Fiera Letteraria - Anno III - n. 5 - 6 febbraio 1948

6 fcbbr«io 1948 LA FTERA LETTERARIA LE BELLE ARTI I ~?p:1:!,ELi<~a~~~ al~ • ant' Agostino • e Laura Bellini da • Chiurci:zi •· f'a1110 ~uo, ct:rla naturJle ri1m-ia e unnhà. '\ei tuoi di1,i.i1ti ~i lencn1 una 1er1a nOi<ltilgia dc.Ila J>illura. i'\on tanto 1":unbi~iunc di fare dcll:i 11illura 1111anlo u11·:u:cora1cua di nun duvtrti arrn.1rf' mai. Quindi. una ,rru1)0lo~ità 1>edino e.:igcruu,. un ri-crl,o tpropot.itato. LII eua p11t11raera ,0111le ionilc, H:la1a. ,,u. Jitu. 1«0 :acfenlalll da do\'Cr ricorre. e .1d una 501til1bima mtelai:nura grafica •111:i-iun <li-ecno 1ulla 11i11ura, LIONELLO e la pittura Il presuppoMo polemico che in. forma di sè queHo libro (/.A1ci(•,i J..é. ,,y./Jr111,l • L'animo pr1111,ti-:1a - Ein<mdi 1948) - famo~o in tutto il mondo, e OJ!gÌ fin:l\mcn1e perve. auto in \'enerabile canizie, al lettore italiano - i-i pub racchiudere in due parole: la mentalità dei popoli primitivi non è nè pili verde nè pii.1 ingenua di quella delle società su. pcriori; ne è 6Cmp!icemcme dissi– mile. In di:-~idio cpil la :-cuoia inglese del Taylor e del Fr;izer, il Lè,,y. Bruhl, fin dalle sue prime ind:ag;ni intorno Hlle funzioni menrnli delle ~ociet:\ primitive, ;wev~a cercato cli dimostrnre quanto erroneo fosse un quadro psichico di 1ali p0poli, eia. borato, per esempio, con le coordi: nate mentali di un europeo: e co~1 ini.1ia,,a, in una scuola sociologica t.·ome la francese, tutta int~a alla lucid:t tviclen7a ed ;aliena dalle co. s1ruz'oni irrazio"!alistichc, l'ingres. ,o di quei motivi lie\'Cmente drogati <..he do\'C\'ano per lunghi :anni - in par.1 Ido :1i corsi ber.c--..on·ani del Co:iège dc Fr.:rnre - contras. _.-.r; :irnt la fisonom'n. ro ..10 in rilievo il di rcuo « de c;criuivo u degli s1uclio!.i ing-Jesi il Lé,y-Bruhl si cimentò fin dall'ini. zio col problema cli un:, nt10\'a ter. minolog-ia che coru,enti~-,c un:, mag. g'iore aderenza all:1 mcnrnli1à dei 1>0poli primitivi, e ne 1ent? va~i_e definizioni. Cosi, per esempio enti. cando il termine di « animismo 11 che pretendeva dc!,ignarc l'attcg. gi"mcnto che queste società assu. mono nei riguardi delln realtà (e. nomenica, egli potè dimostrare lo cqui\'OCO derivante dall'innesto del. la nostra nozione cli " anima » e di « spirito •, totalmente estranea ai primiti\'i, che popolano l'universo non di ,t spiriti it ma cli « forze oc. culte ». E, insistendo 60Vra1tu1to ,;ul carattere esoterico cli mli forze, dopo essersi fermato in primo tem. po sulla accezione « mistica ,, (u:r. mine anch'esso, in verità cs1rema. mente ambiguo e contro il quale avrebbero facile giucx:o l:i. maggior pari<: dtllc accuse moc:sc dall'autore all'a anim'smo 11) finalmemc per .. venne, con felice ,scelta, a c1ucllade. fini7ionc di .: mentalità prclog-ica 11 che, pur tra severe e corrucciate polemiche, non mancò di amorevoli consensi. • In che consiste !:'lmentalità pre. log·ca? Quali ne sono i principali :Htributi? 11 legarne causale, co<,\ com(' noi l'intendiamo - ricorda l'i\. - uni. sce i fenomeni nel tempo, in manie. ra nccessBria, e li condiziona in ta. le guisa da cli!:tporli in serie irre. \'Crsibili. Tutti i fenomeni dell'uni. verso, come dice J<an1 1 sono in re. e'proca azione univerc;:1\e: ma per quanto complesso ne si:.t l'in1ret:cio. la nostr:1 cCrtezz:t t:he u111i ~i cfj. ~pong:100 sempre in serie causali. fondH per noi l'ord'nc del mondo Per la mentaJità primiti,•a la c!e. rivazione delle C.lU~c è di qualità A <1ucl .11i1uorc rhc alla • S:aul'Agu• 11i110 • t,,i c(ln~olava di a,cr lrO\'lllO un:.i 1nn11ra 11111•1'111le e 11011un:, 1>11turu (c111mi111lc:, io 11011rne,o ,a,,u10 d10 ri– si,Hl<lcrf', \1111cla1teC('al'hc rou ,o'c-,– se dirù! '011 &l'll)('\Oche la 1>i1tura a,e, Ila 1,erduto 11ue.