Fiera Letteraria - Anno I - n. 38 - 26 dicembre 1946

FIERA LETI'ERA IUA 9 Ultimo amore di M.me de Stael con nt11izic tiulla vita militare Jd H.oeca di Ocnjamin!), l11s<,UM1a. ,i,to che le ro- 1>roprio pcrrhè 1·:hvcnt11r 1 ...,i,à roruant,c:1 i.e prc111le\ano una pici:;11 tuttu lega1u alle d1 1ali anni ben meritano il titolo dato leigi naturrili (in allf''-a fii un re 1cc CH'II• 11:illa ,,111dio:-a alle JJ3gine che precedono o ...} la StaCI e il Rocca ~i giurano, Ja– la 1111i.,011 l'On la 51a.:,: vf'r~ Ell", A ruug• ,aui a un pa•lore, lo prom~;i d, sposar- di Carlo Cordiè :!r:ic~i'~~: 0 7:·er::~a p:~:v:i:1tr:e.c~~ 10 ~i~~ :liO :.a1 ir,:: 18 l'~ia c:::~~~;,.: .. 7o~~);'';;e'}fd: i\el (crvorc di redigere e t1l1111111ure 11 immcnto: l'i11glc..c Fanny Randall, intima &Ilo l1l,ro iulh Germania, la StaCI Ji,·ide della scrittrH'(', Nulla apprendouo 1 1ro e 0 1:a~;~~::~nlil.~~~,~a 8;;:i', 1 :e.;~~I t1>r~a~1~: ~~~~ 1 ~~~~' 0 :_ pd;g;::i>:li 1 :\~~1e 1 11 i°~'. ~!~~ ~lii~: I ;i, ~, 0 ~:;:;:~:.~tf" s;;}~ 1 ~~,l~~'i:o::e,:h:.·r:;:: ~e" 1: 0 i,agic~:ii1!~:rc~h~~:r,~t~~~r-i:/:·ut~~t ~i::I:~ 1!t1~'.•i c~,,i p~~ 01 fti.::~~c1:. E 0 t,~:a,::: ha 1 11 11: 1 l'agilità J'una vi1a ronrnnzata, ma - fin sul confine Jellu suu tcrru. il Jj. 11oriranno soli" una 1> Ì1 co~nplc,.,,u luce; e care l'opcru. Ma lo colpisce il 6C<JUC6trola illustre i,erillrice si (I ammala»: ~ per• :-i h:i~a nollllimcno Hl una largu mc,s,: di do- dasseltennc John ,i aObantlona al demone risalteranno i chiaroscuri ili una \"era guerra del l.bro, l'e,,ilio. Il ritorno a Coppct e fino creduia idropica dalla poliz:a. alme.no •·umcnti incdi1i: la bioi:.rafìa di Jolm Rocca, ,lell'avveulUra: questa lo attireri1, anche Ji sterminio comru un popolo che ama la ulle meruor.e del 1,as~tito la consola dei di- 111 uu primo tempo. lufine. in gran scgre• ~econdo marito di Madame clt• SraCI (l). dopo la dis(utta dei suoi sogni militari, e pro11ria lil)ertà e la difende r,110al.::i morte. ~ingonni: lluando si dir:idano gli am,ci 10, dà la luce ad un f1g11olo- Aiphon.:oe Vule la (>Cn:idi seguire la studiosa nel• \'Crso la ricerca di un amore purisa.m..:,. l 011 Ma certamente nel ~oi;nu {lcll'uv\'elllura e 1)èr r11us11 del veto i11111enulee per le r.ir - - che \'itne nffidnto alle rurc lii un com• 1:i ,;un nuovn rico~tru'1.,one ,;lorica: tanto eenza ragione &i J)OtrÌI vedcrc in lui (e nella coscienza delrouor 111i!itnre, tr:1 (le• co,;1wzioni della polil\ia, Tutte effe ben piacente pa~lore. Ecco fatto contento i) più in quanto l'argomento riguorda da nei giovani del suo ICIUJ)Oburr.ascoiO) 1ni1 r.coli, :m1uri c cu,ulli, il Roccu v:vf\'a per 11r,tc dallo, Dix u1111Ccs tl"cxif. di reccnll: t{occu: dC\'Olu 111111 gronde donna che gli ;;itC:,i~;~ 1 ~~tenzu cccczional,, dell'autrice ~~::~a/tr~tlo" :~:en~~c::d~.al q:!