ.simi numeri: Scritti. di A Pala1.zcscbi, n. Cicognaui, S. Quasi modo, R. Rrmrnt, F. Fortini, K Emnnuclli, A. J)el Jlocn, G. Pampaloni, ecc. • Lo C4S<J tditriu Fa,o 1'14bbli<:lterdprosd– ma"1t'llte 11n nwot.'O libro di Lwigi SoltxllO– rtJJi, dal tilolo La Chiesa e Il mondo. ILTBATRD PAI.COSCENICO di Parigi Mrvcel Aymé IKJcominciato con qui11. dici mmi di riwrdo 1111a bella Q'Uriera di commediografo. Aveva ,crtuo Lu– citma e il macellaio nel 1932; ma j c;a· pocomici clic fo (C$Jero allora, decise– ro che la commedia " ,1orl andaoo" 0 Luciennc e le boud1<"r rimase nel cas– se110 dell'm1tore. Il s11ccu<eo le è venu. 10 in 1111.est\ giomi. al Vieux Colom– bier: trOPPo tnrdi. forse, percliè Marce/ Aymé, romcu,::iera opfJre::ato, d«id'a di dedicarsi al teatro. • E' U$dto un volume di ,·cni roou.ncsc:hl di Carlo dc Gigi, inlhola.to Auouw>. • E' w.scito ,.,. wlwme di R. JlonMt, do,. Ulllt oJla ,Sq,t,o110, ivi Fonda.menti di un• cultura crisi <a.na .. * E' ll..lclto li N. 2 del •Ghinardo•, Il io– tl!o lcucr.u-kt romanmco dlftuo da Mario dell'Arco. VI collabonfto Erncato Caffardll Ncr Paolo Puollnl, Cle&i Zanur.o. ' • Saba:t4 29 corr. olle °'' 18 olla e Aflotia– iloac Artistica. Intcmulonale • in i,io Jlo,pt.. lo., la l>Otsia di Mario dcll',tr(O ~,rilff-prt– larioffo e dli:Wtte di Gacta"o Venri. Gli amici ddLo f10(sla ,omunuco 10110 i,u,ita:i. l'I • Sono terminate le rl(ln'Cbc uc.heologichc ml– -te Grotte Vaticane. I rbul111I ottenuti sono note,,·~ t NAnno presto resi di pubblk& D~- • V• {ll,n i11titoloto Nltntt «chldcie p« Mia Bl&ndish ha s,,rn:«Olo a I.madro v11'0rtckito tfi1tdipa.il01ft, l'ff(lit ti11dieato lfflmo,ole • tt"4tlt. Le S,,oltJlt JO'IIO tl1111te fi110 i11 Por• /o,,.rnto. • Sono state KOPtJtt pra&o Comatthto due plrocbe rllwcntl aU'ell pl'ttl'bi!ana. thc aono andate ad uricchlre Il )111XO di Spina. PALCOSCENICO di Roma * GIALLI. - Già p::arccchi 3nni ::ad· dielr 0 mi capilò di publicamcnte con• fC:U::a.-e la mi:a simpali:a per i « F;i::aHi ... Anche oggi questo genero - in libro, in te:atro ed in film - continua ad nt– tir::anni: non certo per il suo conteno• to specifico e per l'interci,ge del « come andrà a fin~ro 1>, qu:11110perchè. credo, è forse quest(i: il eolo tipo di pc-oduzio– no dei tempi moderni dove ai perpetui, sebbene ,caduto o commercialiu3tO, un 8Cntimento • claMico • del cOmporre: un modo. voglio dire, senza p.!,icologi• smi, ecnz:l frange lcuenrie e d'Cfiteti· e.mo , dove i '3l1i ,,i dànno privi di commento, per Ml medesimi, ,;H uomi– ni vi app:iiono dominati e travolti da un'anankc incono.cibilc come nella tragedi:i greca, e l::a vicenda corre con • Al Polouo <ktli Stwdi di SiNc1Ua t stata mauiccia cocrenga verso la saa eonclu. ilf4u 1 unzta 1111a Mmtu. di Scultiln, Pittura. !ione. in perfetta uniti aristotelica di Blanc:oe Xuo di Ar«all Contempi::nnel, o ad .temP,o e di luogo. Di fronte al teatro ~°';11.i:.t~:!so~ 0 {i":r:hes~ 0 ~~~:-;;-;:-J;f:: contemporaneo acmf)t'e cosi tortao 60 e nllo , molti oltrl. indiretto. sempre c08Ì inquietalo al fon• do da souerrance vene r,ev-cte o in ,u. perficic da ve1leità oepreuive che t::alvol. la ne defom1::ano i mo1ivì fin sull'orlo di un neo·liberty, que&li p<weri « gial– li• !i prc.sentano d'un3 line3rità. di un.a compauezz.a che fa pensare all'ot– timo 3rchitcttura. • Sono li patrocinio <kl Partilo Comunbta 9i è riwiito a M0 1a Il Coo grts10 dd Mu1i– cl1tl ruuL E' stato rileva.lo dal Conp~ la. pcsima 1ituulone mw,lcalt ru5U dctennlnata dal COllformwno tmr,ennte. • 8110'l'ffle NUUIO .Ila ~ISO o N$ Yo,A il bolktlo Fall R[ver Lcaend della e<JftotTO-– fo Apes <k Mille, clic t lo riwstr11iiollt Ml– lo stato d'a11inio ,Ile Isa por1010 o "" dtlillo CO'"IIICJSO (fo 1111011otra11edo11no O Foll # Ri.– WT 11t1.•on110 1900. • Di Mala.parie e,ce prc,ao le. tdi21ionlD'omat et.a \io!p nall cn EutopeJ1, me ntre cK a• putt • •iene pubbllcalO a Londra da R.ed "man. • Est::e i11 q,uitt li°"'i tdilo do C4,114111, ta<:t;Ollli di Vio Btttl • V110 strallo stf(UO I. Vscirà oJche t:11tro U ,,.e.,e: • La pie,a olm_ • Arturo Btnc.dctr.1 M!thel&ns;ell è partilo per l'Olanda dOYeparteciperà al Concono Inter• nuionale di ~l\llka, che Iniziato il &!omo19 maa:io a,·:l ttnnlne Il 29 dtUo stc:uo m(S('. • Il «leb,e COffl,-OsilOrt '1UIO SltoJtaJio-r,{clt Ilo tM,ni11oto Mltimomcwte 1111 1uo-;,o UHICC'T'IO ~ i.