-1emulinronie. q11Ci1i wccenti pure co•i ruri e 1•1eacvoli (ch4,: foliSe t1uc-10 il .aho dallu 1,ittura ma• ad1ilo nlla pi11ura (unminilo?) e fa 1uu 1>ittura a"è folla piit eor,0►3, 11iù nu1ri1a. 1>ill i;r:U!a, J)iù «cd11ce111c. (for .. c più Scipione, più Mafoi). LA. VITA SCIENTIFICA 1 primitivi "non concludono,, interamente « mistica 11 1 e l'idea di ordine, di legge naturale, rima. ne lotaln1tnte e~trane.1. Tipico della pra1ica m:'lgica è di non res1:ir mai delusa d:1gli ir.,suc<:essi (che verran. no subito scontati nella imerferenza di altre for7.e occulte) e cli manife. c;iarsi quindi « impermeabile alla esperienza 11. Si pub dedurre da questo che le conc-lu~ioni dei primiti,•i s:an fai.se? E' più giuno ammettere che i pri– mili\'i t(ncn concludono", essendo le conclusioni implici1e nelle prr,. messe. t\pp.tre naturnlme111e, per questa ultinrn asser;,ione, irrilevante il quesito (timid:uncn1c avanzato d:li buoni padri missionari e gr:a\'emen. te s:wc·10 da alcune 11 vieilles br1r. bes u delle 6Cuole sociolo~ichc del primo ollocento)" circa la 'minore o mri~i;:iore II intelligenza 11 dei pri. mitivi. Llt loro avversione al ra. gionr1mcn10 non <leri\':l <IH inc:apa. cit:\ radicale - conw per un:t infor. mi1à del pensiero - ma piuuo~to eia una .sorta di l,aborio!:iarepug-nan. ;,a del loro intelletto \'C1·sole opera. zioni di!-icor~ive. 0 quali sono, invece i principii causali ammessi da tale mentalità? Lé\'y-Druhl elenca, in altrew1nti paragran, la scriè di queste luci ed ombre che :lita nostra « intelligcn. za II p:'liono paco più che fulig'nose chimere: le for7e occuhe, gli 6pi– riti dei trapassati, gli <:trcgoni e i loro sor1ilegi. Un indi\'iduo si am. mala? La responsabilità è del mago. Sciagure, offese, accidenti non ~– no mai dovuti al caso: respt,nsabili sono i desideri malevoli Lo stre. gone d'fpone d'un pottre che fa parte del suo essei e e, =anzi,ne pro. man.1 1 simile al tfoi11101t .\altòs di cui parla Plutnrco n proposito del per. fido Bruto. Le previsioni dcll'a,•ve. nirc- si effettuano :1 meno di pre. .s~1gi- quei segui che 1anta revc. rc,1✓.:1 propo<;ero alle 60C'ie1:'t.1nti– chc1 fino :'llle ~oglic clcl Cri:--ti.inc. simo. Solo dopo lri clabora;•ione di t,1li premesse ci è consentito compren. dere a fondo il concetto che i pri. miti\'i si fanno cli loro ~tessi. Da una p:1rte J'indi,·iduo a<lerjscc strCt. tamente al gruppo, e non se ne \i. bcra che a grande fatica; non esi– Sle per ,se stesso ma per il gruppo. Il b:mbo che non è ancora pas. fato attraverso i riti cli iniziazione non pub dirsi nemmeno partecipe di una esistenza completa, è ancora un:'l en1i1à artifizi:1ta. L'individuo solato dal gruppo è definitivamcn. te perduto e l'esilio eoui, 1 ale alla morte. Il nucleo fomilia~e si fonda meno sui legami del sangue che su diverse « p.-'lrtccipazioni », ma è un tutto organico ed è sorprendente, in alcuni casi, vedere gli identici termini designare i vincoli di p;1. rentela e le parti d,.I corpo. L'incli. \'id'uo è ver:unente nrnncipio dello aggregato ,sociale. Esiste una II in. di, idualità mol!eplice 11: sè il fra. tel10 fposa la vedov~• ciel fr:11ello, se il fig-lio viène ucciso in so-.1iu1. 1io"c del p.iclrc, è perchè i clue in. dividui sono in1erc:1111biahili, o me. glio non wno che unn entil:\ sola. D'allra parte, l'indi,·icluo :,Ì pro. lunga attr:1verso i pili difformi nt. tributi: capelli, grumi di .:angue, frù-,1oli d'unghia, cute, e perfino escreme111..i.Agire su codesta mate. ~ ~ ~ ~ I ~ ~ ~ ~ ~ Pagina 5 ~~~~~ \ Jl pittore Caoioo ba colto la di,peraziooe di due e11eri semplici, f.ttalweote travolti d.slle più torbide couegueote della guerra, allorcbè naufraga l' uluma loro syerauza di putersi costruire uoa vita aereo■• 1 protagooi1ti di questa vicenda 1000 un negro ed una povera ra~ana