Fiera Letteraria - Anno II - n. 16 - 17 aprile 1947

UMORISTI CONTEMPORANEI Come Il'f e Petròv divertono I cittadini sovietici A r:"::T\o;::!;;~::•i :On~ 8 c~~::r~l•t:p:t\:~~:~:1: 'lini !ì:!~~:~e~:~ aorviti alla CO· tròv. Ne Il CJtte.lino cl' oro riilppare O,tap Ben- L'ironia di Zòsc"cenko ha u11 contenuto der. Come Cicikov che giravo la Ruuio in Eiloi50fico, è un'ironi11 romanlica. Per trova• cerco. di anime morte, coal Bendcr con al– re qualcoe.a di •imilc, birogna. rilMl-lireoi t,i Ire avventurieri del~ ,ua riama: ,u un.a drammi lirici di Dlok. B\ok scriveva: , Tu1. verde au:omobilc 1conqua.ua111 vn alla cac• ti noi ci siamo nutriti dell'ironia provocato· cin del milionario W>vietico Korcjko. rin di Hcinc 1. La città con barbieri e pompe foneb1i ne Come in Blok ne l....o baracca dei .allim• Le dodici .celie e la macchina 1f.a.ciata, bonc/1i, od esempio) e com.e nella Cron<JCO • Antilop11 Gnu•. che ovon:i:a • come un dello ctua di Lipsio di Kovèrin, nei rnccon. carro funebre •, in,crendosi lun110 il vi11g li di ZòK'ccnko l'autore è 1cmprc noscoslo gio in una gara automobili1tica, &0no clc– tra i pcraonoggi. Ma i suoi racconti 10no menti tipici del burlesco di !l'f e PctrOv. comici solo c1teriormcntc. Come in Gogol' 8i50Jnn dire ora qualco,n su OstRp Ben• e in Dostoev1kij, in essi il comico na1ce da der. Bendcr è ,mzilutro un eroe ciclico. co situazioni 11entimcnta\i. mc Sherlock Holme1, Non eono rari gli eroi L'umori1mo di ll'f e Pclròv coincide in- cic'ici nella lettcrntura 10victic11.,611.110 cit11. vece con quello delle caricature dei Kukry- re Benjo Krik nei racconti di Bnbcl', il niksy e delle commedie di Majukov,kij, Si qunle, con lutt_c le conrraddizioni tipiche di trotta cioè di un umorismo dal lono di 11.gi •q~1es~efigure, 1~ un racconto 11~sa I~ figlin tuione, che riprende la tematica e lo mito• di Eich""um e 1n un ahro la figlia d1 Cu1c. logio dei manifc,ti sovielici. A!ln base di Co11l Os111p B~nder rivive nel Viic/lino d'oro. romonzi, come Le dodici ,c,lit: (!927) e /I dopo c•.ser moria ~elle D~lici .cdie. !no! vitellino d'oro (1933), sono la &111irn contro l~e.. egli è ur.o dc, reucci della prOSI\ IO· ~nbJ:i::::~err;,o, la piccola borghuia, la fai. K_;;'\r.cadi c&be{avnlcrov di O!e1ci11 e Bcnjli Netsuno h11,rnco,11 ori:acrvnto quonlo vi ain Bcnder pnrlccipo di quel mondo ladrelCO di Maj11kov1kij nelle P"Kinc di ll'f e Petròv, che fu un frcquM1te motivo leucrorio nei e •pccialmcn!c ne Le dodici 1edic, primi unni dd comunismo. In Zòsc'ccnko In pnrodin dell'ambiente e dei tipi cm daln, il più delle volte, median- flE.RA U..'1TERARI.