Fiera Letteraria - Anno III - n. 20 - 23 maggio 1948

Pagina 2 L'OISEAU ])ES MES'l'ENÈBUES A Jloger CaUois LA FIERA LETTERARIA - POST A IN ARRIVO - Missione morale dello scrittore 1;,'·;;;;~~. ' ;;:, ;-;::;:;<;.; ;:·::·:.'. ..AST'R._OLABIO Illustre DU"CUOrc, OOpo ; sa«rdoti, ho,inc la più olta ,us,c,,,- Caro signore, mi è capitato una volta. su qwesto stesso giomale. di tentare uno difesa dcll'ipocri· sìa i11. arte, e le mie ragioni 1um– no <A:>vuto soccombere di fron: te alla moltitudine delle proteste. Gli scriuori, sembra, vogliono oggi e5sere estremamente sinceri, e non giOt..'(I. a nulla metterli in guardia p&chè non si lascino troppo trQ.5cinaredal loro gioco di sincerità apparenti. rinno1:ar loro cioè l'avvertimen10 che Di– tl(U"Ot daoo ai commedianti. Nel· la lotta tra la morale e l'arte. la coscicn:a come non mai ingom– bra il cammino alla croo:ionc, la ng1do legge pone Ce1 1erm,n1 l'ufficio reclutamento - ciOè l'ad· dio dell'artista afl,1 libertà della propria arte - non sia clic fo con.seg11en:a di. 1m 1xvassistiCO svuotamento dell'nr1e, alla quale 1111 voluto accordare i piiì. assur– ti\ prfoilegi, le piiì. i11acce11abili libcrt<Ì. Il voler piegare l'arte ,1 11111c le IJ(!l/eitàol>f>Orllmistiche tklla cro– rwca e dell'111ili::aztionc politica è, chw11ero. un volere accordo.re dei 111~11ilegi cl,e non le 3ano con· semiti e cl1è /a,mo in essa il vtroto: è un far violenza aliti mo. raie stc.ssa. d1c ha delfo regole da no,, pater essere contenute in un momenlo .storico, in un re– gime, E• iu/i,1e 11n /11ggire quella moraliuì presuntuosamente ass11n- 1a, e che. quan<k>ci si avvede d'aver perd1110. si 1e111a cli recw perare ver la sq,wllida via del- 1'« engagcmcru Ì. settario. ~a&~©· IP©~ii'@: -------- Vorrei. a~un~rc qu:LlcOSò'lal\'artloolo di Bo- :rabililll) QManlo meno appaiono rii rltm('Ol/"I nu·entum. Tcoc.hi 5 u • ArtEstl e f'rcdlcau,O ~ dtll'tloquen'4, dt/le • inlenri<>ni stoPtrU •• dtl J)U"bblicato H 28-J..'48. lo •tesi•· Tolstoi e Cptlhc sono nDll piu Sono usciti nello collana alla famasia. lo penso che ciò tlipe11da d11l /auo elle gli uomini ~ questo tempo, wrbati cd incerti. sentono la loro coseien:a cosi fragile e vacillante da doverla ancorare ,lotJUnque sul soNdo drogni loro gesto, anche sul cristallo della loro scriuura. Ed ella me lo con• ferma (« L'arabesque et le trac,, ou les écrivains au b11reaii de rt crntemcnt ». Le Figaro linér.:aire, primo magfPO) quando porta al– le es1remo conseguen:e i risul– tati del 1erribile contatto dell'ar te con l'ordine p0litico: contat– to. elle è ben pitì pericoloso per la coscien:a dell'uomo cl1e non per il talento dell'artista. In questo suo mirabile scritto, ella dimostra come il finale « engogt meni», tl prCJentursi ul1imo al- Cbe una lettura dantCbea, intesa nel &ensopiù alto delln parola, non deb· ba limiiarsi al solo commento d'un de– terminato canto, ma abbracciace in ra· pid.a i;intct.i tutto il poci:ba o almeno tutta una cantica, cc l'ha provato er– fica~mcnte CoHredo Bcllonci leggen· doci il canto ~'V del Par:idiso, E' questo il canto delb spernnza, o chi poleva sentirla più ,,iva e più com,ola– trice de11'csule che l'aveva ~limcntata attr:n,cno tante doloroso vicende e se n'era (atto 6cudo contro le maggiori avversità? Essa palpita da un capo al• J'ahro di quel poema &:1crocui l'uni• verso intero è 61ato materia e