~li110, e 110 ollt.ialmc11te /o:,ma11do otto,. 110 olfos,cto Giovane gu1rd!a. lo c11i tramo A Jtato 1ralto doll'omo11imo ,omo11w di Fo– deic;o. • U pit!Ol'e Dc Plth ha tenuto una m41tra. pcrs,ana.Jc &IlaGallctia.dd Secolo m Roma. • A11iclo C11111/n1Ho t staio 11omì11ato 11W01·0 p,utdnlk dc/f A«adC'fflia dt Bdlc Arti di Brno. • Grande succ:'CMO b& Nouo In Uraguay una mostra personale del phtou Carlo d'Alol,lo. • Si svolterà olio fi11c di mottfo o S. Re'"o la primo 1-·ci10 del /il>ro it0Uo110. VI 10,., 1111 C011t1ot·i110 di 1(fllto1i td tditori. • Si è inaugurato alla Sul a d i Milano il ci– clo prima,'Crilealnfonko. e.on un applaudito concerto direno daJ matsl ro Ju .ay DobroWcn, • Anelse o NopqU Ji t i11011i11rato la Stot'(nle S111/o,iko PtimartrUt. C1114o Conttlli Isa di- 1ttto il pri1110 t;t,,ICl-rtO, COII m11s-iclle di wa. pe, Brolims, \'e,dl c J/111~,nilli. • Louis }0'ffcl al t cslbl!o anche a Torino, aJ teatro Carignano. e a Milano, al 1tatro :Suo– ,·o, nell'Ero{~ tkJ fn,,'"CI, Un accct1ahili~imo tlramma polizie– aco che ho ascoh:ito, Dio mi perdoni. con vero dilcno, è Il ~hio /urf<mtO d'un tal Percy. d3to al Quirino dal gruppo Bee.oui·Scandurra·Ct'i-Pola. Lo intri,o funziona, inverOl!imiclianze e coincidenze non vi eOno troppo ~mac– caie. il finale del _,ni<'idio inutile è una lrovnt3 che m::andcrà in visibilio i buon. guslai. Solto la guid:i nttcnl3 Ml rep:ista Lu· clo Chia\':trelli. l'O!ccuzione è stata 1<U• J)('riore 3 quanto ,.,; fa per solito :n r:uesti casi: quasi raffinata. direi. Nino Beaov:i compone ('On arte un tipe di vet'chio france&e H!n5$ino e !enlimtn• tale: la piccola Macctri è eccellente nella sua truccalur::a di VC't'chiarda: e ~i è fono notare. in t111'nmbi~u3 p.1r1c. il giovnnc Cu::arcfohaui. ROFRA pa1::1 J)('r Salomè e per Ciu· dina: pop per tt11te l':ihre rai:1uine che dccapitnrono ,nnli cd eroi. Obht-• dicnte :11 ,no deatino el~mentare elfo ,-13 di huon::a ~r111.in. con mite CJprce• !ione nel ,•oho tli •lecolloln. s-ul Involo lucido. Non ò che uno lesta. Rofra, « fenomeno mondiale vivente» come il rar1ellonc la ~ha. Ingl'CSEO 1ir 0 lrent::a. Otlor di g:allo, :irin di complic•tò. nn gobbo eho di.stri· buisco i biglieni. qualco1a in giro (li lo1co. di equivoco, d! 11uprcmamcnte puro ed umano nel c.1rrou:one .surri– ~caldato dal !Ole e~lerno. Un silenzio :rni;oacioao, mcdinnico. Cli .spell31ori .si 3~#ir:rno in punla tli pic(Ji nel bre– ve .spazio. col .sentimento di .star com· r,iemlo una c:1t1h·.i azione. Si è come atudcnli liceali col ba11•cuore. la prima ,·oha cho v::anno :i donne. Ci .si a.spcun ------------ da un momento all'allro di CSE~ vio– ~dei FRATELLI CUCCOLI (CONTINUAZIONE DALLI. 1 PAGINA) ai ços.si dclln na1Tativa toscana clasai• c:a con una 1101:id't11)1)Cndicc.sulln J>Oi• &ibilitò che Pol:izzeechi si ritrovi in qualche giovnne scrittore coniemporn· noo dell:1 forw, cuhura e modcmi1à di Landolfì, per C.!iempio. Ma percbè poi tutto qu~to? La chine, il significato o il ,,3Jorc di un libro non sono ecm· pro e .sohanlo in un richi:imo, in un aeCO&t::amonto.Spccio per un libr 0 co· me « l fratelli Cuce.oli :o e in generale P'Cr tutti ili altri di Palazzeschi, Questo, .-ipc1iamo, è il rom::anzo di Cel~tino. E Ccleatino non ,·i compare d3 personagaio polemico, quale poteva apparire Porelia, l'uomo di fumo, fatuo, più che lei;1cro. Egli non h:a astraltcz.· ze, rigidi programmi con inevitabili dolusioni o inu1ili rimpianti, nè rimu• gina intorno nlla vit::a degli uomini amare e sconcertanti i,enlenze. I uno che cli acc:ade rientro natur:almenlo nel· la tSUaprima dccl6ionc di ::amare e tutto è d3 lui accettato, rieonOéCiulo in virtù di <iue~10 :unorc inte- 0 ..ome 1>11r3 dina· mic3 di vita o per il aen.so di una lcg· i;crezz::a .in cui è acompars.1 om1ai ogni tracci::a di frivolilia. Un «buono» a mo- len1ati nella no~tra innoccn1~1. ,li CO· noacere all::a fine il 1ran mistero clic d tenno co.:,-ia lun~o inio:onni. Eccolo qua il 1ron mi.stero, diclro a un cri~l311o d:1 acqu:irio. Un Bcatfl Ang<'lico tr::a•porl::alo