~!~1 d~ffi}~b~~ ~~ic~;~m:r,;~:~u s~::::!.\~~;1z~111~:';:1>!ct;:Eri'.~ ~r::~~tt: 1{~u}!al;a~o ~1:J 0 ,~l~1-e //f,~c:~~~~111:di; :~~-dl!o ;:~u~•g:!:; ~g~i:'nj~v~~tt;)r:i~~:!o 1: * zio tlel Dongo, dnl c11m110d1 bauagl,11 cli ronumzeschi. ideali e tlis nga1111i,unzi c&· ripe1ere cose ben noie 11.ih ::uori, o pro• ~ua fugu per !"Europa. Che imporla il ,uo Naio 111 :1 1788 in Cincvru da fomiglia. Waterloo alla pare tiella Certosn. ~11 rornisce gli elc.111entifonda.111r11111li per prio JJCr rendere più fomdiare lo conoM.'.CII•pusa10 tli i;uerriero uapolconico'! Edi non oriunda fin <lai Cinc111ecentodalla piemon- tog::aft~a r:;s:cr;;:,:1.tensl!o n~i'11~~~iad:s,~!'. ~:~':.scd:11!li i:1~::;:~1;u:~:;s100 ;it!~:aen!:ir~ ::o d;t u!!:c~~1t::::;~uciamo li diacor,,o 3.I No,:1e:;:t;f.c ~,et r!r:~~a~~v~u:~. ~n;:~: ieoo Avig~iana, Alben-Miche.1-Jcan (che ri<> di e,•adcre da un piccolo mondo 1)3• alla gencrosi1à degli umili. L'e-pcrienza è Torunto tra i suoi, J'invahdo viene prc• cil-3 si obbanJona all'amore: nel &ogno i~:rn 10 t 1 11 l~~c~~)e.l:~ ~~~vòcli;~b~:c•:::ms:~~ uizio, il giO\'One .liOlda,o corre senz"ahro preziosa 11er il g,o,•ane u6fìero: ci; i co• sentnto alla StaCI. maes!O.lia nella auo da• d·un fiammeggiante aulunno /Sente nel sol. in liii ambiente che non sembrava (ano per ::an::: 0 \~~Slu1~!~~:::sir:At~ 1 •. ":!~~:·~: 0 ,~ ;: 0 r:c\a:.:~~~;;;~~e- ~t:\~p~;:;t :::~::ir:uiu ,';;: ;r::t)ib:!: ~:.g~~ll:~seÉJ ~fr;:~.~~ta~et!: ~.a'~u:r:~"a 0 r/~: 1 ~! 11 :i ~: 1 ~!~'. 0 1nt~u::~::: lui: uvero nei cosiumi cah•.riSLi, lradi• Heno, o 1,oi va in distaccamento 111 Prm;. ra delle _guerriglie 11er andare cori un nuo. caulla di i\a11oleone fim.sce col provare un:a mente dallu fama e dalle con,·en,cnze. JJ zionale nel 6110 cuho del l)(IS,.alo, aUiilCrB• ..io presso il 2<> reggime1110degli « u~seri di vo squadrone sulle r,,•e della SLhelda II grande IHl.%:ione1iropr10 per colei che sfi• Hucca \'UUI cuere tuuo per lei: ne,l'a• mente JlfO\'incialc nd ,uu aborrire con· Chamboraut .o: probab.tmente ba preso presidiare con altre trUJ)pe il por10 di An• da I foimiui dd deJ:pola con tenace amo- more come nei pericoli d.i una lue:a per llllli col 1110nd0 curo1,eo. I1 patlre. il òi• 1>ar1e alla banuglia di Jena (I J ot1obre versa: il porto che a,·e,·o ,. sto alla r ne del re delta .iber1à. Così a 11oco II JJOeo. nel- l'l•:uropa, ira gli agguati delle pollz,o e f:"i'en: 0 ::ii~l;froe s~;c1:iÌ>l!