che ricm· pie di eè, come un tema trionfole, ,il solenne e commOMiO inizio del canto, commentato dal Bellonci con partico• lare finezza e dottrina. Ma In speranza di D:uue non è .11010 quella di potere un giorno rientrare nel suo bell'ovile donde i lupi &:iranno scncciati, e di t~a lo11a, 1lice110 - e lei lo ri– f>Ctc - è Ira l'arte e la mar-ok:: cioè, direi, nello scrillore, tra la Mrn cosGtcn:a d'uomo e la sutJ cr bilità d'artista. E' la lotta del particolare con l'1111iversale.del– l'idea cor1 la realtù, clell'indivi· t!).,o. in/ir1e. con la società. La MJlve:;:;a, io penso. non aoviene sulla pagina. se 11011 è già aut.ie '– rwta nella s1ru~t11raumana .dello scrittore. Questo è il momento critico in cui si opera la confu· sione, in cioi si 11,tolercali::are una assurda simultaneità, impos• sibile ove l'aceordo non sia già stato scontato. l'tfi acc~de di di· re che la Base (cioè l'arte, la teC11ica. In scrittura) deve rima• nere inviolata o per lo meno rt stare dominatrice dell'Apparato, cioil del gioco petulante e dolo• roso deUe cose. Ora ella dice clie « l'art s'accomoJe d'c pii~ de dé· si11uol111re et d'hypocri:,lie », la. scitmdo cl1i<rrameme intent!ere cl1e, alla /ir1e. ciò costituisce la piì, vera e definitiva dife&a della morale stessa, « vittima delle con· tli:io,P. che le sono paste dal re· gime e clall'opi11io,1e » cioè ifnl– l'ordine palitico e della soCietà. LECTURA. DANTIS vettive contro lo corrotta socielà trag• !j:Ono In loro i>rima origine proprio da quella ,s1}Cranza di salvezza elle la 1ri· sie renhà degli eventi non è m:ii riu• scita a .11offocarenell'nnimo del poeta. Con quest'aspirazione inccuanle verao un liene futuro, prezioso retaggio la· .11cinto da Dante all'umanità travagliata, si è conclu.sa, non solo la Jctturn del XXV canto, ma 1u11a la serie di con(c– renzc dantesche di quest':rnno. Prim:i però di prendere congedo, ci piace trasportarci dalla Casa di Dan1e ne11n r.:accoha ~atelia ç;pizzucchi a piazza Carupitelli, dove i1 Centro cul– turale france-e ci ha ofTcr10,nel p0111c– rigf,io del 10 maggio, un'intoresaanto con(crem1:atenuta dal prof. André Pé· zard sul tema o: Lo symhole du rcu dans la Di,·ine ComCdie 11. Docente di CA6Crviproclamato pocla; è una spe· lingua e le1teratura italiana nell'uni,•er– ram:11elle abbraccfa il mondo inlcro ~i1à di Lione, app:i,~ionato studioso e nel desiderio d'una redenzione univcr• fine conoscitore di Dante cui ha dcJi· sale, d'un rilorno :i qucll'austerilù di cato un volume i;ul Convivio e un- al– vita e a quell'ordine nclb 1,iuati~ia, tro, ancora non pubblic:ito, dal sedu· Alti, fine. noi, coi nostri para· dossi. tentiamo l'estrema difesa del mistero i,wioltibile dell'arte, di quel « wi1/1e racAianceo/ Eter– nity » 8i Shelley, di quella luce con. cui fa le11c·ratura dl!'.;e rt 1tare in continuo rflpporto e che. come avveniva Dit 8os. «. c'Clt le mystére mCme de celle lumiè– re q1,' il nous Jam essayer dlarr procher ». Mt sembra ben .strano che gli :elami co,i/ormisti, i con- 1en11tistia servi:io, non avverta• 110il pmere ulltco di questo mi· stero. d'i questa luce clic, pur enemlo impcrscr11tabilt!, costitui• scc la vera /or:a motrice d'ogni tentativo di linguaggio artistico. « C'es1 l'oUeau de mCJ tenè· bres », diceva il suo Barrès: è !'alto canto delle mie pro/011di1à imperscrutabili. Con viva .stima, il suo Giambattista VICARI • Ci ,1upì, 1empo fo, un'aHOc';u:izionc di Th. Mauluier: « J di(ctti tah•oha insop1>ortabili di quegli che ha dato all'o1J.Cra sua il ridicolo titolo di Fle11rs du mal non J>OMOll() for scor· dare che si dC\•ea Boudclairc (Jualrhe J)O(l!