Fiera Letteraria - Anno II - n. 4 - 23 gennaio 1947

ERARI ANNO li · N. -I– ESCE IL GIO\'JWÌ Settimanale di lettere arti e scienze 110.llA - t:I Uonnaio:19-1-7 UN.I (.:UJ'I,\. Lll!E 20 ·<---<---<-,•<--...<-,<-..<_,.<-,.-<--<--·<----<---<--->-< ....... <-: f Direttore: G. B. Angioletti Ì Dire:ionc, Ammi,ii,tra::iorie e Pubblicii6 j SOMMARIO: Guido Piovcne: lt cattivo medi more - Mario Praz: Poeti inglesi dei nostri giomi - Gabriele Balclini: ·•Amleto,. e ·•Otello., a Roma - Mario Tobino: •(-..(--..(-,.(--.•(-,-(-..(--..(-,.<-.-<--<--<--.-<--..<--,,<-. { A bbo11ame,11i: 1urnuo L. 940 - annuo con t t µngamcnto ll'eme1tr1ile L. 490 - annuo coo ! Ì pugo.meuto trimestrale L. 250 • Estero: UD• 1 \' uuo L. 2000 - Avuisi eco11omici: al rigo L SO J i .. />ubblicitcì: al mm. L. 20 t Piazza Mudam11 1 8 • 'l'elef. 50.919 h.J f EDIZIONI DELLA BUSSOLA t ROMA 5ptodl•lool la •bboumeato pcu1•I• (Gruppo 2 ) t --<--(-,.(-.-,(-..(-.·<--•<-,.<--,,(-,.(~---..(--,..<--..<-v<-. La gnerra di Libia (11) - Palma Bllcarclli: Pittori inglesi a Valle Ginlia - Vittorio Stella: T. S. Eliot - Beniamino Dal Fabhro: Fogli di taccu.i110 - Note e rassegne di: E. de' Concini, O. Ottieri, _R. Franchi, G. Dorfles, G. Bonfante, ecc. ·<--<---<--<--<--<--<--<---<--<---<--<---<--<--,-<--, Il cattivo L A frenesia di moltiplicare i probh;. mi, in letteratura ed altrove, 1! stata ben descritta da Pietro P:incra– .ti con un articolo apparso qualche tempo fa ~ul Corriere dc/In era; tan– to che, riflettendovi, (TIÌ Sèmbra uti– le fermarsi ancora un po' sull'argo– mcnto1 pcrchè, gunrdato con fran– chczz:i., esso ci condure a toccare uno dei punti più importanti (io dirci il più importante) dcll.1 no~tra vita mo– rale. Pancra7j lamenta infaui \'allu– vione dei II problematici 111 uomini ir– ti di problemi cd aff:11111atia trovar– ne 6cm1>re dei nuo,·i. \'ero, com'egli scrive, che il pensiero di oggi si com– piace, l' qua~i si sforza, di far rade– re l'accento II sul difficile, sul com– plicato, ~ullo scabroso, sull 'insolubi– le » (specialmente !,u11 'insolubile); ve– ro che queste ricerche tutto rivelano fuorchè un !-iincero amore della veri– tà, giacchi· quei ricen·atori ripugnano con tutta !'ai.ima dal trovare una so– luzione, amano il problema per se mc– lcsimo, mirnno a su!-citarlo dove an– cora non l- 1 cli nient 'altro si appaga– no che c1 cli vivere tra i problemi al– lo s.iato fluido, in un'atmosfera di probJcmi ,,. li fenomeno è così \'asto, cosi rndicato, e dura ormai da tc:mpo e-osi lungo, che il suo pcrchè mi sem– bra una chiave di quelle che aprono mnlti segreti. E la verità, a mio pa– rere, come tutte le verità, è facile, limpida e !