~ Cinic;o, imoffcrc11tc, egli ,i proclama 110 cli una ,·enti11a cd ancht .:,e, prc,i di • grande combinatore• e si fa po.1111uc, co• per sC ulcuni di essi euper,:mo in efficaci• me del re1to rili altri fi11uri che sonc 1uo1 ari suca la 11111,:gior parie di quel i di Pu· amici, per fi,ilio del luogotenente Schmidl. sr.kin. non hanno corue qu~ti il 6_ignifca, Cosi Bcnj11Krik, nel cinc.ccnario che Ba- d1 « accomp,:igntu11en10 1t 11111s1cale della bio, bel' ricavò dai Racconti di Odessa (1926), grafia, Sono sprau:i dd genio dcll'ou1ore col 1uo pànama e le uose verniciate, im- de I fiori d.!! m1de, ana'oi;hi ad essi, de· pcllito in • un'clcgnnza kidre5Cll •• 1i lit· (fili di s,ur loro ucranto come crcnioni in tcggia a re del~ Moldavanka, il ghetto di ~~ finite e giusl.fìcatc. n,:,n "figli del!e Odeaa. 1rnu~e e dei momenti J1 meJi1azionc del la· La •tc,1t1 lingua JadTc1ea (blatnyj ja.zykl ,·oro pocl co » l'Ofllé in P'u!ckin, Oiiiei;nan· era molto diffusa nella letteratura 1JOvietiC11:do i 1•ropri 1rnu1 - 1101::a l'Ef'ros - Pu.:,ckin ai poasono citare Mot'lt,a Molchcmuac, di nello 1elcs,o tempo guard:ivo .,e s1e.,so e ~~-'vinakij e La fine d'uno eho~a di Kave• ~~:~:''\/:ri;;e s~c;Ì~~ul:t;~ll~el~l~l~r~i,?~ Que11i reucci sono doti tul piano dello ~::~:;i 0 ;/c~oec~~ 18 ~: 0 c•::~~ . É ::\ 1 :~~~~ ;:2:~m::::p,: i~nfcl~;::_opcra comic.n l'eroe è .. ,o con 1t0chi tra111 di pennn, cnmc. 11ochi O,tap Bende, è in fondo ug togMlore, ;: 1 ,:~:cìrt 0 ::!11~'!(1~:;'i~~cr.l~\:rl:.:~~u:or:ris!~ tgli cCrCQ un milione e s'illude di poter gnnrc. » rara a Re.mii.o\' Pochi tnitti di andore a Rio de Janeiro. Co,ì gli eroi di pennn. uu 1 di un geniO nc1" 1111 caso e OJ~1ci1110gnano l'Europa, E alle sue ,ubc. nell'altro: do ciò Ju loro dui)lice 1 mpor– rJe, alle sue disone11c avventure dA un tono tamr!l documrnturia e fJ>iritu11lb Ili.') 1iri, di prole$la morale. Nel Vitellino d'oro, ad 1110 ca~o Jicr 1!1 JJreciu e profonda carat· c1cmpio, la siluf'ziont" del romnn:i:o poliiic- tcrizxazionc llel i>OClll. nel t-econdo per la k.O è rovc1chtn: non è più il detective che su:i incluaione nella ccrchin della poe,.,ia ~i:C!u:~ 1 ;;r:::1i:i'11ll ~v\:t:. die dà la cac- uni,,cr..ale carat1crizzt1111 anche d.i questo I:: quc1to mondo. con la suo epigrnfia (in ~:~!l~~:C- 11 !::t:u:1:' 1~i: 1 ~ki;~-t d!~:.~,:~:~rl~ll: segne. monifc1ti, nomi ridicoli) con quel dei raJJprese11to111ipiù orii::'nuli e più gi• coro di filfllre gro11esche, con queg~i ,11mbicn• gnific111i,•i. ti da c:1t101ioc illustrale. ha qualco.ta di esotico. di vicenda d'altTi tempi. Il tono do. min.antc è quello del feuilleton umorislico, della vignetta (1i vedono nel l'i!cllino d'oro la psrodia delle e11crcitt1:i:ioniantigas, c11p, XXIII, e del cinema 10noro, cap. XXIV) m.a certi punti hon110 il vigore della salirti rus1n c!auica. di quella di S11\tykòv, per in– te11dcrc1 ,t, M. R. ~. L. C. Dall' di 11 " Eremitaggio ,, Leningrado arrivcmo,; "oci sul.l'm1tica arte i.taliana