_!atiplcmlida... ». Quello qualche poesia è b:1•1ataoggi :il M:iulnier per ,;forn:ire 1111:i raccoh:i b:mdelnirian3 in ben quattro \'olumi. edizione Gironcttc. • Sc,1:rÀ1 un i;rammo delhi malignilii che solitamc111eci dislinguc. \'Ogliamo rilC\'are la fortunala silu:iziono di un ben de1crminalo gruppo di scr'illori, che, beati loro, hanno a loro dispo· $izio11e un'inlcra catena di giornali. Provatevi a sfogliare, por Ctiempio, i vari A11S-011ia, Se111iero dell'ar1e, Ar ,e-Stampa, AMmo. La Fucina, Il Bac– chi,10. Italia contemparaneo .. Il Segno, ecc. ecc., e vi 1ro,,crete più o mono le impOrlerrite firme di Gioi¼) Cogni, Ca,,asso. Claudio Allori, A. Zamhoni. P. L. Mariani, Caribaldo Aleas:indri• ni, A. Viviani, L. Fiorentino, Auro D'Alba, L. Fjmnì, ccc., con :issiduìtò commo,·cnlc. • La scrittrice Els:i Triolet, la o: forn· mc d' Aragon » s'è messa in testa che dipendo da un complo1to il fotto che i libri ,moi e dei suoi compagni non siano molto !citi e diHusi: ((Pau.al:i, la gran paura, le librerie, per la maggior parte, non \'Ogliono vendere i noslri li. hri nC quelli delle case cdi1riei 6orte dalla Re~istenza ». Naturalmente, i no– ~lri libri non sono quelli di Sartre, '.Mauriae.,Canm~ c<:c,, ma quelli dei compagni della compagna Els.1. Allo quale· è stai.o giustamente obbiettalo che pcr:iltro due dei maggiori succes· tii librari pii1 recenti in Francia 60110 _Le /iure chi courage et de la p,c1lt' di nire i peccati contro lo S1,irito e la Rémy, 8 Les ;o 11rs cle notre mori di sapicn:r.adil 'in:i, o di glorificare le più D. Rou!Set, duo scriltori « ro.istcnti ». alte mani(estaidoni ·di C!So, troviamo Ma anche duo libri scrini bene e inte• sempre, secondo l'idea Jel Pézard, il rcr.sallli. Altro che con1,iura! Se poi, motivo del fuoco, sicuro richiamo che ai libraj è « passata fa rA1ura », buon lega idealmenle i più svariati episodi segno. 0 0110 tulio, è il pubblieo che e conforiscc al poema una più profoo· fo la scelta. e sceglie b roba buona: da unità. anche quella del « J)Cre de poè~ie » Siamo i;-ratial conferenziere, non AO• Ar:igon. 1o del euo contribulo allo 5tudio del divino poema, ma del euho con cui onora Dante, e in lui la più alta o universale poesia, Maria Teresa SPOSATO CANDIDATI .DELLA FIERA LET· • Siamo lieti lii ar1J>rcndcreche Mora• \·ia possiede tre appartaruenti, qui a Homa, chc gli frutt:ino tanto da com· ,,rare ogni mc~e ben sci pacchetti di Che~terfìel<l:ci \'O leva un gion1ale lran. ce:.c (Le Figaro Li1térnirc) a foreclo sapere. TERARIA PER IL SENATO A VITA 1------------- Maria Montessori Luigi Stur:o Gaetmw De Sm1ctis TrilusMJ Aldo PC1lo::&cl11! o Riccardo Baccliel. li (secondo le preforenze del Pre!iidcnte dcli:. He1rnhblica). LIBRI RICEVUTI H1u1~ Btu,oc: li Capola:,o,o manwo. Lstl• tuto di l'ropagand,1 L!,bnria. Milano 1943. LtilCI 1-".'