in una clinica, Un ,·i.succio femminilo mCl,50 dn U&ellini per «centrino» •ulln mCnM dell'im· pici;ato al ca13.s10, Spe113co]0 mctafi&i· « LE CRAZLE» I Componcnli la ciuria del fumio e Le GruSc:• pa- dnquc llrkbc lncdttc. dopo uc:r eaam.'lla.10 k 11l5 poeaic pcr>~ Ult alle e Giub– be Rt-.se, di flrc:ns.e,hanno fcnna.to la )oro auc:rtdone sul tttdkl M&uenll: C,:C,,1 1i110 A11- l(iolt1ti, Ruma • 1-·,a11ccJco Arta111tcli, Bolo– gna . Arr:idio HoJdo11i, 53,•io di Ra,-c,nn.i. • Vm&eTto BcUÙl/a11i, San lknedctlo Po - 1-·ro>1• co Arturo, Clllo11io, Fltcnu • All.,eTi<, Cat-i, Lutra a Signa • Do111t Cio'"l'l". San ~11- nb.io .. lfarilurilo C11ldacci, ~n:n..: • Corml"– lo l!c k, Otnn\o • Q11iJll.o JlutVl.i. Sc:ano • SOJtdra Pni,ea, Roma • Claa•to Spopolcr:I, Mila.no • Mario. Lt.i.14 Ss,ada111, T«ino. Fr.i qut&(i nomi Arl ,celio. in una pm,.st,. ma scdOta. il vincllOrc:.Slamo tntanto Infor– ma~ dfc il conJerhnento lkl l'crmlo aH«ri Il 29 ~!A&gio In un' R\alcauntt fiorcn1lno_~el, la 51CIJ.& s,era o li giorno 5C11Uen1e il vlndlore 11&rà fci;tccgkuo al c.m • Gfubbe ROSIIC •. I cornp()nCll!Ila Giuria "0110. com'è noto, Pier o Bigonglarl. Carlo Emlllo Gadda. Marlo I.ud. Eupmk, .\fontalt, P~ro Santi. do ,uo, 13 cui bontù non ,,..ole entrare :e:.:~~nct:" r:li~:;;lede~bne~:;~z~:~ / « AMJCI OELLLA DOMESICA » ne. Poi, l!O quc,ta boot.i ai es1>rimc _e de~i.t:::~ ,~n::.~a~ •d~~~ ,i conclude nei modi che sl:inno fr:i il IOrt"lnedilo aono ~tllli einquantatd. Ouo rl• paradolSSO o In fonlaaia, ciò è e-olo in 11u?tuonodtgnl di p1rtko!.ar1 d.acuuf~I; e funzione (non Cticlude111e il semo di pu,.,:ro 5J)CCl~lmcnte mtttle,·oli di pre11110 tre un per,onaggfo vero) di immcdia1e~7,.1 ri,:;Joe t~ 1•:::: 11 ~ ~~ucn;.~~~~ t~;;,~~:ilr 0 di cflìcaei:i r3p)X'C~enl3tiva uella pie• lo pou,o. Il ma11ior numero di ,-oli t .aio n~ e ispontti~ea cordi~i1_à di una nar~· ~~~ \t!i~\~~.e°;:~~,:!1 z1onc, le cui. figuro, insi.e~e c~n que. l:i t risuluu auu-kc dcil'OJ~ra t.audoni:a lkll\1n: del protagon1.<.l3 e al d, la d1 compia• nl, dì Aqull1. Laudomia Boo1nn1 ,int'C •I ciute moderne di!tor,ioni psicolosiche, ~o consà,u-nlt',n una ~ ~n:o.'\a fra l'IOIIOlineano un acm11lico, c:aldo, e pro· ~~ua•-~:~u!~c dc::-n::r: ~~~~~ d~~;!di~ fondo infegnnrnento umano. !M C ~fonda dOir'., Il 1n3.no, ,er1no \irn:ltorc ~ rompoi,lo di due Marcello MAGGIORI luns;hl l':l('( '(lfltl /I /oJto e Il Jfostro. l.o ,1ik- eo. Dal !OHitto cinque abbaglianli lampade elellriche illuminano cruda– mcrlle Rofra diciusenenne, come negli interrogalorii della 1>0lizin. Dalla pa· re10 all'egifo collo di lei corre un co111- pliC1110gistcma tli alnmbicchi e tubi di gomm11, a simulare un'orli(icinle distri. buziono del sangue 311a f::anciulla senz:i corpo, Due furbi accanto a mo denunci::a· no eottovoc 0 il '1rueco dello specchio. Cento di poca fede! Rofr3, amica mio. eccomi a testimoni::arc che daJl3 nascita tu sei tulta cervello, eolta111 0 cervello. come Ilorgcsc. Tu non puoi amare nò oeacre 3ma1a. Sei un·in1ellet1uale inpi3- ribile. per tun .&venturo, Una « eupera· la », oggi che i tempi vogliono impc. gno e paMecipozione. Ma tu all'improv,'l!o a1>ri la bocca, mi guardi 5 oTTidcndo traverso il vetro. e quasi indovin3ni i miei pensieri eìl· lnbi: « Che vo1liono questi neo•rcnlis1i? Lo tranche Je vie? Veni;ano a scuol::a da me, poveracci ... ». ARMA VffiUMQUE. - Shaw, c.omt: è noto {Candid'a e Santa Ciooonna e– scluae), è tutto divertimento mc,;talc. Quasi una Rofr3. anche lui. Un pari divertimento mcnlale h::a da scorgersi in coloro che lo rccilano: !otto pen3, ::ihrimcnli, di enoturnrlo. Per co!liluzìone gli allori i13liani AOllo tra i meno adotti a eentire, o an· che s<>hanto a fingere, l'humour ad un tempo corrosivo e di1incantato. pole· mico e gratuito insieme, del vecchio irlandese. Sanguiani e concreti, e.ui poHono riuscir i;randi nel drammn: pagliacci sublimi, po&on 0 1occare unn comicità surniale nella farsa. M:a nel paradOMO puro ci ~i amarri,cono: di• vengono J>C!.anli e forzati. Partecip3nO troppo alla « b3ttu1:1 •• per antica abitu– dine calcandone l'intcnziono col tono e col ge,gto. pcrchè rie!cano ad C!primcrc quel guslo ct6Cn1.ialo del genio eccen– trico