Lo difficoltà di procurdrsi libri dalta l<ur ,ia ,ooiclica, che per /e condiz.iani crea/e dalla guc11a non Jono onco,a cesia/e nono– rlan/e il dcsideiio da parie nOJlra di rice– llcrli e lo buona tJofonld dd porle runa ili /aree/i a11ere, ha /allr, ,ì che ancora igno– riamo qui da noi anche i ,isulia/i di sludi e di /al)o,i che ci riguordono dircllomcnle. Ab· bidmo già segna/alt> ollrooc, mon mono che ne obbiomt> aouto visione, varie monog,o/le rclalille ol/'altillilà dei nosl,i architclti in Hu,sia nel paJsafo; osgi uogliamo segnlJftr re, in ba.Jc al 2. oo/umc dct " Louo,j dello se:ionc dcl/'ar/c occlder..'a/e " dcli ... J:.r~ mitaBSio statale '' di Leningrado afcuni 1hr di ,u a1/btl e opc,e italiane che ,i t,ouano j;"~~~c~~~figiju:'eJ7' At 't"Sc~:b:1v '~r te deformazione linguistica. Non solo nei Racconti di Noz.dr lf'ic, ma anche altrove. cali lr11.1crivcvo un linguoggio compoalo da e!'pressioni contadine, del g:crg:o 110ldatc.co, STORIA Dl SESSANTA AUTORITRATTI ,pefloamcnfe Ju due quadri di Noddo Cc~ co,elli e di F,anciab1'gio; due di M. V. Do– b,olt.fonskij rispetli11amenle $ti di una Vat' ,ionie Ignota delle eomposi:iOni di /Jcnlor– no pc, il S. loren:.o di Fi1enz.c e su di 11n r/iJeJno del Casllgl ne, uno di N. A (;u10ic ,u d( un ca,tt>ne di C..iufio !<omano; due di V. K. Sleg'tUln, ds e I oamenle su due camme{ lavoro di Gi-OIJ·nni An/onio lfo•sl e .111 Jaco"o da Tr ·no e la suo alliol14 a,listica In Spagna e uno lnl·nc di I:.. A. Lcp\ovskaja su ont hi ma el'l l'allanl 411 bron:.o dei secoli XV·XVII. ~ui, darJf che di queste noie sia giunM l'etlJ onchc /lno a qualche nosl,a studio,o: cue meri/ano lu/la-– oid di essere segnalale al pubblico &io per chè si ri/etlscono afrlla/ia, che come è ge· nera/men/e noto, ha nel/'« l:.iemifogyio n d, Leningrado un posto d'onore (è del 194() la oubblico:ione del magnifico oo:umc Diaegni di scuold italiana dei scoo/i À V e XV I o cura del Dabralr.l0n.skij), sia anche perchè ci rivelano con gli altri teltHivi all'arle degli altri paesi occidentali pubblicali nel volumi dei "Laoo,i ", l'im.,o•tan:.a dell'alUo'/à de. gli storici e c1ilici dell'a,/e ,oofclicl. Il aofu– me conlencnle idi scriffi sur1iro,dati è ricca– menle 1/luJ/ralo cd l>1mi ,c,illo è accomptr gnlllo da un brelle 1/auun/o in fnglc,e, /ran· CCJc e tedc,co. 1lavo-ecclc.wio11icl1e 1 da cancelleria. Ero In. par 'n.ta piccolo-borghese, coi suoi 11.ampi li Anclie Pusck;n bruchi e l'nbuso di calcmbours, e prcciaa• t, re un ambiente. Que1:e1 cnrlllleriuazionc lingui11ica ben ,i ;idnttnva alln form11.di • sktiz 1, cioè di nar– r11zione orale, che nvcvnno i racconti di Zò. disegnò ~:;ri:, 0 ·dit:.11~n:~:t di èe!l;:r e d~ÌI g('~~;- 1-t IL fenomeno di poeti di~cgnnlori o pii• lu,ione del di,corso vivo. tori non è un feuomcno