-SSÒ: Sorti " rictrthe di SIMia Id• trraria. Ed. C. Manon.ti, )lilano t9~S.. E. CuR.IO: Pw,ocm: Nd tormtn/o (L!ricl1c). Tip. D. Dt! Bianco & Figlio, Udine 1947. in cui il 6uo i;a;uardo profetico scorge cento titolo o: Danle sous Ia pluie de I l'unic:i poASibilità di salvena. Ecco fou », il con(crenzicre ci ba iniziati ~ LODOLI] perche l'oratore, più che illustrare lo alla sua interpretazione aimbolica del 063mofallo da S. Giacomo :i Dante aul fuo~o nella Commedia e epccialmcnte. (Ll(ffES contenuto teologico della speranza, ba nell'Inforno dove quest'elemento nredo- TRICROMIE·IICROMIE ,.. PERRIVISH·GIORHALI voluto - attra,•crso un commento vi· mina. Fuoco della dannazione eterna FOTOLITO brante degli ,1eui eentimenti del poet:i che tormenta i peccatori, fuoco della SELEZI0tOH OffSET e ricco di opportuni richiami anche espiaziono che purifìca, fuoco della [ ROMA J E. CLUJO: l'maucco; I/ Ft1M5f,ot1hia110, t'O(.e dcll'Uni:Jtrso. Tip, D. Del B!anco & Figlio, , Udine 19~7. MMIO S..._,'TOIO: U110 sw/oro del Pfllkia110 11 Napoli. Libreria Sdcn:ifia Ed. fr;lJloeM:0 l'uccl. Napoli 1948. · V1sci.~~ Seun11ò: L'itintra,w 1/nritfldle dì ~:: ~;:r· Soc. lnrcrnulona.lc Edilrlcc, To- alle opere di altri poeti e filo,ofì con· beatitudine che sfol'il11'.1 trionfonte, ~so Vii DHL'OO/O 28 temporanei - toccare lutti quei punti flta 5 empr 0 :i simbolcga;iore lo Spirito TELEf. 52385 della Commedia do,•e 11:Ii accenni alto Santo e i suoi doni, specie quello del· Fmnico Doc:Lio: u St•ade (Liriche). Stunpc. .avvento dc11'im•ocatoliberatore e le in• , la snpicmm. E perciò, ei traili di pu• J lb==========~! J ria an.fica. )tercgalU, Milano 19-18. '-I _•_P_P_E_N_o_1 _c_E__ o_E_L_L_• __ F_1 E R • L E , , E R A. R I A. I DIARIO DI UN MEDICO MALATO (19) di René Allendy (Trad. di GIORGINA V/VANTI) In genere, net curare gli animali, gli uomini tengono conto dell'importanza delle transizioni. Così g!i allevatori non separano nrni violentemente il g:ovane bestiame dalla madre, ma gli a. !.ciano per qualche tempo, insieme con la nuova alimentazione, il vantaggio di un parzinle allattamento materno. Ma ciò che l'espc. rienza pratica ha insegnato da seco!i come proficuo per l'alleva. mento degli animali, dallo sp:rito t~orico elci medici è d~menticato con la pii1 grande facilità quando si tralla del!a specie uman:1. So· perfettamente cli :-ivere allora !.Ubito un colpo terribile p<:r il maturarsi dei miei i.stinti. Indubbiamente, il traumat:.smo iniziale che doveva infirmare tutto Io sviluppo della mia vita affettiva ne! mometo i.n cui l'instinto si trova a dover acceu. .1.re le lotte per!.onaJi, le .;niziatve e le r<!Eipons.1.blit3, fu accompagnato dalle circostan7-c più atte a renderle inacceuabili. Che impressione di miseria, di rancore, di furore, dovetti provare sentendomi cosi .ib– bandonato dal!a mia !.Orgente di vita; sapendola, nella stanza \'i. cina, insensib:Je alle mie grida più disperate! Che senso di gra– tuita v:olenza, di insp:egabile jngim,tizra 1 ma anche quale cumulo di odio ha potuto allora mettere radici nella mia p!.iche infantile! Ciò potrebbe illuminare singolarmente molte mie attuali 5ensa– zioni di abbandono, cli disperazione, di rnbbia impotente, di fame sovrumana, nonchè H modo con cui il mio pili profondo istinto di conservazione dimo!.tra di accettare o meno nuove prove a partire da un certo limite di angoscia. * * • Dopo qualche ora di sonflo su]J"angolo della t:iv .... la, e!.sendo il polso, dal principio dell.1 crisi, balzato d:"icentodieci ai cento, mì sono deciso di prendere Ja dO!:iedi ,iatrum s11lf11,icmn 200, con. sigliatomi dal profc~or R .. Ecco dei piccoli avvenimenti