-Cmplicc, benchè, come av– viene s.cmprc oon le: cose facili e sem– plici, sia la p-iù penosn da ammet– tere, qu(•lla di cui ('i si accor!?'c più tardi. * L.a letteratura è l1n fatto cli inwn– dimenti limitati, ma serve ad indic~,r– c-i la cau'-a di falli piì.1 vasti. Ì\oi vi– ' iumo da tempo in una lettera.tura susc-iiatricc di problemi che non giungo:10 n soluzione, e non vogliono giungcn·i, appagandosi di soluzioni provvisori(• e fittizie i una letteratura di am1lisi lucidissime, di cui si ammi– ra la condotta, che tuttavia non rag– giungono un centro, e non \'Ogliono giungervi, ma approdano a risultati anch'essi momentanei e finti ; se in uno di que"ti Jihri 11:cmhra Poi che il pen~icro !itia avvic-inanclosi faticosa– men e ad un ... cgno, prima che lo raggiunga e quasi pt:r fatalità, un nuovo problema 5,j intrude a ,·elargii il bersaglio e a deviarlo altrovl'. Si tramanda d:1 tempo, quasi di padre in figlio, questa letteratura, analitic:i., problematica, ri,c-a di P"icologia, in– timamente ,·crbo!-ia cd inconcludente, odia quale ogni anali.si , per non aver raggiunto il segno, stimola solo il mai sa.1.io bi~ogno di iniziarne una nuova, e i cui migliori ingegni pos– ~ono paragonarsi ad un perfetto mi– Lros<·opio oonclannato oli 'errore pcr– chè la sua lente è un Po' storta La ragione di questo è che la pa– rola e il pcnf:iiero ,sono talvolta fatti per cercare la verità ma più spcs..;.o per non cercarla cd allontanarci da essa. Uno dei vistosi fenomeni di quesro mondo nevrotico C la trasfor– mazione della letteratura in un 'arte della menzogna. Si direbbe, e infat– ti è, che la letteratura sia fatta in gran parte d'uomini che non voglio– no nè pos~ona scorgere le verità più semplici t più patenti. Ora, cd è questo il punto, la mente di chi ri– fiuta la vcrita senza ammetterlo, non ha che un espediente per trarre in in. ganno se stessa : quello di deviare il MIO pensiero, con la forza e la foga di chi cerca la verità, su mille strade c-hc ~i perdono senza portare a nul- mediatore di GUIDO PIOVENE la (le fals.t· :rn:-tli!-i, i problemi artifi– ciali): tutte le strade possibili, fuor– chè la giusta. Ricordo un fatto che assume oggi per mc un vnlort· sim– bolico. Un mio 1 ..unico, volendo ac– quis•arc un podere, si affidò pc:r ccr– cado n un mediatore il cui scopo se– greto cm di impedirgli l'affare. Que– sto mediatore bugiardo finse di asse– condarlo, lo condu~sc a ccrc.-'\rC là dove ,si era .is~icuratu che non ,·i fos– se terra in vendita, o con impedimen– ti tali da allontannrc l'acquirente. Ta– le è la tattica. dirci, di unn gran par- clerno è malafede. strctlamcntc a~soeiato * alla Se ora mi guardo intorno in <p1e~to mondo volontariamente irn.'tito in mille problemi f'onfu~i, quasi forzato a porseli e ~, non ri~ol\'erli e a non volerli risolvere, anzi a porsi con fin– ta lucidità solo i problemi c-hc non si possono risolverr pcrchè il loro avvio è falso, non sapr<.:i tro,·arl· altra cau– sa; fuor di questo fatale, inestingui– bile bisogno di mentire e mcntir:,i. Niente esiste nell'uomo al quale non ti da uno -.trabismo ckll'animo, in- F • fcrocili nelle eroiche siorturc, :ion r o Il t I e r e sembrano 3\'Cre altro assillo se non I di deviare, a11raverso una serie di mi- l • nimi errori cli calcolo, il loro pcnsic-1 e t t e r a r • e ro cd 11 noi:.tro .. \ questo ~, deve 11 doppio asp<;tto della \'ila moderna, lsolaziooisnto in America ~upremamcntc !ntclligente p~r. '111 . )cm, f>rml Sartre. che è tomalo ,e. e.norme e. ncv~ot ico sperpero d1 mtel- ce,ue111e111c da '"' g,ro compiuto ,1c1li. ligenz:t chfcn:-.1,·a 1 ::,upremamentc stu- ·,",; lmit; e il cui ufrimo la'Voro "Tlie pid:i perchè il suo scopo inconscio O"/crc,uial ,r hore" lumegg:a l'ancgMrn• non è vedere ma distrarsi. non è ::a- "!c'!'o americrmo verso i pr?blc1:!i rn:.