~:~:a a:5°;,~ir:~!: 1806) . .anche &e la descr11;ione chf" IIC fo CinquecenlO le grandio&e ges1a d1 Ales. la socic1U della ~crittrice. il • reduce. Jt è, lo éilCllro dcll11 campagna d1 Rus,,ia. risente del desiderio tuuo lcuerario di ~amlro Farnese. è 1ca1to d'una lunga e mo ... enz 'al.ro , notato c,.9meun emmiralore lii· Dal raccon10 delle Dix m,néf!5 d'exit e mini~trazione della co..u civica, nou vede• descrive.re una tipica batta11:l1an1111olt'lonica.11otona \•i1a d' guarnigioQe. Noh c1 •0110 fiduo. che tra 1\ugu5t Will1elm ,·on Schle- 11010 il lato 11\\enturOiìO delrimpre:.a: 11111· va al1ro mondo ruori ,lel suo piccolo e Vien da JJensarr, per rontr ..~to, a Fabri• combattimenti degni di rilit'vo: qu11lcl1e (Id e Benjamin Comtant ,•uol vincere lo lo che il Hocca, allorcbc ,,tina per raggiuu- ~!;~•:::::,11111~0 ::1t:~;,c:,,!>~~: 1 1!ib):;:;a,:~e ~=I t:, ~· i::1Jh:~ 0 r:e1i~ 1 dt~~ee;;od~i'~r~1i."~:~; ~:;roena~:a~~h: 11 i::~:;:~~a d;,i~~~:io d~~.;ri~::: ~~~;;a·1c~::~ o:frdis~~;:r=~~~e it 0 :~ 1 : ~t 6~~;7 fi,l~v: 11 io 'Sc1~1 1 :: c:iia 6rr:::1~::: :.i p,u iiubl 11111, e~empi ~cli anticluta. M~ che 8Prnardo. Comunque, per i suoi melit, mi. 1an1.adagli Tnglesi 11111Jc isole dt:1111 Zelanda. le110 Hrà de,·oto rmo alla morte. Romun• <>triaca, Jler erronee inlorn111t.ioni fu dap, c. che non. c. onc! 1 e il vento ,della Hivol! 1 • Jitari e Jler la protezione di un uHiciale su. Fortunutnmcnte al principio del !RlU. Roc. ticheria bella e huona che può aver dap• prima ,conJbiato per un corriere francese, t;tOno ,offìo su Ginevra. Dal) 89 che. ru 11~ pcriore il Rocca l,>lllè di 1trado 111 iraJo 1 ,cr• Cli è di nuovo t;ullc rive del Tuc:o: me:i:lio prima fono ~orridere una StaCI avvezn 111,11or1atore d"ord,111 della polizia napoleo• 1iar1e opera del Neckcr gla « alTuri » th venire. nel 1807. ul!\I nominu di so11otcne11. la vita rischiosa deJlo tru1111cd'occupazio• alln ~chermagha amorosa, ila! Narbonne .al uiru! lmomma è bene citi che finisce be. Pnrigi eri:no ~lCn uoti al l~J>olo ~~,zzero, te. L'anno pri11111 d1we :iver ru110 un periodo ,ic. Etl ecco il ]'- maggio, in 111111 c:011111111~ De Punge. al Baranle all'O' Donne!, ma 11c. E dire che a Vienna il Metternic:h de,•e 111 a_ ''.cl. ?2 ,I 1111~ 0 _degli eserciti frati• di tirocinio ull'Ecolc 110lytechnique: impor• operazione (rcquig'zione di 1,agliu in lnt• che inrine deve essersi impolita proprio 1irotcggern il Rocca, richiesto dalla auto• re,-i 111tlico •·on mag_giore eloquenza t•he laute è, per aÌlro. la testimon10.nza dclln toric), nel marciare alla \C!lrn Jei aolda1i per l'111genu11àstordita e cara Jel g10\•anc. r,tà frunceu! Grazie al cielo, anche lo ln stor,a an1l,a,•a_?r 111 u1 per a_hra_$!rad_a:al. poctesH sc1mdi11a\•aFrederikn Brun (ben no- il giov11nc ufficiale code ~ravemente reri10 S1 perm che 11Rocca con corse pozze col Sviz1.ero è un 11er...e,;uitnto poliiico e ncl– her~ del!u _liberlU_ ~ he~rett1 ~r•;p diccle_ro 1a 11ell'ambie11te di Coppet qua'e 0111 ca del in un"imboscata: ma prolo.:K&ecol suo ro- suo Suhano and11va al 11-ommod'una 1ca-1 l"orbita della S1aCI riceve la ~ua luce di 1it1buo 0 1 l•! 