che mj ,sono !:iembrati fe 1 ic1 pre. sagi : il fabbro si è deciso di venire a riparare il campanello roll.o per cui era st.tto chi.tmato sin dall'i·nizio de!la malattia; ho ora !,apulo che la mia questione profcssion:"le è st:-ita risolta da un recentissimo de<:reto. Baster:'l che io porti il mio certificato di la11. rea e la mia tessera di vecchio combattente per es5ere autom.ttica. monte iscritto. Cosi se ne va un motivo di irritazione per queil:l. che attualmente mi pareva la maggiore ingiustizia. La sfilata clegli amici è continuata: estenuante per i compii. menti e g!'incorag-g-iamcnti. Gli uni pieni cli leg~erezza, gli al. tri pesanti, vampirici, con un'aria da pompa funebre. Gli M.. mi hanno portato una collana Lakows-kr nella qu.11e credono fermamente. E' evidente che costoro speculano !.U!la mia gunrigione. In ·1utti, nondimeno, indovino il guno dell'avveni– mento nuovo, l'appetito de] tragico, che !i fa pensare a!la mia morte per sentirsi es.si stessi pili vivi, o che domani li farà r1cer. care nella mia fine la giustificazione di aver falto spesso meno !.forzi di me. L'avere abbandonalo i miei consu 1 ti rappresenta un posto vacante che \a vita vorrebbe colmare; già sento che per ri. tornare al mio studio avrei da sormontare !'ostacolo morale di ca. loro che non mi attendono pii1 e che prrsto mj con!:iidereranno un intrusò. Penso che i! bambi-no in fasce, per fansi un posto nel mondo, ha di fronte a !.è il compito di rimuovere le forze che vorrebbero sç.hiacciarlo per respirare la sua aria f> occupare il iSUOspazio vitale, e caspis.co quanto coragg-io occorra per sostenere, senza. pensarci, questa lotta i11ccs.sante. Un grande c:i.mbiamento in me: ho potuto a!lungarmi e dor– mi re per otto ore. Avverto 1111:1 notevole distens.ione e una stan. chezza profonda che potrà trar vantagg-io da! riposo. li po\c:o è im• pr0\ 1 vis.1.mente caduto a ottantadue, gli edemi sono as5,aj diminuì. ti, e non ho che mezzo grammo di albumina. In sogno ho visto dei paesaggi !.Oleggi:-tti ben diversi dag!i orizzonti plutontanl che ossessionavano le mie notti quando )a malattia mi teneva compie. tamcnte in suo potere. Ricordo in modo particolare verdi dis.tese, cOI terreno qua e !à rimosso come per degli scavi, e, intorno, della gente arfaccendata. Una stracla immensa 1 drittis.sima, di re. li t .ca Gino Bianco Ncll'auuak condl,!onc della sock:ti, In un r//ieaci, a,,d,e sotto quoto punto di vi.sta, con periodo nel quale abl., .a.mo ,'edur.o frantwn:a.n.l • Guerra e p;acc • t ctm il • 1-·a1at• tht non 1:w1i ,·alori che puc,·:ino perenni cd lndi&trut- con le /Mo Op(Yt oJ>olo&efi<:he o q ..ondD il lt• tiblli alle pus.1tc gcncruionl, op1uno !iCnlc condo, ,urli • Anni di vzpbondaq:lo• fi11I la necessità dell.1 guida e dell'e<luc:&a.One da pc,- indMlfffC lrOP/!Oolio l)a!aÙme di • Ùl114i. ::; 0 c ::~:r 1 ~: 0 :~;~:~:::: ~~l':°ai~ ro;~ 5 ~J:,! ';:,~'a,t~"':~t~,::./"j;:i cin,>re pa, dcll.1 collun. spi«:iob in i,;cncrc, ha por• nt/ tonw11no dtrli 1erilu,r; a Perugia, do pa,. la1Q la massa a. contatto dei l)lobleml $piri.•• te di Mno 1criltMc, u,10 non 101pt:tlo ;,. que tu:ali e &0ei:a!I più (;.r.1\'i e 1fCCC$$.l.rfamente 1to tampo t eh, quindici anni fo, in tutf'oJ. nelle br3cci:a di co!oro che al fa.uno iinterprc• tro tlima. 