• pirt· il VC'ro ma non capir nulla. :;:l,Ì~ 1 ~~ 1 /;/;,f;;:~ ,;;;J, 0 c;;,:1r:! 1 ; 0 ;:: 1 ;~!:;;~: ,. abbia interesse: anche Ja distrazione, E' appena ncct~-.ario aggiungere anche la pigrizia mcntalt• eh<· in tut- che il « problemismo II di oggi non to questo problcmismo traspare. Le ha nulla cli frivolo, ma nel suo fondo cause di c1ud bisogno non ..,j po:-,sono è pcrvcn;amcntc ~lcnne, testimo– certo osaminarc in \Hl articolo: ma nian<lo una volontà di frode di cui ci ritL co11tcmpora11c" amcrica11a. Alla do• mtullla "Che coso pensale della le11erutu– rtt amer/.Cmw? ·arttre. frtllo sacerdote dell.'esi.stc11.:i1,lismo. lrn da1 0 sfogo in "GombaL .. alle :.1,., idee accusmulo in .•O• s1<111zn gli scrittori americm,i. ,li ''isola.:io- 11i..,mo .'cttcrario" e di aver roggi/11110, con I<, gucrrtr. 11t11nmt11 morto. /.,e vctlute di Sartre contra.(.1'eg110110 fintl'1Mo mteressc che il momlo tetter(lrio /ra,1ccse mostra 1>er la leucrotura w11Ilo•,m.cric(lna in r111es10dopo guerrrr. Cl, è d,e il vuoto di t{ll1li ,11111i cli guerra /rn acuito L'i11tere.sse /rmrcesc ed europeo pPr la viole11:;;a e la si11ceritrì dep,Si scrillori ,u11erica11i, in e.un • trr,slo co11 Il' temieri:.e ,,urospeufre e i mO(/i ,li pe11st1re di molti autori. europei. l,1 fondo S1irtrc risco,11ro che In caratle· ristica pri11ci1m'e de/fo le1tera111rn /JOSlbcl• lica amnicmu, i.• I' •· 11lditaris1110 ". /_,a guerra ho 11rm1ocato liti tlisortlùtato ere· sccrc di /.ibri tecnici di t11Ui i generi, meu• Ire l.'ereditti .clnricff d~ ,x1ese è sU,ta !-/rm– fllta a ,ccu,,i profì(1grmdi!.1ici e la lotta del• la 11a.:.io11cco11tro i suoi nemici è ~wta {llor:f,cMa. l'er con~egucnur - seco11do Sttrtrc - gli scrittori omerica11i ..,;. .-.0110 arfogimi i11 ,ma specie di isofo.:io11ismo /et• 1cwrio 111c11tre fo volitica eslern del paPse •"Pl{II(' /a ,,,,,tlcn:11 0/lfW,'1,0. /.,a !~t1~rt1lllra ameria,,w lw raggi1111tu ,m 1nu110 fermo e ,. 11oi dobbiamo atten• dcr,e - dice llrtre - 11ozicn.teme11te /irw a qw1mlt, 11bbia trOVlllo ww suti s.rada ·•. Verrei il tempo in cui g/1 uomini d1e hm1,o 110 /atto ia guerra si mct1era11110 a ..,cri• ,·erln i11 t·ue 11i lasciare la bisogna ai cnr• ris1J011tle11t1t1i guerra. U11'oltrn caralleri• stica degli scritton amcric1111( d'oggi vroseguf' Sm1re - ~mmbra il de.<id-.!-rio di .,f1111~ire(l/h, ditpcra:wue. e -di odo ta• rr u11·m11111rlwP rn.,.rult,t.