bianca, cosi scelti percbè 11 cuore degli eaaeri umani non ha colore nè privilegi. Queeto le1ua, da una idea di E. l\,f. Margadonoa niluppata e sceot>ggiata da Alberto Lauuada, Federico Fellini e Tullio Piuelli, è stato portato sullo schermo nel film Lux e Seoza pietà•• realizzato con un profondo 1tudio di verismo da Alberto Lauuada ed interpretato da Carla D~l Poggio, lobo Kitzmiller, Piene Claud~, Folco Lulli, Giulietta Muina ed altri. LlJX FILM * D"i Jo,t, di ~rm~ recmm 1lnllo Crd luia l'Obefuco e tbllt, Libreria Rt>s• selli $C4',:linmo alc1mi ,i<,mi, da n1,wn• gersi alle ct.11tinnia «•Ò 1mbblica1e da ,wi. 1/1 scrluori ett artith che de•idern• 110 il rit, •. mo ,lei V'entro J..lle Arti alla tlire:ione tli A. G. 8rt1&aJtlia. r.:ard11rell1, Un1mre1t1,Anna .llniranni. A,1drein•1 P111!11rmi. Sadnio. Viw Pan d,Jl/i Scel::.o. C. Y. tt,1/unci, M11rio ,fp ,r,,.,u, Irene nri,1, U1lf'rllf Mifani, A11u111tc1111 Drn«o. Cm~eppe Cnlau,. De Mbuo. /lerma111,1, C.•.'lfire del Corn,. Solari. l-'ru•1chmr1. Omiec:iul,. • Munuche.• si, Ct1rdr,~(). G11briele Cen!l, Compant• le. Meio, Gioni, Su/ano ,. ,\f. Land,. L. T,iesre. «e, ria di facile corru7ione è come :'lgi• .sulle funzioni e la mentalità dei re sull'intero individuo; donde primitivi, non ancora U! auop~JI tutta la corpulenrn casisticn dei ri. 1rnliano). nwli magici {un rirnale che su!:si. In ,·erità le O!SCrvazioni del so. stc :lnCora nelle pratiche delle no. cio 1 ogo francese collimano in ma. strC fattucchiere). E. su questo nier:a suggcsti\'a con le indagini di 11 prolungamento II d'ordine fisico e Freud e di Jung intorno all'inco. discreto sovr.u:ta quello ineffab:lc sciente e anzi ne costituiscono for. dei u iSegni II e• delle ,t immagini ii. se una tra le pli1 fertili sedi di ve. rifiche. E' profondamente significa. La s1atua, il ritratto e perfino il tivo riscontr:lre che le caratteristi. nome di un inclividuo non sola. che osservate dal Lévy.Bruhl raf. mente lo rapprr,entano, ma ne par. fiorano nelle pii.1difrormi società tccipano. Cosi ~i iSpiega come at. nrirn·1ive; poichè- lndios :\mericani, traverso tali simboli si possa eser. '.\laori della Nuov::t Ze 1 anda, BantU citare su di esso una azione mag'.ca "i~I Sud Africa, offrono 60110 molti {e che altro tentano le circi e le ric;ru:'lrdi, vaste analogie di com. medee c!ei nostri quartieri eccentri. nortamcnto. ed identiche conce.zio. ci quando, richicsia dalla nrnna va~ nj, cillrinte dell' inn:i.morata il II forma. Immediatamente si impone Ja il. ,n r:lr1nl'na » con l'effirte del rMi. hzione che tali somiglianze derivino frago, ne inrnl,ano con lo sp:llone da identiche a strutture » insite alla arrugg'.nito le pupille di bromuro?) individual~tà umana, e che rn. 1i strutture, ps-ichicamentc in1ese, co. • -.tituisc-ono il sostrato <.·omune di ogni uomo. ~l:1 codesti studi sulla .spiri1uali. Cosi lo studio dell'incosciente e 1à primitiva non :1cquiswno solo qu<.llo dei popoli primitivi ~i com. c;iignifira10 Ctnogrnfko. Non ritcn. plctano ed in1egr:rno l'un \'altro, go an,d d'esser )ontano dal vero at. poichè nella psiche <lei civiliuato tribuendo :1J1'editc1reitaliano meno l'jnda~ine p:..iconnalitica conduce un interesse specifico che quello di in\'ariabilmente a riconoscere (co. Einfiih,,mj!' al \'Olume cli Jung sul. ll'è residuo cl<'lla mentali1~ primiti. l'i,won ..l·io annmwiato ncll:l mt:de. "a) una 6orta di .\tlantidc aHior:in. (,ima l'ol 1,11rn {poil-ht' :altrimenti non ie dall'oce~mo dello psichi~mo ar. (,i sp'q:ht.·rt·bbe 1:i.monca epifania caico; quCll.t appunto dcnominaw di un tt'!'IIOche presuppone - co. da. Jung col nome di « im:oscicnte mc queMO del Lé ,•y•Bruhl - la collcllivo 11. conoscenza delle due opere citate, Enrico FULCHIGHOHI

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