1on,,111e cht forte I: kne ii.o nu ti del 5entimcnti e delle a.tPir.ulonl di questa. trilo di Mn ,.,,,,.do dO pe,,sic,o, di n,oii:,i (fL Allo gerittorc cd éO ~rto del ,ero, 5pcU.1. Il ci, cu.), ;,. M" nromento in ,,.; sio f>t4rt pey compito di t :duca.rl :a, di farle dis.cel'nerc dò g,.,rrosc OJt,irazio,,; sorioli, /'orte #">•b•o pie ch'è butono <b. dò ch'è cattivo, dò eh'è giu• tare :.~10 il ~ricofo dt:lla P,ot,,,tPdo, delkl sto da.Jl'inaiu.sto. M.isslonc mora.le , dunque. 1t,; 1t:opcrto t: qMali esterna oJrar1e m,dtsi~ :-.on è pi\! Il tempo in cu! un uomo di kit.e,. I ,na ~o 't'OIMIOafltm,art che fMlli _QMttli elt:· re può dl5prcuarc l'umanità in gener:i.lc por me,ih hamw do essere lrOJ/iturot,, cht J,t, acrh~re pet u,ta. eluse colta e .raffinata.: og.ru l'?rle U 1,og14ardo dtl tìud~ tlldi<o d~t: uomo di pe~!cro che in questi momenti &i n,nantre - "'"'' dcl ,c,10 l. &-.r.rio - lcmf"t: rifiuta e non sente la. respo,u:abillù. che gli è QW<UOdd/11 rcoll=iont artisliu. E a"the dl!.t.l, tr.1.dlscc i& prop,rl:i causa. 'I\'i.ste le.no - Q.uto spcra:,o /os,e '14114 e.hi.ori/i=k1wt, meno è ii vedere come. a.«a.rcu:indo i gusti llONA\'E-"TURA TECCIII Per un'antologia della farsa Sig. Ol1t1torc, primord!:a~ che ogni uomo ha la.tcn~i. certi pcnnaio!i, in ameni quotidiani. &Cl'h·:wo di c0<e che .1n-elert:ano \'anllllO della pcr,ona. In.. colt.1, degr.1dando la cohur& e portandola ad un li.sello ancor.1 pi\! buso. Io non chiedo a.I buon sc.rhtorc mon.1111 assoluta, certcu.:i. dol· l giudizi che I& crillca. ha dato e di Mlòi J.a. fa mias!one, cd :altre doti sole del acnio; 50- "orl tca.tn.l! di Edua«lo Dc i,·mppo J)C"tSCin• l:imcnte ICl1SO dcll.1 respo,M,1bllit.\ e C015elen· dono acmprc - con uia. mera.viglia, glie lo i.a di fronte agli uomini che ~re.ano la luce conft5$0 - d.3.Uc , fortti a dlaJet.t:,.11 di cYI, nelle tenebre. Che eMO sia umile, e 1ton ilf1u• cv!dtnlbs!mc a chi .abbia una oonfidcn.za 114· ti di cs&erc più tain·liuc. Che ogni J):lgin& che 111ocie.ta . con l'illustre fars.:i nal)O'.ctan&. spiri bontà e fratcllanu, che ogni p.vo !., r!• Le commedie di Eduardo eoiio una CMlru• schla.ri J':uilma dell'Ignorante. La. pr053. llll• r.fonc ~ fallccu. d! Wituuiortl, il ail lla.na cd anche EurOJ)C:a ai è troppo chlu.o.:a 5COf>O è quelio di urlvue per fona, In qua.I. nel tuJCiO; è &nd:ata aJ\a r !cr.ra di nuove tiui modo, a certi • pcui. • - pra:l.$i, lso!a• forme, si è vh·bulonat.l, ha \'Oluto spu!:arc bi!! - lrt11cp.bilmcn~ felici, fo 1;11.I il tono per dcli 1 )f'orbiti e lonl.lnl dall'uman'o. Ora crudclmcnle buJfonete0 &rri"a LI surreale. S--· ~ dl.scn;i oltre l'umano, In regioni OM:ure, nonchè oodestl e puzri • non appulcngono " !lCIU.1 u·,·crtlrc ehc si è conunCSM> lo SlO'IIIO Eduardo De Filippo, ma sono, cbbor:Ul, ciucl· errore p~dcnte. E noo è cosi ehc può porta• li trndlzionall, clu,id, dcli& 1&1"$:1. napolcta• re un contributo al rlso!Je,·amcnto dell'urna• n& dai Po?id.nclla dc! Pa1111an1e dcll'Aha.vW– nlù., Pochi sono 5t.1tl gli 5UIUori che ha.n· la., al l'ulclnclla e al Puaridlo del Pctlto e no preferito Il mut!rlo al rinncgue la llbcs'- poi, -=iJ>•le si San Carlino, aiù i!