che consisto nel proHerire enor· mitÀ inaudite con l'aria di!lralla e ahi. tudinari::a di chi enunci l'ide::a più ov• via, più logor:a di questo mondo. E si u che in Sh::aw. di regola. i per• &0n11icginon ,ono ~none. ben.si meri atrumcnli vocali :i manife111are i cap• ziosi concelli dcll'uutoro: gu::ai a farne creature umane, col loro ij1)(lS.s-Ore o il loro peso di carne e di o,•a. Shaw csi· /.,'1,rionc è ira u11a città di provi11- cia: sulla &lé.SW viti Ji (1/JTOnfJ le t:etri· ne d'una macelleria e di 11n'ore/iccria, Naturalmente /'ore/ice e il mace!loio. 1101110 /orte e gioviale, si 0<liano reci• ,,,.ocamerue e pa1,SQno metà delle loro giom111e in cuntinui litigi. Ma inJer viene Lucienne. la moglie dell'orefice, m.roi 1>iù giovant, di liii e gi11111a. sui 111iarant'an11( a rm'etti d.elicc,ta e im– /Hl::icnte, Luciei1,1e. non pi1Ì giovanjs· sima, seduce con una violtn::a veramen– te diabolica il m(lcellaio, 1gfi impone un amore det.-010. e lo accoglie ogni matti· no nella sua camera dopa che il marito ne è iucito 1)0' raggiungere la bou~ ga. Ma invece che tronquillinar&i L11,. cienne .si fa .sempre più Jensibilc e ft roco: trmto feroce e/re U/1.(1 mattina 11.:,,i un pezzo rul .servizio di po.sote che il marito tiene .sul banco ~ pfontar•lie. lo nella schi~. Dopodi.chè, con un calcolo che dà G{ .suo 1)0'.SOnaggio un viBOre Jlro()l'(/iinario. si appella a l'rmro. ro del. .mo macellaio e gli fa firmare una con/eMione; non solo. ma dopo alJff"gli auìcuroto che clinan.ri ai giucli· ci i! delitto pa.nionlli e gli p rocurerà soltanto Ql:e o tre anni di prigione. g/ti proibisce di di1...,Jiare la trna,.: if 8UO onore ne andrebbe di meuo. Lo fine è veloce, troppo veloce: a me:.:o– notte meno un quarto. LucUnne atten· de ancora l'an•ivo ckl commi.uorio, a me:nonotte il commi&mo ha gi,à $CO– Pf!TIO l'intrigo e l'ha tratta in. arresto. Euidentemente Àymé non era quello che si dice un uomo di teatro: la fine è bruciata in poche battute, come in un film. e la commedia richiama, per l'abbon~n::a dei caralteri e dei motivi che oocompa•nano qurui parallelamen· te l'amore di Lucienne e del macellaio, lo .s1ile narrativo. Così, ~ esempio, Aymé ha .scritto un .se conclo aJto alla Jules Romairu. qua.fi completamente estraneo alla commedia, in cui mette in .tttna un'ammini.stra...-ione radicale. una banda musicale infinmmala da un anarchico, e finalmente dominata da un direttore d' or eh arra e.ner,rico e con• M!nx11ore. Il pubblico lrn app'mu/i,o qr,esto secondo allo, come ,'è dlt,-ertito 11 quella specie di col1it..'f1lo reoli.smo pneumo che piaceva 1111irulici anni fa: fH!1' quanto influenzata dogli autori del e:c in~omma una recitazione pi3!13. a due dimcmioni. etere::a come la colon• na sonora d'un film, puro scintil1ì 0 che ei com·Cl"tc in euono. tempo. la commedia di Marcel Àymé è S3111lro Roffini. Mar,:.:hcrita Bai;ni. obbastan.:;a fresca per richiamare al pub· Lea P 3 dovani. Edd 3 Albcrtini. Nino blico un'immagine simpatica di quegli Pnvesc - o 11011 parliamo di Loris Ciz. an,ii. , zi - rappresentano Arm, aml ilie Man Ma il succes.so cli Aymé è .soprouuuo per assurdo. diremo l'O~i (Teatro delle la /or=a con cui almeno il personaggio Arti): 3 momenti l'Olllc Sardou. a mo· ,,i l.11rip11ne mggiun-ee 11eli, crimnzcdj,, momenli c0me un 1..·•mde1..;lle. che era una /orma compiuta e originale. Il ma– il ,oino di Cédio,·. Dànno II Sh::awuna cellaio .si aiuta r,ovente, mi è porso. 1crza dimensione: i'Oll\'tl"lono un ar::a• con quel tan10 &i immaginarione e di be~co fallo col fiato !n una Ft::alua di .spirito eh.e il pubblico diVff"tito gli pre– travcrlino. sta og11i .sera; ma Lucicnne è diJegna- J_, M>mmc11ia è inc~unle: (crocementc ~n:~ ·~a:~;~r,:n;:siunc:~::: ~~ intclligc111e in più 1mnti ri~t::aEtn:i a cttlcolo. Una TereJa Raquin; ma lo ,ra– lrani in vieti mcuucd comici. nel mcc. gedia è più pura, meno logica e più :~;~::10 5 i::arc:1;~c:°d:i ,~:t ;:r\ i~: poelicn. Lucicnnc et le boucher è. tra le com- ~~~;:,~a 7~~:~~::~;: ;~a'iet~t~:~:e}:. medie che si recitano in questi giorni a dO\'C il /11mi~me ili coulinuo ,i mcscQh :~~r, 11 ;::am:;li~;: 11 i~,, ~~~::r;;:,t't 1 ;~ ~i'.:p~!•::::·: ;i:~';;:~·;,,'.