raro: in lulli i Un e1cmpio di • skaz I lirico, DOQ umori- p:u:si d'Europa se ne huuno esempi: J)&r 1lico, è quc-llo çl.el primo Lconov. I colnrmentc ricdu, ne 80110 lu lctterntur.u In ll'f e Pc1ròv, invece predomina il 10 g. frnncesc (da V. Hugo n Ba11tlel11irc, dn gctlo e all'elemenlo vcrbt.le è da~ .cnr1n S1cndlml o Anu.o.'e Frnncc, tl:i L. Bloy LI imporhrn:i:n. U\ parodio, anzichè da trucchi Coc1cou) e quella ru~,;11 (da Pusckin o Go· fone1ici, risulta da clementi viaivi: eartel• i;ol'. do Oo,,tocvskij n Turi:<'111!\' e Tol~toj, Ioni. !PJghe di p11c,c, in1eg:nc di ne, 1 o:i:i (ca. du Cechov II Maj11kovskij). Di recenie C re al M11jakov1kij del periodo cubofuluriili. t-1010 pubb'iooio i11 hulfono un 11rt:colo co}, e 'Soprallutto uno decorazione dispera• dello scrinorc A. Hcmizo,• (ti: Hw;sin l>, Ho· 111.mcnteborghc11e, interni di provincia oleo• 11111, 01.1 Cnr o. 19-IS), anch'egli originuli,l,– grafici e insieme irrenli. simo tliM!gnotore e qui acuto e1cge1.u dcll11 Certi nmbienli da v11udcville t10mig:1i11no consuctud ue di mo ti scriuori Ji nffulnre 11 vohe 8 quelli dei film., comici dc! primo 111 disegno una C'li.ove per nprire lo seri· novecento. Voi la pt-no di· cilnrnc ono da çno dei .oro 1>01111icri (o non piu110e:·o. Le dodici sedie (c11p. XJ: 111h•olta,1>erch:udcr'o 1>iùcrmc1ir.omcn1e?}, • Dentro il negozio di mode e cappelli ~:ra 1 ~;:sliruss:tl~'. i:;~&~k~~~ '-~: 0 ;:rnJ~ :i::/•~rèim:~~t~~~~ut:e~~a 9 P 1 :r:::; d!1 g:~:~~ /Jori..t Gn1l1111nv e dcll'Er,g.-11jo 011P,ci11. Di gno militaresco, nè forme per cle11nnli cnp, 1 ,,1' pelli di dame, Invece di lutti quc1ti orpelli in qucll'oppartamcnto di tre camere viveva un pappaJollo bionehiuimo dalle mutnnde 10!1~. Era tormentato dalle pulci, ma non potev11 lnmentnui con ncw.auno, pcrchè non I parlova con voce umnna. Ciornotc intere rosi~ chin.va st'mi sputtincio la buccia 1ul tnp– pcto atlravcrso le 1bnrrc della gabbia ti for. mo di forre, Cli manc11v11no ~lo le c.nlOIIC" nuove fischinnli per somig:!iarc tid un arli• giano ciondolone, Alle finc8lrc vncilkw11.no scure tendine cannello. Nel\'ap;mrtamcnto dominavono toni c.'ln• nella &curo. Sul pianoforte era appc111 una riprodu:i:ione del qu11dro di Bocklin L'i,ola dei morli in una cornice fanto1ia, di quer. eia lcvi11ata verdc11eura aotlo vet-ro t. Si tengo presente che per Majàkovskij, nel p:iema Per qu~to, Bocklin è il aimbolo del• la piccolo borghc1ia. bu~S:=8~ 0 e c!:~~d: d~J1! ;;:~cc~rt lii.