11 ora11 11 cln ~a la: A_I nob~le Uonstetten), se allude a lui come una tCte raggio il cap,iuno comandante. e cli altri l,nota :,Otto le finestre della sua bella al• notorietà. Per J)OCO Germaine vorrebbe tor Jeun.fr~n~o11 Hoccn IOCC'O c1uindt la~cl~• brMCe, ma non gli neaa .im1>111in 1 ,er il uomini dello squadrone. Continuava ud 1empata e 1olenne: tutto per meritare una sco1>11iareun conflitto fra A11,;tr,a e f"ran• ro la r111a, ulmeno l)er 11rutlen:i:a: m:i • 1 curallere apcrio e &Ulcero, 11\'anzare da so 1o 10110 i co'11i dei nemici pnola d'ammiruzione e di 11-impatia. lnsom- ! da J)er i begli occhi di lui. E •i pensi che, suo gran vi!g.gio fu di quau~o_ leghe O 110 • Dopo es~ere dtato accantonato in PrnS1>ia in agguato nel paese vicino - Ronda - ma il cava~ere ferito ha un aspetto bellis• "edendolo di rado tl non 1n ~oeie,à (per il ~o meno, c1oe fino ad uu vicmo borgo. E r:ol suo reggimento. il Rocca è ,nandalo III viene per ahro affidato ad unn famiglia che 9imo di giovane amante, è cupo fluanJo ritegno 1•ouJ.igliat0 dal liglio Auguste, che 11 nostro John? F,~ mand~to d~ U1~ • re• Spagna: smii,..o. elegante. iempre col suo lo na5COnderà poi alle ricerche desii spa• metlita sulla rivalità di tanti illu,tri per- '""eva mangiato la log:lia almeno in meri– Fpectable i:iu~t~11r » m un v,llagg1'! di ~uon• Sultano. cavallo leggendario e ardito il gio. gnoli patrioti. Quando si alzerU dal J,:110. &onaggi. si trau, 1•ur di an11che e burru~co- lo aJli amori ,!ella trOJIP<I impu'siva Co. ta~na. ~51 dice la. De Pange,, E t1u1 CO· vane ufficiale è ritrouo da lsabey .:_ rcrto nel giugno. l'in(elicr si avvetlrà di es,ere i<e liniJon5 o di teneri~ime e devote amici- r,nna), e,,'8 f1 co&tretta a scr1Vergli fre• m111c1u il ~elio., L_atm~rcra _d• casa gra• a tiuest'epoca _ in un profilo che &i con• magro, accaseia10 cl,.bole. Il ca~••llo sarà ~ic. Ma Bcnjamin, d1e ha già cornprt:41o il (zuentJ Oiglicttioi per i sempre de.sia11con• vavn orm_a, su_llamma 1rre~u·e1a <le~ fan. serva a Cinena, Ormai nttll"isola pcn. guarito, ma egli a,·rii 1>el'l!ocom1>le1amen- ,,ogno che s, anda,·a 1easendo i.r. i cuori \'Cgni 1101turni: « A questa sera, alle die• emllo, Vita d,_ natura e raeo_rdo 1 d1 6 811 • tagonale il no,,lro louerii per diciotto le l'uso del'a gamba de6tra li hr lla11111 •ti John de Rocca e di Gennaine de. Stael. ci •., La v;ta della mia anima comincia IIO• t:u'o111 feccr~ 1 re;•to: non c1 ,vo e,•a :.I- lunghi mesi. La guerriglia tra JIOpolazioni