ù fmo a.Ilo d, dcll'htdh-lduo e I& dipiità .um:ana. Ora ~~= 1 ~i !:~&r~~ 1 f :i ~~,J~j I brancolando confusi, ,,;uimc del sccolo che ha. preferito le a.ili mcccanicilc, vinime di una della Blbllotcca Niu:!ona.Jc di Napoli, nclb. società che non lì comprende, sull'abi!it'òO di • l!iCh-&oomica nulon.ale • del Pet'.to, 11cllc un p;i.rtito che pure dando !Orl delle age\'O- commedie e anche nelle rldu;gjonl scarpctt[anc: Ja:n:oni cd il merito. ,·uolc !nquadtull. prJ. sono I •pezzi• del ll:IOl:atorc al IOlto JHIUO per \'11,ndoli della libertà f)Cnon:ilc. Che seguano l.1 c.,.bala, di Pulclncll:a che <rede di J),1IÙ.rt la ,~ dell'anima, la voce di un.1 nobile mls- :ai fantasmi, di Puklnclla che ncconta un ,uo sion'e mDl':ik, contro coloro che ,·oncbbcro una sowto dcll.1 rh-o!lell& credula ,c:a.r!ca fra due umanità dcgndata.. Che sentano la miasiooc llll11:;intl e Yia \\a fino aUe 99 dbgru!e cli dello scriuorc e l'irnmenn l'C5l)OnS3.l);Jità on- Pulci1,clla cooctcra, a. non finire. Sono questi dc la. poslerità pl'.K.U giudlculi un giorno 1 11 pcul • che fanno spicco e che rapprt5tn· educv.torj dc! <Y.lSlumee non011t:1n1t ciò arti• ta.no il capltolo \'Cf:lmcnte &tli,'O nollc com– st!. Che dia.no J'lmpront.l all'ultima metà df medie del NCIISIIO. Lo 5lC$!0 awìcnc nelle 00111• un !ICCOlotanto tran.gli&to che cerca una !lo- medie di Peppino, m:a qui con più can'dore luziooc dei propri ma.li morall e fisici. Cl~, ed elementaz-c evidenza. di dcrh-an!onl, ciò che =:~ 1 :iut'no i dnicf cd I dubbiosi :1 ri• !ta aJ~o~C0:.':1!. d!n:'::ior:ongcn=~~ FRANCO CJIIAPPA sti~~~I :;~~~1'';n:X1f 1 :~~a:.C ·=t,i ~~= --- I tcua. lall ~,adoni Ne ux.irebbc fuori un O so "°" n11 sono c,prcsu, e.Morame,ile O speck dl &nto'ogla della ,cc:chl& filrS:I Non 11 1>110 1nlc,foc;,.1ore nòn ha e.o/J'IIObene Che 1-U"Cbbc m:ùc che qualcuno 1\ aocfn~ a. t:l toso V<Hr. o tllert il mio itnflo _ çi.l, pn. le lavoro, r1c.co CCl'IOd1 ~ponte prospcltfre mali• la"-1 - se non l'oflt:rmano11e the l'o,. l\lNO MISCIII te t ... urlone, che l'arte t g11•da (11 uno gu,_ da the illwtm111 • 1te.ondo la po,olo di Goethe) --– ma non p,edicot Et.to la d,lfertnui e.ho ml Uno e o,1to/OfKI dli/o vcu.h10 for,a •I b." •n PSICHE E COSCIENZA S. FRE:UD· Introduzione. allo studio della Psicoanalisi< A. ADlER Prassi e teoriacfella. psicologiaindividuale: (in rUwmr,a) C. C. JUNG Sulla Psicologia, del!'Inconscio C. G. JUNG TipiPsicologici' E. JIARDlNG La stradadella Donna·. C. G. JUNG Psicologia e Educazion8' A. HAL/NT La vita interiore del fanciullo S. f'/1.EUD Psicopatologia della vita Quotidiana Casa Editrice Astrolabio: HOMA ,na, lttlo olla radw, nt/la sene dei • q14art,L I Cordla.M ~luti 1"t:1t1cva stobili,e. e tt,tcie 111 QMt:1/asrdt, di 1c,010 uura,noro,,lt: Pff,ha no" ,, si /"OC. il • QM01t:S1mali • du l'arto nt:l(.e tanto pii, 'futh! sttuot I ..:,..;.<<>c:>:}-C"?c>.:}-C,<>9:}-{:99:=s<<>c>>~ ~=================:=::====~ i UNGRANDE CONCORSO i olive-bti cenl'e costruzione, come un nuovo viale, si dirigeva verso ti mare azzurro; pareva un nuovo mondo che si ~prisse all'improvviso! lo stesso mi vedo a! centro del paesaggio, in un grande stabili– mento che pote,·a essere un p:1!:tzzo o un pubblico edificio, e a mc 5Cmbrava un ministero. Mi sono svegliato col capo a'ncora dolente e oppresso da que. !.l'idea: quale potrebbe eSiSere la tariffa della vita umana al mer. cnto nero? I! giorno prima avevo sentito discutere sui prezzi correnti negli scambi alimentari tra privati. Mj isembra che il mio slngo. lnre ques.ito mostri un rapporto tra l'istinto della vita e i sod. disfacimenti cle!lo stomaco, forse tra la 'tlutrizione e il catabolismo finale anravcr5o cui si di!:itrugge Lutto ciò che vive, tra le priva– zioni e la voton1à cli durare, tra l'abbanclono e la volontà di vi. vere, tra !o svezzamento e ! 