} ;!ife~ tròv. C'è qui la Ru1t1io.provinciale, non di un tempo lontano, ma dell'età 80Victica. Fi. gurc e ombienti ottu11.li, muai in talira, 1,c.mbrono p1oiettati in un pn.111ntocnricntu• raie. Così nelle Dodici sedie lo ciUà di11rc11ua le di N., piena di barbieri e di neJozi di pompe funebri: il borbic;rc che 1'inlcnde di mcdi, ina pcrchè ha Ictio lo rivista moscovi• In • Osonek 1: la fc&111 del Primomaggio a Sfàrgorod; la comunità studentesca di Mo. •ca, le cui alo11:i:c10no simili a porlapcnnc c;on genie e fornelli a petrolio: la rcdezio• ne di giornali con i • chaltùr&c:'ciki •• cioè i fal1i letterati, che vi rivcr&11nola loro m,c. diocrc produ:i:ione poelica: e 11opraUutto il teatro • Colombo,. con lo atrampalata me,. ,inK.-na del Molrimonio di Gogol', paro• clia del <011trullivismomeycrcholdiano. La satira è svolta .eul piano del romanzo d'avventurc. Negli anni in cui ll'f e Pctròv 1tri11ero queste due opere, i formaliati ave. vnno rideatllfo l'intcre1DC per il W>gJello e per il romen:i:o di avventure. I romonzi di Jl'f e; Pcrròv hanno come schcmo In storin. di un vi.,g:gio, in cui g:li episodi incastrali l'uno nell'altro si succedo– no medientc il procedim'!nto rit11rdutivo. A qucs'o scopo vi sono anche inacri•i rnccon– li e !ett'!re: ne Le clo,Hci ~die, ad esempio. nei capitoli Xli. XX. XXVIJ, XXXII. Più che dnl \'ecchio roman:i:o d'avvenlurc, il modello è fornito doi clo,sici poli:i:ieschi (Connn Ooyle), Il viagg:io degli eroi 11ltrB• verso l'Unione serve da prctc,•o agli autori per !n .:11tira della provincia rusffl. Ne Le dodici t,eJic la auoccro di Vorob" "'ninov. una volta esponente della nobiltà ed ora impiegato all'anaJmfe, rivela al gc· nero, prima di morire, un com.movente IC· gr.- 10: in una delle dodici sedie, lnscialc a Mo< r.ca.ho nn.1co11titu!ti i auoi brillonti. Vo– rob'janinov ed Ostnp Bcnder, un avventu. riero conosciuro P"r caso, 1i mcl!ono alla ri -cerco del tesoro. Trovano, vag11ndo da unii. città all'ohin, le dodici aedic, ma, dopo -11vcrucciao il suo compagno, Vorob'joninov Pusckin, come di D061oev6kij, Remiwv os– sen·o che j loro disegni sono oomc con· torni di pensieri inetpresai e di parole non de;te. Pu!òckin cooosce,•a egli &ICl!&o il va· lore di que!II &ua mania, d1e accompa;;no– ta al o nO$!a'g:a, quasi fo58cro uno coH !ola nei famosi ,•ersi dell'Oneg,;,1: Scrit:o e rion pi,i la 110,talgia mi a.dio rie vifl la penna o:io$a si tra.swlla " di!:egnar(l de'le strofe i11 fine vi<!,/ini di fr111ciulfe o tes1olinc. Molto ottentamcnte lo lllOrico dell'urto Abrnm FJro& in un l'bro dctlic11to np1n11r 10 di recen:c a I discyni Jc· P11,cl.-in (Risun· l.·i Pusckina. Mo1c11,, 1933) ne e611111 na l'evo· lu:i:ione e i! ,i11nifìc11to; mn. &u un JHIIIIO SJ>Cciolede.l'argornento egli ha cre<lulo OJ>-– portuno di ritornare pro1>r:o in qucs1i ul.i· mi 1c1111>i jn un ,·oh1111cit,1i1olo10 Gli m,10. ritrau; di P1l,9ckit1 (Avloportrcty Puscl.ino Mosca, 1945) Ne ,·a eu info11i lu reni: Ira d:ecg11i ,11 ttè o intrer.c'ali in ((EIOrbi » e u ghir;gori • in margine a p,og·ne di te– uo 6i luumo a'mcno scssant1 11 autori:r:11· ti» di