cavalier~ vede ormai s11cuoto il suo av- provoca l'« eroe• e solo per l'intrameuen• lamente allora•- Quell'uppa~ionata Mada. lro 11er su&e1tare 11 gusto dell av~entura. ostili. e risolute II viucere ad ogni costo venire. La guerra non è pt.r lui che. dolore -ea ,l'ahri il duello non ha luogo. me de ~taCI! Quell ingenuo Rocca che vuo. Certo, •1 11 anJo Rocca padre ~ote torna• i.arÌI condona fino alle l(ra,•i rerite che fo. e disillusione. Senza alcuna tperan1.a di E che ra lo spasi111an1e?Vuol 11-pOEore la le per ~ tutto l'amore di lei e EO(fre 11lle re - con uua forte cuuz onc_! 11 ra~~ ranno del giovane ovventuroto un eroe del- cuarire, onicne poi un congedo. Non ha Staiil. ane'a .:i darle il suo nome. (Al che continue ci\·eueric consumate all'on1bra sua,, e_ompres_etristcme~te ~he 1 _1 1cm1~0-de! l'e&ereitci francese e un cov.:i.lieredella Le. che un desiderio: tornare nella sua tcrru. 1 l'autrice di Corinne avrebbe pen,-ato 11110delta let1en1tura e della politica: (in •Ul· pntrm (e Ila 1rnr dei piceol, pa,nzi di 1tion d'onore. Quando il Rocca publiliche- Abbiamo abbondato - sempre 1·,m l'uu- '-oha di più ad un'Europa che nr. ,arebbe lu l!O_Sliadell,a !norte! Non .b~teranno le C;n~\'ra) era ~ 11" sat0 1>er sci~pr_e: quulco- rù - per la prima volta II Lo,ulra. nel J8]4 tilio del libro della contCHFa llc Pong!} - i,tata di11orienta1a,come giÌI ad una propOila 11_ 0 ~·Z 1C del piccmo - malauce,o, per ve• .,a d1 t.roJIIKIdiverso era per I aria, da qua- r1t11, 0 dest1nn10 a non lunga vita - a lunque 1u11110di vista lo l!i voleisc cons1• metter J>ac-cin uno reluzione così I niola• tlcrore. Ma il 1>cggio ern quel che gli ca• ~:: :,_,:•:.,..,. ::< ::<.::>< .. >(.> :: . .,,>:,, .. ,,:•<m re: alla {liHereuza d'età 1r11amante r. 1111111. ! 1 ,:~aÌ•;._~~r/ 11 ;°~ic::~~ :Ìc~ 11 ~1ist~:u~~I~:- ?u~; '•·{, :"•d~; i~ 8 1~,:~:) cr.:e!: ;a:~~as~~ ~~~t r'o111a11zoi11ed,ito dMI titolo te Mal du v E L E N o Er'"'ure il veleno à il SUO buono; anche 11er il Bui voglici;gino: eroe, mu a Pfly5, giù illustralo nel '30 dalla studiosa): in picrola dose risana. cono di f111ttt1riui11er ouanto t;i riferiva ;:i:~~c:;: (~i u~f(~a;,11:i: ·,:"r~~sc~; (~ro~1;~~'. di FILIPPO DE PISIS Diana è con me ·v·elala ::::,ii:'.uolumcnti ridoui dopo la convale.- 111 furono 1,er il fanciullo un'irresistibile ri- dietro questa porta Nel 1100 viuggio difficile ma trionfnlt'! per rti·amo ,·erso l'Euro1>u ri,\·egliuta da una Alla mia porla ho attaccato e Venere la seducente la Hu811,a e la Sn:zia la S1oe1 1 01111 vera· parola nuo,•a. Era la • viln » tonto bromata con due spilli sensibili, è al di là del paravento dipmto mente 11cr 111 iibenà contro i\apoleooe, fio nei IIOJ!ni dell'adof}e~re11zai1ed un