•o. IL pe.s:limismo ric11e r<'1>ftWto ( i problemi 11011 vengono 1 1relff!11t<iti .,e11:.;, 111rnso.u:.ione. Questo 5~ r·erc/1i(mte brnm11 fii coslruirc lrn i ,,,,oi rl/ctt, sulla rca.:io11r letterari,, verso iJ wob:em" del Negro. J libri di l?..idwr(/ lflrig/11 so110. (l(/ e~emf)iQ, afJprcz:::rt.i, mo con molte ri1>erve. forse perchè essi sono is11iro1i. ,la una sterile rivolta co111ro U! coml.zio11i di 1Jita cle. 1 Negro f> 11011su,gfle• r..~co110 ,111rr sotu..:.:onc. Di.rcllivc teatrali 1/,/, ! llOSTll l /J/ J'/'/"fl,IU INGI.E 't,; ,/ tlOJIIA Mosctr ha impartito agli ruitori dram• matici IP diretti ve cu.i deve ispirar• .si la /ttlllrn prod11zio11e dramm«11co iri Russia ·• ,,er r(lgg,,rngcre w1 pii,. alto /ivc!/ 0 ideologico•· Eccole uel loro te.s!o dirttmlllo tltt Rftdìo Mosca: "uomi11,i ed ovvcmmcuti dello grnnde guerra 1ro;cors(I. combattuto e vir1111per lo difesa de.la J.lfl• Irta ": " glorie del lavoro de! popolo so– vici,:co "; "creazione e raDGr:.amenro dello .<;loto ,~ovietico e lotta dek'umai1i1i,_ 11~osr~' !s.va c0t1tro il /asci.smo e fa r,•o• ZIO/Il' , PIIILII' \VJ1.SO' \ STEER: Il 1w11tr F:u,p/,e., (,. ar1i1·olo in \ p:i~iuaJ te del pensiero di oggi, che cer o la s,·olge jn modo piì.1 coperto ccl in– conscio. Il premio di tanto cercare dove non può trovarsi nulla è una ricchezza di av,·cntur<: e di prove, che, nel gergo mcderno, si chiamnno appunto problemi. E' il falso rigogl o che l'animo ottiene cc!ando a s:• stcs. so il reale movente delle sue azioni e dei pensieri. Si potrebbe erigere tutta una casistk·a 6U questa ricchez– za che vicn<· da un'oscuriLà. Poche pagine ba!-itano, nc!-.Slll1 problema sorge, se ho la for✓.a rnoralc di am– mettere, per esempio, che il movcn. te di un mio atto cattivo è un impul– so vcnclicati\'o; ma ~e io \'Oglio I ro– varvi altri mo\'enti, falsi, ma più am– biziosi e rari, quale sfar7o di anali. si, quale dovizia di problemi n<.•sor– ge! Semplice è dire che la mia ade– sione a un partito è mossa dalla con– ,·cnienza; ma, s 'io non voglio ammct– 'terlo, per giu~tificarmi, quale sfog– gio ne sorge di pensiero politico! Bre– ve è la ,·crità, ma la bugi:t C infinita. Il pen5:ticro di oggi, da· è quasi tutto mentitore, vi porta ptr meglio ingan– narsi la ~imul:-izionc ro~tantc dell'in. tre1>idezza mentale, del fanatismo cli chiarezza, persino dcll 'autoacc11sa più acer:b:i : che sorgono '-Olo però quando sono annullate dalla prccm1- zione iniziale di volgerle verso il vuo– to. Dunque il <eproblcmi.,mo ,, mo. ~mbra a. mc _r~l' ... i. po!-s:t :wcen.m1rc j ~~:11110 rc:,.,i co_l~,,uli ~ ,·ittim_e: es~cn– acl un paio. ,\c:1 van campi che mtc- 1 zialt· carattenstica d1 una vita agita– ressano l'uomo (religioso, morale, )Xl• la dal suo disperato bisogno di men– litico, sociale, t.«·.) oggi ,·cngono a tir(• a se stessa. Se questa è la cri. galla troppe ,·e,i1à scomodt· o acidi- ~i d'oggi, si potrà vincerla, cd il pro– rittura pauros(• per l'cgoi~mo, la pie- hlt·mismo con essa, solo vincendo il •à di se 5.tc ~i, lo ~pirito <li con~cr\'a- "iOr1ilcgio: 6C qualcuno vorrà o potrà zione; veri1à prcpoLcnti che non !