Pu&ekin: autor'tratti di momc111i cc· si divef'6i e ri,•eloiori di s1111iJ'un'mo cosl vnri d1 1>0ter costituire d1 Hli una vera e uropr n uu1oh·o,rnfin del poeta, E come una biogrofla pusf'ki11i11111 pub coruidcrani l.'Ctic• gcsi dell'Efro,. uno dei più notevoli libri ~u PuEckin rhe ci 11io111a10I.lato di cono· ~cere nei;:i ull:m: 1cmpi, pur roqj ricrhi non solo di ricerche cr11r1'1ce di ope·c di di,•tilg11zionc, m:i anche <li opere di fon a• ~iu, come i romnnr.i &Il Pu<:.ckin del T)nju– nov e del Novikov. Pusck II ru t.crillore per ereellcnxa au1ob'osrnfìco. spccirlmcnte co· me poeta, ~ vorremmo dire come ptctn li· rico, lìC il liri11mo 11011 foslio in ..è prt·l'alen· come Baudelaire· se stesso tl'me111e au1obio1trafìco e .,e non avOàl!imo n~1 pcnsic.ro l'Eugc11io 011egin, <1uett·oori– gnrnl ,~imo u roman:i:o in ,,er•i il, un=co nel .mo genere e nella ~li& pcrre:i:ione, in 1111- 111 lu lc1tcrnturu mondiale. Oro proJ)rio le s.~f'~~ ~lt4l'11, /ii.;, ( ·•, ,I - ~--~~-- / 1 f,M ' ,, , ·1.0,,, • 'i'-~ ; " ;,. • 'i• /~-i::/, -, ·~••-✓ ·,, brultè copie del 11111nos<'ritrodell'Onegì11 ~no Eeminute di diwgni in mnrg ne e s1>e· ci1lrnentc di au1oritrat1i, E. da10 i cara\· ,ere aulobiognfico Jell'011egi,1 in parlico• lnr modo csallo ci a1,1>orc il rihwo Ccl· l'Efros che i dibe,i:tnl .- in margi.ne » di Pu· t,Ckin hanno il duplice caratte1e Jj autob'o· grnfin t.-stcriorc e interiore, Anche se mtti i disegni 11uscKiniani riflct1ono diversi Elnti d'onimo. d.,·crsi El11didi o!lf!Cr\'a:i:ione e di au1oosscna:i:ione di Pusckin, il gruppo di>– ~li 11utorilrat1i C c111ello che 1>ill rivdo l'nn 'mo del 11oct.ne in modo cosi e\•iden· te che perfino la 111:inran:i :a.in margine ol e J>ngne, degli originuli profi.i, f!Cn·e come sin1oruo 1uicologico, s))Ccialmcntc dopo il 1830. <1unndo, 1rnscorso ormai il d:cennio di più inlen!.11creazione, del quale l'Oncgiii segnò per cosi dire il filo comluuore, do 10 che In sua composizione ne orcu1.ò non piccola 1>:1nc, Pu!òckin nou (u p'ù sol:anto dominot') dalla poC!liu - qunlunque ne foi!e l'isp:razionc i111mcdi1110: l'omore, l'.amiciz;a_ In nnlura, In potr a e la sua 610· ria - ma anche tormc111a10 da le compli– cazioni della ,•ita quotidiana, dalle nece ..- ~ -- ~ s.i:à materiali, dulie um:liazioni di certi rapporti e cont:iui sociali e co&\ via. Quasi che, 1rnscina10 nel turbine dclls nuova es:- 11em1a d'ogni giorno, dopo il ma1rimonio, egli ovCFse perduto l'intcr~se 11er 11udlo specchio di tie stcsFo che erano i suoi outr ri1raui in mnrgino olla creu:;.ione pocl rn, che 1111rea,·cwrno nvu10 11er lui 1ireccden· temente tantt1 import1111:i:a IJS·cologicn, Que· sta imporl:mza noi JH1~siu1110 v:i!u,nrla og• i;i ,lal 1>1111to cli ,•istn docunieutar·o c,1 csegcliro; t,i3 JN)r rico~1ruire 111 hiogro fia in senso iilrcllo, sia J)Cr com1ir-=nder~ i suoi clementi poetici cM1i1u i,•i. perchè. 