~j~''~;~;~i~:•:~~i: ;;,:'i~~~:::Ei:: 1 ;i ! ;; ~'~!; r:ibolante I int111zione di quei Balcani dromma: un'amorità così onesta nei rii mani~rn .. ~~nliti con una ~chietfi!,ci• confronti di un ~.IOnQ&gio cosi Jiffi· mn po~1a 111d1rell3, un ~CO come nel cile e inconsueto. è sempre ragione di Sctteccnlo J>OtC\'ano ~ent1r<1i1c « chine-\ d· · • . ,10rprt!$a e Iammira::1one. !'Cr,e ». Corredo PAVOLIMI Sergio ROMA HO si prescntll mo'.lo el1bon.to e rh-ela subito nell'autrice un:i. ea paclt1 di aggredire l'argo– nl(nto. lmprualonl auiènllche. c:osc. fatti. Il modo di' dispor«: )a m:r.ttr!a tende ad una. ~te.,.un deiua e ~n(l'Uhtna; norodlmofosl a.v• \'trlono nel fondo, -;nn(1t).blll,un1 nc:a:plU e un riuno n~livl. Slamo in pcc,cnza di un:i. natura rloc:a.,lurl»ta, offesa dalla ,ua atesea c:,r,uberanu, da un 1.11.boc:cantt bl,Qg:no di \·h-ctt. dallo ~ int.Ol'l90!ato lkl ,o. ano. immag nu:M>nt, desideri. fa.n.wie. I mo– livl d! ques1i rKCOntl confermano l'imprcs– ,.ionc. nu1erebbe nel FoJSO, r1n1cnu. tndka• donc' ~..colos:icache al 1prl1iona dalla oscurw. affinlt1. per cui l& prc,cas:onlstll,ur1'agracile rapua l)OCO plil dle uno 11Chelc1rino, uscila da. un ospizio di trOYaltllt iop(!Sa un nc:rbo– rulo gr(J,,&() opaco omucb,e fo obbcdlcnu. ad una ,ua improba \·oeukme di f1gllalricc. lJutc:rcl>bt nel JfoJl ro l'ironia. e dolente con. glwitur11della z.ia di et1 ormai ma:un la quale s tro,- a di h ontt allo svO:,;e"i fisico e moraJc:del:.&pu1,c:rt1 di urt nipote. (Sl di che quc~t.i .i:h.111a.nchcuna pcdi~ista. che vede- tulle le ~ue ipotu! • 11Cltnti1iche • ton· tradd.e1tt d1i fcnom.en1, per lel n1~1crl0$le J>ttc.1.mlnosl di qutU'ado1<11ccnr.a.), ,\nchc ienuto conio di ei.·ldcnli duh·.rrlo– nl. 1ut1e l)Cl'al110 trufttmate e come lmmen,:, n un dima mcridionall'. il libro ,i è lmpo– ato al\'1.uenrlon.edcl!J giuria come Il pili 1uomctten'l.t.;iulonomo d1 cifre della moda im1,ror..lamC'fHe chiamala ~.sl;n, ro:10 di JtC"rtn" nona..11.nteuna r::rJ;gtlln11 e: falic.lla malurit.l I.a. i;iurill. h:,, ,~lu10 dll.ft Il ._uo giudh::lo anche ~ull'alho ,olume di r acconti. S0111,110, e 11,ul rom:inm Cior1ln110 t lo p,iwro ritenuti mC"J"ÌlHOU d! J)l'tmlo esigua del racconto e del brevi Kri1li che - guano. e iii p,irag'Olle ron c,pcrep!U didr'!,nt,,.. mente narnti-.i:, ma la comml.Jaloncba ,·oluto che un ricono5cimcnl0 n?n manC151C a ehi 11 ~ rh·t11.10 scriUOJc di ~10 di cducuiont e dL– !idpllna lctten.ria. .-\perla b. busU. conuu,egnata col motto • Se 1ro,u-az quakuno •• aulOfe di So:u~ è rbullllto Giorgio Prosperi d! Roma. Cic1do>10 , la. pou,a t un v;ui;lororn311W ! euJ pt111o011'1ggi prlndJ)1b come quelli di con• romo ..:,no pienamente unr,uerituti. e Il cui ~•'O!Jimento procede con slwttua di- implan• 10 e coerenz.adi ,,•iluppl. L'ardua dlfftcolt1 di far parlare un llncuacsto plausibile e na- 1urale a penont di varie: eia.I sociall (una parte dd romaruo 11 a,·olcc In c.arcde fra truff&kllnl e dc~ncn.11) è felkemcnlc 1u~ raia. con' nre cona:nlonl a un torbido e atro– ce \'cr\amoche fa.ellmentcpo1rebbeCS$Utlem– pc111JO. le soene del p<occM'J sono dc:gnedi un namu°"' di n..:u.a. Al)CfU b. bultll con trau <gna.ta col motto • !\'~-anu., t riAultalo auto. re dell 'opera Da• vld lnHta di TorlJIO. La giuria t penuaaa che non s olo l'open di l~udomia Bonannl Jril .ndia.la come ,·Jn. ciu-ke alrcdi1ore Mom.lado ri,ma a nche k al. tre due, dcll'lnnta e del r,osport. 1bno de– gn e di ~se re pubbl!c.tte: e che 1u ttt e lte rl– ve \cra.n.no :l.l pubblko ita.lla.no< tre 11Cri11or1 di akuro a ,...,,:nirc, I comm~ hanno poi •·olutosegnalare tN di altri manoscri111. pu dlVUI<' qu1,htà d i fine= p,,icnloitiq, e d::- lntett<.x na.rn.th· o· Dct{i11a di E,·a Qu1iono (mouo: • Tre per t re no,c- •>: Il t'ioirio di Aldo Albcni (mollo: e 1:ou delle ,'OM hmghe•); fin Uolia"o alla fi11ntr,1 4: ~1:rscu~ Ff'l"linl Pai1on (mouo: e l'ro,,.·u;:i.