-i I Lrovare in se stesso l'ingenuità di di– potrebbero an1111l'ttcrc senza lasci;1rsi re non più innumerevoli cose in!elli– riform~ire. Un'altra ragione è quella genti e false, ma solo poche sempli– che il mondo mod<;rno è da tempo re. e-i e verit icrc. gol:umcntc, fa1almentc ,confitto, in ogni fede e ogni sper.-111.1.a,cd è ne- cessità dell'uomo non voler m;1i ncrct. tare la sua sconfitta, ma gabl'llarla per vittoria, -.ia pure, comt• oggi si fa, con l'apologia della di~pcra,,ionl', che è un modo cli trionfarnt• col forla propria. Il mo,·imcnto più i... tinti\'1 dl·ll':1ni-1 mo c-ontcmporanro è dunque quello di negarsi alla verità, e di ~ot tr:irvi-;i con tutti i modi offerti al pensiero, I inesauribile mac~Lro di fal!,ifica.1.ioni. Il problcmismo è una gran rwbbia che per difender<; noi stc!-si dalla \'ista I del vero noi ci gettiamo in1orno. E I la mente non ha diverSo modo per non giungere alla verità, che quello di dirottarsi senza posa artificialmen– te. Non si spiegherebbe altrimenti il continuo succedersi di dinastie cli mo. stri che occupa da tempo il pensiero europeo, questo rinnoveUarsi cli cc mauvais maitrcs II che, come riff et- In /Il. IV e V pagi11a: La. JlOC:•da,In. pittnl'a " il fet1tro in lndiilterra. fo Il pagina: La l'ondazioue d!'lla ASSOCIAZIONE (.:UL'l'UitAL}; '· l·'lEHA LE'l"l'EHAUIA ,. Stntnto e norm(' fo Vll pagina; l,ctterr e nrti " Mil:1110 Educatori militari /,Il ril't11tco:io11e ciel popolo t(?(/e- <t~o è oggc1to di 1m(l refozione cl,e fo missione ecJ11coJ.ivam11cricm1a in Ger– mm1ia ha clabornto e che il Dif)ar.imentu <li Swto di Wasl,i11gto11 /,a resa 1mbbl.ca . /,a mi,çsiot1e, romposta di dicci i!l11s1ri in · seg11.111i ,fog.'i :$1a1i Uniti, sollo la clire– :io11t> di Ccorge F. 7.onk. /Jrcsidcntc d,./ Co11sig io 1111wricw10 pn fcduco:io11e, lrn tra~rorso 111wlclw mese i11 Gcrma11ia " ver osscri·ttr(' r 1•olutaro il progrnmma cduc(I• tiv,, dc/ gutJ<'Tllo mi/ilare t.mcr:c,mo ". Gli ,11scg11(111ti /,a11110 proposto che gli Siati Uuiti co111i1111i,10 a servirsi delt'istru:.io11c per co,11rib11irl' allo ..,vi!uppo di u11 tcnure di t.·it,, clemocra;ico r />(IO fico in Cerma• 11io e lw,mo /atto proposte spcc,{id,c sulle scuole c!eme11U1ri e medie. s11ll'adclcstra– me11to del pPrso11ole i,r.sel{na11tc, ~ulle otti– l'illÌ s:invm11/i, le u11ir.:ersitù e fi.s1ru:io11e ,11,~riore, e l'cduca:::ione degli adulti. Fra 1 1 ,li proposte i SJalo so1.ol111eo1a quc/fo di rnv.,irc dei giova,1i inscg11a11ti e .studeur.i tcdrschi u Murliarc 11egl, Swri liniri. Ap• 11rm",11do ,I. pHmr, come 1111mezzo r/{icr,ce 11er c/imostrnre ai giovm1i tede.se/ii che co– Mr t• la d<•mocrti.:w i11 11110. il cnmmu,o milirnrc americrmo ha dichfomto dw la <1u.<'stiot1c è •· mah.o urgemc-. e/aro clre è l)rOf)rio L'attuale gc11cra.:in11e di. giovani tt:• descl,i cl,ci noi desideriamo ~/ucaro a).la democrazia. Nc.cs,m contributo polreb/,,. css<'rO viti importrmte dell'aimo dato per lti /orma.:io,1e dei giovani i11scgm111ti te· dc.,cl,i negli Su11i U11iti dur(ltUe i prossi• mi dieci an11i ". a Gino Bianco

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