drnn~~ antenne di coleottero, il mio anielo custode. che, recatasi u Londra con un ,egu,to ,em- :;~~os::~t~i:lati O i1; 1 :~n-:i1i! dfì:,~:rn::tal~ un cartellino verde sbiadito, r:cc:-~o:·~~;~~xi:':ii~~e so:n;~;\ ~i\•=~~~: grn romantic■ degli omori e delle avvcn- raccolto per terra T R A M o N T o .,carnbiote t'On vari personaggi inglesi. ~: 1 ;~· u~elgr::~: ct~ll;·ii: ~- et~\ ~9i~ :'~i un giorno di pioggia, ;~~~;~;:~lidet;::::u p;~oco~~a~: !~iny:~:: vra è sottomessa di fallo cfalle 1rup11e fran- caduto da una bottiglia d.i farmacia. di R. Af. DE ANGELJS eia do1JO le tnrvcrsie del via,tgio europeo. ce~i e de,·~ 1rattore tol Dirt!ttono la sua ridi,·enta la Jeller:.ta relebre, Ja N,nfa Ege- un~:7la a:~n;::~~! 11 1! ~:~c:~er~~~volto la VELENO Viola del monte ch1; il lago c.orona ~1ii' 1 d~:\,t~~tid~·1 ~~l~~n~l~=~~o~z :ì1:nS1a8 ,.0cietà ginevrina, che- po1,,,,a fare un ra• - e il vetro d~lle case arde e consuma \UI nuovo alone di mii;iero. Essa ha vera• guzo. giù ribelle alla ,·oloniil della rami- La gente ~uarda e sorride tutta la luce del tramonto: in cima mc.ntc l,isogno clie iutti 110 r1 no dei ..uoi glia per il suo gu~1° 11 11a libera vita della fa dello spirito d~ prima o seconda qualità.. evapora il colore orientale caai: 11er 11ietir.o per ammirazione. E non ;::~U~lls:r~~~!t~:r:i u:er~:;~t:,.l~a:~~ :,u~~~ - E' uno scher:~O! e di quel lume UOll rimane in terra ~:~;I irr!clos; 1 rsi llllll _vo~~ d1 PI~ e tanlo fine, 80gnare la carrieru mili1Jre! Non rhe e il suu colore fa bene qui che il sidereo splendore della luna ,l 1'1ackr:tOlil~~ :re~i~i~ 8 : 11 F:0°ncf:," 1 1: John fosu: 1>rivo di aen~ibdi1à 1,er gli af• fra le spalline di bri~adicre d argento.. già inarcata sull"acque. salute del giovane è una volta di pili ma• fclli dei suoi cari o per la pa,rio disitr 11• Ma questa amara parola Le tue stelle, l11nda10. L'a111111a è però semprti fervido: 'lliatu: iuu'altro. Basti\ eon1iderare con à un suo profondo senso per me cielo d'Italia, rimiro, ~ il mio cuore l'omaggio alla creatura onna1 lodata da <1uan10 dolore egli partec p.ii <se allu scia. come c.,gni cosa viva, trasale alla llli?moria: mi consola tutti a11pare disinteressuto e sincero. Ma ,i:ura che l!i abbanè 8ul 1a 8UII rua: la mor• Napoleone fogge dall'Elba, menlre la S1aCI, le del fratello Amédee. M11anzicbè racchiu. per il cuor di un poeta. il baluardo dei mor.ti scoloriti ~rontcnia di certi ani della pr,ma resuu- dcrsi nella meditazioM o aprire il tuore Vuol dire: « non fidarli fralello e il vento che m, porta raziune borbonica, comincia a soHrire per allo st raiiio, ben 1irt'Slo oh wefe:i-ce alla mia aria CC!moiactuta e beata. notizie delle tue balze odorate. una probuhile im·uione del suolo francC'!lo ~i;!i~:i r=~~:1i\ 111 J1eir''i:J11::. 