11e lutti i di,;q;ni m:irg111:ili Ji Pusrkìn <' o ri11c10110 il testo, o lo conq1lc1:1110e ~e ne alle 111111111110 », gli nutoritralli eomc inleq1rclazionc ,lf'I mo– mento creo1i,•o, h:.111110 un po' tulle e ire le funzioni. E o noi pare che in ques n loro funzione 11:nno un fenomc,10 udd rit· turo unico nel a ttloria dello lclleralura univcn:ole, and1c più im))ortnntc di quel· lo. noto in Eurnpn, degli n11.ori1rn1ti di 13::imle'::iirc che l'Efros dice llùtcr soslcne re il confronlo coi lEtiegn! di Manet. Cli au1oritr111ti cli D11udelaire sono in tutto 111e• IL PRESIDENTE Dt:I. CO>.UTATO l'ER I I'REM! STAI.IN , A N. Namt/at1m1, ho dlChfO.. •MO a MoJta che Htl ,:a11,Ja dtlla Jcit11&o l dt/lt fow-11:foul il Con,iraro. dopo fJ'tlt• tsami110l0 cvi· lfitofa 11' lat101i 1ollopo1U al JUO l!iudllio, ritit– "e che çl/ ,cit111i111i JO't14etki lia11,r11ormai 1or• f,<JUalo i 0,11 ~ lrghl II l'Ultra. "1 ~·o•i ,,o IO/ID<I, - ha ddta li Prtridt11t,: - ti (IINIIOdtdw,·re che gli tl"611t111i dtlla srlt1110 t della tr nfr:a Jovit• t,'thc ha,1110 pie110111et1/tris/lOJIO a/J'11r,pella dr/ tOmJ,ogico S1a!i11, 1101110/0 rC1gglu111tnda nro an• ,he 111,p,u11111do ronra wo/ta ;,. tali ,,110,i d11gli tl/>O"'"" n re11tro" Il Nrsmn'011<"1• ha ,1/r,ito al Co,nllalo '11t su 5.?& mru:ode e rtlorioNi 101!0/H)• #e, 140 ,anc,,110110 la s(;ierrco pura e le rlmoneNli 388 1,all1.J110 di ;,.v,,.,ioni, a/Nlnr dtllt qua/; flc•a• me,1tt ftOltvoll. * L'ISTITUTO STORICO D'ELLt: ACCAUt.1\111 Dt-.LI.C SCJE:,;zt: Dt;I.L'U.R.S.S. 111.J conrp/clalo Il caralo,ro dtlla colltri"11t di ow101rafi di womi,u i/lwstri dtl 11,ondo ltlltra,,-a t Politica illtltst, Lo ,olltdom; con,p,rndt ci, a ZOO dotwmt>tti, i,ic/11S1 oJcun/ on/idi{ du,rU ,wli, HOnd,~ vari futi swl– /11 ,/forme atrarit e le rtlado11i Ira l'l"thllltrra td atri Sla:i nel uc. Xli. L'1uclu~•io ,o,.,,.,r11dt ..-.a col/rekme d'oulotraf, ddle mant4 ill,rltsl fra cui 1111a lrttoa ari,ri110.t di Afar,o S,ua,da. Gr1111, dc 1'0/0n Ilo la rCICC0/10 di /<llert di /'trso1111/lt4 Jtitttti/itllr, ri:tl/i < /I'> ilicltt dal Jtt. XV al Jr.• co·o XIX fro uf /lume, C,om:ot/1, ll'tlli>tRIOn, Clad.!tone e Palmerston. Rcce,,lemr11te, fra f dCK:t<· 111,:111/ i,t,r/csl, t JICIIOscop,~10 "" outografo Qri&f• 110/e di lsaak Neu.~o.. dd 1713 eh, si rifuisee ai ,opporti · 1cft11tifi,:; colle Cltcniie dtl tavr,no. * IL CEi\"I't:NARIO DELLA NASCITA UI N. ZHUKOVSKI ~ slalo ricordato doll'Aceade11na delle Stie,ue dcll'U R.S.S. L'ollil/ltil di qutsto In• ,i,·11~ J lm~ialt, •MSJO avt't>a 1tzna10 !'10lt:11D/i IMC• "m{ ti(// uood{11a111lu ed altri ,ompi dtlla ,ne,;. wnic,r * « LA VOCE D'A:I.IERJCA" lN RUSSIA l'AK· LA AL DESERTO; tale ~ il ~udirio Ml/e 'lulO· .,,tt ame,fra11t aopa oll•c un mue di ,adiodiffu• si,..,i d1.,1i Sl41i Ul.'i:1 iii lin~o r..110, f/t11tici1t• 04wc,imo d,U, srrf, di t,.1s..