( 1ua \cnlura •): I~ //ul">IIÌ stogio-111 di t:110Romano (mOllO e IS luglio•). I~ comml~lone t Ucta.di rcon06CCrt eht (JUC!,I() COl'l«lt'lK> h1. I\UIO un ~!to JXJNic<>br• Sal11r•~ è ll !oto.r,.a di un cau.l'o clw-aura• ml'ntc fcli«, non :M>lo l)('I' J'all.:r. (Juahti dl'ltl, nno ,U'ic ,·lctndc PJ,rlrci1».J.d una arandc 1'<rttlori nchu.l nella ltrrtl. fm1:.C, nu. anche S:Ul'rrae t.orn'l infi!'W" d.1.I ,uo. anlichi p.idroni I'""' ll quanliti dtdi a,i;r~tori che hanno di• S10:-.ae fanu.,.la non cronaca: raul«e al t m<Mn. 10 la •'lUliU della nu~·a narrativa ila• Jlt'n:iò 11:iu,.umtnu- 1,mw:,,.upito di far .a umc. h.na . G. n. A:-.'GI Ol.f:'M'I . . \~T0~70 n.\1- " 1 1\a nur.uionc un 1nn,,1 ti'). ~labonl? con Dl'.\J , GOFFREJ>O m.l.LO ~CI. prcsiJntte r.ua pcriri.1r- infine di ng1f.un11:1Te un suo ~ 11. , 1.1111 ·.RO JllGIARET TI. \'IT.\l .l.\~O BRA~– lc-. t·ra le 011tre JIJTO<nt1ù· al conecv-,oqu~~t:\ CA.TI, GIACOMO llf.'.\l:Dl.TTJ, Al.DA l)E ,_l fo. n?l1rt µcr le '-UC qualit.i.~pcc;aJmmlc !l"I• CESPE DES. ,\UU-: Jl.TO \IO R.\ \'IA. Al.111-.R· tl'rarlc. fo~ a\1'1utMc !1a tfuciu10 la molr. TO \IO~DADORI, AI.DO l'.\LAZZESCIII. Bianco ILCINEMA Ciuema e letterntnm l(mulo reale, ,erui::a ricorrere 3 una 6C" rie di giudizi, di imma1ini, di para· Al Circolo del cinema C. B. Ansio· goni. tlclla r<"ahit. Cli americani, per esem· pio, tJuando videro « Roma eiuà 3per· ta •· credcuero che la M::1g11ani fos..se una autentic::a p<>J>0lana 1.crl'hè il t,UO modo di rttilllre era talmente diverso da ,,ucllo comenxionalc che si pre– &I0\'3 :1 code;la illu.&ione, In rc-.rhù. in– vece, la Mngnani è un'attrice c~pcrlis· ,ima e in1elligentib.!ima, piena di 1em• pcramento, e il auo rc:alimu è il riauJ· t:110 delb s-u:i a.rie e della au:a intelli– genz.a. Cosi i pili epont:inei :;111oriame– ric:mi, da lnarid Ber1man a Lyonel Barrymore ,·en&ono lutti da una lunga pr:1lica di 1c:i1ro. lo credo perciò che i rcgi,1i in cerc:a dei « vohi della 6tra• da » vadano un po' cerc3ndo la luna nel poxz:o. E!.lii &e:imbi3no la re:ahà, che è un::i cofl:I inerte, con il fiCnlime,r to dtlla realtà che è una cou viva e ner•ona le; e per intenderlo occorre gu• sto, preparazione. cuhun, oltre, nato· ralmtnle, l'intuito; 1ut1e cose che non &i im1>ro,·vieano e non ,i trovano wlla 11rada. Perciò l'unica via da &eguire è <1uella di educare ali attori al 1enti– mento della reahà 1 moderna. lmprC6a tanto più facile quanto più sii attori &:1ranno colti ed intelligenti; e.aranno -------------------------! cioC dei ,·eri allori e non delle sempli· ci comp:ino sull'indifferente polCO!ICeni- letti hn r.arla10 dei rapporti fra lc111> La a1eu.i co~.r accade 11a1uralmen1c ratura e cinema, di:.tingucnd 0 nena men· J>Cr b creazione cincmalogr::afìca: il fo· te il lavoro leucrario dul lavoro cinc- moso 1,oggot10 ahr 0 11011 ç che il rias- 111:atograficoo invilando 1li ilcrillori di s111110ogtremamen10 :ipp,-ouimativo di 80ggelli 3 considt.Tar;;i &emplici collabo· una ,erie delerminala di immaGini in ratori di un piano cre:ativo, che ha nel 1110,•imcnto, cioè del film ,1euo come resista il ptimo molore non ~lo nel l'ha 1>en•a10 il rc1islt1 o lo ,ceneggiato· campo della realizzazione, ma :rnche nel re. Pcrtan10 il soggelti!t3 non è uno campo dell'ideazione e dell, 1,eene1;gia- 1crit1ore che pte1,l3 31 cinema le sue lura. I concetti esposti dn Angioletti e· t1unli1à leller:irie, ma un regi&l:t in po– r:1110chiari ed onii per chi abbia ,ur- lenza. che espone in poche pai;'ine il fieientcmen1e rifleltuto aui problemi ge• , riassunto di un::a storia immaginnta \+ nernli dell'estelica: ciononoi,t3nle la di• aivnmentc. Ecco _()Crchè, come giusla• .1eu&&iono fu acc3nil3 e molti degli in· menle diceva Angiolct1i, lo acrillore tcrlocutori, ripetendo p.itl O meno con· ~oggcttiela non deve minimamenlc fwamente i concetti del conrerc:nziere, 't 1,reoccup,a.-&idel ,·alore leuer:1rio della finivano per metlere con un poc 0 di EU3 opera, cioè rc,tarvi impig)i310 co· m31ar;r3zia la lcncratura in i,tato d'3ccu· me 1cri11ore;. ma abiluare la fanl3s~ co della reahà. Glo,glo PROSPEII • E Italo wlli'"ata lo l011oruio11, delfrùri– fll,n di A1111a!.{opod, intitolato Mo.'11 socni pa- le strade, e dir<1to da Jlorio Ca.lM'fM,. • Gr::rndeaucecMO-ha rist:ouo aJ cinema Ri– ,.oll di Roina una visione spc:clak del &lm po. lacco L'ulli"'o IOJ,Po, In cui t narnlo Il dr:r.m• ma dtU'oaupuione ttdcsca. • llitllaia d{ a,listi, /ttttroJi e ciu.odiHi lriGJC. 110 tottourltto fi•irialiN s,e, '4 .