01 E~erl:.~h~e~; si sono un sepolcrO imbiancato; Ora l"esilio più non mi !=paura; ; 1 t : 11 :!:,idialie:~~o~er;:• s~~l~:eru:e/n;::: di una ,·I a. 11011 abbandonato al htali,mo, d..nChe il liato m1 manca lalora poichè la terra il delo l'acf.!Ua e il vento parure la sua partenza da Pariai si ,ro,a :::~~:~i~::• {co\'1 11 c1 ~;:·r. 5 jin:f:;u:;,:u!'i::~: ~~:~o:h~~;~~os~ti::slrico, rispondono di si, con lutto il sangue, >< ira scherzi di nuovo genere: van• trancese: la 1orrerenza. uncndo•i al tl I all'impàvido battito df"l cuore. ,::\ De l'lle ,l'Elbe aborde dis nganno. spinge il giovani• allu runta• come càrpa fuor ·acqua al so e. Luga,10, 30 nov. 1946. l,'impGl'ial bri&and. ;~;:, 1 Jri~.a~::·~n~lr~~~~11~1ii:~~à.rst;::~~i :t ~>-<:: ........ _ • _··. ,.-... _.·._.·._.<::-.:::. =:..)<..... :_.::-::._.:: :::><>(::('•·:~2:-.<·•, :')·::")::~·: ·~· ··<··-<)C.:•:, .:::•=<ffi F.t 1~ 0::,11:e,J:~ ~a!'d1h 0rd• l"aria che ,,,,irova in quel momemo in tuL• ta l'Europa! l..aseiamo purlare (pur rendendolo nella nos1ra lingua) l)roprio colui che fit!IVaper forsi 11ro1agonieta d"una strana 11\'\'Cntura: 1,rima eroe dcll'esercjto naJ)o 1 eanico. in ::iJ)ngna e poi 11p1101tHm11tu ,rnrnnta cl~II av– ,•crsaria dcll'lm11cr111ore: « Avt'mlo lrn,01;110 di soddi~fnre c1ue11t'at1ivit~che mi d,,ora– va. stabilii di usrire ad ogni coa:o ,lal mio 1>.uese: la \·ita 1'01,riva duvanti a mc con un lungo a,·\·enirc. La JJIISSiouedr.\111 guerr:i e l'ambir.ione ave,•ano fa:to brec- 4•ia nel mio animo, li mio p11ese non e,a pi1'1 libero, non avevo più palr a: !"onore di servirla 11011 poteva più 11-tareper me in vece di 111110.Addio lihcrlil. patr a, de,•o• 1ione, pura e d,i!interess11111: ..;1rO poten• le O morrÌ> •· E dagli a fore. con un ca• val 1 o ,eh·agitio. lo gir:n·olte più p3zze e ..;,.,.hi05e. sull'orlo dei 1,r~eipbi: princ,– J)in di una ,·ila che fo ,·eramerlle /'"gaia all'abili1ù e all"ard,1uza degli ussari. Ma come rinnegare. in un momen!o, i prinripj dell'educaxio11e fomil:are? Non basta ,cder pu:;sare solda1i na11o'eonici col timore che lo guerra re~i prinu di 8\'Cr rauo parte. d'un gll)rio~o regtimento: b!· ,.o,na pnr ri!lolven;i a panire dulia ranll• l(lia e dalla J>Otrio,·er~o un mondo ignoto. lusomma il peggior passo è sempre quello L' A L T R A COSA Allora io sentivo i leoni che erano chiusi dentro di me saltare sù dalla fossa e a balzi ramoare verso l'orlo cCrcando la luc.e: un terribile ruS!;ghio mi faceva tremare il petto, temevo 1111 si schiantasse. Poi ricadeva.no qill nel buio spossali, Pa1 evano qmell: ma presto si rimettevano a girare tmno torno alla cisterna velocemente, il g'omo e la notte. (luesto è stata la mia