-u1ion/ {n lin,:ue tJk• ,e, o i:1oradel l)lJ,a,:ltt11,,r" di Stato di \Va1lll111• ron. O i russi """ /ta,:"o apf>areechl iHr/icati µ, ,a •lcrtfc,., 1 le f•.-n11: nr.nl t1tfttO'"' "lrrttr•~ ,ite ••; ,,uri ,:Ile , u,:,, t che le autor/14 .,, k• ti ,•e si sono •.e11,1!1.,,d.1'G op/ dare q11alsla11 p,.:,. b ,'cifri alte trasn,iu/011/ omt<i,o>tt, Ufficla/mtnr, use hat1no addo:to t, irt11,nli ra~oni pa /'l,isuc• euso ddl'illizialit'll: Rtcn:io11i lunicon,tnle dli• fico/tose: 1,oppo {n1cllt1tuali; lroppo dilellontismo: inJi111if,ro11/j e pedamj 11/tllO,' Infine "'""'anlO di i11lo11orione 1at110 amtri Cina chf! nuso. Un KÌOrnole di Nt"W York 1,o ftil proposlo la sopp,eufane d{ qsusle 1,a1m{1sio"i, ,.,a il tot'trrro a11,erlta>10 i11tcndt i.iw, :c folcnll/icarle e /}Oltn• ciarle co11 oppt;1,1t<ne 11C1riar:ioni. A p,oposito di radio p,oporondo u11g/o•a11,"kono, Radio !fasto /fa s{(.,a/(1 ullima,,,rnu, .,,.•asp,o ,~ltico 0>1chr,o.,. lro ICI B.B.C. intltJt. * L'UN1' 1 ERSITA' DI TALLIN, che esiJlc do J08 an11i, hcr visto dl.Jl/t 111ea11ficl1c muro i /tll• dtll'oris1ae,a:J°o e bo•tltesio tcduco, '"",:i ed eslo• 'lt, ma r,on ov~,a 011co•a t:isto /i/Zii di optrai e W1ttadfol Lt omorirtt 101icti /te Ji ,ampio"fo,u, ara di on11wn(;ia,, che l'aectsso al/'MHMltrsit,} l dato ape,ro alla classe opnola, td Il 71 "" ctn• lo dri 2000 studmli protJirrre da usa e dai cett eo11taCiul {>1.rit111t od wn b1101111wmcro di t11ltl• ltrlwall. li gO':Jttrro JUJsidia &li Jtudmll. Ptr /a p,i1ua vo/111 11t/l111110 slorio l'U•nvrr.riltt Ila ela– borato un fl{a1to qufoqucn110/c di {ndogfo{ e siurli. T,oitadnq.,, J,rQfr,sari ,i ruhuan110 J,reua /e U11fw-rsf1tt dt!tt all,e çlrttt dtll'U.R.S.S. per tt:r· (tliono,c le loro ticercht. * MOSCA NELLA LE1,'ERATURA. li musta ,,,. rrrario di Jtato P,tPoro f!tt l'FO:>.a1111i:!tnario di .\tosca la mo,1,0 "Mo1to nella lc/lrratu,a". Sa• •nn110 c1postr Jato1,a/ie di luoghi dtlla cittd al t/ua•,· ~ lt&ola la ':lita e lo crcatio11e dd riW 1101i strittari ,u11ì, oi loro rir,a11i t rifo:io"I da opere dedicale a Mol(;a I ttmi dt:llt diuust uzio,ri dt:la mo1r,a sono; "Mosca /;rimo di J'lc1ro'', "Jloseo 11d Xl-'/IJ u,a/.a", "Most/1 11r/l'a11110 1812", "M"· Jta ,li P11sck1n, Cribojjdov, U,uionU>•✓', ":Jfoua "ttli onnl O", "Jla1ta di 011ro-o11l.·lj'', ''Mosw di To'sUJ;", "Mo1to p,,.11111 dello ri:10ludo11e" (Ct– ,m, e Gar'kij), "!IO$CO di Mojakavskij", "J.losra nel 19~!", "Mosca, ttnfr,, /flluorio dtllo ,.osl,a E. L. C. , ✓ I 8a ~~-=:? ' .... :::..... Cerca e vai IN CONSULTAZIONE GRATUITA NEI PRINCIPALI LOCALI DELLA CIITA' * ROMA • Via Piave 7 . 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