'accettazione dell'esi6tOnza. · Mi pare eviclente che la nutri:donc sia alla base della !.alute come delle ma!auie. Quando penso ai ~ogni fatti: l'incontro con la defunta madre della mia madrina davanti al!a grande salumeria clave nclolesccntc, certamente acquistavo per le mie mcrencle {1 1 che into!.Sicarmi, credo mi sia Stato dato un avvertimento dr:I pericolo di_ morte imp1:cito ne! primordiale quesito. La m.1a fame morbosa. isubisec \ 1 arizioni; nel!'insicme ha tcn. dcnza a diminuire. • • * ; 11 mi~lioramento non è durato. l..a notte si è fatta ango– &1os.a1 ,e 11_polso è r_a~idamente risalito. i•lj spaventano j piedi gonfi, I ansimare al minimo movimento, e l'assenza cli ogni forza. I-lo tentato di farmi un'idea del valore del regime c!orurato !lei mio caso, ma i miei sinLomi iSOno CO$Ì variabili. cosl incerti che è motto difficile giungere a una conclusione. Mi sembra tù;tavia che, 5c potOS!:ii ridurre l'alimcntm•ionc, starei meno male Ho passato due ore del pomeriggio a sonnecchiare, 0 1a tesrn su di un tavolo, cercando di u5oeirc da uno \Stato di torpore con. fuso e do)oro<;o, che agg-rnva il mio male. Dapprima ho pensato, come mi veniva suggerito, a unn distensione !,a\ut :l.re cloPo tante nolti insonni, ma, oggi, mi domando se non sia il principio di un vero d~cadimCIJIO orga_nico per inlOS!.icazione uremica. Mi pia– cerebbe d1 leggere o iSCrn·ere per provare Je mie rorze, ma ho troppo sonno, e la visrn sembrn indebolirsi al punto che pc('l,Sino con gli occhiali non cli5otinguo piì.1 niente. Se ciò non mi fosse più poSsibi!e ...... (CONTINUA AL PROSSIMO NUlll!tW) i t $ --- ' ~ ~ L'A.G.E.S, (A~enzia C:omalisti• ~ ~ ca Editoriale Siciliana), allo 6COp0 t ~ di perfozionare la rete dei suoi l i corrispondenti. r, c0Hahorn1orì. a ~ -!J,, tutt: i centri italiani, bandisce un -!J,, /~ concorso al qu:ilo gli 6cri1tori ita· ! f liani eono invitati a p:irtccivnrc ~ ~ con articoli, racconti, poesie. Jr $ ~ concorso comprende anche una W ~ $ ziono per i d\~egni. -!J,, ~~ I lavori, mentre saranno retri• X X hui1i, uranno a cura del servizio I ¼ La_nci~A.G.E.S. off~rti_ per la_~ub: ~I ~ bl1eaz1ono :ii masg,ora quot1diam t ~ o periodici italiani e etrnnicri. t ~ Richiedere in(ormozioni alla Di- ' ~ rezionc editoriale do11'A.C.E.S., '°1 ~ vi:i Maqucda 256, Palermo. * ~ ~ c>:.<~-->>C<>c>:}-,:'.'{>c>,>C<>c>>C<:-c>.:}•<'.l U,1'opern l,ibliogmfica di pra• 1ic,1 utiliuì: DOMENICO rusco EDIZIONI RIGINALI DEGLI SCRITTORI ITALIANI ' ( 1900 · 1947) Voi. in 16° . p. 182 L. 350 Repettorio di. oltre 5000 opere lettcnirie (rw~sia, pro:w, teutro, critica) di 500 muori. co111empor. BERRUTO EDITORE - TORINO V S.Francesco daPaola, 10bis ç),-<-► <-.+->-+-o-<--,.(--,..(--,.(--,..(·--E--··t ì ;D~:'.~NI DELLA BUSSOLA f I ENRICO FALQUI ì I La Letteratura t f del t I Ventennio Nero 1 Prezzo L. 900 I f. E. uno documento?.lone preciso 1J e lmporzlale delle molte !ne• t sattezze e Ingiustizie commesse t f. o danno di una letteratura che !l tutto sommato, ha saputo lare f 11 proprio dovere dllendendo Ii alcuni valori splrltuoll e orti• t stie! ln un periodo che miravo o ben altro. --t->'->"'-}->-+->->·'->•~>-►-+"

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