-Ma di TrU..uo st'flOtc>rc o i>ilo. • L.'foterprete del Riso o...a,o di Cl,aeppe Dc Santl;a Ari. Dori, Dowllnr, la protaSofli• J.ta dl Ci.ontl ptrdt,Ji. • J.4 t;OJG y,.;~salio Ilo /HOdotto Mt"6/Mtllte d11tt l111crtua11rj do<:t<mt'lltorl: Caravaggio per ~ rt,'a dl V"'bcrto • Bo,baro, e La coh>nna Tra.lana diutto 4o L11da"o e'"'""· La Libertos Isa i11t'l'U /]rOctotto Roma al ci«· nl nmu-1, ~ la rtçia di St'fçio Criet;.o. • Carlo Ludovico Bngap, dirlettà IW()Mi· mamc:nleun film intitolato Tuio, Ca'° • Sh,t. t,r01tio. • All'Altra. Mctà. o Romo, Dia1111 Fltrts D'011~Al11 h11 lr11uto 1111a co,,/rrl'IIW.JMI Irmo l plt1otl dtl 20)). • Il n:silta Sol. Lcs.,cr do:r+r ,r.rl Il film AJ,o.– dilc tn.tto dal romanzo om oni mo di Plcrn ........ • P. Ale.11a11dro Sa11/111i hà-1n111to oll'hti:ulo di .lf111ka Sacro "" t::011ttr10P,r oriooto. • U Mo111c1110 u,c dcll'II maplo r,!pona una. ma.ligniti che circola a ~lonlecl1orlo.Sanbra eh.e un deput.:r.toabbia dctlO • Bonttmpelll è au.10fortunato che I conf.adlnldd tene11e. piul• IOIIOche lccgcrlo han»o prefento eka:czlo•· • E' a Roma L«in Shamro,-, Il pili c.d,dwe operatore di lloll!wood, runico che abbla a• VUlObtn tn: Qica.r per la mt1:ll«e fOl~a. Ffl/CE LUDOVISI, Rifrollo • U11 refnrndu,n i11dtfto in Fra111;iaIlo dolo i NfllCllli ri.Jv/toJi: Mortsleur Vlnctnt {fflitlior film /ronceu dd '47). I migl!Ol'Ianni della noaua vita ("'itlWF fllm 11•a11itto '41). Soiu· aclà ,i i t;louifi'4lo al "'"' po1to. I miKfio– rl attOfl /ro11ee# 1ono riswltati Mitlitlfne Pre– Jlt II Pirrre Fr«IIGy. Di q11ttli Jtra11Q-ri .i.otM> ri,uciti lo Bttc,nan e E. Fly1111. !3, secondo un co,1ume inrnbo da qual– che 1em1>ofr3 cli uomini di cinema e di teatro. L'::aS&urdoaot1in1cso di t3li re· cri111inazioni era l:i pt"CIC5ache la lette– ratura 11iapplicasse con mni;giore inie· re&sc ai 11roblcmi del cinema, rccautlo a tilolo d'e6empio cerli romanzi :une• rie.ani, rhe h:111110 lullo 1'11:.pt!IIO di 6CO" ueggia1ure tià belle e ,,ronte. E qui lo equivoco è t31mente diffu.,o e grosi.ola· no, che è indi:,pens:abilc d1iarirlo. In primo luogo la forma le11erad11 11011è un fallo e:econdurio cd accid1~n- 1ale; un'opera di Ie11crn111ra è un·o1>ern riboha eaclusi\'amc111c con le parole. con la loro collocazione, 3cccn10, co· lore, d1e de1ermina11o quel che si dice fililc. Il medesimo co111cnu10 e.,,J>re«:.o da due tSttillori dil·ersi non dii Of'igine a due ,•arfazioni dello i;IC.hO lcma, ma a tlue opere co1111>let:une111e diver~e, poi· cl1è il vero conte11u10 di un'opera 11011 1· il su0 eo6"getto m,1ra1to. m:i la tonn· liti1 di un scntimcnto, l'C!JJre.."6ionc di 1111011tato d'3nimo, la form3, in Ùmt parola, di quel da1o &Og&CIIO.E giac· chè ci troviamo ancora una \'Oha a 1xirlar di ,oggeuo. io credo che 1u11i i;li equi,•oci ll:l!(:ano per l'a1>1H111lo da qu<'~lo slrano conccno della creazione nrtiillir:1. secondo il •1nnle lo i,crinorc, do1)() .iver pen~ato e 0cclto 11~trall:imcn– te un certo argo111cn10, lo riv~te della forma che ritiene J)itl acconcia. Ora. chi11m1e abhi::a un minimo di E'•pcricu– z.1 le11cr::aria ga bene eh<" il proce•v, creali\'O è csallamenle il conlrario di lullo ciò: che cioè 1'01>era 11::a~ccgii, m·lla fonl::asia dello ~i'riuore compi' 13 cd nduh:1 nell:i sua forma, come Mincr. \'3 :1rma1a dal ccr,·cllo ili Cio\e; e ,111cl t"hc noi chi3min111Q .o,::gcllo non è al· lrf) che il sunlo, a,'3i im1>n:-ci~oe \'OI• i::are dc-ll'op,er3 ~IC~'l. rar-cont:ilo :i pur,> 1i1olo indicatho. cOmt' urie111:imen10 o p-111110 ili par1cm::1 e•lrt11111111c111c i; uc + co. Tanlo è \Cro <'hè dal ~111110di un'op<:rn è i11q){).