vita: quando l'inferno non si mise a cantar.:-. Il buie sono le imposte e l alba è di là da venire. Un tesoro di tenebra: un granalo colmo fmo ai travi del solaio. li ci butti a capofitto per entrarvi e sparire nel caldu frumento <lei .c.onno 111 L'albero privato del ramo Io sente che ad ogni aprile mette foghe. novelle, apre alla. luce fiori che più df"gli altri odorano e uccelli cantarvi melodie. Cosi ciò che il dolo1c ha tagliato da noi ricresce nell anima, finché dalla costola di Adamo Eva non germogli e sorrida. IV Morrò fra giorni: o a lunghi anni mi serba ancora di GIORGIO VICOLO 11 mio destino? Spento mendico una dolcezza nuovù conoscerò parlando di Dio fra poveri amici in una camera e il giorno su una scala di chiesa avrò dimora prendendo il sole. Un approdo mi sembro, un esistenza nuova. Finora provai, provai un S?enere di vita non V riuscite,. Aiutami tu, a tirarmi fuon dallll palude: come potrò da me solo prendermi sotto le braccia? lo non sono che un peso d'ossa e di carne che scende: se tu non mi dai la mano, come salirò a te? La morte mi ti contende, mi vuole con sé nel suo letto. Cià, proprio mentre Luigi :\.'VJit coi suoi si rifogia a Cund più per tramare che 1•cr combollere, Benjamin Con&ta11111-i uni• rii al « de&pota » al a Gongis Kon 11 nel 1cntoth·o liberale dei Cento aiorni: e mol1a acqua &correrà ancora /SOito i pOnti dello Senna. D'altra purte la 11-alu,edi John ò così malanda1a cho la Stael non a• vr:1 via du scegliere nei suoi &ogni di mo. dcrnlrÌt'e della nuova &itunzione europea, allorchè ira l'Impero ormai al 6UO ran1olo e una monard1ia sedicente costituzionalo che aveva giù fallo di se co11iv11pro,•a per l'mtramc1te11:1mdegli uhrureal.&t1, non 11-i cono&ee ancora la &orte della Nazione. Co– EÌ u Firenze e poi a Pii;a il mala.o (men• ire. rina 1 mente Albertine e Viclor de Bro– glie si uniranno in matr:monio) riprende un 110' de 11a suo salute e lascia ben f'pe• nrre per l'av, cnire. Per lui la Stai:l con– i!Cr\'O sempre un af(e110, 1;i direbbe istin• th'o, che anche 1e sembra tra!fon11an.1 in pie1à, ha pur le sue delicatezze d'amore: si perui che il bel Rocca C divenuto onnai Kf'loso per 1111 nonnulla, anzi un lunatico tiella pii, bell'acqua. E Cermaine? Oh, e.•a è stanca, i11g;rass11t11 c. dic amo pure, giU rosa dai mali che tra uon molto la lra• scineranno alla 1omba. lm•a110 lo sempre 1,iù illustre Madame de Stael vuol tomurc fra le memorie di Coppe.I tnlla preea J'ahron<le per nuove opere du comporre: invono 11-'inconlra con Byron. 111110 infervor1110 della propria crcn. :110110 e di una vita sem1>re piÌl faiale. Or mai 11~ f'ose ,•anno Jh.r il pel!'.gio Anche il

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