~il1ilefar~i 11n'ide:1 del suo valore lcucrario, ciQè del ,-uo 1•011· OMISSIS Cl pt"rdmti S~çio Romo110 u 11r//o sco,so 11u111rro, sono lo fflO ,11briro • Polcolfc11ico ,11 Porl1ti J1 lo firmo /Hefuf·oo 11on tomJ>arire t ,e. star ~ottintrso al di 1-' ,lrl/o pai.i><a. :1lla form3 espre&&ivadel cine,11010,::rafo. e lracci:ire uno .serie tli appunti di quel– la che do\•rebbe ~•ere, secondo lui, un'opt.T:i ciuematogrofìca. La sua .subor• dinnzione al regiala altro non significo e.ho In .sua .subordinazione alle J)()!!Sibi– litù eilprc&ei\'e del cinema. E illli cade J·ilJu,ione di chi va @Oi,lcncndo che e· si,tono opere lencraric giù ,,ronto per In realixznionc cinenrn1ogr.ific.1. Chi 11en&a,1ues10 non E.i a,•vcde di oompie– re mcntnlmenle un'opera di i,composi· ,:inne dell'opera letlerario e di tradu- 1,ione noi su 0 oquh•:ilcntc cinematoi;ra· fico. Ma ili 1>rovi a com1>icre <111c:.10 fo. \'Oro gulla carta e 3 lrtJSformnre un ro· manzo in una 1,ccnci;gi::1111r3 e ai accor– geri., dell'enorme tliffercnz:a che p:i~n Ira la lc1tera111ra ed il cinema, Morale: il cinema e la lencratura oono due e.o.se di,•crii&,ime, l'una si fonda i,ulla paro· In. l'nhro sull'immagine, Ciò dic è ,•c. r:nncnle unit:irio è lo epirilo umnno che uuificu le dii,tinlc \'Ocazioni nel liw gu::aggio uni\-Cr~ale dclJ'3rte. Attori o )_)Cl'SOIICYCl'C Alla R:idio i1:iliana t'è iniziato un rcfcrcudum su un 11.-oble111a che non da OgJ;i intcre&;a "li uomini del cinema: @ofin cioè 1•referibilc fCf\•ir:.i di attori 11rofO!!sio11i:,1io dei co~iddcni oc vohi dell:i :,lr::ad::a •· p"r~one reali, iucOnlrale nclb viln, dot:itc di 11::articoloriqualità C;ipre-"i\C. Il regi~la rtl•)O Sergio Ei– ~c11 ..1cin ha fond:11 0 "-11' « ;(liti dcll::a c1radn » un::a p:irte importanle della sua e~tel ic:1 cincmalografìc:i. I.e ragioni di tutto ci;. vanno riccr<'llle 1,01)ral111toin u11 bi ..ogno di ma1atiorc rulercm:o alla realtà ,or10 quando il cinema!Ot;r.ifo. libcralo~i d::agli -d1emi ,li rcd1axione pre~i in pre-1i10 1lnl \Ccd1io teatro. e),. be •<'01>Crlouna urn p:trlit'olare forma e..1>n-..i,a; ~i ai;i:.iuni;a cht• il milo del. le 111•cr~onc rea li }I ~.i 11r<'•l11 t-ini:;ol:w mente :dio ~pirito l'orale dei r11Si>i e a tulle le e-1e1id1l' rolll'lli\i•lt• (')u~ nci:a• no l'in,li\ iduo e .il pe:-~onai;:p;io. Sia tli fono. tull:l\ ia. <'hc_ ,,h1, 11cr i 1>er•w U:11!!=,Ì di ~rondo. i (}llllli J)O••OIIOeffet• ti\nm<·nte ('•-cr<' 1h'..t1111i11:llla realtà quoli1linna, Jtt'r l!uC:I <'he riEtunnla per ~on:it,.i:.i di primo lfinno il 111ito dei « ,C1hi della .\ra1lu » ra 11.:u·1c llcl~a \CC• cl1io illu~iuuc che l'arte ei I imi1:11ionc • Sono inld11i I la•·or1 per la. coatnui,one nella Repubblica Domlniea:-a di un 1ipntc• IICO fato· dcdiQ,lo &IL&p.ice ointcmulonale e che Olpltcd. le c.,e.sadi Cl'l.rlofoto Colombo. • Albo de CtJJ,t:des Ilo 1trml11ato il NO W– timo ,omGIISO t::he P,tllO co11sepad o s-– pia11I, l11tirola10 Dalla.pane di k,l, • E· auta acopcrta a Cardiff una lapide in memoria dti primi espc,1.mcnllndlo di Gu– r;!lclmo Masconi. • La COJII Milnt::e Il Glruole di Rieri, Il~ ba111l/to "" concorso pe, "" 1.-o/11n1ir d /iricltt i11td/U. • • E' atalO fondato L' htit1110 di J(>hdoritfà or– listko (I. S. A.). L'blhuto h&acopl :ual:atcn'· doli. • J rtpsfi ci11lnl4lo~afici i1a.lia11i 1101 1.0 t.lik– sro ol C(Xlt,Wo rautt"t>Oll:a dtU, ltll.ci ri,--– da111i /o d"c ,nolafl.ro{ lo rlJ/>tflO dtllo letfl.11 da; porte dtJ:li , u,cenli c ras,crt11,a d•' u• t;tedik,, ef11rmo1o~r11fico. • 1;Accademia d'Alte dr;imrnJ.llcaha rapP~ scn1aio a Rooa la Ciot.-01111a di /.Arfflo di MtI?.eU Andcnon. • Not~iJrin,o JUCCtlso di critito •o onc- 11Mto il Rkcardo H. mtuo i11 JCnta al Pk.– cOW T((llro di lfila110. • 0n..ndc aUCCCMO ha l'l#OSSO a l'arlgi )a com– mcdl:,, .l!0111Jtffldi Emanutl Robtb. EMa è stata dcfml111. la mlgll«c dell'anna111. • Prima\'U a d egli uomini t U titolo di ""a com,,.edf4 d.rl tom11.,isfa fro•ctJt CatoMdy, t;lte rapp,uc wtat o U J mottio II Parici sno1• bro abbia rilca,so v11 vivo n•cctJW. • Al Co11Jtrr-at.OrioM1ut'cole di To,i110 iJ ,.,or– tro Br1111i l .o dirtlto "" COIIHYto ,kdi<olo ;,._ tt•omt11tt o ,.11,Jiehedi Bocclird><i. • E' ,~to inaui,.•,iratoa Milano un futi~al del cinema, con 1a· procn,nunuione del O.I· t~lno Ka.ne di Orson \\'ellc:s. • Si t H10111111clo il Mattia ,\111ùcalt Col11- 11rJt '"" fjll contt110 di mwsfrllt del 5CIO. 600 e ;oo ,ui1111r da Rol/ Ropp t Ni:rJ Poli .,.. str11,11r,.ti /cdrl11rc111te riprodo11i 111 q11t/li delle Jud1la1e rp0t::lsr. PIETRO PAOLO TROIIP(O Dire/lor• ENRICO FULCMIGIIOl1 Red•llore re1po11Hbile Conceta.onarla pu 1a dblJlbu.i:iont· AGFNZIA LA BUSSOLA• Via dd Corridori '1ll'OGIUHA Dl:.1.1.A llU~Ol.1,. • ROMA L.unKO(c,ereTor di ~onA, J

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